Troppi morti, forse in Lombardia il virus è mutato

Il coronavirus Sars-CoV-2 «potrebbe essere mutato». Ad avanzare l’ipotesi è Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, centro di riferimento contro Covid-19. L’esperta esprime «un pensiero convergente» con quello della virologa Ilaria Capua, docente all’università della Florida: «In Lombardia c’è qualcosa che non comprendiamo. Si sono superati i morti della Cina in un’area infinitesimamente più piccola e in un tempo minore».

«Sta succedendo qualcosa di strano – avverte Gismondo parlando all’AdnKronos Salute – In Lombardia c’è un’aggressività che non si spiega. Le ipotesi possono essere tutte valide», precisa, ma »una è che il virus sia forse mutato». Per questo «lancio un appello alla comunità scientifica: uniamoci per capire – esorta la virologa – Se tutti ci mettiamo insieme e ne studiamo un pezzetto, probabilmente riusciremo a comprendere».

Quel che non torna, poi, è anche l’atteggiamento iniziale verso la pandemia, da parte di molti di «noi virologi» e della stessa Oms. In un’altra dichiarazione, infatti, Maria Rita Gismondo osserva che c’è timore, di fronte a «quello che prima non ci preoccupava e che io e altri virologi – come del resto l’Organizzazione mondiale della sanità – dicevamo sarebbe stato poco più grave di un’influenza. Adesso invece – riflette Gismondo – davanti ai numeri della Lombardia, siamo abbastanza attoniti e vogliamo capire di più».

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