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FESTIVAL FABBRICA EUROPA XXX

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<strong>FESTIVAL FABBRICA EUROPA XXX</strong>
Spectacle: SE FAIRE LA BELLE, Chorégraphie et interprétation: Leïla Ka, Lumières: Laurent Fallot, Dans le cadre du Festival Suresnes Cités Danse, Lieu: Théâtre Jean Vilar, Suresnes, le 21/01/2023

8 settembre > 12 ottobre 2023 | Firenze/Toscana

A Fabbrica Europa un nuovo appuntamento con la danza internazionale.

Alla Palazzina Reale (piazza Stazione) mercoledì 4 ottobre ore 21 i soli di due giovani e talentuosi coreografi francesi in un’unica serata:Se faire la belle di e con Leïla Ka e Comme un symbole di e conAlexandre Fandard.

Leïla Ka inSe faire la belle è una donna in camicia da notte, uno schizzo di bianco nel buio, luogo della fantasia e del sogno. È un corpo, vulnerabile e al contempo sfrontato, che come un leone in gabbia si dibatte in un tentativo di ribellione con un irrefrenabile desiderio di libertà. Su un palco spoglio, accompagnata da un crescendo di elettronica, urla forte e chiaro il suo bisogno di esultare.

Comme un symbole diAlexandre Fandard è un intenso (auto)ritratto che mette a nudo complessità e contraddizioni di una figura controversa, il banlieusard. Una figura, spesso maschile, disprezzata, adulata, sacrificata, erotizzata, che il coreografo vuole riabilitare, scardinandone i cliché. Vestito con i colori della bandiera francese, Fandard fa del giovane delle periferie “un simbolo fatto d’oro e di stigmate, malmenato in tutti i sensi, come fosse sacrificato”.

  • mercoledì 4 ottobre, ore 21.00 > Palazzina Reale | piazza Stazione 50 – Firenze

LEÏLA KA

Se faire la belle

coreografia e danza: Leïla Ka
disegno luci: Laurent Fallot
partner e supporti: Chorège Cdcn Danses à tous les étages DRAC Pays De La Loire Espace 1789 Scène Conventionnée, L’étoile du nord Scène Conventionnée, Le Gymnase CDCN, Le 104 – Paris, Les Hivernales CDCN, Les Quinconces – L’espal Scène Nationale, Le Théâtre Scène Nationale, Musique et Danse en Loire Atlantique, RAMDAM, un centre d’art, Théâtre de Vanves Scène Conventionnée, Tremplin Réseaux Grand Ouest, Sainte-Anne St-Lyphard
con il sostegno della Ville de Cormeilles-en-Parisis
A Fabbrica Europa con il supporto della Fondazione Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea.

Con questo solo, selezionato da Aerowaves 2023, Leïla Ka prosegue la sua ricerca coreografica che partendo dalla danza urbana si è sviluppata, attraverso l’ibridazione con altre influenze, verso una teatralità danzata del tutto originale e personale.

In Se faire la belle una figura di donna in camicia da notte si staglia nello spazio. Uno schizzo di bianco nel mezzo di una fitta oscurità, quella della notte, luogo della fantasia, dell’oscurità, del sogno, del lasciarsi andare. Un corpo che si dibatte in un tentativo di rivolta, di ribellione. In un irrefrenabile e indomabile desiderio di libertà. Quello di sfuggire alle catene, di porre fine alle imposizioni, di sciogliere i lacci del condizionamento, di sottrarsi agli obblighi. Su un palco spoglio, un corpo vulnerabile e al contempo sfrontato, come un leone in gabbia cerca di liberarsi. Accompagnato da un crescendo di elettronica, urla forte e chiaro il suo bisogno di esultare.

Leïla Ka ha iniziato il suo percorso artistico partendo dalla danza urbana che ha poi rapidamente ibridato con altre influenze. Nel 2016 ha danzato per Maguy Marin nel celebre May B, un’esperienza da cui ha tratto una teatralità danzata che ha integrato nella sua ricerca coreografica. Nel 2018 ha creato il suo primo solo, Pode Ser, che ha ricevuto 5 premi internazionali ed è andato in scena oltre 140 volte. Due anni più tardi è la volta di C’est toi qu’on adore, seguito nel 2022 da Se faire la belle, selezionato per Aerowaves 2023. Con Bouffées, breve creazione per cinque danzatori, si è aggiudicata il primo premio al concorso internazionale Danse Élargie del Théâtre de la Ville di Parigi. Attualmente sta lavorando a una versione più estesa di Bouffées, intitolata Maldonne, che sarà il suo primo lavoro a serata intera e che debutterà a novembre 2023.
  • A seguire:

ALEXANDRE FANDARD

Comme un symbole

coreografia, interpretazione, sound design: Alexandre Fandard
light design: Chloé Sellier
partner e supporti: Le CENTQUATRE-PARIS, L’Étoile du nord – scène conventionnée, L’Espace 1789 – scène conventionnée, Théâtre de Vanves – scène conventionnée, La Briqueterie – CDCN, Le SEPT CENT QUATRE VINGT TROIS / Cie 29×27, Festival Hip Opsession – Pick Up production, Festival 30/30, Festival Fabbrica Europa, Karukera Ballet (Guadeloupe), La Commanderie-SQY, Collectif 12
A Fabbrica Europa con il supporto della Fondazione Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea.

In questo solo, selezionato da Aerowaves 2022, Alexandre Fandard assume le sembianze del “banlieusard” per metterne a nudo la complessità e le contraddizioni.

Comme un symbole è un intenso (auto)ritratto di una figura tanto attuale quanto controversa – delinquente, potenziale terrorista, eterno straniero – tra paura, emarginazione, fascinazione, curiosità. Una figura, spesso maschile, disprezzata, adulata, sacrificata o erotizzata, che il coreografo francese vuole riabilitare, scardinando i cliché di cui è spesso vittima nella società di oggi. Vestito con i colori della bandiera francese, Fandard fa del giovane delle periferie «un symbole fait à la fois d’or et de stigmates, malmené dans tous les sens, comme sacrifié» (“un simbolo fatto d’oro e di stigmate, malmenato in tutti i sensi, come fosse sacrificato”).

Coreografo ma anche pittore astratto, Alexandre Fandard si definisce un artista visivo delle arti performative e con Comme un symbole continua a scavare nel solco di una coreografia intima e al contempo politica che seziona inesorabilmente le fondamenta delle nostre mitologie urbane.

Coreografo ma anche pittore astratto, Alexandre Fandard si definisce un artista visivo delle arti performative. La sua scrittura coreografica e drammaturgica si pone all’incrocio tra danza, teatro e performance. La sua estetica “organica” si basa su un approccio multidisciplinare e sulla connessione tra le arti e la materia per dare vita a creazioni che al movimento e alla fisicità uniscono suggestioni pittoriche. Dopo essere entrato a far parte dell’Académie Internationale de la Danse di Parigi, ha danzato per tre anni in Exhibit B di Brett Bailey, un’esperienza che ha rafforzato il suo gusto per un’estetica prossima alle arti visive. È stato poi tra gli interpreti di Heroes di Radhouane El Meddeb. Nel 2017, come artista residente al Centquatre di Parigi, ha creato il suo primo solo, Quelques-uns le demeurent, presentato con successo in Francia e all’estero. Nel 2020 ha firmato Très loin à l’horizon in cui, attingendo al chiaroscuro amato dai pittori romantici, ha dato vita una sorta di “paesaggio mentale” in cui l’uomo è raffigurato con i suoi desideri, i suoi limiti, ma anche con il suo potere di sublimare ciò che non comprende e non può raggiungere. Con Comme un symbole (creazione del 2022) continua a scavare nel solco di una coreografia intima e al contempo politica che seziona inesorabilmente le fondamenta delle nostre mitologie urbane.

>> Biglietti per la serata: 15€ / 13€ / 10€ _ Prevendita: www.ticketone.it

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Martedì 3 ottobre ore 19.00 al Teatro Cantiere Florida Compagnia Xe presenta Variazioni su Giona, seconda riflessione danzata che prende ispirazione dal Libro del profeta Giona della Bibbia, concoreografia di Julie Ann Anzilotti e musiche originali di Steven Brown e Luc Van Lieshout. “È un Libro illuminante – scrive Anzilotti – sulla tendenza dell’uomo a voler sempre giudicare e puntare il dito verso gli altri, che è molto attuale. La fragilità di Giona mi è risultata da subito simpatica e vicina. Ho trovato molto umano il suo personaggio: benché fosse coraggioso, un profeta, un uomo di Dio, aveva anche piccolezze e lati infantili che mi avvicinavano a lui”.

  • mar 3 ottobre, ore 19.00 > Teatro Cantiere Florida | via Pisana 111r – Firenze

COMPAGNIA XE / Julie Ann Anzilotti

Variazioni su Giona

Coreografia: Julie Ann Anzilotti

con: Paola Bedoni e Paolo Piancastelli

musiche originali: Steven Brown e Luc Van Lieshout

assistente alla coreografia: Giulia Ciani

scena: Tiziana Draghi

video: Francesco Margarolo

costumi: Loretta Mugnai

scultura da testa e albero: Monica Sarsini

luci: Andrea Margarolo

organizzazione: Lorenza Tosi

assistente: Sara Ladu

produzione: Compagnia Xe

con il sostegno di: MiC Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di San Casciano Val di Pesa,

Fondazione Toscana Spettacolo onlus

Giona, profeta dell’Antico Testamento, rifiuta l’ordine di Dio di recarsi a Ninive per predicare la conversione dei suoi abitanti. Testardamente sceglie di imbarcarsi per andare nella direzione opposta. Improvvisamente il mare si alza e Giona, sapendo che è l’ira di Dio ad aver scatenato la tempesta, chiede agli uomini in barca con lui di gettarlo in acqua. A quel punto le onde si calmano ma viene inghiottito da un grande pesce e rimane nel suo ventre per tre giorni e tre notti, durante i quali prega Dio e gli promette di offrirgli sacrifici e adempiere i voti che gli ha fatto. «Allora l’Eterno parlò al pesce, ed esso vomitò Giona sull’asciutto». Giona adesso obbedisce e si reca a Ninive, dove le sue parole portano i niniviti a ravvedersi ed a ottenere il perdono divino: questo fa adirare Giona, perché secondo lui dovevano essere puniti per tutto il male che avevano fatto. Ma Dio attraverso la nascita di un ricino che procura una forte commozione in Giona e, il successivo seccarsi della pianta che gli dà un grande dispiacere, fa comprendere al profeta cos’è la vera compassione.

>> Biglietti: 13€ / 10€ / 8€ _ Prevendita: www.ticketone.it

INFO: www.fabbricaeuropa.net | tel. +39 055 2638480

PREVENDITE su www.ticketone.it | INFO Biglietteria PARC: 055 365707

FONDAZIONE FABBRICA EUROPA per le arti contemporanee

PARC Performing Arts Research Centre | Piazzale delle Cascine 4/5/7 – Firenze Italia

UFFICIO STAMPA: Simona Nordera |