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ANTONIO GIAGONI

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“TREMO” il nuovo singolo

Da venerdì 9 giugno 2023 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Tremo”, il nuovo singolo di Antonio Giagoni.“Tremo” è un brano che affronta la paura dell’amore in una chiave dance funk all’italiana, dal Folk di Ivan Graziani a ritornelli morbidi e melodici citando Neffa. Lo Special, molto Battistiano si apre come una bolla, come se il tempo e la frenesia per un attimo si fermassero per dare spazio alla consapevolezza e fino a risolversi alla presa di coscienza del fatto che tanto anche questa volta, nonostante la grande alchimia, lei/lui si stancherà di te.Spiega l’artista a proposito della nuova release: «La notte mi ha sempre regalato le cose più intriganti e creative, un brano scritto di getto cavalcando le emozioni e le malinconie del momento».
Biografia
Antonio Giagoni è un cantautore toscano, nato a Viareggio nel 1987. Gravita attorno alla musica più o meno da sempre ma inizia a concretizzare la sua attività artistica all’età di diciotto anni circa cominciando a scrivere le prime canzoni e lavorando in uno studio di registrazione che diventerà di lì a poco il suo ufficioso domicilio.
Nel 2008 collabora con Massimo Luca (storico chitarrista di Lucio Battisti) alla produzione artistica di tre brani.
Nel 2009 forma gli ZoCaffè band con la quale pubblica tre album usciti rispettivamente nel 2012, 2013 e 2016 per Phonarchia Dischi e con la quale fa più di 200 concerti.
Nel giugno 2012 vincono Arezzo Wave Band come miglior gruppo toscano avendo la possibilità così di suonare sul palco dello storico Arezzo Wave Festival e di girare gran parte della penisola suonando nelle più svariate situazioni.
Nel 2013 vincono il Metarock festival aprendo poi il concerto di Levante e Max Gazzè a Pisa e il B-live contest come miglior band B- live Italia e con la vittoria di un tour di sei date nel sud.
Nel 2016 esce il terzo ed ultimo album della band che di lì a poco si scioglie come spesso succede. Nel frattempo, comincia a lavorare alla scrittura di nuovi brani per dare inizio al suo progetto solista, passa l’estate del 2017 a suonare in giro chitarra, voce e grancassa e a scrivere. Ad inizio 2018 uno dei nuovi testi viene selezionato da Aletti Editore per l’inserimento nell’antologia “Autori di Mogol”. Nel Maggio 2018 vince il premio “miglior cantautore” in occasione del “Premio Lucio Dalla”.
Nel 2022, dopo la pandemia, inizia la produzione del suo primo disco solista che si intitolerà “Canzoni (quasi) fuori moda”.
“Tremo” è il nuovo singolo di Antonio Giagoni disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 9 giugno 2023.
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Red&blue music relations

Agenzia di comunicazione musicale, Red&blue music relations 
di Marco Stanzani

Festival di Film di Villa Medici 2023: annunciata la giuria

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Comunicato stampa Il Festival di Film di Villa Medici torna a Roma dal 13 al 17 settembre:Alice Diop, Cyprien Gaillard e Chiara Parisi sono membri della giuria della 3a edizione  Nato nel 2021, il Festival di Film di Villa Medici esplora i legami sempre più stretti tra cinema e arte contemporanea e si propone di scoprire nuove opere cinematografiche. Per la sua terza edizione, dal 13 al 17 settembre 2023, il festival continuerà a percorrere la strada intrapresa nei due anni precedenti presentando una rosa di film di generi e forme diverse in grado di mettere a nudo pratiche e tendenze e di testimoniare la porosità esistente tra cinema e arte contemporanea. Per una settimana, il festival ospita artisti e registi a Villa Medici per incontri e proiezioni che stimolano l’emulazione artistica del linguaggio cinematografico. Il festival si articola in tre parti: la Competizione Internazionale con dodici film recenti di ogni genere e durata, il programma parallelo Focus con film di artisti fuori concorso, masterclass e incontri d’eccezione e le proiezioni sul Piazzale, che riuniscono tutto il pubblico per assistere all’aperto a nuovi film, con molte anteprime, ma anche film classici proiettati in edizione restaurata. Se l’evento del 2022 ha premiato Le Champ des mots, un affresco politico della regista libanese Rania Stephan (Premio Villa Medici per il miglior film 2022), così come la sorprendente commedia poliziesca Gigi la legge, di Alessandro Comodin (Premio Speciale della Giuria 2022), la selezione del prossimo concorso si immergerà ancora una volta in storie inquietanti, commoventi e impegnate. Nell’attesa di svelare i film selezionati per il concorso e il programma completo, Villa Medici rende nota la giuria che presiederà durante questa terza edizione.La giuria 2023, composta dalla regista Alice Diop, dall’artista Cyprien Gaillard e dalla direttrice del Centre Pompidou-Metz Chiara Parisi, assegnerà due premi: il Premio Villa Medici per il miglior film e il Premio Speciale della Giuria per un film singolare che ha attirato l’attenzione dei giurati. Questi premi, a titolo oneroso, offrono inoltre ai registi l’opportunità di partecipare a una residenza di scrittura a Villa Medici.
SCARICA LA CARTELLA STAMPA QUI
LA GIURIA DELLA 3ª EDIZIONE DEL FESTIVAL DI FILM DI VILLA MEDICI Alice Diop è una documentarista francese di origine senegalese, nata nel 1979 a Aulnay-sous-Bois. Dopo aver studiato storia, si è laureata in sociologia visiva. Ha realizzato i suoi primi brevi documentari nei primi anni 2000, in cui ha filmato il quartiere dove è cresciuta e la periferia parigina.Tra i suoi primi film, Vers la tendresse si è aggiudicato il César per il miglior cortometraggio nel 2017. Nello stesso anno ottiene il premio del concorso francese al Festival Cinéma du réel per La Permanence.Nel 2022 realizza il suo primo lungometraggio con Saint Omer, premiato con il Leone d’Argento per il Gran Premio della Giuria e il Premio per l’Opera Prima alla Mostra del Cinema di Venezia, oltre che con il César 2023 per la migliore opera prima. Il film è stato inoltre selezionato per rappresentare la Francia agli Oscar del 2023.
Cyprien Gaillard è un artista nato nel 1980 a Parigi. Vive e lavora a Berlino. Si è laureato all’École cantonale d’art de Lausanne e ha ricevuto numerosi premi come l’Arken Art Prize e il Best Experimental Short Film Award del Melbourne International Film Festival (entrambi nel 2016), il Preis der Nationalgalerie (2011) e il Prix Marcel Duchamp (2010).Le sue opere, sotto forma di sculture, video, stampe, fotografie e interventi in spazi pubblici, sono state esposte in numerose sedi tra cui: Palais de Tokyo e Lafayette Anticipations, Parigi (2022), Fondation LUMA, Arles (2022), Mori Art Museum, Tokyo (2021), TANK Shanghai (2019), Accelerator Konsthall, Stoccolma (2019), Museum Tinguely, Basilea (2019), K20 Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Düsseldorf (2016), Julia Stoschek Collection, Düsseldorf (2015), MoMA PS1, New York (2013), Hammer Museum.
Chiara Parisi è una storica dell’arte italiana, nata a Roma. È direttrice del Centre Pompidou-Metz dal dicembre 2019.

Dal 2004 al 2011 è stata direttrice del Centre international d’art et du paysage de l’île de Vassivière, poi ha diretto per cinque anni la Monnaie de Paris.  Dove, in particolare, ha realizzato una grande mostra monografica dedicata all’artista Paul McCarthy in concomitanza con la sculltura a Place Vendôme e mostre di riferimento su Maurizio Cattelan o “Take Me (I’m yours)” con Christian Boltanski e Hans Ulrich Obrist.

Dal 2017 è stata regolarmente curatrice ospite presso l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici dove ha presentato le mostre di Annette Messager, Katharina Grosse o ancora Anne e Patrick Poirier. Ha inoltre progettato la mostra collettiva “Le Violon d’Ingres”, all’incrocio tra storia dell’arte e ricerca contemporanee e l’esposizione “Ouvert la nuit”, con, tra gli altri, Rosa Barba, Christian Boltanski, Trisha Donnelly, Elmgreen & Dragset e Felix González-Torres.  
COMITATO ORGANIZZATIVO DEL FESTIVAL: Il comitato organizzativo del Festival di Film di Villa Medici è composto da Alizée Alexandre (responsabile della programmazione culturale dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici), Lili Hinstin (programmatrice e direttrice artistica di festival), Laurent Perreau (autore e regista), Sam Stourdzé (direttore dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici) e Véronique Terrier Hermann (storica dell’arte e programmatrice).
COMITATO DI SELEZIONE 2023:Ogni anno viene nominato un comitato di selezione per scegliere i film in concorso. Leonardo Bigazzi è curatore del Festival Lo Schermo dell’Arte dal 2008 e di VISIO – European Programme on Artists’ Moving Images dal 2012. Dal 2020 lavora anche come curatore presso la Fondazione In Between Art Film, dove è responsabile della commissione e della produzione di film d’artista. Mathilde Henrot è produttrice di film d’arte (in particolare dei film d’arte dell’artista Camille Henrot) e curatrice, in particolare dei festival di Locarno e Sarajevo. È anche fondatrice dei siti web Festival Scope e Festival Scope Pro, insieme ad Alessandro Raja. Lili Hinstin è programmatrice di festival e direttrice artistica. È stata responsabile del cinema a Villa Medici tra il 2005 e il 2009, per poi diventare programmatrice del festival Cinéma du Réel dal 2010 al 2013. Lili Hinstin è poi diventata direttrice artistica del Belfort Film Festival (2013-2018) e del Locarno International Film Festival (2018-2020). È direttrice della programmazione del Festival Internazionale di Biarritz – Nouvelles Vagues. Valentine Umansky in passato ha collaborato con diverse istituzioni dedicate alle arti visive e attualmente è curatrice presso la Tate Modern di Londra. Tra il 2015 e il 2020 ha ricoperto incarichi negli Stati Uniti presso l’International Center of Photography, il Museum of Modern Art e il Contemporary Arts Center di Cincinnati. È anche curatrice e autrice. 
Contatti:
film.festival@villamedici.it  ICONOGRAFIA Una selezione di immagini libere dai diritti delle due precedenti edizioni del Festival di Film di Villa Medici è disponibile per il download a questo linkCREDITI FOTOGRAFICI Festival di Film di Villa Medici 2022 © Margherita Nuti – Daniele MolajoliRitratto di Alice Diop © Elodie LamachereRitratto di Cyprien Gaillard © Albrecht FuchsRitratto di Chiara Parisi © Philippe Levy  
A proposito dell’Accademia di Francia a Roma – Villa MediciFondata nel 1666 per volontà di Luigi XIV, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è un’istituzione francese che dal 1803 ha sede a Villa Medici, un edificio risalente al XV secolo circondato da un parco di sette ettari sul colle Pincio, nel cuore di Roma.L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è un’istituzione pubblica nazionale sotto la tutela del Ministero della Cultura francese che persegue oggi tre missioni principali: accogliere in residenza artisti, creatori e creatrici e storici dell’arte di spicco per soggiorni brevi o annuali; promuovere programmi culturali e artistici rivolti al grande pubblico, in grado di integrare tutte le forme dell’arte e i campi della creazione artistica; conservare, restaurare, studiare e valorizzare le sue collezioni e il suo patrimonio architettonico e paesaggistico.L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è diretta da Sam Stourdzé.
Il Cinema a Villa Medici Dal 1974, l’Accademia di Francia di Roma ospita cineasti, sceneggiatori e artisti visivi che realizzano film. Tra questi, Théodora Barat, Éric Baudelaire, Xavier Beauvois, Yasmina Benabderrahmane, Clément Cogitore, Benjamin Crotty, Caroline Deruas, Mitra Farahani, Lola Gonzàlez, Evangelia Kranioti, Nora Martirosyan, Valérie Mréjen e Thomas Salvador. Dal 2021, Villa Medici ha stretto una partnership con la piattaforma di video-on-demand Tënk per creare le Residenze Documentarie Villa Medici x Tënk per sostenere la produzione di documentari contemporanei. 
CHANEL e il Cinema Per il secondo anno consecutivo, CHANEL è il partner principale del Festival di Film di Villa Medici.La storia di CHANEL è intimamente legata a quella del cinema. Vicina a molti artisti, Gabrielle Chanel è stata fin da subito in contatto con il mondo della settima arte, vestendo attrici che sono diventate le sue più belle ambasciatrici e incarnando lo stretto legame di CHANEL nei confronti della cinematografia. Oggi interpretato da Virginie Viard, questo look emblematico rimane, attraverso una visione potente e assertiva che possiede sia la fotogenia cinematografica che un approccio ancorato alla realtà. 
  Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
viale della Trinità dei Monti, 1 – 00187 Roma
T. +39 06 67611
www.villamedici.it

Grande festa di chiusura sabato 10 giugno del Festival di teatro popolare LE MILLE E UNA PIAZZA 2023 “PALCHI FIORITI” di Atelier Teatro

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ATELIER TEATRO presenta LE MILLE E UNA PIAZZA 2023“PALCHI FIORITI” FESTIVAL DI TEATRO POPOLARE DEDICATO AI CLASSICIGRECI E LATINI NEI PARCHI DI MILANO Fino al 10 giugno 2023 Ultimi appuntamenti: Sabato 10 giugno 2023ore 17:30 – Parco delle memorie industrialiLe rane Grande festa di chiusuraore 21:00 – Parco Trotter, ingresso da Via GiacosaDjembappel & Siradoncse – Ritmi e danze dell’Africa Occidentale  www.atelierteatro.itLe rane. Crediti fotografici Eugenia Silvestri
Le rane Sabato 10 giugno 2023ore 17:30 – Parco delle memorie industriali Adattamento e regia di Ruggero CaverniCon Mariasole Acquaviva, Francesco Arioli, Giulia Castelli, Ruggero Caverni, Anna Delbello, Lara Franzini, Stefano Gerace, Luca Gerili,  Michela Giudici, Giulia Salis, Rachele Vignieri  Coreografie di Sara ValentiCostumi di Giulia Castelli  Sinossi
Euripide è morto e con lui la poesia. Anche Sofocle ed Eschilo non sono più, e i giovani tragediografi non hanno la stessa creatività e lo stesso genio dei loro predecessori. La soluzione è una sola: scendere nell’Ade e riportare Euripide sulla Terra.Dioniso in persona, accompagnato dal suo servo Xantia, si imbarcherà in questa impresa. Travestito da Eracle per ricevere il miglior trattamento possibile, sarà l’origine di tutte le disavventure che lo attendono negli Inferi: l’incontro con le irritanti rane-cigno e il loro continuo brekekekex koax koax, il padrone di Cerbero che rivuole il suo cane, gli iniziati ai culti misterici che tessono le lodi di Iacco, Plutone e, finalmente, i poeti. Riportare Euripide sulla Terra non è così semplice e sarà chiamato a giudice di una competizione senza precedenti! Riusciranno Dioniso e il povero Xantia a salvare la poesia?  Genere Commedia
Durata 50 minuti
Djembappel & Siradoncse – Ritmi e danze dell’Africa Occidentale
Grande festa di chiusuraDjembappel & Siradoncse – Ritmi e danze dell’Africa Occidentale Sabato 10 giugno 2023ore 21:00 – Parco Trotter, ingresso da Via Giacosa I linguaggi dell’incontro:DJEMBAPPEL & SIRADONCSERitmi e danze dell’Africa OccidentaleA cura dell’Associazione Siraba Italia 
Il pubblico del Festival. Crediti fotografici Eugenia Silvestri
IL FESTIVALIl teatro popolare torna a Milano con “Palchi Fioriti”, la sessione primaverile del festival “Le mille e una piazza” di Atelier Teatro, giunto alla sua quarta edizione. Tante novità per il Festival che riporta i classici greci e latini nei parchi e nei giardini urbani con spettacoli gratuiti adatti a un pubblico di tutte le età, in scena fino al 10 giugno 2023. Anche quest’anno, protagonisti del festival di primavera sono i luoghi di aggregazione spontanea quali parchi e giardini urbani delle periferie della cittàvalorizzati come beni comuni appartenenti all’intera comunità. “Perché la comunità continui a rispecchiarsi e a riflettere su sé stessa è necessario che le storie continuino ad essere raccontate– afferma Giulia Salis, fondatrice di Atelier Teatro – Per questo, il nome della rassegna, Le mille e una piazza, è un omaggio alla mitica Shahrazad, la cui sopravvivenza dipende dalla capacità di raccontare ogni giorno storie vecchie e nuove”.  Dal 2020 ad oggi, il Festival ha portato oltre 80 rappresentazioni gratuite di teatro popolare in altrettanti luoghi di aggregazione (giardini urbani e piazze) della periferia milanese. In scena in questa sessione primaverile (a cui seguirà “Racconti d’autunno”) 7 imperdibili spettacoli e 2 concerti che in questi giorni coinvolgono il pubblico per celebrare la “stagione della rinascita”. Il festival “Palchi fioriti” ha come obiettivo il recupero della dimensione pubblica in cui ebbe origine il teatro: i classici greci e latini sono infatti i primi testi teatrali e sono nati per essere recitati all’aperto rivolgendosi a una società complessa e stratificata che rifletteva sui conflitti sociali mettendoli in scena. Troppo spesso rinchiusi tra le pareti del teatro d’autore rivolto a pochi intenditori, i classici invadono i parchi cittadini, ritrovando la loro originaria dimensione di esperienza collettiva. I parchi in fiore della primavera meneghina vedono alternarsi le opere di AristofaneApuleio e per la prima volta i Menecmi di Plauto, della compagnia V.A.N. Verso Nuove Narrazioni. Novità assoluta di questa sessione è la nuova produzione di Atelier Teatro Le rane. La compagnia porta inoltre in scena “Gli uccelli”, “Le nuvole” e “Pluto e Pace” e la riscrittura di Carlo Boso della più celebre favola latina: “L’asino d’oro” di Apuleio. L’inizio e la fine del festival sono inoltre festeggiati con due concerti di musica popolare.Dopo il concerto di apertura delle Tre sorelle folkband, sabato 10 giugno grande festa di chiusura con lo spettacolo di ritmi e danze dell’Africa occidentale dei gruppi Djembappel & Siradoncse, a cura dell’associazione Siraba Italia, per affrontare l’estate a passo di danza. “Le mille e una piazza 2023 – Palchi fioriti” è un progetto di Atelier Teatro, con il patrocinio del Comune di Milano, il contributo dei Municipi del Comune di Milano e il supporto delle associazioni di territorio Nolo4kids, La città del sole – Amici del Parco Trotter, Social Street San Gottardo Meda Montegani, Parco dei Triangoli. Atelier Teatro si avvale della collaborazione di una fitta rete di compagnie di teatro popolare e dell’A.I.D.A.S. (Académie Internationale Des Arts du Spectacle) di Versailles, diretta dal maestro Carlo Boso, che conferisce alla proposta un respiro internazionale e la garanzia di un intrattenimento intelligente e di qualità. 

JONI

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il nuovo album di ROSSANA CASALE

casale foto viviana falcioni

Si intitola JONI il nuovo lavoro di Rossana Casale in uscita su Etichetta Incipit Records distribuzione Egea il 4 Novembre 2022. Un tributo alla cantautrice Joni Mitchell.

Sono 14 le tracce che lo compongono una delle quali, l’inedita In and Out of Lines omaggio della Casale alla stessa Mitchell.

Il lavoro, realizzato in studio e cantato in diretta con i suoi musicisti, è un viaggio intenso e poetico di 70 minuti attraverso alcune delle canzoni più importanti della Mitchell.

Ci sono testi che sento in maniera particolare – dichiara la Casale- come ad esempio ‘Song to a Seagull’ o ‘Both Sides Now’. Sembrano fotografie della mia vita”.

Molti dei brani scelti per la scaletta fanno parte degli album ‘Ladies of the Canyon’ del 69 e ‘Blue’ del 70, anni nei quali la Casale racconta di aver trovato la chitarra della sorella e di aver iniziato a suonare i primi accordi. “Di notte- racconta– lasciavo le tapparelle alzate e mi chiudevo in camera al buio, sdraiata sul letto con la chitarra sulla pancia, cercando di trovare quegli accordi aperti così strani. Erano astronavi che portavano via dalla realtà, erano magici e io non potevo farne senza. Grazie alle canzoni di Joni in quegli anni ho deciso che la mia vita sarebbe stata la musica”.

Come in tutti i suoi precedenti albums, da Strani frutti a Jaques Brel in me, Il Signor G e l’Amore, anche in questo lavoro Rossana da al jazz il compito di unire brani diversi in un unico racconto fatto di momenti profondi come in ‘For the Roses’ o ‘A case of you’, alternati ad altri fatti di gioco, come in ‘The Dry Cleaner from des Moines’ (dall’album ‘Mingus’) o ‘Carey’ etnico e solare.

In ‘The Jungle Line’ ( Album ‘The Hissing of the Summer Lawns’), Rossana recita il testo in un ambiente astratto che sovrappone il grido della città ai richiami della giungla, una visione che la Mitchell vive in un jazz club che la porta a confondere volontariamente i quadri di Henri Rousseau alla tappezzeria che vede sui muri. Era il momento della sua grande trasformazione artistico-musicale, il 1975.

Nel Blue Medley, Rossana unisce tre brani dall’omonimo album in un arrangiamento fatto per voce e chitarra sole. Dice:- “La personalità di Joni è immensa. L’unico modo per affrontare questi brani storici era di spogliarli dal loro cuore originale e in un atto di umiltà e coraggio, portarli a me”.

L’ultima traccia è l’inedito che la Casale dedica alla Mitchell ’In and out of Lines’. Il testo è dedicato alle delicate emozioni della scrittura, ai conflitti interiori che nascono quando si sente la necessità di ‘…affondare le mani nei propri fondali, nei propri segreti, nel perdono mai cantato e le rime mai trovate’, come scrive Rossana. Ma alla fine ‘…nella mia mente di cristallo, dove le rose fioriscono come lune rosse piene, nascono nuove righe che crescono in sfumature di arcobaleno’. Scrivere è vita.

L’album è prodotto dalla stessa Casale ed è interamente arrangiato insieme ai suoi musicisti: Emiliano Begni- pianoforte, Francesco Consaga – sax soprano e flauto traverso, Ermanno Dodaro- contrabbasso, Gino Cardamone- chitarra.

Sottoscritta una collaborazione tra Cnr e CdC RAEE per la gestione dei rifiuti tecnologici e le attività di informazione e divulgazione

Il protocollo di collaborazione siglato dal Consiglio nazionale delle ricerche e dal Centro di Coordinamento RAEE ha il duplice obiettivo di fornire servizi per semplificare il ritiro dei rifiuti tecnologici ‘Dual use’ presso le sedi italiane del Cnr e promuovere iniziative e attività scientifiche per far conoscere le potenzialità derivanti dal recupero e riciclo dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche

Roma, 6 giugno 2023 – Sviluppare azioni di supporto finalizzate a favorire la corretta gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche ‘Dual use’ in una prospettiva di economia circolare. Al tempo stesso favorire la divulgazione scientifica sui RAEE per informare sull’importanza del loro corretto riciclo e recupero. Ha questo duplice obiettivo il protocollo di collaborazione recentemente sottoscritto tra il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e il Centro di Coordinamento RAEE (CdC RAEE).

Con il termine RAEE ‘Dual use’ si intendono i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) generati dall’utilizzo di queste apparecchiature a livello domestico e in attività commerciali, industriali o istituzionali.

In una logica di servizio, verrà favorito il ritiro gratuito dei RAEE nei luoghi che il Cnr definirà come punti di prelievo: a questo scopo, il Centro di Coordinamento metterà a disposizione del Cnr il portale per l’iscrizione e la gestione delle attività di avvio a corretto trattamento dei RAEE ed effettuerà l’attivazione del servizio di ritiro gratuito tramite i Sistemi Collettivi dei produttori di AEE, consorziati del CdC RAEE.

Sul fronte della comunicazione e della divulgazione scientifica, entrambe le parti svolgeranno attività di informazione e formazione sulla natura e la pericolosità dei RAEE per l’ambiente, ma anche sulle loro potenzialità economiche quali ‘contenitori di materie di prime’, nonché sull’importanza del loro corretto riciclo e recupero. Il Cnr darà la più ampia diffusione delle informazioni scientifiche relativamente alle AEE e ai RAEE, in particolare sui composti chimici e i materiali ad alta valenza economica presenti nelle apparecchiature. Al tempo stesso, collaborerà con il CdC RAEE nelle iniziative di formazione e informazione sui rifiuti tecnologici destinata al proprio personale interno. Il CdC RAEE lavorerà in maniera sinergica con il Cnr per identificare le tematiche di maggiore interesse scientifico, partecipando anche alle attività di divulgazione scientifica.

Con questo accordo, il Cnr vuole promuovere soluzioni che rispondano alle esigenze di conferimento di una molteplicità di RAEE derivanti delle proprie strutture di ricerca, attraverso le filiere controllate del CdC RAEE. Per questo motivo, sarà importante iniziare a fare ‘rete’ per incentivare processi virtuosi di economia circolare, contribuendo a un corretto riciclo e al recupero di quelle che potranno essere nuove materie prime. La collaborazione avviata con il CdC RAEE pone anche l’accento sulle attività congiunte di divulgazione e di

informazione, per quanto riguarda le tematiche ambientali e i processi di trattamento di questi rifiuti, oltre che sulla sensibilizzazione di tutti gli attori potenzialmente coinvolti nella filiera”, commenta Silvana Pirelli, responsabile dell’Unità ambiente e gestione rifiuti del Cnr.

Siamo molto soddisfatti della collaborazione avviata con il Consiglio nazionale delle ricerche, il principale e autorevole ente pubblico di ricerca italiano” dichiara Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE. “Quanto definito nel documento identifica una serie di ottimi servizi dedicati ad esso e a tendere a tutti i soggetti similari, con l’obiettivo di facilitare il ritiro gratuito dei RAEE ‘Dual use’ e quindi favorire l’incremento dei volumi dei rifiuti tecnologici avviati a corretto riciclo. Ben più significativa è la messa in campo di iniziative, attività divulgative e informative destinate a diffondere e accrescere la conoscenza degli argomenti scientifici e culturali in grado di informare sulla natura delle AEE e dei RAEE, sulla pericolosità dei rifiuti tecnologici per l’ambiente, ma soprattutto sull’importanza del loro corretto riciclo e recupero in termini economici, ambientali e sociali”.

Consiglio Nazionale delle Ricerche

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) è un ente pubblico di ricerca nazionale con competenze multidisciplinari, vigilato dal Ministero dell’università e della ricerca (Mur). Le attività vengono svolte attraverso un patrimonio di risorse umane di circa 8.500 dipendenti e la rete scientifica è costituita da 88 istituti di ricerca e da 7 dipartimenti per aree macro-tematiche. In particolare, l’Unità ambiente e gestione rifiuti del Cnr, tra le varie attività svolte, fornisce supporto e consulenza all’Ente sulla gestione dei rifiuti speciali, svolge compiti di indirizzo e di orientamento sulla tutela delle acque, l’inquinamento del suolo, le bonifiche di siti inquinati e l’inquinamento atmosferico. Inoltre, fornisce supporto alle strutture sulle modalità di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Centro di Coordinamento RAEE

Il Centro di Coordinamento RAEE è un consorzio di natura privata, gestito e governato dai Sistemi Collettivi sotto la supervisione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e del Ministero delle imprese e del made in Italy. È costituito dai Sistemi Collettivi dei produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE), in adempimento all’obbligo previsto dal Decreto Legislativo n. 49 del 14 marzo 2014.

Il compito primario del Centro di Coordinamento RAEE è garantire su tutto il territorio nazionale una corretta gestione dei RAEE originati dalla raccolta differenziata, assicurando che tutti i Sistemi Collettivi lavorino con modalità ed in condizioni operative omogenee; il Centro di Coordinamento RAEE stabilisce, inoltre, come devono essere assegnati i centri di raccolta RAEE ai diversi Sistemi Collettivi.

PUBBLICATO IL BANDO PER PARTECIPARE

AL PREMIO CESARE ZAVATTINI 2023/24

Da oggi è online il Bando per partecipare all’VIII edizione del Premio Cesare Zavattini,  promosso dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD), nell’ambito degli appuntamenti “UnArchive”. L’iniziativa è rivolta a giovani filmmaker, professionisti e non, di qualsiasi nazionalità, che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 35 anni. Per partecipare, è richiesto l’invio entro il 30 luglio 2023 di un progetto di cortometraggio di massimo 15 minuti, che preveda il riuso, anche parziale, di materiale filmico d’archivio. Il Bando, il Regolamento e il form per proporre i progetti sono disponibili sul sito www.premiozavattini.it. Nella prima fase del Premio Zavattini, una Giuria composta da cinque importanti personalità del cinema italiano selezionerà tra i progetti pervenuti nove finalisti, che saranno comunicati in un’apposita iniziativa organizzata nell’ambito dell’80a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Gli autori e le autrici di tali progetti saranno ammessi gratuitamente a un Workshop di formazione e sviluppo, condotto da professionisti del cinema, che si svolgerà tra settembre e dicembre 2023. Durante il Workshop, anche con l’aiuto di un tutoring individuale, i partecipanti potranno approfondire il proprio progetto fino alla realizzazione del relativo dossier e del teaser, da presentare in un pitch finale alla Giuria, la quale sceglierà i tre progetti vincitori. Questi, oltre a poter utilizzare liberamente, per usi culturali, il materiale filmico dell’AAMOD e degli archivi partner, riceveranno servizi gratuiti di supporto per la loro realizzazione e il riconoscimento di 2.000 euro per ciascun cortometraggio, una volta terminato. La Giuria assegnerà anche una Menzione speciale dedicata a Chiara Rigione, giovane filmmaker vincitrice della III edizione del Premio Zavattini, prematuramente scomparsa. Quest’anno il Premio propone anche una nuova sezione, Atelier Zavattini, che coinvolgerà tutti i partecipanti al Workshop in un’esperienza collettiva di ricerca di materiali, ideazione e realizzazione di interviste audiovisive sulle opere e le attività di Cesare Zavattini, in modo da avviare la costruzione di un fondo multimediale dedicato al grande scrittore e cineasta. In ogni edizione del Premio sarà scelto focus specifico: si comincia indagando il film La Veritàaaa (1982), l’unico diretto e interpretato da Zavattini, ricostruendone la genesi e intervistandone i collaboratori. Nella seconda fase del Premio Zavattini, prevista tra gennaio e maggio 2024, i filmmaker vincitori potranno realizzare i loro cortometraggi, che saranno presentati in un’apposita Cerimonia di premiazione. La partecipazione al Premio è gratuita. Tutte le informazioni, sul sito www.premiozavattini.it Il Premio Cesare Zavattini è una iniziativa promossa dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, sostenuta da Cinecittà S.p.A. – Archivio Storico Luce e da Nuovo Imaie, con la partnership di Home Movies e la collaborazione di Cineteca Sarda, Archivio Nazionale Cinematografico della ResistenzaArchivio delle Memorie MigrantiPremio Bookciak Azione!, Deriva FilmOfficina VisioniUCCA e FICC. Media partner: Radio Radicale e Diari di Cineclub.
PREMIO ZAVATTINI
Sito ufficiale: premiozavattini.it
Pagina FB: facebook.com/PremioZavattini 
ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICOTelefono +39  06 57305447 – e-mail   eventi@aamod.i

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InCanto 2023

Rassegna del canto di tradizione orale e di nuova espressività

XXVIIIª edizione

Incanto tutto l’anno

Sabato 10 giugno 2023 , ore 21:15

Villa San Lorenzo, Sesto Fiorentino (FI)

RICCARDO TESI Elastic Trio in concerto

In apertura Massimo Donno presenta “Lontano”

Continuano anche a giugno gli appuntamenti di InCanto, la rassegna del canto di tradizione e di nuova espressività dell’Istituto Ernesto de Martino a Sesto Fiorentino.

Sabato 10 giugno alle 21:15, in concerto Riccardo Tesi con Elastic Trio.

Riccardo Tesi è uno dei musicisti più autorevoli della scena world internazionale. La sua indole di sperimentatore, alla continua ricerca di rinnovamento, lo ha portato a circondarsi di nuovi collaboratori. Alle percussioni il funambolico Francesco Savoretti, che coniuga il groove irresistibile ereditato dal suo passato di batterista, con i colori dei tamburi a cornice e delle percussioni etniche, di cui è un autentico maestro. Nonostante la relativa giovane età ha già al suo attivo collaborazioni importantissime, che spaziano dalla world music, alla musica antica passando per il jazz, con un’intensa attività concertistica internazionale. Alle chitarre – acustica ed elettrica – e alla voce, il sorprendente Vieri Sturlini, che vanta una formazione eclettica dal classico al jazz, dal folk alla canzone d’autore e varie collaborazioni tra cui Neri Marcorè e la cantautrice Giua. Con questi compagni di viaggio Riccardo Tesi riprende la navigazione in quel mediterraneo immaginario, da sempre sua fonte di ispirazione, dando vita ad uno spettacolo inedito, con nuovi volti e nuove composizioni: una musica solare e speziata, con ritmi travolgenti uniti a melodie poetiche ed evocative. Un trio frizzante ed elastico, votato all’inclusione, pronto di volta in volta ad ospitare a bordo musicisti che viaggiano sulla stessa rotta.

A Sesto Fiorentino il trio di Riccardo Tesi sarà preceduto e poi accompagnato dal cantautore e musicista, tra le espressioni più originali della scena musicale salentina Massimo Donno che, insieme a Eleonora Pascarelli e Emanuele Coluccia, presenterà il nuovo cd “Lontano”. Dodici canzoni incentrate sul tema del tempo, che si declina sotto forma di distanza ed attesa. Nel contesto di un frastagliato paesaggio meridiano, tra smaglianti pieghe di colore e più sommesse piaghe di un atavico dolore, piccole storie narrano di lavoro e solitudine, di separazioni anche forzate e di un difficile rapporto tra generazioni che vivono in modo differente il senso d’appartenenza. Le sonorità sono figlie di queste storie e di questi territori. “Lontano” è, pertanto, un disco intimo e raccolto, che evoca sapori mediterranei senza mai ostentarli, combinandoli con profumi che arrivano dal nord dell’Africa come dalle sponde balcaniche, sulle note di un violino o anche sul soffio del vento di libeccio.

                                                         PROGRAMMA

SABATO 10 GIUGNO, ore 21:15

doppio concerto

MASSIMO DONNO con Eleonora Pascarelli e Emanuele Coluccia che

presenteranno il cd “Lontano”

e a seguire

RICCARDO TESI ELASTIC TRIO

INGRESSO: euro 5

Il concerto si svolgerà anche in caso di maltempo.

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LUOGO: Tutte le iniziative si svolgeranno presso la sede dell’Istituto

Ernesto de Martino, nella Villa San Lorenzo al Prato, in via Scardassieri, 47

a Sesto Fiorentino (FI).

Da Firenze: tramvia T1 direzione Careggi – Ospedale

fino alla fermata Morgagni – Università, poi Autobus 28, dalla fermata

Santo Stefano in Pane a Ariosto 5; in treno: tutti i treni in direzione

Prato-Pistoia-Lucca-Viareggio.

INFO: Istituto Ernesto de Martino, Villa San Lorenzo al Prato – via Scardassieri, 47

Sesto Fiorentino (Fi) Tel/Fax. 0554211901

www.iedm.it  – iedm@iedm.it

Ufficio stampa: Bruno Casini

DEI NIDI DI RAGNO ★ iniziativa del progetto Sentieri Partigiani, del Comitato 25 Aprile di Prato

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Avevo un paesaggio. Ma per poterlo rappresentare occorreva che esso diventasse secondario rispetto a qualcos’altro: a delle persone, a delle storie. La Resistenza rappresentò la fusione tra paesaggio e persone..”

(Italo Calvino,

prefazione a ‘I Sentieri dei Nidi di Ragno’, 1947)

DOMENICA 2️⃣5️⃣ giugno

★ DEI NIDI DI RAGNO ★

📌 La Fonte di Albiano

ci incontriamo sui sentieri 

★ DEI NIDI DI RAGNO ★

Nella cornice campestre della sede dell’ass. Storia Camminata – che si ringrazia per l’ospitalità -, nei pressi di quella che era la casa del ‘Nebbia’, punto di approvvigionamento e cura dei partigiani della Brigata Buricchi 🌳🏡

Programma:

📌 dalle ore 9.30_ passeggiata dalla Collina di Schignano per raggiungere a piedi il casale della Fonte di Albiano;

🅿️ disponibile anche nei pressi del luogo, segnalando la preferenza di arrivo, per seguire poi indicazioni più precise.

📌 ore 11.00_ presentazione del *fumetto “Pugnali Neri“* edito da BeccoGiallo con

Mario Spallino, uno degli  autori, in collaborazione con EMERGENCY 🔴

«Per combattere la cultura della violenza, della disuguaglianza e del razzismo, in questo momento – in Italia e non solo – resistere è necessario. Ne abbiamo bisogno per costruire diritti e tenere acceso l’impegno per una società più giusta, più uguale.»
dalla prefazione di Gino Strada.

Il professor Leone Valenti, uno dei pochi insegnanti a rifiutare di firmare il giuramento di fedeltà al fascismo, sta per essere sottoposto a un pestaggio da alcuni squadristi, quando un giovane gitano di nome Ettore lo salva con abilità da giocoliere. Tra i due nasce un’amicizia: il professore, che ha perso l’unico figlio nella guerra di Abissinia, si intende subito con il ragazzo che, orfano di padre e di madre
e cresciuto in un circo, ha a sua volta un movente nascosto che lo ha portato fino a Roma. Il professore non è antifascista soltanto per le idee: infatti insieme ad Anna, che si nasconde dietro il ruolo di sua domestica, è a capo di un’organizzazione che cerca di proteggere e far espatriare i perseguitati del regime fascista. Ma quando la donna viene inaspettatamente rapita da un gruppo segreto nazista chiamato Pugnali Neri, appare una figura misteriosa: è un uomo mascherato, il suo nome è Aenigma, e d’ora in poi combatterà a fianco degli antifascisti.

(https://beccogiallo.it/negozio/fiction/pugnali-neri/)

🍽️ ore 13.00_

Pastasciutta Antifascista  🚩 a cura di volontari/-e della Brigata, 

COSTO 17€ adulti, 10€ bambini 

con menù completo di:

antipasti, bis di primi, cocomero, bevande incluse 

[si raccomanda di segnalare eventuali allergie o esigenze alimentari]

📌 ore 15.00_

Tra gli Appennini e le Ande: voci e canti di Resistenza‘ a cura di AltroTeatro 🪕🎼

Parole e canzoni di Resistenza, dove i valori e le passioni della lotta partigiana si intrecciano scenicamente con l’omaggio al sogno di giustizia sociale del Cile di Allende, nel cinquantenario dal golpe fascista di Pinochet.

📌 durante la giornata *mostra di Matite Resistenti*, vignette antifasciste , concessa dal circolo Arci di Porta a Prato.

Tanti disegni di 30 autori trattano il tema della Resistenza, della Liberazione, dell’antifascismo ieri e oggi.

PER ℹ️ e PRENOTAZIONI:

📩 comitatoliberazione.prato@gmail.com

[fino ad esaurimento posti a pranzo]

https://facebook.com/events/s/-dei-nidi-di-ragno-dai-sentier/1266061544284382/

⚠️ SPOSTAMENTI per/da RITROVO con mezzi propri 🚗

Comitato per la Liberazione del 25 aprile a Prato

Info: https://it-it.facebook.com/bombaliberatuttiprato/

 ‘Inverno demografico e politiche di sostegno alla natalità’ a palazzo del Pegaso

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Il vicepresidente del Consiglio regionale, Marco Casucci: “Momento di riflessione su un grave rischio che colpisce anche i piccoli comuni”. La consigliera regionale Elena Meini: “Confronto con esperti per capire quali politiche applicare in Toscana

di Angela Feo

Firenze – Un trend che non si arresta e che pone l’Italia come fanalino di coda in Europa i

n termini di denatalità e invecchiamento demografico. E che, in Toscana come nel resto dell’Italia, colpisce le grandi città come i piccoli centri. Questo il dato al centro del convegno che si è tenuto oggi in Consiglio regionale dal titolo ‘Inverno demografico e buone politiche di sostegno alla natalità’ in cui è intervenuto il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo.

Un evento che, come ha sottolineato il vicepresidente dell’Assemblea legislativa toscana Marco Casucci, “rappresenta un momento di riflessione su un grave rischio, quello dell’ ‘inverno demografico’, che purtroppo sta piombando anche sui piccoli comuni”. “Quando parliamo di fenomeni come la desertificazione bancaria, la chiusura di uffici postali, il calo del numero di attività commerciali nelle frazioni – ha evidenziato Casucci – dobbiamo riflettere su che cosa possiamo fare concretamente per aumentare il numero degli abitanti. Dobbiamo avere un’attenzione continua e omogenea su tutto il territorio toscano e essere presenti come istituzioni per sostenere la famiglia, che deve acquisire centralità, così come è previsto nella nostra Costituzione. Occorre fare quadrato e impegnarci per una politica fiscale di sostegno che sia equa. Sappiamo che a breve partiranno nella Regione Toscana gli asili nido gratuiti: questo potrebbe essere un buon segnale, ma l’impegno deve continuare, altrimenti si rischia nei prossimi anni, come emerso anche nei recenti stati generali della natalità, una diminuzione consistente. Non si può puntare soltanto sulla immigrazione, dobbiamo cercare di far ripartire le nascite”.

Promotrice del convegno la consigliera Elena Meini, che ha sottolineato come l’ascolto e il confronto con gli esperti presenti siano utili per capire quali misure siano applicabili anche alla Regione Toscana. “Pensiamo ai nonni – ha detto – la cui figura manca nelle famiglie perché troppo spesso purtroppo si deve lavorare fino alla tarda età, oppure alle difficoltà che hanno i giovani a cercare un lavoro e ad avere un mutuo. Certamente il sostegno alla prima casa, il sostegno che partirà in Toscana da settembre per gli asili nido gratuiti, possono essere un aiuto per le famiglie che vogliono far nascere nuovi figli, però ancora c’è tanto da fare e questo convegno serve a capire come tutti insieme possiamo fare di più”.

A evidenziare come la preoccupazione demografica sia crescente è stato proprio il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, citando i dati del primo trimestre del 2023 che, rispetto allo stesso trimestre del 2022, registra lo 0,7 per cento in meno di nuovi nati. “In qualche modo la terapia è nota, il problema è metterla in atto in fretta e in maniera incisiva – ha evidenziato –. Sono parecchie le leve su cui si può agire: importante il sostegno economico, perché i figli costano, ma è fondamentale un discorso di conciliazione, che metta le donne nella condizione di poter essere contemporaneamente madri e lavoratrici, con una prospettiva anche di carriera”. Altro elemento su cui agire, secondo Blangiardo, sono “i luoghi di cura, ad esempio gli asili”, che “in certe regioni mancano in modo deciso”. Infine, ha concluso, bisogna agire sulla cultura generale: “Dobbiamo capire che la logica de ‘i figli li volete e sono fatti vostri’, non va bene perché quando saremo tutti anziani, le spese sanitarie per la popolazione fragile saranno a carico di coloro che oggi vengono messi al mondo. Quindi chi oggi fa figli si sacrifica creando le precondizioni per dare una mano anche a coloro che i figli non li fanno”.

Intervenuto anche Pino Morandini, ex magistrato amministrativo. “Per far fronte alla denatalità, che ha numeri estremamente drammatici, – ha affermato – bisogna intervenire anche sulle politiche del lavoro, della casa e, soprattutto, rivedere il sistema pensionistico previdenziale, perché oggi è sommamente ingiusto: pagano le future generazioni”. Importante, sempre secondo Morandini, aiutare i giovani che vogliono mettere su famiglia, “attraverso sostegni per l’edilizia, crediti che diano la possibilità di uscire di casa quanto prima”, e riformare anche scuola e università: “i giovani italiani spesso arrivano troppo avanti e mal preparati ad affrontare le sfide che pone il mercato del lav

 RUBENS! La nascita di una pittura europea | 7 ottobre 2023 – 18 febbraio 2024

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Galleria Borghese, Palazzo Ducale di Mantova e Fondazione Palazzo Te

presentano

RUBENS!

La nascita di una pittura europea

7 ottobre 2023 – 18 febbraio 2024

Tre eventi espositivi dedicati al grande artista fiammingo amato dalle corti europee.

Una vasta operazione culturale che racconta i rapporti tra la cultura italiana e l’Europa attraverso gli occhi del Maestro della pittura barocca.

Rubens a Palazzo Te. Pittura, trasformazione e libertà a Palazzo Te

7 ottobre 2023 – 7 gennaio 2024

Rubens. La Pala della Santissima Trinità a Palazzo Ducale di Mantova

7 ottobre 2023 – 7 gennaio 2024

Il tocco di Pigmalione. Rubens e la scultura a Roma alla Galleria Borghese

14 novembre 2023 – 18 febbraio 2024


Milano, 1° giugno 2023. Dal 7 ottobre 2023 al 18 febbraio 2024 Fondazione Palazzo Te, Palazzo Ducale di Mantova e Galleria Borghese si uniscono in un ambizioso progetto che rende omaggio a Rubens, il pittore che così profondamente trasse ispirazione dalla cultura classica, lasciando un segno profondo e indelebile nelle corti italiane ed europee. Rubens! La nascita di una pittura europea è infatti l’iniziativa che raccoglie i tre eventi espositivi organizzati dalle tre istituzioni per celebrare il maestro di origini fiamminghe che con la sua opera divenne protagonista e archetipo assoluto del barocco: tre mostre che si inseriscono in una più ampia operazione culturale dedicata ai rapporti tra la cultura italiana e l’Europa vista attraverso gli occhi di Rubens.

Dal 7 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024, a Mantova Palazzo Te dedica all’artista Rubens a Palazzo Te. Pittura, trasformazione e libertà, una mostra di ricerca che si concentra in particolare sul rapporto tra il pittore fiammingo e la cultura mitologica che incontra in Italia. A cura di Raffaella Morselli, l’esposizione ha l’obiettivo di creare una rispondenza tra opere e motivi decorativi e iconografici del Palazzo: un percorso paradigmatico che dimostra quanto le suggestioni rinascimentali elaborate da Rubens negli anni mantovani e italiani siano continuate, evolvendosi, nella pittura della sua maturità, fino a trasmettersi nell’eredità intellettuale e artistica lasciata ai suoi allievi. Le opere della mostra sono state scelte, dunque, in funzione del dialogo che riallacciano con i miti e dell’interpretazione che ne fece Giulio Romano nelle varie sale, fattori che contribuirono a generare nel pittore di Anversa una sintonia mai interrotta con il Rinascimento e il Mito.

Nello stesso periodo (7 ottobre 2023 – 7 gennaio 2024) Palazzo Ducale di Mantova dedica a Rubens il focus espositivo Rubens. La Pala della Santissima Trinità, incentrato su una delle più imponenti imprese portate a compimento dall’artista: il ciclo delle tre enormi tele per la Chiesa della Santissima Trinità, una delle quali – dopo incredibili vicende – è ancora oggi esposta a Palazzo Ducale e costituisce una tappa fondamentale nel percorso conoscitivo di questo grande artista. Rubens consolida il suo legame con Mantova quando, nel 1600, giunge da giovane promettente pittore alla corte di una delle più importanti signorie italiane: i Gonzaga. Se ne andrà circa dieci anni dopo, trentenne, con la fama di indiscusso maestro. Il progetto espositivo presenta un nuovo allestimento museografico e illuminotecnico dell’intero Appartamento Ducale, voluto da Vincenzo I e realizzato da Antonio Maria Viani: qui sono esposte opere della collezione permanente dal tardo Cinquecento al Seicento inoltrato. Punto focale del percorso è la Sala degli Arcieri, dove è esposta la Pala la cui vicenda viene raccontata da un’innovativa ricostruzione tridimensionale della chiesa della Santissima Trinità, oggi non più accessibile al pubblico.

Dal 14 novembre 2023 al 18 febbraio 2024 sarà la volta della mostra alla Galleria Borghese di Roma: Il tocco di Pigmalione. Rubens e la scultura a Roma, a cura di Francesca Cappelletti e Lucia Simonato, indaga come le influenze del suo viaggio in Italia, compiuto nel primo decennio del XVII secolo, prendano un nuovo decisivo vigore negli anni successivi al suo ritorno in patria, anche grazie ai soggiorni italiani di suoi allievi fiamminghi. Il progetto sottolinea il contributo straordinario dato dall’artista, alle soglie del Barocco, a una nuova concezione di antico, di naturale e di imitazione, mettendo a fuoco la novità dirompente del suo stile nel primo decennio a Roma e come lo studio dei modelli potesse essere inteso come ulteriore slancio verso un nuovo mondo di immagini. L’eccezionale sede della Galleria Borghese offre inoltre l’opportunità inedita di vedere i grandi gruppi berniniani, la statuaria antica, le altre sculture moderne, spesso opera di artisti stranieri, in relazione diretta con i quadri e i disegni di Rubens, cogliendo quell’energia con cui l’artista investì i capolavori dell’antichità.

Rubens! La nascita di una pittura europea – straordinaria iniziativa culturale realizzata con il Patrocinio del Ministero della Cultura, in collaborazione con il Comune di Mantova e alcune delle più prestigiose istituzioni museali italiane e internazionali – è un’occasione unica di collaborazione che, accanto ai progetti espositivi, prevede incontri di approfondimento, conferenze, eventi e la realizzazione di pubblicazioni scientifiche dedicate al grande artista.

 YOUTOPIC FEST 2023: LA PACE VESTE SUGAR

Quando le differenze che si incontrano generano bellezza

Arezzo, 5 giugno 2023 – Domani, martedì 6 giugno, alle ore 19, in Corso Italia 60, SUGAR e Rondine Cittadella della Pace hanno organizzato una serata in cui la moda e i messaggi di pace s’incontrano, insieme con la cittadinanza: una seconda overture di YouTopic Fest 2023, il Festival internazionale sul conflitto, giunto alla sua settima edizione, che si svolgerà dall’8 all’11 giugno, nel borgo di Rondine.

Il tema del Festival di quest’anno è Nel tempo accelerato, quale spazio alla fragilità e al dolore?, un filo conduttore per riflettere e non restare disorientati in quest’epoca caratterizzata da complessità e accelerazione, nel tentativo di compiere quel passo possibile nel modo che è proprio di Rondine: la cura delle relazioni.

Quello di domani sera, dopo il concerto di Cristicchi al Teatro Petrarca, è il secondo evento che anticipa YouTopic Fest dove il mondo della moda, con Beppe Angiolini, fondatore e titolare di SUGAR, presenterà la special edition di T-shirt SUGAR, dedicate a Rondine, che diventeranno l’uniforme del Festival.

L’abbigliamento è, infatti, un modo di comunicare ciò che siamo e che vogliamo essere. Nasce da questa consapevolezza il desiderio di rivestirsi di pace e indossare un nuovo modo di esistere in questo mondo in guerra. Una iniziativa che apre un nuovo percorso aggiungendosi allo storico impegno di Rondine con gli studenti provenienti da Paesi in conflitto tra loro e giovani italiani e non che studiano progetti di innovazione sociale per diventare i futuri leader di pace. La pace, infatti, non è soltanto assenza di guerra, ma anche bellezza. Non è soltanto un atto etico, ma anche un atto di gentilezza e uno sforzo estetico. Da qui l’importanza di tracciare percorsi che si esprimano tramite l’arte, la moda e la musica, tutti canali che toccano una parte dell’umano, là dove la retorica e la politica hanno oggi più difficoltà ad arrivare.

«Quello di domani è l’incontro tra la bellezza e la pace, insieme contro l’indifferenza. Un modo per conoscere ancora meglio Rondine e fare un primo passo insieme per iniziare il cammino di pace che si concretizzerà giovedì 8 giugno con la marcia da Arezzo alla Cittadella», sottolinea Beppe Angiolini, titolare di SUGAR, che ha omaggiato Papa Francesco con la prima T-shirt della special edition in occasione dell’incontro del Santo Padre con i giovani di Rondine all’udienza Generale del 31 maggio scorso.

Ed è questo dialogo tra l’arte e l’umano che va in scena dall’8 all’11 giugno a YouTopic Fest, con la sua articolata e curata sezione artistica ed esperienziale.

«Abbiamo voluto fortemente che i due eventi di lancio di YouTopic fest 2023 – il concerto di Simone Cristicchi e la serata con SUGAR – si svolgessero ad Arezzo, perché il festival sarà in primis un momento di festa per gli aretini. E proprio da Arezzo partirà infatti la marcia della pace l’8 giugno, il cui primo camminatore ideale è Papa Francesco, che abbiamo incontrato in udienza il 31 maggio e a cui abbiamo regalato in anteprima la maglia di YouTopic Fest realizzata insieme a SUGAR. Ringrazio di cuore Beppe Angiolini per questa bellissima collaborazione, e vi aspettiamo domani sera, insieme ai giovani di Rondine, per vestirvi di pace!», ha concluso Franco Vaccari, presidente e fondatore di Rondine Cittadella della Pace.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

Sostenendo YouTopic Fest con una donazione minima di 30 euro riceverai la T-shirt esclusiva creata in collaborazione con Sugar.

Per maggiori info: https://youtopicfest.rondine.org/dona/?form=FUNKJJVYMKA

YouTopic Fest 2023 

MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 

è un’iniziativa promossa e organizzata da Rondine Cittadella della Pace

Con il patrocinio di: 

Regione Toscana | Consiglio regionale della Toscana | Provincia di Arezzo | Comune di Arezzo | Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro | ASviS 

Con il contributo di: 

BPER Banca (Sponsor Silver)

e il contributo di: Enel | Itas Mutua (Sponsor Bronze)

Con il sostegno di:

Fondazione Cariplo | Camera di Commercio Arezzo-Siena | Unioncamere | Istituto per il credito sportivo | Italpreziosi | Mely’s | Unicoop Firenze e Fondazione Il Cuore Si Scioglie | AICS | Celli Group | Coldiretti Arezzo | Zero Spreco | Acqua Sant’Anna | Meridian Group | Fattoria La Vialla | CEGS

Con la collaborazione di:

Franco Angeli | il Mulino | Paoline

parco giochi inclusivo, l’inaugurazione a Montefoscoli

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Lunedì 5 giugno, alle 10, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo taglia il nastro. Partecipa il sindaco di Palaia Marco Gherardini

di Benedetta Bernocchi

Firenze – Sarà il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ad inaugurare il nuovo parco giochi inclusivo nella frazione di Montefoscoli (via Piana 18), nel comune di Palaia in provincia di Pisa. Il taglio del nastro si tiene lunedì 5 giugno, alle 10, con il sindaco di Palaia Marco Gherardini.

 Il progetto, un parco giochi inclusivo, è stato realizzato grazie al contributo dell’Assemblea legislativa toscana erogato grazie alla legge 3/2022 che prevede iniziative di promozione sociale, culturale e di aggregazione rivolte alle nuove generazioni.

Premio Internazionale GAeM Giovani Artisti e Mosaico | Sesta edizione

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Nell’ambito dell’VIII Biennale di Mosaico Contemporaneo (Ravenna, 14 ottobre 2023 – 14 gennaio 2024) il MAR – Museo d’Arte della Città di Ravenna indice la VI edizione del premio GAeM Giovani Artisti e Mosaico, rivolto ad artisti e artiste di età non superiore ai 35 anni che si vogliano confrontare con il mosaico come tecnica, linguaggio, estetica e metafora.

Il concorso ha la finalità di promuovere e sostenere le pratiche artistiche contemporanee che si relazionano al mosaico – inteso come tecnica, linguaggio, estetica o metafora – sia nelle sue espressioni legate alla tradizione storica, sia nelle forme più sperimentali e non convenzionali. Il concorso è organizzato dal Museo d’Arte della Città di Ravenna, promosso dall’Assessorato alla Cultura e Mosaico del Comune di Ravenna e dalla Regione Emilia-Romagna con la collaborazione/partecipazione dell’Accademia di Bella Arti Statale di Ravenna.

Le sezioni a cui ci si può candidare sono tre:

1) Opere realizzate con materiali e tecniche tradizionali per il premio Orsoni Venezia 1888;
2) Opere realizzate con materiali e tecniche non convenzionali per il premio Nicola Cingoli;
3) Residenze artistiche in cui si sviluppino progetti legati alla città di Ravenna e al suo rapporto con il mosaico, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e GA/ER Giovani Artisti Emilia Romagna, entrambi partner e finanziatori del progetto “Costellazione – Giovani connessioni creative”.


Il concorso prevede lassegnazione di premi, lallestimento di una mostra collettiva, la realizzazione di opere in collaborazione con gli studi di produzione di mosaico della città, la pubblicazione di un catalogo, incontri e momenti di dialogo tra artistə e pubblicol’acquisizione di opere da parte del MAR.

Termine invio candidature ore 13 di mercoledì 5 luglio 2023

Maggiori informazioni sul sito web www.mar.ra.it

Scarica Bando e schede di partecipazione
http://www.mar.ra.it/ita/Links/MAR-Segnala/Notizie-in-Evidenza/Premio-Internazionale-GAeM-Giovani-Artisti-e-Mosaico

In occasione dell’VIII Biennale di Mosaico Contemporaneo Ravenna si presenta al pubblico come Città del mosaico, accogliendo artisti da tutto il mondo e il MAR, in collaborazione con la Fondazione Burri, propone la mostra BURRIRAVENNAORO , a cura di Bruno Corà, dedicata all’intenso rapporto che Burri, dalla fine degli anni Ottanta, ha intrattenuto con Ravenna, lasciandosi ispirare dalle testimonianze musive storiche paleocristiane e bizantine della città.

Acque – Sostenibilità: nel Basso Valdarno oltre 25 milioni di litri d’acqua dai fontanelli

SOSTENIBILITÀ: NEL 2022 OLTRE 25 MILIONI DI LITRI D’ACQUA EROGATI DAI FONTANELLI. RISPARMI PER 5,4 MILIONI DI EURO 

Cittadini, amministrazioni comunali e gestore idrico insieme per una “buona pratica” che serve anche ad aiutare l’ambiente: risparmiate quasi 900 tonnellate di plastica. 

Pisa, 5 giugno 2023 – Oltre 25 milioni di litri d’acqua distribuiti gratuitamente dai 66 impianti attivi; 5,4 milioni di euro risparmiati dalle famiglie rispetto all’acquisto di acqua in bottiglia; 680 tonnellate di plastica evitate, per un equivalente di 1565 tonnellate di anidride carbonica altrimenti emesse in ambiente nel processo di produzione delle bottiglie usa e getta. Sono questi i numeri resi noti da Acque, gestore idrico del Basso Valdarno, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente (che si celebra il 5 giugno di ogni anno) per “Acqua ad Alta Qualità” nel 2022. 

A 15 anni dal suo avvio, il progetto mantiene le stesse finalità: avvicinare la popolazione al consumo dell’acqua di rete, ridurre la produzione dei rifiuti derivanti dalla plastica usa-e-getta e offrire una opportunità di risparmio economico alle famiglie, cercando al contempo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della risorsa idrica e sulla necessità di utilizzarla in modo responsabile. Anno dopo anno, quella del ricorso ai fontanelli è diventata un’abitudine sempre più diffusa, e come testimoniato anche dalle indagini di soddisfazione degli utenti, sta contribuendo ad accrescere il consumo dell’acqua di rete direttamente dal rubinetto di casa. L’acqua erogata dai fontanelli, infatti, pur essendo “più buona” dal punto di vista organolettico (grazie a un sistema di filtrazione che elimina il cloro senza tuttavia pregiudicarne la potabilità), è la stessa distribuita dall’acquedotto: berla è a tutti gli effetti una buona pratica, perché è una risorsa a disposizione di tutti e a chilometro zero. L’acqua di rubinetto è sicura e controllata, poiché sottoposta a decine di analisi quotidiane. E infine, è anche “trasparente”: su acque.net, nella sezione “Acqua di casa tua” sono riportate le caratteristiche chimico-fisiche della risorsa erogata in ciascun impianto e, punto per punto, sull’intera rete idrica.  

Gli impianti che nel 2022 hanno ottenuto più successo sono stati quelli di Fucecchio (967 metri cubi erogati in un anno), San Giuliano Terme (846), Sovigliana (Vinci, 830), Pisanova (Pisa, 806) e Monsummano Terme (760). Molto “affollati” anche gli impianti di Santa Maria e Zona Sportiva a Empoli, Navacchio (Cascina), Borgo a Buggiano (Buggiano) e Fornacette (Calcinaia). Intanto il progetto “Acqua ad Alta Qualità” prosegue sia con la realizzazione di nuovi fontanelli, i primi dei quali ad Anchione (Ponte Buggianese), Castelnuovo d’Elsa (Castelfiorentino) e Ponzano (Empoli), sia con il restyling degli impianti più datati. 

“Per noi – sottolinea Giuseppe Sardu, presidente di Acque – si tratta di un’attività strategica nell’ambito del servizio idrico. Oltre a offrire una reale opportunità di risparmio per le famiglie, i fontanelli ci forniscono la possibilità di attuare una strategia plastic free per i nostri territori e valorizzare la risorsa di cui ci occupiamo ogni giorno. L’acqua del fontanello, che ha il pregio di essere immediatamente buona, è infatti la stessa che arriva nelle case: super-controllata, a portata di mano e buona da bere”. 

Slow Fish: la transizione ecologica parte dal mare

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Fino al 4 giugno raccontiamo l’impegno di pescatori, cuochi, esperti, istituzioni, aziende e consumatori al Porto Antico di Genova
La transizione ecologica parte dal mare, con i protagonisti della piccola pesca costiera che svolgono un lavoro antico ma allo stesso tempo, grazie alla ricerca e alla tecnologia, rispondono alle attuali crisi del sistema produttivo e alimentare, prima fra tutte quella climatica, con le temperature del mare che aumentano e determinano i fenomeni estremi di cui la cronaca ci parla sempre più frequentemente. È quanto hanno raccontato i muscolai della Cooperativa mitilicoltori di La Spezia, durante la cerimonia di inaugurazione dell‘undicesima edizione di Slow Fish, parlando in rappresentanza di tutti i pescatori presenti al Porto Antico di Genova fino a domenica 4 giugno. La manifestazione biennale è organizzata da Slow Food e Regione Liguria, con il patrocinio del Comune di Genova, del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero della Cultura.  «Stiamo lavorando insieme alle istituzioni e agli enti di ricerca per studiare il comportamento dei muscoli, esseri viventi tra i più sostenibili anche perché, nel processo di crescita, trasformano l’anidride carbonica presente nell’atmosfera in guscio. Abbiamo calcolato che in un anno la mitilicoltura a livello nazionale sequestra 19 mila tonnellate di CO2. Il nostro invito al pubblico di Slow Fish per aiutare il mare è consumare le specie più sostenibili, i molluschi, ma anche il pesce azzurro, a partire dalle nostre acciughe» questo l’appello di Nadia Maggioncalda, tra le poche donne che si confrontano in Italia con un mestiere tipicamente maschile, e di Paolo Varrella.
«Io credo molto in un’Europa forte che sia però in grado di mettere in condizione ogni Stato di difendere i suoi cittadini, le sue imprese, il suo modello economico, senza  applicare norme rigidissime per i nostri pescatori. Bisogna essere pragmatici, razionali: garantire una pesca sostenibile ma che non penalizzi i nostri pescatori» sottolinea Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.
 
«Anche quest’anno siamo orgogliosi di ospitare a Genova Slow Fish, una grande vetrina per le nostre specialità e le eccellenze della nostra tradizione enogastronomica, un appuntamento che racconta il fascino della Liguria unendolo al concetto di sostenibilità  – dichiara il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Un messaggio che abbiamo scelto anche come slogan del nostro stand, Mare di Liguria, naturale bellezza, pronto ad accogliere i visitatori al Porto Antico di Genova: artigianalità, buon cibo e ambiente sono fondamentali per lo sviluppo e l’attrattività del nostro territorio».
 
«Genova è la città di mare per eccellenza, che sul mare ha costruito la sua storia e vuole continuare a costruirla. Questo evento si colloca a pieno titolo in quella che viene definita la blue economy, di cui la nostra città è il cuore. Continueremo a puntare sull’economia del mare, uno dei settori economici fondamentali su cui si basa la nostra visione di sviluppo futuro per la nostra città, insieme a logistica, turismo e qualità della vita, innovazione, ricerca e alta tecnologia. Ma il mare è un bene comune che vogliamo e dobbiamo anche  proteggere. Accogliamo questa nuova edizione di Slow Fish con grande entusiasmo: un evento che permette di conoscere meglio il nostro mare e riscoprire il buon cibo e le nostre tradizioni» afferma il sindaco di Genova Marco Bucci
 
«Rendersi conto che tutto è interconnesso implica riconoscere la complessità come una ricchezza. Avere contezza dell’impatto a livello globale delle nostre azioni quotidiane è il primo passo: scegliendo il pesce per la nostra tavola, possiamo promuovere una pesca stagionale, locale, sostenibile oppure, al contrario, una pesca che non rispetta l’ambiente. Le nostre scelte possono sostenere le comunità costiere, incidere sulle disuguaglianze e sulla tutela degli ecosistemi marini e costieri. A Slow Fish, parlano di pesca i pescatori, di ricette le ostesse e gli osti: persone che leggono umilmente la realtà e provano a interpretare i cambiamenti attraverso il loro sapere. Una narrazione che facciamo grazie alla nostra rete e alle istituzioni che credono nel nostro lavoro a tutti i livelli, dai ministeri alle regioni, alle città presenti qui a Genova con le loro buone pratiche. Perché la rigenerazione degli ecosistemi marini e costieri inizia qui oggi» sottolinea Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia.
 
«Questi quattro giorni di Slow Fish a Genova assumono un’importanza estremamente rilevante perché siamo davanti a una crisi climatica che impone a tutti di cambiare paradigmi, comportamenti, modi di produrre e distribuire perché questa situazione è arrivata a un punto di irreversibilità. Gli obiettivi della comunità internazionale sono stati disattesi e quindi, se vogliamo contenere un disastro annunciato, è necessario che la società civile prenda coscienza, perché comportamenti individuali condivisi da milioni di persone possono fare la differenza. La salute dei mari non è solo determinata dal consumo di pesce cosiddetto povero, come i muscoli o le acciughe. Altri due elementi sono fondamentali. Il primo è  la stretta connessione della riviera con l’entroterra, che, come qui in Liguria, è depositario di una ricchezza e biodiversità straordinarie. Se l’entroterra perde la socialità, il territorio perderà di attrazione e non ci sarà più turismo. Purtroppo i nostri borghi hanno perso le botteghe a favore della grande distribuzione, le osterie a favore dei grandi ristoranti stellati. Il secondo è un impegno individuale, il mio appello a partire da Slow Fish: facciamola finita con la plastica monouso, oggi troppo impiegata nella produzione alimentare. La plastica è già entrata nel circuito alimentare quando consumiamo i nostri cibi, incidendo sulla nostra salute. Se vogliamo fare la differenza diciamo basta alla plastica monouso» dichiara Carlo Petrini, fondatore di Slow Food.

Tanti i temi al centro della manifestazione, a ingresso libero e già visitabile dalle 11 di questa mattina, che attraversano le conferenze e gli incontri con i pescatori: «Crisi climatica, siccità e alluvioni, la problematica dei rifiuti in mare, a partire dalla plastica, e le esperienze di chi li studia e li raccoglie, e il ruolo di primo piano che svolgono le città costiere, in quanto luoghi di scambio per eccellenza fra popolazioni, culture e merci» ricorda Serena Milano, direttrice di Slow Food Italia. Si comincia alle 15 nella Slow Fish Arena dell’area Masaf Dove la terra incontra l’acqua dove racconteremo le interconnessioni tra mare e terra insieme alla scienziata, divulgatrice e attivista Mariasole Bianco, protagonista del dialogo insieme al biologo e “planctologo” Pierre Mollo e Jacopo Pasotti, giornalista e comunicatore scientifico. La conferenza è trasmessa in streaming sul sito della manifestazione

Hubble, ancora due mesi per partecipare all’ottava edizione del programma di accelerazione per startup innovative.

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L’iniziativa realizzata grazie a Fondazione CR Firenze e Nana Bianca in collaborazione con la Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione, ha contribuito a creare negli anni un vero e proprio ecosistema dell’innovazione, a disposizione della città di Firenze e della Toscana in generale. All’interno dell’Innovation Center in Piazza di Cestello negli anni sono pervenute più di 2.300 application, sono stati valutati più di 150 team e sono state accelerate 44 startup Hubble.    

Nuove applicazioni di intelligenza artificiale, strumenti al servizio della salute o nuove soluzioni ecosostenibili? Quali saranno le iniziative innovative digitali che entreranno a far parte del programma di accelerazione Hubble? Lo scopriremo presto: per candidarsi all’ottava edizione c’è tempo fino al 31 luglio 2023.

Hubble è uno dei programmi di accelerazione per startup più conosciuti in Italia e noto anche a livello europeo, nato dalla collaborazione pluriennale e consolidata tra Fondazione CR Firenze, lo startup studio Nana Bianca, e la Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione dell’Università degli Studi di Firenze. Nel corso delle prime sette edizioni al programma Hubble emerge un dato che su cui riflettere, il costo per la creazione di un nuovo posto di lavoro, considerando gli investimenti fatti dai promotori, è di circa 3.000 euro, considerando l’estrema specializzazione del lavoro e la giovane età degli startupper si tratta di uno dei sistemi più efficienti nel territorio per dare opportunità alle nuove generazioni.

Hubble si rivolge a persone fisiche organizzate in team, a startup innovative e PMI innovative che vogliono sviluppare il loro prodotto o servizio nei settori della Cybersecurity, delle Smart City Solutions, Intelligenza Artificiale, Energy, Circular Economy, e Bioinformatica.

Ogni startup selezionata riceverà un contributo in denaro, potrà contare su una mentorship di alto profilo, quattro mesi di sessioni di formazione, il meglio dei servizi digitali per lo sviluppo del business e soprattutto entrare nell’ecosistema di innovazione di Nana Bianca e dell’ecosistema dell’innovazione fiorentino.

Tutte le informazioni e le modalità di partecipazione sono disponibili su https://programmahubble.it/ 

I progetti più interessanti saranno presentati davanti a una commissione di esperti che procederà a selezionare le startup che accederanno a un percorso di formazione imprenditoriale con più di 50 mentor. Il metodo Hubble prevede frequenti incontri one to one e business review mensili a cura di Nana Bianca e Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione dell’Università di Firenze.

Le startup che saranno selezionate si presenteranno durante l’evento di kick off che si terrà a novembre prossimo.

Il programma di accelerazione Hubble, nato nel 2017, è cresciuto fino a diventare un punto di riferimento nazionale per i giovani imprenditori digitali. Hubble è stato il primo laboratorio pensato per sostenere e lanciare le migliori venture imprenditoriali.

A questa iniziativa hanno poi fatto seguito altri programmi di accelerazione, tra i quali Italian Lifestyle, sempre realizzato dalla collaborazione di Fondazione CR Firenze con Intesa Sanpaolo Innovation Center, Nana Bianca e Fondazione per la  Ricerca e l’Innovazione dell’Università di Firenze, e diversi altri i cui Nana Bianca collabora con altri player del territorio: Baker Hughes Energy Ideas Generation Program; E-qube Startup & Idea Challenge; PRISMA – PRato Industrial SMart Accelerator. Si stima che in totale siano state oltre 5.000 le candidature esaminate da Nana Bianca, 106 in tutto le startup accelerate.

Con il programma Hubble sono state sostenute imprese che hanno conquistato una propria notorietà sul mercato e stanno ancora crescendo. Ne ricordiamo alcune:

Rifò, circular economy startup con distribuzione e vendita online di abbigliamento in cashmere, cotone e seta;

Easypol, che ha lanciato la prima app mobile fintech con cui gestire i pagamenti verso la PA e monitorare le proprie finanze con un unico wallet;

Vitamina, la prima piattaforma italiana online che personalizza gli integratori alimentari;

Labsitters, un progetto destinato ai bambini per imparare velocemente le lingue;

Roomless, una piattaforma che opera nel settore degli affitti immobiliari;

Etailing, che aiuta le aziende a guadagnare visibilità sui marketplace come Amazon;

Schoolr, piattaforma che offre servizi di ripetizioni online.

Loqui, piattaforma online che offre agli utenti la possibilità di creare un percorso di consulenza psicologica personalizzato;

Purilian, startup che utilizza l’Intelligenza Artificiale per comporre musica personalizzata in tempo reale per ambienti di vendita.

“Confermiamo il nostro sostegno a un’iniziativa che per promuove idee destinate a portare innovazione e ad avere un alto impatto sul nostro territorio – commenta il Direttore Generale di Fondazione CR Firenze, Gabriele Gori – All’Innovation Center di Fondazione CR Firenze abbiamo la possibilità di accogliere i giovani talenti e orientarli contribuendo così a sostenere una cultura imprenditoriale attenta alle nuove tecnologie”.

“Quando Hubble è partito sei anni fa era davvero un esperimento, un laboratorio destinato ai giovani che volevano fare impresa – commenta Alessandro Sordi, co-founder e CEO di Nana Bianca – Oggi possiamo dire che quell’esperimento è servito da modello per altri acceleratori che nel frattempo sono nati in tutta Italia e da noi il programma è cresciuto riuscendo a selezionare team sempre più  competenti e solidi capaci di realizzare progetti sempre più avanzati. Nell’ultima edizione abbiamo introdotto molte novità sia nel sistema di selezione, sia nella fase successiva  alla mentorship e all’accelerazione, posso affermare che Hubble è uno dei programmi più concreti di reale creazione di valore per i founder e per gli investitori e il modello che noi applichiamo oggi a Firenze sarà di nuovo un riferimento per il settore nel futuro”.

“È con grande piacere ed entusiasmo che proseguiamo con il nostro impegno in Hubble, il programma di accelerazione per startup che giunto alla sua ottava edizione è divenuto ormai un elemento fondamentale e strutturale nell’ecosistema metropolitano fiorentino dell’innovazione – afferma il Prof. Marco Pierini, Presidente della Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione -. Continueremo a supportare i talenti del nostro territorio, coinvolgendo costantemente il mondo della ricerca al fine di attivare competenze altamente specializzate a servizio delle nuove realtà imprenditoriali che qui hanno deciso di svilupparsi.”

A Rondine torna dal 8 al 11 giugno YouTopic Fest

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al festival del conflitto oltre 40 incontri e 70 relatori 

L’inaugurazione con la marcia dei giovani in cammino per la pace da Arezzo alla Cittadella.

Tra gli ospiti saranno presenti il vice-segratario Onu Moratinos, il cardinale Zuppi, Alberto Belli Paci, figlio di Liliana Segre, Arnoldo Mosca Mondadori, l’imprenditore Brunello Cucinelli,

il maestro Peppe Vessicchio, Sergio Valzania e molti altri.

(https://youtopicfest.rondine.org/programma)

Arezzo, 1 giugno 2023 – «Nel tempo accelerato, quale spazio alla fragilità e al dolore?». È questo il titolo della settima edizione di YouTopic Fest 2023, il Festival internazionale sul conflitto che aprirà le porte della Cittadella, porte che saranno spalancate dalla Marcia della Pace della mattina dell’8 giugno, primo giorno della settima edizione, che quest’anno propone un nuovo format.

YouTopic Fest 2023 è stato presentato nella sala della Giostra del Saracino del Comune di Arezzo da Franco Vaccari, presidente di Rondine Cittadella della Pace, Beppe Angiolini, Sugar, Alberto Belli Paci, Pietre d’inciampo di Milano e figlio di Liliana Segre, e Vincenzo Ceccarelli, consigliere Regione Toscana.

Il Festival propone quattro giorni disarmanti, dall’8 all’11 giugno, per offrire un’esperienza integrale dell’umano partendo dal tema della fragilità, per non farsi travolgere o restare paralizzati in quest’epoca in cui tutto è caratterizzato da complessità e accelerazione, ma per fare il «passo possibile» nel modo che è proprio di Rondine: la cura della relazione. 

«Con questa iniziativa, Rondine si presenta al cuore ferito delle città. L’idea di questo evento è partita sette anni fa quando gli ex studenti di Rondine sono tornati alla Cittadella raccontando dolori, speranze, successi e insuccessi. Con questa nuova edizione il desiderio è di aprirsi alla cittadinanza dicendo: “Siate curiosi. La guerra divide, mentre la pace unisce, non arrendiamoci alla logica della violenza!”. Così YouTopic rappresenta un tentativo di fare il passo possibile verso la pace», sono state le parole del presidente e fondatore di Rondine, Franco Vaccari.

Il Sindaco Alessandro Ghinelli ha dichiarato: «Si fa sempre più necessario parlare e portare testimonianze di pace, e Rondine è non soltanto il luogo ma anche il laboratorio dove in maniera continua ormai da oltre vent’anni si lavora insieme per diventare costruttori di pace. Il Festival è uno dei suoi eventi più visibili e attrattivi in particolare per i giovani, protagonisti assoluti di Rondine e vera speranza per un futuro senza conflitti. Arezzo è città di pace, un messaggio potente che YouTopic Fest contribuirà ad affermare e a diffondere sempre di più».

Dal mondo a Rondine, dalla scuola all’impresa, dalle questioni geopolitiche, ambientali ai temi sociali, economici, culturali fino alla musica, l’arte e lo sport, YouTopic Fest 2023 è una finestra su un nuovo approccio relazionale al conflitto, per rigenerare ogni persona.

Vaccari ha ricordato, inoltre, l’importante riconoscimento conferito a YouTopic Fest 2023: «Siamo onorati del sostegno del Presidente Mattarella che ha conferito la Medaglia del Presidente della Repubblica, quale suo premio di rappresentanzaalla manifestazione YouTopic Fest 2023».

«Conosco bene il cammino di Rondine, fin dagli esordi. Passatemi l’ossimoro: un’utopia concreta. Sembrava, infatti, un’utopia portare un messaggio di pace nel mondo, invece grazie al lavoro costante, con i giovani e le scuole, anche in Toscana e ad Arezzo, è sempre stata un’azione più concreta e meno utopistica. Porto il saluto del presidente della Regione, Eugenio Giani, di una regione che sa cos’è la guerra e ne ha subito le brutalità per questo ancora più attenta alla pace, che porta nel suo DNA. E per questi motivi abbiamo sempre sostenuto le attività di Rondine», ha sottolineato il consigliere Vincenzo Ceccarelli in rappresentanza della Regione Toscana, che è tra i patrocinatori della manifestazione. E ha aggiunto: «Con un richiamo a una più incisiva attività diplomatica, nazionale e internazionale, per far cessare la guerra, oltre ad aiutare chi è aggredito, Rondine ci ricorda che la storia non la fanno solo i personaggi ma anche le persone che si prendono a cuore la cultura della pace. Per questo cercherò di essere tra i marciatori dell’8 giugno: per promuovere la bellezza della pace rispetto alla brutalità della guerra».

L’8 giugno mattina partirà il lungo fiume di giovani e di tutti coloro che vogliano unirsi in cammino da Arezzo verso la Cittadella (partenza dal Centro Arezzo – Coop di via Amendola; per iscrizioni: youtopicfest.rondine.org) con la marcia Rondine in cammino per la pace, rappresentando simbolicamente il «passo possibile» e la sua forza generatrice, che già lo scorso anno ha visto partecipare migliaia di studenti da tutta la Toscana e che anche quest’anno l’iniziativa “Rondine in cammino per la pace” è organizzata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana e la Consulta Provinciale degli Studenti di Arezzo.

Roberto Curtolo, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Arezzo, ha commentato: «La collaborazione con Rondine è l’elemento cruciale della cooperazione tra scuola e territorio e la Marcia della Pace si inserisce tra il novero di iniziative che le scuole e Rondine stanno portando avanti insieme. Non è un caso isolato ma si lega in maniera precisa al progetto del Quarto Anno, che a sua volta è strettamente legato alle sezioni Rondine e ai percorsi Rondine all’interno delle istituzioni scolastiche, portando avanti progetti di inclusione sociale e civile. La Marcia della Pace è l’aspetto pubblico della collaborazione tra Rondine e le scuole aretine, che si è allargata a quelle regionali e italiane grazie alla diffusione delle sezioni Rondine, partite da Arezzo e propagatesi sul territorio nazionale».

«Ogni tanto ci scordiamo che alla base di una società ci dovrebbe essere la convivenza pacifica – spiegano Shasika Weerasinghe, presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Arezzo, e Lucia Galli, assessora della Commissione sociale della stessa -. Con questa iniziativa, infatti, i giovani e gli studenti possono mostrare di non essere quel ritratto di nullafacenti con il quale spesso vengono dipinti: abbiamo una coscienza morale che ci spinge a non rimanere apatici e indifferenti. La Consulta, rappresentando gli studenti delle scuole superiori, anche quest’anno, come lo scorso, si impegna a promuovere il progetto “In cammino per la pace” collaborando con Rondine».

Il presidente Vaccari ha poi rivolto un pensiero ai due ‘marciatori’ che idealmente sono già uniti alle migliaia di ragazzi nel cammino da Arezzo fino alla Cittadella, che l’anno scorso ha radunato oltre 4mila studenti da tutta la Toscana: «Siamo molto contenti di aver ricevuto nell’udienza generale del 31 maggio una “benedizione” del Festival da parte di Papa Francesco, che di fatto è stato nominato “primo marciatore” di questo fiume umano di pace. Il secondo camminatore ideale è il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro Monsignor Andrea Migliavacca, che sarà presente l’8 giugno a fianco degli studenti»

In conferenza stampa è intervenuto anche Aldo Poponcini, Comandante Municipale Arezzo, che, nell’invitare tutta la cittadinanza a unirsi ai giovani nel cammino di pace verso Rondine, ha richiamato i partecipanti ad alcune regole: «Grazie all’amico Franco Vaccari e all’amministrazione comunale, con il nostro lavoro, saremo testimonial di pace e questo ci farà lavorare con minor fatica per far sì che la logistica della Marcia da Arezzo a Rondine si svolga nel migliore dei modi. Perché questo si realizzi richiamo i partecipanti ad alcune regole. La puntualità nel radunarsi entro le 8.30 nel piazzale della Coop, da lì poi si procederà per via Setteponti, la rotatoria Setteponti, Quarata, Ponte Buriano, Meliciano, per poi rientrare nella strada che porta a Rondine, dove il servizio d’ordine sarà fatto dai nostri agenti e dai volontari della Cittadella della Pace».

Nel corso dei quattro giorni, ci saranno ospiti del territorio, dall’Italia e dal mondo per raccontare come il loro conflitto sia stato fonte di crescita.

Il lavoro di Rondine per la pace, d’altronde, non potrebbe realizzarsi senza la sinergia e il sostegno di partner e istituzioni del territorio, nazionali e internazionali. Tra queste, l’ONU: grazie al recente accordo tra Rondine e UNAOC, l’Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite alla presenza della Missione Permanente d’Italia alle Nazioni Unite, la Cittadella della Pace è stata formalmente riconosciuta come un attore forte nei contenuti e affidabile a livello di interazione con le Nazioni Unite, verso la creazione di progettazioni condivise, per sostenere e promuovere l’attivismo dei giovani di tutto il mondo verso la pace, il dialogo, anche nelle zone più difficili del pianeta sconvolte da conflitti o da difficili ricostruzioni post-conflitto.

Un riconoscimento che è consolidato anche dalla partecipazione del Vice-Segretario Generale delle Nazioni Unite e Alto Rappresentante ONU per l’Alleanza tra le civiltàMiguel Angel Moratinos.

Tra gli ospiti relatori ci sarà anche il Cardinal Matteo Zuppi, presidente CEI, incaricato di condurre una missione, in accordo con la Segreteria di Stato, che contribuisca ad allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina, nella speranza, mai dimessa dal Santo Padre, che questo possa avviare percorsi di pace. Il Cardinal Zuppi interverrà nel panel dell’8 giugno, dal titolo “Religioni e fratellanza nel Mediterraneo: generazioni in dialogo”.

A Sergio Valzania, scrittore, saggista e storico, autore radiofonico e televisivo, che è stato anche vicedirettore di Radio Rai, il compito di condurre gli appuntamenti dal titolo L’Angolo del conflitto, all’interno di YouTopic Fest, dove a mettersi a nudo su conflitto e relazione saranno personaggi del panorama culturale italiano e internazionazionale, tra cui Arnoldo Mosca Mondadori, presidente Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti. E ancora, l’imprenditore Brunello Cucinelli, il Maestro Peppe Vessicchio, la docente di Antropologia dell’immigrazione Maryan Ismail Alberto Belli Paci, Pietre d’Inciampo di Milano, figlio di Liliana Segre, che con Rondine ha una relazione speciale e di lunga data, che ha dichiarato: «Ho conosciuto Rondine grazie a mia madre e alla sua ultima testimonianza pubblica, dove ha ricordato il famoso discorso della pistola abbandonata dal comandante nazista che lei non raccolse perché è una donna di pace: un gesto eroico ed encomiabile il suo. Nel momento in cui sono arrivato nella Cittadella sono rimasto affascinato da questa meravigliosa realtà, che cerca di trasformare la teoria in pratica, valutando, analizzando e portando avanti concetti di pace. Così ho deciso di mettermi a disposizione per diffondere il Metodo Rondine nelle scuole del Nord Italia, dove abbiamo trovato dirigenti, insegnanti e studenti entusiasti. Anche quest’anno, quindi, mi metterò a disposizione e mi sottoporrò all’angolo del conflitto per dare il mio contributo nei giorni del Festival. Per gli amici di Rondine sarò sempre disponibile».

Gli eventi in città

Il programma quest’anno sarà ancora più ricco e coinvolgente, e prevede oltre agli eventi in programma nel borgo di Rondine, anche due iniziative che si terranno nella città di Arezzo e anticipano le quattro giornate della Cittadella della Pace.

La prima omaggia Simone Cristicchi e la sua musica il 4 giugno, alle ore 21.30, al Teatro Petrarca, con il concerto «Paradiso, dalle Tenebre alla Luce»promosso assieme al Comune di Arezzo e la Fondazione Guido d’Arezzo (per i biglietti www.discoverarezzo.com); un’opera a voce e orchestra sinfonica che rinnova il connubio di uno dei più noti e amati cantautori italiani con OIDA, l’Orchestra Instabile di Arezzo, che in questa occasione si compone di 22 musicisti, mentre la direzione artistica è affidata a Valter Sivilotti.

Il 6 giugno, in Corso Italia n. 60, a partire dalle ore 19, la moda veste la pace: Beppe Angiolini, fondatore e titolare di SUGAR, presenta la special edition dedicata a Rondine di t-shirt SUGAR, che diventerà l’uniforme del Festival. «Quello con Rondine è stato un incontro splendido che nell’assise col Santo Padre ha avuto una prima sintesi che porterò sempre con me. Insieme, poi, abbiamo deciso di realizzare una t-shirt SUGAR dedicata alla Cittadella della Pace e al messaggio di Rondine nel mondo. Una maglietta che fa da apriporta per l’evento del 6 giugno, dove venderemo le t-shirt per finanziare i progetti di Rondine. Vorrei sottolineare l’importanza del lavoro fatto da Franco Vaccari e ricordare che la Cittadella della Pace è un’esperienza unica e rara nel mondo, un’esperienza di cui la città di Arezzo dovrebbe valorizzare sempre di più», ha dichiarato Angiolini.
 

YouTopic Fest 2023 si avvale anche della collaborazione di prestigiose case editrici italiane, quali Franco Angeli, il Mulino e Paoline.

Ad accogliere i tanti ospiti di YouTopic Fest saranno i giovani di Rondine, che ogni giorno lavorano insieme per la trasformazione creativa del conflitto, scoprendo la persona nel proprio nemico, attraverso il lavoro difficile e sorprendente della convivenza quotidiana. L’obiettivo è contribuire a un pianeta privo di scontri armati, in cui ogni persona abbia gli strumenti per gestire creativamente i conflitti, in modo positivo.

«Ci sarà poi l’opportunità di stare insieme, incontrarsi, momenti di sport, una camminata nella riserva di Ponte Buriano, espressioni artistiche. Vorremmo che fosse una vera e propria festa dove tutti sono invitati», conclude il presidente di Rondine Cittadella della Pace, Franco Vaccari.

L’ingresso a YouTopic Fest 2023 è libero previa iscrizione online sul sito: https://youtopicfest.rondine.org/ 

FONDAZIONE PALAZZO TE | Ciclo di conferenze online: PER UN’EUROPA DELLA CULTURA | dal 6 giugno 2023

Un progetto di Fondazione Palazzo Te e Blest – Università Bocconi, nell’ambito della Scuola di Palazzo Te 2023 e della stagione espositiva 2023 di Palazzo Te Mantova: l’Europa delle città.

Ciclo di conferenze online tra scienziati politici, giuristi, storici e storici dell’arte per la proposta di una dichiarazione sintetica sull’Europa culturale e le politiche culturali nel prossimo futuro.

I dialoghi saranno successivamente presentati come documenti visivi e podcast e offriranno la base per la proposta di una dichiarazione sintetica sull’Europa culturale e le politiche culturali nel prossimo futuro.

PROGRAMMA

6 giugno 2023 | ore 17.30

Mr. Europe. Rubens e le radici della modernità europea

MAURIZIO FERRERA, Università di Milano,

discussant RAFFAELLA MORSELLI, Università di Teramo

13 giugno 2023 | ore 17.30

Sul tempo: le narrazioni fondanti della Comunità europea

CATHERINE DE VRIES, Università Bocconi

discussant FRANCESCA CAPPELLETTI, Galleria Borghese di Roma

in lingua inglese

20 giugno 2023 | ore 17.30

Europa: uno “state of mind” al di là delle culture e delle identità

RIVA KASTORYANO, Science Politique, Harvard

discussant STEFANO BAIA CURIONI, Fondazione Palazzo Te

in lingua inglese

27 giugno 2023 | ore 17.30

“In difference we trust”. I fondamenti interculturali del diritto europeo

DAMIANO CANALE, Università Bocconi

discussant CRISTINA LOGLIO, Europa Nostra

4 luglio 2023 | ore 17.30

Diritto e Cultura in Europa

LORENZO CASINI, IMT Lucca

discussant STEPHAN SIMON, Rathgen – Forschungslabor, Staatliche Museen zu Berlin – PreuiBcher Kulturbesitz

in lingua inglese

Crisi Fimer, Galletti e Pierazzi (M5S): ”Nostra priorità è la salvaguardia dei livelli occupazionali. Mozione in Regione e sensibilizzazione presso il Ministero”

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Arezzo, 05 giugno 2023 – Il Movimento 5 Stelle annuncia iniziative per portare un pieno sostegno ai lavoratori coinvolti nella crisi della Fimer Spa di Terranuova Bracciolini.

Tommaso Pierazzi, consigliere comunale e coordinatore provinciale del M5S aretino, esprime grande preoccupazione per la situazione critica della Fimer: “Seguiamo con apprensione le notizie provenienti da Terranuova Bracciolini riguardo all’interruzione delle trattative tra Fimer Spa e McLaren Greybull.”

Secondo il coordinatore provinciale del M5S, “Il primo pensiero va ai lavoratori e alle loro famiglie per il dramma che stanno vivendo da troppo tempo, con il pieno appoggio e sostegno del Movimento 5 Stelle. Tuttavia, troviamo assurdo che un’azienda leader nella produzione di inverter fotovoltaici, che conta su personale altamente qualificato, possa “giocare”il futuro di tanti lavoratori.”

“Mi sono confrontato sulla questione con la coordinatrice regionale del Movimento 5 Stelle, Irene Galletti, per informare il Presidente Giuseppe Conte degli ultimi sviluppi e avviare un’azione di sensibilizzazione presso il Ministero competente. Il Valdarno ha perso molte realtà produttive in questi anni, nonostante fossero aziende leader di mercato, e non possiamo permettere che ciò accada nuovamente”. CosìTommaso Pierazzi, consigliere comunale e coordinatore provinciale.

La consigliera regionale e coordinatrice toscana del M5S, Irene Galletti, risponde all’appello dichiarando: “La grave incertezza sul futuro della Fimer richiede un intervento immediato da parte della Regione e del Governo nel corso delle trattative. Secondo le informazioni disponibili, da un lato i soci stanno cercando nuovi investitori che possano rilanciare l’industria, presentando un piano industriale credibile. Dall’altro lato, ci sono le preoccupazioni dei 280 lavoratori che, giustamente, si mostrano scettici di fronte alla situazione attuale del gigante degli inverter fotovoltaici, e chiedono risposte dall’azienda e un sostegno da parte della politica di governo.”

“Per quanto mi riguarda”, afferma il rappresentante del Movimento 5 Stelle, “sono fermamente al fianco dei lavoratori e chiedo alla Giunta toscana di dare la massima priorità alla salvaguardia dei posti di lavoro, lavorando per trasferire questa realtà industriale a una proprietà in grado di garantire un futuro solido e di rilanciare un’azienda con il potenziale per competere con successo nel crescente mercato delle energie rinnovabili.”

“Apprezzo l’intervento del Presidente Giani, che ha incontrato i lavoratori alcuni giorni fa”, sottolinea Galletti, “ma occorre un impegno più incisivo. Pertanto presenterò una mozione in Consiglio regionale per coinvolgere tutte le forze politiche presenti nella ricerca di soluzioni, garantendo non solo solidarietà, ma anche il pieno sostegno dell’Assemblea toscana. L’obiettivo è ovviamente preservare la stabilità sociale e finanziaria di tutte le famiglie dei lavoratori coinvolti nella crisi e scongiurare il declino dell’economia locale che verrebbe causato dalla scomparsa di questa importante realtà produttiva” conclude Irene Galletti, consigliera regionale e coordinatrice del Movimento 5 Stelle in Toscana.

Cibo, bevande e videogiochi: sondaggio svela cosa preferiscono i gamer italiani (shock!)

Un sondaggio ( https://www.imiglioricasinoonline.net/abitudini-alimentari-dei-gamer/ ) su 800 gamer italiani residenti in Italia usando pollfish.com ( https://www.pollfish.com/ ) ha aiutato a comprendere al meglio quali siano le abitudini alimentari dei videogiocatori italiani.

Gli intervistati scelti erano così divisi: il 54,84% maschi e il 45,13% donne. L’età presente degli intervistati va dai 16 ai 54 anni, con una predominanza delle fasce tra i 18 e i 24 anni (20,75%), 25-34 anni (23,25%) e 35/44 anni (22,75%).

Il sondaggio verte su quante volte alla settimana, e con che regolarità, gli intervistati giochino ai videogiochi, su quale console o PCse mangino (e cosa) durante la sessione di gioco e se ci siano stati cambiamenti legati al Covid (argomento interessante vista la differenza di abitudini di vita tra lockdown e post