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ARTE, INCLUSIVITA’ E … COLORI NEL NUOVO LIBRO DI ISABELLA MANDELLI “ARTE, INCLUSIVITA’ E … COLORI NEL NUOVO LIBRO DI ISABELLA MANDELLI “BARABUBBLES MANDALA” | Venerdì, 16 febbraio 2024 ore 18.00 | TORINO – FELTRINELLI LIBRI E MUSICA” | Venerdì, 16 febbraio 2024 ore 18.00 | TORINO – FELTRINELLI LIBRI E MUSICA

Artista eco-sociale e Life Skills Trainer, Isabella Mandelli presenta in anteprima nazionale a Torino, presso lo store Feltrinelli di Piazza CLN, il suo nuovo libro “Barabubbles Mandala”, edito da Psicografici Editore. Appuntamento con il pubblico venerdì 16 febbraio ore 18.00.Ex CEO di una multinazionale americana nel settore medicale, Isabella Mandelli ad un certo punto della sua vita compie una fatidica virata di bordo: si ferma ad un angolo di se stessa per ascoltare i suoi desideri più profondi, il suo estro, le sue inclinazioni e così, in breve tempo, sveste il ruolo di donna in carriera per dedicarsi in toto all’Arte.Da questo “cambio vita” nasce l’onirico e colorato mondo dei Barabubbles: un’’intera popolazione di personaggi dolcissimi, che fluttuano in un mondo incantato e armonioso, tra cui Barabà, Oco, Finolu e Boda, ciascuno connotato da distinte personalità, basate sugli studi psicologici di Jung. In “BARABUBBLES MANDALA” l’Arte diventa “emozionale” e parla ad un pubblico eterogeneo attraverso pagine dense di figure e mondi fantastici.Si genera cosi un processo creativo unico nel suo genere, rivolto ad adulti e bambini, affinché possano colorare liberamente con gli acquerelli su apposita carta con cui il libro è stato per l’appunto realizzato.L’artista desidera che tutti, senza paura e senza pregiudizio, possano dare voce alla propria creatività riflettendo nel contempo sulla bellezza del mondo e sull’importanza di una vita armoniosa oltre che rispettosa. In un’affascinante esplosione di mandala che si richiamano proprio al mondo Barabubbles – tra creature fantastiche, elementi naturali, rimandi architettonici, bolle, cuori e molto altro ancora – Isabella Mandelli lancia al mondo il suo messaggio: avere cura. In senso assoluto. Di se stessi, dell’altro, dell’ambiente. Della vita che ci è data. Tutto secondo un principio assoluto di rispetto che viaggia a braccetto con accoglienza e inclusività. Disponibile al costo di euro 35,00 che include anche un pennello e una box da 12 acquerelli, il libro “Barabubbles Mandala” potrà essere acquistato: presso la Libreria Feltrinelli di Torino in Piazza C.L.N.online tramite e-commerce che sarà attivo da fine Marzo 2024 sul sito isabellamandelli.comal seguente link https://psicograficieditore.com/shop/libri/barabubbles-mandala/ È infine possibile accedere a semplici tutorial – realizzati da Isabella Mandelli – per avvicinare all’arte dell’acquerello chi lo desidera. Tutti i tutorial  si trovano sul profilo Instagram @barabubbles oltre ad essere visionabili tramite il QR Code presente nel libro “Barabubbles Mandala”.

Libro: a Scarlino la prima battaglia per la tutela dell’ambiente

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Presentato il libro di Flavio Agresti “Una bella pagina di storia”. Sono intervenuti Antonio Mazzeo presidente Consiglio regionale, Donatella Spadi consigliera regionale e Leonardo Marras assessore regionale

Firenze – Presentato il libro ‘Una bella pagina di storia – La lotta contro i “fanghi rossi” di Scarlino (1971-1988)’ di Flavio Agresti, che ripercorre le vicende della prima battaglia ambientalista in Italia. Sono intervenuti all’iniziativa – Antonio Mazzeo presidente dell’Assemblea legislativa, Donatella Spadi consigliera regionale, Leonardo Marras assessore regionale, l’autore Flavio Agresti e l’editore Pasquale Testa.

 “Una bella pagina di Storia” è il racconto appassionato della lunga lotta contro i “fanghi rossi” della Montedison di Scarlino, considerata da eminenti studiosi come la chiave di volta per la storia ambientale italiana. In prima fila ci sono stati gli operai e i tecnici dello stabilimento, i sindacati, i giovani, gli enti locali e i partiti. La lotta evitò il disastro ecologico nel Tirreno senza compromettere la continuità produttiva degli impianti industriali, dimostrando che ambiente e sviluppo possono convivere se c’è la volontà di riconsiderare la finalità del ciclo economico.

La lotta di Scarlino ha consentito l’adozione della Direttiva Comunitaria per la soppressione delle discariche dei fanghi rossi, per cui oggi i mari europei non vengono più sistematicamente avvelenati.

“Questo libro ci racconta come è stato possibile tenere insieme il rispetto per l’ambiente con le politiche di sviluppo – ha detto Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale – e ci spiega come il sindaco sia riuscito a far convivere un territorio da salvaguardare con una fabbrica da far crescere. La politica deve prendere ad esempio iniziative come questa, che riescono a tenere insieme politiche per il turismo e la tutela dell’ambiente. La Toscana vuol essere una terra rispettosa dell’ambiente, ma che sa anche mettere in campo politiche di sviluppo.”

“Attraverso il libro di Agresti si ricorda una battaglia locale che è diventata un esempio sul piano nazionale – ha affermato l’assessore regionale Leonardo Marras – ed ha assunto un rilievo a livello internazionale. In quel periodo c’era contrapposizione tra lavoro e ambiente e la riflessione arriva fino ai nostri giorni, alle difficoltà che incontra la proprietà attuale, al modo corretto di trattare i rifiuti. Oggi dobbiamo affrontare i temi del lavoro e dell’economia in una prospettiva di sviluppo che deve necessariamente essere sostenibile.”

“Si ricorda nel libro una protesta che parte dalle istituzioni, ma che poi coinvolge anche gli operai e i sindacati in una battaglia di civiltà – ha spiegato la consigliera regionale Donatella Spadi – che poi porterà ad una legislazione più moderna a livello italiano ed europeo sull’ambiente. Si pongono le basi per il rispetto del territorio e del nostro mare.”

“Un libro che racconta un’esperienza vissuta in prima persona – ha detto l’autore Flavio Agresti – quando l’azienda Montedison voleva gettare in mare i rifiuti industriali prodotti. Con l’aiuto di pareri di illustri scienziati riuscimmo a dimostrare l’impatto inquinante di tali rifiuti e a costringere l’azienda ad adottare azioni a tutela dell’ambiente. Con la nostra azione abbiamo superato il ricatto di dover scegliere tra ambiente e lavoro, abbiamo favorito l’adozione della prima legge nazionale a tutela delle acque, in questo periodo nasce anche il ministero dell’ambiente, inoltre raggiungemmo anche il significativo risultato di far elaborare la prima direttiva europea per l’impedimento degli scarichi a mare inquinanti. La nostra è stata la prima battaglia ecologica attuata in Italia, dopo la quale l’industria ha dovuto fare i conti con il rispetto puntuale dell’ambiente.”

La galleria fotografica

Piombino: il punto sull’incendio al porto del 1° febbraio

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L’assessore Stefano Baccelli ha risposto a un’interrogazione presentata dalla consigliera del Movimento 5 Stelle Irene Galletti

di Cecilia Meli, 14 febbraio 2024

Firenze – L’assessore alle Infrastrutture, mobilità e governo del territorio Stefano Baccelli ha risposto in aula a un’interrogazione in relazione all’incendio avvenuto il 1° febbraio scorso nel porto di Piombino (Li), presentata da Irene Galletti (M5S).

La consigliera, ricordando che tre imbarcazioni hanno preso fuoco e che sono servite quattro ore per domare l’incendio, in un luogo “non distante dal punto in cui è ormeggiata la nave rigassificatrice Golar Tundra”, aveva chiesto “per quale motivo non è stato ancora presentato un piano di evacuazione in caso di incidente o incendio, che appare urgente alla luce di quanto avvenuto”.

Baccelli ha spiegato di aver ricevuto una nota dall’Autorità di sistema portuale, in cui si spiega di aver emesso da tempo un’ordinanza sui segnali di emergenza all’interno del piano emergenza, con diversi gradi a seconda della gravità dell’emergenza e con i comportamenti da attuare. Per quanto riguarda il piano di sicurezza esterno, è stato ribadito che spetta alla Prefettura di Livorno. Il porto, ha proseguito Baccelli, è stato dotato di tutti i dispositivi di sicurezza, tra cui un impianto antincendio ad acqua salata, quindi di portata illimitata. “L’incendio occorso recentemente – ha detto l’assessore – ha interessato un’imbarcazione e si è propagato ad altre due, spento prontamente dai vigili del fuoco. E’ accaduto fuori dal porto di Piombino, in uno scalo turistico che dista 300 metri dal porto e 1200 dal rigassificatore”.

Galletti ha giudicato “non esaustiva” la risposta dell’assessore. “Siamo consapevoli che un piano esterno di emergenza va concordato con la Prefettura di Livorno perché coinvolge la popolazione dell’area – ha detto Galletti –. Proprio per questo il piano dovrebbe essere condiviso con gli abitanti, mentre al momento non è stato reso pubblico”.

Tutela beni paesaggistici e culturali: corso di formazione per magistrati amministrativi

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Organizzato dall’Ufficio studi della giustizia amministrativa in collaborazione con il Tar della Toscana il 15 e 16 febbraio, si svolgerà in palazzo del Pegaso, sede del Consiglio regionale

di Ufficio stampa, 14 febbraio 2024 

Firenze – Un incontro di studio e formazione che si propone di affrontare gli istituti fondamentali ed i maggiori nodi problematici nella materia dei beni culturali e paesaggistici dopo venti anni dall’entrata in vigore del decreto legislativo 42 del 22 gennaio 2004, il codice dei beni culturali e del paesaggio. Organizzato dall’Ufficio studi della Giustizia amministrativa in collaborazione con il T.A.R. per la Toscana, l’incontro di studio è destinato ai magistrati amministrativi ed esteso agli avvocati. L’appuntamento è presso la sala del Gonfalone, messa a disposizione dal Consiglio regionale toscano, nelle giornate di giovedì 15 febbraio (dalle 15 alle 18) e venerdì 16 febbraio (dalle 10 alle 17).

Il codice ha avuto tra gli altri il pregio di introdurre una nozione omnicomprensiva di patrimonio culturale la quale includeva sia i beni culturali in senso stretto, qualificati come “testimonianze aventi valore di civiltà”, sia i beni paesaggistici, costituenti espressione dei valori storici, culturali, naturali, morfologici ed estetici del territorio.

Gli argomenti saranno sviluppati tenendo conto delle novità normative, del punto di vista degli esperti del settore nonché dell’elaborazione teorica e giurisprudenziale in materia, anche europea e costituzionale, cercando di coglierne le implicazioni concrete nello svolgimento della quotidiana funzione giurisdizionale e nell’intento di sollecitare domande e discussioni tra i partecipanti.

Le tre sessioni su cui si articolerà il corso (profili generali in tema di patrimonio culturale; i beni culturali; il paesaggio), che seguiranno ai saluti istituzionali del presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, saranno presiedute dal presidente del T.A.R. per la Toscana, Roberto Pupilella, dal presidente di sezione del Consiglio di Stato, Giancarlo Montedoro, e dal Vicecoordinatore dell’Ufficio studi, Nicola Durante.

L’accesso sarà consentito, previa esibizione di valido documento di identità, nei limiti dei posti previsti ai sensi della normativa in materia di sicurezza.

Territori del Mugello: sì alla proposta di deliberazione del progetto di paesaggio

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Approvata a maggioranza con 22 voti favorevoli (Pd e Italia Viva). Astenuti Lega, FdI e M5S

di Angela Feo e Paola Scuffi, 14 febbraio 2024 

Firenze – Approvata in Aula a maggioranza la proposta di deliberazione del Progetto di paesaggio “Territori del Mugello”. L’atto, che dà attuazione alla parte strategica del Piano paesaggistico regionale (Pit-Ppr), ha ottenuto 22 voti favorevoli del Partito Democratico e di Italia Viva. Si sono astenuti Lega, Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle.

La presidente della commissione Ambiente, Lucia De Robertis (Pd), ha aperto l’illustrazione in Aula premettendo che “il Progetto del paesaggio è uno strumento previsto dalla disciplina del Piano di indirizzo territoriale. Ma se questo non è recepito dagli strumenti di pianificazione territoriale urbanistica dei Comuni interessati, alla fine resta lettera morta”. De Robertis ha spiegato come il progetto porti avanti “la definizione di una nuova concezione di paesaggio del Lago di Bilancino, quale elemento identitario per i territori del Mugello, in termini di connessioni ecologiche, infrastrutturali, culturali, sociali ed economiche”. Ha poi ricordato come “la fase successiva all’adozione abbia prodotto la presentazione di tre osservazioni da parte della Città metropolitana di Firenze, della Sovrintendenza ai beni archeologici e paesaggistici di Firenze, Prato, Pistoia e dei comuni di San Piero, Scarperia e Barberino del Mugello, che hanno comportato alcune modifiche”.

L’obiettivo generale della proposta di delibera è quello di sviluppare un progetto complessivo di valorizzazione degli aspetti paesaggistici, storico-culturali, turistici, ambientali ed economici del territorio del Mugello, in relazione alla presenza del Lago di Bilancino. Questo rappresenta un punto nodale per la realizzazione di un parco territoriale, che integri la componente fluviale e lacustre con quella agricola, divenendo grande opera di riqualificazione in chiave paesaggistica e naturalistica e, conseguentemente, presidio attivo del territorio.

Il progetto, avviato con deliberazione della Giunta regionale del dicembre 2021, interessa i Comuni di Barberino di Mugello, di Scarperia e San Piero.

Alessandro Capecchi (FdI), annunciando l’astensione, ha precisato come “questo è il più piccolo dei piani del paesaggio attivati dalla Regione: abbiamo sollevato qualche dubbio perché parlare dei territori del Mugello quando il piano si riferisce a due soli comuni, Scarperia e Barberino, può trarre in inganno”. “Su questo punto è stata inserita una locuzione nella delibera – ha aggiunto – ma alla fine di un percorso complesso non è stato modificato né il perimetro, né il piano del paesaggio, nonostante i Comuni che compongono il Mugello e l’alto Mugello siano molti. Siccome nel Piano regionale di sviluppo si dice in maniera chiara che i Piani del paesaggio sono gli strumenti attraverso i quali si procederà all’allocazione delle risorse, escludere alcuni territori e alcuni comuni e non prevedere un sistema di implementazione e ampiamento laddove si parla di recupero di edifici storici e di percorsi e di cammini storici e religiosi, vuol dire penalizzarli”.

Massimiliano Baldini (Lega) ha richiamato l’attenzione sul tema della partecipazione. “Le osservazioni pervenute ci sembrano davvero poche. Avevamo già affrontato la questione in Commissione con i sindaci. Gli strumenti che garantiscono la partecipazione devono essere realmente utilizzati. Su questo provvedimento il gruppo della Lega si asterrà”.

Cristiano Benucci (Pd) ha sottolineato come “siamo di fronte a strumenti di pianificazione che nascono dall’iniziativa dei Comuni e che vengono recepiti dalla Regione su apposito accordo. Per acquisire piena efficacia però questi Piani devono essere ratificati e acquisiti dai Comuni all’interno della propria pianificazione urbanistica e strutturale. Cosa che, sorprendentemente, non è avvenuta. Questo crea una discrasia. Dunque come Pd stiamo valutando un’iniziativa legislativa che preveda una forma cogente di recepimento dei piani approvati, perlomeno in sede di conformazione paesaggistica al Pit-Ppr”.

Rifiuti: la chiusura del termovalorizzatore di Livorno rimandata alla pianificazione d’ambito

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La risposta dell’assessora regionale all’Ambiente Monia Monni all’interrogazione presentata dal portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega)

di Angela Feo, 14 febbraio 2024

Firenze – “Il Piano regionale per l’economia circolare tiene conto dell’impianto dell’inceneritore di Livorno, per il quale è in corso il procedimento di riesame dell’AIA, fino alla realizzazione dell’ossicombustore dei rifiuti a Peccioli. Le considerazioni su eventuali chiusure sono rimandate alla pianificazione d’ambito, fermo restando che deve essere assicurata la gestione dei rifiuti urbani senza ulteriore ricorso allo smaltimento in discarica e garantendo lo stesso livello di tariffa”. Così l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni ha riposto in Aula questa mattina all’interrogazione del portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega) in merito al futuro dell’impianto di termovalorizzazione di Livorno Picchianti, che ha sospeso le sue attività il 20 dicembre scorso a seguito di un guasto alle tubazioni del generatore di vapore della linea 1.

“Sulla base dei dati forniti dall’ Ato Toscana Costa si evidenzia che nel 2023 l’impianto di Livorno ha trattato 56.461 tonnellate di rifiuti, di cui 31mila di rifiuti urbani indifferenziati prodotti dal comune di Livorno, e 19mila derivanti dal trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati prodotti nel territorio nell’ambito Toscana Costa. Per quanto riguarda il 2024, come da delibera di assemblea Ato Toscana Costa, i rifiuti indifferenziati prodotti nel comune di Livorno avranno la seguente destinazione: 19.528 tonnellate, al costo previsto di 148,19 euro a tonnellata, al TMB di Pioppogatto (Massarosa); 5mila tonnellate, al costo previsto di 155 euro a tonnellata, al TMB di Scapigliato (Rosignano). Essendo i TMB impianti di trattamento intermedio, per il 2024 tutto quello che esiterà da essi dovrà trovare collocazione negli impianti di discarica di ambito, stante la difficoltà nel reperire alternative a costi accettabili. In sostanza, i flussi di rifiuto indifferenziato di Livorno e la frazione secca prodotta nell’ambito e precedentemente avviata verso il ‘Picchianti’, per il 2024 potranno trovare collocazione nell’impiantistica di discarica di ambito di Peccioli Belvedere, mentre la frazione organica a Rosignano Scapigliato”.

Il consigliere Landi ha ringraziato l’assessora per la risposta. “Mi sarei aspettato però un po’ più di chiarezza – ha aggiunto – . Nel 2019 il sindaco di Livorno aveva annunciato la chiusura del Picchianti l’anno dopo, poi ha detto cha avrebbe chiuso nel 2023, oggi dice che chiuderà nel 2027 e puntualmente si dice che l’impianto deve essere chiuso. Invece, con un po’ di lungimiranza, 10 anni fa sarebbe bastato ammodernarlo come è stato fatto a Montale: con una terza linea, con canne fumarie migliori, si sarebbero potute smaltire circa 200mila tonnellate e mantenere anche posti di lavoro”. “Quello di Livorno è un impianto da cui non si può prescindere né per la costa, né per la città – ha concluso – e dire che aspetteremo l’ossicombustore a Peccioli, per dismettere l’impianto di Livorno è ipocrisia. Quindi continueremo a fare battaglia e mi spiace che la Giunta avvalli posizioni di amministratori locali che non tutelano i cittadini livornesi”.

Eventi calamitosi: allargata platea per richiesta danni, sì unanime alla legge

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La normativa prevede fino ad un massimo di 3mila euro a sostegno dei nuclei familiari che hanno subito danni per il ripristino o la sostituzione anche di beni mobili, in seguito agli eventi meteorologici di novembre. Bugetti: “Contributo anche per le auto andate distrutte”

di Benedetta Bernocchi – 14 febbraio 2024 

Firenze – Fino ad un massimo di 3mila euro a nucleo familiare, anche per i beni mobili, sarà il contributo straordinario forfettario a sostegno delle famiglie che hanno subito danni a causa degli avversi eventi meteorologici di novembre 2023; il contributo è finalizzato al ripristino o alla sostituzione dei beni danneggiati. L’atto, che ha ricevuto il sì unanime dell’Aula con 32 voti favorevoli, è stato illustrato dalla presidente della commissione Sviluppo economico Ilaria Bugetti (Pd). Il contributo regionale sarà cumulabile con analoghi contributi di fonte nazionale. Si rinvia poi ad una delibera della Giunta per la definizione di criteri e modalità della procedura di contributo e si rinvia, invece, per l’individuazione dei beneficiari del contributo, alla domanda di ricognizione e richiesta danni presentata sul portale regionale dagli interessati.

“Una norma attesa – ha detto Bugetti – che va a migliorare, semplificare e arricchire la qualità e la quantità dei contributi che sono stati riconosciuti alle famiglie alluvionate in base alla legge 51 approvata a dicembre 2023.” “Andiamo ad ampliare – continua – la platea di persone che possono richiedere i danni e la tipologia dei ristori che possono ottenere, comprendendo sia i beni mobili che quelli immobili. Il contributo rimane fissato a 3.000 euro, ma con la possibilità di dichiarare tutte le tipologie di danno registrate durante gli eventi alluvionali di novembre, comprese le auto andate distrutte”. Bugetti ha ricordato che “in commissione abbiamo cercato di dare una spinta non solo sulla velocità ma anche sulla necessità di sensibilizzazione e comunicazione dei cittadini sulla richiesta dei ristori”. La presidente ha ribadito che “occorre dare un’informazione corretta a tutta la cittadinanza colpita dall’alluvione, affinché le persone presentino le richieste per i danni”. Bugetti ha ricordato che accanto “ai 25milioni destinati alle famiglie e i 12milioni per le imprese , quest’ultime potranno beneficiare di una misura aggiuntiva, visto che di una parte delle spese di istruttoria si farà carico la Regione Toscana”. Sono state quantificate in 174mila euro le spese di gestione che gravano sugli interventi per un contributo straordinario per le attività economiche e produttive extra-agricole a carico del bilancio regionale. La cifra è stata determinata partendo dalla stima dei costi presentata da Sviluppo Toscana agli uffici regionali per la gestione degli interventi.

L’Aula ha votato all’unanimità anche un ordine del giorno, collegato alla legge, a firma BugettiElena Meini (Lega) e Vittorio Fantozzi (FdI) che dà un indirizzo al regolamento della Giunta per chiarire la modalità di presentazione delle domande e per capire la tipologia con cui vengono erogate le risorse.  “Si danno le risorse – spiega Bugetti – anche se il bene non è stato acquistato e saranno poi gli scontrini a fare fede circa l’acquisto avvenuto”. 

“Spero che questa legge ci consenta di allargare la platea dei beneficiari – è intervenuta Meini, annunciando voto favorevole – Al 19 gennaio sono pervenute 5.696 le domande per i beni mobili e 5.945 per i beni immobili, ma ci è stato spiegato che le due domande non sono cumulabili, quindi le famiglie riceveranno un unico contributo di 3mila euro”. “Volevo capire se le famiglie che hanno fatto richiesta per i beni mobili siano le stesse che hanno fatto richiesta per quelli immobili” e “nel caso in cui queste domande dovessero essere le stesse, poiché avanzerebbe una cifra di 13/14 milioni, se c’è la volontà da parte della Giunta di riaprire questo bando”. Sull’ordine del giorno “non volevamo vincoli sull’obbligo di riacquisto del bene prima della domanda, occorre togliere il vincolo della rottamazione della vecchia auto e l’acquisto di una nuova”. 

“Vorrei sapere se i termini di scadenza per l’accesso ai bandi vengono rivisti – ha chiesto Maurizio Sguanci (IV) – mi domando chi non aveva fatto domanda per i beni mobili come fa ad accedere a questi nuovi finanziamenti”.

Le Scuole viaggianti di Estra a “M’illumino di meno”. L’azienda aderisce alla campagna di Rai Radio 2 e alla trasmissione “Caterpillar” per incentivare il risparmio energetico.

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Estra, uno dei primi dieci gruppi industriali per vendita di gas e luce, telecomunicazioni e servizi energetici, aderisce a M’illumino di Meno 2024 con il proprio progetto di educazione alla sostenibilità “Scuole viaggianti” che coinvolge 800 scuole del centro Italia. 

Un evento che sarà promosso nell’ambito di una più ampia campagna realizzata insieme a Rai Pubblicità on air fino al 23 marzo sui canali di Radio e Tv Rai, Radio Italia e Radio Kiss Kiss, e che prevede passaggi dello spot di Estra, inviti all’ascolto, radio promozioni.

Inoltre in occasione della Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili in programma il 16 febbraio 2024 si svolgerà un evento in diretta streaming rivolto a tutte le scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado: il link per collegarsi è pubblico, basterà collegarsi al sito www.scuoleviaggianti.it.

Cuore dell’evento sarà lo spegnimento delle luci nelle scuole e negli uffici delle sedi di Estra: un modo attivo per contribuire simbolicamente alla necessità di risparmiare energia. Durante l’evento, oltre al saluto del Presidente di Estra Francesco Macrì, l’ospite d’eccezione sarà Luigi Di Marco, Referente GdL Goal 6-14-15 di ASVIS l’Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile nata per promuovere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 e stimolare società e  istituzioni alla realizzazione degli  Obiettivi di sviluppo sostenibile. A Di Marco spetterà il compito di dialogare con i ragazzi delle classi collegate sui temi del risparmio energetico coadiuvato da Bice l’esploratrice, animatrice del progetto. Previste infine  numerose call to action e testimonianze visibili nella chat online.

La sostenibilità è un asset strategico di Estra, per questo non potevamo mancare a questo appuntamento nazionale che si basa proprio sulla diffusione di esperienze, racconti e gesti quotidiani di cittadini che si impegnano per risparmiare energia. Siamo convinti che anche una semplice azione del singolo aiuti a cambiare prospettiva sull’energia e sull’ambiente e sostenga il necessario processo di transizione energetica” ha dichiarato Francesco Macrì presidente di Estra.

in Consiglio un minuto di silenzio per ricordare Giuseppe Matulli

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Il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo: “E’ stato un protagonista della vita politica toscana e nazionale”

Firenze – La seduta odierna del Consiglio regionale si è aperta con un minuto di silenzio in ricordo di Giuseppe Matulli, ex parlamentare ed ex consigliere regionale, scomparso nei giorni scorsi e di cui oggi si sono celebrati i funerali.

Consiglio regionale “Con Giuseppe Matulli se ne va un protagonista della vita politica toscana e nazionale in particolare degli ultimi decenni del XX secolo e di questo inizio del XXI”. Lo ha detto in Aula il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, che stamani ha partecipato ai funerali.

“Mi piace ricordare che Giuseppe Matulli è stato eletto nel primo Consiglio regionale della Toscana nel 1970 – ha aggiunto Mazzeo – e ha complessivamente fatto parte della nostra assemblea legislativa per 14 anni. In questa esperienza amministrativa ha portato la vivacità del suo impegno politico fortemente ancorato ai valori della giovane democrazia in cui si è formato. La sua militanza nella Democrazia Cristiana, di cui è stato anche segretario regionale oltre che parlamentare nazionale, si è caratterizzata per la solidità del contenuto etico dell’impegno politico e per la coerenza con i valori ispiratori. Ha incoraggiato tanti giovani a impegnarsi in politica”.

Il presidente Mazzeo ha poi ricordato che “nella sua attività amministrativa e di governo, come Sindaco di Marradi, Vicesindaco di Firenze, Assessore a Scandicci, Sottosegretario nei governi Amato e Ciampi, ha portato la concretezza e la visione, basta pensare all’avvio del progetto tramvia per Firenze che è rivelata, anche contro le critiche iniziali, strategica per la città”.

“La mia conoscenza diretta – ha proseguito – è stata legata alla presidenza dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea, che Matulli ha assunto nel 2019. Nelle occasioni dei nostri incontri ho potuto apprezzare la sua squisita umanità e la profonda e radicata cultura democratica e antifascista. Ho fatto appena a tempo a comunicargli la volontà del Consiglio regionale di sostenere la memoria nell’ottantesimo anniversario della liberazione di tante città e borghi toscani accanto a quella tragica delle tante stragi che insanguinarono negli stessi mesi la nostra terra toscana. Al ricordo di Giuseppe Matulli e del suo impegno – ha concluso – voglio dedicare quanto insieme saremo in grado di realizzare nel ricordo degli ottanta anni della Liberazione. Alla sua famiglia, agli amici e ai suoi collaboratori vanno le nostre più sentite condoglianze”.

VIOLET HAZE

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DA VENERDÌ 16 FEBBRAIO

DISPONIBILE IN DIGITALE
“BOY”

IL NUOVO SINGOLO

Dal 16 febbraio 2024 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “Boy”, il nuovo singolo di Violet Haze.

“Boy” è un brano alt-dark pop con contaminazioni e sonorità K-Pop, ispirato al film horror di William Brent Bell. Il testo propone un cambio di prospettiva, volto ad indagare la mente del “Villain” della storia, alla scoperta dei suoi lati più umani e fragili. La canzone è un viaggio nella psiche di un serial killer, in cui amore e follia si mischiano in un monologo crudo e intenso capace di toccare le corde più recondite dell’animo umano.

Commenta l’artista a proposito del brano: «Boy, è un brano dai toni “horror” e dal testo altamente provocatorio».

Biografia

Nata a Teramo ma attualmente residente a Busto Arsizio, Violet Haze è una performer emergente di genere alt-pop e dark-pop con contaminazioni k-pop. Autrice di testi e musica, le sue canzoni sono caratterizzate da atmosfere e sonorità evocative. Dopo i primi due singoli Resin e Black Rain, Violet Haze fa il suo comeback con “Boy” il nuovo singolo disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 16 febbraio 2024.

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MAIONESE PROJECT http://www.matildedischi.it/maionese/  – maionese@matildedischi.it

RED&BLUE MUSIC RELATIONS

Alluvione: a palazzo del Pegaso presentato il docufilm ‘Casca il cielo’

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L’opera dei registi toscani Lorenzo Garzella e Roan Johnson è interamente finanziato dal Consiglio regionale. Il presidente Antonio Mazzeo: “Un video per non dimenticare e per continuare a tenere alta l’attenzione su quanto successo”

Firenze – La paura, quando la notte del 2 novembre, nella piana fiorentina, strade, case, capannoni vengono travolti da un’ondata di fango. Il dramma e la perdita di persone, oggetti, memoria, decenni di lavoro. E poi la difficile fase della ripartenza. A raccontarli il docufilm ‘Casca il cielo’, dei registi Lorenzo Garzella e Roan Johnson, interamente finanziato dal Consiglio regionale, attraverso immagini e testimonianze di chi è stato colpito da quella tragedia. L’opera è stata presentata questa mattina (martedì 13 febbraio) nell’auditorium Spadolini di palazzo del Pegaso: oltre ai due registi toscani, sono intervenuti Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale; Andrea Tagliaferri, sindaco di Campi Bisenzio; Fabrizio Larini, presidente di Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) Toscana; Gianni Pini, presidente del comitato ‘Toscana & Friends. Ricominciamo’; Cristiano Biancalani, provveditore della Misericordia di Campi Bisenzio, e gli alunni della sede associata del liceo ‘Enriques Agnoletti’ di Campi Bisenzio.

“Abbiamo voluto sostenere questa iniziativa per non dimenticare. Quando accadono eventi drammatici come quelli che hanno colpito la Toscana qualche mese fa, c’è la necessità di tenere alta l’attenzione – ha affermato Antonio Mazzeo – . Il docufilm di Lorenzo Garzella e Roan Johnson, che ringrazio, dà il senso della violenza dell’acqua che ha colpito il territorio in quelle poche ore. Dovremmo portarlo dentro le scuole, perché le ragazze e i ragazzi continuino a sentirsi vicini alle popolazioni colpite, a fianco delle quali sono intervenuti in prima linea durante la fase emergenziale dei soccorsi. E portarlo nelle istituzioni, per dire che non devono mai voltarsi dall’altra parte. Ognuno di noi deve fare tutto ciò che può. Come Regione abbiamo già stanziato risorse e lo stesso deve fare rapidamente il Governo. C’è bisogno dell’aiuto di tutti perché le aziende possano ripartire e le famiglie possano tornare nelle loro case”. “Nei prossimi 15 giorni il trailer sarà proiettato in tutte le sale cinematografiche della Toscana – ha continuato Mazzeo – , un modo per chiedere alle cittadine e ai cittadini toscani di continuare a dare il proprio contributo e un modo per chiedere alle cittadine e ai cittadini toscani di continuare a dare il proprio contributo e non dimenticare quanto accaduto”.

Il docufilm, della durata di 18 minuti, è accompagnato dalle musiche originali del cantautore pisano Francesco Bottai e raccoglie le immagini girate nella notte dell’alluvione. Come ha spiegato Lorenzo Garzellaabbiamo ascoltato le storie delle persone coinvolte in prima persona e, insieme, abbiamo visitato le loro case e aziende per vedere, a due mesi di distanza, cosa ne era rimasto. Ma soprattutto, abbiamo fatto un lungo lavoro di raccolta e restauro dei video girati quella notte. Raccoglierli tutti in una piccola storia dà il senso finale di questo lavoro: conservare la memoria di questo evento affinché non venga inghiottito fra le mille calamità del mondo”.

“Siamo entrati in queste storie in modo delicato, senza invadere la privacy e i ricordi delle persone – ha commentato Roan Johnson – . Rimane la sensazione di una comunità che, in occasione di tragedie come questa, si riscopre unita, ma anche fragile, di fronte alla natura che si rivolta contro, anche per colpa nostra”. “Ci interessava riprendere le memorie e i ricordi – ha aggiunto – perché questa è anche una storia di oggetti che avevano un valore per il vissuto personale, che è stato spazzato via”.

Il docufilm riporta anche interviste a Marco Massini e Piero Pelù, realizzate durante il concerto ‘Toscana & Friends’ che si è tenuto il 3 gennaio scorso al Tuscany Hall di Firenze, per sostenere le popolazioni alluvionate e che ha portato sul palco “artisti stellari”, per dirla con le parole di Gianni Pini, tra cui Francesco Gabbani, Fiorella Mannoia, Irene Grandi, Gianni Morandi, Danilo Rea e molti altri. “L’evento è andato tutto esaurito – ha raccontato – Hanno partecipato 1500 cittadini. Nessuno degli artisti e dello staff tecnico ha chiesto niente, neppure il rimborso delle spese di viaggio, e siamo riusciti a raccogliere 75mila euro di fondi che, nei prossimi giorni, saranno destinati ai comuni maggiormente colpiti. Il docufilm risponde alla volontà, con cui abbiamo trovato sinergia d’intenti col presidente Mazzeo, di dare continuità a questo messaggio informativo per sostenere le popolazioni”.

Anche perché, come ha spiegato Andrea Tagliaferri, sindaco di Campi Bisenzio, la situazione è ancora critica. “Oggi un centinaio di famiglie del nostro Comune sono ancora in sistemazioni di emergenza. Stanno arrivando le e-mail ai cittadini per il primo ristoro da 3mila euro da parte della Regione Toscana. Ma siamo estremamente preoccupati per i ristori successivi e perché, a distanza di tre mesi, il Governo non ha ancora nominato il commissario per la ricostruzione”.

Il trailer del docufilm, a partire da domani (mercoledì 14 febbraio), sarà proiettato nelle 200 sale cinematografiche della Toscana. Come ha spiegato Fabrizio Larini, presidente dell’Anec regionale. “è un modo per sensibilizzare il pubblico di tutte le età”.

Presenti anche il consigliere Diego Petrucci e il consigliere espressione del territorio della piana fiorentina Fausto Merlotti.

Il docufilm ha utilizzato gli archivi video di Rtv38, Local Team, Giulio Schoen, Christian Bernardinelli, mentre la produzione esecutiva è di “Acquario della mem

La galleria delle foto

Asl Toscana Centro: interrogazione su presunta incompatibilità nella Commissione mista conciliativa

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La risposta in aula dell’assessore Bezzini ad una interrogazione dei consiglieri Francesco Torselli e Vittorio Fantozzi di Fratelli d’Italia

Firenze –  In merito alla presunta incompatibilità del consigliere comunale Francesco Pastorelli rispetto agli incarichi assunti come presidente della Commissione Mista Conciliativa dell’Azienda USL Toscana Centro e dell’Azienda Ospedaliera di Careggi e all’affidamento dell’incarico professionale da parte di Casa, Spa società partecipata dal Comune, all’incarico di supporto giuridico per il Nucleo Tecnico di qualità dell’ Azienda USL Toscana Centro, l’assessore regionale Simone Bezzini ha dichiarato “di essere venuto a conoscenza del fatto solo adesso” e ha spiegato che “gli incarichi sono di competenza della USL Toscana Centro e pertanto non esiste un coinvolgimento diretto da parte della Regione Toscana”. L’interrogazione è stata presentata dai consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli e Vittorio Fantozzi.

L’assessore Bezzini, inoltre, ha dichiarato “di non essere a conoscenza di eventuali legami di parentela tra Pastorelli Francesco e Pastorelli Stefano, che, come evidenzia l’interrogazione, è stato nominato tra i consiglieri di Società Sviluppo Toscana”.

Francesco Torselli ha richiamato “il problema di opportunità politica su queste nomine”. “Un consigliere comunale che ha un incarico da 65mila euro in una società immobiliare pubblica partecipata dallo stesso Comune e che entra a far parte del Nucleo Tecnico di valutazione per la USL Toscana Centro per conto della Regione pone un problema di opportunità. Inoltre suo fratello è nominato in altra società regionale. Non si può giocare sul tavolo delle consulenze retribuite se si ricoprono incarichi pubblici”.

Disforia di genere: Bezzini, rispetto della privacy e attesa dei risultati dell’ispezione a Careggi

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La risposta dell’assessore alla Sanità all’interrogazione del presidente del gruppo di Forza Italia Marco Stella

Firenze – Il tema della disforia di genere nell’ospedale di Careggi è tornato all’attenzione dell’Aula del Consiglio regionale con l’interrogazione presentata dal presidente del gruppo di Forza Italia Marco Stella. Nella sua risposta l’assessore alla Sanità Simone Bezzini ha spiegato che “avendo il ministero della Salute richiesto per ragioni di opportunità di soprassedere sullo svolgimento dell’audizione del direttore generale di Careggi Daniela Matarrese, nella seduta della commissione regionale competente, e condividendo il richiamo del ministero, è opportuno rimandare alle informazioni già fornite non andando oltre”.

“Il richiamo del ministero – ha aggiunto l’assessore Bezzini – a valutazioni di opportunità è assolutamente condivisibile, sia per la concomitanza di un’attività ispettiva, che si dovrebbe chiudere a breve, sia per la delicatezza delle situazioni trattate rispetto alle quali dobbiamo stare attenti a non aprire varchi che anche involontariamente potrebbero portare alla violazione della privacy. C’è dunque il rispetto dell’attività ispettiva in corso, delle persone e delle famiglie che hanno vissuto o stanno vivendo situazioni molto delicate, e c’è il rispetto che meritano i nostri professionisti. Detto questo non ci sottraiamo e non ci sottrarremo al principio di trasparenza, alle verifiche interne ed esterne al sistema, al confronto in tutte le sedi a partire dalla commissione Sanità”.

“Questi – ha concluso l’assessore Bezzini – sono principi imprescindibili in generale e ancora di più quando si parla di diritto alla salute e di attività sanitaria. Principi che vanno concretizzati nei modi, nei tempi e con i toni giusti”.

Nella sua replica il presidente del gruppo di Forza Italia Marco Stella ha detto che “esiste una forma di rispetto anche nei confronti di chi svolge la sua funzione ispettiva come un consigliere regionale. Io non ho chiesto i nomi di chi si è rivolto al centro di Careggi che si occupa della disforia di genere e non c’è stata la violazione di nessun tipo di privacy e da questi banchi c’è sempre stato rispetto assoluto nei confronti di chi si rivolge al centro, dei genitori e dei ragazzi, e dei medici. Ma non c’è forma di rispetto per chi scappa di fronte alle domande, e di chi scappando insinua il dubbio. Io ho chiesto al direttore generale Matarrese la lettera inviata dal ministero e sono tre giorni che aspetto una risposta. Avendola letta forse sarei stato un po’ meno polemico, ma a quanto mi è sembrato di capire non c’è scritto di non andare in commissione o di non rispondere alle interrogazioni sull’argomento. Si scappa da una vicenda che ha portato la sanità toscana in primo piano in Italia mettendo alla luce dubbi che non sono stati fugati. Avrebbe potuto rispondere a domande semplici come quella ‘se i bambini hanno avuto l’assistenza dello psichiatra e se era presente nei colloqui’. Non è una facoltà, come lei ha risposto nelle interrogazioni, ma un obbligo e io farò interrogazioni tutte le settimane su questo tema finché non verrà fatta chiarezza. Non arretrerò di un metro su questo punto”.

SUNFLOWER CARNIVAL EDITION 2024

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È uno degli eventi di Carnevale più attesi.

Sunflower è un tripudio di colore, divertimento e la migliore musica elettronica proposta da artisti di caratura internazionale.  In console, a partire dal primo pomeriggio: Apollonia, Hard Ton, Brasi, Philipp, Cole, Black Angus, Alessandro Candia, Leo Dessi, Enot.Firenze, 13 febbraio 2024 –  Un concetto di festa che è puro divertimento. Inizia il conto alla rovescia per Sunflower Carnival Edition 2024, l’attesissimo evento di Carnevale previsto per domenica 18 febbraio alla Limonaia di Villa Strozzi (inizio ore 14:00 – ingresso 20 € + d.p,  prevendite disponibili su https://klap.life/event/sunflower-carnival-2024).

Tanti gli ospiti di caratura internazionale, tra questi Apollonia,  trio di compagni di lunga data (Dan Ghenacia, Dyed Soundorom, Shonky) che nel 2012 unisce le forze per proporre al dancefloor la fusione delle rispettive radici musicali. Apollonia è una creatura perfettamente equilibrata e armoniosa nonostante (e grazie al fatto che) le personalità in gioco siano ben tre. Anni di elettronica, afterhours, esperienze internazionali sui palchi più importanti d’Europa (il Panorama Bar di Berlino, il Fabric di Londra, il DC10 di Ibiza), gli Apollonia sono uno dei gruppi più conosciuti della scena techno underground ricevendo il plauso del pubblico e della critica. Trio francese che condivide le medesime radici musicali, gli stessi gusti e la solita visione creativa e che, da anni, lascia la propria firma nei migliori club internazionali a con dj set della durata di 5 ore: un sound unico e non catalogabile, un groovy particolare che è mix di nuova e vecchia scuola.

Hard Ton è invece un duo italiano con un suono acido e un sorprendente amore per il metal. Fusi insieme nel 2008 dai lombi musicali di Wawashi Deejay e del cantante heavy metal Max, gli Hard Ton hanno pubblicato pubblicato attraverso una pletora di etichette come Permanent Vacation, Toy Tonics, Compost Disco, International Deejay Gigolo, Balkan Vinyl, Bordello A Parigi e molte altre. La loro firma distintiva è una miscela unica di falsetti in stile disco Chicago house, bassline acide e un pizzico di Italo disco. Nel loro spettacolo, musica e performance si incontrano per creare qualcosa che osa davvero essere diverso. Il personaggio di Max porta in scena queerness sovra dimensionata, stravaganza della moda e una performance vocale impeccabile che rende il dancefloor ancora più affamato.

C’è anche l’astro nascente italiano Brasi. Dopo aver lavorato per molti anni a Ultrasuoni Records (un punto fermo dei negozi di dischi italiani) e aver curato con attenzione la sua etichetta Incoherent Debts, ha raggiunto finalmente la console del Sunflower.  C’è grande attesa per l’energia esuberante del suo dj set.

Immancabili infine, come sempre, Philipp & Cole, i fondatori del “Sunflower”.  Con Philipp la club culture non ha segreti né limiti: ne prende il lato più coinvolgente, appassionante ed esaltante e lo riporta in musica. Ormai indispensabile punto di riferimento per la scena di Firenze ed in particolare del Tenax. Philipp ha all’attivo l’organizzazione di numerosi eventi di successo (Fragola’s Night, Sunflower per citarne alcuni) che hanno fatto e stanno facendo la storia del clubbing in toscana. La sua carriera è vasta, e ricca di esperienze nei club e festival più importanti d’Europa. I dj set di Philipp sono l’espressione di una combinazione perfetta tra tecnica, creatività e un’innata capacità di trovare un’empatia con il pubblico. Resident Dj del Tenax dal 2008 ha all’attivo varie produzioni ed un passato come speaker radiofonico.

Dj resident del Tenax dal 2005, appena riconfermato nella top 100 mondiale, insieme al suo amico e collega di lunga data Philipp, Cole è il creatore e delle feste Fragola e Sunflower. Nel corso degli anni ha guadagnato il rispetto grazie alla sua versatilità, la sua tecnica e un suono decisamente originale.
Ha suonato con i più famosi dj del mondo, in occasione dei migliori eventi e festival in Italia e all’estero, come Cielo di New York, Winter Music Conference di Miami e Russia, Space Club, Zoo Project, Sankeys a Ibiza, il Club 4, Eastender festival, Macarena, Sala Bloc a Barcellona, Goa festival a Madrid, Kristal Club a Bucarest, A 38 a Budapest, Cirque Paradis a Parigi, Fakt a Basilea, Club Der Visonaere , Hoppetosse ,Chalet a Berlino, Labyrinth ad  Anversa ,Papaya, Kalypso e Acquarius nell’isola di Pag, Squat 3/4 a Mosca, Porat in Pirovac durante il Sunrise party, Unum festival & Tunel club in Albania, Secrete Solstice in Islanda e molti altri.

Cimitero di Chiesanuova, proseguono le opere di pulizia e sanificazione delle gallerie del seminterrato

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L’assessora Cristina Sanzò: “L’obiettivo è quello di riaprire le due gallerie più avanti con i lavori entro tutto il mese di marzo”

Si è svolta questo pomeriggio la seduta della commissione consiliare 3 “Sicurezza urbana, lavori pubblici, mobilità, trasporti” con all’ordine del giorno la situazione attuale del cimitero di Chiesanuova che ha subito diversi danni durante l’alluvione che ha colpito la città nei primi giorni di novembre.

I primi interventi di somma urgenza che sono stati realizzati appena è stato possibile hanno garantito l’eliminazione del pericolo per la riapertura del cimitero agli utenti, escluse però le gallerie del seminterrato dove l’acqua e il fango hanno raggiunto livelli a oltre due metri e mezzo. In seguito ai primi interventi è stato svolto un sopralluogo con i medici dell’Ufficio Igiene e Salute pubblica dell’Asl durante il quale è emersa la necessità di proseguire con la pulizia e la sanificazione dei locali mantenendoli inaccessibili al pubblico.

L’ufficio tecnico periodicamente effettua sopralluoghi per monitorare lo stato dei luoghi e dei lavori che continuano ad essere svolti dalla ditta incaricata. Nella giornata di oggi è stato effettuato un ulteriore sopralluogo con i medici dell’Asl ed è stato constatato che le attività svolte stanno portando buoni risultati ma è necessario proseguire con pulizie e sanificazione più di dettaglio con particolare agli ornamenti funebri sulle lapidi.

Per quanto riguarda le gallerie I ed L lo stato degli interventi è avanzato rispetto alle altre e saranno le prime ad essere riaperte a seguito di un ulteriore sopralluogo con l’Asl. Nelle altre gallerie le superfici non risultano asciutte e rimane una situazione igienico sanitaria critica.

“L’obiettivo e la speranza, afferma l’assessora alla Città Curata Cristina Sanzò – è quello di riaprire le due gallerie dove lo stato degli interventi è più avanzato in tutto il mese di marzo, per il resto continueranno i sopralluoghi dei tecnici insieme ai medici dell’Asl e a seguito delle loro indicazioni ci muoveremo. Capiamo la difficoltà e il disagio del non poter far visita ai propri cari ma la situazione igienica e sanitaria impone una elevata attenzione. C’è la necessità di intervenire in modo capillare sugli accessori funerari: lumini, vasi forta fiori e in generale sugli oggetti di metallo per evitare il rischio del tetano. Da parte nostra – prosegue l’assessora – c’è il massimo impegno per risolvere una situazione comprensibilmente dolorosa per molti cittadini”.

Ad oggi gli interventi di somma urgenza finanziati sono stati la pulizia e la sanificazione dei locali seminterrati del cimitero per un costo stimato di 122 mila euro, la ricostruzione del muro di cinta (350 mila euro), intervento di ripristino dei locali dove si trovano gli uffici (circa 43 mila euro) e il ripristino di parte delle pavimentazioni del piano seminterrato (circa 220 mila euro).

Dovranno essere finanziati, con risorse da individuare, ulteriori interventi di pulizia e sanificazione di dettaglio per un costo stimato di 100 mila euro, il ripristino e la sostituzione dell’impianto di ascensore presente per un costo stimato 150 mila euro, il ripristino degli impianti elettrici dei locali interrati e di porzione dei campi di inumazione per un costo stimato di 150 mila euro. Saranno finanziate anche opere edili consistenti in sostituzione delle pavimentazioni e dell’impianto di smaltimento dei liquami degli interrati, il rifacimento degli intonaci danneggiati, le tinteggiature e la rimozione di parti murarie danneggiate, per un importo stimato di 800 mila euro. 

 Bibbiena il Festival del Libro per Ragazzi

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L’evento è stato presentato in una conferenza stampa da Marco Casucci, vicepresidente del Consiglio regionale, e Filippo Vagnoli, sindaco di Bibbiena

Firenze – Un viaggio nel mondo della letteratura contemporanea, con uno sguardo attento a lettori e scrittori junior, attraverso un tema coinvolgente: “Narrare la Generazione 2.0: scoperte letterarie dei giovani d’oggi”. Questa la forza del Festival del Libro per Ragazzi 2024, che si terrà a Bibbiena dal 19 febbraio al 10 marzo.

L’evento è stato presentato in una conferenza stampa al Media Center Sassoli di palazzo del Pegaso. Sono intervenuti   Marco Casucci vicepresidente dell’Assemblea legislativa toscana, Filippo Vagnoli, sindaco di Bibbiena; Francesca Nassini, assessore alla Cultura, Katia Albertoni organizzatrice del Festival del Libro.

Sarà un viaggio esplorativo nel mondo della letteratura contemporanea con un focus speciale sui giovani di oggi, la cosiddetta Generazione 2.0. Questo evento è dedicato a scoprire e discutere come i libri riflettono valori, interessi, passioni, emozioni, sentimenti e paure dei giovani. Attraverso una serie di workshop, letture e incontri con autori verrà esplorato come i giovani trovino rappresentazione nelle pagine dei libri e come queste narrazioni contribuiscono ad ampliare la loro visione del mondo. Il festival proporrà una varietà di generi letterari, dalla narrativa alla poesia, dai romanzi grafici ai saggi, per mostrare una panoramica completa delle diverse voci che raccontano la realtà giovanile. Ci saranno anche autori locali che hanno avuto un successo eccezionale come Francesco Caremani che con “Chiedi alla polvere” incontrerà i ragazzi delle superiori sul tema del calcio e non solo.

“Importante investire sulla lettura e sulla cultura – ha detto Marco Casucci vicepresidente del Consiglio regionale – e il Festival di Bibbiena approfondisce vari aspetti legati alla lettura: narrativa, poesia, fumetto. Parlare ai giovani e agli studenti significa pensare al futuro. Bibbiena sta portando avanti un interessante progetto sulla fotografia e il Festival del Libro diventa un altro elemento per una crescita culturale del territorio. Riuscire a caratterizzarsi per delle specificità è il modo migliore per portare avanti un festival culturale di grande significato e che lascia un segno profondo in questi territori.”

“E’ un progetto che coinvolge la lettura, i libri, il mondo dell’educazione con tantissimi eventi dedicati ai più giovani – ha spiegato Filippo Vagnoli sindaco di Bibbiena – e sta ormai diventando un’iniziativa di livello regionale. Nell’era del digitale si è perso il valore del libro e della carta stampata, cerchiamo con il nostro festival di far avvicinare i giovani alla lettura, facendoli scoprire la ricchezza della nostra letteratura e del mondo dell’editoria.”

“L’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di fara avvicinare gli studenti alla lettura – ha aggiunto Francesca Nassini assessore alla cultura del Comune di Bibbiena – e cominciamo con regalare dei libri che affrontano tematiche importanti, come il bullismo, la costituzione. Il Festival del libro ci ha consentito di compiere un ulteriore salto di qualità, realizzando dei laboratori che affrontino insieme ai ragazzi temi centrali nel nostro mondo. Abbiamo coinvolto delle eccellenze dei nostri territori proponendo tematiche di grande attualità, come il giornalismo, filosofia, fumetti. Significativo avere anche utilizzato i vari ambienti di proprietà comunale, dal museo archeologico a quello della fotografia, dal teatro al cinema.”

“Il Festival si rivolge ad un pubblico di studenti molto variegato: dagli zero ai quindici anni –ha spiegato Katia Albertoni organizzatrice del festival – ospitando personaggi importanti che cercano di trasmettere i valori contenuti nei libri e nella lettura. Il nostro tentativo è di far capire ai giovani quante idee e suggerimenti si possono trovare nella lettura appassionata di un libro. L’obiettivo è creare un dialogo tra i giovani lettori e il mondo letterario, fornendo loro uno spazio per esprimersi e scoprire nuove prospettive. Attraverso la letteratura, desideriamo incoraggiare una maggiore comprensione dei temi che toccano da vicino la vita dei giovani, dai loro sogni alle loro sfide, dalle loro paure alle loro speranze per il futuro.”

La galleria fotografica

Caccia: il nuovo Piano faunistico venatorio regionale entro il 2024

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Lo ha annunciato l’assessora Stefania Saccardi, rispondendo a un’interrogazione della capogruppo della Lega Elena Meini

Firenze – L’obiettivo della Giunta è di presentare il Piano faunistico venatorio regionale entro il 31 dicembre del 2024. Lo ha annunciato l’assessora con delega alla caccia Stefania Saccardi rispondendo all’interrogazione della capogruppo della Lega Elena Meini in merito agli appostamenti fissi di caccia.

“Si tratta – ha spiegato l’assessora – degli appostamenti fissi di caccia in particolare nelle zone soggette a vincoli specifici. Nel caso di decesso del titolare la salvaguardia degli appostamenti fissi è subordinata all’approvazione del nuovo Piano faunistico venatorio regionale, con il quale potranno essere superate le prescrizioni contenuti nei piani provinciali che attualmente regolano la materia”.

“Si ricorda – ha aggiunto – che le prescrizioni previste per gli appostamenti fissi ricadenti nelle zps, le zone di protezione speciale, appartenenti alla rete Natura 2000 non possono essere superate dal regolamento di attuazione della legge regionale numero 3 del 12 gennaio 1994. Per quanto riguarda i tempi del Piano faunistico venatorio regionale, l’aggiornamento di pianificazione alle valutazioni politiche da parte dell’Assessorato è previsto sia predisposto entro il 30 di giugno. L’elaborazione del rapporto ambientale e dello studio di incidenza, a seguito di confronto con i settori coinvolti per la loro impostazione, è prevista entro il 30 settembre del 2024. Entro il 31 ottobre è previsto l’aggiornamento del quadro conoscitivo con i dati territoriali faunistici e venatori più recenti ed entro il 31 dicembre è prevista infine la presentazione della proposta di Piano faunistico venatorio regionale comprensiva di quadro conoscitivo, documento di pianificazione, rapporto ambientale, studio di incidenza e sintesi non tecnica”.

“Si tratta di tempi stabiliti – ha concluso l’assessora Saccardi – tenendo conto anche dell’esigenza di concentrare l’impegno del settore competente in materia faunistico venatoria nella prevenzione dell’attuale emergenza di peste suina africana che sta coinvolgendo anche il territorio toscano in particolare due comuni della provincia di Massa Carrara. Non perché nella regione sia stato trovato un cinghiale infetto, ma è stato ritrovato in una zona a dieci chilometri dal confine con la Toscana. Per questo il provvedimento del commissario riguarderà in modo più pesante Zeri e Pontremoli più altri 5 o 6 della provincia di Massa Carrara. Contiamo di presentare il piano entro la fine dell’anno, ma non è ferma elaborazione del piano c’è una bozza che circola negli uffici tecnici e stiamo recependo le indicazioni e suggerimenti delle associazioni venatorie e di altri soggetti interessati per inserirle subito nella proposta di piano”.

Nella replica la capogruppo della Lega Elena Meini ha detto “di sperare che le tempistiche siano rispettate e che sia la volta buona per la discussione di un piano atteso da molti anni”. “Solo io – ha aggiunto – ho presentato diversi atti dal 2021 ad oggi. Spero che il Piano faunistico venatorio regionale non sia un’eredità da lasciare alla prossima legislatura. Io sollecito spesso su questo tema la presidente della Seconda commissione Ilaria Bugetti e proporrò un’audizione per capire a che punto siamo e per farci trovare pronti per velocizzarne l’iter quando arriverà al nostro esame”.

 MOJOSHINE

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VENERDÌ 16 FEBBRAIO
DISPONIBILE IN DIGITALE E IN FORMATO FISICO

“PARTO NATURALE”

IL NUOVO DISCO

Dal 16 febbraio 2024 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in formato fisico “Parto Naturale” (Overdub Recordings), il nuovo disco dei Mojoshine.

“Parto Naturale” vuole essere una risposta immunitaria all’indifferenza. Il titolo ritorna allo sguardo primitivo che abita in noi, quando nel corridoio tra viscere e luce, cominciamo a vibrare e reagire ai primi suoni e ai primi odori della vita, ritornando a quell’origine per concederci una nuova opportunità.

La Natura, con la sua vasta pluralità, osserva pazientemente come ingordamente ci nutriamo ancora di antropocentrismo. Sconforta il pensiero che la ragione possa generare odio, prevaricazione, morte, disagio, ghettizzazione e smanie di potere nelle sue vesti più disparate. Provando a ripartire dal più lontano dei nostri ricordi di questa vita, immaginiamo la possibilità che si possa correggere il tiro per uscirne più forti, incorruttibili, stabilmente empatici e fieramente leali.

La band spiega così la nuova release: «Toni: “Faccio fatica a esprimermi in maniera più didascalica. Diciamo che vedo “Parto naturale” come gestazione di un qualcosa al dì là di questo album, che ci proietta già verso il prossimo”.

Maria: “Beh non è stato proprio un parto naturale…ma ce l’abbiamo fatta. Mi piace”.

Mattia: “Questo album credo sia una rinascita per noi Mojo. Parto naturale dice tante cose”

Pierpaolo: “Direi più un parto cesareo, d’altronde, la natura è un’illusione”.

Patrizio: “… è un leucocita che per natura e forse per volontà, mostra i denti agli agenti patogeni”».

TRACKLIST:

01 – Stella di neutroni

02 – Fuga

03 – Camino spento

04 – La colpa non è tua

05 – Il lupo e il solengo

06 – Tutto il resto è oscenità

Biografia

I Mojoshine sono una open rock band che nasce nella Marsica Abruzzese nel 2014. Il gruppo è attualmente composto da Patrizio De Luca (voce/chitarra/testi), Maria Loreta Forgione (voce/testi), Mattia Sabatini (batteria), Pierpaolo Battista (chitarra) e Toni Di Marzio (basso).

L’abrasiva matrice alternative rock del combo, si fonde con atmosfere e suggestioni che affondano le radici in territori, a volte più paludosi e sconnessi, ed in altri più liquidi e profondi. Le liriche cantate in italiano, attraverso l’utilizzo di metafore e figure retoriche, disegnano suggestioni comunicative sempre in bilico tra un’espressività diretta ed un quasi celato simbolismo traslato, ricco di significati, figlio della loro provenienza geografica.  

Dopo alcuni cambi di formazione, che consentono alla band di scolpire in maniera più organica e diretta il proprio concept sonoro, vede la luce il primo album “La Colpa Non E’Tua” edito nel Gennaio 2019. Il disco è una commistione caleidoscopica in costante equilibrio tra Alternative, Rock,Post Grunge e  Psichedelia.

Grazie a questo lavoro discografico la band inizia una intensa attività live che li porterà a condividere il palco con nomi noti della scena alternativa italiana.

Nel 2022 i Mojoshine entrano nel roster di Overdub Recordings. Il sodalizio artistico tra le due entità porterà la band alla produzione del secondo full lenght, previsto per il 2023, che verrà registrato da Andrea Maceroni (Bram Stalker) presso il suo Slam Studio di Corvaro (AQ) – (www.slamstudio.it).

I Mojoshine sono un’entità artigianale incisa a mano. I loro brani parlano e suonano di apnee nel vivere, di riavvicinamento al respiro. Abituare i sensi all’abisso, per riuscire, poi a non svendersi in superficie.

Dopo i singoli “Fuga” e “Camino spento” esce l’album “Parto Naturale” per Overdub Recordings e distribuito via Ingrooves/Universal Music Group, disponibile sulle piattaforme digitali e in formato fisico dal 16 febbraio 2024.

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RED&BLUE MUSIC RELATIONS 

I Fiori della Consapevolezza sbocciano 

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per le donne con endometriosi

Il 16 e 17 marzo 2024, in 30 piazze italiane, gerbere rosa e semi di girasole a sostegno dell’A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi per migliorare i percorsi terapeutici sulla malattia.
Sbocciano in oltre 30 piazze italiane i Fiori della Consapevolezza, l’iniziativa ideata dall’A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi, per fare informazione sulla malattia che colpisce circa 3 milioni di donne in Italia. In occasione del mese della consapevolezza sull’endometriosi, sabato 16 e domenica 17 marzo 2024, le volontarie dell’A.P.E. allestiranno tavoli informativi, in cui trovare i fiori da portare a casa: un vaso con una gerbera rosa già sbocciata e accanto i semi del girasole, con le istruzioni su come coltivarlo, metafora della necessità di prendersi cura della propria salute. La forza del girasole e la delicatezza della gerbera sono, infatti, il simbolo di questa campagna a sostegno delle donne. L’endometriosi – parola tra le malattie più cercata su Google nel 2023 – è ancora una patologia poco conosciuta e difficile da riconoscere. Su di essa, grava un ritardo diagnostico che va dai 5 agli 8 anni. Di qui l’importanza della corretta informazione e della divulgazione ad un pubblico quanto più ampio possibile, per aiutare le donne a trovare i giusti percorsi di cura. Partecipando ai Fiori della Consapevolezza, ognuno potrà dare il proprio contributo. Il ricavato, infatti, sarà utilizzato dall’A.P.E. per organizzare attività a supporto delle donne, tra cui la formazione medica specializzata per migliorare concretamente i percorsi terapeutici per l’endometriosi su tutto il territorio nazionale. Sul sito dell’A.P.E. www.apendometriosi.it la mappa delle piazze in cui trovare i Fiori della Consapevolezza e prendere parte ad un’iniziativa che tutela la salute e i diritti delle donne.  Cos’è l’endometriosi? L’endometriosi è una malattia infiammatoria cronica che colpisce in Italia circa il 10% della popolazione femminile in età fertile, anche se i dati sono estremamente parziali e probabilmente sottostimati. I sintomi più diffusi sono: forti dolori mestruali ed in concomitanza dell’ovulazione, cistiti ricorrenti, irregolarità intestinale, pesantezza al basso ventre, dolori ai rapporti sessuali, infertilità nel 35% dei casi. Per una malattia di cui non si conoscono ancora le cause, per la quale non esistono cure definitive né percorsi medici di prevenzione, per limitare i danni che l’endometriosi provoca, è fondamentale fare informazione per creare consapevolezza! L’A.P.E. è una realtà nazionale che da 18 anni informa sull’endometriosi, nella consapevolezza che l’informazione sia l’unica prevenzione ad oggi possibile.  

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Capodanno cinese 2024, il programma e il percorso delle tradizionali sfilate del dragone del 17 e 18 febbraio

Sono stati pubblicati sul sito web del Comune i progetti legati al Capodanno cinese che riceveranno il contributo del Comune per promuovere l’inclusione e l’aspetto folcloristico della manifestazione

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Secondo il calendario lunare cinese, è iniziato il 10 febbraio scorso l’Anno del Dragone,  sinonimo di potere magnanimo, forza ed armonia: i festeggiamenti, organizzati dall’Associazione buddhista della comunità cinese, come è noto sono iniziati sabato scorso con la Cerimonia della campana al tempio buddihsta Pu Hua di piazza della Gualchierina e proseguiranno sabato 17 e domenica 18 con le tradizionali sfilate del drago e la danza del leone nelle aree industriali dei Macrolotti 1 e 2,  al Macrolotto Zero e nel centro storico. 

E’ stato inoltre pubblicato sul sito web del Comune (https://www2.comune.prato.it/avvisi/avvisi-pubblicati-nel-2024/archivio17_17_768_446_25.html) l’esito del bando pubblico per la concessione di contributi per la realizzazione di iniziative culturali legate al Capodanno cinese, con l’obiettivo di favorire l’inclusione e la socializzazione e valorizzare l’aspetto ricreativo, spettacolare e folkloristico delle feste, del Capodanno cinese come di tutte le altre. Sei i progetti che riceveranno il contributo comunale: per “Yang (Young) – Ardente come il drago, verde come la primavera” della Cooperativa sociale onlus Di Vittorio 1861 euro; “Capodanno Cinese: Dragone dell’accoglienza e cerimonia del tè” di ARCI Comitato Territoriale Prato 2550 euro; “Anna e Xin Yi” dell’associazione culturale Angolo Teatro 1.000 euro; “Souvenir da Prato” di Dryphoyo arte contemporanea 2.581 euro;  “Plastic Marbles” di Codesign Toscana 2.419 euro; “Capodanno cinese 2024” di Social Arts Factory 1.400 euro.

Ecco il programma e le vie del percorso del 17 febbraio (zona industriale del Macrolotto 1 e 2).

Dalle ore 9 alle 13:30: partenza da via Toscana 1 per proseguire in via del Molinuzzo, via Traversa del Crocifisso, via dei Fossi, EuroIngro – interno, via Gora del Pero, di nuovo via Toscana, via delle Colombaie e via delle Pollative, dove al civico  119/G ci sarà la fermata nel cortile per la pausa pranzo.

Dalle ore 14 alle 18 il percorso del dragone proseguirà in via Piemonte, via Veneto, via Val d’Aosta, via Puglia, via Friuli Venezia Giulia, via Veneto, via Trentino Alto Adige, via Puglia, via Basilicata, via Veneto, via Calabria, via Cipriani, via dei Trebbi, via Ghisleri e via delle Colombaie.

Domenica 18 febbraio la tradizionale sfilata si terrà invece al Macrolotto Zero e in Centro storico. Alle ore 9 partenza dal Tempio Buddhista di piazza della Gualchierina 19, poi piazza del Mercato Nuovo, via Bologna, via Porta al Serraglio, via Strozzi, via Marini, via Filzi fino a Borgonuovo, via Pistoiese, via Rossini, via Zipoli, via Pistoiese, via Castagnoli, via Giordano, con sosta presso il playground, via Marini (sosta), Porta Pistoiese, via San Vincenzo, piazza San Domenico e piazza Santa Maria delle Carceri, dove al termine della sfilata ci saranno performance di danza e musica. Visto infatti il grande afflusso di pubblico registrato lo scorso anno, la Questura in accordo con la Polizia Municipale ha dato indicazioni di terminare la manifestazione in piazza S.Maria delle Carceri, più ampia rispetto a piazza del Comune, dove finora si sono tenute le esibizioni finali.