Wilhelm Röntgen scopre i raggi X

L’8 novembre 1895 lo scienziato tedesco Wilhelm Röntgen scopre i raggi X mentre sperimenta con i tubi a vuoto.

I raggi X (o raggi Röntgen) sono quella porzione di spettro elettromagnetico con lunghezza d’onda compresa approssimativamente tra 10 nanometri (nm) e 1/1000 di nanometro (1 picometro), classificati come radiazioni ionizzanti, avendo un potere di penetrazione molto elevato: solo spessori dell’ordine di centimetri di piombo o di decimetri di calcestruzzo possono fermarli.

Radiografia della mano di Anna Berta Röntgen
eseguita dal marito Wilhelm Conrad Röntgen.

Già altri scienziati si erano imbattuti nei raggi X prima di Röntgen. Nel 1887 Nikola Tesla aveva iniziato a studiarli. Dai suoi resoconti tecnici, si vede che inventò e realizzò uno speciale tubo a raggi X con un singolo elettrodo, nel 1892 Tesla aveva compiuto numerosi esperimenti in tal senso, ma non rese pubblici i suoi risultati e anzi suoi esperimenti successivi lo portarono ad avvertire la comunità scientifica per primo dei rischi biologici connessi all’esposizione dei raggi X. Il medico e fisico tedesco Hermann von Helmholtz formulò una descrizione matematica dei raggi X. Ipotizzò una teoria della dispersione prima che Röntgen facesse le sue scoperte e annunci. La sua formula era basata sulla teoria elettromagnetica della luce.

Per una effettiva e ufficiale scoperta dei raggi si dovette attendere ancora qualche anno. L’8 novembre 1895 Wilhelm Röntgen, uno scienziato tedesco, iniziò a osservare raggi X mentre sperimentava con i tubi a vuoto, uno dei quali era il modello avanzato costruito in precedenza da Lenard. Röntgen scrisse il 28 dicembre 1895 un rapporto preliminareSu un nuovo tipo di raggi: una comunicazione preliminare“. Lo spedì alla rivista della Physikalisch-Medizinische Gesellschaft di Würzburg. Fu il primo annuncio formale e pubblico dei raggi X. Röntgen chiamò la radiazione “X”, per indicare che era ancora di tipo sconosciuto. Il nome rimase, anche se molti dei suoi colleghi suggerirono di chiamarli “raggi di Röntgen” (Röntgen stesso si oppose a questa denominazione). In alcune nazioni, quest’ultimo nome è ancora usato. Röntgen ricevette, nel 1901, il primo Premio Nobel per la fisica grazie a questa scoperta. Alcuni colleghi, tra i quali Lenard, contestarono questo riconoscimento, affermando di aver scoperto prima di Röntgen i raggi X.

L’uso dei raggi X per scopi medici fu iniziato da John Hall-Edwards a Birmingham, Inghilterra. Nel 1908 dovette farsi amputare il braccio sinistro a causa di una dermatite causata dai raggi X.

Appena pochi giorni dopo la consegna del rapporto preliminare scritto da Röntgen, la notizia della scoperta fece il giro del mondo e il 5 gennaio 1896 comparvero i primi articoli sulla stampa (“Press” di Vienna) e dieci giorni dopo se ne interessò anche l’autorevole New York Times. Il tenore degli articoli non fu gradito a Röntgen, che ravvisò sia un eccessivo tono sensazionalistico sia una marcata attenzione posta nei riguardi delle fotografie, a scapito di quello che secondo lo scienziato avrebbe dovuto essere il vero obiettivo delle inchieste e cioè la natura e le qualità dei raggi.
Inoltre qualche suo eminente collega, come ad esempio Lord Kelvin, si mostrò inizialmente scettico e non mancarono neppure numerose vignette umoristiche che evidenziarono un alto grado di fraintendimento sul senso della scoperta, e infine un buon numero di ciarlatani, come una ditta londinese che pubblicizzò la messa in commercio di una “biancheria a prova di raggi X”; o dei religiosi francesi che si appropriarono del fenomeno, sostenendo addirittura di poter fotografare l’anima.

Immagine d’apertura: fotografia di Wilhelm Conrad Röntgen Premio Nobel per la fisica 1901

Bibliografia e fonti varie

  • Vinicio Busacchi, “Guglielmo Corrado Roentgen e la scoperta dei raggi X” , Il Giornale Italiano di Radiologia Medica, 2015, pp. 13-25
  • Giorgio Cosmacini, Fisica Della Vita E Criptoscopio: Röntgen E La Radiologia, Albo Versorio, Milano 2016
  • Giorgio Cosmacini, Rontgen – Il Fotografo Dell’invisibile Lo Scienziato Che Scoprì I Raggi X , Rizzoli, Milano 1983, pp.266
  • Arnulf K. Esterer, Discoverer of X-Ray: Wilhelm Conrad Rèontgen , Julian Messner, New York 1968, pp. 191
  • Graham Farmelo, “La Scoperta Dei Raggi X” , Le scienze 329, 1º gennaio 1996, pp. 86-91
  • Otto Glasser, Wilhelm Conrad Röntgen and the Early History of the Roentgen Rays, Norman Publishing, San Francisco 1993, pp. 494
  • Robert W. Nitske, The Life of W. C. Röntgen, Discoverer of the X-Ray, University of Arizona Press, Tucson 1971, pp. 191
  • P.B. Riesz, “The life of Wilhelm Conrad Roentgen”, AJR American Journal of Roentgenology, 1995, vol. 165, n. 6, pp. 1533-1537
  • Wilhelm Röntgen, Ueber eine neue Art von Strahlen. Vorläufige Mitteilung. Aus den Sitzungsberichten der Würzburger, Physik medic Gesellschaft, Würzburg 1895, pp. 40
  • Wilhelm Röntgen, Eine neue Art von Strahlen. 2. Mitteilung. Aus den Sitzungsberichten der Würzburger, Physik medic Gesellschaft, Würzburg 1986
  • Ashworth E. Underwood, “Wilhelm Conrad Rontgen (1845-1923) and the Early Development of Radiology”, Proc R Soc Med, 1945, vol. 38, n.12, pp. 697-706
  • V.S. Wong and S.Y. Tan, “Wilhelm Conrad Rontgen (1845-1923): a light in the dark”, Singapore Medical Journal, 2009, vol. 50, n. 9, pp. 851-852