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Toscana senza piano rifiuti, M5s all’attacco in Regione

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Toscana senza piano rifiuti, M5s all’attacco in Regione

La banca europea degli investimenti revoca il finanziamento di 80 milioni di euro per il nuovo inceneritore di Firenze. Lo ricorda il capogruppo in Regione del M5s, Giacomo Giannarelli, sottolineando che si tratta di una buona notizia che fa tornare alla ribalta un antico e irrisolto problema: lo smaltimento dei rifiuti nell’area di Prato, Pistoia e Firenze.

«Vi è un’enorme esigenza e fa rima con Piano regionale dei rifiuti – spiega il presidente del gruppo consiliare del Movimento 5 stelle in Regione Toscana – Peccato che nella commissione d’inchiesta presieduta dal sottoscritto sia emerso in modo chiaro che il suddetto piano non sarà pronto prima del 2020». Insomma Rossi lascerà una Regione orfana di un programma chiave come quello sulla spazzatura, con buona pace di tutti i cittadini toscani, si specifica in una nota diffusa dal gruppo consiliare M5s.

«Eppure il governatore non manca occasione per far sentire la propria voce su molti temi che poco o nulla hanno a che fare con le sue prerogative, lasciando al tempo stesso nel dimenticatoio iniziative su argomenti cardine e di competenza regionale come la riduzione delle liste di attesa nella sanità e la gestione virtuosa del sistema di smaltimento dei rifiuti – insiste Giannarelli – Abbiamo un governatore che pensa a fare campagna elettorale e dimentica di svolgere al meglio il proprio mandato. La chiusura delle operazioni relative all’inceneritore di Firenze deve accelerare quel percorso da noi invocato da tempo, una cammino fatto di buonsenso e pienamente integrato in una logica che parla di futuro».

Il Movimento 5 stelle da sempre chiede politiche e investimenti finalizzati all’innovazione, si ricorda ancora nella nota. «Solo così è possibile creare posti di lavoro e migliorare, al tempo stesso, la salute dei cittadini. Parlo – conclude Giannarelli – della strategia “rifiuti zero” in cui proprio i rifiuti non sono ritenuti degli scarti, bensì delle risorse da riutilizzare. Sarebbe ora che anche chi governa questa regione, anziché lanciarsi in strampalati voli pindarici, comprendesse i molti vantaggi che tali decisioni porterebbero ai toscani».

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