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L’orchestra, il pop e le conversazioni su arte e musica a Camaldoli

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L’orchestra, il pop e le conversazioni su arte e musica a Camaldoli

È un incontro aperto a tutti quello che si svolgerà domenica 5 maggio 2019 a Camaldoli a partire dalle 10,30 organizzato da Oida Orchestra Instabile di Arezzo. Si chiama Conversazioni instabili su arte e musica, un momento per fermarsi e lasciare spazio alle parole, che possano definire il valore che Oida attribuisce alla cultura per il territorio e al suo approccio “sociale”, si parlerà di idee progettuali per il futuro e di risultati in oltre due anni di vita e attività.

Oida è nata a fine 2016, con l’ambizione di posizionarsi trasversalmente, non solo come un’orchestra, ma come un vero e proprio strumento a servizio della sua comunità per raggiungere pubblici diversi, amanti e scettici della musica d’insieme, classicisti e innovatori, sotto il segno della qualità e dell’innovazione della proposta. Dal concerto di Capodanno alle collaborazioni “pop&indie” con Mogol o gli Zen Circus Oida ha spaziato in tanti ambiti musicali e sociali. La stagione musicale 2018/2019 ha visto un cartellone di musica da camera e un cartellone di musica sinfonica e di grandi concerti; l’attività internazionale ha attivato collaborazioni con Rondine Cittadella della Pace o Spazio Seme, preziosi partner con cui elementi dell’orchestra si sono esibiti negli Stati Uniti e in Tunisia; l’aspetto formativo che pervade le attività di Oida ha permesso a dieci talentuose cantanti di misurarsi con una vocal coach professionista e esibirsi nel palco con Mogol.

Queste sono solo alcune delle attività che Paola Butali, presidente dell’associazione “Oida orchestra instabile di Arezzo” e Franco Vaccari, vice presidente, racconteranno a Camaldoli, con l’aiuto di immagini – e suoni naturalmente! – e i molti ospiti che si avvicenderanno nella Sala del Landino.

Tra tutti spiccano le voci del Maestro Andrea Fornaciari, Direttore d’Orchestra tra i più significativi in Italia con importanti collaborazioni all’attivo, e la D.ssa Mariangela Alterini, CSR (Corporate Social Responsibility) Manager della Fondazione Leonardo. Due voci, “tra arte e musica”, con cui Oida intende lanciare spunti di riflessione e nuove proposte per la stagione in arrivo.

Presente anche la “spina dorsale” di Oida ovvero le associazioni che la compongono e che partecipano ogni sua scelta: Associazione Guido Monaco, Kairos, Accademia Musicale Valdarnese, Opera Viwa, Quinte tra le note, So.No.Ro., Voceincanto, Orchestra Giovanile Arezzo, Scuola di Musica Le 7 Note, Spazio Seme; collabora inoltre il Liceo Musicale di Arezzo.

L’intera giornata del 5 maggio sarà un racconto costruito a più voci, della Oida che c’è stata e di quella che ci sarà. Grandi sfide attendono l’orchestra per il 2019/2020, la strada della contaminazione della arti è aperta e a Camaldoli ci saranno importanti anticipazioni.

L’incontro è aperto a tutti: musicisti, associazioni, pubbliche amministrazioni, imprese, cittadini appassionati e curiosi di seguire fin dalle sue linee programmatiche una realtà nuova che intende perseguire con forza i valori della pluralità e dell’innovazione culturale. Non solo, sarà l’occasione per contribuire a questo sforzo di progettazione innovativa: nel pomeriggio un “microfono aperto” accoglierà interventi e idee di coloro che vorranno proporsi.

La giornata prevede il pranzo presso il Monastero di Camaldoli, per il quale è richiesta la prenotazione e il contributo di 20 euro. Prenotazioni e ulteriori informazioni possono essere richieste a info@oidarezzo.it o 339 7346471