Il tremendo scenario a cui ci sta portando lo sblocco dei licenziamenti

Dopo lo sblocco dei licenziamenti, non ne avevo dubbi, cominciano a cadere tanti posti di lavoro con intere famiglie di lavoratori, monoreddito, messe sul lastrico. Giannelli, GKN, Whirlpool e ogni giorno altre ancora; centinaia e centinaia di posti di lavoro messi a rischio. Lo smottamento non cesserà facilmente e, anzi, sul mondo del lavoro si abbatterà un cataclisma perché nel nostro Paese manca una visione sul tema stesso del lavoro e manca una prospettiva della politica industriale.

I primi a muoversi senza scrupolo alcuno sono i gruppi multinazionali, di proprietà dei fondi di investimento, con il cuore a salvadanaio e rappresentati da iene ridens che hanno la possibilità di delocalizzare.

La Gianelli, la GKN e la Whirpool: sono tutte aziende che funzionano. La prima, in Lombardia, è di un fondo tedesco. La GKM è di un fondo inglese. Sono multinazionali che possono delocalizzare e che, come in un gioco di scacchi, spostano la produzione laddove conviene di più dal punto di vista fiscale e del costo del lavoro: la vera, grande degenerazione della globalizzazione.

Una Nazione che ha una dignità e una prospettiva, che ama il proprio popolo, impedisce che questo scempio possa avvenire; bloccherebbe questa macelleria sociale e magari sequestrerebbe tutte le infrastrutture di queste aziende che delocalizzano e che hanno anche magnato a quattro ganasce dalla mangiatoia dello Stato prima di andar via per tuffarsi nel trogolo della nazione più appetibile.

Il governo Draghi ha una forza istituzionale-parlamentare enorme: praticamente tutti, anche quelli che gli votano contro, parlano bene di lui. Nonostante ciò, questi sono i risultati, frutto di una politica inesistente e fatta da politici che non vanno oltre la punta del proprio naso con l’unico interesse del proprio portafoglio di voti, denari o, più probabilmente, entrambi. Occorrerebbe una visione dello Stato e del governo volta al bene comune, con  i rappresentanti del popolo siano rivolti davvero alla difesa del lavoro,dell’industria e della piena occupazione.

Qualche decennio fa urlavamo nelle piazze “lavorare meno per lavorare tutti” e vivere meglio: con un governo come quello odierno si potrebbe fare a condizione di far pagare le tasse alle multinazionali a partire da Amazon.

Evitare per il futuro nuovi Benetton, evitare che il signor Elkann prenda 6 miliardi di euro garantiti dallo Stato per andarli ad investire altrove, evitare che duemila aziende italiane, tra cui anche la Ferrari che sventola il tricolore. abbiano la sede legale in Olanda e sottraggono di fatto e di diritto soldi al fisco italiano. Soldi con i quali potremmo tra l’altro far grandi piani per la piena occupazione.

Alfredo Magnifico