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Mostre: omaggio all’arte di Franco Bulletti

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Mostre: omaggio all’arte di Franco Bulletti

A cinque anni dalla scomparsa il ricordo della Regione Toscana ad uno dei suoi artisti più raffinati. È intervenuto all’inaugurazione Stefano Scaramelli vicepresidente del Consiglio regionale.

di Riccardo Ferrucci, 22 marzo 2023

Firenze – Si è inaugurata con successo presso lo spazio espositivo Ciampi al Palazzo del Pegaso via de’ Pucci 16, la mostra dedicata a Franco Bulletti “Lo spazio, il tempo, Leonardo”. È intervenuto all’inaugurazione Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Gloria Fossi, storica dell’arte, Alessandro Vezzosi,critico d’arte e il figlio dell’artista, Paolo Bulletti.

“Una mostra di grande respiro dedicata al pittore fiorentino Franco Bulletti – ha detto il vicepresidente Stefano Scaramelli – che continua a vivere attraverso le sue opere. L’Ufficio di Presidenza ha accolto con piacere la mia proposta di dedicare una mostra ad uno degli autori più rigorosi e coerenti nel panorama dell’arte toscana, che è giusto ricordare come Regione Toscana.”

“Un grande artista e anche un grande uomo – le parole della critica d’arte Gloria Fossi – come possiamo vedere nelle opere in mostra, dove ha inserito dei piccoli frammenti dalle pagine di Leonardo da Vinci. Era un grafico eccellente e le sue edizioni dei manoscritti di Leonardo, realizzati per l’editore Giunti, rivivono nei suoi lavori pittorici.”

“Ho conosciuto Franco cinquant’anni fa – ha ricordato il critico Alessandro Vezzosi – e ho potuto seguire il suo lavoro di grafico e, in parallelo, quello di pittore. Bulletti, con il suo rigore, la professionalità, la matematica, riusciva ad impostare la grafica dei libri e realizzare queste opere raffinate, che trovano nella sezione aurea le ragioni profonde di una sua ricerca. È giusto ricordare un’artista che ha raggiunto risultati importanti rifuggendo le mode e il mercato, ma cercando un approccio profondo con la realtà e la materia.”

“Bulletti ha saputo rileggere la grande lezione leonardesca reinterpretandola nelle soluzioni formali del nostro tempo – come scrive Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale – una ricerca che parte dalla considerazione dell’attività artistica come profondo processo conoscitivo della realtà, capace di superare distinzioni e mettere in relazione oggetti e spazi. La geometria, la matematica, la logica, diventano strumenti espressivi che, come già in Leonardo, disvelano il mondo, un mondo popolato di simboli dialoganti tra loro. Infine le citazioni di Leonardo, le pagine e gli appunti del grande Maestro inseriti nelle trame dell’opera suggeriscono la forza di un legame che per noi toscani del Terzo Millennio diventa la sfida di saper aggiornare l’identità della nostra regione aprendo al mondo e al tempo che verranno.”

“E’ la prima mostra che realizziamo dopo la morte di mio padre – ha aggiunto Paolo Bulletti – e alcuni quadri vengono esposti per la prima volta, facendo vedere gli esiti ultimi della sua ricerca che passa dalle velature ad una pittura più materica. Assume un grande significato che la Regione Toscana riconosca il valore del suo lavoro.”

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Franco Bulletti è nato a Firenze nel 1925. Ha frequentato l’Istituto d’Arte intorno agli anni ’40, è stato art director e consulente per la grafica presso la casa editrice Giunti. Ha pubblicato una monografia delle sue opere presso l’editore Giunti, curata da Costantino Costantini, con interventi di Lara-Vinca Masini e Carlo Perdetti. Risale al 1982 l’idea di Bulletti di una serie di pitture astratte sul tema “I fili che ci legano alla storia”. È di quel tempo la prima fase di una sperimentazione con le immagini leonardiane per così dire di recupero, cioè con le bozze di stampa di manoscritti e disegni di Leonardo, e quindi Leonardo come “oggetto trovato”, e questo nei fogli di avviamento coi quali si imposta la riproduzione in facsimile delle pagine di Leonardo. L’artista è scomparso nel 2018. La mostra sarà visitabile fino al 1° aprile 2023 con il seguente orario: da lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00; il sabato dalle 10.00 alle 13.