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Concorso “Cantuccio toscano”: mercoledì 17 gennaio presso Caffè Neri (Sesto F.no)

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Concorso “Cantuccio toscano”: mercoledì 17 gennaio presso Caffè Neri (Sesto F.no)

Mercoledì 17 gennaio alle ore 11, presso Caffè Neri (gruppo Crociani & Sapienti) di Sesto Fiorentino (via
Gramsci 809, tel. 055/8024686) avrà luogo la seconda edizione del concorso gastronomico “Cantuccio
classico – Il biscotto toscano” aperto alle migliori pasticcerie e forni dell’area metropolitana. Vincitore in
carica la Pasticceria Vannino di Calenzano. L’evento, come sempre, è aperto al pubblico che può assistere
liberamente.
Il concorso è organizzato da Festival delle Pasticcerie in collaborazione con Casa della Nella (catering di
cultura e tradizioni fiorentine) e con Caffè Neri, location ospitante. Sponsor della manifestazione con relativi
premi ai vincitori: Carra Distribuzione spa (principale fornitore di materie prime per tutti i forni e pasticcerie
toscane), Alleanza Assicurazioni (storica compagnia italiana dal 1898).
Questo pastry contest apre le competizioni del 2024 di Festival delle Pasticcerie con ben 6 concorsi in
programma (il prossimo 7 febbraio la XIII edizione della “Miglior schiacciata alla Fiorentina”) e alcune fiere
di settore (il prossimo marzo “Cioccolato e gelato artigianale”) presso il Palaeventi “Start” di Calenzano.
CONCORRENTI E MODALITA’ DI SVOLGIMENTO
Qui di seguito la lista completa suddivisa per Comune di provenienza: Antico forno Fabbri, Forno Becagli,
Caffè Gilli, Pasticceria Bellucci, Pasticceria Gabriele Rocchi (Firenze), Pasticceria Vannino (Calenzano), Caffè
21, Pasticceria Fani, Pasticceria Le Chicchere, Pasticceria Malesci (Sesto Fiorentino), Forno Ciofi, Pasticceria
Gelli (Prato), Pasticceria Novello (Montemurlo), Pasticceria Gallo Nero (Agliana), Pasticceria Sguanci (Signa),
Pasticceria Andrea-Ruggini, Pasticceria Marcello (Pontassieve), Pasticceria Pimpina (Cerbaia e Montelupo).
La mattina stessa del concorso, i cantucci verranno portati nella location stabilita per le degustazioni. I
membri della Giuria – pastry chef, gastronomi e giornalisti – dovranno assaggiare in modo “coperto” ogni
biscotto non sapendo chi è il produttore e dando successivamente un voto 1-10. Chi avrà ottenuto il
punteggio più alto sarà dichiarato vincitore. La Giuria renderà note solo le prime 3 posizioni. Da sottolineare
che sarà decretato anche un premio speciale della Giuria tecnica (a cura solo di Pastry chef).
Il nome “cantuccio” o “cantuccino” compare per la prima volta nel 1691, nella terza edizione del dizionario
dell’Accademia della Crusca, che lo definiva un “biscotto a fette, di fior di farina, con zucchero e chiara
d’uovo”. Questa tipologia di biscotti veniva chiaramente riferita al territorio toscano: Francesco Redi, in
numerosi scambi epistolari da Pisa, usa accompagnare le sue missive con cantucci, reperiti appunto in
questa parte della Toscana, oltre a farne riferimento nel suo “Libro de’ ricordi” che copre gli anni che vanno
dal 1647 al 1697. Nella seconda metà dell’Ottocento, il Ferri evidenzia la presenza delle mandorle tant’è che
afferma che “non si usava a sproposito il termine cantucci per indicare i biscotti con le mandorle” e lo
scrittore Giuseppe Pitré nomina i cantucci come “specie di biscotti” tipici toscani nelle sue Novelle Popolari
Toscane raccolte durante uno dei suoi viaggi in questa regione. Nei primi del Novecento, grazie anche alla
produzione sempre più su vasta scala da parte dei numerosi forni attivi nella regione, i “Cantuccini
Toscani”/“Cantucci Toscani” sono considerati una specialità nota anche al di fuori dei confini regionali, citata
come esempio di biscotto tipico toscano. Testimonianza ne è fornita dalla pubblicazione del 1907 del “Il
Pasticciere e confettiere moderno” manuale Hoepli di G. Ciocca