Multiutility: Giani, la decisione di quotazione in borsa non spetta alla Regione

Il presidente della Giunta risponde all’interrogazione del portavoce dell’opposizione Marco Landi 

“Esprimo un’opinione positiva sul fatto che più Comuni si aggreghino per gestire i servizi” ma “questo, al di là delle forme con le quali le società vengono gestite dai Comuni stesi”. Così il presidente della Regione Eugenio Giani risponde in Aula all’interrogazione del portavoce dell’opposizione Marco Landi in merito alle possibili divergenze nel Pd circa la multiutility dei servizi e la sua quotazione in borsa.

“Auspico – ribadisce Giani – che ci sia la possibilità di allargare la compagine dei Comuni associati per una gestione in economia di scala più forte nei servizi, ma non entro nella discussione della gestione attraverso società per azioni o che entrano in borsa o che, invece, restano partecipate. Questa scelta sta all’autonomia dei Comuni”.

Il portavoce dell’opposizione Landi spiega che a far nascere l’interrogazione sono state le dichiarazioni di Emiliano Fossi sulla multiutility: “Ci siamo arrivati in ritardo ma ci permette di difenderci rispetto agli appetiti di altri soggetti che si sono inseriti in Toscana” e ancora, “penso che se quel processo fosse stato seguito politicamente in maniera più adeguata avremmo ingenerato meno conflittualità tra la Toscana centrale e il resto della”; infine, “poi discuteremo di come si finanzia la multiutility e cosa significa la quotazione in borsa”. Landi cita anche l’assessore Monia Monni quando ha detto che “il processo di aggregazione non vuol dire privatizzazione” e ancora, sull’ipotesi di quotazione in borsa avrebbe precisato “non mi sono mai espressa in questo senso”. Eppure, ha sottolineato Landi, “alcuni sindaci hanno deciso di fare quest’operazione, ma non c’è stato un luogo politico dove è stata discussa”. “Leggiamo nelle parole di Fossi e di Monni uno scetticismo sulla multiutility, ma in particolare sulla quotazione in borsa”, conclude Landi.