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Biotecnologia, dalla Cina uomini geneticamente migliorati

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Biotecnologia, dalla Cina uomini geneticamente migliorati

Negli ultimi anni sempre maggiori avanzamenti nella biotecnologia e nella genetica hanno portato a trasformare quella che prima era solo fantascienza in possibilità non solo concreta ma anche prossima. La possibilità cioè, di “migliorare” l’essere umano tramite la biotecnologia e la modificazione genetica. Prevenire malattie genetiche e altre prima della nascita tramite l’intervento genetico sul nascituro, protesi artificiali, organi e sangue sintetico per i vivi, ma non solo. Anche miglioramenti veri e propri per rendere più inteligenti o più forti sono oggi a portata di mano. Tutto questo tuttavia sta scatenando un dibattito sull opportunità etica di usare queste tecnologie e sui loro rischi. La cosa più interessante, è che l’emergere di queste tecnologie verrà probabilmente non dall’ Europa o dal Nord America, ma dalla Cina.

Nei paesi occidentali vi sono spesso dei divieti o restrizioni a questo tipo di ricerche. Come riporta un articolo del daily mail del 3 Agosto 2016, un recente studio infatti scoperto che ci sono divieti sulla modificazione genetica umana in vigore in Europa, Canada e Australia (negli Stati Uniti pur non essendoci un divieto è presente una norma che vieta al governo federale di finanziare ricerche in tal senso).

In Cina, India e altri paesi non occidentali invece, questi divieti non ci sono o quando ci sono si caratterizzano come morbidi o in forma di linee guida e non di veri divieti. Legata a questa situazione è probabilmente la diversa posizione dell’opinione pubblica, la quale mentre nei paesi occidentali è tendenzialmente sospettosa su queste innovazioni per via delle implicazioni etiche e/o dei rischi di queste tecnologie, in Cina e altri paesi la situazione è opposta, in parte forse perchè vi è già un abitudine a interventi simili come la politica del figlio unico o l aborto selettivo di feti con gravi malattie genetiche.

La posizione dell’opinione pubblica nei paesi occidentali comunque, pur tendente alla cautela, è diversa a seconda del tipo di intervento proposto.

 

Un report del Pew Research Center del 26 luglio 2016 mostra per il pubblico Usa, a seconda delle domande, risposte differenti.


sondaggio biotecnologiaNell’immagine riportiamo un sondaggio del report che rende bene l’idea (in blu le risposte dei preoccupati e in rosso quelle degli entusiasti).

La domanda, per essere precisi, era se si è un po’/molto entusiasti o preoccupati riguardo i seguenti tre punti.

  • modifiche genetiche per ridurre di molto il rischio di malattie nei nascituri
  • impiantare un chip nel cervello per migliorare di molto le capacità cognitive (intelligenza)
  • usare sangue sintetico per migliorare di molto le capacità fisiche

Voi che cosa ne pensate? Per ognuna delle domande del sondaggio riportato, ci piacerebbe rispondeste anche voi, magari indicando anche se, oltre all’entusiasmo o ai timori che vi suscita la prospettiva delle tre opzioni, indicaste se sareste disposti a farne uso. Pubblicheremo, allo scopo, un sondaggio sul gruppo Facebook.

Leonardo Panerati

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