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Una visita alla Quercia di Pinocchio

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Una visita alla Quercia di Pinocchio

Proseguono fino a metà luglio le visite guidate organizzate dal Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio nell’area umida e negli ambienti naturali vicini: domenica 5 luglio (ore 8,30-11,30) è in programma una visita ai Colletti di Veneri lungo un itinerario di interesse storico e naturalistico.
Il percorso, inizialmente pianeggiante, si sviluppa lungo la via dei Colletti di Veneri che svela una campagna dai tradizionali connotati valdinievolini per entrare in un bel bosco misto di latifoglie decidue.
La strada, che diventa sterrata, inizia a salire e lungo i cigli è possibile osservare le caratteristiche di un terreno pliocenico formatosi dai detriti portati fin qui dai torrenti di un giovanissimo Appennino.

Quercia di Pinocchio (foto Andrea Innocenti)
Quercia di Pinocchio (foto Andrea Innocenti)
Nella parte alta si osservano pregevoli vigneti, punti di interesse storico e paesaggistico come San Martino in Colle ed una bellissima quercia monumentale, risalente forse al 1400, dalle dimensioni veramente imponenti; è alta 24 metri, con una circonferenza del tronco di 4,5 metri ed una chioma di oltre 40 metri di diametro.
La suggestione di questo patriarca arboreo è tale da aver dato vita a due diverse leggende: è conosciuta come la “quercia delle streghe”, ma è anche nota come la “quercia di Pinocchio”, perchè da essa avrebbe tratto spunto Carlo Collodi nello scrivere le avventure del burattino.
Si narra che questa pianta fosse il punto di ritrovo per le streghe che erano solite fare i loro riti e danzare sopra i rami; per questo la quercia avrebbe una forma schiacciata, con le ramificazioni che in modo inusuale si sviluppano quasi orizzontalmente.
Ma sarebbe anche la “quercia grande” dove Pinocchio venne impiccato dagli assassini che volevano rubargli le monete d’oro e vicino alla quale poi il burattino incontrò il Gatto e la Volpe, che lo convinsero a sotterrare i denari nel Campo dei Miracoli.
Scendendo lungo l’antica Strada Maestra Postale Lucchese, antico tratto lastricato della principale arteria che collegava la Repubblica Lucchese con lo stato fiorentino, si passa in un bosco di querce dove non mancano spazi aperti, torrenti e piante di interesse; fra queste sono notevoli le querce da sughero e la vegetazione ripariale sottostante gli ontaneti.
L’itinerario, in parte ombreggiato, è adatto a tutti: si tratta di un percorso ad anello di circa 3 ore, senza particolari difficoltà tecniche; sono consigliati scarponcini da trekking e, visto il periodo, una buona scorta d’acqua.
Nel mese di luglio, con l’aumento delle temperature, è prevista una visita serale-notturna nella Riserva Naturale del Padule di Fucecchio; si terrà venerdì 3 (ore 19-22), ma in caso di grande richiesta potrà essere ripetuta anche con una seconda data il venerdì successivo.
Poi le escursioni del Centro si sposteranno ancora di più in collina; domenica 12 e domenica 19 luglio sono infatti previsti due percorsi nella Valleriana (la cosiddetta “Svizzera pesciatina”), rispettivamente sull’anello di Lignana e da San Quirico.
Per la partecipazione alle visite è richiesta una piccola quota di partecipazione; informazioni e prenotazioni presso il Centro R.D.P. Padule di Fucecchio (tel. e fax 0573/84540, email fucecchio@zoneumidetoscane.it) o sulla pagina www.paduledifucecchio.eu.

In copertina un picchio verde nella foto di Massimo Taddei.

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