Posata prima pietra della Casa Bianca

Il 13 ottobre 1792 a Washington viene posata la prima pietra della Casa Bianca, inaugurata il primo novembre 1800 come futura sede della presidenza degli Stati Uniti.

La Casa Bianca oggi: facciata settentrionale (in alto) e
meridionale (in basso) della Casa Bianca

Insieme alla Blair House, adibita a ospitare le delegazioni in visita di Stato, e al Number One Observatory Circle, che funge da residenza per il vicepresidente degli Stati Uniti, la Casa Bianca è una delle tre residenze più importanti in Washington D.C.

Il francese Pierre L’Enfant progettò la città di Washington DC come una grande scacchiera, il cui fulcro era l’Executive Mansion (Magione Esecutiva), l’attuale Casa Bianca, collegata con un viale di 120 metri alla sede del Congresso, il Campidoglio. Entrambe le costruzioni furono abbozzate dal francese, che però venne rimosso dall’incarico. Vincitore del concorso che venne subito bandito fu James Hoban, che progettò una sontuosa villa il cui tema principale era la forma ovale dei due saloni e un ordinato stile neoclassico, di ispirazione inglese. Giudicata enorme (Thomas Jefferson, che sarà in seguito il suo secondo inquilino, la criticò così: “[…] non è necessaria una casa grande abbastanza per due Imperatori, un Papa e un Dalai Lama“) e nonostante i costi più alti del previsto, l’edificio fu comunque realizzata, seppur privata dei portici e del terzo piano. La Casa Bianca fu in gran parte costruita da manodopera composta di afro-americani sia schiavi che liberi, e di europei immigrati in gran parte ancora privi di cittadinanza.

George Washington morì durante il completamento del tetto e la casa venne inaugurata il primo novembre 1800 con John Adams come primo presidente a risiedere nell’edificio. Il giorno dopo Adams scrisse a sua moglie Abigail: “Prego il cielo di conferire le migliori benedizioni a questa casa e tutto ciò che in seguito la abiterà. Possano solo uomini onesti e saggi governare sotto questo tetto“.

Tutto fu di breve durata perché nel 1814, durante la guerra anglo-americana del 1812, l’Executive Mansion venne data alle fiamme dalle truppe inglesi. L’incendio risparmiò solamente le pareti esterne, anche quelle malandate. Venne richiamato Hoban, che restaurò sommariamente la Casa Bianca, termine che stava diventando di uso comune, giusto in tempo per venire letteralmente demolita negli interni da migliaia di simpatizzanti del presidente Andrew Jackson nel 1829.

Ristrutturata nel corso degli anni, la Casa Bianca vide l’avvicendarsi di presidenti come James Monroe, William Henry Harrison, Abraham Lincoln, Millard Fillmore, la cui moglie iniziò la Biblioteca presidenziale, e infine Chester A. Arthur, che, non volendo mettere piede nella “baracca“, ne comandò la totale ristrutturazione che venne continuata anche dai suoi successori.

La sala rossa progettata da Stéphane Boudin durante la presidenza di John F. Kennedy

Nel XX secolo il presidente Franklin Delano Roosevelt commissionò un importante ammodernamento di pavimenti, solette e strutture che migliorò l’abitabilità della famiglia presidenziale. Tuttavia. dopo l’elezione di Harry S. Truman, nel 1945, la Casa Bianca venne completamente ricostruita, ad eccezione delle mura perimetrali esterne, riportandola ai progetti neoclassici di Latrobe e Hoban. Durante questo periodo l’amministrazione Truman si dovette trasferire a Blair House che fino ad allora era stata utilizzata per ospitare le delegazioni di altri paesi in visita ufficiale. Durante l’amministrazione Eisenhower fu introdotto l’uso del Marine One sui giardini della Casa Bianca. Durante l’amministrazione Kennedy le stanze furono completamente riarredate con nuovi mobili e pezzi d’arte.

Ogni presidente ha a disposizione 100.000$ per modificare elementi strutturali della residenza. Inoltre il presidente può arredare le stanze private e i propri uffici a suo piacimento e aggiungere nuovi spazi. Per esempio, il presidente Obama ha fatto costruire un campo da pallacanestro.

Complesso della Casa Bianca

Oggi, al numero 1600 della Pennsylvania Avenue NW il gruppo di edifici che ospita la presidenza è noto come il complesso della Casa Bianca. Si compone della Executive Residence centrale e di due ali laterali, l’East Wing e la West Wing, colegate alla palazzina centrale da due colonnati. Il capo usciere coordina le operazioni domestiche quotidiane. La Casa Bianca comprende: sei piani e 5.100 m 2 di superficie, 132 stanze e 35 bagni, 412 porte, 147 finestre, ventotto caminetti, otto scale, tre ascensori, cinque chef a tempo pieno, un campo da tennis, una pista da bowling (a una corsia), un cinema (ufficialmente chiamato White House Family Theater), una pista da jogging, una piscina e un putting green. Riceve fino a 30.000 visitatori ogni settimana.

Immagine d’apertura: illustrazione a colori raffigurante la Casa Bianca dal lato sud come sarebbe potuta apparire al termine dei lavori a novembre 1800: la Casa in sè è completata ma il portico è ancora pieno di fango e carretti. Dipinto realizzato da Tom Freeman per la White House Historical Association

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