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Controllo: Sviluppo Toscana, audizioni

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Controllo: Sviluppo Toscana, audizioni

La commissione guidata da Alessandro Capecchi (FdI) ha ascoltato il presidente e il direttore operativo della società in house, Andrea Serfogli e Orazio Figura. Auditi anche Maria Luisa Guigli e Franco Gallori, responsabili del patrimonio regionale e immobiliare

di Paola Scuffi, 5 febbraio 2024

Firenze – Ancora audizioni in commissione Controllo, guidata da Alessandro Capecchi (FdI), con gli enti e con le società partecipate della Regione Toscana. Oggi, lunedì 5 febbraio, è stata la volta di Sviluppo Toscana spa, con Andrea Serfogli e Orazio Figura, rispettivamente presidente e direttore operativo della Società in house, accompagnati da Andrea Puccetti, membro del Cda.

Il lungo confronto si è concentrato sulla procedura di selezione del direttore generale, ad oggi non chiusa, che ha visto il Cda della società, l’11 agosto del 2023, impegnato ad individuare una figura temporanea, “tenuto conto delle indicazioni del socio unico”. “È quanto si legge a verbale – ha sottolineato il presidente – ricordando che il Cda aveva anche richiesto parere all’Avvocatura regionale e che poi, nelle more di una modifica della norma sui requisiti del direttore, rinviata dal Consiglio regionale alla commissione Sviluppo economico, ha portato di fatto a sospendere la procedura”.

“Questa audizione è stata formalmente richiesta dal gruppo della Lega – ha ricordato Capecchi – non solo per fare luce sui requisiti del direttore generale, ma anche per l’importanza di una società in house come Sviluppo Toscana, strategica per la nostra regione, nel quadro delle politiche di programmazione”. Si parla infatti di una società che ha un capitale di circa quindici milioni di euro e cinque sedi localizzate sul territorio regionale (Firenze, Massa, Livorno, Venturina, Prato), tra cui due incubatori di impresa (Massa e Venturina).

Nel corso del dibattito sono intervenuti Elena Meini (Lega), Massimiliano Riccardo Baldini (Lega), Elisa Tozzi (FdI), Andrea Pieroni (Pd) per fare il punto su una procedura ancora non formalmente chiusa e anche per sottolineare come la commissione Controllo sia parte in causa. Per dirla con Capecchi: “Ho anticipato al presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, che formalizzerò la richiesta di valutare, rivolta all’Ufficio di presidenza, che le proposte di delibera che riguardano le modifiche statutarie passino anche in via preliminare dall’esame della nostra commissione”. “È nostra intenzione sentire l’assessore regionale competente, l’ufficio legale della Giunta e la struttura tecnica che ha istruito l’atto di modifica sui requisiti del direttore generale”, ha concluso il presidente, ricordando anche l’invito, rivolto al Cda, a ripensare alla distinzione delle figure di direttore generale e direttore operativo, anche per una questione di costi.

I lavori sono quindi proseguiti con l’audizione di Maria Luisa Guigli, responsabile del Settore Servizi generali e amministrazione del Patrimonio regionale; seguita da quella di Franco Gallori, responsabile del Settore Gestione e manutenzione del patrimonio immobiliare regionale. Due settori uniti tra loro, ma che si trovano sotto due direzioni diverse, per una decisione del 2020, della Giunta Giani, come sottolineato nel corso della seduta. Al di là della complessità dell’argomento, l’andamento della gestione patrimoniale registra un sostanziale pareggio tra entrate e uscite. E se l’informazione è fondamentale, per lavorare al meglio, “direi di aggiornare la riflessione una volta acquisito l’ulteriore materiale richiesto, per capire dalla Giunta che idea c’è sul nuovo piano delle alienazioni”, ha concluso Capecchi.