64 anni fa nasceva Prince

Prince Rogers Nelson è stato un cantautore polistrumentista, oltre che produttore discografico nato a Minneapolis il 7 giugno 1958 da john Lewis Nelson e Mattie Della. I genitori erano entrambi musicisti e cantanti, la sua vena artistica e musicale si sviluppò molto presto e lo portò alla notorietà negli anni ottanta e novanta del secolo scorso. Noto al pubblico con il semplice nome di Prince, derivante dal soprannome del padre “Prince Rogers”, è stato inserito dalla rivista Rolling Stones al ventisettesimo posto tra i 100 migliori artisti e al trentesimo tra i 100 migliori cantanti di sempre.

A 7 anni Prince scrisse il suo primo brano, the Funk Machine. Nel 1978 stipulò un contratto con Warner Bros che lo portò ad essere il più giovane produttore discografico di quegli anni, dato che era non solo esecutore ma anche produttore della sua musica. Pochi mesi dopo uscì il suo primo album dal titolo For You. Con questo album Prince fece emergere il suo talento tecnico ed artistico, alternandosi nel suonare tutti gli strumenti e creando una lavoro ben curato ed in linea con le tendenze culturali del momento. Tutto ciò gli fece guadagnare il tutolo di “nuovo Stevie Wonder”. Ad ottobre del 1970 uscì il suo secondo album, intitolato Prince, composto da pezzi più orecchiabili del precedente e che vendette più di un milione di copie negli Stati Uniti. Per promuovere l’album Prince creò una bamd che lo accompagnasse nel suo tour. Vennero reclutati Gayle Chapman e Matt Fink per le tastiere, AndréCymone al basso, Robert Rivkin alla batteria e Dez Dickerson alla chitarra. Il tour partì come supporto alle date di Rick James nel novembre del 1979.

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Prince in concerto

All’inizio degli anni 80 l’artista ebbe un forte cambio di look definito da molti come sessualmente ambiguo e ciò scatenò le contestazioni di molte persone. Nell’ottobre del 1981 pubblicò il terzo album intitolato Controversity, che stipula l’inizio dell’impegno sociale dell’artista. L’anno successivo venne pubblicato un doppio album intitolato 1999 in cui la band venne chiamata con il nome The Revolution. Con questo disco l’artista venne proiettato ufficialmente nel panorama rock mondiale. Nel 1984 prince ottenne successo nella musica e nel cinema con il progetto Purple Rain, un film musical e la relativa colonna sonora, che gli permise di raggiungere molte prime posizioni oltre che svariati premi come un oscar per la migliore colonna sonora e un Golden Globe per il brano When Doves Cry. L’album Purple Rain vendette oltre tredici milioni di copie negli USA. Nel 1985 pubblicò l’album Around the World in a Day, disco caratterizzato da una forte influenza dei Beatles. Nell’album Prince ricerca suoni e melodie diverse con influenze orientali. L’anno successivo realizza il film Under the Cherry Moon, diretto da lui, che aveva per colonna sonora la sua Parade. La canzone segna la conclusione del legame con i Revolution. Nel Natale del 1987 la warner Bros annuncia l’uscita di un album di un cantante misterioso intitolato The Black Album. In breve tempo si venne a scoprire che il cantante era Prince e le copie vennero mandate al macero. Solo alcune che dovevano essere inviate alle radio si salvarono. L’album venne poi pubblicato ufficialmente nel 1993. subito dopo pubblicò l’album Lovesexy che, attraverso le trentadue date del tour segnarono uno dei più grandi successi di Prince, con oltre mezzo milione di spettatori.

Nel 1992 firmò con la Warner Bros un contratto che comprendeva la pubblicazione di otto album. In quell’anno cambiò nome d’arte e iniziò a firmare le sue opere con un simbolo soprannominato “Love Symbol”, un incrocio tra i simboli del sesso maschile e femminile. In seguito inizia ad utilizzare nomi come The Artist Formerly Know As Prince (TAFKAP) o semplicemente The Artist. Nel 1996 pubblica un triplo album chiamato Emancipation, con l’etichetta discografica EMI. L’album conteneva brani dedicati alla Moglie Mayte Gracia e al figlio morto pochi giorni dopo la nascita a causa di una malattia. All’interno del brano Sex in the Summer, l’artista inserisce una registrazione del battito del figlio. Nel 1999 uscì Newpower Soul, album definito come un lavoro “malato” con molti riferimenti alla black music degli inizi della carriera di Prince.

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La chitarra di Prince

Nel 2001 esce The Rainbow Children, composto da un unico lungo file senza interruzioni e per questo pubblicato solo sulla piattaforma dell’NPG Music Club. L’anno seguente pubblica One Nite Alone… Live!, primo album analogico dal vivo, composto da tre CD e contenente varie esibizioni dal vivo.

Il 15 marzo del 2004 entra nella Rock and Roll Hall of Fame ed afferma “da giovane facevo di tutto per mantenere la mia libertà. Mi ero imbarcato in un viaggio molto più affascinante di ciò che potevo immaginarmi. Ma senza una guida spirituale, tale libertà può portare ad un declino spirituale. Un vero amico o un mentore non può essere il tuo stipendio. All’inizio della mia carriera la mia preoccupazione principale era la libertà, libertà di suonare tutti gli strumenti, libertà di dire ciò che volevo. La Warner, dopo un po’ di discussione, mi diede questa libertà e io li ringrazio per questo”. Nello stesso anno festeggia il ventennale di Purple Rain pubblicando Musicology, album con oltre tre milioni di copie vendute negli Stati Uniti. Nel 2006 viene pubblicato 3121, album che raggiunge in pochissimo tempo la prima posizione nelle classifiche.

Il 21 aprile del 2016 Prince viene trovato senza vita all’interno di un’ascensore della sua residenza a Chanhassen, Minneapolis. Da una ricostruzione delle autorità sembra che la causa del decesso sia stata un’overdose di Fentanyl, potente antidolorifico, combinato con il Percocet, antidolorifico oppiaceo. Dopo la morte gli album di Prince hanno venduto più di sette milioni di copie rendendolo l’artista con più copie vendute nel Nord America di quell’anno.

Bibliografia e fonti varie:

  • Stephen Thomas Erlewine, Prince, su AllMusic, All Media Network.
  • For You and Prince, su loewak.nl
  • Dave Hill, Prince – Una vita pop, pag. 107, Sperling & Kupfer, 1990.
  • Prince, Rock & Roll Hall of Fame, su rockhall.com.