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Arrivo dei primi detenuti ad Alcatraz

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Arrivo dei primi detenuti ad Alcatraz

L’11 agosto 1934 arrivano al penitenziario federale di Alcatraz i primi detenuti137, segnando il primo giorno di operatività della celebre prigione statunitense. Alcatraz, oggi un museo, rimase operativa come prigione fino al 27 marzo 1963.

Alcatraz era stata sede di un forte militare dagli anni ’50 dell’Ottocento; la struttura principale della prigione venne costruita tra il 1910 ed il 1912 come prigione militare dell’esercito statunitense. Il dipartimento statunitense della giustizia acquisì le strutture esistenti sull’isola di Alcatraz il 12 ottobre 1933 e nell’agosto dell’anno successivo vi aprì una prigione federale dopo opportuni ammodernamenti al complesso. L’isolamento del luogo, la presenza di correnti gelide nelle acque della Baia di San Francisco e la presenza di strutture di massima sicurezza, resero l’isola un carcere a prova di fuga nonché la prigione più solida di tutta l’America. Durante i suoi 29 anni di funzionamento36 detenuti tentarono la fuga in 14 occasioni; due vi provarono due volte; 23 vennero catturati, sei vennero uccisi durante la loro fuga, due annegarono e cinque sono indicati come “dispersi e probabilmente annegati”

Il tentativo di fuga più violento avvenne tra il 2 ed il 4 maggio 1946, quando il fallito tentativo di fuga di sei prigionieri portò alla cosiddetta battaglia di Alcatraz, nota anche come l’”esplosione di Alcatraz”. Bernard Coy, Joseph Paul Cretzer, Sam Shockley, Clarence Carnes, Marvin Hubbard e Miran Edgar Thompson riuscirono a prendere il controllo del blocco celle della prigione sopraffacendo le guardie preposte, entrando nel deposito delle armi dove ottennero anche le chiavi per le aree esterne. Solo l’intervento dei marines riuscì a riportare la situazione sotto controllo. Nella battaglia, oltre alle guardie ed ai prigionieri uccisi, persero la vita 17 altre guardie e un prigioniero rimase ferito.

La prigione era ripartita in quattro blocchi di celle (A, B, C, D), l’ufficio delle guardie, la sala delle visite, la biblioteca ed il barbiere. Le celle della prigione misuravano 2.7 x 1.5 metri ed avevano un’altezza di 2.1 metri; esse si presentavano primitive e mancavano di qualsiasi privacy, con un arredamento essenziale composto da un letto, da un tavolo, da un lavandino e da un water appoggiato al muro di fondo. Gli afroamericani erano detenuti a parte dagli altri prigionieri per abusi razziali. Il blocco D ospitava i peggiori criminali, e cinque celle di quest’area erano denominate “The Hole” (il buco) dove i detenuti più riottosi erano inviati per determinati periodi e subivano un trattamento brutale. La sala da pranzo e la cucina erano derivazioni del blocco principale. I prigionieri e lo staff pranzavano tre volte al giorno, insieme. L’ospedale di Alcatraz si trovava sopra la sala da pranzo.

Alcatraz come prigione venne destinata ad accogliere i prigionieri definiti “problematici”, ovvero coloro che avevano causato problemi in altre prigioni, una prigione dove accogliere il “peggio del peggio” della criminalità, senza speranza di riabilitazione Nel carcere furono in effetti detenuti alcuni tra i peggiori criminali americani, come Al Capone, Robert Franklin Stroud (l’ “ornitologo di Alcatraz“), George “Machine Gun” Kelly, Bumpy Johnson, Rafael Cancel Miranda, Mickey Cohen, Arthur R. “Doc” Barker, Whitey Bulger e Alvin “Creepy” Karpis.

Il carcere di Alcatraz divenne tristemente noto tra le prigioni americane in quanto era considerato una delle prigioni più terribili del mondo all’epoca. Alcuni ex prigionieri erano testimoni delle violenze in esso perpetrate e delle condizioni disumane di detenzione, in particolare per la mancanza di adeguate cure e prevenzioni sanitarie. Ed Wutke fu il primo prigioniero a suicidarsi nella struttura di Alcatraz. Rufe Persful sviluppò una forma di schizofrenia e si tagliò quattro dita di una mano, ed era intenzionato a tagliarsi anche quelle dell’altra. Nel 1939, il nuovo procuratore generale deglii USA, Frank Murphy, attaccò la struttura del penitenziario, dicendo che “l’intera istituzione è conduttrice di una psicologia che crea un insieme di ambizioni sinistre tra i prigionieri“.

Alcatraz era anche una prigione estremamente dispendiosa per le finanze federali rispetto ad altre strutture penitenziarie. Nel suo rapporto annuale per l’anno 1952, il direttore della prigione James V. Bennett richiedeva già una struttura sostitutiva per Alcatraz. Il rapporto del 1959 evidenziava come i costi per Alcatraz fossero tre volte superiori se comparati ad una qualsiasi altra prigione americana (10 dollari per prigioniero al giorno, contro i 3 dollari in altre prigioni) Il problema era peggiorato dal deterioramento delle strutture per l’esposizione ai venti salini. Già in quell’anno si evidenziava la necessità di 5.000.000 di dollari per dei restauri. Le principali opere di riparazione ebbero inizio nel 1958, ma già nel 1961 gli ingegneri definirono la prigione una causa persa. Il procuratore generale Robert F. Kennedy propose il piano per la costruzione di una nuova struttura carceraria a Marion, nell’Illinois. La fuga del giugno del 1962 fu la proverbiale goccia che fece traboccare il vaso e che portò alla chiusura totale dell’intera struttura il 21 marzo 1963

Oggi convertita in museo ed una delle maggiori attrazioni turistiche di San Francisco, Alcatraz attira ogni anno 1.500.000 di visitatori (2010). I visitatori arrivano via nave e hanno la possibilità di visitare le celle sull’isola oltre a visionare una serie di filmati che raccontano storie ed aneddoti sulla struttura, sui più famosi detenuti e guardie di Alcatraz. L’atmosfera dell’ex penitenziario è ancora oggi considerata “spettrale“. Protetta dal National Park Service e dal National Register of Historic Places, la struttura è oggi restaurata e mantenuta in essere come struttura museale

Immagine d’apertura: Alcatraz al tramonto, da est.

Bibliografia e fonti varie