Il treno della memoria è in viaggio per Auschwitz

Un po’ prima dell’una il treno delle memoria, lungo sedici carrozze ha lasciato la stazione fiorentina di Santa Maria Novella alla volta della Polonia. È un viaggio lento, lungo almeno 19 ore: da Firenze attraverso l’Appennino verso la Pianura Padana, poi la salita verso il Brennero, l’Austria fino a Kufstein, un pezzo di Germania, ancora l’Austria da Salisburgo verso Vienna, un paio di ore attraverso la Repubblica Ceca, nella notte, e poi l’arrivo ad Oswiecim alle 7,53.
Un’ora prima della partenza del treno il presidente della Toscana Enrico Rossi, che martedì sera li raggiungerà a Cracovia, aveva salutato gli oltre 550 ragazzi, invitandoli a non essere indifferenti di fronte agli orrori e alle tragedie che ancora oggi accadono nel mondo, ogni volta che vengono calpestati i diritti delle persone.

I primi studenti sono arrivati in stazione attorno alle 9, nonostante lo sciopero regionale dei treni. Trenitalia ha messo a disposizione due bus speciali, uno da Follonica e l’altro da Pontremoli. Altri ragazzi si sono organizzati autonomamente, a volte portati in auto dai genitori.

«Quando settanta e più anni fa Auschwitz e gli altri campi di sterminio nazisti sono stati aperti, intorno c’erano villaggi, come oggi. Si vedevano il fumo e i treni carichi di persone arrivare, si sentiva l’odore della carne bruciata. C’era il fumo e la gente sapeva. O sospettava. Come potevano sopportare? Perché non hanno reagito, vi chiederete», ha ricordato Enrico Rossi. Con ogni probabilità, è la risposta, hanno voltato gli occhi dalla parte opposta. L’indifferenza è un male e il treno della memoria toscano vuole essere un antidoto anche per questa piaga. «I testimoni sopravvissuti a quell’orrore, vi aiuteranno a capire, a porvi quantomeno domande. E tornerete diversi da come siete partiti», ha detto ancora il presidente toscano.

Lo confermano e lo ripetono ogni volta, a chi glielo chiede, anche Andra e Tatiana, le due sorelline scampate a Birkenau e agli esperimenti del dottor Mengele: loro che di viaggi della memoria con la Toscana ne hanno già fatti nove ed altri con altre regioni. Tatiana farà il viaggio con gli studenti, Andra li attenderà in Polonia.