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Stati Generali Cultura: l’audizione della Fondazione Toscana Spettacolo

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Stati Generali Cultura: l’audizione della Fondazione Toscana Spettacolo

La presidente Cristina Scaletti ha illustrato il lavoro degli Stati Generali dello spettacolo dal vivo svolti nel 2022. La presidente della commissione Istruzione e cultura Giachi: “Con la Fondazione e l’assessorato alla Cultura proporremo le modifiche alla legge 21 necessarie su questi temi” 

di Emmanuel Milano, 3 aprile 2023

Firenze – Prosegue il lavoro degli Stati Generali della Cultura, momento di approfondimento e verifica sulle condizioni e le regole dell’offerta culturale in Toscana portati avanti dalla commissione Istruzione e cultura del Consiglio regionale presieduta da Cristina Giachi. Nell’audizione di lunedì 3 aprile la presidente di Fondazione Toscana Spettacolo Cristina Scaletti ha illustrato i risultati e le proposte degli Stati Generali dello spettacolo dal vivo che si sono svolti nel 2022.

“Durante l’audizione di oggi – ha spiegato la presidente Giachi – abbiamo affrontato il tema dello spettacolo dal vivo nell’ambito degli Stati generali. Abbiamo audito la Fondazione Toscana Spettacolo che nel 2022 ha organizzato gli Stati Generali dello spettacolo dal vivo. I temi sui quali le azioni convergeranno nelle prossime settimane saranno quello del rapporto tra offerta culturale e offerta formativa nelle scuole, quello dell’Art bonus a sostegno delle attività culturali, e la riflessione su una piattaforma unica per procedere alla presentazione di candidature ai bandi di finanziamento. La commissione Cultura e la Fondazione, insieme all’assessorato alla Cultura, procederanno di concerto per proporre le modifiche alla legge 21 necessarie su questi temi”.

Un lavoro, quello degli Stati generali dello spettacolo dal vivo, riassunto dalla presidente di Fondazione Toscana Spettacolo Cristina Scaletti. “Fare rete dalla parte della cultura, per chi la crea, la produce, la diffonde e la vive, dentro e fuori i teatri. È lo spirito con il quale gli Stati Generali dello spettacolo dal vivo hanno voluto dare un apporto in termini di proposte da condividere con la Regione Toscana nelle sue varie declinazioni”.

“Le risposte possibili – ha proseguito – non possono prescindere infatti da una convergenza di ruoli e di ambiti fino ad un’interlocuzione col Governo. Dalla necessità di investimenti strutturali non solo per le produzioni, ma anche per la formazione di professionalità adeguate, comprese le maestranze; da un dialogo fattivo con organismi che sovrintendono all’istruzione primaria e secondaria perché si educhi alla conoscenza e frequentazione dello spettacolo dal vivo, coinvolgendo le giovani generazioni attraverso azioni più mirate di welfare culturale, anche alla luce dei benefici che la cultura può generare a livello psicofisico; fino alla necessità di un osservatorio dello spettacolo e alla creazione di una piattaforma competente per il ‘sistema musica’ per  la condivisione e la diffusione di tutte le iniziative di finanziamento, oltre a defiscalizzazione e sburocratizzazione degli iter amministrativi nell’ambito delle arti. Un patrimonio di issues che FTS tramite questo percorso partecipato e innovativo mette a disposizione delle politiche regionali e si rende disponibile a sostenere nell’ambito delle proprie competenze”.