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Mondo Convenienza, Galletti (M5S): “Solidarietà con i lavoratori in presidio a Firenze. Salario minimo urgente per cancellare il lavoro sottopagato”

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<strong>Mondo Convenienza, Galletti (M5S): “Solidarietà con i lavoratori in presidio a Firenze. Salario minimo urgente per cancellare il lavoro sottopagato”</strong>

Firenze, 27 luglio 2023 – “Solidarietà ai lavoratori che operano negli appalti per conto della catena di Mondo Convenienza, oggi in presidio a Firenze di fronte alla Prefettura in via Cavour” Ad affermarlo in una nota stampa è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

“A Campi Bisenzio, un gruppo di lavoratori è in sciopero dal 30 maggio per denunciare le gravi condizioni di lavoro in cui sono costretti ad operare. A loro si sono uniti i lavoratori di Bologna, Pisa, Torino e Venezia. Tutte persone che operano in cooperative che prestano servizi per conto di Mondo Convenienza e che non hanno neanche un contratto della logistica, ma ne hanno uno relativo al settore pulizie e multiservizi, con una paga base di 6 euro e 80 centesimi lordi l’ora. Oltre a uno stipendio insufficiente, sono sottoposti a turni massacranti, senza pause, né straordinari. Spesso non lavorano neanche in condizioni di sicurezza. I sindacati denunciano le pressioni interne contro le proteste, organizzate da caporali delle cooperative che gestiscono gli appalti di Mondo Convenienza. Tutto questo è inaccettabile e indegno di un Paese civile.
Il Movimento 5 Stelle considera queste condizioni come sfruttamento legalizzato, non come lavoro. Ieri abbiamo sollevato il tema in Parlamento, interrogando la Ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, riguardo alle azioni che il governo sta intraprendendo per risolvere questa situazione. Non abbiamo ricevuto risposte soddisfacenti né soluzioni.

Ma la nostra battaglia non si esaurisce qui. Eserciteremo la massima pressione politica per favorire l’approvazione della nostra proposta sul Salario minimo, una misura osteggiata da questo Governo ma già presente in 21 Paesi europei su 27 e che può garantire a questi lavoratori e alle loro famiglie un’esistenza libera e dignitosa.” Conclude Galletti.