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PRATO MALATA 2.5: record toscano di inquinamento a Prato, nonostante il green-washing della Giunta Biffoni.

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PRATO MALATA 2.5: record toscano di inquinamento a Prato, nonostante il green-washing della Giunta Biffoni.

Un altro record cittadino, molto meno sbandierato, ma significativo:Prima città Toscana per inquinamento da PM 2,5 con limiti sforati sistematicamente negli ultimi 10 anni e un aumento medio annuo di smog del +11,2%, fino addirittura ad un picco di 12,9% nel 2023.

L’inchiesta Edjnet pubblicata su “Il Sole 24 Ore” segna la concentrazione di PM 2,5 nei primi otto mesi del 2023 e confronta i dati registrati nei vari territori dal 2018 ad oggi con dati che smontano tutto il green-washing della Giunta Biffoni.

I PM 2,5, sono delle polveri così piccole che, se respirate, possono passare anche nel sangue e diffondersi in tutto l’organismo.Si diffondono in tutto il polmone e non solo vicino all’Ilo, il punto di interserzione dei bronchi nei polmoni. Questo rende molto più difficile individuare eventuali neoplasie, perché impossibili da raggiungere con i broncoscopi. Proprio per la possibile diffusione nel sangue, i PM 2,5, possono determinare tumori in ogni parte dell’organismo.Nei feti e nei neonati, l’alto livello di esposizione, è correlato a performance cognitive più basse.

Con la dismissione delle Province e nella riduzione sistematica dei controlli ambientali, in città sussistono solo 2 centraline di monitoraggio, non ubicate nei quartieri limitrofi alle aree industriali.

Questo sottostima in modo importante, la reale portata dei problemi, mentre di quelle sperimentali ‘AirQuino’, installate dal Comune, non vengono neppure pubblicati i dati.

Inoltre il distretto territoriale AUSL 4 è sprovvisto di addetti per l’elaborazione epidemiologica dei dati statistici e la loro pubblicazione.

Siamo oltre i limiti sulla qualità dell’aria, dell’acqua che beviamo e a questo punto anche della sopportazione di una politica fossile ed insostenibile.

Si tessono le lodi per il terzo posto nazionale del “benvivere” in un’altra classifica, ma non è con le veline favorevoli e preconfezionate che si fanno i conti con la realtà di una zona ingolfata da malattie croniche e degenerative.

A ‘benvivere’ sono semmai le speculazioni su tutto, anche sui servizi essenziali e sui diritti fondamentali come l’acqua pubblica di qualità.

Si vive ormai in una città fuori controllo, in cui i buoni affari tirano brutta aria, in una città che sta pensando a tutto meno che a se stessa.

Forse tutto questo inquinamento sarà il clima di elezioni, che si sente già circolare ..con la persistente paura di perderle, da parte dell’attuale amministrazione e del PD.

Sembra davvero che l’amministrazione comunale sia interessata soltanto ai tagli di nastri e dichiarazioni sulla partecipazione artefatta dei cittadini; mentre le cose davvero importanti, come la salute e l’ambiente, per esempio vengono bistrattate e sacrificate.

Certamente dovremmo porre attenzione all’aria, ma anche all’acqua e ai pozzi da cui ci riforniamo, al traffico e al sistema dei trasporti sempre peggiore e al futuro dei nostri servizi pubblici, perché il momento attuale dà l’idea di una città sempre più fuori controllo su troppe questioni.

Intanto il partito trasversale degli affari propone nuove opere obsolete e dannose, come la nuova pista dell’aeroporto, nuovi inceneritori di rifiuti e l’ampliamento della terza corsia dell’A11.

Il PD non ha ancora capito che non si amministra soltanto per cercare di vincere le elezioni, ma per l’interesse della cittadinanza, senza sforamento dei limiti o periodi di deroga.