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Fino al 9 luglio al Pomario del Castello dell’Acciaiolo di Scandicci

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<em><u><strong>Fino al 9 luglio al Pomario del Castello dell’Acciaiolo di Scandicci</strong></u></em>

Prosegue il festival di danza Nutida con la direzione artistica di Cristina Bozzolini e Saverio Cona.

NUTIDA Nuovə danzatrici/ori presenta spettacoli e studi nell’ora che precede il tramonto, in un rapporto costante tra pubblico ed artisti. I lavori in calendario sono pensati o riadattati per la splendida cornice del Pomario del Castello dell’Acciaiolo.Il nome del festival Nutida è una parola svedese che significa contemporaneo e che in sé contiene NU di nuovi, UT di utopia, DA di danzatori. Ed è proprio sul contemporaneo che è incentrato il progetto che si è inaugurato il 17 giugno e prosegue fino al 9 luglio 2023.

NUTIDA Nuovə danzatrici/ori offre percorsi intrecciati, incrociando l’ospitalità di artisti internazionali come

Mario Bermudez Gil, Philippe Kratz, Pablo Girolami, Joy Alpuerto Ritter, con la presenza di compagnie italiane quali Aterballetto, Spellbound Contemporary Ballet, Nuovo Balletto di Toscana, Compagnia Simona Bucci/Compagnia degli Istanti, Artemis Danza, Compagnia Opus Ballet, e con nomi come quello di Rosario Guerra, un protagonista della scena europea, a cui si affiancano giovani talenti tra cui Giovanni Insaudo, Emma Zani, Roberto Doveri, Veronica Galdo, Lorenzo di Rocco, Jennifer Rosati, Beatrice Ciattini, Niccolò Poggini, Alice Catapano, Aldo Nolli, Giulia Orlando, Francesca Santamaria, Paolo Rizzo, Caterina Cescotti, Rossana De Pace, Isabel Rodriguez Ramos, Isabella Giustina. Dare opportunità alla creatività emergente e incentivare processi di crescita di giovani artisti mettendoli in relazione con autori di fama, questi sono gli elementi fondanti del progetto di Cristina Bozzolini e Saverio Cona. Svariate infatti sono le produzioni e le coproduzioni a firma di nuove leve della coreografia a cui è dato uno spazio importante anche in questa edizione della rassegna.

“E’una rassegna speciale, forse l’unica in Italia-dice Cristina Bozzolini- perché si spazia nella danza attraverso artisti molto differenti, da alcuni già affermati ad altri che si stanno affermando fino a giovani che si sperimentano per la prima volta. Un’ occasione coraggiosa che ha portato in questi anni sempre grandi risultati. Nutida è Spettacolo e Scuola insieme. È Scuola per gli artisti, soprattutto i più giovani, il potersi sperimentare con l’aiuto di persone che come me sono da tanti anni in questo meraviglioso mondo. È Scuola per il pubblico che ha l’opportunità di conoscere la danza tramite tanti linguaggi diversi. È un luogo di incontro tra artisti, e tra artisti e pubblico.

Infine lavorare all’imbrunire, con la luce che cambia, in mezzo alla natura, con la giornata che scorre davanti a chi guarda ha un fascino tutto suo, non replicabile in un teatro al chiuso”.

IL PROGRAMMA

Serata d’autore il 28 giugno al Pomario dell’Acciaiolo con Pablo Girolami, talento in evidenza tra i giovani coreografi, che debutta in prima assoluta con LPPMDVDM (Le plus petit musée de vie du monde), una coproduzione NBDT / IVONA / Stazione Utopia – NUTIDA in cui danzano Matteo Capetola, Matilde Di Ciolo, Veronica Galdo, Aldo Nolli e Niccolò Poggini del NBDT. Questa nuova creazione è una prosecuzione dell’indagine che Girolami porta avanti sulla natura e sull’evoluzione. I performer rappresentano una sorta di universo parallelo, elementi osservati al microscopio, con misure e particelle in movimento le cui grandezze risultano alterate.

Segue la prima regionale di Rer, coreografata da Girolami per la sua compagnia IVONA e reduce dal recente successo della prima assoluta ad Hannover. Guilherme Leal, Fabio Cavallo, Shani Hadashi, Yasmin Griv, Sara Ariotti, Katarzyna Zakrzewska in scena per un intenso lavoro. Non spera nella via più breve, si espande a conoscere ogni angolo dello spazio e soloquando tutto è stato compreso, assimilato, sceglie una via. Devi starci nel labirinto, nonsempre è uscire il suo senso. Non farmi scegliere tra la strada ripida ed impervia e quella larga e soleggiata, lasciami brancolare tra scale infinite sapendo che se fossi nata physarum polycephalumnon avrei dovuto scavare tombe. (Karen Stenico, dramaturg di IVONA).

Proseguendo nell’impegno di presentare le tendenze emergenti della coreografia contemporanea, il 29 giugno alle ore 19 Nutida ospita Come sopravvivere in caso di danni permanenti, primo studio, di Francesca Santamaria. L’autrice e interprete definisce il lavoro una radiografia coreografica, nata da esperienze personali e si rapporta con documentazioni mediche e con un archivio gestuale e sonoro. Una danza che esplora i modi in cui il corpo si organizza e reagisce quando lui stesso è l’ostacolo. A seguire la III replica dello spettacolo Assai. Chiude la tripletta della serata Looking for something in prima assoluta (produzione Stazione Utopia/Nutida) a firma di Paolo Rizzo. È un dittico danzato da Francesca Chiesa e lo stesso Rizzo e si fonda su due soli alla ricerca di un movimento estetico, narrando due realtà distinte, due distinte ricerche: di una verità perduta e di un accompagnatore mancante.

Il 30 giugno 2 gli spettacoli in programma. Alle ore 19 Caterina Cescotti della Compagnia Codeduomo porta all’attenzione del pubblico un primo studio di Orizzonti verticali. La coreografa, interprete insieme a Francesca Santamaria, indaga il rapporto tra due entità, servendosi di alcuni principi cardine della fisica. La forza di gravità, la spinta e le leve sono il motore che dà il via alla costruzione di un mondo. A seguire in replica La dodicesima notte coreografata da Beatrice Ciattini e Niccolò Poggini, i quali ispirandosi alla commedia shakespeariana, danno vita a una creazione dall’omonimo titolo.Il tema al centro del lavoroè l’universalità dell’amore come sentimento puro, svincolato da identità di genere, sesso o forma. Con la drammaturgia di Luca Orsini e l’interpretazione di 6 danzatrici: Sofia Bonetti, Rita Carrara, Francesca Chiesa, Enrica Cornacchia, Rebecca Intermite, Beatrice Ranieri, Marta Terranova. Lo spettacolo è una coproduzione di NBDT/Stazione Utupia – Nutida.

Il 3 luglio alle ore 19 va in scena la seconda replica di Animanimale con Chiara Casiraghi e Aldo Nolli. Segue la compagnia parmense Artemis Danza con Alfa 2.0, in prima regionale, un solo coreografato e interpretato da Jessica D’Angelo. Le musiche originali di Stolfo Fent accompagnano il viaggio introspettivo. Alfa è un lavoro dove l’espressione della volontà dell’Essere nella sua molteplicità, vede il suo fulcro nell’elaborazione corporea. Gli oggetti abitano lo spazio offrendo un flusso d’ispirazione per lo spettatore.

Il 4 luglio alle ore 19 in prima assoluta Giovanni Insaudo coreografa il lavoro MM (produzione Stazione Utopia/Nutida) un solo con Veronica Galdo, ispirato alla vita, al mito e alla storia della celebre Marilyn Monroe. Partecipa per la prima volta al festival Nutida Gea Collective, composto da IsabelRodriguezRamos, visual artist e performer italo cubana, e RossanaDePace, cantautrice e sound artist. Per Nutida Gea Collective ha ideato una performance inedita dal titolo Terra Mater, declinata in 3 sere (4, 5 e 6 luglio) e con 3 allestimenti diversi. Una creazione dedicata all’elemento terra, grembo di vita e letto di morte, una sinfonia tra corpo, suono e arti visive per riflettere sulla condizione di filialità che connette l’umanità intera e sul concetto di identità e appartenenza. I paesaggi sonori unici si avvalgono del supporto di Plantsplay, un convertitore del bioritmo che trasforma la fisiologica attività dei vegetali in musica. La De Pace così intesse un dialogo tra voce dell’anima, voce del luogo e voci degli esseri che lo abitano. Grazie ai sensori applicati sulle piante è possibile ascoltare, registrare e amplificare i suoni scaturiti dalla loro attività elettrica in tempo reale e trasformare le loro vibrazioni interne in musica.

Il 5 luglio la Compagnia Simona Bucci/Compagnia degli Istanti, presenta Koi No Yokan, un duetto dal nuovo lavoro da …Nel volgersi infinito delle sue onde, danzato da Luca Campanella e Françoise Parlanti. Fonte di ispirazione per i coreografi Simona Bucci e Roberto Lori è l’espressione di lingua giapponese Koi No Yokan che rappresenta la sensazione di aver incontrato la persona per cui si è destinati. Un presentimento di un legame profondo, che troverà conferma soltanto col tempo. A seguire il secondo allestimento di Terra Mater di Gea collective.

La serata del 6 luglio si compone di 2 appuntamenti. Alle ore 19 va in replica LPPMDVDM (Le plus petit musée de vie du monde) di Pablo Girolami e a seguire la terza tappa di Terra Mater.

Il 7 luglio è in calendario alle ore 19 la prima assoluta di (In)10sione, produzione Stazione Utopia/Nutida, con le coreografie di Isabella Giustina e l’interpretazione di Beatrice Ciattini, un’esplorazione sulla forza e sulla fragilità. Segue la prima regionale di Open Drift, uno straordinario lavoro firmato da un artista amico del festival, il pluripremiato coreografo tedesco Philippe Kratz. Ispirato all’iconico assolo di Anna Pavlova ne La morte del cigno coreografato nel 1905 da Michel Fokine, Kratz reinterpreta il tema dell’incontro, dell’eccitazione e della magia trasmessa da ogni nuovo inizio. Due esseri, Veronica Galdo e Nagga Baldina, galleggiano in mare aperto, avvicinandosi l’uno all’altro, lasciandosi trasportare dalle correnti. Sono consapevoli del loro destino ma decisi e risoluti nei loro comportamenti. Sembrano determinati a trarre il massimo dal loro incontro. Sono lì per caso ma sanno che per questo breve lasso di tempo saranno l’uno testimone dell’esistenza dell’altro, prima di allontanarsi e trasformarsi in meglio. Transizione, trasmissione e spazio condiviso assumono un ruolo centrale in Open Drift. Lo spettacolo è una produzione Stazione Utopia/Nutida.

L’8 luglio alle 19 va in scena la replica di La dodicesima notte.

È Joy Alpuerto Ritter, nome di spicco della danza internazionale, a chiudere il 9 luglio il festival con Vier, in prima italiana. La danza dei quattro cigni nel balletto classico Il lago dei cigni è stata l’ispirazione originale per questa coreografia creata per uno spazio all’aperto. Joy Alpuerto Ritter analizza la rigorosa sincronicità e la disciplina essenziali nella danza classica con quattro ballerini urbani, Rocio Becerra Parraga, Tomy-Lee Kneringer, Nam Tran Xuan, Elias Choi-Buttinger. Come possono quattro individualità navigare all’interno di un gruppo con determinate regole – si interroga l’artista – quali sono le loro dipendenze, i desideri, le aspirazioni di appartenenza e di libertà? Come si può rimanere fedeli a sé stessi, realizzarsi, quando si deve convivere all’interno di un quadro rigoroso?

Il programma di Nutida si arricchisce quest’anno di nuovi appuntamenti raccolti sotto il titolo di Nutida Extra.

Danza di comunità è l’attività proposta al festival da The Gate Florence Dance Urban School.

Il calendario prevede performance e laboratori domenicali e gratuiti. Le performance sono: 18 giugno Get The Show Eco, 25 giugno Get The Project, 2 luglio The Gate Urban Show (performance di street dance), 9 luglio Get The Show Senderos, inizio ore 19. I laboratori hanno luogo nelle stesse date dalle 9.30 alle 11.30.

Altro elemento di novità è la sezione dedicata a danzatori under 20 ed intitolata Nutida Off, a cura di Lucia Geppi, codirettrice dell’Accademia Bozzolini Danza. 5 giovanissimi autori/danzatori aprono alle 18.50 le serate con brevi performance: il 26 giugno Diego Minopoli con I was there, il 28 giugno Ferdinardo Flagiello con Illness, il 29 giugno Lorenzo Buffo Blin con Yugen, il 5 luglio Rebecca Intermite e Ferdinando Flagiello con How does it feel? E il 7 luglio Beatrice Ranieri con My picture of reality.

Sabato 8 luglio alle ore 10 Simone Faraci di Tempo Reale conduce Suono Giardino #1 Scandicci, un soundwalk che parte all’incrocio tra via Pantin e via dell’Acciaiolo, della durata di 1 ora. La passeggiata sonora è una pratica che ha lo scopo di sensibilizzare i partecipanti a temi quali il paesaggio sonoro, l’ecologia acustica, la sostenibilità e la qualità della vita, in un processo aperto a tutti.