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PIA PALAZZINA INDIANO ARTE | VIRGILIO SIENI

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PIA PALAZZINA INDIANO ARTE | VIRGILIO SIENI

PALAZZINA INDIANO ARTE

settembre / dicembre 2023

ESPOSIZIONI | ESPERIENZE NELLA NATURA | ASCOLTI | PERFORMANCE | PRATICHE | RISTORO

Parco delle Cascine, Firenze

Un progetto di Virgilio Sieni

Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni

Compagnia Virgilio Sieni

Accademia sull’Arte del Gesto

Dopo quasi un anno, PIA Palazzina Indiano Arte riapre al pubblico

con un ciclo di mostre, residenze artistiche, laboratori.

PIA, un presidio culturale nel cuore del Parco monumentale delle Cascine di Firenze dedicato alla relazione tra corpo e natura, tra gesto e territorio, un luogo di sosta e di ristoro, un laboratorio permanente, una residenza per artisti, uno spazio creativo che propone esposizioni, esperienze nella natura, ascolti, performance, pratiche e occasioni di confronto tra artisti, intellettuali, studiosi, botanici e cittadini.

OPENING

sabato 30 settembre, ore 17.00

MOSTRE

30 settembre / 17 dicembre 2023

MARTINA BACIGALUPO | Gulu Real Art Studio_mostra fotografica

VALENTINA FERRARI | Polaroid tattili_ mostra fotografia istantanea Polaroid

JESSICA BRUNELLI | Line_ installazione

Parlare del gesto significa in primis elaborare una nuova postura dove l’individuo rinegozia il proprio abitare il mondo. PIA Palazzina Indiano Arte è un luogo di sosta, di contemplazione, un laboratorio permanente, una residenza per artisti, uno spazio creativo pronto ad accogliere ogni persona che voglia farne parte, per intessere nuovi e inaspettati legami fra danzatori, cittadini, ricercatori, studenti, amatori e pubblico. È il punto d’incontro attorno al quale sviluppare l’indagine sul rapporto tra natura, territorio e gesto; per ridefinirlo, creare nuove visioni e una rinnovata prospettiva comune. Un centro artistico dedicato alla relazione tra corpo e natura che intende aprire una riflessione critica sulla frequentazione dei parchi pubblici.

Il progetto svilupperà programmi artistici e formativi attraverso cicli di mostre, residenze artistiche e laboratori dove saranno coinvolti artisti, intellettuali, studiosi, botanici.

PIA avrà anche la funzione di punto di riferimento e risonanza con i territori limitrofi attraverso un programma specifico che vedrà molte attività in dialogo tra la Palazzina e la periferia. Una frequentazione del patrimonio culturale e sociale che risponde all’esigenza di avanzare una proposta per la creazione di un nuovo modello democratico di città, che riscopra l’aperto e il vuoto come elementi equilibratori e positivi per il libero pensiero e la circolazione delle idee.

Il progetto ospiterà inoltre la Scuola sul gesto e il paesaggio rivolta a educatori, attivisti culturali, performer e artisti che saranno coinvolti in un percorso sulla relazione tra gesto, natura e scienze cognitive, per tracciare mappe poetiche sulla rigenerazione del territorio e sulla riscrittura di una geografia di dettagli attraverso comunità del gesto.

Virgilio Sieni

MARTINA BACIGALUPO

GULU REAL ART STUDIO GULU, 2012-2013

Mostra fotografica

30 settembre / 17 dicembre 2023 | OPENING SABATO 30 SETTEMBRE, ore 17

Nel 2011, dopo tre settimane di lavoro nel nord dell’Uganda, sono entrata in uno studio fotografico di Gulu per stampare delle fotografie. Durante l’attesa, ho notato uno strano oggetto sul banco: una foto ritratto 10×15 a colori con un ritaglio al posto della testa. La signora dello studio mi ha detto che era spazzatura cestinando la foto in questione sotto i miei occhi. Quando ho chiesto di guardare dentro il cestino della spazzatura, tra le risatine degli astanti, un signore si è fatto avanti e mi ha proposto di seguirlo al suo studio. Ancora non sapevo che quel signore era Obal Denis, il padrone del più vecchio studio fotografico in città, fondato da suo padre negli anni ‘70. Il cestino della spazzatura di Obal era pieno di quegli stessi ritratti ritagliati. Mi ha spiegato che le macchine digitali degli studi facevano tutte 4 foto d’identità alla volta e che le persone della zona non avevano i soldi per comprarsele tutte. I fotografi preferivano dunque usare vecchi rullini per fare dei ritratti analogici a mezzo busto da cui poi tagliavano la testa con una macchinetta. Il resto veniva buttato via. Ho collezionato per oltre due anni questi «resti», andando regolarmente a editare le fotografie che Obal conservava per me in apposite scatole e intervistando i clienti che passavano allo studio.

Ne è nato il “Gulu Real Art Studio”, un ritratto collettivo di una città che, in poco più di vent’anni, a causa della guerra civile e del flusso economico che ne è conseguito, è stata catapultata da piccolo paese di campagna a maggiore centro economico del nord Uganda. È la storia della occidentalizzazione dei suoi abitanti – la serie della giacca blu racconta l’ingegnosità dello Studio nel proporre ai suoi clienti una giacca e una cravatta – sempre le stesse – che la banca Barklays richiede a chi vuole aprire un conto -, ma è anche e soprattutto la storia della resistenza silenziosa di una comunità che quietamente si oppone – con un gesto, un colore, un dettaglio, al tentativo di uniformizzazione e codificazione della fotografia d’identità. La ricercatrice americana Tina Campt parla di «bassa frequenza» di certe immagini. Per vederle, dice, dobbiamo affinare non la vista, ma l’udito. Parlando del “Gulu Real Art Studio”, dice che sono un mormorio pieno di vibrato. Non sempre percepibile all’orecchio umano, è un suono lieve che racconta verità indicibili…» Queste immagini sono state per me l’occasione di affinare l’udito e di ascoltare la voce quieta di coloro che non hanno altra possibilità di esprimersi che mormorando.

Martina Bacigalupo, Parigi, settembre 2023

VALENTINA FERRARI

POLAROID TATTILI

Mostra fotografia istantanea Polaroid, 2023

30 settembre / 17 dicembre 2023 | OPENING SABATO 30 SETTEMBRE, ore 17

Camera: Polaroid OneStep+

Pellicola: Polaroid 600 colors / iType

Tecnica: manipolazione Polaroid

Dimensione singola Polaroid: 8,8×10,7 cm

Due Serie: 20 Polaroid + 25 Polaroid allestimento su pannello a parete, 70×70 + 90×90

L’osservazione come punto di partenza per la narrazione di un substrato in cui elementi naturali e chimici entrano in dialogo/collisione grazie all’azione del corpo che, irrompendo nel paesaggio con l’atto di manipolazione della pellicola, ne riedita le forme, ridisegna una nuova tattilità scomponendo i piani naturali per ricostruirli e aprirli ad un nuovo immaginario, in cui la mutevolezza degli elementi racconta un’intima esperienza di prossimità. Le Polaroid di queste due serie sono state manipolate in fase di sviluppo, attraverso l’utilizzo di tecniche di manipolazione manuali e con fonti di calore e freddo.

Valentina Ferrari

LABORATORIO POLAROID TATTILI (23 e 24 settembre). Valentina Ferrari ha curato unlaboratorio di manipolazione Polaroid rivolto a bambine/i dai 6 agli 11 anni, invitati a osservare lo spazio esterno circostante PIA soffermandosi sugli elementi naturali del paesaggio. L’esito delle giornate di laboratorio sarà presentato durante l’inaugurazione della mostra insieme alle due Serie POLAROID TATTILI.

JESSICA BRUNELLI

LINE

Installazione

30 settembre / 17 dicembre 2023 | OPENING SABATO 30 SETTEMBRE, ore 17

Il progetto Line prevede la realizzazione estemporanea di un percorso mutevole, costruito con listelli di legno dipinti di arancione, realizzato in luoghi abbandonati o in aree che non presentano una precisa funzione. L’installazione mobile riesce a dare una nuova connotazione allo spazio che abita, trasformandolo in un luogo di gioco e libertà. La costruzione adagiata a terra è rigida, ma allo stesso tempo fragile, e si presta a molteplici tipologie di interazione: dalle variazioni volontarie a quelle accidentali che tracciano la stretta relazione tra l’installazione, la casualità e la libertà d’azione. Le geometrie e il colore vivace dei listelli invitano a un’interazione giocosa e sempre nuova: Line si può attraversare oppure percorrere lungo il perimetro, al suo interno possono nascere danze o movimenti atletici favorendo la relazione tra la precaria stabilità dell’opera e la dinamicità.

Jessica Brunelli

LABORATORIOLINE. UNA TRACCIA IN MOVIMENTO | a cura di Jessica Brunelli

per bambine/i dai 5 agli 10 anni

Domenica 1° ottobre ore 10-12 / Domenica 8 ottobre ore 10-12

Line. Una traccia in movimento è un laboratorio per giovani creatori e animatori di linee. Con dei listelli di legno tagliati e dipinti dall’artista Jessica Brunelli i partecipanti al laboratorio potranno creare percorsi, labirinti, panorami e tracce. I bambini potranno muoversi e giocare liberamente nello spazio dando forma a un’installazione collettiva: potranno rimuovere pezzi o aggiungerli e saranno liberi di interagire con l’installazione che potrà essere stabile, ferma sul terreno o mobile e in continua evoluzione. Ogni gesto personale e collettivo porterà alla costruzione di una traccia dell’esperienza in cui il corpo sarà sia il punto di partenza dell’azione che quello della sua trasformazione.

CALENDARIO RESIDENZE ARTISTICHE E PERFORMANCE

MAYA OLIVA

25 ottobre > 31 ottobre 2023 _ residenza

Mercoledì 1° novembre 2023 ore 12.00

MILLY_ performance

Coreografia e danza: Maya Oliva

Suono: Atte Elias Kantonen

Produzione (2024): Circus Maximus-teatteririhmasto 

Se si cerca familiarità in un luogo sconosciuto, il concetto di casa può materializzarsi come un mosaico di associazioni. Echi del passato scatenano ricordi, collegando il presente a ciò che una volta era noto. Un luogo straniero, se radicato in segnali sensoriali, può gradualmente evolvere in un luogo familiare, diventando casa. Questi segnali sensoriali, simili a movimenti frammentati, si intersecano e costruiscono grumi di riconoscimento. Come una mappa di percorsi che convergono, gesti e suoni si intrecciano per formare associazioni che danzano dentro di noi.

Nella performance “MILLY” una danzatrice e un compositore collaborano per creare una mappa rizomatica di gesti e accenti frammentati. Il loro intento è di agevolare collisioni tra movimento e suono che diano origine ad associazioni di ricordi, aprendo così spazi dal passato in ambienti quasi qualsiasi, come un incrocio tra due strade, trasformandoli in luoghi appartenenza. Intrecciano il familiare con l’ignoto costruendo un mosaico di frammenti. Il ricordo di Milly, il cane d’infanzia di Maya, funge da condotto per questa esplorazione. Proprio come un odore familiare può trasportarci, la presenza astratta di Milly suscita la domanda: dov’è casa? Il pubblico è invitato a unirsi a questo viaggio, mappando frammenti che scatenano ricordi e costruendo associazioni tra l’astratto e il concreto. Attraverso collisioni di suono e gesto, emergono nuove connessioni, ricordandoci che un senso di casa può essere trovato nei luoghi più improbabili.

ILENIA ROMANO

9>18 novembre 2023 _ residenza

Domenica 19 novembre, ore 12:00

MY EVER CHANGING STRING _ performance

Concept e Danza: Ilenia Romano

Musica: Stefano Scodanibbio, Voyage that never ends

Produzione PinDoc

Col sostegno di IterCulture, Viagrande Studios

Progetto selezionato per MigraMenti 2023

Una corda di contrabbasso ha una vita propria? Si scorda, tende, si contorce, vibra… Trova la sua personale accordatura e procede per escursioni termiche, muta con l’arido e con l’umidità. I suoi moti interiori la sfregano, la percuotono, la pizzicano. E intanto, i suoi umori producono timbri dentro una rete di movimenti estemporanei.

My ever changing string è un lavoro di sperimentazione sul rapporto di assonanza-dissonanza-risonanza tra movimento e partitura musicale. Il suono di un unico ‘strumento corpo’ intesse un dialogo estemporaneo col suono del contrabbasso di Stefano Scodanibbio in Voyage that never ends.

La trasformazione del corpo in movimento si fa scultura cangiante e (ri)sonante nel tempo e nello spazio, declinando ‘suono visibile’ in relazione al ‘suono udibile’ della musica. Tra le maglie di questo legame vengono così indagate le molteplici possibilità formali, di senso, d’immaginario, all’interno di una struttura coreografica definita nel macro che viene ogni volta rivissuta e ricreata nel micro (similarmente alla natura processuale della composizione musicale). Le modificazioni di stato del corpo (indotto e/o dedotto dalla declinazione di diverse ‘qualità-textures’), in costante rapporto coi diversi parametri sonoro-cinetici, determinano cambiamenti a livello energetico, temporale, dinamico, percettivo e creano insieme alla musica una sorta di narrazione astratta fortemente evocativa.”

SARA SGUOTTI / ARIANNA ULIAN

27 novembre > 1° dicembre 2023 _ residenza

Sabato 2 dicembre 2023, ore 16

CrePa_ corpi in transito _ performance

di e con Sara Sguotti e Arianna Ulian

testi Arianna Ulian

ambiente sonoro Spartaco Cortesi

accompagnamento drammaturgico Giovanni Sabelli Fioretti

PR e media relations Giuseppe Esposito

coproduzione Perypezye Urbane e Nexus

in collaborazione con OperaEstateFestival \ CSC centro per la scena contemporanea di Bassano del Grappa

con il supporto di IIC Zurigo, Tanzhaus Zurich, Passages Transfestival, IIC Strasburgo, Santarcangelo Festival

Un montaggio di parole, suoni e gesti attorno all’immagine di una crepa: smottamento ma anche apertura, ferita eppure feritoia per corpi che si accostano, diversi ma appartenenti allo stesso lembo: scivolano, glissano, attraversano un tempo di conservazione tra ciò che è definito vivo e ciò che è definito morto: lo mutano, lo invertono. La crepa si apre con il suono: schiocco, bruito o schianto. É un evento irreversibile, divide lo spazio e segna il tempo. Bisogna progettare movimenti e trovare parole per comprendere la sua ambivalenza: la crepa apre la possibilità che filtri la luce, che l’acqua fluisca, che i lembi si assestino in una nuova configurazione. Il lavoro di Sara Sguotti e Arianna Ulian celebra e allo stesso tempo maledice il mutamento dei corpi, segnati da crepe dentro e fuori, disassati, soggetti a degenerazione, orientati a crepare; ma in questa celebrazione/ maledizione isola un ritmo pulsante, tenace e consapevole che testimonia l’irriducibile meraviglia dell’essere corpi. Ideato in relazione costante con gli spazi che lo ospiteranno, Crepa allude alla condizione effimera di ogni vivente. La ricerca ha varie forme dal duetto alla durational. In ogni sua forma viene considerato il tema del “crepare” come oggetto principale. In questa speciale occasione Sara e Arianna, insieme a tutte le persone che collaborano al progetto, si concentreranno sulle modalità di trasmissione e di creazione collettiva di pratiche del CrePare attraverso la ricerca sulle crepe dell’ambiente naturale e sociale, e della comunità che lo vive.

LABORATORIO RIVOLTO ALLA COMUNITÀ

Sabato 2 dicembre, ore 14-17

La pratica che proponiamo è legata all’abitare la crepa sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista della scrittura e della messa in pratica della scrittura personale\collettiva, da proporre alla comunità ospitante in cui verranno scambiate e condivise le azioni del lavoro oltre a una preparazione fisica condivisa con il gruppo. Il laboratorio è aperto a tutte le tipologie di corpo con disabilità e senza, conoscenti o meno delle tecniche della danza e della scrittura, a tutte le persone che hanno desiderio di indagare le crePe personali, collettive e ambientali.

SCUOLA SUL GESTO E IL PAESAGGIO

9>10 dicembre 2023, ore 10-18

Percorso di formazione a cura di Virgilio Sieni

Rivolto ad educatori, attivisti culturali, curatori, artisti e performer

Un laboratorio in due giornate a cura di Virgilio Sieni alla scoperta del corpo in relazione con l’altro, con lo spazio, l’ambiente e la natura, rivolto a tutti coloro che intendono sensibilizzarsi alla creazione di progetti nei territori secondo l’idea di comunità del gesto, mappa poetica ed emozionale del corpo, azione coreografica e cittadino partecipatore. Il programma di formazione vuole trasferire competenze e pratiche capaci di giungere ad uno sguardo diverso rivolto al corpo e, di riflesso, all’ambiente proponendo incontri teorici e pratici che consentiranno di sviluppare e approfondire diverse tematiche: dalla natura al gesto, dalla memoria del movimento alla creazione di nuove geografie urbane.

PIA Palazzina Indiano Arte

Piazzaletto dell’Indiano 1, Firenze

Con il sostegno di

Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Città Metropolitana di Firenze, Fondazione CR Firenze

TUTTE LE ATTIVITÀ SONO GRATUITE

INFO E CONTATTI

tel 055 2280525

whatsapp +39 3312922600

info@palazzinaindianoarte.it

www.palazzinaindianoarte.it

Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni | www.virgiliosieni.it

Ufficio Stampa: Simona Nordera +39 347 9488210 s.nordera@gmail.com