Home Cultura Spettacolo NATHAN FAKE LIVE IN MANIFATTURA TABACCHI PER IL SUO TOUR “CRYSTAL VISION” | Giovedì 1° giugno, ore 22

NATHAN FAKE LIVE IN MANIFATTURA TABACCHI PER IL SUO TOUR “CRYSTAL VISION” | Giovedì 1° giugno, ore 22

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NATHAN FAKE LIVE IN MANIFATTURA TABACCHI PER IL SUO TOUR “CRYSTAL VISION” | Giovedì 1° giugno, ore 22

Firenze, 26 maggio 2023 Manifattura Tabacchi si prepara all’estate con una nuova serata all’insegna della musica elettronica. Giovedì 1° giugno, dalle ore 22:00, l’edificio B11 della Factory ospita la tappa del tour “Crystal Vision” del producer inglese Nathan Fake. Dopo l’esibizione dell’artista la serata proseguirà con DJ P.Flex, instancabile ricercatore di sub culture e i relativi generi musicali che in 25 anni di attività ha attraversato e vissuto attivamente l’hip hop, reggae, sound system culture, club, centri sociali e block party, e Michael Byrne, dj che dal 2004 suona nei maggiori club italiani ed europei e che ha svolto ruolo di consulente per svariate etichette Italiane ed estere.

Biglietti disponibili su DICE a questo link.

Nathan Fake. Nato e cresciuto nella contea di Norfolk in Inghilterra, ha cominciato a comporre musica elettronica sin da giovanissimo. Il successo arriva all’età di 20 anni quando realizza il singolo Outhouse, entrato nella storia della musica techno. Successivamente si ripete nel 2004 con Watlington Street EP sulla SAW di Satoshi Tomiie, mentre in autunno dello stesso anno esce il singolo The Sky Was Pink, remixato da James Holden, classe ’80, boss della Border Community. Il brano riscuote immediatamente un grande successo, tanto da venire definito a breve un “instant classic”. Le melodie spaziano tra gli Orbital, i Mogwai e i Boards Of Canada. Il 2005 è l’anno della definitiva consacrazione di Nathan: realizza Dinamo, per l’etichetta tedesca Traum Schallplatten, di cui a breve ne esce un rmx curato da Dominik Eulberg. Qui si notano le mescolanze tra trance e minimal. Nel 2007 esce il singolo You Are Here, che ha subito riscontrato un notevole successo. Il suo talento si è fatto sentire in breve anche ai maggiori astri della trance, come Paul van Dyk e Armin van Buuren, e proprio per questo motivo il suo primo pezzo, Outhouse, è stato inserito come seconda traccia nell’album Big Room Trance. Nel 2009 pubblica un nuovo mini-album composto da sei tracce, intitolato Hard Islands. Nell’album Nathan ribadisce la sua bravura nel mescolare il suo classico timbro sonoro al ritmo della techno da dancefloor, strizzando sempre l’occhio ai grandi come Aphex Twin, Boards of Canada, Röyksopp e alla musica acid in generale. Nel 2011 esce un rmx per un brano tratto dall’ultimo album dei Radiohead, pubblicato in tiratura limitata.

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Ufficio Stampa Manifattura Tabacchi – Noesis 

Carolina Natoli