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Cultura: chiuse le consultazioni sulle modifiche all’Art bonus

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Cultura: chiuse le consultazioni sulle modifiche all’Art bonus

Due le proposte di legge che cambiano la normativa regionale all’esame dell’Assemblea legislativa. La presidente Giachi: “Abbiamo ascoltato tutti i settori interessati. L’apprezzamento per le modifiche che ne rendono più agevole l’applicazione ci ha confortato nel proseguire il nostro lavoro”

di Emmanuel Milano, 6 febbraio 2024

Firenze – Le modifiche alla legge regionale sull’Art bonus sono state al centro del dibattito delle consultazioni delle commissioni Affari istituzionali presieduta da Giacomo Bugliani (Pd) e Istruzione e cultura presieduta da Cristina Giachi (Pd). Le modifiche sono contenute in due proposte di legge. La prima contiene ulteriori disposizioni in materia di agevolazioni fiscali per il sostegno della cultura e per la valorizzazione del paesaggio in Toscana. La seconda si occupa della valorizzazione del patrimonio paesaggistico e della cultura popolare della Toscana.

“È stata una bella giornata di consultazioni – il commento al termine delle consultazioni della presidente Giachi – con tutti i soggetti che hanno un interesse nella modifica della legge sull’Art bonus. Abbiamo ascoltato le esigenze di settori particolari come quello dei proprietari delle dimore storiche, che hanno l’onore ma anche l’onere di possedere beni vincolati che richiedono manutenzioni onerose per poter garantire una fruizione pubblica e la promozione culturale di questo patrimonio. Abbiamo ascoltato tutti i settori dei professionisti interessati, e devo dire che l’apprezzamento per la legge in sé e per le modifiche che ne rendono più agevole l’applicazione ci ha confortato nel proseguire il nostro lavoro di legislatori”.     

A presiedere la prima parte delle consultazioni il presidente Bugliani. Di rilievo, nei lavori della mattina, l’intervento di Juri Sbrana che, in rappresentanza della CONFAPI toscana, la Confederazione italiana della piccola e media industria privata, ha apprezzato le agevolazioni messe in campo dalla proposta di legge e ha chiesto di trovare una maggiore armonia tra insediamenti di carattere industriale e il paesaggio toscano. D’accordo il consigliere regionale Maurizio Sguanci (IV) secondo cui “va colta l’occasione della transizione ecologica per riorganizzare l’architettura industriale in troppi casi davvero impattante”. Una tematica che va approfondita per il consigliere Massimiliano Pescini (Pd) perché “al di là del settore produttivo il vero valore è il rapporto con il territorio”.

Per la professoressa Cristina Nali dell’Università degli studi di Pisa “quella della legge sull’Art bonus è una buona revisione”, mentre Carlo Rossi, coordinatore della Consulta delle fondazioni di origine bancaria della Toscana, ha posto l’accento su due punti: “L’utilità di maggiori risorse e una normativa che snellisca aspetti come la presentazione del progetto”.

A nome della sezione toscana dell’associazione dimore storiche d’Italia, il presidente Tomaso Marzotto Caotorta ha chiesto di poter inserire nel testo della legge un comma in cui si prendano in considerazione come promotori dei progetti persone fisiche soggetti privati titolari di dimore storiche vincolate. Anche perché, ha aggiunto il consigliere dell’associazione Andrea Todorow, “nella conservazione del patrimonio è molto difficile reperire risorse che sono fondamentali per evitare il degrado e garantire una manutenzione programmata”.

In rappresentanza dell’Ordine degli Architetti Mario Damiani ha parlato “di uno strumento utile per contribuire all’oneroso costo della manutenzione e valorizzazione” mentre Roberta Benini del Comitato regionale toscano ha apprezzato la proposta di allargare la platea anche al Comitato delle rievocazioni storiche che rappresenta. Ha ringraziato per la sensibilità dimostrata come membri del Comitato i consiglieri regionali Elena Rosignoli (Pd) e Gabriele Veneri (FdI) “che hanno ascoltato le esigenze delle associazioni che provengono dal mondo del volontariato. Per queste associazioni è più difficile reperire fondi e il numero dei soggetti beneficiari sarà molto alto, visto che nell’elenco regionale ci sono più di 130 iscritti”. Per Luca Mariotti dell’Ordine dei commercialisti: “In linea principio il meccanismo dei bonus è sempre apprezzabile. E una finalizzazione prevista già in partenza è un’idea che ci piace”.

A chiudere la giornata di consultazioni Valerio Martinelli segretario generale dell’Osservatorio giuridico legislativo della Conferenza Episcopale Toscana: “Salutiamo con soddisfazione l’apertura a nuovi soggetti beneficiari e l’incremento al 60% del credito d’imposta. Ma questo reclama più risorse. Sarebbe poi auspicabile un’ulteriore semplificazione delle procedure, perché il nostro mondo va dall’arcidiocesi alla piccola parrocchia”.