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Cultura: musei gratis per gli studenti universitari, sì a mozione del Pd

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Cultura: musei gratis per gli studenti universitari, sì a mozione del Pd

L’atto, presentato dalla presidente della commissione Giachi e approvato con il voto favorevole di Pd, Italia Viva e Movimento 5 Stelle, prevede di attivarsi nei confronti del Governo per arrivare in tempi brevi alla modifica della normativa vigente

di Emmanuel Milano, 13 settembre 2023

Firenze – Musei, monumenti, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali gratis per gli studenti universitari regolarmente iscritti a tutti i corsi. È questo il contenuto dell’atto approvato con il voto favorevole di Partito democratico, Italia Viva e Movimento 5 Stelle e con l’astensione di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, che impegna la Giunta regionale ad attivarsi nei confronti del Governo nazionale, e in particolare dei ministeri della Cultura e dell’Università, per arrivare in tempi brevi a una modifica della normativa vigente per arrivare a questo obiettivo.

Presentando la mozione la presidente della commissione Cultura Cristina Giachi ha spiegato come l’atto “segua le tante iniziative fatte per allargare la fruizione dei musei statali soprattutto in favore dei giovani prese a tutti i livelli istituzionali”. “Viene prevista – ha aggiunto –

l’estensione della gratuità, a prescindere dal loro indirizzo di studio, per favorire una maggiore conoscenza del nostro patrimonio. Questo anche a seguito delle buone pratiche già previste, come l’apertura gratuita dei musei in alcune giornate dell’anno”.

Intervenendo nel dibattito il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri ha spiegato che “se l’obiettivo di allargare la platea della fruizione gratuita è condivisibile, l’impegnativa è troppo generale e permanente. Così come è parziale la narrativa nel descrivere il quadro delle agevolazioni offerte. Non si richiama che ogni prima domenica del mese e ora anche il 25 aprile, il 2 giugno e il 4 novembre, grazie al ministro Sangiuliano l’accesso ai musei statali è gratuito. Senza contare che sotto i 18 anni è previsto l’ingresso gratis e che sotto i 25 si pagano solo 2 euro. Una gratuità per i ragazzi e le ragazze tra i 18 e i 25 anni tolta dal ministro Franceschini nel 2014. Frequentare i musei deve essere un momento di arricchimento per tutti. Questo Governo ha ben chiaro di dover investire in cultura con determinazione e serietà, senza propaganda politica. Le iniziative vanno ponderate per valutarne bene l’impatto economico”. Per questo motivo ha concluso il consigliere Veneri “il nostro gruppo consiliare si asterrà”.

Sulla stessa lunghezza d’onda la vicepresidente della commissione Cultura, Luciana Bartolini che ha annunciato l’astensione anche della Lega, “la cultura – ha spiegato – è un valore importante e magari rispetto all’offerta attuale, si può pensare di aumentare le giornate gratuite. La norma è del 1997 e il Partito democratico ha avuto tutto il tempo per cambiarla quando era al Governo, e invece si propone di farlo ora per propaganda. Le cose vanno fatte in modo strutturale”.

D’accordo con il collega Veneri il consigliere di Fratelli d’Italia Diego Petrucci che ha aggiunto: “Non penso che questo sia un intervento corretto di giustizia sociale. Lo status di studente universitario non può essere lo spartiacque. Il figlio di una famiglia meno abbiente, che non può permettersi l’Università, dovrebbe avere più diritti per equità sociale. È corretto utilizzare come paramento l’età e basta. Magari garantendo i musei gratis per tutti gli under 30, scegliendo un limite anagrafico”.

Dai banchi dell’opposizione il capogruppo di Forza Italia Marco Stella ha annunciato l’astensione giustificata dichiarando di essere “contrario alla gratuità”. “Siamo sicuri – ha aggiunto – che permettere l’accesso a un luogo gratis lo valorizzi. Sacrificio economico per vedere mostra ce la fa apprezzare molto di più. Perché i musei gratis e non gli stadi e i cinema. Facciamo tutto gratis allora”.

La consigliera regionale del Partito democratico Elena Rosignoli ha detto di comprendere l’intervento di Marco Stella, “sul desiderio di partecipare a un evento e guadagnarselo. Ma è stato perso di vista l’oggetto della mozione che è quello di dare agli studenti universitari la possibilità di visitare un museo gratis. L’accesso gratis è anche un modo per permettergli di approfondire gli studi”.

Ha votare a favore il Movimento 5 Stelle come annunciato da Silvia Noferi: “Sono d’accordo con la mozione e d’accordo con l’intervento di Elena Rosignoli, riguarda gli universitari e il carattere di interdisciplinarità della formazione universitaria. L’arricchimento deve avere un carattere trasversale. Chi studia un argomento è auspicabile che approfondisca e crei nessi con altre discipline. Gratuità generalizzata della cultura non è nelle possibilità del nostro paese, in Europa altri paesi lo fanno. Ma in questo atto è contenuto uno strumento in più per gli studenti per conoscere meglio la nostra storia e il nostro paese e per ampliare la loro formazione universitaria”.

La consigliera del Partito democratico Anna Paris ha voluto sottolineare anche un altro aspetto: “In Toscana tanti studenti fuori sede e stranieri avrebbero modo di conoscere la nostra civiltà e la nostra storia in Toscana. Permettergli di conoscere meglio la città che li ospita gratuitamente mi sembra un’ottima iniziativa”.

La presidente della commissione Cultura Cristina Giachi ha ringraziato i colleghi per le tante sollecitazioni definite “stimolanti e parte di un dibattito che è fondamentale della museologia internazionale”. “Il nostro modello – ha aggiunto – è l’ingresso a fronte di un pagamento. Il modello alternativo proposto dal consigliere Petrucci è più anglosassone, con i musei statali aperti gratuitamente, e sono pronta a fare un passo in quella direzione. Una proposta che sarei lieta di accogliere, in un emendamento, è quella di stabilire per l’ingresso gratuito un limite di età valido per tutti”. A chiusura del dibattito, e senza la presentazione di un emendamento da parte delle opposizioni, l’Aula del Consiglio regionale ha approvato l’atto come presentato dalla presidente Giachi.