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Quella leggenda di un eroe conosciuto come Galavant

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Quella leggenda di un eroe conosciuto come Galavant

Nei lontani tempi andati,
Si narrava in una leggenda,
Di un eroe conosciuto come Galavant!

Questa è la prima strofa, salvo errori di traduzione, della prima canzone intonata nella serie fiabesca musicale dell’ABC GALAVANT. Nulla d’impressionante, se si pensa che l’emittente americana ABC è di proprietà della DISNEY e ALAN MENKEN, musichiere della SIRENETTA, LA BELLA E LA BESTIA e ALADDIN, solo per citare i più famosi, ne ha curato le musiche. Salvo poi la canzone continuare come segue.
Mascella squadrata e capelli perfetti,
Cojones grandi così (due meloni come paragone),
Non c’erano eroi come Galavant!
Tosto! E virile ogni altra qualità,
Se cerchi rogne con lui, ti sbudellerà,
Si! Ha primeggiato in ogni modo,
Come un cliché fiabesco…

E la serie si può brevemente riassumere grazie a queste ultime parole, una profusione di cliché fiabeschi puntualmente disattesi in maniera ironica e divertente.
La trama non ha quasi importanza ed è apparentemente banalissima: una donzella e principessa in difficoltà chiede aiuto all’eroe GALAVANT per salvare i propri genitori e il suo regno dalle malvagie grinfie di un re rivale. Nulla di scioccante anche in questo caso, se non fosse che l’eroe è ormai un eroe in disgrazia e depresso poiché tradito da quello che lui considerava il suo vero amore, che la principessa in realtà non vuole che GALAVANT salvi il suo regno ma lo vuole offrire come pedina per la liberazione dei suoi genitori, ma che soprattutto il re malvagio e rivale non è altro che un efebico uomo, più viziato che malvagio, tiranneggiato dalla consorte che aveva lui stesso rapito e sottratto a GALAVANT, salvo poi scoprire che lei era ancor più viziosa e malvagia di lui. In poche parole tanta carne al fuoco per una stagione di soli otto episodi da venti minuti l’uno e imbastita in ogni dove d’ironiche canzoni e balletti.
Ma la serie tv merita e merita davvero e quasi a ribadirlo ci sono le numerose guest star che fin dai primi episodi popolano la serie tv, da JHON STAMOS, attore negli AMICI DI PAPA’ e ER tra i più famosi, capriccioso cavaliere a RICKY GERVAIS, famoso conduttore e attore comico, improbabile mago XANAX fino a HUNG BONNEVILLE, su tutti patriarca di DOWNTON ABBEY, impresentabile re dei pirati. E oltre alle gust star ci sono i balletti e le canzoni, sempre orecchiabili, irriverenti e piacevoli che fungono da filo conduttore nella storia alle volte introducendo personaggi, altre volte ricapitolando la situazione e altre volte col solo scopo di strapparti una risata. Meravigliosa in tal senso è la citazione di BACIALA de LA SIRENETTA in uno dei tanti momenti musicali.
Partita negli USA con ascolti positivi, a causa forse di una programmazione non particolarmente oculata ma molto più probabilmente di un non eccelso gradimento del pubblico, la serie si è conclusa con ascolti non abbastanza incoraggianti da garantirle una seconda stagione. Ironia della sorta la serie stessa in una delle canzoni narranti dell’ultimo episodio, abbattendo la quarta parete, cioè il confine tra realtà e finzione, si era posta il quesito se sarebbe tornata o meno per una seconda stagione ma soprattutto se tutto quel cantare avrebbe ben influenzato gli indici d’ascolto. La risposta al secondo quesito è aimè no, al primo fortunatamente sì e così il prossimo gennaio potremo tornare a gustarci la seconda stagione di questa frizzante serie capace di assolvere pienamente il ruolo di comedy: strapparti un sorriso con spensieratezza. Buona visione.
Francesco Servidei

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