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PISTOIA MUSEI

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IL CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI

DAL 5 ALL’11 GIUGNO 2023
Pistoia Musei

www.pistoiamusei.itIL PUBLIC PROGRAM
VENERDÌ 9 GIUGNO 2023 ore 10.00
 Il restauro del grande disegno “Crocifissione” di Jorio Vivarelli
Convegno di studi
 Info al seguente linkAntico Palazzo dei Vescovi
Piazza del Duomo, Pistoia
Il grande disegno “Crocifissione” fu eseguito da Jorio Vivarelli nel 1952 in preparazione alla scultura in legno commissionatagli da Giovanni Michelucci per la Chiesa della Vergine a Pistoia.Negli anni l’opera si era deteriorata nella sua parte centrale. L’importante restauro realizzato nei laboratori dell’Opificio delle Pietre Dure ha ricostituito l’integrità della carta e restituito al disegno luminosità e purezza del colore, qualità che emergono con grande risalto alla visione diretta.
SABATO 10 e DOMENICA 11 GIUGNO 2023 dalle ore 10.00
 CARO FUTURO Info al seguente link Museo di San Salvatore
via Tomba di Catilina, Pistoia
Il Museo di San Salvatore ospiterà una serie di elaborati realizzati dalle scuole primarie di Pistoia nell’ambito del progetto Caro futuro, l’attività per le classi di scuola primaria dedicata al percorso archeologico del museo.I bambini coinvolti si sono immaginati archeologi del futuro costretti a decifrare i resti di un’antica civiltà: la nostra. Alcuni degli elaborati prodotti saranno esposti accanto agli oggetti di origine cinquecentesca ritrovati nell’urna votiva scoperta in occasione del recente restauro della Chiesa di San Salvatore. 
LE MOSTRE
ALTAN, CIPPUTI E LA PIMPA
Il mondo com’è… e come dovrebbe essere

25 marzo – 30 luglio 2023Palazzo Buontalenti Armando e la cagnolina Pimpa; il metalmeccanico Cipputi; la quotidianità di Ugo e Luisa. Ai personaggi di vignette che il pubblico ama da oltre cinquant’anni è dedicata la mostra ALTAN, Cipputi e la Pimpa. Il mondo com’è… e come dovrebbe essere, promossa da Pistoia Musei, Fondazione Caript e ospitata a Pistoia negli spazi di Palazzo Buontalenti dal 25 marzo al 30 luglio 2023ACQUISTA IL TUO BIGLIETTO
IN VISITA | GIORGIO DE CHIRICO
22 aprile – 22 ottobre 2023Palazzo de’ Rossi Giorgio de Chirico torna in mostra a Pistoia dopo 40 anni. Il celebre quadro Manichini in riva al mare sarà esposto dal 22 aprile 2023, nell’ambito del progetto In visita, all’interno del percorso permanente Collezioni del Novecento di Pistoia Musei a Palazzo de’ Rossi. L’esposizione ha il sostegno di Fondazione Caript e la collaborazione di Intesa Sanpaolo. ACQUISTA IL TUO BIGLIETTOASCOLTA LA PLAYLIST
COLLEZIONI DEL NOVECENTO Palazzo de’ Rossi Collezioni del Novecento è il percorso espositivo dedicato agli artisti attivi a Pistoia dai primi del Novecento ai giorni nostri. L’allestimento narra le vicende di un intero secolo fino alla contemporaneità, raccontando la vivacità e l’esuberanza degli artisti del XX e XXI secolo e tracciando una panoramica rappresentativa dell’epoca. Esposte, fra le altre, le opere di Galileo Chini, Eloisa Pacini, Egle Marini e Marino Marini, Gualtiero Nativi, Mario Nigro, Umberto Buscioni e dei millennials Federico Gori e Zoè Gruni. ACQUISTA IL TUO BIGLIETTO
MUSEO DI SAN SALVATORE Chiesa di San Salvatore San Salvatore è la quarta sede – dopo Palazzo Buontalenti, Palazzo de’ Rossi e Antico Palazzo dei Vescovi – con cui Pistoia Musei porta a compimento il suo importante e impegnativo progetto di sistema museale nel cuore di Pistoia. Una delle chiese più antiche della città, di cui si ha notizia sin dal X secolo, dopo due secoli di abbandono apre nuovamente le sue porte rivelando una storia inaspettata. ACQUISTA IL TUO BIGLIETTO
Per ulteriori informazioni e richieste di materiali stampa scrivere a denise@larafacco.com, alberto@larafacco.comUfficio stampa Pistoia MuseiLara Facco P&C

 Nuoto CSI: nell’acqua tricolore 215 ori

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Concluso nella piscina olimpionica di Lignano il 19° Campionato Nazionale CSI

 medaglia 10 regioni. Nel Trofeo per Società vince la Vittoria Alata Nuoto Brescia, innanzi al Forum Sport Center Roma e al Nuoto Club Azzurra 91 Bologna. Tanti gli azzurri del nuoto che hanno salutato i 1420 finalisti in vasca

Con le 24 staffette dei 4×50 al sabato pomeriggio e dei 4×50 misti disputati domenica 4 giugno, si è concluso a Lignano Sabbiadoro (UD), nell’acqua della piscina del Bella Italia Village, il 19° Campionato Nazionale CSI di Nuoto., che ha visto in corsia gareggiare 1420 finalisti.
Le dieci categorie in gara, dagli Esordienti ai Master, con inclusi gli atleti con disabilità, hanno così conosciuto le 215 medaglie d’oro assegnate nei vari stili, distanze e per genere. Tra le società brillano su tutte la Vittoria Alata Nuoto Brescia, con 58 atleti a podio, il Nuoto Club Azzurra 91 Bologna, con 13 campioni e 39 podi complessivi, e lo Spazio Sport Alzano (BG), con 22 medaglie conquistate, come la Sintesi Napoli. Può sorridere anche la Dinamic Nuoto Vallecamonica, con 12 ori ed un bronzo, e nel medagliere societario anche Forum Roma, Vallebelbo Sport Alessandria e Atlantide Cagliari, tre società che applaudono nove loro campioni in vasca. Dietro la forza delle cuffie lombarde, con 277 medaglie conquistate dai nuotatori dei Comitati della regione, dall’acqua friulana schizzano risultati prestigiosi anche per Campania, Lazio, Trentino e Piemonte, di ritorno a casa rispettivamente con 83, 68, 38 e 44 medaglie vinte. Degne di nota e molto applaudite le tre medaglie umbre, due argenti e un bronzo, e le sei toscane, due d’oro e quattro bronzi.
Nel Trofeo per Società, assegnato alla Società con il maggior numero di punti in base ai piazzamenti di ogni atleta in vasca in ogni singola gara disputata, la spunta la bresciana Vittoria Alata Nuoto, davanti al Forum Sport Center Roma e Nuoto Club Azzurra 91 – CSI Bologna.
Delle 69 società sportive, presenti al Campionato Nazionale CSI, provenienti da 27 diversi Comitati territoriali, ben 56 hanno potuto festeggiare una medaglia con almeno un nuotatore sul podio. Come in ogni evento nazionale del CSI, non è mancato l’appuntamento comunitario con la santa Messa, celebrata dall’assistente ecclesiastico nazionale ciessino, don Alessio Albertini. A bordo vasca e non solo, non sono poi passati inosservati i ragazzi della pagina social “Nuotatori Brutti”, content creator che hanno divertito e animato i finalisti di ogni età con sorprese, sfottò e sfide d’eccezione.
A regalare emozioni agli atleti presenti nell’acqua di Lignano Sabbiadoro, sono arrivati anche i saluti – ad incitare i partecipanti in gara – dei grandi campioni italiani del nuoto, come Stefano Ballo, Simone Cerasuolo, Simone Barlaam, Sara Franceschi, Matteo Restivo, Lorenzo Zazzeri, Federico Poggio, Antonio Fantin, Ilaria Bianchi e Lorenzo Mora.

FOTO: https://www.centrosportivoitaliano.it/eventi/evento/campionato-nazionale-di-nuoto-2023

CLASSIFICHE:
https://drive.google.com/drive/folders/1DgSqhNQ7dWImey0SU-rsgpPV7E-dTzQF

Felice Alborghetti

Area Comunicazione e Innovazione Tecnologica

Ufficio Stampa
Centro Sportivo Italiano APS – Presidenza Nazionale

Castel del Piano il progetto ‘Ti racconto il Palio!’

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La galleria delle foto

I bambini della scuola primaria diventano voci narranti nei video sulla manifestazione. Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo: “Iniziativa che dà il senso dell’identità della nostra terra”. La consigliera Donatella Spadi: “I giovani porteranno la memoria di ciò che tramandiamo loro”

di Angela Feo

Firenze – Il Palio di Castel del Piano narrato dai bambini. Le voci dei piccoli alunni della scuola primaria Santucci dell’Istituto comprensivo Vannini-Lazzaretti di Castel del Piano nei video che mostrano la manifestazione storica più importante della cittadina del grossetano, grazie al progetto ‘Ti racconto il Palio! Emozioni, colori e storia di Castel del Piano’, realizzato dalla Consulta delle Contrade con il contributo del Consiglio regionale della Toscana. L’iniziativa, in linea con la legge regionale sulle rievocazioni storiche, è stata presentata a tutta la comunità questa mattina (giovedì 1 giugno) in piazza Carducci.

I tre video realizzati, risultato del lavoro di un anno, raccontano tre momenti del Palio, che i circa 200 bambini coinvolti nel progetto hanno prima studiato e approfondito insieme ai rappresentanti delle contrade e poi raccontato, incidendo le loro voci in una sala di registrazione professionale.

“E’ bello essere qui a Castel del Piano insieme ad una comunità che si riunisce intorno al suo Palio – ha detto il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo –. La Toscana è terra di arte, di storia, di bellezza, di tante tradizioni importanti come questa, che devono essere sostenute perché danno il senso dell’identità della nostra regione. Insieme alle bimbe e ai bimbi possiamo guardare al futuro con speranza. Teniamo insieme tradizione e innovazione per costruire una Toscana migliore”.

Dell’importanza del coinvolgimento dei giovani nelle manifestazioni storiche ha parlato la consigliera regionale Donatella Spadi: “Sono loro – ha detto – che poi dovranno portare la memoria di quello che noi gli tramandiamo, per questo reputo quella di oggi un’occasione bella e estremamente importante”.

Il progetto ha anche una finalità di promozione turistica, come ha sottolineato l’assessore al Turismo della Regione Toscana Leonardo Marras. “Questa iniziativa – ha detto – diventa, attraverso i bambini, un’occasione di promozione. Sempre di più dobbiamo riconoscere in Toscana il valore storico artistico e di attrattività che hanno queste manifestazioni. D’altra parte riconoscere l’identità attraverso questi eventi significa anche presentarsi come una comunità immersa profondamente nei valori e nella sua storia che sprigiona emozioni da vivere”.

Il sindaco di Castel del Piano, Michele Bartalini, ha parlato dell’importanza del ruolo delle contrade “che insegnano ai giovani ciò che significa vivere la comunità, le sue manifestazioni e le sue tradizioni. Un applauso va alla Consulta delle contrade che organizzato questa giornata”.

Proprio Arianna Arezzini, presidente della Consulta delle contrade di Castel del Piano, ha raccontato la genesi del progetto. “Abbiamo voluto tenere insieme tre dei principi che guidano la legge regionale sulle rievocazioni storiche: la divulgazione della tradizione, la promozione turistica e il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche – ha spiegato – Abbiamo quindi scelto di far parlare i bambini, facendo leva sulla loro innata propensione al digitale. Da oggi in poi chiunque cercherà on-line notizie sul Palio di Castel del Piano troverà i video che raccontano la nostra festa con la loro voce. Questo è il primo anno, ma la nostra idea è quella di proseguire il progetto fino a creare un archivio digitale sempre più ricco”.

Oltre al lavoro della Consulta, importante è stato anche quello delle insegnanti, come ha evidenziato il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Vannini Lazzaretti di Castel del Piano, Giovanni Raimondi. “Riteniamo che queste iniziative – ha aggiunto – come tante altre che l’amministrazione comunale propone all’istituzione scolastica, siano meritevoli della partecipazione della scuola perché rappresentano un fattore di conoscenza del territorio e di integrazione, anche per i bambini stranieri. Tutti questi percorsi rientrano dunque nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza globale”.

Le dichiarazioni in video


Manuela Bollani ospite di Red Ronnie 

Martedì 6 giugno in diretta dalle 21.00

Dopo il successo al Teatro dell’Olivo di Camaiore con il suo spettacolo Molesta, e l’applaudita  partecipazione alla prima edizione di Solo per una notte, manifestazione diretta da Elodie Lebigre che ha incantato Lido di Camaiore, la CantAuttrice Manuela Bollani martedì 6 giugno a partire dalle ore 21.00 sarà ospite del programma in diretta We have a dream di Red Ronnie.

“Vorrei tornare indietro dalla me adolescente che rimaneva incollata alla TV a vedere il Roxy Bar per dirle che un giorno avrà l’opportunità di essere ospite del mitico Red Ronnie. -Dichiara Bolani- Sono davvero entusiasta di questo incontro con un pilastro del giornalismo musicale italiano!”

Da sempre profondo conoscitore e divulgatore di musica, tutta la musica purché di qualità, Red Ronnie non ha mai lasciato orfano il pubblico che lo segue con grande attenzione sulla sua  web tv www.redronnie.tv e sui suoi canali social  (Youtube, Facebook, Twitter, Twitch) 

Manuela Bollani attualmente è impegnata nel tour estivo del suo concerto #conammòre Tutto il Resto è Boh che sarà in scena il 2 agosto in Piazza XXIX maggio a Camaiore ed è coinvolta nel progetto Il Canto della Balena che la vedrà attiva durante l’estate nella conduzione di eventi live streaming a cadenza settimanale.

Segui Manuela Bollani sui suoi social

IG: https://www.instagram.com/manuelabollani/

FB: https://www.facebook.com/ManuelaBollani

YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCqplB5xWkzm4k1kjuXVDql

TikTok: https://www.tiktok.com/@manuelabollani

Spotify: https://open.spotify.com/artist/1sN7cARe1k0NwJjgm1

AGENDA DELLA SETTIMANA

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APPUNTAMENTI DAL 5 ALL’11 GIUGNO 2023

lunedì 5 giugno 2023, dalle ore 10.00 | PRESS PREVIEW E OPENING


FONDAZIONE NICOLA TRUSSARDI

DIEGO MARCON

Dramoletti

a cura di Massimiliano Gioni

Nel ventesimo anno della sua attività nomade, la Fondazione presenta la prima mostra istituzionale antologica in Italia di uno degli artisti italiani più interessanti dell’ultima generazione. Per questa nuova incursione ha scelto il Teatro Gerolamo, un teatro per marionette, celebre come “la piccola Scala”, disegnato nell’Ottocento da Giuseppe Mengoni, stesso architetto della Galleria Vittorio Emanuele, dove è iniziato il percorso della Fondazione vent’anni fa.

PRESS PREVIEW: ore 10.00 – 14.00

RSVP obbligatorio

OPENING: ore 18.00 – 21.00

RSVP obbligatorio

Teatro Gerolamo

Piazza Beccaria 8, Milano

Per maggiori informazioni: lara@larafacco.com, denise@larafacco.com


lunedì 5 giugno 2023, ore 21.30 | SPETTACOLO TEATRALE


PALAZZO TE

Eurovision

in collaborazione con Teatro Magro

Parte del progetto Crossroads e della rassegna Europa e libertà, lo spettacolo conclude un laboratorio di Teatro Magro, il cui estratto verrà presentato a Palermo nell’ambito di Mercurio Festival.

Per informazioni e prenotazioni qui

Palazzo Te, Cortile d’Onore

Viale Te 13, Mantova

Per maggiori informazioni: marianita@larafacco.com, carlotta@larafacco.com


martedì 6 giugno 2023, dalle ore 11.30 | PRESS PREVIEW E OPENING


MUSEO DELLE CIVILTÀ

MUSEO DELLE OPACITÀ

a cura di Gaia Delpino, Rosa Anna Di Lella, Matteo Lucchetti,

supervisione generale Andrea Viliani

BERTINA LOPES

a cura di Claudio Crescentini, Paola Ugolini

supervisione generale Andrea Viliani

PRESS PREVIEW: ore 11.30 – 13.30

ACCREDITO STAMPA

Visita guidata alle mostre con le curatrici e i curatori:

Claudio Crescentini, Paola Ugolini, Bertina Lopes

Gaia Delpino, Rosa Anna Di Lella, Museo delle Opacità, collezioni storiche Matteo Lucchetti, Museo delle Opacità, collezioni contemporanee

OPENING: ore 17.00 – 21.00

SCARICA L’INVITO

Museo delle Civiltà – Palazzo delle Scienze

Piazza Guglielmo Marconi, 14, Roma

Per maggiori informazioni: camilla@larafacco.com, marianita@larafacco.com


martedì 6 giugno 2023, ore 15.00 | INCONTRO


MUSEION

Incontri Dialogici

Con Brita Köhler

Cosa accade quando un polpo intraprende un viaggio per cambiare ambiente? Un incontro per condividere esperienze nel contesto dell’opera umoristica e poetica del viaggiatore e artista Shimabuku.

Incontro in lingua italiana e tedesca.

Prenotazione obbligatoria chiamando il numero 0471223435/13.

Museion – Museo d’arte contemporanea di Bolzano

Piazza Piero Siena, Bolzano

Per maggiori informazioni: claudia@larafacco.com, alessandro@larafacco.com


martedì 6 giugno 2023, ore 17.30 | PUBLIC PROGRAM


PALAZZO TE

Mr. Europe. Rubens e le radici della modernità europea

nell’ambito del Public Program Mantova: L’Europa delle città

Venticinque anni fa la rivista The New Yorker dedica un servizio a Rubens, definendolo Mr. Europe: infatti il suo dipinto sulle conseguenze della Guerra dei Trent’anni si può dire abbia gettato i semi di un nuovo progetto di convivenza civile basato su tolleranza e libera espressione delle idee. In quelle stesse terre, tre secoli dopo, nasceva l’Unione Europea.

Intervengono

Maurizio Ferrara, Università di Milano Raffaella Morselli, Università di Teramo

Partecipazione gratuita con iscrizione obbligatoria al seguente link

Viale Te 13, Mantova

Per maggiori informazioni: marianita@larafacco.com, carlotta@larafacco.com


martedì 6 giugno 2023, ore 20.00 | SPETTACOLO


ALESSANDRO SCIARRONI

Save the last dance for me

Nell’ambito del Festival Interplay

Biglietti al seguente link

Casa del Teatro

Corso Galileo Ferraris, 266, Torino

Per maggiori informazioni: camilla@larafacco.com


mercoledì 7 giugno 2023 | PUBBLICAZIONE ONLINE


POMPEII COMMITMENT

Miao Ying. Tempus Fugit: Pompeii’s Paradox and Fading Empires

Capitolo 5

Una serie di dipinti digitali di nuova produzione, dal titolo Inventory of Magic Mining NO. 1-5, dà avvio alla Digital Fellowship di Miao Ying. Lavori che alludono a un misticismo tecnologico appartenente a narrazioni più-che-umane, e sono un indizio importante per orientarsi nella lettura della graphic novel che verrà svelata gradualmente su pompeiicommitment.org, con la pubblicazione di un nuovo capitolo ogni due settimane.

Per maggiori informazioni: alberto@larafacco.com, carlotta@larafacco.com


mercoledì 7 giugno 2023, dalle ore 18.00 | PROIEZIONI


MUSEION

Jeff Preiss

Proiezione di due film del regista americano a cura di ZeLIG

Nell’ambito della mostra Time Frame

ore 18.00: STOP (en), una cronaca in formato lungometraggio ricavata da 2500 pellicole 16mm da 100 piedi girate tra il 1995 e il 2011, e ordinate in sequenze cronologiche da quattro mezzore. Una produzione incentrata sul linguaggio convenzionale degli home movies.

ore 20.30: Let’s get lost (en), documentario americano del 1988 sulla vita e la carriera turbolente del trombettista jazz Chet Baker, scritto e diretto da Bruce Weber. Il titolo richiama il brano “Let’s Get Lost” di Jimmy McHugh e Frank Loesser, tratto dalla colonna sonora del film Happy Go Lucky (1943) e inciso da Baker per la Pacific Records.

Filmclub Bolzano

Via Streiter 8/D, Bolzano

Per maggiori informazioni: claudia@larafacco.com, alessandro@larafacco.com


mercoledì 7 giugno 2023, ore 21.00 | SPETTACOLO


PALAZZO TE

Lo cunto de li cunti. Storie a Palazzo

In collaborazione con Move Academy

Dal ‘600 napoletano, passando attraverso la corte di Mantova, ci arriva un racconto di Gianbattista Basile, letterato, scrittore che soggiornò alla corte di Vincenzo Gonzaga. Dal suo Lo cunto de li cunti, è tratto lo spettacolo di teatro danza Ninnillo e Nennella, con ispirazione alla più antica e tradizionale macchina teatrale.

Ingresso con biglietto del museo, gratuito con supercard cultura

Viale Te 13, Mantova

Per maggiori informazioni: marianita@larafacco.com, carlotta@larafacco.com


giovedì 8 giugno 2023, ore 09.30 | MASTERCLASS


MUSEION

Masterclass con Jeff Preiss

Nell’ambito della mostra Time Frame

Partecipazione gratuita.

Per maggiori informazioni contattare il numero 0471977930.

ZeLIG – Scuola di Documentario

Via Brennero 20/D, Bolzano


giovedì 8 giugno 2023, dalle ore 12.00 | PRESS PREVIEW


MUSEO NOVECENTO

RACHEL FEINSTEIN IN FLORENCE

a cura di Sergio Risaliti e Stefania Rispoli

Prima mostra monografica dell’artista americana in istituzioni museali italiane che presenta una serie di opere esposte per la prima volta in alcuni luoghi simbolo della città: Museo Stefano Bardini, Palazzo Medici Riccardi e Museo Marino Marini.

Programma

ore 12:00 Conferenza stampa – Museo Stefano Bardini, Firenze

ore13:30 Press preview e light lunch – Museo Marino Marini

ore 16:00 Press preview – Palazzo Medici Riccardi

La mostra sarà aperta al pubblico dal 9 giugno al 18 settembre.

Museo Novecento

Piazza di Santa Maria Novella 10, Firenze

Per maggiori informazioni: claudia@larafacco.com


giovedì 8 giugno 2023, ore 16.20 | VISITE GUIDATE


MUSEI CIVICI SAN DOMENICO

L’arte della moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni. 1789-1968

Visita guidata ad aggregazione libera.

Tutti i giovedì fino al 1° luglio 2023.

Info al seguente link.

Musei Civici San Domenico

Piazzale Guido da Montefeltro 12, Forlì

Per maggiori informazioni: marianita@larafacco.com, alberto@larafacco.com


giovedì 8 giugno 2023, ore 18.00 | EVENTO


MUSEION

IM KONTEXT / NEL CONTESTO

Über die Kraft und den Widerstand der Poesie

Nell’ambito della mostra Shimabuku. Me, We

Il ciclo formativo aperto a tutti e tutte Nel Contesto, collega temi della mostra ad excursus eterogenei di rilevanza locale. A giugno il gioco linguistico-poetico dell’artista Shimabuku attiva un dialogo con ospiti locali e di universi comico-letterari del panorama culturale altoatesino.

L’evento si terrà in lingua tedesca.

Ingresso gratuito.

Prenotazione obbligatoria al seguente link.

Museion – Museo d’arte contemporanea di Bolzano

Piazza Piero Siena, Bolzano

Per maggiori informazioni: claudia@larafacco.com, alessandro@larafacco.com


giovedì 8 giugno 2023, ore 19.00 | VISITA GUIDATA


MUSEION

Welcome!

Il museo invita il pubblico a una visita guidata gratuita, con un orario di apertura prolungato fino alle 22.00.

Per maggiori informazioni: visitorservices@museion.it / tel: +39 0471 223435/13.

Visita in italiano e tedesco.

Museion – Museo d’arte contemporanea di Bolzano

Piazza Piero Siena, Bolzano

Per maggiori informazioni: claudia@larafacco.com, alessandro@larafacco.com


venerdì 9 giugno 2023, ore 10.00 | CONVEGNO


PISTOIA MUSEI

Il restauro del disegno “Crocifissione” di Vivarelli

Intervengono:

Monica Preti, direttrice Pistoia Musei Giulio Masotti, Ugo Poli, Fondazione Jorio Vivarelli

Annamaria Iacuzzi, conservatrice per le Collezioni del Novecento, Pistoia Musei

Renata Pintus, Letizia Montalbano, Opificio delle Pietre Dure

Enrico Biason, restauratore di beni culturali

Cristina Acidini, presidente Accademia delle Arti del Disegno

Alla fine della giornata di studio sarà possibile recarsi a visitare l’opera mediante un servizio navetta andata-ritorno che, su prenotazione, da Piazza del Duomo condurrà i partecipanti alla Fondazione Vivarelli ove il Crocifisso è esposto.

Per informazioni e prenotazione navetta: 0573 477423 | segreteria@fondazionevivarelli.it

Fondazione Pistoia Musei – Antico Palazzo dei Vescovi

Piazza del Duomo, 7, Pistoia

Per maggiori informazioni: denise@larafacco.com, alberto@larafacco.com


venerdì 9 giugno 2023, dalle ore 11.00 | PRESS PREVIEW E OPENING


MUSEION

Lucia Marcucci. Poesie e no

a cura di Frida Carazzato

Museion Passage ospita un omaggio all’artista in occasione del suo novantesimo compleanno e valorizza l’importante collezione di poesia visiva del museo.

La mostra è stata ideata insieme all’artista e alla sua famiglia.

Time Frame

A cura di Saim Demircan

Un’iniziativa che presenta tre approcci all’arte documentaristica per mettere in luce aspetti altrimenti inosservati. I film e video proiettati, del regista Jeff Preiss e degli artisti Juliette Blightman e Jason Hirata, affrontano tipi diversi di lassi temporali: la vita di una galleria, la documentazione live di una mostra e il tempo della produzione.

Per partecipare alle press preview richiesto RSVP scrivendo a press@museion.it.

Museion – Museo d’arte contemporanea di Bolzano

Piazza Piero Siena, Bolzano

Per maggiori informazioni: claudia@larafacco.com, alessandro@larafacco.com


venerdì 9 giugno 2023, ore 16.00 | SEMINARIO


PAV – PARCO ARTE VIVENTE

Andare con le radici

SEMINARIO condotto dal gruppo Wurmkos

Nell’ambito della programmazione di Workshop con gli artisti a cura di AEF Attività Educative e Formative del PAV che anticipa la mostra Andare con le radici del gruppo Wurmkos.

Evento gratuito. Prenotazione a questo link

Pav – Parco Arte Vivente

via Giordano Bruno 31, Torino

Per maggiori informazioni: denise@larafacco.com, carlotta@larafacco.com


da venerdì 9 giugno 2023, alle ore 18.00 | VISITE GUIDATE


OGR Torino

Perfect Behaviors. La vita ridisegnata dall’algoritmo

a cura di Giorgio Olivero

Visite guidate gratuite:

venerdì 09 giugno 2023 h. 18

sabato 10 giugno 2023 h. 18

Prenotazioni disponibili QUI

OGR Torino

Corso Castelfidardo 22, Torino

Per maggiori informazioni: denise@larafacco.com, carlotta@larafacco.com


venerdì 9 giugno 2023, ore 18.00 | PUBLIC PROGRAM


PADIGLIONE ITALIA – Public Program

18. MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA – La Biennale di Venezia

Mondo Novo

Buildings

a cura di Fosbury Architecture

in collaborazione con Palazzo Grassi – Punta della Dogana, Pinault Collection

con il sostegno di Bottega Veneta

Bianca Felicori in conversazione con Ghali

Un dialogo che indaga il rapporto tra il musicista e il quartiere dal quale proviene, dalla città di Milano, alle periferie, al mar Mediterraneo, per offrire al pubblico un racconto inedito e una nuova forma di interazione disciplinare: quella tra cultura musicale italiana e temi dell’architettura e dell’urbanistica.

Teatrino di Palazzo Grassi

Palazzo Grassi, Campo San Samuele 3231, Venezia

Per maggiori informazioni: denise@larafacco.com, carlotta@larafacco.com


venerdì 9 giugno 2023, ore 18.00 | OPENING


PAV – PARCO ARTE VIVENTE

Andare con le radici

Wurmkos

e

Il Parlamento delle cose

Chiara Antonelli, Davide Barberi, Alessandro Cavallini, Traian Cherecheș e Chiara Scodeller

a cura di Marco Scotini

Due mostre che mettono in relazione la produzione dello storico collettivo milanese e una generazione di giovani artisti formatisi al Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali e il Master Accademico in Art and Ecology del campus di Milano NABA, Nuova Accademia di Belle Arti.

Food & drink by Van Ver Burger

Le mostre saranno visibili fino al 22 ottobre 2023.

Pav – Parco Arte Vivente

via Giordano Bruno 31, Torino

Per maggiori informazioni: denise@larafacco.com, carlotta@larafacco.com


venerdì 9 giugno 2023, ore 20.00 | TALK


FONDAZIONE ANTONIO DALLE NOGARE

Fondazione Live

Nora Turato
Bolzano Poster Project & talk

a cura di Cristiana Perrella & Andrea Viliani

Ultima attivazione della mostra Ri-Materializzazione del Linguaggio. 1978 – 2022, con un progetto site specific di affissioni pubbliche che interagisce con il sistema stratificato di segni che caratterizza l’ambiente urbano. Turato esplora la relazione tra linguaggi, i loro significati, i loro contesti, rivelandone il potenziale svuotamento di senso nell’isteria comunicativa dell’era digitale. Presentano il progetto l’artista e i curatori della mostra

Talk ore 20.00

Visita guidata gratuita ore 19.00

Entrata libera & light dinner

Fondazione Antonio Dalle Nogare

Via Rafenstein 19, Bolzano

Per maggiori informazioni: denise@larafacco.com


sabato 10 e domenica 11 giugno 2023, dalle ore 10.00 | EVENTO


PISTOIA MUSEI

Caro futuro

Il Museo di San Salvatore ospita una serie di elaborati realizzati dalle scuole primarie di Pistoia nell’ambito del progetto Caro futuro, l’attività per le classi di scuola primaria dedicata al percorso archeologico del museo.

Acquisto biglietti al seguente link

Museo di San Salvatore via Tomba di Catilina, Pistoia

Per maggiori informazioni: denise@larafacco.com, alberto@larafacco.com


sabato 10 e domenica 11 giugno 2023, ore 14.00 | VISITA GUIDATA


MUSEION – Museo d’Arte Contemporanea di Bolzano

Dialoghi sull’arte

Per chi vuole approfondire le opere d’arte o i temi delle mostre in corso, durante i fine settimana i mediatori d’arte rispondono alle domande e accompagnano il pubblico all’interno della mostra.

Evento gratuito.

Museion – Museo d’arte contemporanea di Bolzano

Piazza Piero Siena, Bolzano

Per maggiori informazioni: claudia@larafacco.com, alessandro@larafacco.com


sabato 10 e domenica 11 giugno 2023, ore 16.00 | LABORATORIO


GALLERIA BORGHESE

Rileggiamo le storie

Nuovo percorso di lettura e laboratorio di percezione attiva

Il percorso ha l’obiettivo di coinvolgere i bambini e le loro famiglie in un’attività didattica che stimoli la curiosità e apra la percezione emotiva e corporea dell’arte.

Durata: 80 min.

Prenotazione obbligatoria al seguente link o chiamando lo 06 32810 (lunedì-venerdì).

Galleria Borghese

Piazzale Scipione Borghese 5, Roma

Per maggiori informazioni: camilla@larafacco.com, marianita@larafacco.com, alberto@larafacco.com


domenica 11 giugno 2023, ore 11.00 | VISITA GUIDATA PER FAMIGLIE


MUSEO DELLE CIVILTÀ

Sulle tracce delle più antiche comunità

Un itinerario che attraversa le collezioni preistoriche, ripercorrendo le storie degli esseri umani dalla formazione delle prime comunità fino al sorgere dei centri urbani.

Costo: € 8

Acquisto biglietti al seguente link

Museo delle Civiltà – Palazzo delle Scienze

Piazza Guglielmo Marconi, 14, Roma

Per maggiori informazioni: camilla@larafacco.com, marianita@larafacco.com


ARRAMPICATA. GRANDE SUCCESSO PER I CAMPIONATI ITALIANI GIOVANILI U14 – I PIAZZAMENTI IN COPPA DEL MONDO BOULDER A PRAGA

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Grande successo per i Campionati Italiani Giovanili Under 10, Under 12 e Under 14, tenutisi nella bellissima struttura dell’Orobia Climbing a Curno (BG).Nel corso delle tre giornate sono intervenuti il Sindaco di Curno Andrea Saccogna, l’Assessore allo Sport e alle Politiche Giovanili Fabio Ravasio, il Presidente della FASI Davide Battistella e il vicepresidente Ernesto Scarperi, vari esponenti del Consiglio Federale e soprattutto Lara Magoni, grandissima ex campionessa di sci e attualmente Sottosegretario con delega Sport e Giovani per la Regione Lombardia.Il presidente Davide Battistella ha dichiarato: “Un grandissimo ringraziamento a Stefano Guarnieri e Roberta Ferrari, titolari di Orobia Climbing, che hanno ospitato i campionati italiani giovanili Under 10,12,14, con una passione ed una disponibilità davvero eccezionali. Un’organizzazione operativa ottima che ha permesso lo svolgersi di una coinvolgente tre giorni di festa per i genitori, per i tecnici, per le società e soprattutto per i ragazzi, che si sono confrontati su itinerari moderni, con tracciature bellissime ed attuali, grazie all’opera dei nostri numerosi tracciatori federali e al “parco” prese messe a disposizione da Orobia e da Fasi. Emozionanti tutte le finali, con un pubblico, un tifo e uno spettacolo che non aveva nulla da invidiare a quelle di Coppa Italia senior.”Cristina Cascone, Consigliere Federale FASI e Responsabile del Settore Giovanile, è estremamente soddisfatta dei risultati raggiunti, come numeri e come partecipazione: “Sono davvero felice dell’organizzazione impeccabile, in termini di materiali, spazi e tempi sempre rispettati. La competizione ha messo in luce le migliori competenze degli arrampicatori e dei team manager, e i tracciatori hanno fornito proposte motorie super interessanti ma anche divertenti per i giovani atleti. Per quanto riguarda l’U10 Team si sono affrontate 15 squadre femminili e 15 squadre maschili che hanno rappresentato le varie zone tecniche d’Italia, composte da bambini provenienti da diverse società. Abbiamo assistito ad un grandissimo lavoro di squadra, di collaborazione e socializzazione: i piccoli atleti hanno gareggiato con serietà e impegno, guidati da team manager stimolanti e scrupolosi”. Al termine della competizione sono state premiate le squadre vincitrici come combinata: per il comparto femminile U10 al primo posto Trentino Alto Adige, al secondo Emilia Romagna e al terzo Friuli Venezia Giulia; per la compagine maschile primo e secondo posto per il Trentino Alto Adige, terzo posto per la Lombardia. Eletto miglior vivaio giovanile quello del Trentino Alto Adige. Ma ecco i premiati per le varie categorie:LEAD U14 F: oro Rebecca Belardinelli (Climbing Side Roma), argento Chiara Franceschi (Arco Climbing), bronzo Annalena Ranalter (AVS Brixen)LEAD U14 M: oro Andrea Locatelli (ASD Gruppo Koren), argento Leonardo Donola (Opera Verticale ASD), bronzo Pietro Franzoni (King Rock Climbing Verona)LEAD U12 F: oro Anna Aleida Barnaba (Climbing Side Roma), argento Laura Sola (Equilibrium Soc. Coop), bronzo Nadja Ranalter (AVS Brixen)LEAD U12 M: oro Carlo De Cristofaro (Star Wall Climbing Roma SSD), argento Mattia Dongiovanni (Rotpunkt ASD Carmagnola), bronzo Matteo Franchi (Beta House SSD)SPEED U12 F: prima Laura Sola (Equilibrium Soc Coop), seconda Valentina Muzzio (Milanoarrampicata ASD), terza Bianca Cangini (Four Climbers Bologna), quarta Anna Catherine Pambianchi (Milanoarrampicata ASD)SPEED U12 M primo Andrea Trezzi (ASA Climbing ASD), secondo Giorgio Tosarello (Pro Recco Arrampicata ASD), terzo Morgan Pavia (Milanoarrampicata ASD), quarto Jacob Hofer (AVS Passeier)SPEED U14 F: prima Elisa Lusetti (Kundalini Milano), seconda Margherita Palazzini De Vecchu (Stone Age SSD), terza Carolina Mariani (Big Walls), quarta Sara Kofler (AVS Passeier)SPEED U14 M: primo Giorgio Villa (MilanoArrampicatra ASD), secondo Rocco Dal Lago (Star Wall Climbing Roma), terzo Riccardo Bergamaschi Cremonesi (Ikigai SSD), quarto Luca Carrarini (King Rock Climbing Verona)BOULDER U12 F: oro Greta Di Biase (ragni Leccop), argento Laura Sola (Equilibrium Soc. Coop.), bronzo Azzurra Delle Monache (The Change Climbing)BOULDER U12M: oro Francesco Esposito (The Change Climbing), argento Carlo De Cristofaro (Star Wall Climbing Roma SSD), bronzo Matteo Franchi (Beta House SSD)BOULDER U14 F: oro Rebecca Belardinelli (Climbing Side Roma), argento Elisa D’Addario (Gollum Climbing Academy), bronzo Virginia Bresolin (Opera Verticale ASD)BOULDER U14 M: oro Leonardo Donola (Opera Verticale ASD), argento Pietro Franzoni (King Rock Climbing Verona), bronzo Andrea Locatelli (Koren)Un ringraziamento va anche all’Urban Wall di Pero, che ha gentilmente messo a disposizione il proprio sistema di cronometraggio per le gare Speed.Chiudiamo la carrellata su questi Campionati Giovanili con le parole del Presidente Battistella: “Complimenti ai giudici, ai volontari, ai consiglieri federali e al settore comunicazione, che con la loro presenza e il grandissimo impegno hanno garantito l’ottimo risultato raggiunto.E complimenti a tutti i mini atleti che hanno partecipato con entusiasmo: chissà che fra loro non ci sia qualcuno che arriverà alle Olimpiadi di Los Angeles 2028!” Nel frattempo a Praga si svolgeva la quarta tappa di Coppa del Mondo Boulder.Nel team azzurro Giorgia Tesio (Centro Sportivo Esercito) è riuscita ad accedere alle semifinali con il 17° posto, senza però riuscire a centrare l’appuntamento per la fase finale. Ha comunque concluso la gara migliorandosi ed ottenendo un 12° piazzamento finale.Gabriele Moroni (Kundalini ASD), al suo ritorno alle competizioni internazionali, ha sfiorato le semifinali ottenendo un 25° posto, esattamente come Laura Rogora (Fiamme Oro Moena), mentre Giulia Medici (Sport Promotion) ha chiuso al 31° posto e Marcello Bombardi (Centro Sportivo Esercito) al 71°.Il podio maschile ha visto trionfare con una gara quasi perfetta il koreano Dohyun Lee, argento per il padrone di casa Adam Ondra e bronzo per il francese Mejdi Schalck. Mentre nella compagine femminile ha conquistato l’oro la sempre fenomenale Oriane Bertone, argento per la slovena Janja Garnbret e bronzo per l’altra francese Flavy Cohaut.Grande attesa per la quinta tappa di Coppa del Mondo Boulder, che verrà ospitata in Italia il prossimo 9, 10 e 1

‘Me and Eu’: secondo incontro della commissione Europa con gli studenti di Montevarchi

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A palazzo del Pegaso altre quattro classi dell’Istituto di istruzione superiore ‘Benedetto Varchi’ che si sono aggiudicate un finanziamento da 30mila euro per un progetto di insegnamento e ricerca sull’Unione europea. Lunedì 5 giugno alle 9 nell’Auditorium di palazzo del Pegaso

di Sandro Bartoli

Firenze – Tornano a palazzo del Pegaso gli studenti dell’Istituto di istruzione superiore ‘Benedetto Varchi’ di Montevarchi per confrontarsi con la commissione Europa del Consiglio regionale. Altre quattro classi delle otto che si sono aggiudicate un finanziamento da 30mila euro offerto dalle azioni Jean Monnet per stimolare l’insegnamento e la ricerca sull’Unione europea incontreranno il presidente Francesco Gazzetti, i vicepresidenti Giovanni Galli e Anna Paris, e gli altri consiglieri che compongono la commissione: Irene GallettiGabriele VeneriValentina MercantiFausto MerlottiMassimiliano Pescini e Andrea Vannucci. Il progetto, a cui gli studenti hanno dato il nome di ‘Me and Eu’, li accompagnerà nell’arco del triennio, fino alla classe V nel 2024-2025. Il primo incontro si è tenuto lunedì 22 maggio, sempre a palazzo del Pegaso.

L’appuntamento in Consiglio regionale è per lunedì 5 giugno alle 9 nell’Auditorium ‘Giovanni Spadolini’. All’incontro, saranno presenti il vicepresidente del Consiglio regionale, Marco Casucci, la presidente della commissione Cultura, Cristina Giachi, il consigliere Vincenzo Ceccarelli. Il presidente Gazzetti ha rivolto l’invito anche a una rappresentanza del Parlamento degli studenti della Toscana.

Cosa può fare l’Europa per te, giovane e studente; cos’è l’Europa e com’è fatta l’Europa; cosa puoi fare tu per l’Europa. Questi i temi su cui stanno lavorando gli studenti delle otto classi del ‘Varchi’ che si sono aggiudicate il finanziamento dall’Europa. A conclusione del primo anno, i professori e i ragazzi hanno chiesto un incontro con la commissione del Consiglio regionale per illustrare il loro lavoro e conoscere le attività che svolge la commissione.

L’acqua è alle corde, diario di un’emergenza

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Dal water grabbing all’acqua “nascosta” nei cibi, dalla crisi climatica agli eventi estremi, a Slow Fish si guardano tutte le facce della risorsa che dal 2010 è un diritto umano riconosciuto dall’Onu
«Le nostre scelte di consumo possono spostare l’ago della bilancia. Noi di Slow Food lo diciamo da sempre per quanto riguarda il cibo ma ancora tanta strada c’è da fare per quel che riguarda l’acqua» sottolinea Federico Varazi vice presidente di Slow Food Italia intervenendo alla conferenza Acqua alle corde (rivedi qui la conferenza) in programma a Slow Fish, la manifestazione organizzata da Slow Food e Regione Liguria al Porto Antico di Genova fino a domenica 4 giugno. Eppure, della finitezza di questo bene comune, riconosciuto dall’Onu diritto umano nel 2010, si parla da decenni. Anche la Fao ci avvisa che entro la metà del secolo avremo bisogno di oltre un terzo di acqua in più per produrre il cibo necessario per sfamare la popolazione in crescita nel mondo. Dall’altro lato, quando l’acqua è troppa, i fenomeni atmosferici sono estremi e fuori stagione, ci ritroviamo la drammatica situazione dell’Emilia-Romagna delle scorse settimane. Proprio per le nostre comunità romagnole abbiamo attivato una raccolta fondi e invitiamo tutti ad acquistare prodotti romagnoli, bere vini romagnoli, visitare i luoghi turistici di questa regione.
Scarica qui la cartella stampaScarica qui immagini e graficheScopri qui  gli appuntamenti da seguire domani 3 giugnoRichiedi qui l’accredito stampa
Dal water grabbing all’acqua “nascosta” nei cibi, dalla crisi climatica agli eventi estremi, a Slow Fish si guardano tutte le facce della risorsa che dal 2010 è un diritto umano riconosciuto dall’Onu
«Le nostre scelte di consumo possono spostare l’ago della bilancia. Noi di Slow Food lo diciamo da sempre per quanto riguarda il cibo ma ancora tanta strada c’è da fare per quel che riguarda l’acqua» sottolinea Federico Varazi vice presidente di Slow Food Italia intervenendo alla conferenza Acqua alle corde (rivedi qui la conferenza) in programma a Slow Fish, la manifestazione organizzata da Slow Food e Regione Liguria al Porto Antico di Genova fino a domenica 4 giugno. Eppure, della finitezza di questo bene comune, riconosciuto dall’Onu diritto umano nel 2010, si parla da decenni. Anche la Fao ci avvisa che entro la metà del secolo avremo bisogno di oltre un terzo di acqua in più per produrre il cibo necessario per sfamare la popolazione in crescita nel mondo. Dall’altro lato, quando l’acqua è troppa, i fenomeni atmosferici sono estremi e fuori stagione, ci ritroviamo la drammatica situazione dell’Emilia-Romagna delle scorse settimane. Proprio per le nostre comunità romagnole abbiamo attivato una raccolta fondi e invitiamo tutti ad acquistare prodotti romagnoli, bere vini romagnoli,
«Quello dei record di temperature estive è e sarà un leitmotiv a cui dovremo abituarci, perché si tratta di un aumento delle temperature collegato direttamente alle emissioni di gas climalteranti. Il mondo naturalmente si adatterà, ma noi e le nostre attività, compresa la produzione di cibo, pagheremo il prezzo più alto. Ma esattamente quale prezzo? Tra i rischi c’è ovviamente la sussistenza per i popoli delle aree più fragili del pianeta, ma anche la perdita di tantissime specie animali e vegetali, quella biodiversità che consente agli ecosistemi di adattarsi ai cambiamenti, un patrimonio naturale enorme che oggi è a rischio per le future generazioni» sottolinea Marirosa Iannelli, presidente del Water Grabbing Observatory. E allora cosa fare? Chiedono i genitori tra il pubblico, per questi giovani che sono nati con l’incertezza che grava sul loro futuro?
 
«Esperienze pratiche nella natura, educazione contro lo spreco di cibo, perché per produrlo è stata impiegata preziosa acqua, e sostegno alle associazioni che organizzano eventi divulgativi come questo – continua Iannelli, presidente a sua volta di un’organizzazione che studia l’accaparramento di acqua. «È un fenomeno che avviene quando soggetti pubblici o privati sottraggono in maniera impropria acqua a discapito di ecosistemi e popolazioni locali, e in alcuni casi depauperando il territorio. Succede in Africa soprattutto, quando una multinazionale ha accesso all’acqua per irrigare le piantagioni di canna da zucchero utilizzata per produrre bibite gassate e nello stesso tempo le donne devono fare 40 minuti a piedi per arrivare al primo pozzo o fiume; ma in realtà ci sono fenomeni di questo tipo anche dalle nostre parti» sottolinea la ricercatrice. 
 
«Stiamo vivendo la peggiore siccità da 200 anni nella zona alpino padana, dove non piove in modo consistente da 17 mesi, dalla fine del 2021» afferma Mercalli nel contributo video registrato a inizio maggio, subito dopo la prima alluvione nel Ravennate e purtroppo quanto mai attuale. «C’è stata una parentesi di pioggia a maggio, lo stesso episodio che a soli 200 chilometri di distanza ha dato il fenomeno opposto, cioè l’alluvione nelle aree di Bologna e Ravenna. Un problema complesso come quello della gestione dell’acqua per vari usi non può avere una soluzione semplice, ma è una combinazione di tantissime strategie che possono avere una valenza a scala di bacino oppure a scala locale. Noi siamo un paese che di acqua ne ha molta… Ha periodi di siccità, ma anche di piogge intense. L’importante è migliorare le modalità con le quali gestiamo l’acqua e la tratteniamo nei periodi in cui c’è per i periodi in cui manca» conclude Mercalli.
 
Anna Gavioli, biologa e referente tecnico del Parco Delta del Po, il parco disegnato dall’acqua, ha messo in evidenza come il territorio sia fortemente influenzato dai cambiamenti climatici, sia da quelli determinati dai comportamenti del mare che da quelli che arrivano da terra: «L’innalzamento del livello del mare che estendendosi nell’entroterra causa effetti molto impattanti, come la salinizzazione delle terre e delle acque interne, l’erosione costiera con aree che negli ultimi 50 anni hanno perso 200 metri di territorio sottratti alla biodiversità e ai vari habitat e specie che lo abitano. Di questi ecosistemi fa parte anche l’uomo ovviamente con le sue attività che sono gestite in maniera armonica con l’ambiente circostante. Ad esempio, fanno parte del Parco due Presìdi Slow Food, il sale marino artigianale di Cervia e l’anguilla marinata tradizionale delle valli di Comacchio».
 
Per sostenere concretamente la rete Slow Food in Emilia-Romagna, Slow Food Italia Aps ha attivato una raccolta fondi attraverso un conto dedicato all’alluvione in Emilia-Romagna: IT 73 B 03268 46040 0529044 02311.
 
Slow Fish: i prossimi appuntamenti dell’area Masaf
 
Il programma di Slow Fish prosegue nella Slow Fish Arena, in area Masaf con le due tavole rotonde Il Feampa e la Priorità 3 – nuove prospettive di sviluppo locale e MedLife. Mediterranean Life, un mare dove viaggiano anche le idee, dedicato alle iniziative di cooperazione nelle strategie di sviluppo locale sviluppate dai Flag e dalle realtà locali coinvolte. Oltre alla Slow Fish Arena, l’area Masaf ospita anche lo spazio Show Cooking, e la Ludoteca. Tutte le attività dello spazio istituzionale sono realizzate grazie al Po Feamp 2014-2020, Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca. 
 
Sabato 3 giugno alle 12 segui in streaming la conferenza  Ripuliamo il mare, generiamo bellezza.
 
Slow Fish è realizzato grazie al sostegno di numerose realtà che credono nel progetto, a partire dai Main Partner BBBell, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy, Reale Mutua e UniCredit. In Kind Partner Liebherr, Bormioli Luigi e Bormioli Rocco, Acqua San Bernardo; Green Partner sono Amiu, Pool Pack e Ricrea. La manifestazione gode inoltre della collaborazione del Porto Antico di Genova e del supporto di Fondazione Carige, con il sostegno della Camera di Commercio di Genova. Partner culturale è l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale.
Ufficio Stampa Slow Food
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Slow Fish: «La politica sostenga i pescatori che stanno già facendo la conversione ecologica»

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Si chiude oggi al Porto Antico l’undicesima edizione della manifestazione: un successo di visitatori interessati a conoscere un mondo già proiettato al futuro

«C’è un mondo di persone che hanno già capito che questo sistema di produzione e distribuzione del cibo è anacronistico, che ragionare di crescita infinita non ha più senso di fronte alla finitezza delle risorse che dovrebbero garantirla. Sono le mitilicoltrici e i pescatori, le ostesse e gli artigiani, le esperte e i ricercatori che abbiamo incontrato in questi quattro giorni a Slow Fish e che stanno già facendo la conversione ecologica delle loro attività, ricercando, sperimentando, inventandosi soluzioni adeguate da un punto di vista economico e rispettose da quello ambientale» dichiara Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, al termine della quattro giorni che ha portato al Porto Antico di Genova decine di migliaia di visitatori. «Quello che chiediamo oggi è che la politica, a tutti i livelli, prenda atto di questo mondo, che faccia la sua parte per sostenere i semi del cambiamento che è già in atto. La manifestazione di Genova è un palcoscenico che allestiamo per raccontare queste esperienze, per costruire una rete in cui tutti i nodi si danno forza a vicenda. E lo facciamo insieme ai consumatori di tutte le età a partire dal piacere di conoscere e di degustare i prodotti della pesca, gli oli, i vini e i pani delle reti Slow Food di tutta Italia» conclude Nappini. 

«Slow Fish è ormai un appuntamento fisso nel panorama degli eventi genovesi. Un evento che porta con sé non solo la consapevolezza di una enogastronomia di qualità, ma apre sempre a temi di stretta attualità sui quali la nostra società deve riflettere e le amministrazioni di ogni ordine sono chiamate a dare risposte. Ancora una volta la partecipazione e l’interesse di addetti ai lavori e del pubblico hanno dimostrato l’importanza di questa manifestazione che l’amministrazione comunale vuole consolidare sempre di più nella nostra città». Lo dichiara il sindaco di Genova, Marco Bucci. Cuore della manifestazione è stata l’area Masaf, realizzata grazie al Po Feamp 2014-2020, Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, che ha ospitato le conferenze della Slow Fish Arena, gli show cooking con i cuochi dell’Alleanza Slow Food e la Ludoteca con le attività per bambine e bambini.
Nelle conferenze e nei Laboratori del Gusto in sala Reale Mutua – ma anche durante gli show cooking e i pranzi organizzati dalle regioni e dai comuni presenti con spazi espositivi e collettive di pescatori – abbiamo ascoltato la storia di Nikki Spil, oggi 33enne, figlia di pescatori, che nel nord dell’Olanda ha messo in piedi una ocean farm in cui coltiva ostriche, capesante e alghe in un sistema integrato. L’idea le è venuta quando suo padre un giorno le ha detto “qui stanno morendo tutti i pesci, dobbiamo fare qualcosa”. Ma nel capoluogo ligure sono arrivate anche le cuoche e i cuochi che dal sud al nord Italia stanno sperimentando in cucina – con ottimi riscontri – le cosiddette specie aliene, trasformando una minaccia ecologica in un’opportunità gastronomica: le Mariscadoras con il granchio bluDaniele Provezza di Dispensa Franciacorta sul Lago d’Iseo con il pesce siluro ed Ernesto Palma con il pesce serra dalla Puglia.   E poi ci sono le bambine e i bambini che sono venuti a Slow Fish con gli occhi della meraviglia e della speranza per partecipare ai laboratori organizzati alla Città dei bambini e dei ragazzi e all’Acquario in collaborazione con UniCredit e alle attività della Ludoteca. Alcuni di loro sugli ecosistemi acquatici ne sanno un mare, tanto che gli amichetti li chiamano “prof”, altri invece torneranno a casa con una consapevolezza nuova sulle specie aliene e quelle in via di estinzione. «Cosa ci aspetta nel 2100? Nessuno lo sa andando avanti di questo passo, anche se ci sono diversi scenari. Di certo è un peccato che le bambine e i bambini di domani non possano godere di tutta la biodiversità di cui abbiamo beneficiato noi da piccoli. I giovani di oggi sono nati già con la consapevolezza della crisi climatica e ambientale, il nostro ruolo di adulti è quindi innanzitutto dare il buon esempio, e poi far loro sperimentare il rapporto con l’acqua, la terra, le piante e gli animali» ha ricordato Marirosa Iannelli, del Water Grabbing Observatory.  Il prossimo palcoscenico che Slow Food allestirà per i protagonisti degli ecosistemi acquatici è un nuovo evento che coinvolgerà un’altra importante città di mare: a Taranto dal 6 all’8 ottobre si terrà infatti la prima edizione di Slow Med, la manifestazione dedicata ai temi del mare, delle produzioni e della cultura dei popoli del Mediterraneo. Di questo e del ruolo delle città di mare per la rigenerazione si parla nella conferenza di chiusura di Slow Fish, oggi alle 15, disponibile anche in streaming sul sito, con gli interventi di Leandro Ventura, direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio culturale Immateriale, Giovanna Cepparello, assessora all’ambiente della Città di Livorno e referente delle politiche per il cibo della Città di Livorno, Valentina Gucciardo, responsabile Orti in condotta, Francesco Maresca, assessore al Patrimonio, Porto, Mare e Pesca del Comune di Genova. Ma la rete di Slow Food è un movimento che si muove su tutti i fronti: i proventi della cena organizzata in collaborazione con l’associazione Tempi di Recupero (che ha sede a Faenza, nel ravennate), su iniziativa dei due ristoranti L’Acciughetta e la Dispensa Franciacorta, saranno devoluti a favore dei produttori della Romagna. Nelle prossime settimane inoltre saranno annunciate iniziative congiunte mentre è possibile continuare a donare attraverso il conto corrente attivato da Slow Food Italia Aps dedicato all’emergenza in Emilia-Romagna: IT 73 B 03268 46040 0529044 02311 presso Banca Sella. Ogni euro raccolto dalle donazioni a questa raccolta fondi, e il suo utilizzo, sarà rendicontato pubblicamente. Un patto contro lo spreco Un aspetto che non manca mai nelle manifestazioni Slow Food sono le politiche locali del cibo, e in questa edizione di Slow Fish in particolare la tematica che riguarda lo spreco di cibo, un fenomeno inaccettabile per via delle risorse sprecate – acqua, terra, energia -, del cibo gettato via e del numero di persone che nel mondo soffrono di fame o malnutrizione. A Slow Fish abbiamo siglato un accordo con Ricibo, un’associazione con cui Slow Food collabora già da alcune edizioni e che, grazie a decine di volontari, ogni giorno ritira l’invenduto da supermercati, negozi e botteghe per distribuirlo a oltre 35 associazioni che operano nei vari quartieri di Genova. Ogni associazione si occupa poi di consegnare prodotti e preparati a famiglie in difficoltà, mense di solidarietà e senzatetto. Un lavoro volontario incredibile per far sì che a Genova non si sprechi nulla ma allo stesso tempo si aiuti chi è in difficoltà: anche Slow Fish, darà il suo piccolo contribuito. Ciao Genova, ci vediamo a maggio 2025! Slow Fish è realizzato grazie al sostegno di numerose realtà che credono nel progetto, a partire dai Main Partner BBBell, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy, Reale Mutua e UniCredit. In Kind Partner Liebherr, Bormioli Luigi e Bormioli Rocco, Acqua San Bernardo; Green Partner sono Amiu, Pool Pack e Ricrea. La manifestazione gode inoltre della collaborazione del Porto Antico di Genova e del supporto di Fondazione Carige, con il sostegno della Camera di Commercio di Genova. Partner culturale è l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale.
Ufficio Stampa Slow FoodElisa Virgillito,Valter Musso

CARCASSA D’ORSO RINVENUTA IN TRENTINO, ON. BRAMBILLA: “PRESENTIAMO DENUNCIA, ACCERTARE CAUSE DELLA MORTE”

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Nuovo ritrovamento di una carcassa di orso adulto nel Trentino e nuova denuncia da parte della Lega italiana per la Difesa degli animali e dell’Ambiente, associazione presieduta dall’on. Michela Vittoria Brambilla, che chiede i dovuti approfondimenti sulle cause della morte del plantigrado, al momento non identificato. “A tutt’oggi – ricorda la parlamentare – non sono note le cause del decesso di M62, 4-5 anni di età, orso condannato a morte dalla Provincia autonoma di Trento, la cui carcassa è stata rinvenuta il 30 aprile scorso. Né sappiamo di che cosa è morto l’orsetto trovato alcune settimane fa. Fino ad eventuale conclusione contraria delle perizie, resta in campo l’inquietante ipotesi del bracconaggio. E la nuova scoperta certamente non tranquillizza. Perciò abbiamo deciso non soltanto di presentare una seconda denuncia, ma di chiedere l’autorizzazione a partecipare alle operazioni peritali sulla carcassa. Sono troppi i dubbi su fatti che devono essere definitivamente e tempestivamente chiariti. Gli atteggiamenti dell’amministrazione Fugatti rendono sempre più pesante il clima di odio, paura e intolleranza nei confronti dei plantigradi, con conseguenze potenzialmente gravi. La forte tensione creata e alimentata dalla Provincia autonoma di Trento può favorire la commissione di reati. Ne siamo preoccupati, perciò dobbiamo sapere presto e con certezza che cosa ha provocato la morte di questi animali”.
Nel 2015-6 ben tre orsi – F5, M6 e M21 – furono uccisi col veleno in Trentino, in una fase di acuta contrapposizione determinata dal caso dell’uomo ferito a Cadine nel giugno del 2015. “Non vorrei – conclude l’on. Brambilla – che ci trovassimo di fronte ad una situazione analoga. Gli orsi vanno protetti, giù le mani dagli orsi. E JJ4 deve aver salva la vita”.

 CSI. Campionato nazionale CSI di Ginnastica Artistica

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A Lignano dal 4 all’11 giugno 2023 il 20° campionato nazionale di ginnastica artistica

Settimana tricolore per più di tremila cuori

Tremila atlete e 202 atleti in gara al Palasport Bella Italia. Da 11 regioni in pedana per conquistare un titolo nelle diverse categorie e nei vari attrezzi: corpo libero, trave, volteggio, parallele asimmetriche e minitrampolino. Nel maschile anche sbarra e parallele pari. Per le squadre c’è il programma Ginnastica Insieme.

Roma 2 giugno 2023 – Velocità, ritmo, coordinazione, mobilità, agilità. Sarà una intensissima settimana a Lignano Sabbiadoro per la ginnastica artistica del Csi. Dal 4 all’11 giugno al Palazzetto dello Sport del Bella Italia EFA Village sarà in scena il 20° Campionato nazionale di questa frequentatissima disciplina sportiva. Per 2900 ginnaste e 202 ginnasti saranno i secondi decisivi, i 90 delle finali ove eseguire al meglio gli esercizi provati e riprovati lungo tutto l’arco della stagione. In pedana sarà un susseguirsi di rondate, flik flak, salti tesi, flessi o raggruppati, ruote, volteggi e verticali. Ciascuno per il suo livello e per la sua età. Nelle 17 categorie presenti in Friuli, dalle pulcine di 6 anni fino alle seniores – con anche 13 ginnaste master (over 30) e special, ragazze con disabilità – sono ben 2900 le finaliste, che assieme ai 202 giovani ginnasti hanno fatto registrare il nuovo record di partecipanti ad una finale CSI: 3102. Con i loro tecnici ed i loro staff di accompagnatori sfileranno lunedì mattina 11 regioni rappresentate da 152 società sportive, di 44 comitati. Quello di Trento è presente a Lignano con 15 società sportive, 33 atleti e 325 atlete. Mantova schiera invece 259 finalisti (22 nel maschile). C’è poi Bologna con 249 in finale e Napoli con 201. Roma, Treviso e Reggio Emilia hanno tutte almeno 175 iscritti, mentre Novara, Verona, Brescia, Bergamo, Varese sono le altre province con oltre 100 body protagonisti nel campionato.
Molto rappresentata nel campionato nazionale l’Emilia Romagna con 11 dei suoi 13 comitati Csi ed un totale di 630 ginnasti presenti, alle spalle nelle iscrizioni della Lombardia, che applaudirà i suoi 789 finalisti in gara.
Sarà l’ordine di lavoro a scandire ritmi e tempi delle medaglie. Da lunedì 5 giugno a mercoledì 7 giugno saranno due i campi gara in contemporanea per favorire l’esecuzione degli esercizi. Si parte con le rotazioni Volteggio-Trave-Corpo Libero delle Squadre Medium: Tigrotte, Ragazze, Junior, Senior. Via via nelle mattinate e i lunghi pomeriggi friulani toccherà ai programmi Large, Super A, Super B, Top Level, con esercizi alle parallele asimmetriche (pari per i maschietti) oltre a sbarra e minitrampolino. Non mancherà infine il programma Ginnastica Insieme, con le coreografie a corpo libero delle 82 squadre iscritte. 

Felice Alborghetti

Area Comunicazione e Innovazione Tecnologica

Ufficio Stampa
Centro Sportivo Italiano APS – Presidenza Nazionale

Danilo Rea in concerto a Poggibonsi (SI).


Venerdì 9 giugno 2023, ore 21:30
Cassero della Fortezza di Poggio Imperiale, Poggibonsi (SI)

A Piazze d’Armi e di Città Danilo Rea in concerto

Dopo l’anteprima dello scorso 31 maggio, entra nel vivo la XIX edizione del Festival Piazze d’Armi e di città – Discipline(s) che si apre con un appuntamento della sezione jazz cocktail estate. Venerdì 9 giugno, alle 21.30, al Cassero della Fortezza di Poggio Imperiale di Poggibonsi sarà in concerto Danilo Rea.

Danilo Rea è uno dei pianisti più importanti della scena nazionale e trova nella dimensione in piano solo il momento ideale per dare forma al proprio universo espressivo e al suo talento naturale per l’improvvisazione: le idee che convergono nelle performance sono delle più varie, dai capisaldi del jazz, passando per le canzoni italiane, fino alle arie d’opera. Così, con il suo talento capace di spaziare su qualunque repertorio, la sua sensibilità musicale, il suo estro gentile e la sua forza creativa, Danilo plasma la melodia schiudendo le porte a infinite possibilità che si aprono agli ascoltatori.


Uno show dinamico in cui l’improvvisazione è protagonista, proiettando gli spettatori in un mondo le cui strade sono ancora tutte da scoprire. “Io improvviso sempre durante i concerti, odio avere una scaletta. Nulla è già deciso: per me un concerto è come un salto in un mondo che ti si apre strada facendo. È un po’ come raccontare una storia, cercando di costruirla parola dopo parola, e trovando spunti per reinventarla ancora, sempre viaggiando melodicamente sul filo dei ricordi comuni”.

Secondo appuntamento con Jazz Cocktail estate venerdì 7 luglio con Cisco.

I biglietti: Intero €15 – Ridotto € 13 (soci Arci, Under 25 e Cassero Carnet)sono disponibili presso le casse del Politeama in orario cinema, su ticketone.it e nei punti vendita Boxoffice Toscana.

Il “Festival Piazze d’Armi e di città”, promosso dal Comune e dalla Fondazione Elsa con il patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Siena e con il contributo del Ministero della Cultura nell’ambito del più ampio cartellone mulitisciplinare Discipline(s), è realizzato con le associazioni Staccia Buratta, Amici di Staggia, Music Pool, Associazione culturale Timbre, Compagnia ADARTE, e in collaborazione con Parco Archeologico della Fortezza, centro Commerciale naturale Associazione Via Maestra, con la sponsorizzazione di Unicoop Firenze e PAN URANIA SPA come main sponsor. Sponsor sezione Ballo Pubblico anche Pasticceria Pietro Masoni Dolci Tipici Toscani.

Info: Fondazione Elsa – 0577 985697 – info@politeama.info – Music Pool 055240397 – info@eventimusicpool.it

Ufficio stampa Piazze d’Armi e di Città info@fondazioneelsa.it

Ufficio stampa Music Pool 

23 ARTISTI PER MONTECATINI

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Accademici, cultori dell’incisione, provenienti da ogni parte d’Italia e non solo hanno dedicato un loro lavoro alle Terme di Toscana che sarà presentato in occasione della mostra “Acque di Toscana” che si terrà dal 22 giugno al 23 luglio presso le Terme Tamerici ed organizzata dal Comune di Montecatini Terme in collaborazione con la Società Bibliografica Toscana ed il Rotary International.

A fine mostra queste opere, già acquisite per donazione dall’Ente, andranno ad arricchire la cospicua collezione di grafica d’arte del Comune di Montecatini Terme all’interno della galleria civica Montecatini Contemporary Art.

Fra gli artisti si segnalano: Carla Fusi – Docente di Anatomia Artistica all’Accademia di Belle Arti di Firenze, Mario Gosso – già Docente di Tecniche dell’Incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Cuneo, Michela Mascarucci – Docente di Xilografia e Tecniche dell’Incisione-Grafica d’Arte per altri indirizzi Accademia di Belle Arti di Venezia, Elena Monaco – già Docente di Tecniche Pittoriche all’Istituto Europeo del Design, Aniello Scotto – Docente di Tecnica dell’Incisione Calcografica presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli.

Oltre a loro, altri specialisti della tecnica incisoria noti in Italia e all’estero, pluripremiati e presenti in collezioni pubbliche e private quali Maurizio Boiani, Maria Rosanna Cafolla, Luigi Casalino, Renato Coccia, Fabio Dotta, Federica Fiorenzani, Francesco Giordano, Paolo Graziani, Maria Antonietta Onida, Luisa Porporato, Roberto Rattazzi, Maurizio Sicchiero, Michele Stragliati e Gianni Verna, quest’ultimo allievo di Francesco Casorati, figlio del grande Felice, anch’egli presente nella collezione civica a riprova della profondità e della qualità che la sezione ”grafica d’arte” del Mo.C.A. ha ormai chiaramente assunto.

A chiudere questo elenco dove gli artisti di nascita e formazione piemontese primeggiano, una delegazione di incisori ungheresi, a sottolineare la grande tradizione della grafica d’arte dei paesi dell’Europa centro-orientale formata da Tamas Havasi, Erzsèbet Palasti e Peter Urmos.

Dr. Alessandro Sartoni

Vicesindaco di Montecatini Terme

Assessore alla Cultura

Cicloscalata CSIi primi titoli nazionali

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Sudore, fatica, salita, e un incredibile diluvio all’arrivo. Questi gli ingredienti essenziali della cicloscalata che venerdì 2 giugno dal centro di Guarcino al piazzale di CampoCatino, perla sui 2000 metri slm incastonata nei Monti Ernici, ha visto numerosi ciclisti, tra i 19 e 59 anni, pedalare in una prova di 18 Km tutta in salita sui panoramici tornanti ciociari sino a raggiungere la vetta posta ai 1125 metri di dislivello. Un pò prima era fissato il traguardo dei ciclisti appartenenti alle categorie donne ed agli over 60, che hanno terminato la loro prova all’altezza dell’Osservatorio Astronomico dopo 13 km di gara e 875 metri di dislivello superati. Pendenza media del 6,4% con punte del 17% con pochi falsi piano dove poter respirare. La caratteristica gara – la prima sotto l’egida del Centro Sportivo Italiano – destinata essenzialmente a favore degli amanti della salita, con l’organizzazione tecnica coordinata dal CSI Frosinone e in collaborazione con la Ciclistica Ciociara, ha raccolto un discreto numero di adesioni, da ogni parte d’Italia. Prova ne sono le 5 regioni (Trentino Alto Adige, Umbria, Lazio, Campania e Puglia) da cui provengono gli 8 campioni premiati con la maglia tricolore cerchiata di arancioblu. La cerimonia di premiazione, disturbata da un improvviso acquazzone, si è tenuta al centro della cittadina di Gaurcino alla presenza del responsabile nazionale della commissione tecnica ciclistica Csi Biagio Nicola Saccoccio e del responsabile del Csi regionale, Enzo Martino.

I CAMPIONI NAZIONALI DI CICLOSCALATA 2023

M1 – Christopher Francasi Tutti In Sella (FR)

M2 – Salvatore Comitogianni Dolomitica Nuoto (TN)

M3 – Pierfrancesco Riggi Sgauzzoni Aprilia (LT)

M4 – Raffaele Cavalli Bici Club Spoleto (PG)

M5 – Matteo Troiano Free Bike Team Foggia (FG)

M6 – Matteo Notarangelo Free Bike Team Foggia (FG)

M7 – Fabrizio Catapano New Daunia Cycling (FG)

M8 – Mario Vernacchio Civitas (AV)

TELESCOPE | racconti da lontano #159

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EDITORIALE

La prima cosa che vedi sono le gambe giganti di due persone vestite con abiti ottocenteschi, visibili fino alla cintura. Alzi lo sguardo e cerchi di capire esattamente cosa stai guardando: queste persone giganti sono davanti a dipinti classici con cornici dorate di cui però riesci a vedere solo la parte inferiore. All’altezza dei tuoi occhi invece sono appesi, in semplici cornici di legno, disegni e acquerelli in stile contemporaneo. E allora realizzi di essere parte di uno di due pubblici, in due momenti diversi nel tempo e nello spazio, una sensazione simile a quella certamente provata da J – eroe di Men in Black II (2002) – quando scopre l’esistenza dei villici dell’armadietto C18. Ma se esiste qualcosa di molto più grande di noi, di certo, per la legge della relatività, esiste anche qualcosa di più piccolo, e infatti eccolo lì, in alcuni punti lungo il muro, sotto uno spesso vetro, un paesaggio di montagne, colline e campi, con case, alberi, città, automobili, animali e persone. Un mondo intero di cui non sai nulla, come i giganti sopra di te non sanno nulla della tua vita.

A pochi giorni dalla scomparsa di Ilya Kabakov (1933-2023) che, insieme alla compagna di una vita Emilia, ha realizzato questa installazione dal titolo Where is our place? (2002), è quanto mai opportuno ricordare le sue parole a proposito di quest’opera: “Tutto è piuttosto relativo, compreso il nostro posto nel mondo e, in particolare, proprio quell’arte che esponiamo oggi, quella che si chiama contemporanea. L’arte è esistita anche in un altro tempo, e a suo tempo aveva pretese di eternità e immutabilità, ma poi è arrivata sulla scena la nostra arte contemporanea e l’ha inaspettatamente sostituita…

Grazie Ilya per questa continua ricerca di senso nell’esistenza, e per tutte le volte che con le tue opere hai aperto i nostri occhi. Di certo i villici dell’armadietto ti dedicherebbero un inno.

In questa centocinquantanovesima edizione di TELESCOPE, la nostra newsletter settimanale dedicata alle istituzioni e ai progetti culturali di cui siamo portavoce, nella sezione dedicata ai RACCONTI trovate un testo della scrittrice, giornalista di Repubblica e opinionista televisiva Annarita Briganti, dedicato alla mostra di Lito Kattou, Whisperers, in corso alla Fondazione Arnaldo Pomodoro a Milano; un racconto di Renato Diez, firma di Arte, dedicato alla mostra di Giuseppe Penone, Gesti Universali alla Galleria Borghese di Roma, e un estratto dal saggio del curatore Marcel Grosso nel catalogo L’Imperatore e il Duca. Carlo V a Mantova, dedicato all’esposizione del ritratto di Carlo V a Palazzo Te a Mantova.

Tra i VIDEO vi proponiamo un teaser del progetto In Opera: scenari futuri di una giovane Legge Forestale, mostra del Padiglione Uruguay alla 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, e un’introduzione del curatore Andrea Viliani alla mostra Ri-Materializzazione del Linguaggio. 1978-2022 negli spazi della Fondazione Antonio Dalle Nogare di Bolzano.

Tra gli EXTRA segnaliamo la mostra di Diego Marcon Dramoletti, a cura di Massimiliano Gioni, che viene inaugurata domani dalla Fondazione Nicola Trussardi al Teatro Gerolamo di Milano; Museo delle Opacità, il nuovo allestimento di parte delle collezioni dell’ex Museo Coloniale di Roma e la mostra dedicata a Bertina Lopes al Museo delle Civiltà di Roma; e Rachel Feinstein in Florence, un progetto del Museo Novecento diffuso tra Museo Stefano Bardini, Palazzo Medici Riccardi e Museo Marino Marini di Firenze.

Buona lettura.

Lo staff di Lara Facco P&C

#TeamLara

Vi ricordiamo che l’archivio di tutte le edizioni di TELESCOPE è disponibile su www.larafacco.com

TELESCOPE. Racconti da lontano

Ideato e diretto da Lara Facco

Editoriale e testi a cura di Annalisa Inzana

Ricerca ed editing Camilla Capponi, Alberto Fabbiano, Martina Fornasaro, Marianita Santarossa, Claudia Santrolli, Denise Solenghi, Carlotta Verrone, con la collaborazione di Margherita Animelli, Nicolò Fiammetti, Andrea Gardenghi, Anna Pascale, Silvia Pastoricchio, Alessandro Ulleri, Margherita Villani e Marta Zanichelli.

domenica 4 giugno 2023


RACCONTI

L’artista è un pirata. La mostra di Lito Kattou alla Fondazione Pomodoro, di Annarita Briganti

Quattro sculture che formano un’installazione unica sui toni del nero e del rosso con qualche tocco di viola e blu, una sala della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano, un tramonto riprodotto sullo sfondo dello spazio espositivo: c’è tempo fino al 9 giugno per vedere a Milano il post-umano e i sovramondi di Lito Kattou.

L’artista cipriota è protagonista per la prima volta di una personale in un’istituzione italiana. La sua mostra milanese, Whisperers, curata da Chiara Nuzzi, è un tesoro da scoprire, tra letteratura – Anna Maria Ortese – e riferimenti al mondo naturale, agli animali, alla storia del suo Paese, alle donne.

Le “figure che sussurrano” dell’artista stanno compiendo un viaggio e sono colte in un momento di meditazione, di riflessione, in connessione tra loro e con chi le osserva, con chi cammina tra le opere (guardate anche la parte posteriore della quarta scultura). I cestini, che pure fanno parte dell’installazione, evocano la tradizione delle canestraie di Cipro, una comunità di donne abili nell’arte dell’intreccio, sfruttate durante la dominazione inglese dai coloni.

Queste canestraie, che ricordano anche le streghe, le donne che erano mandate al rogo, dialogano con le altre creature viventi: hanno farfalle sulle spalle e cani accanto ai loro corpi. Il senso della mostra, che è anche una riflessione sul tempo, è la convivenza tra esseri viventi, epoche diverse e universi paralleli, con un’attenzione alla sostenibilità. Tra i materiali usati dall’artista per queste opere c’è anche la plastica biodegradabile, oltre all’alluminio, all’acciaio, all’acrilico e al rame nichelato.

L’arte è un rifugio, uno spazio di libertà e di apertura mentale, uno strumento per riscrivere la narrazione dominante su cosa sia “umano”, nella visione di Lito Kattou. L’artista, secondo lei, è un pirata, non per derubare navi ma per catturare l’attenzione di una società distratta, per trovare nuovi modi di essere e di co-esistere.

Una quinta scultura di Kattou si può vedere sulla facciata della Fondazione ICA Milano, simbolo del dialogo con la Fondazione Pomodoro. Per visitare Whisperers: giovedì, venerdì e domenica dalle 11 alle 19 (come dicevamo fino al 9 giugno, ingresso libero). Consigliatissimo il libretto della mostra, pieno di spunti interessanti. Poi, il progetto Corpo Celeste, di cui fa parte Whisperers, pensato per le Project Rooms 2023 della Fondazione Pomodoro, continuerà sempre con la curatela di Nuzzi con una personale dell’artista francese Paul Maheke da settembre a dicembre.

Crediti: Project Room #17. Lito Kattou, Whisperer, 2023, installation views at Fondazione Arnaldo Pomodoro. Ph. Andrea Rossetti and Tiziano Ercoli.


Paesaggio, natura e scultura: Giuseppe Penone alla Galleria Borghese, di Renato Diez

L’opera dell’artista, ha rivelato Giuseppe Penone, “è riflettere come uno specchio le visioni che la sua sensibilità gli ha dato. Deve produrre le visioni, le immagini necessarie al fantasticare collettivo”. Il più giovane tra i grandi protagonisti dell’Arte Povera ha elaborato da subito una poetica tanto personale da essere unica: è un artista concettuale che ha fatto della manualità, e delle ore passate a scolpire, martellare, scorticare il legno e applicare spine d’acacia sui suoi lavori, elementi determinanti della sua poetica: da sempre il concetto e la materia convivono, nella sua arte. Fino al 9 luglio, a Roma, una trentina di opere di Penone, realizzate tra gli anni Settanta e i primi del Duemila, si confrontano con capolavori come Apollo e Dafne ed Enea e Anchise del Bernini in quattro sale della Galleria Borghese, espandendosi poi all’esterno del museo, nei giardini dell’Uccelliera e della Meridiana. La mostra, Giuseppe Penone. Gesti universali, curata da Francesco Stocchi (catalogo Electa), che riporta l’arte contemporanea nella Galleria Borghese, mette in scena una nuova lettura di quel rapporto tra paesaggio e scultura che si pone in perfetta continuità con le ricerche sul rapporto tra arte e natura che caratterizzano la direzione di Francesca Cappelletti e, per molti versi, anche la poetica di Penone che percepisce perfino nel bronzo un forte legame con la natura: “Il bronzo ha una nascita collegata al mondo vegetale. Per fondere un oggetto a cera persa è infatti necessario creare una serie di canalizzazioni che ricorda da vicino il modo in cui la linfa si dirama in un albero. La scultura, dunque, si nutre con un sistema analogo a quello linfatico delle piante. Poi, collocato all’esterno, il bronzo si ossida e cambia colore. Vive, insomma, proprio come le piante”. È un dialogo, quello tra Penone e gli alberi, che continua da decenni a occupare i suoi pensieri e che ora, nei giardini della Galleria Borghese, rinnova il gioco, tipico del Barocco, che intrecciava paesaggio, natura e scultura. Talvolta l’albero è citato attraverso la sua corteccia, altre volte è scavato da una trave seguendo gli anelli di crescita della pianta. Perfino i rami, in quest’ottica, assumono per Penone una valenza poetica: “Il propagarsi di un ramo nello spazio alla ricerca della luce ha la stessa struttura di uno sguardo”. Nella mostra alcuni temi si rincorrono da un’opera all’altra, indifferenti alla datazione dei singoli lavori: la prossimità tra la natura umana e quella vegetale e la natura che diventa arte così come l’arte diventa, nelle sue opere, natura, in primo luogo. L’opera in cuoio di Penone che si trova di fronte alla scultura di Enea e Anchise, conciata con il tannino, è stata realizzata con un trattamento vegetale: “Una volta bagnato, il cuoio è stato messo sul tronco di un albero e battuto per sposarne la forma. Quando si è asciugato, ha mantenuto le asperità della corteccia”. È un concetto simile a quello della pelle come metafora dell’identità e confine del corpo, che ritorna anche come formidabile strumento di conoscenza attraverso l’azione del contatto. Allo stesso modo l’impronta, nella poetica di Giuseppe Penone, si manifesta come momento supremo di relazione tra l’individuo e il mondo che lo circonda. Concetti da assaporare lentamente, col tempo, alla Galleria Borghese.

Crediti: Giuseppe Penone. Gesti universali, Installation views at Galleria Borghese, Roma – ph. S. Pellion © Galleria Borghese


Tiziano, Seisenegger e i ritratti dell’imperatore, di Marcel Grosso*

Le cose di cui scrivo appartengono a un secolo inquieto. Io scrivo di imperi, corone e scettri, cose tenute in alta considerazione agli occhi di tutti gli uomini. Tratto di guerre, del massacro di mezzo milione di uomini, di imprese durate cinquant’anni, della cattura di re, del sacco di Roma, dell’offesa recata a ogni cosa, sacra e profana, di sfide e offese scambiate tra principi, di leghe, di giuramenti e trattati rotti e violati, della scoperta di un nuovo mondo e della conquista di grandi e ricchi regni prima sconosciuti e di cui non si sospettava l’esistenza. Sono questi gli eventi che fanno parte del regno del celebre imperatore Carlo V, onore della famiglia d’Austria, che riunì su di sé la corona di Spagna e la sovranità sulle Indie occidentali, anche se ormai da tempo aveva fatto suo il titolo imperiale. Ma questa gloriosa corona si rivelò così gravosa per il nostro eroe che […] giunto a cinquant’anni, egli che aveva guidato tanti eserciti ed era stato a capo di una parte così grande del mondo conosciuto non riuscì più a controllare il proprio corpo e tuttavia, debole com’era, compì la più gloriosa delle azioni rinunziando volontariamente a tutti quei domini che aveva per tanti anni difeso […] Lasciare tutto questo rappresentò un’azione così eroica per un principe così grande e favorito dalla sorte che il mondo intero ne fu stupito.”(1)

Le parole tratte dalla biografia di Carlo V (1500-1558) scritta da Prudencio de Sandoval, cronista del re di Spagna Filippo III (1578-1621), sono emblematiche del modo in cui gli ultimi anni della vita terrena dell’imperatore vennero tramandati ai posteri dalle fonti: una sorta di lotta epica per conquistare la gloria celeste, paragonabile solo all’ambizione di cui il sovrano aveva dato prova nel perseguire quella mondana. In realtà la storiografia moderna ha dimostrato che ben poco di claustrale vi era nell’ultima dimora nel convento di San Jerónimo de Yuste nell’Estremadura, dove il sovrano si ritirò il 3 febbraio 1557, nulla “di una vita ascetica e monacale o di affinità esteriore col convento” (2), nessun ripudio del mondo e delle sue lotte nell’isolamento, e invece l’occhio costantemente fisso alle vicende politiche e militari del figlio Filippo II. Karl Brandi – la cui capacità interpretativa e di narratore Federico Chabod paragonava a quella di Tiziano (3) –, considerò la scelta di abdicare l’esito finale di una vita errabonda quale nessun altro sovrano prima di lui ebbe mai, e la prova del fatto che egli appartenesse in sostanza a una civiltà già passata. Vi era in Carlo V l’esigenza di stilizzare la propria vita secondo le regole di quell’ideale cavalleresco-borgognone, che trova il suo epicentro, fra il XIV e il XV secolo, nella Francia settentrionale e nei Paesi Bassi, dove era nato e aveva trascorso la sua giovinezza. A questo proposito non sbaglia Brandi quando afferma che non vi è nessun’altra cosa come La Trinità del Prado, il quadro commissionato a Tiziano nel 1551, noto anche con il titolo di Gloria, che possa manifestare in modo così visibilmente grandioso la più intima natura dell’imperatore.

1) P. de Sandoval, Primera parte de la Historia de la Vida y hechos del Emperador Carlos V, Valladolid 1604, f. 1v-r, la traduzione italiana è tratta da M. Rady, Carlo V e il suo tempo (1988), Il Mulino, Bologna 1997, pp. 135-136. Sull’ultimo tratto dell’imperatore: K. Brandi, Carlo V (1937), Einaudi, Torino 1961, pp.632-640; A. Kohler, Carlo V (1999), trad. di M. Zambon, Salerno, Roma 2005, pp. 370-382.

2) Brandi, Carlo V cit., p. 634.

3) F. Chabod, Introduzione, in Brandi, Carlo V cit., p. XXXII

*estratto dal saggio nel catalogo L’Imperatore e il Duca. Carlo V a Mantova a cura di Daniela Sogliani e Marsel Grosso, edito in occasione del progetto espositivo L’imperatore e il duca. Carlo V a Mantova in corso a Palazzo Te fino al 25 giugno 2023

Crediti: Installation view L’Imperatore e il Duca. Carlo V a Mantova, Palazzo Te di Mantova © Fondazione Palazzo Te


VIDEO

Multimediale e multiautoriale

Si chiama In Opera: scenari futuri di una giovane Legge Forestale, il lavoro che architetti e artisti uruguaiani, coinvolti con un bando pubblico, presentano fino al 26 novembre, alla 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, nel padiglione che l’Uruguay ha ai Giardini da più di 60 anni. Curata da MAPA+INST e Carlos Casacuberta, l’installazione nasce dall’analisi della Legge Forestale intesa come un assemblaggio ecosistemico in progress, che dialoga con spazi e territori diversi e può raccontare possibili scenari dell’Uruguay del futuro. Il progetto stabilisce alleanze tra discipline e pratiche come la musica, la cultura visiva e l’architettura, un’opera multimediale e multi-autoriale che trasforma il Padiglione in una sala teatrale che ospita rielaborazioni visive, performance musicali di giovani artisti afro-uruguaiani, interviste ad attori legati ai contenuti e un catalogo/blog di approfondimento.

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Crediti immagine: En Ópera – with Viki Style, video still by Exceso Colectivo Crediti video: En Ópera – with Viki Style, video scenes by Exceso Colectivo


Nora Turato, l’ultima attivazione di Ri-Materializzazione

Ultimi giorni per visitare la mostra Ri-Materializzazione del Linguaggio. 1978-2022 a cura di Cristiana Perrella e Andrea Viliani che fino al 10 giugno è ospitata negli spazi della Fondazione Antonio Dalle Nogare di Bolzano. La mostra, che presenta dopo più di quarant’anni il progetto seminale realizzato alla Biennale di Venezia del 1978 dalla poetessa e artista Mirella Bentivoglio, è stata caratterizzata nel corso della sua durata da una serie di “attivazioni” realizzate dalle artiste Tomaso Binga, Monica Bonvicini e BRACHA. Il 9 giugno, in occasione del finissage della mostra, è la volta di Nora Turato, che presenta Bolzano Poster Project un progetto site specific che prevede una serie di affissioni nello spazio urbano della città di Bolzano. L’inaugurazione dell’intervento, che utilizza pannelli pubblicitari in tutta la città, è seguita da un talk dell’artista con i curatori. In questo video Andrea Viliani ci offre un’introduzione alla mostra, al suo significato, alla sua importanza, allora come oggi.

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Crediti immagine: Re-Materialization of Language. 1978-2022. Installation view at Fondazione Antonio Dalle Nogare, Bolzano, 2022. Courtesy Fondazione Antonio Dalle Nogare. Photography by Jürgen Eheim Fotostudio Crediti video: #FondazioneTalk with the curator Andrea Viliani about Re-Materialization of Language. 1978-2022. Courtesy Fondazione Antonio Dalle Nogare


EXTRA

Dramoletti

Dal 5 al 30 giugno la Fondazione Nicola Trussardi porta negli spazi fiabeschi del Teatro Gerolamo di Milano, teatro bomboniera per marionette divenuto celebre come “la piccola Scala” per le dimensioni in miniatura e i pregiati dettagli, la prima mostra antologica dedicata da un’istituzione italiana a Diego Marcon (Busto Arsizio, 1985) uno degli artisti più interessanti della sua generazione. Dramoletti, a cura di Massimiliano Gioni, racconta le opere dell’artista in un allestimento ipnotico che evoca i micromondi di Joseph Cornell, le fantasie di Carlo Collodi e di Lewis Carroll. Con i suoi film, video e installazioni Marcon costruisce piccole storie misteriose in cui pupazzi, bambini e creature sospese tra umano e post-umano, sono agitati da dubbi morali e intrappolati in azioni angoscianti ripetute all’infinito. Un progetto che celebra il ventesimo anno di attività della Fondazione, proseguendo quell’idea di museo mobile con cui Beatrice Trussardi e Massimiliano Gioni hanno riscoperto e trasformato la città, attraverso le opere e le visioni di alcuni dei più importanti artisti contemporanei.

lunedì 5 giugno 2023

press preview ore 10 – 14 > con RSVP obbligatorio

opening ore 17 – 21 > con RSVP obbligatorio

Crediti: Diego Marcon, Ludwig, 2018 [still]. Video, CGI animation, color, sound, loop of 8’14’’. © Diego Marcon. Courtesy Sadie Coles HQ, London


Documentare, ricercare, condividere

Dal 6 giugno 2023 il Museo delle Civiltà di Roma inaugura un nuovo capitolo del processo di riorganizzazione delle sue collezioni con Museo delle Opacità, il nuovo allestimento di una selezione di opere e documenti provenienti dalle collezioni dell’ex Museo Coloniale di Roma, entrate a far parte dell’istituzione nel 2017. Come relazionarsi a opere e documenti testimoni di una storia coloniale durata quasi un secolo? Come riallestire e raccontare, oggi, materiali che furono originariamente presentati a supporto di quella storia? Le possibili risposte a queste domande sono oggetto della ricerca di cui questo allestimento fa parte e che, tra ri-contestualizzazione di manufatti storici e dialoghi con opere d’arte contemporanea, propone non solo di investigare il passato ma anche di condividere dialoghi e confronti attivati nel presente e rivolti al futuro.

Accanto a questa esposizione il museo presenta inoltre una mostra dedicata all’artista e attivista Bertina Lopes (1924-2012). Dipinti, disegni, libri, immagini fotografiche e strumenti di lavoro raccontano la casa e lo studio romani di Lopes, per la prima volta oggetto di una ricostruzione parziale resa possibile da un’estensiva documentazione fotografica commissionata dal Museo.

Crediti: Museo Coloniale di Roma, anni ‘30/30’s. Courtesy Biblioteca Nazionale Centrale di Roma –Fototeca della “Biblioteca IsIAO”. Progetto grafico/Graphic design Andrea Pizzalis, Giulio Urbini / Casa-studio di Bertina Lopes. Foto © Giorgio Benni. Progetto grafico/Graphic design Andrea Pizzalis, Giulio Urbini


Rachel va a Firenze

Dal 9 giugno il Museo Stefano Bardini, Palazzo Medici Riccardi e il Museo Marino Marini, luoghi simbolo della città di Firenze, ospitano Rachel Feinstein in Florence, un progetto del Museo Novecento a cura di Sergio Risaliti e Stefania Rispoli che, per la prima volta, porta le opere dell’artista americana in istituzioni museali italiane. Rachel Feinstein (Fort Defiance, Arizona, 1971), tra le artiste contemporanee più interessanti nel panorama internazionale, con la sua poetica dal sapore onirico e i suoi riferimenti che spaziano dall’arte classica alla pittura rinascimentale, le favole moderne e i cartoons, presenta una serie di opere pittoriche e scultoree, alcune di nuova produzione, che guardano alla tradizione fiorentina e nordica, traendo ispirazione dalle collezioni dei tre musei, e giocando in modo generoso e aperto con capolavori di maestri come Donatello, Michelozzo e Marino Marini.

Crediti: Rachel Feinstein, Ballerina, 2018

CONVENGNO SU COMUNITA’ ENERGETICHE RINNOVABILI . IL FUTURO DELL’ENERGIA E’ ADESSO.

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di Michela Cinquilli

Si è tenuto venerdì 26 maggio alle ore 15 presso la prestigiosa Sala Consiliare di Montecatini Terme, una conferenza sul tema delle Comunità Energetiche Rinnovabili. L’ente organizzatore è il Leo Club della città termale, che ha voluto affrontare una questione di grande attualità oggi, in quanto rientra anche nelle aree tematiche sulle quali il Club opera con le attività di service ossia l’ambiente e la sua valorizzazione attraverso azioni concrete e sostenibili. La presidente del Club, Sara Bertelli afferma che:« lo scopo che si vuole raggiungere proponendo questo evento divulgativo è quello di far conoscere le potenzialità strategiche che ruotano attorno alle Comunità Energetiche Rinnovabili, nelle quali i privati, le piccole e medie imprese e le pubbliche amministrazioni hanno un ruolo cruciale». Infatti prosegue la Presidente – scegliere di produrre e condividere energia pulita da fonti rinnovabili rappresenta un vantaggio per l’ambiente e la comunità che aderisce. Enrico Cerbino, socio Leo Club ed Energy project Manager afferma : «Il vantaggio della costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili è il risparmio energetico grazie anche agli incentivi statali previsti, a vantaggio tanto dell’ambiente che dei consumatori che ne faranno parte». L’evento patrocinato dal Comune di Montecatini Terme e da CNA Toscana Centro, ha visto l’intervento di molti professionisti del settore che hanno consentito di far luce e chiarezza a 360 gradi sulle caratteristiche e potenzialità delle Comunità Energetiche, a partire da esempi concreti. Sponsor dell’evento è stata, Tate, tech company di Firenze, fornitrice di servizi energetici, impianti fotovoltaici e pompe di calore, da anni leader nel campo di soluzioni personalizzate e innovative. Dopo gli indirizzi di saluto iniziali da parte del Sindaco, Luca Baroncini e dell’assessore all’ambiente, Emiliano Corrieri, che hanno manifestato apprezzamento verso l’interesse e l’impegno dei giovani Leo del Club, esprimendo la chiara volontà del Comune di dirigersi verso percorsi di sostenibilità energetica, sono intervenuti gli organizzatori della convegno, Sara Bertelli, Presidente Leo Club di Montecatini Terme ed Enrico Cerbino, socio club ed Energy project manager, che ha appunto introdotto il concetto di Comunità Energetica, spiegandone vantaggi e caratteristiche principali. A seguire, l’Ing. Sergio Olivero, Head of Business & Finance Innovation presso l’Energy Center del Politecnico di Torino, ha offerto un’ampia panoramica sui temi più importanti relativi alla costruzione di una CER, gli scenari e le potenzialità future. Poi è stata la volta di Roberto Pellegrini responsabile unione installazioni e impianti per CNA Toscana Centro, descrivendo i ruoli, gli interessi e le opportunità all’interno delle CER. E’ stata poi la volta degli approfondimenti giuridici e legali affrontati da Silvia Cerbino ed Edoardo Giusti, avvocati che hanno illustrato le tipologie di performance e la centralità dell’atto costitutivo. Luca Barbero, perito industriale, progettista e coordinatore di GOCER, network di professionisti ed aziende che ha assistito il comune di Magliano Alpi nella sua installazione, ha condiviso la sua pluriennale esperienza nella creazione di CEC con la presentazione delle best practices, mettendo in luce le ottime performance e gli errori da evitare. Molti i partecipanti alla conferenza che hanno dimostrato il loro vivo interesse alla tematica partecipando al momento del confronto conclusivo e quello di networking, terminato poi con i saluti finali e un ricco buffet. L’occasione è stata di sicuro interesse e confronto su tematiche ancora per molti versi sconosciute e poco realizzate nel nostro territorio, proprio per questo Leo club di Montecatini Terme si augura possa portare alla nascita di futuri incontri e partnership che possano dare concretezza alla creazione delle Comunità Energetiche.

Istruzione: premiati 34 giovani vincitori del progetto Intercultura 

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La galleria fotografica

La rappresentanza dei circa 100 vincitori toscani del concorso ricevuta dal presidente Antonio Mazzeo nell’Aula consiliare dell’Assemblea legislativa. A consegnare la borsa di studio alle studentesse e agli studenti il vicepresidente Scaramelli, la difensora civica Lucia Annibali e il segretario generale di Intercultura Ruffino

di Emmanuel Milano

Firenze – Giornata emozionante, mercoledì 31 maggio, per i 34 giovani toscani che hanno vinto una borsa di studio Intercultura per trascorrere un periodo scolastico all’estero. Ad accoglierli nell’Aula consiliare di palazzo del Pegaso è stato il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo. A premiare le ragazze e i ragazzi il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli, la difensora civica toscana Lucia Annibali e il segretario generale della Fondazione Intercultura Roberto Ruffino.

Tanti i volontari dell’associazione che hanno partecipato all’evento con i familiari delle studentesse e degli studenti delle scuole superiori provenienti dalle province di PisaGrosseto e Siena e da Sansepolcro in provincia di Arezzo. Un centinaio complessivamente i giovani vincitori del concorso di Intercultura in Toscana e pronti a raggiungere le destinazioni in tutto il mondo dall’Irlanda al Canada, dall’Argentina agli Stati Uniti, dalla Thailandia al Giappone.

A fare gli onori di casa il presidente Antonio Mazzeo che ha consegnato al segretario generale Ruffino un gagliardetto della Regione e il Pegaso simbolo della Toscana e ai ragazzi ha rivolto un messaggio: “Andrete a fare qualcosa di veramente bello, andate con il sorriso e la voglia di apprendere e rivediamoci quando tornerete per raccontarci la vostra esperienza”.

“La Toscana – ha proseguito Mazzeo – ha una storia e una tradizione di apertura. La sua grande cultura, che la rende famosa in tutto il mondo, ha proprio la caratteristica di aver sempre dialogato con il mondo. Grandi toscani come Dante, Leonardo, Michelangelo, Galileo appartengono all’umanità, sono un vero e proprio patrimonio di eccellenza che supera i confini locali, regionali e anche nazionali. Ecco perché sono particolarmente lieto di complimentarmi e di accompagnare con questo saluto le ragazze e i ragazzi toscani che grazie alla Fondazione Intercultura svolgeranno il loro percorso di studi il prossimo anno all’estero. Grazie dunque alla Fondazione Intercultura per questa opportunità concessa alle ragazze e ai ragazzi toscani”.

“Premiamo tanti giovani – ha raccontato il vicepresidente Stefano Scaramelli – che grazie a una borsa di studio riescono a coronare un sogno, quello di andare all’estero, di vivere un’esperienza straordinaria, di crescere. Un percorso formativo che arriva a durare anche un anno, una grande opportunità di relazione con altri paesi di tutto il mondo. Le ragazze e i ragazzi sono il nostro futuro, un patrimonio straordinario. Portano la nostra cultura all’estero e torneranno formati. Li abbiamo voluti salutare, hanno sedici anni, un’età bellissima e chi ha avuto coraggio di rischiare oggi si va a giocare una parte importante della sua crescita personale”.

A premiare studentesse e studenti anche la difensora civica Lucia Annibali: “È bello e importante partecipare come istituzioni a tutti i momenti che li coinvolgono, che vengono promossi dai giovani e che guardano al futuro. Giovani e cultura è un binomio molto importante perché le ragazze e i ragazzi di oggi possono essere una grande risorsa per il futuro”.

Il segretario generale di Intercultura Roberto Ruffino ha raccontato settant’anni di storia dell’associazione. Partendo dalla sfida dei volontari che vanno nelle scuole a selezionarli. Ruffino ha ringraziato i tanti volontari, vera anima dell’associazione, ma anche i genitori “che si privano dei figli spesso per il periodo di un anno e che hanno il coraggio di firmare l’autorizzazione investendo nel futuro della società”. Un ringraziamento esteso anche ai ragazzi “ottomila candidati in tutta Italia che ci hanno fatto un’ottima impressione e hanno avuto il coraggio di partecipare superando la paura di lasciare le loro abitudini e la loro vita quotidiana affrontando una sfida verso l’ignoto”. “Avrete anche giornate dure i primi mesi – ha concluso – ma vi siete messi in gioco e avete una marcia in più per vincere la prima sfida quella di integrarvi nel Paese dove trascorrerete tanti mesi”.

A presentare la premiazione nell’Aula consiliare di palazzo del Pegaso è stata la volontaria di Intercultura Elisabetta Dimaggio. L’Associazione di volontariato organizza e finanzia attraverso borse di studio programmi di mobilità scolastica internazionale inviando ogni anno oltre 2mila ragazze e ragazzi delle scuole secondarie a vivere e studiare all’estero e accogliendo in Italia centinaia di giovani di ogni nazione che scelgono di arricchirsi culturalmente nel nostro Paese. Dal suo esordio, Intercultura ha realizzato oltre 70mila programmi di scambio.

Le dichiarazioni in video

Geronimo Stilton alla presentazione

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Agenda Scolastica “Il Mio Diario”

a Reggio Calabria

La Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il sostegno del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha presentato oggi la nuova edizione dell’agenda scolastica “Il Mio Diario”, destinata a 110.000 alunni delle future classi quarte di alcune province del territorio nazionale. L’agenda scolastica per i contenuti proposti si presenta come valido strumento di supporto alla didattica nella formazione dei cittadini di domani e si pone come obiettivo, attraverso contenuti e linguaggio adeguati al target dei destinatari, di avvicinare i giovanissimi cittadini alla cultura della legalità e di fornire un contributo nell’educazione al rispetto delle regole e ai valori di convivenza civile discendenti, in primis, dalla Costituzione. Alla cerimonia nazionale di presentazione, moderata dalla Giornalista Gaia Mombelli, che si è tenuta nella mattinata di oggi presso l’Arena “Senatore Ciccio Franco” di Reggio Calabria ha partecipato anche Geronimo Stilton in pelliccia e baffi!

CNR. Un modello matematico per prevedere l’uscita dal coma 

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Grazie a uno studio multicentrico realizzato dagli Istituti Irib e Iasi del Cnr, e condotto in collaborazione con l’Istituto S’Anna di Crotone e altri centri clinici nazionali, è stato messo a punto un innovativo modello matematico per caratterizzare e prevedere gli esiti clinici dell’uscita dallo stato di coma. La ricerca, pubblicata su Scientific Reports, ha preso in esame pazienti con gravi cerebrolesioni acquisite  

Una ricerca coordinata dall’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica del Consiglio nazionale delle ricerche di Messina (Cnr-Irib) e dall’Istituto di analisi dei sistemi ed informatica del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma (Cnr-Iasi), realizzata grazie ai dati raccolti da uno studio condotto dall’Istituto S’Anna di Crotone e altri centri clinici nazionali, ha permesso, per la prima volta, di modellizzare gli esiti clinici dell’uscita dallo stato di coma dipazienti con gravi cerebrolesioni acquisite.  

La ricerca, pubblicata su Scientific Reports, ha preso in esame i dati clinici di 156 pazienti con grave cerebrolesione acquisita (GCA), cioè un danno cerebrale esteso prevalentemente di origine traumatica o vascolare, tale da determinare una condizione di coma che può durare per brevi o lunghi periodi di tempo: lo studio ha permesso di modellizzare e prevedere le “traiettorie” degli esiti clinici per ogni singolo paziente.  

“Nei casi di persone affette da gravi cerebrolesioni acquisite, pur essendovi alcuni parametri clinici internazionalmente accettati che indicano quale potrà essere la probabilità di recupero della coscienza, non è possibile ad oggi conoscere con esattezza quale sarà il decorso clinico per ogni singolo paziente: i ricoveri ospedalieri, sia per gli per interventi rianimatori o neurochirurgici, sia per i successivi interventi di tipo riabilitativo, possono prolungarsi per settimane o mesi”, spiega Francesca Lucia Lucca, medico primario dell’Unità di risveglio dell’Istituto S’Anna di Crotone. “I pazienti oggetto dello studio risultavano ricoverati in strutture di riabilitazione intensiva distribuite su tutto il territorio nazionale: di questi, la maggior parte aveva un danno di natura vascolare (50.6%), seguito da patologie traumatiche (36%) e anossia (9.6%). Per ciascuno, sono stati raccolti dati relativi alla condizione clinica al momento del ricovero in riabilitazione e durante tutto il periodo di degenza fino alla loro dimissione: alle dimissioni, circa il 3% era deceduto, il 61.1% aveva avuto un completo recupero della coscienza, mentre il 36% era rimasto in stato vegetativo o di minima coscienza”.  

Proprio l’analisi della condizione clinica lungo tutto l’intervallo temporale della degenza ha permesso di modellizzarne l’evoluzione tramite una equazione matematica: “Per la prima volta sono state caratterizzate dal punto di vista matematico le traiettorie di evoluzione dello stato di coscienza dei pazienti, arrivando a predire il recupero delle funzioni cerebrali dei pazienti o, nei casi peggiori, il grado di disabilità”, aggiunge Simona Panunzi, ricercatrice del Cnr-Iasi. 

L’approccio metodologico utilizzato ha consentito di indentificare un set di variabili che, sintetizzate in un indice descrittivo dello stato di coscienza del soggetto, hanno permesso di predire l’esito clinico dei pazienti con una accuratezza dell’85%: “Il dato interessante è che, a tre mesi dalla degenza, l’esito dei pazienti con esito positivo si differenziavano chiaramente da quelli con esito negativo”, conclude Antonio Cerasa, ricercatore del Cnr-Irib. “Avendo a disposizione una maggiore quantità di dati registrati lungo tutto il decorso clinico dei pazienti ricoverati presso i centri di neuroriabilitazione potremmo a breve fornire un sistema computazionale utile per supportare il personale medico, con informazioni continuamente aggiornate su come i trattamenti in atto possono deviare le traiettorie degli esiti clinici”.  

Ufficio stampa Cnr:Francesca Gorini Responsabile:Emanuele Guerrini