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A POSTCARD FOR FLOYD 

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A Blind Sight Story 

Un progetto di Giangiacomo Rocco di Torrepadula (GG)

A cura di Luca Panaro,

in collaborazione con Chiara Ferella Falda e Pier Paolo Pitacco

Un progetto di mail art partecipativo che – partendo dallo studio delle neuroscienze comportamentali per combattere il pregiudizio attraverso l’attivazione dell’arte – ha coinvolto centinaia di persone in una riflessione corale sul razzismo. Una mostra e un libro edito da Skira raccolgono circa 400 cartoline, piccole grandi opere d’arte dedicate a George Floyd e a ciò che la sua morte ha rappresentato, realizzate da persone comuni e nomi noti come Oliviero Toscani, Cristiana Capotondi, Gad Lerner, Carlo Verdelli, Riccardo Chailly, Giulio Cappellini, Italo e Margherita Rota, Maurizio De Giovanni.

25 maggio – 18 giugno 2023 

Assab One

Via Privata Assab 1, Milano

Opening: giovedì 25 maggio, ore 18-21 (aperto al pubblico)

Apre a Milano dal 25 maggio al 18 giugno 2023 negli spazi di Assab One la mostra “A Postcard for Floyd. A Blind Sight Story”, nata da un’idea di Giangiacomo Rocco di Torrepadula e a cura di Luca Panaro, in collaborazione con Chiara Ferella Falda Pier Paolo Pitacco, realizzata con il contributo di Fondazione Cariplo. Un progetto di mail art partecipativo che parte da una riflessione sulle neuroscienze comportamentali per combattere il pregiudizio, in primis razziale, attivando attraverso l’arte e il processo creativo i canali del ragionamento. Il 25 maggio 2023, data di inaugurazione della mostra, segna l’anniversario dei tre anni dalla morte di George Floyd, da quando un poliziotto bianco di Minneapolis lo uccise tenendolo a terra per nove interminabili minuti, soffocandolo con un ginocchio sul collo. “I can’t breathe” (“non riesco a respirare”), sono state le sue ultime parole. Quella morte così ingiusta e disumana, filmata e fotografata da testimoni che ne hanno diffuso le immagini sul web, ha risvegliato l’indignazione e la consapevolezza popolare, dando il via a quello che può essere il più grande movimento sociale di protesta nella storia degli Stati Uniti, Black Lives Matter. Proprio vedendo quelle immagini, Giangiacomo Rocco di Torrepadula ha istintivamente scattato una sequenza fotografica di una candela privata della sua fiamma: 9 fotografie per ciascuno di quei drammatici minuti. Una fiamma che si spegne gradualmente; prima rimane il fumo a disegnare una traccia di quella presenza, poi tutto scompare nel nero profondo dell’immagine, a rappresentare uno stato d’animo legato all’episodio della morte di Floyd che qui diventa universale.A partire da questo lavoro fotografico, con lo scopo di generare una riflessione corale sul problema del razzismo, l’artista ha quindi avviato un più ampio progetto di mail art partecipativo spedendo circa 600 cartoline, che da un lato mostrano uno scatto della sequenza della candela, e chiedendo ai destinatari di restituirgli una frase, un disegno, un’immagine, qualunque idea o emozione che quella fotografia potesse suggerire loro.
Dall’alto a sinistra in senso orario: Oliviero Toscani | Galleria Continua/Cittadellarte – Fondazione Pistoletto | Andy_bluvertigo | FLYCAT
La reazione è stata sorprendente, hanno risposto all’appello centinaia di persone: personaggi famosi, creativi affermati, artisti, nomi del mondo dell’arte e della cultura, poeti, scrittori, esponenti di punta della comunità nera e gente comune. Sono tornate in risposta circa 400 cartoline piene di sentimenti, pensieri, riflessioni intime, disegni, segni grafici, collage con stralci di poesie e fotografie, persino QR code che rimandano a composizioni musicali e video, realizzate con una varietà di mezzi espressivi differenti. Una rappresentazione delle emozioni e dell’animo della collettività, riunita sotto il segno della consapevolezza. Un archivio di piccole grandi opere d’arte dedicate a George Floyd e a ciò che la sua morte ha rappresentato, tutte esposte per la prima volta in mostra ad Assab One e raccolte in un volume edito da Skira, di contestuale pubblicazione, entrambi a cura di Luca Panaro, in collaborazione con Chiara Ferella Falda e Pier Paolo Pitacco. Tra i nomi noti che hanno partecipato i fotografi Oliviero Toscani, Maurizio Galimberti, Mario Cresci, Francesco Cito; gli attori Cristiana Capotondi, Giuseppe Cederna; i musicisti Max Casacci (Subsonica), Andy (Bluvertigo); i giornalisti Gad Lerner, Carlo Verdelli, Michele Buono; i curatori Denis Curti, Fortunato D’Amico, Roberto Mutti; lo scrittore Maurizio De Giovanni; gli artisti Ercole Pignatelli, Max Marra e Fondazione Pistoletto; il rapper Amir Issaa e il writer Flycat; gli architetti Giulio Cappellini, Italo e Margherita Rota, Ilaria Marelli; il direttore d’orchestra Riccardo Chailly; gli illustratori Emilio Giannelli, Beppe Giacobbe, Sandro Fabbri e tanti altri ancora. A corredo delle cartoline sono inoltre presenti i saggi di alcuni attivisti ed esponenti di punta della comunità nera quali Luisa Wizzy Casagrande (Metissage Sangue Misto founder), Rahma Nur (poetessa), Angelica Pesarini (University of Toronto), Adama Sanneh (CEO Moleskine Foundation).Celeste Lombardi 
La genesi del progetto Il progetto di Giangiacomo Rocco di Torrepadula scaturisce artisticamente con la sequenza di fotografie scattate a seguito della drammatica morte di Floyd, ma nasce tuttavia da un’intima riflessione già in atto dell’autore che, scoprendosi con un atteggiamento inaspettatamente razzista in occasione di un incontro casuale con un homeless nero a San Francisco, ha deciso di iniziare un’indagine su sé stesso. “Chiariamolo subito: questo è un progetto che parte da uno spunto egoistico, per ritrovare la mia libertà. E non è un progetto per le persone nere, è per quelle come me, bianche (e italiane)”, afferma coraggiosamente Giangiacomo Rocco di Torrepadula nel suo testo introduttivo al libro. E ancora: “Esiste una strana malattia. Si chiama Blind Sight. Accade quando la parte del cervello deputata alla decodifica del segnale visivo si lesiona e non riesce più a elaborare le informazioni che l’occhio continua a inviare. Si diventa ciechi, almeno in apparenza. Perché in realtà si mantiene una capacità visiva inconscia. Il cervello continua a registrare i segnali che l’occhio invia. Ad esempio, si evitano ostacoli, o si individuano oggetti che si spostano. Ma in modo del tutto incosciente. Lo si fa senza saperlo di fare, né ricordarsi di averlo fatto. La Blind Sight, è dunque una cecità mentale, della coscienza. Un’incredibile analogia con il razzismo e con i pregiudizi.Ogni pregiudizio, ogni razzismo, non è altro che il risultato di paure che agiscono mettendoci in guardia contro quello che ci hanno insegnato a vedere come “diverso”. Ma troppo spesso lo fanno a livello inconscio. Sono paure che agiscono senza che ne siamo consapevoli, rendendoci meno liberi di fare scelte “nostre” e più condizionati dal costrutto sociale. Pregiudizi e razzismo sono la nostra Blind Sight rispetto alle nostre paure. O per lo meno di certo la mia”. Avendo quindi lavorato per vent’anni nel mondo della salute prima di dedicarsi esclusivamente all’arte, Giangiacomo Rocco di Torrepadula decide di cominciare a studiare le neuroscienze comportamentali per capire dove nascono le paure nel nostro cervello, come si forma il pregiudizio, e come possa sfociare nel razzismo. Nasce da qui una ricerca inedita che va successivamente a incontrare la forma dell’arte per esprimere in maniera multidisciplinare una più ampia e articolata riflessione sul razzismo.
Dall’alto a sinistra in senso orario: Sandro Iovine Giulio Cappellini Italo Rota & Margherita Palli Beppe Giacobbe
“L’artista avrebbe potuto rielaborare parti del filmato che mostra Floyd immobilizzato dall’agente di polizia, invece decide di muoversi diversamente, ritiene opportuno lavorare sull’assenza, realizza immagini che rasentano l’astrazione, sceglie la strada della metafora. La fotografia che solitamente adempie alla funzione di informare, qui suggerisce invece uno stato d’animo, il riferimento a Floyd è diretto ma non esplicito, perché l’arte contemporanea può permettersi di comunicare in modo metaforico, questa è la sua forza e la funzione sociale che spesso trascuriamo. L’arte arriva alle persone in modo trasversale, provoca sensazioni che hanno luogo sotto il livello della coscienza; a volte sono troppo deboli per essere avvertite, ma sufficienti a influenzare l’inconscio e condizionare il comportamento di un individuo. Le nove fotografie installate all’interno dello spazio espositivo sono un’efficace introduzione al progetto, creano la giusta condizione d’animo per entrare nel tema, ma senza il rumore mediatico provocato dall’informazione. L’espressione artistica favorisce un’esperienza silente ma profonda, dove le parole sono rarefatte e l’immagine rimane l’indiscussa protagonista”, afferma il curatore Luca Panaro nel testo del libro. Partendo dal presupposto che la parte pre-frontale del cervello va allenata per vincere sulla parte ancestrale, il progetto si basa infatti su tre cardini: l’uso dell’arte per indurre una riflessione attivando i canali del ragionamento; parlare di violenza senza mai mostrarla perché vedere la violenza attiva l’amigdala – che ha un ruolo chiave nella gestione delle ansie e delle paure – generando altra violenza; utilizzare un mezzo lento e riflessivo come la cartolina, che resta sul tavolo di chi la deve compilare, fisicamente presente, visibile, diventando un richiamo che spinge ad una riflessione intima e ragionata. Perché nessun modo virtuale avrebbe la stessa forza. Il tutto chiamando una riflessione corale, per ampliare la forza del messaggio. L’ambizione complessiva del progetto di Giangiacomo Rocco di Torrepadula è quella di promuovere un movimento di consapevolezza e di azioni positive in ambito culturale, artistico e sociale sul tema del pregiudizio. Insieme alla mostra, tutti i contributi sono stati raccolti nel volume “A Postcard for Floyd. A Blind Sight Story” pubblicato da Skira, in inglese e italiano, a cura di Luca Panaro, con la direzione artistica di Pier Paolo Pitacco e il coordinamento di Chiara Ferella Falda. Il libro, in uscita in libreria e online a maggio 2023, è arricchito dai contributi di Luisa Wizzy Casagrande, Rahma Nur, Angelica Pesarini e Adama Sanneh, tra i più autorevoli attivisti internazionali della comunità nera.
Giangiacomo Rocco di Torrepadula (GG), I Can’t Breathe min.6 | I Can’t Breathe min.7 | I Can’t Breathe min.8, 2020 
Giangiacomo Rocco di Torrepadula (GG), nato a Napoli nel 1966, è un artista visuale e un fotografo. Il suo lavoro si focalizza principalmente sui temi dell’odio e del pregiudizio, in particolare razziale. Prima di dedicarsi pienamente all’attività di artista, Giangiacomo è stato uno startupper seriale nell’ambito della salute digitale. Ha vissuto a San Francisco, e proprio qui ha potuto vedere dal di dentro alcuni dei casi più noti che hanno dato vigore al movimento Black Lives Matter. Un’esperienza scioccante, che lo ha condotto a investigare questi problemi con il progetto “Blind Sight”, non solo sotto un profilo storico e sociologico, ma anche dal punto di vista delle neuroscienze, approccio inedito che sta svolgendo a livello internazionale, per esplorare i meccanismi che generano stereotipi e pregiudizi, e come questi possano addirittura portare a crimini di odio. Giangiacomo debutta nei primi anni 2000 con due personali a cura di Lanfranco Colombo, fra i massimi esponenti della storia e della diffusione della fotografia italiana. Philippe Daverio lo inserisce nel suo libro “13×17: 1000 artisti per un’indagine eccentrica sull’arte italiana” edito da Rizzoli (2007). Nel 2022 vince il prestigioso Premio New Post Photography di MIA – Milan Image Art Fair. Ha esposto a Centrale Festival 13 di Fano (2022) alla Rocca Malatestiana e alla Genova Design Week 2022 nell’antico convento di Santa Maria di Castello. Vive in Franciacorta, dove si trova il suo studio, e lavora in tutto il mondo. Luca Panaro è critico d’arte, scrive libri e saggi sull’immagine contemporanea, cura mostre e cataloghi con un’attenzione particolare agli artisti che lavorano con la fotografia. Insegna nelle Accademie di Belle Arti e Istituti di Alta Formazione di varie città d’Italia. Ha fondato a Milano il progetto Chippendale Studio, l’archivio Dummy Photobook ed è direttore artistico di Centrale Festival. Fondazione Cariplo sostiene progetti di utilità sociale legati ad arte e cultura, ambiente, servizi alla persona e ricerca scientifica in Lombardia e nelle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola. Dal 1991 promuove la vita delle comunità, sostenendo i soggetti non profit che operano sul territorio e che sono più vicini ai bisogni delle persone. Le distanze all’interno delle nostre comunità stanno aumentando, rendendole più frammentate e fragili: oggi più che mai invece c’è bisogno di accorciare queste distanze per avere comunità forti e inclusive, per sostenere la vita delle persone e per avere istituzioni robuste, in grado di contemperare le diverse esigenze e orientare le risorse e le scelte verso un futuro migliore per tutti e in cui tutti possano riconoscersi. In 30 anni di vita, Fondazione Cariplo ha reso possibile la realizzazione di oltre 37.700 progetti donando al territorio quasi 4 miliardi di euro. Ulteriori informazioni sul sito www.fondazionecariplo.it
Dall’alto a sinistra in senso orario: Roberto Mutti Marta e Nicola Manzoni Simona Cozzupoli | Gaia Panina INFORMAZIONI A POSTCARD FOR FLOYD A Blind Sight Story Un progetto di Giangiacomo Rocco di Torrepadula La mostra25 maggio – 18 giugno 2023 Assab OneVia Privata Assab 1, 20132 MilanoOrari: da mercoledì a domenica ore 11-19Ingresso gratuito con tessera Assab One Opening: giovedì 25 maggio, ore 18-21 (aperto al pubblico)
con il contributo di:
  

ddlArts

viale Premuda 14, 20129 Milano

ddlarts@ddlstudio.net | T +39 02 8905.2365 | www.ddlstudio.net

Alessandra de Antonellis

Flaminia Severini

Anne Sophie Vefli

Etichettatura vino: Mazzeo, scelta sbagliata che indebolisce l’Europa

Il presidente del Consiglio regionale parla della decisione dell’Irlanda: “Si colpiscono identità dei territori e piccole imprese”

di Angela Feo

Firenze – “Penso che la scelta dell’Irlanda di etichettare le bevande alcoliche come dannose per la salute sia totalmente sbagliata. Tutta la delegazione italiana, senza distinzione di colore politico, si batterà perché questa pratica non venga attuata in tutta Europa”, così il presidente del Consiglio regionale della Toscana e membro del Comitato europeo delle Regioni Antonio Mazzeo in questi giorni a Bruxelles per partecipare come delegato dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome alla 155esima sessione plenaria, dove domani (giovedì 25 maggio) il dibattito toccherà anche questo argomento. Proprio pochi giorni fa il ministro della Salute irlandese ha convertito in legge il regolamento che prevede l’etichettatura degli alcolici con avvertenze sanitarie.

Primo caso in Europa, la legge prevede che le etichette dei prodotti alcolici indichino il contenuto calorico, i grammi di alcol nel prodotto e contengano avvertenze sui rischi per la salute legati al consumo di alcol. “Così si colpiscono le identità dei territori e le piccole imprese che producono con qualità e nel rispetto dell’ambiente, il problema è l’abuso non il consumo moderato del vino che fa parte della nostra cultura e tradizione” ha affermato Mazzeo. “Iniziative come questa, dove uno Stato decide in autonomia, tendono a rendere più debole l’Ue e non a rafforzarla”.

La dichiarazione in video

Dialoghi di Pistoia: 357 i volontari che formano la grande squadra della XIV edizione

Pistoia, 24 maggio – Sono 357 i volontari, 263 ragazze e 94 ragazzi, che quest’anno prenderanno parte attivamente ai Dialoghi di Pistoia, pronti ad accogliere i tanti visitatori e relatori che arrivano in città da tutta Italia. Questa mattina al teatro Bolognini si è tenuta la consueta riunione plenaria con le ragazze e i ragazzi che hanno risposto alla call lanciata a marzo dall’organizzazione del festival, rivolta a studenti del IV e V anno delle scuole secondarie di secondo grado e a studenti universitari. Il grande numero di adesioni è una riconferma della voglia di partecipazione e dell’affezioni dei giovani al festival.

Gli studenti delle scuole superiori sono 300 e provengono da 11 istituti scolastici di Pistoia e della Provincia. Di Pistoia: Liceo Scientifico Amedeo di Savoia; Istituto professionale Luigi Einaudi; Liceo Statale Niccolò Forteguerri; ITTS Silvano Fedi-Enrico Fermi; Istituto Scuole Mantellate; Liceo Artistico Policarpo Petrocchi e ITCS Filippo Pacini. Le scuole della provincia: Istituto Omnicomprensivo San Marcello Pistoiese; Liceo Scientifico Coluccio Salutati Montecatini Terme; Istituto Tecnico Aldo Capitini di Agliana e ISIS Sismondi-Pacinotti di Pescia. A questi si aggiungono quest’anno anche tre scuole superiori fuori Provincia: 5 studenti dal Convitto Nazionale Cicognini di Prato, 1 dal Liceo Classico Galileo di Firenze e 1 dal Liceo Scientifico Vallisneri di Lucca.

Tra le file dei volontari, anche alcuni dei partecipanti alla seconda edizione del corso di scrittura creativa dei Dialoghi, realizzato dal festival in collaborazione con il CFS – Centro Formazione Supereroi di Milano, dal quale è nato il libro Manuale di zoologia fantastica. I giovani scrittori in erba saranno chiamati sul palco in Piazza del Duomo sabato 27 maggio, subito dopo l’incontro con il linguista Federico Faloppa e l’antropologo Adriano Favole, in programma alle 18.30, e saranno disponibile per il firmacopie, come tutti gli autori, presso la libreria del festival.

I volontari universitari sono 40 e provengono dagli atenei di Pistoia, Firenze e Bologna.

Non mancheranno anche in questa edizione 5 ragazzidi Pistoia coordinati dall’Associazione To Groove,che si occupa di persone con disabilità e 20 volontari adulti, coordinati da Serena Ghelardini, alcuni di questi membri delle associazioni culturali Amici della San Giorgio, Amici della Forteguerriana e Banca del Tempo.

Colonna portante della squadra sono gli 11 volontari “storici” del festival, ormai giovani professionisti, che collaborano fin dal primo anno e che con la loro esperienza supportano i ragazzi e le ragazze che per la prima volta entrano a far parte della macchina organizzativa del festival. Per loro rappresentano un modello di partecipazione attiva e positiva da emulare.

I volontari saranno organizzati in 8 squadre, coordinate da Benedetta Bonechi e Tatiana Wakefield del Comune di Pistoia: Punto Informazioni; Gestione Location; Pronto intervento; Fotografi; Ufficio stampa; Twitter; Instagram/Facebook e la squadra degli eventi per bambini. Inoltre alcuni ragazzi saranno presenti al Museo Salvatore, alla Collezione ‘900 di Palazzo de’ Rossi e a Palazzo Buontalenti presso la mostra “Altan. Cipputi e la Pimpa”.

I Dialoghi anche quest’anno saranno meta di un viaggio d’istruzione a Pistoia: 81, tra studenti e studentesse e insegnanti, arriveranno da Frascati (Roma) e 41 da Castelfranco Veneto (Treviso).


Ufficio stampa: Delos

Cave: modifiche alla disciplina dei siti estrattivi da riqualificare

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La proposta di legge è stata licenziata, con voto a maggioranza, dalle commissioni Territorio e Ambiente e Sviluppo economico e rurale riunite in seduta congiunta

di Cecilia Meli

Firenze – Via libera alla nuova disciplina dei siti estrattivi in esaurimento da riqualificare. Una proposta di legge, che modifica la legge regionale del 2015, è stata licenziata dalle commissioni Ambiente e Territorio e Sviluppo economico e rurale, presiedute rispettivamente da Lucia De Robertis e da Ilaria Bugetti, riunite in seduta congiunta. Con l’atto, che è stato approvato a maggioranza e che ora approderà in aula per il voto finale, si disciplina il recupero di aree interne ai giacimenti: un’opportunità da incentivare in quanto concorre al prioritario riuso di aree già interessate dall’attività estrattiva e al tempo stesso rappresenta un’occasione per condurre a conclusione il recupero di aree estrattive che diversamente non lo sarebbero. Tali siti, sebbene possano presentare analogie con gli altri siti estrattivi dismessi già citati dalla normativa vigente, per il fatto di essere ricompresi all’interno dei giacimenti si qualificano per alcuni profili in maniera differenziata, in quanto ricadenti dentro ambiti trattati dal piano regionale. Viene pertanto proposta l’introduzione di una nuova definizione che identifica questa tipologia di aree come “Sito estrattivo in esaurimento da riqualificare”, ovvero come sito già interessato da pregressa attività estrattiva, non oggetto di autorizzazioni rilasciate negli ultimi cinque anni, con limitate potenzialità estrattive residue, in cui l’attività estrattiva è finalizzata al recupero e riqualificazione ambientale e alla messa in sicurezza, e l’introduzione di un nuovo articolo, che disciplina le condizioni per la loro individuazione e per il rilascio delle autorizzazioni.ICARE

Per incentivare il recupero di questi siti, i quantitativi di materiale estratto commercializzabile non sono computati ai fini degli obiettivi di produzione sostenibile attribuiti ai comprensori, e si prevede la possibilità di commercializzare il materiale estratto in una quantità tale da consentire la compensazione economica dell’intervento di recupero ambientale e di messa in sicurezza, e comunque per quantità non superiori al 30 per cento di quanto già estratto nel sito al momento della cessazione dell’attività estrattiva.

Alcuni emendamenti, presentati dalla maggioranza, illustrati dal consigliere Cristiano Benucci e poi approvati, escludono però questa possibilità per i materiali ornamentali, marmo in primis, e lo concedono solo per i materiali da costruzione, raccogliendo le sollecitazioni espresse dagli addetti ai lavori e dal mondo ambientalista.

Irene Galletti ha osservato che la modifica “è un modo per bypassare la normativa, perché di fatto si permette la riattivazione di siti estrattivi”.

Alessandro Capecchi e Marco Landi hanno chiesto vari chiarimenti, tra cui i motivi per cui si è previsto il limite di cinque anni. Insieme con Massimiliano Baldini hanno poi chiesto un ulteriore approfondimento, e, a seguito della messa in votazione, Marco Landi non ha partecipato al voto e Capecchi ha annunciato astensione.

Otto italiani su dieci andranno in vacanza quest’estate, secondo Jetcost

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viaggi in Italia, in famiglia e in auto sono le opzioni più gettonate. La maggioranza preferisce l’hotel. Agosto il mese in cui si viaggia di più
L’estate 2023 non significherà solo la conferma della piena ripresa del turismo e della voglia di viaggiare in ogni parte del mondo senza restrizioni, ma segnerà anche un aumento dei viaggi rispetto al 2019, l’anno precedente alla pandemia; infatti, secondo un recente studio del potente motore di ricerca di voli e hotel www.jetcost.it, l‘82% degli italiani ha intenzione di viaggiare durante le vacanze di quest’anno e le ricerche di voli sono anche aumentate del 63%, mentre quelle di hotel del 41% rispetto all’estate del 2022. 
Jetcost.it ha realizzato uno sondaggio con l’obiettivo di conoscere le prospettive di vacanza degli italiani per l’estate 2023. La prima conclusione che è emersa è che, nonostante l’aumento dei prezzi e la situazione economica difficile a livello nazionale, la maggior parte (l’82%) è convinta di viaggiare almeno per qualche giorno, mentre l’8% aspetterà l’ultimo minuto per decidere, in funzione soprattutto del proprio budget. Uno su dieci (10%), invece, non andrà da nessuna parte.
Per quanto riguarda i mesi preferiti per viaggiare, agosto è il più gettonato per andare in vacanza, con il 44% degli italiani che sceglierà questo mese e il 36% luglio. Giugno è un mese che sta diventando sempre più popolare: l’11% lo sceglierà, mentre solo il 9% viaggerà a settembre.
Per quanto riguarda la durata del viaggio, il 27% prevede di viaggiare per un massimo di 5 giorni, il 29% per una settimana, il 33% per un tempo compreso tra gli 8 e i 15 giorni; solo l’11% per un periodo compreso tra 15 giorni e un mese. In termini di spesa, quella media per persona è stimata in circa 905 euro.
In relazione al metodo di trasporto, secondo lo studio di Jetcost.it l’auto privata resta la scelta preferita (60%). Seguono l’aereo (25%), bus (6%), treno (5%) e nave (4%). Inoltre l’hotel sembra essere la sistemazione che piace di più (al 59%), meglio di affittare un appartamento (22%). Le altre opzioni sono gli aparthotel (6%) e le case rurali (5%). Solo il 2% prevede di andare in campeggio.
Poco più della metà degli intervistati ha dichiarato che viaggerà in famiglia (53%); al secondo posto c’è il viaggio in coppia (21%), poi con gli amici (17%) e da soli (9%).
In termini di destinazioni, le mete nazionali sembrano essere le preferite da quasi sette italiani su dieci (68%), che le scelgono prima di quelle internazionali (17%), mentre il 15% combina entrambe. Naturalmente, le mete più desiderate sono quelle con sole e spiagge (64%), seguite dalle grandi città (24%) e dalle destinazioni interne e montane (12%).
Riguardo ai viaggi internazionali, l’Europa sembra essere la preferita, con Parigi che si dimostra la città più popolare, mentre Tenerife, Zante, Barcellona e Ibiza completano la top 5. Le destinazioni esotiche a lungo raggio più in voga quest’anno tra gli italiani sono invece New York, Bali, Sharm el-Sheikh, Bangkok e Tokyo.
Le destinazioni europee preferite dagli italiani per le vacanze 2023:1. Parigi 2. Tenerife3. Zante 4. Barcellona5. Ibiza 6. Corfú7. Palma di Maiorca 8. Londra9. Lisbona10. Amsterdam
Le destinazioni a lungo raggio preferite dagli italiani per le vacanze 2023:1. New York 2. Bali 3. Sharm el-Sheikh4. Bangkok5. Tokio6. L’Avana7. Zanzibar 8. Dubai 9. Marrakesh 10. Los Angeles
E per coloro che ancora esitano, Jetcost ha selezionato alcune delle destinazioni più economiche in cui viaggiare quest’estate:https://www.jetcost.it/speciale/destinazioni-convenienti-per-lestate/6935
Ignazio Ciarmoli, Direttore marketing di Jetcost ha commentato: “Sembra che molti italiani non vedano l’ora di prendersi una pausa quest’estate e di godersi qualche giorno di vacanza in viaggio. Le destinazioni nazionali, i soggiorni in hotel e la condivisione delle ferie con la propria famiglia sembrano essere le scelte preferite. Noi di Jetcost auguriamo a tutti una felice estate e delle meritate vacanze”.

RACHEL FEINSTEIN IN FLORENCE

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a cura di Sergio Risaliti e Stefania Rispoli 9.06 – 18.09.2023 Museo Stefano Bardini, Palazzo Medici Riccardi, Museo Marino Marini – Firenze

Museo Novecento è lieto di annunciare Rachel Feinstein in Florence, una mostra monografica di Rachel Feinstein (Fort Defiance, Arizona, 1971) che presenta una serie di opere esposte per la prima a Firenze in alcuni dei luoghi simbolo della città: Museo Stefano Bardini, Palazzo Medici Riccardi e Museo Marino Marini (dal 9 giugno al 18 settembre 2023). La mostra, a cura di Sergio Risaliti e Stefania Rispoli, è la prima monografica dedicata all’artista americana all’interno di istituzioni museali italiane.

Rachel Feinstein (Fort Defiance, Arizona, 1971) è tra le artiste contemporanee più interessanti del panorama internazionale. I suoi lavori, che spaziano dalla scultura alla pittura, hanno una dimensione onirica che trae ispirazione tanto dall’arte classica e dalla pittura rinascimentale quanto dalle favole moderne e dai cartoons.

La mostra intende mettere in dialogo le opere realizzate dall’artista americana con le collezioni del Museo Stefano Bardini, di Palazzo Medici Riccardi e del Museo Marino Marini. Verranno quindi presentate una serie di opere pittoriche e scultoree, alcune di esse di nuova produzione, che guardano alla tradizione gotica e rinascimentale, a quella fiorentina e nordica e traggono ispirazione dalle collezioni dei tre musei, giocando sul confronto generoso e aperto con capolavori dei maestri del passato da Donatello a Michelozzo, fino alle sculture di Marino Marini.


INFORMAZIONI

Museo Novecento Tel. +39 055 286132 / info@musefirenze.it Piazza di Santa Maria Novella, 10 – Firenze        www.museonovecento.it Orario:          Lun –  Mar – Mer –  Ven –  Sab –  Dom | 11:00 –  20:00 Giovedì | chiuso      Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.

 
UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE Costanza Savelloni Museo Novecento Firenze

APERTURA SPECIALE DELLA TENUTA QUERCIAMATTA PER L’EVENTO “CANTINE APERTE 2023”

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Tenuta Querciamatta aderisce all’evento “Cantine Aperte 2023”, un’iniziativa organizzata dall’Associazione Movimento Turismo del Vino Toscana. In questo modo, nelle giornate di sabato 27 e domenica 28 maggio, Querciamatta, contestualmente ad altre aziende della Regione che hanno deciso di partecipare, apriranno le loro cantine a curiosi, appassionati ed amanti del vino, che avranno la possibilità di degustare i prodotti dell’azienda di Monsummano Terme, in provincia di Pistoia.

I tour con degustazione per entrambi i giorni saranno disponibili in tre fasce orarie: 11:0014:20 e 17:00.

Per partecipare alla degustazione “Sorseggia Emozioni” è necessario prenotare, chiamando il numero 0572 179.0.971 o scrivendo al Whatsapp 376 036.6.630 o all’indirizzo e-mail info@querciamatta.it, dalle 09:00alle 18:00.

Nel caso di posti liberi, sarà possibile accedere anche senza prenotazione.

Ufficio Stampa:

Gianpaolo Ansalone

 RIFIUTI ZERO: OBIETTIVO TOSCANA

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Firenze, 24 maggio 2023 – Venerdì 26 maggio 2023 alle ore 9.30 si terrà a Firenze l’evento intitolato “Rifiuti Zero: Obiettivo Toscana”. Questo evento ad esaminare il Nuovo Piano Rifiuti della Toscana attraverso la lente della Strategia Zero Waste di Paul Connett e Rossano Ercolini.

Grazie alla Strategia Zero Waste è possibile ridurre al minimo la produzione di rifiuti, puntando a un obiettivo ambizioso ma fondamentale: raggiungere la completa eliminazione dei rifiuti inviati in discarica o bruciati entro un determinato periodo di tempo. Paul Connett e Rossano Ercolini sono pionieri in questo campo e hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo di politiche e pratiche di gestione dei rifiuti sostenibili.

La sala scelta per l’evento è l’Auditorium in Via Cavour, 4 a Firenze, presso il Palazzo del Consiglio Regionale della Toscana.

Intervengono:

* Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana;
* Sergio Costa, Vice presidente della Camera dei deputati, già ministro dell’Ambiente (in video);
* Rossano Ercolini, Presidente Zero Waste Europe;
* Stefano Seghetti, Coordinamento provinciale Rifiuti Zero Livorno;
* Laura Lo Presti, Zero Waste Italy;
* Irene Galletti, Consigliera regionale M5S;
* Silvia Noferi, Consigliera regionale M5S.

La partecipazione a questo evento è essenziale per tutti coloro che desiderano contribuire a un futuro più pulito e sostenibile.

Vi invitiamo quindi a segnare questa data sul vostro calendario e a unirvi a noi il 26 maggio 2023 a Firenze. Insieme, possiamo lavorare verso l’obiettivo comune di un futuro senza rifiuti, per una Toscana più verde e rispettosa dell’ambiente.


Staff Comunicazione
MoVimento 5 Stelle Toscana
Davide Cappannari

LE MILLE E UNA PIAZZA 2023

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“PALCHI FIORITI” FESTIVAL DI TEATRO POPOLARE DEDICATO AI CLASSICI GRECI E LATINI NEI PARCHI DI MILANO Fino al 10 giugno 2023 Prossimi spettacoli Sabato 27 maggio 2023ore 17:30 – Giardino Oriana FallaciPluto e Pace Domenica 28 maggio 2023ore 11:00 – Parco Ex Paolo Pini/ via Ippocrate 45Le nuvole www.atelierteatro.itPluto e Pace. Crediti fotografici Eugenia Silvestri
Pluto e Pace Sabato 27 maggio 2023ore 17:30 – Giardino Oriana Fallaci Adattamento di Ruggero Caverni Regia di Ruggero Caverni Cast Francesco Arioli, Ruggero Caverni, Stefano Gerace, Giulia Salis, Giulia Castelli Musiche dal vivo Attilio Costantino Costumi di Giulia SalisTecnico Audio e Luci Roberto Autuori Sinossi
Il contadino Trigeo, povero e rustico, espressione di quel mondo contadino che caratterizza la cultura greca arcaica, decide di mettere fine alle guerre che devastano i campi e impediscono i commerci. Con l’aiuto di uno scarabeo gigante vuole recarsi da Zeus e a esporre le sue lamentele e chiedere una pace duratura. Giunto in cielo però scopre che gli dei se ne sono andati e hanno murato viva la Pace perché gli uomini belligeranti non l’hanno meritata. Trigeo però non si arrende e riesce a liberare la Pace, ricevendo da lei il compito di restituire la vista a Pluto, dio della ricchezza. Possibile che grazie alla redistribuzione della ricchezza si possa ridurre la competitività sociale ed economica, spegnendo per sempre il seme della guerra ? LO SPETTACOLO Le due commedie di Aristofane sono rispettate nei personaggi, nelle situazioni e nell’alternanza tra registri comici, lirici e di denuncia sociale. L’originalità della drammaturgia consiste nell’innesto tra i due testi che anziché concludersi con un elogio della povertà (intesa come sobrietà di costumi) e della pace (intesa come non belligeranza a vantaggio del commercio) si incontrano tematizzando l’interesse che alimenta la guerra producendo sviluppi inaspettati. Genere Commedia
Durata 1H e 10 min
Le nuvole. Crediti fotografici Eugenia Silvestri
Le nuvole Domenica 28 maggio 2023ore 11:00 – Parco Ex Paolo Pini/ via Ippocrate 45 Adattamento di Ruggero Caverni e Giulia Salis
Regia di Ruggero Caverni e Giulia Salis
Cast Francesco Arioli, Ruggero Caverni, Anna Delbello, Stefano Gerace, Michela Giudici, Giulia SalisMusiche dal vivo di Attilio CostantinoCostumi di Giulia SalisTecnico audio e luci Roberto Autuori Sinossi
Il contadino Strepsiade, separatosi dalla ricca moglie, è assillato dai debiti contratti dal figlio Fidippide che dilapida il patrimonio per seguire la sua passione per i cavalli, ben al di là delle possibilità economiche del padre. Strepsiade decide quindi di studiare all’accademia di Socrate per imparare i discorsi cavillosi che lo metteranno al riparo dai creditori. Nonostante non riesca a terminare gli studi perché troppo vecchio, applica subito alcune rudimentali nozioni facendo un uso retorico e strumentale di quanto appreso. Nel frattempo, su consiglio delle nuvole -divinità mutevoli, capricciose e un po’ sinistre- manda il figlio Fidippide a studiare al proprio posto all’accademia. Gli insegnamenti che il figlio riceve però non piacciono molto al padre. Infatti, lo stesso relativismo etico che era servito a Strepsiade per non pagare i debiti, viene usato dal giovane viziato, per percuotere il padre, giustificando la propria azione con argomentazioni impeccabili. Strepsiade, anziché imparare la lezione e pentirsi dell’uso improprio fatto delle conoscenze, decide di vendicarsi distruggendo l’accademia socratica ed eliminando i sapienti. Dunque, l’uso immorale del sapere della scuola, non porta alla condanna del contadino, bensì a un processo sommario della scuola e dei sapienti, accusati -paradossalmente- proprio di immoralità. Genere Commedia
Durata 1H e 10 min 
L’asino d’oro. Crediti fotografici Eugenia Silvestri
IL FESTIVALIl teatro popolare torna a Milano con “Palchi Fioriti”, la sessione primaverile del festival “Le mille e una piazza” di Atelier Teatro, giunto alla sua quarta edizione. Tante novità per il Festival che riporta i classici greci e latini nei parchi e nei giardini urbani con spettacoli gratuiti adatti a un pubblico di tutte le età, in scena fino al 10 giugno 2023. Anche quest’anno, protagonisti del festival di primavera sono i luoghi di aggregazione spontanea quali parchi e giardini urbani delle periferie della cittàvalorizzati come beni comuni appartenenti all’intera comunità. “Perché la comunità continui a rispecchiarsi e a riflettere su sé stessa è necessario che le storie continuino ad essere raccontate- afferma Giulia Salis, fondatrice di Atelier Teatro – Per questo, il nome della rassegna, Le mille e una piazza, è un omaggio alla mitica Shahrazad, la cui sopravvivenza dipende dalla capacità di raccontare ogni giorno storie vecchie e nuove”.  Dal 2020 ad oggi, il Festival ha portato oltre 80 rappresentazioni gratuite di teatro popolare in altrettanti luoghi di aggregazione (giardini urbani e piazze) della periferia milanese. In scena in questa sessione primaverile (a cui seguirà “Racconti d’autunno”) 7 imperdibili spettacoli e 2 concerti che in questi giorni coinvolgono il pubblico per celebrare la “stagione della rinascita”. Il festival “Palchi fioriti” ha come obiettivo il recupero della dimensione pubblica in cui ebbe origine il teatro: i classici greci e latini sono infatti i primi testi teatrali e sono nati per essere recitati all’aperto rivolgendosi a una società complessa e stratificata che rifletteva sui conflitti sociali mettendoli in scena. Troppo spesso rinchiusi tra le pareti del teatro d’autore rivolto a pochi intenditori, i classici invadono i parchi cittadini, ritrovando la loro originaria dimensione di esperienza collettiva. I parchi in fiore della primavera meneghina vedono alternarsi le opere di AristofaneApuleio e per la prima volta i Menecmi di Plauto, della compagnia V.A.N. Verso Nuove Narrazioni. Novità assoluta di questa sessione è la nuova produzione di Atelier Teatro Le rane. La compagnia porta inoltre in scena “Gli uccelli”, “Le nuvole” e “Pluto e Pace” e la riscrittura di Carlo Boso della più celebre favola latina: “L’asino d’oro” di Apuleio. L’inizio e la fine del festival sono inoltre festeggiati con due concerti di musica popolare.Dopo il concerto di apertura delle Tre sorelle folkband, sabato 10 giugno grande festa di chiusura con lo spettacolo di ritmi e danze dell’Africa occidentale dei gruppi Djembappel & Siradoncse, a cura dell’associazione Siraba Italia, per affrontare l’estate a passo di danza. “Le mille e una piazza 2023 – Palchi fioriti” è un progetto di Atelier Teatro, con il patrocinio del Comune di Milano, il contributo dei Municipi del Comune di Milano e il supporto delle associazioni di territorio Nolo4kids, La città del sole – Amici del Parco Trotter, Social Street San Gottardo Meda Montegani, Parco dei Triangoli. Atelier Teatro si avvale della collaborazione di una fitta rete di compagnie di teatro popolare e dell’A.I.D.A.S. (Académie Internationale Des Arts du Spectacle) di Versailles, diretta dal maestro Carlo Boso, che conferisce alla proposta un respiro internazionale e la garanzia di un intrattenimento intelligente e di qualità. 
Atelier Teatro è un’associazione culturale, una compagnia teatrale, ma soprattutto un modo di pensare il teatro. Da dieci anni crea spettacoli e forma le professionalità del teatro. Centrali nella proposta di Atelier sono anche percorsi pedagogici e seminari specifici, momenti di lavoro e scambio finalizzati a un ampliamento delle capacità creative ed espressive. Atelier Teatro è impegnata in progetti sociali di promozione della cultura teatrale: incontri e laboratori nelle scuole, attività sul territorio, spettacoli e conferenze.

Per informazioni:
FESTIVAL LE MILLE E UNA PIAZZA 2023
“PALCHI FIORITI”
Fino al 10 giugno 2023
 
info.atelierteatro@gmail.com
www.atelierteatro.it
social fb ig yt: @atelierteatromilano
Ufficio stampa Atelier Teatro
Laura Cometa

Constructing Nature

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Ufficio Stampa_Laura Cometa

mostra di Javier Sarmiento e Asarfelt  6 – 9 giugno 2023Nolo 91, Viale Monza 91, Milano OPENING: martedì 6 giugno ore 18.00 
Dal 6 al 9 giugno 2023 gli artisti Javier Sarmiento e Asarfelt sono presenti a Milano presso lo spazio Nolo 91 con la mostra Constructing Nature che affronta il rapporto uomo – natura. Dipinti, disegni, sculture contaminano lo spazio espositivo. Un “labirinto” sotterraneo di mattoni che ospita una ventina di opere dei due artisti che hanno vissuto tra Danimarca, Thailandia, Guatemala e Messico e che per la prima volta espongono le loro opere in Italia in una doppia personale. 
Il tema della mostra, affrontato dai due artisti in modo differente, porta il visitatore a riflettere sul rapporto tra l’essere umano e la natura che lo circonda. Javier Sarmiento è affascinato dalla natura del corpo umano. Le sue opere come AlvaroenmovimientoAnto e 32 days of Amanda raccontano dei momenti che rilevano verità personali intime attraverso un linguaggio cromatico personale e una decostruzione dello spazio. 
Asarfelt accompagna, con le sue opere, lo spettatore in un viaggio differente, attraverso il mondo biologico e il rapporto dell’uomo con la natura. Le sue opere sono riflessi di istanze energetiche rappresentate da linee e forme organiche che derivano dalle caratteristiche naturali del mondo che ci circonda. Oltre ai colori infatti, l’artista utilizza nelle sue tele materiali come: il cioccolato, il caffè, il vino e la cenere di sigarette. Crea così delle opere non convenzionali, che restituiscono allo spettatore nuove sensazioni visive. L’artista è infatti convinta che gli oggetti creati dall’uomo siano naturali, rinunciando così all’idea di separare l’uomo dalla natura. Bisogna che l’uomo si consideri parte della natura stessa per poterla rispettare. Asarfelt, espone in mostra opere come El diablo in New YorkInstance e Red on Burlap. In occasione dell’esposizione l’artista presenta inoltre un’opera site-specific realizzata per gli spazi di Nolo 91. Si tratta di una scultura di un ulivo dal titolo “Albero sospeso“. 

Nora Turato

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Bolzano Poster Project & talk

a cura di Cristiana Perrella & Andrea Viliani

09.06.2023 ore 20.00

Visita guidata gratuita alle mostre in corso ore 19.00

Entrata libera & light dinner

Fondazione Antonio Dalle Nogare
Rafensteiner Weg 19, Bolzano, Italia

In occasione del finissage della mostra Ri-Materializzazione del Linguaggio. 1978-2022, il 9 giugno la Fondazione Antonio Dalle Nogare presenta Nora Turato. Bolzano Poster Project & Talk un progetto site specific dell’artista croata Nora Turato, che prevede una serie di affissioni pubbliche nello spazio urbano della città di Bolzano. L’inaugurazione dell’intervento, che utilizza pannelli pubblicitari distribuiti in tutta la città, sarà seguita, alle ore 20.00, presso la Fondazione Antonio Dalle Nogare, da un talk dell’artista con i curatori Cristiana Perrella e Andrea Viliani, parte del programma di eventi Fondazione Live.

Quella di Nora Turato è l’ultima delle attivazioni della mostra Ri-Materializzazione del Linguaggio. 1978-2022, dopo la performance poetica di Tomaso Binga svoltasi a dicembre 2022, l’installazione sonora di Monica Bonvicini inauguratasi a febbraio 2023 e la lecture di BRACHA, accompagnata dall’esposizione di una selezione di notebooks e disegni, a marzo 2023. L’intervento di Turato esce per la prima volta dallo spazio della Fondazione stessa, comprendendo la possibilità di sollecitare anche un pubblico più ampio e diversificato, e di interagire direttamente – senza la mediazione dello spazio istituzionale – con il sistema articolato e stratificato di forme e segni che caratterizza l’ambiente urbano.

Con il gentile sostegno della Provincia autonoma di Bolzano

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Una Boccata d’Arte

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 Dal 24 giugno al 24 settembre 2023

Annunciati gli artisti della quarta edizione e le combinazioni borgo-artista

INAUGURAZIONI

sabato 24 e domenica 25 giugno 2023

www.unaboccatadarte.it

Dal 24 giugno al 24 settembre 2023 torna Una Boccata d’Arte, il progetto d’arte contemporanea promosso da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua e con la partecipazione di Threes. Ogni anno 20 borghi di tutta Italia, uno per ogni regione, accolgono 20 artiste e artisti italiani e internazionali di età, formazione e pratiche differenti. Invitati a trascorrere un breve periodo di residenza, gli artisti realizzano 20 interventi in relazione con la storia e le tradizioni del luogo e di chi lo abita.
Le inaugurazioni si terranno sabato 24 e domenica 25 giugno in tutti i borghi. Per l’intera estate è possibile scoprire mostre, progetti e installazioni site specific in luoghi inaspettati, realizzati da artiste e artisti affermati ed emergenti provenienti, oltre che dall’Italia, da Brasile, Cipro, Costa d’Avorio, Germania, Iran, Israele, Lettonia, Palestina, Regno Unito. Ciascun artista, entrando in relazione con la storia del borgo e con i suoi abitanti, convogliando le peculiarità del luogo e la propria ricerca personale, realizza un intervento inedito, composto talvolta da più opere diffuse. Per la quarta edizione, gli artisti invitati sono: Stefanie Egedy a Fénis (AO) in Valle d’Aosta, a cura di Threes; Invernomuto a Vermogno – frazione di Zubiena (BI) in Piemonte, a cura di Threes; Leonardo Meoni a Castelvecchio di Rocca Barbena (SV) in Liguria; Jacopo Benassi a Gardone Riviera (BS) in Lombardia, a cura di Threes; Benjamin Jones a Pieve Tesino (TN) in Trentino-Alto Adige; Diego Perrone a Costozza – frazione di Longare (VI) in Veneto; Judith Hopf a Aquileia in Friuli-Venezia Giulia; Raghad Saqfalhait a Travo (PC) in Emilia-Romagna; Theodoulos Polyviou a Fosdinovo (MS) in Toscana; Mattia Pajè a Toscolano – frazione di Avigliano Umbro (TR) in Umbria; Margherita Raso a Petritoli (FM) nelle Marche; Laetitia KY a Rocca Sinibalda (RI) nel Lazio; Simone Carraro a Pietracamela (TE) in Abruzzo; Diego Miguel Mirabella ad Agnone (IS) in Molise; Serena Vestrucci Cetara (SA) in Campania; Evita Vasiļjeva a Maruggio (TA) in Puglia; Arianna Pace a Rivello (PZ) in Basilicata; Mohsen Baghernejad Moghanjooghi a Santa Severina (KR) in Calabria; Ella Littwitz a Pollina (PA) in Sicilia; Raffaela Naldi Rossano a Belvì (NU) in Sardegna.Travo (PC), Emilia-Romagna. Ph. Francesco Favalesi. Courtesy: Comune di TravoUna Boccata d’Arte è un progetto diffuso su tutto il territorio italiano: un itinerario culturale che di regione in regione promuove il sorprendente patrimonio costituito dai piccoli centri, per mettere in risalto le caratteristiche del territorio, la storia e le tradizioni locali attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea. È un invito al viaggio e alla scoperta attraverso la condivisione di pratiche e linguaggi artistici diversi, con una particolare attenzione alle ultime generazioni. Rendere l’arte accessibile a tutti, portarla nei luoghi pubblici, nelle piazze e nelle vie dei paesi, a partire da quelli più remoti, è l’obiettivo di Una Boccata d’Arte, per attivare un processo creativo inclusivo e creare una stretta connessione tra artista, abitanti, amministrazioni, associazioni, commercianti e artigiani locali, che permette di rivolgersi a un pubblico sempre più ampio e trasversale. “È un momento molto intenso, di grande fermento, per Fondazione Elpis: in questi mesi sta prendendo avvio la quarta edizione di Una Boccata d’Arte e dallo scorso autunno abbiamo inaugurato la nostra sede a Milano” spiega Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis. “Un passo importante nato dalla volontà di creare un punto di riferimento stabile e di collegamento fra tutti i luoghi, gli artisti, le persone che abbiamo incontrato in questi anni. Una preziosa rete, umana e professionale, che vogliamo continuare ad alimentare attraverso processi di scambio e di condivisione in Italia e all’estero, a partire dalla straordinaria esperienza di Una Boccata d’Arte, insieme ai progetti di mostre e residenze che promuoviamo. Sarà sicuramente emozionante scoprire l’edizione di quest’anno, le opere e le connessioni sul territorio da cui sono scaturite e farsi sorprendere da nuovi luoghi. Un ringraziamento particolare va ai sindaci e alle amministrazioni locali che in alcuni casi si candidano spontaneamente per partecipare a Una Boccata d’Arte e valorizzare il proprio territorio attraverso lo sguardo inedito degli artisti”. “Fin dalla prima edizione, la ricerca e la selezione degli artisti partecipanti è stata guidata dal desiderio di fornire una preziosa occasione di espressione principalmente a giovani artisti, sicuri che fossero capaci di centrare uno dei grandi obbiettivi di Una Boccata d’Arte: diffondere arte con alta qualità di ricerca in quei borghi – perle del nostro paesaggio – spesso lontani dai circuiti di mostre d’arte contemporanea”, racconta Maurizio Rigillo, Direttore di Galleria Continua. “Poniamo quindi sempre grande attenzione alle combinazioni borgo- artista, cercando di guardare sia alla specificità dei luoghi sia alla ricerca condotta da ciascun artista. Edizione dopo edizione, ne è scaturito un mosaico di opere eccellenti, che hanno saputo trarre ispirazione dalle realtà locali, coinvolgere gli abitanti, creare meraviglia e stupore nei visitatori, confermando quanto sia peculiare nella creazione dell’opera il contesto fisico e di relazione con le persone. É così che, già alla quarta edizione, Una Boccata d’Arte è diventata un atteso appuntamento annuale per l’arte contemporanea in tutto il Paese, e siamo entusiasti di continuare a collaborare per questo progetto”. “Anche quest’anno siamo felici di prendere parte a Una Boccata d’Arte, progetto con il quale, sin dalla prima edizione, condividiamo visioni e metodologie” spiega il team curatoriale Threes. “Il campo d’indagine dei progetti da noi curati mette in relazione la componente sonora con il tema dell’ecologia, nel confronto con il territorio di ciascun borgo. Svilupperemo tre interventi site specific in Lombardia a Gardone Riviera (BS), in Piemonte a Vermogno – frazione di Zubiena (BI) e in Valle d’Aosta a Fénis (AO), coinvolgendo artisti che integrano una forte componente sonora all’interno della propria pratica. Rispettivamente: Jacopo Benassi, artista affermato e da sempre punto di riferimento della cultura underground, è anche conosciuto per le sue performance di estrema intensità; Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi, insieme come Invernomuto, portano avanti una ricerca visiva e sonora fortemente sperimentale sia come singoli individui che come duo; Stefanie Egedy, artista nata a San Paolo, Brasile, vive a Berlino, esplora l’interazione tra corpo, basse frequenze e subwoofer”. Una Boccata d’Arte è il progetto ideato nel 2020 da Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis, in reazione alla pandemia, per dare un segnale di incoraggiamento alle comunità locali e creare allo stesso tempo opportunità di espressione per artisti emergenti e affermati. Oggi Una Boccata d’Arte è un appuntamento consolidato che ogni anno coinvolge 20 borghi con meno di 5mila abitanti, situati in aree diverse per riscoprire l’intero territorio regionale, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico di piccoli centri, lontani dai circuiti tradizionali dell’arte e del turismo. In virtù della loro dimensione raccolta, questi luoghi diventano il contesto ideale per la sperimentazione artistica e la creazione di nuovi immaginari.
L’iniziativa alimenta una rete diffusa di relazioni e partecipazioni che diventa ogni anno più ampia: a oggi sono stati coinvolti 80 comuni e 80 artisti, insieme a sponsor tecnici, associazioni locali e persone che a vario titolo rendono possibile la realizzazione degli interventi. A ogni edizione di Una Boccata d’Arte sempre più borghi si candidano per partecipare al progetto e negli ultimi tre anni, grazie alle acquisizioni delle amministrazioni e alle donazioni degli artisti, ben venti installazioni sono diventate permanenti.
Una Boccata d’Arte 2022, Giulia Mangoni, Il Salmerino Viandante, San Lorenzo Dorsino (TN), Trentino-Alto Adige. Courtesy: Fondazione Elpis. Ph Marta TonelliUna Boccata d’Arte 2022, Fabrizio Bellomo, ‘Albori è destinata a scomparire?’, Albori (SA), Campania. Courtesy: Fondazione Elpis. © Danilo Donzelli 

Il Museo Archeologico del Chianti Senese presenta i nuovi spazi espositivi

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Castellina in Chianti. Il Museo Archeologico del Chianti Senese di Castellina in Chianti ‘rinasce’ con nuovi spazi e una migliore esperienza di visita. Venerdì 26 maggio, alle ore17.30, si terrà l’inaugurazione del nuovo percorso espositivo realizzato dal Comune di Castellina in Chianti e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, grazie al contributo dell’Unione Europea attraverso il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. All’evento, che si svolgerà presso la sede museale in Piazza del Comune 17, interverranno il sindaco di Castellina in Chianti, Marcello Bonechi, il Soprintendente Gabriele Nannetti e il direttore del Museo, Marco Firmati.

“Il nuovo percorso espositivo – spiega Marcello Bonechi, sindaco di Castellina in Chianti – è stato pensato per offrire una organizzazione degli spazi più razionale e godibile e una migliore esperienza ai visitatori. La realizzazione di nuove teche e il totale rinnovamento dell’apparato grafico e didascalico arricchiscono di contenuti il museo, migliorandone notevolmente l’accessibilità, la comprensione, l’orientamento e la fruizione complessiva dell’offerta culturale, grazie anche a un’illuminazione potenziata nell’ottica del risparmio energetico”.

“Il restyling dell’allestimento dei reperti in teche rinnovate e più funzionali – aggiunge Marco Firmati, direttore del Museo – è arricchito dalla nuova collocazione del Carro di Montecalvario in un plastico fondale che ripropone i volumi del tumulo etrusco comunicando la percezione della sua collocazione originaria. Questo straordinario manufatto del VII-VI secolo a.C., ora valorizzato dal contesto e dall’illuminazione, sarà più protetto e offrirà un’esperienza di visita più immersiva”.

Per informazioni. Nei mesi di maggio, settembre e ottobre il Museo Archeologico del Chianti Senese è aperto tutti i giorni dalle ore 10.15 alle 13.30 e dalle 14 alle ore 18 al costo di 5 euro a biglietto. Nei mesi di giugno, luglio e agosto, invece, il Museo è aperto tutti i giorni dalle ore 11.15 alle 13.30 e dalle ore 14 alle 19. Per informazioni, è possibile chiamare il numero 0577-742090 e inviare un’e-mail a info@museoarcheologicochianti.it.

Ufficio stampa Comune di Castellina in Chianti
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Ainc e Alessandro Rovai presentano il
Biscotto a fette “amico dei bambini”

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rovai piu buono che mai

– L’Associazione Italiana Nutrizionisti in Cucina (Ainc) ha
presentato a TuttoFood il nuovo prodotto “Approvato dai nutrizionisti” si tratta del
Biscotto a fette “amico dei bambini” di Alessandro Rovai, un’innovativa proposta nel
campo dell’alimentazione sana che ha ricevuto il Bollino Verde di AINC.
La storia di Alessandro Rovai, Più Buono che Mai, è una narrazione di semplicità e di un
profondo legame con le proprie radici. Il rispetto per la natura, la passione per la
tradizione e l’amore per ciò che è benefico sono gli ingredienti che hanno dato vita a
prodotti innovativi, nei quali la bontà delle ricette si unisce alla scelta consapevole di
materie prime in linea con le esigenze di salute e nutrizione di ogni consumatore. Il
binomio unico tra gusto e benessere si rinnova ogni giorno nel nostro impegno per portare
sulla vostra tavola prodotti semplicemente “Più Buoni che Mai”.
La collaborazione con Ainc, finalizzata alla creazione di una nuova linea di prodotti
con il bollino verde “Approvato dai Nutrizionisti” che si distingue per il bilanciamento
nutrizionale garantito dalla scelta di materie prime caratterizzate da elevati standard di
etica e trasparenza lungo tutta la filiera produttiva.
Questi prodotti si basano su valori fondamentali come l’equilibrio tra grassi saturi e
insaturi e l’assenza di zuccheri semplici grazie all’integrazione di materie prime
bilanciate nel pieno rispetto del fabbisogno calorico.
Il Biscotto a fette, che ricorda una fetta biscottata, si presenta come un’ottima scelta per
la colazione e la merenda.
Inoltre, i Cuori di sfoglia – entrambi senza zucchero aggiunto – hanno conquistato i
consumatori fin dalla fase di test durante l’evento Excellence Food Innovation a Roma.
Siamo lieti di annunciare che i prodotti sono stati ufficialmente inseriti in modo permanente
nell’assortimento di alcuni punti vendita selezionati.
Inoltre, AINC ha annunciato il lancio di un nuovo progetto dedicato ai bambini, con
l’obiettivo di promuovere sane abitudini alimentari nelle scuole in collaborazione con
l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Desideriamo sottolineare che il prodotto è stato attentamente valutato dal Comitato
Scientifico dell’Associazione Italiana Nutrizionisti in Cucina, composto da medici,
tecnologi e dietisti, e ha ricevuto l’approvazione unanime. Questa approvazione segue di
pochi mesi il riconoscimento a Primo il salame senza nitrati e nitriti del Salumificio
Brugnolo.
L’Associazione Italiana Nutrizionisti in Cucina è entusiasta di continuare a promuovere una cucina
consapevole e una sana alimentazione attraverso collaborazioni come questa, che pongono al
centro il benessere e la salute dei consumatori con una particolare attenzione ai più piccoli.
Domenicantonio Galatà presidente AINC

SIGLATO IL PROTOCOLLO D’INTESA CON FERROVIE DELLO STATO ITALIANE PER ACCELERARE LA DIFFUSIONE DELLE RETI ULTRAVELOCI IN TUTTO IL PAESE

L’accordo, con il DTD, il MIMIT e il MIT, permetterà di diffondere la fibra e il 5G lungo 16mila km di rete ferroviaria del Gruppo FS

Roma, 23 maggio 2023

Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e l’Amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A., Luigi Ferraris, hanno firmato il Protocollo d’intesa per favorire la diffusione di reti di nuova generazione, sia in fibra ottica sia in 5G, su tutto il territorio nazionale, valorizzando la capillarità dell’infrastruttura ferroviaria. Grazie al Protocollo, sulla base dell’Investimento 3.1 della Missione 1, Componente 2 del Pnrr “Reti ultraveloci”, il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio impiega un cofinanziamento, fino al valore massimo complessivo di 550 milioni di euro, per la realizzazione di un backhauling in fibra ottica e di un’infrastruttura radiomobile 5G, di proprietà pubblica, con priorità lungo le tratte ad alta velocità.

Gli obiettivi

Gli obiettivi dell’accordo, della durata di tre anni, sono quindi molteplici:

● Sfruttare la capillarità della rete ferroviaria per posare un cavo a fibre ottiche a uso pubblico, che, con un’estensione fino a 16.000 km, possa favorire lo sviluppo di reti di comunicazione di nuova generazione, fisse e mobili, a beneficio dell’intero sistema Paese, a partire dalle aree dove ancora oggi sussistono problemi di connettività;

● Diffondere reti mobili di nuova generazione lungo le principali linee di comunicazione nazionali e corridoi transeuropei, realizzando un’infrastruttura radiomobile multi-operatore 5G di proprietà pubblica, con priorità lungo le tratte ad alta velocità, in grado di assicurarecopertura con continuità, anche nelle tratte in galleria, con servizi 5G, per migliorare logistica, sicurezza e servizi ai passeggeri;

● Contribuire alla realizzazione delle piattaforme digitali necessarie al monitoraggio predittivo delle infrastrutture critiche del Paese, dalla sensoristica ai data-center necessari alla gestione di flussi di dati.

L’accordo firmato oggi è un tassello importante della Revisione della Strategia sulla Banda Ultra Larga che abbiamo portato nel primo Comitato Interministeriale per la transizione digitale. Con questo Protocollo rafforziamo i processi di digitalizzazione, anche lungo le reti ferroviarie, con l’obiettivo di favorire la diffusione di connettività ad alte prestazioni su tutto il territorio nazionale e nelle zone più periferiche. Puntando sulla cooperazione e le sinergie istituzionali rispondiamo concretamente al fabbisogno di connettività veloce del Paese, valorizzando le reti di connessione esistenti, semplificando l’accessibilità dei servizi digitali e migliorando, così, la qualità della vita di tutti i cittadini” dichiara il Sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti.

“Si tratta di un importante passo avanti nella digitalizzazione del Paese e rappresenta un volano per l’economia, lo sviluppo, i collegamenti. Il Protocollo d’intesa firmato favorirà la diffusione di reti di nuova generazione, sia in fibra ottica sia in 5G, su tutto il territorio nazionale, non solo valorizzando l’infrastruttura ferroviaria ma anche a favore di tutti i cittadini. Ritengo che superare il digital divide e implementare le reti infrastrutturali sia un tassello necessario per la competitività dell’Italia”. Così il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.

“Il protocollo di oggi è un atto importante per rispondere alle esigenze di connettività ultraveloce. Con la rete capillare di Ferrovie dello Stato potenzieremo in modo significativo la copertura sia in fibra ottica che in 5G nelle aree meno connesse, rendendo così sempre più competitive tutte le zone del nostro Paese, al servizio di cittadini e imprese” ha dichiarato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso

“Sono molto soddisfatto di questo accordo che vede il nostro progetto Gigabit Rail & Road entrare a far parte del più ampio disegno nazionale di trasformazione digitale promosso dal Governo. La capillarità della nostra rete ferroviaria ci permetterà di portare la fibra ottica in aree oggi poco o per niente coperte, per migliorare la connettività e diventare così un fattore abilitante di molteplici processi di digitalizzazione. A beneficio dei nostri viaggiatori, ma anche di imprese, cittadini e, non ultimo, di un più efficace monitoraggio delle nostre infrastrutture ferroviarie e stradali, che per circa 12mila km camminano a poca distanza tra loro.” Così ha commentato l’accordo Luigi Ferraris, Amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane.

SCHEGGI FLAVIO

GAE VINCI

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CE IN DIGITALE E IN VINILE
“LONELY BALLADS”

L’ALBUM D’ESORDIO

Da venerdì 26 maggio 2023 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in vinile “LONELY BALLADS” (BLOODONTHETRACKS), l’album di debutto di GAE VINCI.

“LONELY BALLADS” è composto da dieci brani per una durata complessiva di 55 minuti circa ed è stato composto e registrato a Milano tra il 2020/2022. Dopo gli eventi degli ultimi anni, in particolare la pandemia di COVID-19, il mondo sembra ripartito più veloce di prima. Le persone apparentemente più forti e sicure di se stesse, con l’ossessione del benessere sembrano aver trovato il giusto equilibrio per una felicità duratura. Gae Vinci con la sua musica sembra andare esattamente nella direzione opposta, cercando di descrivere un altro lato della nuova società.

Nella sua musica si percepisce il romanticismo (ormai raro), la malinconia di un passato forse mai esistito, la consapevolezza che niente dura per sempre e infine un’atmosfera cupa che ha come sottofondo la solitudine e il mistero.

I generi musicali dai quali Gae Vinci è fortemente influenzato, il Dream Pop/Shoegaze/Folk, sono evidenti nelle sonorità del disco, ma riproposti in chiave moderna.

Quasi tutti i brani sono cantati dalla cantante americana Cosette Gobat, con la quale è nata una collaborazione che è durata per la maggior parte del tempo della produzione dell’album.

La prima traccia, “Lonely Ballad”, che dà anche il nome all’intero album, ci introduce alla visione del mondo del produttore, una ballata cupa in un mondo solitario e paranormale, un mondo che però via via con lo scorrere dei brani si illumina della luce di un sole pomeridiano dei primi giorni di primavera, quando il vento non dà più fastidio perché leggermente caldo. “Who Are You Now?” e “Camelie” ne sono la prova, presentano volutamente la stessa struttura, due brani che, se sei in auto o seduto in un parco, ti faranno raggiungere paesaggi lontani dalla realtà. Con i brani “My Favorite Color” e “Angel” si intuisce il debole di Gae Vinci per la musica folk: mescolano entrambi elementi come la chitarra acustica, mentre la prima è una ballata romantica, la seconda è declinata a sonorità più cupe.

Con la traccia, “Summer Is Too Long”, cambia il sound, un treno che sfreccia dritto per sei minuti con atmosfere shoegaze dei primi anni Novanta, seguito dall’interludio di “Vision Of Doom” che sembra quasi un omaggio a Robin Guthrie.

Infine, non ancora perfettamente coscienti se siamo in un sogno o nella realtà, arriva il brano “All The Times”, che ci offusca i sensi come quando beviamo un drink di troppo.

Sembra aver dimenticato gli amplificatori accesi, ma la verità è che anche il rumore ha una sua bellezza… così inizia “You’ve Come A Long Way Baby…” un viaggio di 10 minuti con un’esplosione finale che ci porta al brano che chiude l’album, ovvero “Ashes”, il perfetto anello di congiunzione con il pezzo d’apertura del disco, la stessa pasta sonora, lo stesso mood che quasi ci confonde tra inizio e fine, non fornendo mai tutte le informazioni necessarie che spetta all’ascoltatore di costruire.

Spiega l’artista a proposito del disco: «“Lonely Ballads” è il mio primo album, ho messo tutto me stesso, il risultato è molto intimo e personale.  Onestamente sono anche un po’ ansioso di renderlo pubblico, ma estremamente grato a tutte le persone che mi hanno aiutato a dare vita a questo progetto. Da solo probabilmente non ce l’avrei fatta».

Il disco “Lonely Ballads” sarà presentato alla Santeria di Milano (via Ettore Paladini, 8 – ingresso libero fino ad esaurimento posti) martedì 23 maggio ore 19,00 per uno showcase durante il quale verranno presentati in anteprima i brani dell’album. Modera Manfredi Lamartina.

TRACKLIST:

1 Lonely Ballad 

2 Who Are You Now?   

3 My Favorite Color       

4 Camelie          

5 Angel

6 Summer Is Too Long  

7 Vision Of Doom           

8 All The Times

9 You’ve Come A Long Way Baby            

10 Ashes            

Biografia

Gae Vinci nome d’arte di Gaetano Vinci è un produttore musicale siciliano, con sede a Milano. Dopo aver prodotto musica con altri alias sin dalla metà degli anni 2000, ha deciso finalmente di firmare i propri lavori con il suo vero nome. Non identificandosi in un genere musicale ben specifico, si riesce a percepire nelle sue produzioni quelle che sono indubbiamente le sue influenze musicali, ovvero il dream pop/shoegaze e chiari riferimenti alla musica electronic o alternative in generale. Nonostante si definisce un eremita da studio, spesso si avvale della collaborazione di alcuni amici musicisti e cantanti che passano da lui in studio, per registrare ciò che scrive e produce. Alla fine del 2022 ha creato la sua etichetta indipendente “BLOODONTHETRACKS” che utilizza come piattaforma per pubblicare la musica da lui prodotta.

“LONELY BALLADS” è l’album di debutto di GAE VINCI disponibile in digitale e in vinile da venerdì 26 maggio 2023.

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RED&BLUE MUSIC RELATIONS

ROY LICHTENSTEIN. VARIAZIONI POP

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Fino a domenica 18 giugno 2023

Palazzo Tarasconi, Parma

www.palazzotarasconi.it/mostra/roy-lichtenstein

Palazzo Tarasconi celebra il centenario della nascita di Roy Lichtenstein (New York 1923) uno dei maggiori interpreti dell’arte del XX secolo e un maestro della Pop ART, con la mostra ROY LICHTENSTEIN. Variazioni Pop. La mostra, curata da Gianni Mercurio, patrocinata dal Comune di Parma e prodotta da GCR, General Service and Security, con laDirezione Artistica di WeAreBeside, per l’ideazione di MADEINART, presenta i numerosi temi affrontati dal grande artista americano attraverso una selezione di oltre 50 opere (edizioni e serigrafie, sperimentazioni su metallo, tessuti e plastica oltre a fotografie evideo) provenienti da prestigiose collezioni europee e americane.Blue floor (Interior series), 1991, 147,2 x 212,2 cm, PRIV COLL Netherlands © SIAE 2023Anche se i suoi esordi nella litografia e nella xilografia risalgono al 1948, seguiti a distanza di un biennio dalle stampe all’acquaforte e acquatinta, fu dopo il periodo “eroico” della pop art, la prima metà degli anni ’60, che il suo lavoro e la sperimentazione nel campo della riproducibilità tecnica affiancarono sistematicamente quello della pittura, attuata con una pari metodologia rigorosa e organizzata su variazioni dei temi pittorici che l’artista ha sviluppato nel corso degli anni.Shipboard Girl, 1965, 69 x 51,5 cm, Offset lithograph on white paper wove paper © SIAE 2023Lichtenstein ha lavorato ai suoi soggetti senza mai sovrapporre nello stesso momento serie diverse, dedicando a ciascuna unperiodo circoscritto di lavoro. Quindi la mostra, seguendo un andamento principalmente cronologico che coincide con uno sviluppo tematico, ripercorre l’intera carriera artistica di Lichtenstein a partire dagli ’60, in cui ritroviamo i suoi temi e generi, dai fumetti e la pubblicità, la natura morta, il paesaggio, le incursioni nell’astrazione e nelle forme dei grandi maestri, gli interni bidimensionali, fino alla serie dei nudi femminili. “La sua arte, basata sugli effetti della percezione visiva, è un’arte dello sguardo, è perciò comprensibile come, in una società che apartire proprio dagli anni 60 è stata progressivamente pervasa dal potere dell’immagine, essa abbia ancora una forte e perdurante influenza sui creativi della visione.” Un catalogo accompagnerà la mostra con testi del curatore, di Roy Lichtenstein stesso e della scrittrice e storica dell’arte Avis Berman. La mostra di Roy Lichtenstein. Variazioni Pop apre l’anno che Palazzo Tarasconi dedicherà all’America e alla Pop Art, una tipologia di arte in grado di trasportare, sul piano del colore, l’evoluzione culturale e commerciale della società americana del tempo. Da settembre 2023 il tributo a questa corrente artistica continuerà con la mostra Keith Haring. Radiant Vision.Cartella StampaPromozione speciale: a partire dal 26 maggio è possibile acquistare nel bookshop il catalogo della mostra scontato a 19 €. Informazioni mostraROY LICHTENSTEIN. Variazioni PopA cura di Gianni MercurioPalazzo Tarasconi, ParmaFino al 18 giugno 2023 
PROSSIMO APPUNTAMENTO:Keith Haring. Radiant Visiondal 17 settembre 2023 Palazzo Tarasconi, Parma  La mostra Keith Haring. Radiant Vision è un progetto itinerante possibile grazie a Pan Art Connections. Oltre 130 opere del più celebre artista pop degli anni ’80, provenienti da una collezione privata, tra litografie, serigrafie, disegni su carta e manifesti, illustrano l’intero arco della breve ma prolifica carriera di Haring, esaminando diversi aspetti della vita e della produzione dell’artista, tra cui i disegni in metropolitana e la street art, le mostre in alcune delle più famose gallerie di New York, il Pop Shop e il suo lavoro commerciale. 
Ufficio StampaStudio Battage, MilanoMargherita Baleni |Laura Cometa Ufficio Stampa Palazzo Tarasconi Veronica Boldrin

Acque SpA – Più di 500 studenti alla festa finale di Acque Tour

Giornata conclusiva per il progetto di educazione ambientale di Acque nelle scuole

Diffondere la conoscenza degli aspetti naturali e tecnologici del ciclo idrico, accrescere negli “adulti di domani” la consapevolezza del valore dell’acqua, promuovere la cultura di rispetto e salvaguardia di un bene primario. Tutto in pieno stile “edutainment”: imparare divertendosi. Obiettivi pienamente raggiunti – a giudicare dal grande successo ottenuto durante la festa di fine anno scolastico – da Acque Tour, il progetto di educazione ambientale gratuito che ogni anno Acque, gestore idrico del Basso Valdarno, propone agli istituti comprensivi della zona.

Nell’edizione 2022-2023, il Teatro Era di Pontedera è tornato a ospitare la manifestazione, che ha visto oltre 500 bambine e bambini presenti, ragazze e ragazzi provenienti da varie scuole del territorio gestito da Acque. A fare da cornice all’evento, come ogni anno, è stata la straordinaria esposizione dei lavori realizzati dagli alunni delle scuole, che hanno tradotto in cartelloni, presentazioni digitali, audiovisivi e modellini le oltre 500 ore di attività didattica svolta in classe e sugli impianti. I migliori lavori si sono aggiudicati il premio “Buona da bere”, che consiste nella piantumazione di un albero nella scuola e l’apposizione di una targa-ricordo: i riconoscimenti sono andati alla scuola dell’infanzia Diaz di Pontedera (sez. I, II e III), alla scuola primaria “Amalia Del Fiorentino” di Capannori (classi III A, III B e III C) e alla scuola secondaria di I grado “Renato Fucini” di Pisa (classi II E e II H). A premiare i vincitori sono stati l’assessore all’ambiente del comune di Pontedera, Mattia Belli, e il presidente di Acque, Giuseppe Sardu. Nel corso della mattina si sono susseguite numerose attività ludico-didattiche organizzate dall’associazione La Tartaruga (storico partner del progetto) sui temi dell’acqua e dell’ambiente. Particolarmente apprezzate sono state le performance artistiche di Simona Gandola, con le sue opere di sabbia, e le bolle di sapone di Thomas Goodman: entrambe hanno coinvolto, divertito ed emozionato la giovanissima platea.

Acque Tour – spiega Sardu – rappresenta uno dei principali impegni di Acque sul versante della sostenibilità. Il fatto che sia giunto alla sua ventunesima edizione, che sia arrivato a coinvolgere seimila studenti ogni anno, che negli anni abbia saputo evolversi e crescere, ci dimostra quanto sia importante l’attenzione su questi temi da parte delle nuove generazioni e della comunità educante del Basso Valdarno. In Acque sanno di poter trovare un interlocutore presente e disponibile, grazie ai percorsi didattici nelle scuole, ai laboratori e alle visite guidate ai nostri impianti”.

 COMUNICAZIONE E RELAZIONI ESTERNE – Acque SpA  

Suzano e Sofidel uniscono le forze per un progetto pilota di protezione della biodiversità e sostegno alle comunità locali nella regione amazzonica

 La partnership pilota di Suzano e Sofidel dimostrerà il valore della collaborazione lungo la catena di fornitura per aumentare l’impatto positivo a livello ambientale e socio-economico.

•   I progetti di ripristino degli habitat e di agroforestazione contribuiranno alla creazione di un importante corridoio di biodiversità per collegare fra loro aree di foresta intatta in una superficie di 2.210 km quadrati

•   I progetti sociali che verranno avviati aiuteranno le comunità locali a sollevarsi dalla soglia della povertà grazie alla diffusione di modelli commerciali sostenibili, tra cui la coltivazione e la commercializzazione di specie vegetali autoctone brasiliane come l’açaí e il babassu.

San Paolo/Milano, 23 maggio 2023: Suzano, il più grande produttore mondiale di polpa di cellulosa, e Sofidel, leader nella produzione di carta tissue (noto per il marchio Regina), annunciano “Together we plant the future – Sviluppare corridoi di biodiversità per un futuro più sostenibile“, un importante progetto pilota triennale che promuoverà la conservazione e il ripristino ecologico, sostenendo al contempo lo sviluppo socio-economico nella regione amazzonica in Brasile[2]. Il progetto sarà realizzato con il supporto e l’implementazione sul campo di IABS, l’Istituto brasiliano per lo sviluppo e la sostenibilità, e di Amazônia Onlus, un’associazione italiana senza scopo di lucro, attiva nella difesa della foresta e delle popolazioni dell’Amazzonia.

Grazie a questa partnership, l’investimento di Sofidel consentirà di sviluppare modelli di business sostenibili che potranno essere adottati dalle comunità che vivono a ridosso della foresta pluviale, migliorandone al contempo la sicurezza alimentare e la qualità nutrizionale. Nella prima fase, il progetto aiuterà a far uscire dalla soglia di povertà circa 1.400 famiglie di agricoltori attraverso progetti per la generazione di reddito, tra cui l’aumento della produttività agricola, l’apicoltura e la coltivazione e commercializzazione di specie autoctone come le bacche di açaí e le noci di cocco babassu.

“Together we plant the future” finanzierà poi la creazione di un importante corridoio di biodiversità per mettere in collegamento aree di foresta intatte all’interno di un’area di 2.210 km quadrati ad alto valore ecologico, a cavallo del confine tra gli Stati brasiliani di Maranhão e Pará.

Ciò si concretizzerà attraverso la combinazione tra il ripristino degli habitat naturali e i sistemi agroforestali sostenibili, contribuendo all’obiettivo a lungo termine di Suzano di creare corridoi di biodiversità che colleghino mezzo milione di ettari (5.000 chilometri quadrati) di aree prioritarie nei biomi amazzonico, della foresta atlantica e del Cerrado del Brasile entro il 2030 – un’area equivalente a più di 700.000 campi da calcio.

Il corridoio di biodiversità andrà a beneficio di una serie di specie autoctone della regione che subiscono l’impatto della frammentazione degli habitat. Tra queste, il giaguaro (Panthera onca), l’araçari collorosso (Pteroglossus bitorquatus), il tucano scanalato (Ramphastos vitellinus), il tapiro sudamericano (Tapirus terrestrius), la scimmia tamarina dalle mani nere orientale (Saguinus ursulus), l’aluatta dalle mani rosse (Alouatta belzebul) e il chiropote satanasso (Chiropotes satanas), molte delle quali sono attualmente considerate vulnerabili e a rischio di estinzione.

Andrea Piazzolla, Chief Purchasing Officer di Sofidel, ha dichiarato:

“Oggi un’azienda impegnata a costruire un futuro sostenibile e a creare valore per tutti i suoi stakeholder deve assicurarsi che i suoi fornitori condividano la stessa visione e lo stesso modo di operare. Sofidel crede nell’obiettivo 17 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, per questo abbiamo deciso di unire le forze con Suzano, uno dei nostri principali fornitori, per fare la differenza. Condividiamo gli stessi valori, quindi è stato naturale lavorare insieme per contribuire ad affrontare le principali questioni sociali e ambientali in una delle regioni più povere del Brasile”.

“Con decenni di esperienza nella realizzazione di cambiamenti positivi, riteniamo che Suzano sia il partner giusto con cui lavorare a questo programma pilota per portare benefici concreti e un impatto positivo sul territorio. Ci auguriamo che i nostri sforzi creino un modello replicabile e scalabile per aiutare le comunità locali a uscire dalla povertà e proteggere l’ambiente, attraverso la creazione di sistemi agroforestali.

Paulo Jose de Souza Chaer Borges, Direttore Generale EMEA, ha aggiunto:

“Le imprese possono cambiare il mondo in meglio, ma non possiamo farlo da soli. Se lavoriamo insieme possiamo amplificare il nostro impatto. Ecco perché siamo entusiasti di collaborare con uno dei nostri maggiori clienti, Sofidel, per accelerare i primi promettenti impatti che abbiamo riscontrato nei nostri programmi di sostenibilità sociale e ambientale”.

“Dando autonomia economica e potere finanziario alle comunità che vivono in prossimità di aree ad alto valore ecologico, possiamo combattere la povertà come una delle cause principali della deforestazione, incentivandole al tempo stesso a proteggere e ripristinare gli ecosistemi. Ci auguriamo che questa collaborazione possa dimostrare il potere di lavorare insieme lungo tutta la catena di fornitura, per creare un cambiamento positivo”.

OFF TUNE FESTIVAL, a Prato dal 29/6 all’1/7 KURT VILE AND THE VIOLATORS, FUJIYA & MIYAGI, CAPOVILLA, UZEDA, NEW CANDYS…

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Delusi dalle solite kermesse? Stanchi del caro-biglietti? C’è sempre l’Off Tune Festival, un amore di festival che porta a Prato nomi di culto del rock (e affini), in un contesto post-industriale che pare il set di un film. Siamo negli spazi di Officina Giovani, ex macelli, dove dal 29 giugno al primo luglio Off Tune Festival porta sul palco Kurt Vile And The Violators, Fujiya & Miyagi, Eggy, Pierpaolo Capovilla, New Candys, Uzeda, Gazebo Penguins, Robox, Tutte Le Cose Inutili e molto molto altro.

Due palchi affollatissimi, ma anche mostra-mercato di dischi, manifesti e memorabilia, area kids, ristoro di qualità (niente token ehh!). E dei 15 concerti in programma, più della metà è a ingresso gratuito. Dite grazie a A-live, Santa Valvola Records e Associazione South Park, che passano mesi a organizzare tutto, e grazie soprattutto al Comune di Prato e a Unicoop Firenze, che contribuiscono alla missione.

Si parte con un’anteprima tutta a ingresso libero, giovedì 29 giugno, insieme a una forza della natura del post-hardcore, i Gazebo Penguins, alla prese con il nuovo album “Quanto”. Apre la serata il cantautorato punk dei Tutte Le Cose Inutili, chiudono i Tanks And Tears, tra reminiscenze post punk e grunge.

Off Tune Festival entra nel vivo venerdì 30 giugno e da Brighton approdano Fujiya & Miyagi, quattro lustri di onoratissimo electro pop intriso di krautrock e disco, come certifica “Slight Variations”, l’ultima fatica: raffinati in studio quanto scatenati dal vivo. Sempre sul palco uno, da Catania, il noise rock degli storici Uzeda e il power trio mascherato Robox. Stessa sera, ma sul palco due, a ingresso libero, il garage rock dei Go!Zilla e il punk rock dei Fernandhell, il nuovo progetto di Livio Montarese, fondatore dei The Peawess.

Icona dell’alt-folk e dello psych-pop a stelle e strisce, Kurt Vile è l’headliner della lunga giornata di sabato primo luglio, sempre a Officina Giovani di Prato. Affiancato dai The Violators, Kurt Vile porta in dote l’album “(watch my moves)”, ultimo capitolo di una discografia segnata da collaborazioni eccellenti e sospesa tra atmosfere oniriche e slanci radiosi. Divide il palco con i New Candys, una tavolozza di psichedelia, rock, garage e noise – e una recente collaborazione con Bugo – la cantautrice belga Camille Camille. Dal grunge dei Drop Circles al sound urticante di Pierpaolo Capovilla: il palco due, quello a ingresso libero, accende i mixer alle 16 e li spegne a notte inoltrata. Dopo la militanza nel Teatro degli Orrori, Pierpaolo Capovilla si è accasato con I Cattivi Maestri: l’album eponimo alterna cazzotti e carezze, “per raccontare questi tempi di violenza e sopraffazione, il Paese e il mondo in cui viviamo”. Da non perdere per nessun motivo al mondo il live degli Eggy, surrealisti della no wave, del krautrock e del pop: da Melbourne con un nuovo album “With Gusto” e i fari puntati della critica. Al pomeriggio anche il post-hardcore dei Lleroy e l’elettronica dei Wicked Expectation. Si chiude, sempre a ingresso libero (dalle ore 23), con la Cencio’s Night: suoni, dj, artisti e memorabilia dello storico live club pratese.

That’s all folks! Per i concerti con biglietto si spendono 12 euro (venerdì) e 20 euro (sabato). Prevendite sul sito ufficiale www.offtunefestival.it, su www.ticketone.it e nei punti vendita Boxoffice Toscana (www.boxofficetoscana.it/punti-vendita).
Info e dettagli sul sito ufficiale www.offtunefestival.it e sui canali social del festival.

Orari, Line up completa ed eventi paralleli:

Giovedì 29 giugno 2023 (ingresso gratuito)
> Apertura area festival con ingresso libero ore 18,30
Palco 1 (ingresso libero)
ore 22,00 > GAZEBO PENGUINS
ore 21,00 > TUTTE LE COSE INUTILI

Palco 2 (ingresso libero)
ore 23,45 > TANKS AND TEARS

Venerdì 30 giugno 2023
> Apertura Area Festival con ingresso libero ore 16
Palco 1 (ingresso 12 euro)
Ore 23,00 > FUJIYA & MIYAGI
Ore 22,00 > UZEDA
Ore 21,00 > ROBOX

Palco 2 (ingresso libero)
Ore 23,45 > GO!ZILLA
Ore 19,30 > FERNANDHELL

Sabato 1 luglio 2023
> Apertura Area Festival con ingresso libero ore 16
Palco 1 (ingresso 20 euro)
Ore 22,30 > KURT VILE AND THE VIOLATORS
Ore 21,40 > NEW CANDYS
Ore 21,00 > CAMILLE CAMILLE

Palco 2 (ingresso libero)
Ore 23,45 > PIERPAOLO CAPOVILLA E I CATTIVI MAESTRI
Ore 19,30 > EGGY
Ore 18,30 > LLEROY
Ore 17,30 > WICKED EXPECTATION
Ore 16,30 > DROP CIRCLES
Ore 23,00 > CENCIO’S NIGHT

www.offtunefestival.it

Prevendite
www.offtunefestival.it
TicketOne www.ticketone.it (tel. 892.101)
Nei punti prevendita di Box Office Toscana www.boxofficetoscana.it (tel. 055.210804)

Off Tune Festival
c/o Officina Giovani – Cantieri Culturali Ex Macelli
piazza dei Macelli, 4 Prato
www.offtunefestival.it