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Il Principe Carlo e Federico Marchetti presentano una collezione di moda sostenibile

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Il Principe Carlo e Federico Marchetti presentano una collezione di moda sostenibile

Il GRUPPO YOOX NET-A-PORTER e la The Prince’s Foundation lanciano oggi una collezione di luxury ready-to-wear uomo e donna composta da diciotto capi. La capsule, dal nome YOOX NET-A-PORTER for The Prince’s Foundation, è il risultato del progetto The Modern Artisan, una partnership unica nel suo genere che mira a rafforzare le competenze sartoriali e a formare professionalmente gli apprendisti artigiani nel Regno Unito e in Italia. I giovani avranno così le skills necessarie per realizzare capi di lusso rispettando standard di qualità fra i più elevati.

Per la prima volta nella storia del Gruppo, questa   collezione composta da dieci modelli da donna e otto da uomo è disponibile su tutti i quattro brand di YOOX NET-A-PORTER (NET-A-PORTER, MR PORTER, YOOX, e THE OUTNET), dando ai neo-artigiani l’opportunità unica di presentare il proprio lavoro a una platea di 4.3 milioni di clienti.

Grazie al solido rapporto tra SAR Il Principe di Galles, Presidente della The Prince’s Foundation, e Federico Marchetti, Presidente e Amministratore Delegato del GRUPPO YOOX NET-A-PORTER, questa collezione celebra il ricco patrimonio storico nonché il futuro dell’artigianalità sartoriale sia italiano che inglese. Il progetto The Modern Artisan ha accompagnato gli apprendisti artigiani lungo il percorso necessario per arrivare a lanciare sul mercato una collezione di lusso, unendo l’analisi dei dati a pratiche sostenibili e tecniche di produzione tradizionali e preparando così gli studenti per una carriera da artigiani realmente contemporanei.

La collezione YOOX NET-A-PORTER for The Prince’s Foundation è stata disegnata da sei studenti italiani del centro di ricerca Fashion in Progress (FiP) del Politecnico di Milano. Allo stesso tempo, degli artigiani britannici hanno seguito corsi di formazione professionale per la produzione di lusso in piccole serie presso il Centro di Formazione Tessile di Dumfries House, quartier generale della The Prince’s Foundation nell’Ayrshire in Scozia. Durante questa fase, gli artigiani hanno appreso tecniche di produzione avanzate, dalla cucitura al disegno del modello e al controllo qualità, e allo stesso tempo acquisito l’expertise necessaria per lavorare adeguatamente lana, cachemire e seta, assicurandosi che le finiture dei vari modelli siano all’altezza del mercato del lusso. Queste competenze sono state formalmente riconosciute con la certificazione Modern Apprenticeship Award in Heritage Textiles in partnership con il Glasgow Clyde college. I capi in maglia sono stati disegnati dagli artigiani italiani e realizzati presso il maglificio di Johnstons of Elgin ad Hawick, in Scozia, dove i partecipanti hanno potuto approfondire il processo di lavorazione britannica dei filati. Durante l’intero progetto, gli artigiani hanno lavorato oltre i rispettivi confini condividendo conoscenze, background culturali ed esperienze per dare un valore aggiunto alla collezione. 

In un mondo come quello odierno, digitale e dai ritmi serrati, dati e tecnologia possono diventare parte integrante del processo creativo, dando vita a un lusso senza tempo. I giovani hanno avuto accesso a 5 anni di dati sulle preferenze d’acquisto di 4.3 milioni di clienti del Gruppo, in modo da disegnare abiti che risultassero in sintonia col guardaroba esistente degli acquirenti. Gli studenti hanno imparato ad analizzare dati provenienti dalle immagini, usando il riconoscimento visivo dell’intelligenza artificiale per decidere stili e silhouette dei vari capi. Nella collezione donna, dettagli come la gamba larga, le lunghezze midi, i modelli avvitati e i colli con fiocco annodato sono stati decisi in base alle preferenze d’acquisto delle clienti. Allo stesso modo, l’analisi dei dati ha determinato la palette dei capi maschili, dalla tonalità cammello del cappotto al blu navy dei pantaloni, e influenzato elementi caratteristici della collezione come i lacci in vita per i pantaloni casual.

Il progetto nato nell’anno del cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, ha tratto ispirazione dal rapporto tra arte e scienza, al centro delle opere dell’artista. Il risultato è una collezione sofisticata, che sposa linee formali e architetture sartoriali semplici. I nodi di Leonardo sono un altro riferimento ricorrente, mentre i suoi studi sul drappeggio hanno guidato i modelli da donna, con un evidente richiamo nelle pieghe, nei dettagli a punto smock e nei fiocchi. I capi maschili guardano invece agli studi tecnici e anatomici dell’artista, nonché alla sua passione per i dettagli architettonici.

La sostenibilità è un altro elemento cardine della collezione, in sintonia con i valori condivisi dalla The Prince’s Foundation – il cui presidente, SAR il Principe di Galles, è in prima linea da più di quarant’anni per un futuro sostenibile – e Federico Marchetti, Presidente e AD di YOOX NET-A-PORTER. Il Gruppo è infatti impegnato nella promozione della sostenibilità nel settore moda e lusso dal 2009.

Per far sì che la collezione risultasse senza tempo e potesse essere tramandata da una generazione all’altra, è stato fondamentale selezionare attentamente i fornitori e scegliere materiali di altissima qualità. Il cachemire e la lana sono stati forniti dal brand scozzese Johnstons of Elgin, mentre la seta – biologica, ecologica e pienamente tracciabile – dal Centro Seta in Italia. La priorità è andata a materiali organici e naturali così come alle rimanenze di tessuto, scartando a priori le fibre sintetiche. Ogni capo è dotato di una sua carta d’identità digitale contenente la storia del prodotto, dettagli sui materiali di cui è composto, sugli artigiani che lo hanno disegnato e realizzato, e infine le istruzioni per mantenerlo al meglio e ripararlo, incoraggiando i clienti a indossarlo e prendersene cura nel tempo.