Home Notizie <strong>Territori del Mugello: sì alla proposta di deliberazione del progetto di paesaggio</strong><strong></strong>

Territori del Mugello: sì alla proposta di deliberazione del progetto di paesaggio

0
<strong>Territori del Mugello: sì alla proposta di deliberazione del progetto di paesaggio</strong><strong></strong>

Approvata a maggioranza con 22 voti favorevoli (Pd e Italia Viva). Astenuti Lega, FdI e M5S

di Angela Feo e Paola Scuffi, 14 febbraio 2024 

Firenze – Approvata in Aula a maggioranza la proposta di deliberazione del Progetto di paesaggio “Territori del Mugello”. L’atto, che dà attuazione alla parte strategica del Piano paesaggistico regionale (Pit-Ppr), ha ottenuto 22 voti favorevoli del Partito Democratico e di Italia Viva. Si sono astenuti Lega, Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle.

La presidente della commissione Ambiente, Lucia De Robertis (Pd), ha aperto l’illustrazione in Aula premettendo che “il Progetto del paesaggio è uno strumento previsto dalla disciplina del Piano di indirizzo territoriale. Ma se questo non è recepito dagli strumenti di pianificazione territoriale urbanistica dei Comuni interessati, alla fine resta lettera morta”. De Robertis ha spiegato come il progetto porti avanti “la definizione di una nuova concezione di paesaggio del Lago di Bilancino, quale elemento identitario per i territori del Mugello, in termini di connessioni ecologiche, infrastrutturali, culturali, sociali ed economiche”. Ha poi ricordato come “la fase successiva all’adozione abbia prodotto la presentazione di tre osservazioni da parte della Città metropolitana di Firenze, della Sovrintendenza ai beni archeologici e paesaggistici di Firenze, Prato, Pistoia e dei comuni di San Piero, Scarperia e Barberino del Mugello, che hanno comportato alcune modifiche”.

L’obiettivo generale della proposta di delibera è quello di sviluppare un progetto complessivo di valorizzazione degli aspetti paesaggistici, storico-culturali, turistici, ambientali ed economici del territorio del Mugello, in relazione alla presenza del Lago di Bilancino. Questo rappresenta un punto nodale per la realizzazione di un parco territoriale, che integri la componente fluviale e lacustre con quella agricola, divenendo grande opera di riqualificazione in chiave paesaggistica e naturalistica e, conseguentemente, presidio attivo del territorio.

Il progetto, avviato con deliberazione della Giunta regionale del dicembre 2021, interessa i Comuni di Barberino di Mugello, di Scarperia e San Piero.

Alessandro Capecchi (FdI), annunciando l’astensione, ha precisato come “questo è il più piccolo dei piani del paesaggio attivati dalla Regione: abbiamo sollevato qualche dubbio perché parlare dei territori del Mugello quando il piano si riferisce a due soli comuni, Scarperia e Barberino, può trarre in inganno”. “Su questo punto è stata inserita una locuzione nella delibera – ha aggiunto – ma alla fine di un percorso complesso non è stato modificato né il perimetro, né il piano del paesaggio, nonostante i Comuni che compongono il Mugello e l’alto Mugello siano molti. Siccome nel Piano regionale di sviluppo si dice in maniera chiara che i Piani del paesaggio sono gli strumenti attraverso i quali si procederà all’allocazione delle risorse, escludere alcuni territori e alcuni comuni e non prevedere un sistema di implementazione e ampiamento laddove si parla di recupero di edifici storici e di percorsi e di cammini storici e religiosi, vuol dire penalizzarli”.

Massimiliano Baldini (Lega) ha richiamato l’attenzione sul tema della partecipazione. “Le osservazioni pervenute ci sembrano davvero poche. Avevamo già affrontato la questione in Commissione con i sindaci. Gli strumenti che garantiscono la partecipazione devono essere realmente utilizzati. Su questo provvedimento il gruppo della Lega si asterrà”.

Cristiano Benucci (Pd) ha sottolineato come “siamo di fronte a strumenti di pianificazione che nascono dall’iniziativa dei Comuni e che vengono recepiti dalla Regione su apposito accordo. Per acquisire piena efficacia però questi Piani devono essere ratificati e acquisiti dai Comuni all’interno della propria pianificazione urbanistica e strutturale. Cosa che, sorprendentemente, non è avvenuta. Questo crea una discrasia. Dunque come Pd stiamo valutando un’iniziativa legislativa che preveda una forma cogente di recepimento dei piani approvati, perlomeno in sede di conformazione paesaggistica al Pit-Ppr”.