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Influenza alle porte e vaccinazione al via, ecco come e dove

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Influenza alle porte e vaccinazione al via, ecco come e dove

Influenza alle porte e vaccini pronti. La campagna di vaccinazione, in Toscana, partirà tra meno di 48 ore, lunedì, con l’obiettivo di raggiungere numeri importanti. La Regione ha inoltre stabilito di vaccinare gratis, olte a chi ha compiuto 65 anni, le persone a rischio e gli operatori sanitari, anche i donatori di sangue.

Le dosi di vaccino contro l’influenza

Le dosi acquistate dalla Regione per la stagione 2018-2019 sono 777.340, per una spesa complessiva di 4.379.000 euro (più 416.682 dosi di colecalciferolo, la vitamina D che agli anziani viene offerta contestualmente alla vaccinazione antinfluenzale). Le consegne alle Asl si sono concluse ieri.

Come e dove vaccinarsi contro l’influenza

Ci si può vaccinare dal proprio medico curante o negli ambulatori delle Asl. Guarda sul sito della Regione le pagine dedicate alla vaccinazione antinfluenzale.
A partire da quest’anno, le vaccinazioni effettuate dai medici di famiglia saranno inserite nel sistema informativo regionale dedicato alle vaccinazioni: questo consentirà di avere una visione completa dello stato vaccinale dei cittadini toscani. Questo è il risultato di un accordo concluso di recente tra Regione e medici di medicina generale.

Chi ha diritto gratuito al vaccino

Principali destinatari dell’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale sono le persone di età pari o superiore a 65 anni, persone con patologie che aumentano il rischio di complicanze in caso di influenza, operatori sanitari.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità recentemente ha inoltre evidenziato l’importanza della vaccinazione antinfluenzale nelle donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, ritenendole il più importante dei gruppi a rischio per se stesse e per il feto.
Quest’anno la vaccinazione viene offerta gratuitamente anche ai donatori di sangue. La Toscana lo ha già fatto anche l’anno scorso, ma quest’anno il vaccino gratuito per i donatori è previsto dalla Circolare ministeriale “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2018-2019”.

Donatori vaccinati contro l’influenza

«I mesi invernali, quelli del picco della stagione influenzale – chiarisce Simona Carli, responsabile del Centro regionale sangue – Sono mesi in cui le donazioni calano, e il vaccino è l’unico strumento di cui disponiamo per la prevenzione. Offrire la vaccinazione anche ai donatori permette di aumentare le coperture vaccinali e la consapevolezza dei cittadini sul tema della prevenzione; e consente inoltre di mettere in sicurezza una risorsa come il sangue, che è essenziale per l’erogazione dei Lea di medicina trasfusionale e che è impossibile erogare senza l’apporto fondamentale dei donatori».
In Toscana ci sono 120.863 donatori periodici di sangue e plasma, che assicurano al sistema sanitario 207.413 donazioni l’anno. I pazienti trasfusi in un anno sono 47.885, per un totale di 175.921 trasfusioni.

Non solo influenza: altre vaccinazioni raccomandate

Già da alcuni anni, la Regione Toscana ha introdotto l’offerta gratuita della vaccinazione anti-pneumococcica ai soggetti a rischio e ai sessantacinquenni, a partire dalla coorte dei nati nel 1950 che mantengono, con i nati nel 1951 e nel 1952, il diritto alla gratuità. Quest’anno, è offerta gratuitamente anche ai nati nel 1953.

La vaccinazione anti-pneumococcica può essere somministrata in qualsiasi stagione dell’anno, tuttavia, la campagna vaccinale antinfluenzale rappresenta una opportuna occasione per offrire, nella stessa seduta, ambedue le vaccinazioni. A differenza dell’influenza, la vaccinazione antipneumococcica non dovrà essere ripetuta ogni anno.

A partire dal 2017, il Piano nazionale di prevenzione vaccinale ha introdotto anche la vaccinazione anti-Herpes Zoster, che quest’anno sarà offerta gratuitamente alla coorte dei nati nel 1953. I nati nel 1952 mantengono comunque il diritto alla gratuità.

Sia la vaccinazione anti-pneumococcica che quella anti-Herpes Zoster possono esser somministrate sia nelle strutture aziendali che dal proprio medico curante, non solo durante la campagna stagionale, ma in tutti i periodi dell’anno.

Vaccinazione contro l'influenzaLa vaccinazione antinfluenzale in Toscana, i dati

La Toscana, negli anni scorsi, pur non avendo raggiunto i livelli di copertura ottimali previsti per l’influenza, ha comunque registrato buoni risultati, generalmente sopra la media nazionale, anche grazie alla stretta collaborazione con i medici di famiglia, che somministrano oltre l’80% della vaccinazioni antinfluenzali.
Negli ultimi anni, il livello di copertura della vaccinazione antinfluenzale ha subìto una significativa flessione: la copertura più elevata nella popolazione di età pari o superiore a 65 anni è stata raggiunta nella stagione 2009-2010, durante l’emergenza pandemica, (71,1%). Gli anni successivi hanno registrato una continua flessione, anche imputabile ad una insufficiente o errata comunicazione su questioni di sicurezza dei vaccini, che poi si sono rilevate prive di fondamento.
Di fatto, nella stagione 2014-2015 si è registrato il minimo storico della copertura vaccinale negli ultrasessantacinquenni, 50,6%; nella stessa stagione, si è avuto il picco più alto di decessi, 23. Nella scorsa stagione 2017-2018, la copertura vaccinale è risultata pari al 55,3%: anche se in miglioramento, ancora molto lontana dall’obiettivo minimo di copertura vaccinale, fissato al 75% (quello ottimale è del 95%).

Parola all’assessore regionale Saccardi

«La vaccinazione antinfluenzale è lo strumento più efficace per prevenire la malattie e per ridurre in modo significativo complicanze, ospedalizzazioni e decessi ed è fortemente raccomandata dall’Oms e dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2019 – dice l’assessore Stefania Saccardi – Nella scorsa stagione la copertura ha appena superato il 55%, e si sono registrati 63 casi gravi e ben 15 decessi. I dati ci dicono che quando la copertura è stata più alta, intorno al 70%, le morti sono molto calate o addirittura si sono azzerate, come nel 2011-12. L’obiettivo è dunque di aumentare la copertura vaccinale di anziani e soggetti a rischio. Invito quindi tutte le persone comprese in queste categorie a fare il vaccino, dal proprio medico curante o negli ambulatori delle Asl».

Il parere del medico

«Negli ultimi anni in Italia e anche nella nostra regione – osserva il dottor Alessio Nastruzzi, segretario regionale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) – abbiamo purtroppo assistito a un calo generale nel tasso vaccinale e nello specifico anche lo scorso anno le percentuali raggiunte nella nostra regione nei riguardi dei vaccinati contro l’influenza over 65, anche se lievemente superiori a quelle della stagione precedente, non sono state adeguate. Quest’anno l’impegno della medicina generale, supportato dalla nostra Regione, è quello di aumentare questa percentuale, nella speranza di raggiungere tassi vaccinali che competono a una regione ai vertici del sistema sanitario come è la Toscana. Un ulteriore impegno per la medicina generale – aggiunge Nastruzzi – è quello della registrazione, nel sistema informativo regionale, dei dati delle persone vaccinate, al fine di ottenere un quadro più completo della situazione vaccinale nella nostra regione. Questo sistema infatti non riguarderà solo la vaccinazione per l’influenza, ma anche quella anti-pneumococcica e anti-Herpes Zoster: ma il dato più saliente dell’accordo siglato è l’impegno tra assessorato e i medici di medicina generale di concordare, entro la metà di dicembre, modalità e obiettivi per consentire ai cittadini toscani la possibilità di effettuare le vaccinazioni previste nei LEA (PSNV 2017-19) anche nell’ambulatorio del proprio medico di famiglia».

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