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Prato, baby rapinatore finisce in carcere a 15 anni

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Prato, baby rapinatore finisce in carcere a 15 anni
Una pattuglia della polizia

Ha 15 anni, un curriculum criminale che va dai furti allo spaccio di stupefacenti, ed è finito in carcere per due rapine messe a segno a Prato il 7 e l’8 luglio. Lo hanno incastrato le indagini della squadra mobile pratese e la stessa polizia, ieri pomeriggio, lo ha arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla procura dei minori di Firenze.

Il 15enne, cittadino marocchino, è accusato di aver rapinato in due distinte zone di Prato, una sera dopo l’altra, altrettante persone, due giorni di fila, prima a San Paolo e poi nella frazione di Tobbiana. In entrambi gli episodi, il baby rapinatore aveva sorpreso le vittime nel momento in cui rincasavano, nel primo caso bloccando una donna cinese ormai nello stabile condominiale, picchiando sia lei che il marito che aveva provato a difendersi, per poi appropriarsi della borsa della donna, contenente anche denaro contante per circa 300 euro.
Nel secondo episodio la vittima è stata un’altra donna cinese che, in compagnia dei suoi due figli adolescenti, era stata aggredita in strada e rapinata di denaro contante per circa 250 euro.

L’attività investigativa diretta dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni Antonio Sangermano, con le cautele e l’accortezza richiesta dal contesto, è stata disimpegnata dalla squadra mobile di Prato, che è risalita all’identità del giovanissimo rapinatore, con un’indagine condotta con la stessa necessaria sensibilità operativa.

Sono così emersi gravi indizi di colpevolezza a suo carico, con un concreto pericolo di reiterazione dei reati, anche in considerazione che lo stesso, irregolare, risultava essere privo di figure adulte di riferimento sul territorio e già gravato da precedenti ed inserito in un contesto criminale caratterizzato dal ricorso a condotte di tipo predatorio.
Tale quadro investigativo ha indotto l’autorità giudiziaria ad emettere un ordine di carcerazione, quale unico strumento atto a poter salvaguardare una prognosi favorevole del futuro comportamento del minorenne, rintracciato ieri pomeriggio alla stazione centrale di Prato dagli agenti della squadra mobile e arrestato.