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Pescano di frodo ai tempi del Covid e si fanno beccare con 300 ricci di mare

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Pescano di frodo ai tempi del Covid e si fanno beccare con 300 ricci di mare

Non potevano dire che si erano recati a pescare di frodo, quale giustificazione in una località distante da casa e isolata. Sicché, di fronte alle domande di carabinieri, non hanno saputo fornire giustificazioni chiare sulla loro presenza in una zona particolare del litorale di Erice, in Sicilia, né hanno potuto negare di esser soggetti già conosciuti dai militari. Da qui, il controllo a un’autovettura, quella dei protagonisti, che ha portato alla scoperta di oltre 300 ricci di mare appena pescati e subito presi in consegna dai carabinieri per essere liberati in mare.

È così che i carabinieri della Compagnia di Trapani, impegnati nei consueti controlli per il rispetto delle prescrizione del Dpcm emergenza Covid-19, hanno sanzionato due trapanesi, in possesso di oltre 300 ricci di mare appena pescati già caricati a bordo dell’autovettura e coperti con un telo.
Ad attrarre l’attenzione dei militari della Stazione di Erice e della motovedetta 811 Pignatelli di Trapani, è stata un’autovettura parcheggiata in una stradina della Baia Pizzolungo, località balneare del trapanese poco affollata in questo periodo dell’anno. Le case della zona sono spesso, nel periodo invernale, prese di mira e saccheggiate, ragion per cui i controlli dei militari, per evitare ciò, sono frequenti ed accurati.
Nei pressi dell’autovettura, le due persone, entrambe con svariati precedenti di polizia, ben conosciuti dai militari operanti, erano peraltro intente a caricare a bordo attrezzatura da pesca subacquea appena utilizzata.
Approfondito il controllo, i carabinieri hanno rinvenuto, all’interno del cofano posteriore del veicolo, coperti da un telo, sei retini verdi stracolmi di ricci di mare.

Ai due pescatori di frodo, oltre alla sanzione di 400 euro ai sensi del Dpcm emergenza Covid poiché trovati in predetta località senza giustificato motivo, è stata contestata una sanzione per l’importo di 4.000 euro per la violazione dell’Art. 1 comma 3 DM 12.01.1995 recante norme sulla pesca e la cattura di molluschi.