Si intesta 233 auto, apre una rivendita abusiva e le esporta all’Est

Dovessimo scommettere, saremmo certi che non pagherà mai una multa da 120.000 euro e passa né più di 200 bolli auto scaduti. Intanto, la polizia stradale di Prato gli ha mandato all’aria gli affari. Merito di una bella operazione, al termine di un’indagine impeccabile. Quella che ha scoperto un faccendiere che si era intestato ben 233 automobili per poi rivenderle all’estero.

I poliziotti hanno scoperto officina e deposito di auto in un’ampia zona a est della città toscana e, mercoledì, hanno dato il via all’operazione, scoprendo che le vettura erano in parte destinate alla vendita e in parte cannibalizzate, ovvero smembrate per la rivendita dei pezzi di ricambio.

Il faccendiere incastrato è un uomo di 54 anni, originario della provincia di Milano ma residente a Prato. Aveva messo in piedi una rivendita di veicoli usati, registrandola però come un’impresa dedita al commercio elettronico – spiegano dalla polizia stradale – In questo modo lui, evadendo l’erario, effettuava l’attività sia di esportazione che di riparazione di veicoli, senza smaltire correttamente i rifiuti prodotti, tant’è che c’erano sparsi dappertutto bidoni, batterie, carburanti, oli esausti e carcasse di auto.

Gli investigatori hanno accertato che l’uomo si era appunto intestato fittiziamente 233 veicoli, su cui le società di riscossione avevano trascritto tributi dal valore complessivo di un milione e mezzo di euro. Una parte di questi mezzi erano stati già venduti e trasferiti in Serbia, Polonia e Romania, senza prima radiarli alla Motorizzazione civile. Altre auto erano state noleggiate a stranieri, con cui erano state pure contratte polizze assicurative, senza licenza e sempre in barba all’erario.

La Polstrada e la Polizia Provinciale lo hanno denunciato per la gestione scorretta di quei rifiuti speciali, molto pericolosi per l’ambiente, sequestrando l’intera area, i veicoli ammassati e le attrezzature di quell’officina improvvisata.
I poliziotti hanno multato l’uomo con oltre 5.000 euro per le sue attività svolte senza licenza. Ma non è finita qui. La sezione Polstrada di Prato gli sta notificando 233 verbali da 500 euro, ciascuno per ogni mezzo che si era intestato per finta. Per il momento lui, che sarà tenuto a saldare anche i debiti per i bolli auto non pagati, dovrà versare nelle casse dello Stato oltre 120.000 euro. Nei confronti di tutti i veicoli è stata avviata la procedura per la loro confisca.