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Sul Guardare. Atto II | Berlinde de Bruyckere, Carol Rama, Giovanni Angelo Del Maino

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2 marzo – 30 giugno 2024

Sul Guardare. Atto III | Andrea Sala

2 marzo – 30 giugno 2024

Il programma 2024 della sezione Arte di XNL Piacenza, il centro dedicato alle arti contemporanee della Fondazione di Piacenza e Vigevano, inaugura con i progetti di Andrea Sala e Berlinde de Bruyckere insieme a Carol Rama, due nuovi atti del ciclo di esposizioni Sul Guardare, il progetto liberamente ispirato all’omonima serie televisiva (Ways of Seeing) ideata da John Berger nel 1971 per la BBC e dedicato alla rilettura del patrimonio artistico della città di Piacenza e del suo territorio tra tradizione e innovazione. In questa cornice, XNL Arte avvia una collaborazione con l’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Piacenza-Bobbio e il Direttore Manuel Ferrari, che ha reso possibile uno stimolante dialogo tra le collezioni e il patrimonio diffuso della Diocesi con le opere e la ricerca di artisti contemporanei.

Sul Guardare. Atto II

Berlinde de Bruyckere

Carol Rama

Giovanni Angelo Del Maino

2 marzo – 30 giugno 2024

Per il secondo atto della serie, XNL Piacenza avvia una collaborazione con il Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale e con l’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Piacenza-Bobbio, e presenta un inedito dialogo tra Berlinde de Bruyckere (Gand, Belgio, 1964) e Carol Rama (Torino, 1918-2015) intorno a un’importante opera del patrimonio delle collezioni della Diocesi, di recente attribuita al noto scultore pavese Giovanni Angelo Del Maino, attivo a Piacenza nei primi decenni del XVI. La mostra nasce dunque dal desiderio di offrire un’occasione di restituzione alla comunità di Piacenza e del suo territorio attraverso lo studio e la riscoperta dell’autentico.

Il progetto apre a una riflessione attorno al tema della resilienza al dolore tra vulnerabilità e forza, a partire dal soggetto della scultura rinascimentale. Il risultato è un percorso di linguaggi che vanno dalla scultura al disegno, dall’incisione alla installazione, dalla ricerca sonora alle arti applicate, e che attraversa le cronologie, le geografie, le collezioni pubbliche e private.

   XNL Arte presenta Sul Guardare. Atto II | Berlinde de Bruyckere, Carol Rama, Giovanni Angelo Del Maino2 marzo – 30 giugno 2024 Sul Guardare. Atto III | Andrea Sala2 marzo – 30 giugno 2024  Il programma 2024 della sezione Arte di XNL Piacenza, il centro dedicato alle arti contemporanee della Fondazione di Piacenza e Vigevano, inaugura con i progetti di Andrea Sala e Berlinde de Bruyckere insieme a Carol Rama, due nuovi atti del ciclo di esposizioni Sul Guardare, il progetto liberamente ispirato all’omonima serie televisiva (Ways of Seeing) ideata da John Berger nel 1971 per la BBC e dedicato alla rilettura del patrimonio artistico della città di Piacenza e del suo territorio tra tradizione e innovazione. In questa cornice, XNL Arte avvia una collaborazione con l’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Piacenza-Bobbio e il Direttore Manuel Ferrari, che ha reso possibile uno stimolante dialogo tra le collezioni e il patrimonio diffuso della Diocesi con le opere e la ricerca di artisti contemporanei.  Installation views, Sul Guardare Atto 2° / Berlinde De Bruykere, Giovanni Angelo Del Maino, Carol Rama, 2024. Courtesy XNL Piacenza. Ph. Daniele Signaroldi.  Sul Guardare. Atto IIBerlinde de BruyckereCarol RamaGiovanni Angelo Del Maino2 marzo – 30 giugno 2024 Per il secondo atto della serie, XNL Piacenza avvia una collaborazione con il Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale e con l’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Piacenza-Bobbio, e presenta un inedito dialogo tra Berlinde de Bruyckere (Gand, Belgio, 1964) e Carol Rama (Torino, 1918-2015) intorno a un’importante opera del patrimonio delle collezioni della Diocesi, di recente attribuita al noto scultore pavese Giovanni Angelo Del Maino, attivo a Piacenza nei primi decenni del XVI. La mostra nasce dunque dal desiderio di offrire un’occasione di restituzione alla comunità di Piacenza e del suo territorio attraverso lo studio e la riscoperta dell’autentico.Il progetto apre a una riflessione attorno al tema della resilienza al dolore tra vulnerabilità e forza, a partire dal soggetto della scultura rinascimentale. Il risultato è un percorso di linguaggi che vanno dalla scultura al disegno, dall’incisione alla installazione, dalla ricerca sonora alle arti applicate, e che attraversa le cronologie, le geografie, le collezioni pubbliche e private.  SCARICA LA CARTELLA STAMPA  Installation views, Sul Guardare Atto 3° / Andrea Sala. Courtesy l’artista e XNL Piacenza. Ph. Daniele Signaroldi.  Sul Guardare. Atto IIIAndrea Sala2 marzo – 30 giugno 2024 In occasione del terzo capitolo della rassegna Sul Guardare – inaugurata nel settembre 2023 con la mostra di Massimo Grimaldi in dialogo con opere della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e dedicato al tema della ricerca sulla immagine – XNL Arte presenta la prima mostra personale in un’istituzione di Andrea Sala (Como, 1976), artista italiano cresciuto professionalmente tra l’Italia e il Canada, le cui sculture riflettono l’interesse per la cultura del progetto e la ricerca sui processi che nascono dalla fascinazione dei materiali spesso fragili come la terracotta e la ceramica.La peculiare sensibilità verso la poetica dei materiali e del display di Sala dialoga qui con opere provenienti dai depositi del del palazzo vescovile di Piacenza, dove ha selezionato oggetti come scatole, abiti liturgici, contenitori, coppe, candelabri, e li ha rimontati entro una nuova cornice che ne ribalta la prospettiva, accompagnandoli con una selezione di sue nuove sculture in ceramica e disegni realizzati per l’occasione. SCAR

Si ride e si balla al Teatro delle Arti per la Giornata internazionale della Donna

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sacchi di sabbia aristofane ph antonio ficai

Venerdì 8 marzo, ore 21.00, al Teatro delle Arti di Lastra a Signa i Sacchi di Sabbia presentano la comicità esplosiva di Aristofane e il duo femminile dall’anima disco-punk Wunder Tandem apre le danze con una fisarmonica e una batteria.

Gli Acarnesi di Aristofane è la più antica commedia del mondo. Oggi non è più in repertorio, nessuno la mette in scena, ma il suo dispositivo comico, ripulito dai cascami del tempo, è ancora esplosivo. Con un ghigno rabbioso e idealista, Aristofane costruisce un nuovo mondo: un mondo libero da ingiustizie e ipocrisie, dove non esistono la povertà e la guerra – insomma un’utopia, innescata dalla miccia formidabile dell’eroismo comico, capace di stravolgere, inventare e dominare.
È la storia di Diceopoli, il contadino che, stufo della guerra, stipula con Sparta una pace personale, fondando una sua polis alternativa. A distanza di 2500 anni, la commedia continua a porci delle domande fondamentali: il mondo è marcio? E se sì, si può rifondarlo, immaginarne uno nuovo? Si può essere al tempo stesso grandi umanisti e insolenti, eleganti e osceni, anarchici e civili? Si può amare il proprio pubblico e al tempo stesso insolentirlo beffardamente?
Massimo Grigò, qui calato nei panni di un brillante accademico, proverà a rispondere, nell’unica maniera possibile: continuare ad interrogare questo antico gioiello comico!
A seguire apre le danze il duo Wunder Tandem dall’anima disco-punk: due voci, una fisarmonica e un drum set, pronte a infiammare il palco. Pioniere del suono drum’nfisa, creano i loro mashup mescolando insieme grandi hit e tormentoni in modo caustico e imprevedibile. Wunder Tandem nasce nel 2020 dall’incontro delle attrici e musiciste Wunder M e Wunder F (alias Gattina). Il progetto parte dalla sfida di riarrangiare, mescolare e manipolare suoni e canzoni come DJ con un’insolita formazione di fisarmonica, mini batteria e due voci. Costumi tigrati fucsia, parrucche e una buona dose di caustica ironia, hanno contribuito a creare i due eccentrici personaggi, onorando la promessa di mantenere la loro identità totalmente anonima e di essere libere di dire e fare tutto ciò che passa loro per la testa. Propongono un concerto eccentrico, divertente e capace di fare ballare!

Nel foyer del teatro, dalle ore 19.00 si inaugura la mostra L’Arno. La Collettiva Fotografica con cui alcuni soci del Circolo Fotografico Fermoimmagine esplorano il fiume che attraversa tutta la Toscana dalla sorgente alla foce, panorami, scorci curiosi, punti di vista suggestivi. Cappello poetico curato dall’Artigianascrittora Giovanna Vannini. (fino al 29 marzo)

Venerdì 8 marzo, ore 21.00
Teatro delle Arti Lastra a Signa
LA COMMEDIA PIU’ ANTICA DEL MONDO
dal discorso su Gli Acarnesi di Aristofane
di Giovanni Guerrieri con Massimo Grigò

Produzione Sacchi Sabbia in collaborazione con Compagnia Lombardi-Tiezzi
a seguire
WUNDER TANDEM

voce e fisarmonica Wunder M
voce e batteria Wunder F

Info: biglietteria@tparte.it – tel. 055 8720058 – SMS / WhatsApp +39 371 115 2940 www.teatropopolaredarte.it. Oraribiglietteria: lun-mar-gio 9.00-16.00 / venerdì di spettacolo dalle ore 20.00. Biglietti Intero 15€/ Ridotto 13€. Prevendite online su www.ticketone.it e nei punti vendita circuito Boxoffice Toscana

Asian Film Festival, XXI edizione (dal 10 al 17 aprile 2024 al Cinema Farnese ArtHouse, Roma)

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Tagliato il traguardo dei vent’anni, Asian Film Festival si rinnova con una ventunesima edizione che si preannuncia straordinaria. Per la prima volta verranno proiettati film dalla Mongolia e dal Nepal, mentre, accanto ai nuovi film di grandi registi, ci saranno molte opere prime di alto livello – assolute sorprese – distribuite tra la sezione Newcomers, il Concorso e il Fuori Concorso.
Il festival, che si svolgerà al Cinema Farnese Arthouse, dal 10 al 17 aprile, presenterà più di trenta lungometraggi provenienti da Corea del Sud, Giappone, Cina, Taiwan, Hong Kong, Malesia, Singapore, Indonesia, Vietnam, Thailandia, Filippine, oltre ai già menzionati debuttanti Nepal e Mongolia.
Visto il grande successo degli ultimi anni, ritornano le giornate a tema, dedicate ai paesi che meglio si sono distinti per l’originalità e il dinamismo delle proprie cinematografie, dal Giappone alla Corea del Sud, dal Vietnam alla Thailandia, con due nuove nazioni che verranno annunciate in seguito.
I “days” sono organizzati grazie al sostegno e al coordinamento imprescindibile di Ambasciate, Istituti di Cultura, Film Commission, Agenzie governative dei paesi dell’Estremo Oriente che in questo anno hanno rinforzato a vario titolo la loro partnership strategica con il Festival.
Tre i temi trainanti di questa ventunesima edizione: la condizione della donna, il coming of age attraverso racconti adolescenziali, la violenza declinata nelle sue diverse forme.
Giunti ornai in un’era post-covid, la ventunesima edizione di Asian Film Festival accoglierà molti ospiti, da paesi diversi, tra cui registi, attori e attrici, produttori. E proprio con produttori e distributori italiani, questa edizione del festival intende riflettere sulle possibili co-produzioni tra Italia, Europa, e Paesi dell’Estremo Oriente, tra difficoltà a livello di content e opportunità a livello economico ed artistico.
Infine, come da prassi, il festival agevolerà l’accesso alle proiezioni per giovani e studenti e si avvarrà di una giuria per il concorso di grande prestigio, potendo inoltre contare sul supporto di istituzioni locali e nazionali. 
ASIAN FILM FESTIVALDirezione artistica: Antonio TermeniniSito web ufficiale: asianfilmfesti


DONATRICI, VOLONTARIE, OPERATRICI: LA SOLIDARIETÀ È UN MONDO AL FEMMINILE
IL COMITATO TESTAMENTO SOLIDALE: “DONNE PIÙ INCLINI ALLA GENEROSITÀ
ANCHE NEL MOMENTO DELLE ULTIME VOLONTÀ”

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Il lascito solidale è uno strumento sempre più noto e prescelto dagli italiani e, soprattutto, dalle italiane. Un’indagine condotta dal Comitato Testamento Solidale, infatti, certifica che le donne sono più inclini al lascito solidale: un dato che si aggiunge ad una generale maggiore propensione verso il mondo del non profit, sia dal punto di vista dell’inclinazione alla donazione, sia rispetto al coinvolgimento attivo come «addetti ai lavori» del Terzo Settore.

Roma, 5 marzo 2024 – Secondo quanto riportato nell’edizione 2023 di “Noi doniamo”[1], report realizzato dall’Istituto Italiano della Donazione, l’identikit del donatore italiano fa emergere una maggiore predisposizione delle donne al dono: il 52% degli individui che donano sono donne, 4 punti percentuali in più dei soggetti di genere maschile, che si attestano sul 48%. Ma non si tratta semplicemente di una generica maggior inclinazione: se si guarda agli specifici strumenti di donazione, come ad esempio il lascito solidale, ad essere maggiormente propense sono sempre le donne. Lo certifica un’indagine recentemente promossa dal Comitato Testamento Solidale tra le 28 organizzazioni aderenti: per il 69,2% delle onp a donare un lascito testamentario sono donne, mentre per il 31% il testamento solidale viene scelto in egual misura da uomini e donne. In generale, i dati della partecipazione femminile al mondo del Terzo settore sono molto altioltre il 75% di chi opera nel Terzo Settore è donna ed è in maggioranza femminile l’utenza dedita agli acquisti solidali[2].

“È innegabile il contributo e la spinta significativa che le donne danno alla missione degli enti non profit, sia perché costituiscono la maggioranza degli «addetti ai lavori» nella raccolta fondi e nella comunicazione del Terzo Settore, sia perché, ci confermano i dati della nostra ultima survey, un numero sempre maggiore di donne sceglie di intraprendere la strada della generosità post mortem.” dichiara Rossano Bartoli, portavoce del Comitato Testamento Solidale e presidente della Lega del Filo d’Oro.

La storia antica e recente è costellata di donne che, attraverso gesti di generosità, hanno cambiato in meglio e concretamente la vita di altre persone. Ci sono casi celebri del passato, come quello di Lina Cavalieri, cantante lirica del primo Novecento, che nominò nel suo testamento il figlio Alessandro come erede universale, “col solo incarico di versare alla Reale Accademia di Santa Cecilia in Roma Lire centomila per la istituzione di una borsa di studio di canto per una giovinetta bisognosa della provincia di Roma”. Più nota ancora è la scelta di Melinda Gates, che, insieme al suo ex marito Bill Gates, ha destinato gran parte del proprio patrimonio alle cause benefiche attraverso la loro Bill & Melinda Gates Foundation. È poi recentemente balzata agli onori della cronaca la vicenda che vede coinvolta la trentunenne austriaca Marlene Engelhorn, discendente di Friedrich Engelhorn, fondatore della BASF, una delle più grandi aziende chimiche al mondo e diventata multimilionaria con l’eredità ricevuta alla morte della nonna. Marlene, da sempre impegnata su temi di equità sociale, ha scelto di istituire un comitato democratico per decidere come redistribuire parte della fortuna ereditata, perché andasse a beneficio della comunità.

Tuttavia, la scelta di lasciare tutti o parte dei propri beni in favore di cause benefiche non è appannaggio soltanto di personalità celebri o particolarmente abbienti, ma è sempre più diffusa anche tra i comuni cittadini, non necessariamente detentori di grandi patrimoni: “Ovviamente casi straordinari come quelli di Marlene Engelhorn o Melinda Gates diventano oggetto di interesse da parte dei mezzi di comunicazione, e sono da esempio per tutti. Ma non dobbiamo dimenticarci che chiunque ha la possibilità di fare un lascito in favore di uno o più enti non profitQuello che con il Comitato Testamento Solidale raccontiamo e spieghiamo ormai da dieci anni è proprio questo: un lascito solidale è un gesto alla portata di tutti e non occorrono patrimoni importanti o una posizione sociale di privilegio per decidere di lasciare una piccola eredità in favore di una causa benefica” conclude Bartoli.

Del Comitato Testamento Solidale fanno attualmente parte 28 organizzazioni non profit: AIL, AISM, Fondazione Don Carlo Gnocchi, Fondazione Lega del Filo d’Oro, Save the Children, Airalzh – Associazione Italiana Ricerca Alzheimer, Aiuto alla Chiesa che Soffre, Amref, Associazione Luca Coscioni, Centro Benedetta d’Intino, Comitato Italiano per l’UNICEF Fondazione ETS, COOPI – Cooperazione Internazionale, Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, Fondazione Humanitas per la Ricerca, Fondazione L’Albero della Vita ETS, Fondazione Mission Bambini ETS, Fondazione Operation Smile Italia ETS, Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Fondazione Policlinico Universitario Campus Biomedico, Fondazione Progetto Arca, Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica ETS, Fondazione Telethon ETS, Fondazione Umberto Veronesi, Greenpeace, Istituto Pasteur Italia, Smile House Fondazione ETS, Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS, VIDAS.           

Accedendo al sito www.testamentosolidale.org è possibile avere un’esaustiva panoramica sui progetti e le iniziative realizzate dalle associazioni non profit che aderiscono al Comitato Testamento Solidale e scaricare la Guida ai lasciti solidali che offre informazioni ampie e dettagliate sull’argomento.

Ufficio stampa Comitato Testamento Solidale c/o Istituto Nazionale per la Comunicazione

Allevare rispettando gli animali e la terra:

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parte dall’Emilia-Romagna una rinnovata alleanza tra i cuochi e gli allevatori della rete Slow Food

Slow Food Italia presenta la nuova campagna a sostegno di allevatori e allevamenti virtuosi
34 cuoche e cuochi dell’Alleanza Slow Food provenienti da tutta l’Emilia-Romagna si sono riuniti ieri, lunedì 4 marzo, a Casalecchio di Reno (Bo) ospiti dell’IPSAR Veronelli, per il primo incontro annuale della rete organizzato da Slow Food Emilia-Romagna. Una giornata importante per confrontarsi e progettare insieme le attività da svolgere nel corso del 2024 attraverso gruppi di lavoro, presentazioni e laboratori, insieme ad allevatori e produttori. Le testimonianze dei cuochi della rete emiliano-romagnola hanno ispirato i colleghi generando nuove idee. Immancabili la degustazione guidata dei Presìdi Slow Food e l’incontro con numerosi produttori che rappresentano la ricca biodiversità agricola e artigiana della regione. I produttori, insieme alla rete di cuochi, possono infatti affrontare le tante criticità di un settore che guarda a un futuro sano e sostenibile. L’incontro è stato l’occasione per presentare “Allevare rispettando gli animali e la terra”, la nuova campagna di Slow Food Italia dedicata a un modello di allevamento rispettoso, che coinvolge i cuochi e le cuoche dell’Alleanza Slow Food di tutta la penisola. Ci sono infatti buoni allevatori che preservano la fertilità della terra, custodiscono biodiversità, rispettano i loro animali e producono carne, latte e formaggi di qualità. Il loro lavoro è indispensabile per una buona agricoltura e per l’equilibrio del territorio, per la nostra salute, per far rivivere le piccole comunità e le aree marginali. Questi allevatori sono le prime vittime del sistema zootecnico intensivo, che costruisce allevamenti sempre più grandi e impattanti. Ne fanno le spese anche gli animali, che vivono condizioni che non hanno più nulla di naturale, alimentati con soia e mais, frutto della deforestazione. Le colline e le montagne si spopolano e i prati naturali scompaiono, rioccupati dal bosco.   Per sostenerli nella loro attività, Slow Food chiama in aiuto i cuochi e le cuoche dell’Alleanza che, aderendo alla campagna “Allevare rispettando gli animali e la terra”, parteciperanno in prima linea con una serie di iniziative e di eventi in tutta Italia. I cuochi, da sempre alleati di allevatori, contadini e artigiani di piccola scala, racconteranno con i loro piatti cosa significa davvero allevare con rispetto e faranno conoscere esempi virtuosi di allevatori che resistono. A partire dagli allevatori della pecora Cornigliese dell’appennino parmense, che perseverando con le loro greggi, contribuiscono a gestire i prati stabili di questa parte di Appennino. Tra i partecipanti Massimiliano Mussoni, dell’Osteria la Sangiovesa di Santarcangelo di Romagna, che un allevatore lo è per davvero: l’osteria da sempre conta per le materie prime su un’azienda agricola collegata. Presto inizierà ad allevare direttamente i suoi polli Romagnoli, Presidio Slow Food.«Da 24 anni abbiamo una fattoria biologica dove alleviamo anche varie razze. Per noi, allevare i nostri animali è un valore aggiunto perché sappiamo come sono alimentati – ha raccontato Mussoni ai colleghi -. La campagna ci permette di approfondire la collaborazione tra noi cuochi e gli allevatori del territorio e, insieme, non fare morire le realtà locali: se venissero a mancare, verrebbe meno anche il nostro lavoro. Sono felice di partecipare perché credo sia necessario parlare di queste realtà virtuose. Se non raccontiamo il loro impegno, il pubblico interessato che pone domande resterà sempre una minoranza. Invece è importante che siano sempre di più i clienti attenti e fedeli a un certo tipo di ristorazione e allevamento. Quando mangiamo dobbiamo essere consci di ciò che stiamo portando in tavola perché è un atto potentissimo». Secondo Massimo Spigaroli, cuoco stellato dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, uno dei primi protagonisti dell’Alleanza Slow Food dei cuochi «dobbiamo impegnarci affinché siano organizzati corsi specifici negli istituti scolastici a indirizzo alberghiero, dedicati a insegnare la cucina legata alla terra, alle pratiche tradizionali e rispettose dell’ambiente. I cuochi sono indispensabili per sostenere i produttori e indirizzarli alla qualità. Oggi dobbiamo pensare al futuro, anche a quello di chi questi prodotti li lavora e li valorizza in un piatto». Nel menù della giornata erano presenti tutti i Presìdi Slow Food regionali e alcuni ingredienti del Mercato della Terra di Bologna e della comunità dei castanicoltori dell’Alta Valle del Reno. L’incontro si è tenuto presso l’Istituto Professionale di Stato Alberghiero e Ristorazione “Luigi Veronelli” di Casalecchio di Reno (Bo), che entrerà presto nell’elenco degli istituti alberghieri che partecipano al progetto dell’Alleanza Slow Food.«È un orgoglio e un piacere ospitare questa giornata che è un’opportunità formativa per i ragazzi e, soprattutto, una preziosa occasione di orientamento per i diplomandi – spiega la dirigente scolastica Rosalba De Vivo -. Gli studenti hanno avuto così l’occasione di conoscere un modello gastronomico più rispettoso e sostenibile».
La campagna Allevare rispettando gli animali e l’ambiente è realizzata con il contributo del progetto PPILOW. Finanziato dall’Unione europea, il progetto mira a costruire soluzioni per migliorare il benessere degli animali allevati in sistemi di agricoltura biologica, all’aperto (free-range) e a basso impatto ambientale. L’Alleanza Slow Food dei cuochi è sostenuta da Acqua S.Bernardo, Cuki, Pastificio Di Martino, Arix e Paderno, che erano presenti all’incontro per creare una sinergia sempre maggiore tra i protagonisti dei nostri progetti e chi si impegna per portarli avanti. Si ringrazia Guido Berlucchi.
Ufficio stampa Slow Food Italia

Progetti che fanno respirare le città

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Gli alberi non sono solo elemento decorativi, ma preziosi alleati nella lotta al cambiamento climatico, per migliorare la qualità dell’aria e della vita delle persone. Quattro esempi virtuosi di progetti di riforestazione urbana
Agire oggi per il domani. Immaginare un mondo in cui le città imparano a mitigare gli impatti degli eventi estremi ripartendo dalla natura e non viceversa, integrando gli alberi nel tessuto urbano e periurbano. Alberi e foreste sono preziosi alleati nell’adattamento al cambiamento climatico, fondamentali risorse a contrasto dell’inquinamento e della perdita di biodiversità; fanno bene alla salute dell’uomo perché svolgono la funzione di “depuratori  dell’aria” e di climatizzatori naturali per la riduzione della formazione delle “isole di calore”.È la sfida, nella lotta contro il cambiamento climatico, che in Italia è già una realtà grazie a lungimiranti progetti di riforestazione. Esempio virtuoso è il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma. La mission? Creare boschi perenni in tutto il territorio di Parma e provincia, laddove ci siano terreni, pubblici o privati, liberi e disponibili. Costituito nel 2020, finora sono circa 70.000 gli alberi e arbusti messi a dimora e gli ulteriori 30.000 che premetterebbero di raggiungere la programmatica (e sbalorditiva) quota di 100.000 entro il 2025 parlano di un impegno collettivo che vede una lista di attori impegnarsi attivamente. “Sogno di circondare Parma di boschi e di piantare un albero per ogni abitante”: parole della Presidente Maria Paola Chiesi da cui traspare la positività di un progetto partecipativo ed aperto, dove pubblico, privato e comunità (attualmente sono 106 gli aderenti) si incontrano, uniti da uno stesso obbiettivo e scambio continuo che ha permesso al Consorzio Forestale KilometroVerdeParma di sviluppare una fitta rete di collaborazioni. Tra cui quella con l’Università di Parma e l’Orto Botanico, nella forma di un accordo per attività congiunte di ricerca sui benefici dei servizi ecosistemici legati alle nuove piantagioni. Al momento sono già 40 i nuovi “boschi” messi a dimora lungo un “corridoio verde” che attraversa la città di Parma e provincia. Il Consorzio, inoltre, si dedica al progetto WeTree, che coinvolge il mondo della scuola, con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti sul valore dei boschi urbani e sull’importanza del rispetto della natura. (www.kilometroverdeparma.org) Il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma ha fatto scuola ed è stato preso a modello dal neonato Consorzio Forestale Mutina Arborea Impresa Sociale di Modena, con cui la realtà parmense ha collaborato fianco a fianco nelle fasi inziali. Insieme per vincere la sfida climatica e per garantire un futuro alle generazioni di domani: l’obbiettivo è di dare vita a progetti di riforestazione su tutto il territorio modenese coinvolgendo cittadini, scuole, enti, associazioni e imprese del territorio, per migliorare la qualità dell’aria, mitigare gli effetti del cambiamento climatico e migliorare il benessere psico-fisico delle persone. (www.mutinaarborea.it)          Prato Forest City nasce come piattaforma all’interno del progetto europeo Prato Urban Jungle al fine di coinvolgere tutti gli attori nella grande visione di città/natura e presenta una consistente sezione dedicata al crowdfunding aperta a cittadini, scuole, associazioni ed imprese oltre che vetrina degli interventi, diventa successivamente il nuovo approccio strategico sviluppato dal Comune di Prato, un modello innovativo che va dalla pianificazione alla progettazione, realizzazione, comunicazione, cura/gestione del patrimonio naturale in città. L’utilizzo di dati derivanti da satellite o dalla nuova rete di centraline riguardanti temperature, inquinanti aerei, copertura arborea e materica incrociando dati statistici, sociali, demografici e di proprietà mediante software gis consente di prospettare nuovi scenari che costituiscono la base di interventi mirati, dando vita al progetto denominato Forestazione Diffusa. (www.pratoforestcity.it). Nel nome un programma: “Forestami” è il progetto promosso da Città metropolitana di Milano, Comune di Milano, Regione Lombardia insieme ad altre realtà, nato da una ricerca del Politecnico di Milano. Nella Città metropolitana di Milano dal 2019 ad oggi sono già stati piantati oltre 560.001 alberi e arbusti ma la sfida è quella di far crescere insieme il capitale naturale della città raggiungendo i 3 milioni di nuove piante entro il 2030 (numero corrispondente ad un aumento del 5% della tree canopy cover). L’iniziativa “green” vuole coinvolgere tutti i cittadini che vivono e amano Milano ed anche enti pubblici, associazioni e aziende private per mitigare gli effetti del cambiamento climatico: moltiplicare il numero delle piante lungo strade, piazze e cortili, sui tetti e sulle facciate delle case è il modo più efficace, economico e coinvolgente per rallentare il riscaldamento globale, ridurre i consumi energetici, ripulire dalle polveri sottili l’aria, migliorando così il benessere dei cittadini. (www.forestami.org)

Il Tempo Reale Festival porta una Primavera di nuovi suoni

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Dal 13 al 24 marzo 2024 la musica elettronica invade la città con il doppio omaggio a Luigi Nono, l’arpa di Doriene Marselje e una straordinaria azione sonora dal titolo FOOSBALL dove il calcio-balilla diventa strumento aumentato, suonato dal pubblico e da giocatori agonisti

Il Tempo Reale Festival 2024 arriva con la Primavera per animare la scena fiorentina con tutto ciò che è sperimentale, originale e inedito nella ricerca sonora e nella musica elettronica di oggi.

Dal 13 al 24 marzo Tempo Reale dedica questa edizione ad Albert Mayr, compositore e sperimentatore, recentemente scomparso e approda in spazi non sempre dedicati alla musica dal vivo, come la storica Galleria Frittelli, il Memoriale delle Deportazioni, la Sala dei Giochi di Villa Favard di Rovezzano, Cango Cantieri Goldonetta e Villa Strozzi. Tra i luoghi insoliti che Tempo Reale scopre in città, anche la Sala regia del Teatro del Maggio, mai aperta al pubblico, che ospiterà quest’anno il ritorno di “Maggio Elettrico”, nell’ambito dell’86o Festival del Maggio Musicale Fiorentino, una due giorni sul nuovo e sulle frontiere dell’elettroacustica (11-12/6).

Tempo Reale presenta proposte diverse e articolate che testimoniano la vitalità e la pluralità della musica elettronica di oggi. Occasioni uniche per Firenze di incontrare protagonisti e opere assolutamente originali. Questa edizione del festival sarà nel segno della musica di Luigi Nono (1924-1990) in occasione del centenario dalla nascita del compositore, tra i massimi rappresentanti dell’avanguardia europea del secondo dopoguerra. Animato dall’esigenza di partecipazione dell’arte alla vita, ai problemi umani, alle lotte politiche e sociali del nostro tempo, Nono è stato uno sperimentatore legato a grandi intellettuali del secolo scorso come Maderna, Vedova, Abbado, Pollini, Cacciari e tanti altri. In programma, oltre ad alcune delle sue opere più note, attesa la prima esecuzione fiorentina dell’ultima opera composta da Nono nel 1987, in collaborazione con il Conservatorio Luigi Cherubini. Tra gli interpreti la cantante Monica Benvenuti, Francesco Giomi e Giancarlo Schiaffini all’elettronica (13/3, Galleria Frittelli); In Memoriale Auschwitz | Focus Suono, invece il pubblico parteciperà alla visita e ascolto guidato dell’opera, animata dalla musica di Nono (17/3, ore 11).
Dalle sonorità del Novecento a quelle dei giorni nostri il passo è breve, là dove strumenti antichi diventano espressione di nuovi suoni come l’arpa di Doriene Marselje che incontra il live electronic di Valerio Sannicandro (16/3, Sala dei Giochi Villa Favard); o oggetti di uso comune diventano strumenti, è il caso di FOOSBALL, un’azione sonora partecipata per una pluralità di giocatori di calcio-balilla e live electronics, l’intramontabile gioco diventa uno strumento aumentato, fatto suonare dal pubblico, ma anche da giocatori professionisti, ed è tutta un’altra musica, nell’ambito de “La democrazia del corpo” (24/3, Cango)

PROGRAMMA

Tempo Reale Festival, suoni e musica di ricerca, marzo 2024

Firenze 13 > 24 marzo 2024.

Dedicato ad Albert Mayr (1943-2024)

Dal doppio omaggio per il centenario di Luigi Nono (1924-1990) all’esplorazione di uno strumento assai originale come l’arpa; dalla musica acusmatica italiana di Doati a una performance sonora partecipata che mette al centro dell’azione il gioco del calcio balilla:

Mercoledì 13 marzo, Frittelli Arte Contemporanea, ore 21
Via Val di Marina 15
IMPROVVISAMENTE NONO
Monica Benvenuti, soprano
Giancarlo Schiaffini, trombone e tuba
Francesco Giomi, Giovanni Magaglio, Francesco Vogli, regia del suono e live electronics

Luigi Nono, La fabbrica illuminata, per soprano e nastro magnetico a quattro piste (1964)
Luigi Nono, Omaggio a Emilio Vedova, per nastro magnetico a quattro piste (1960)
Luigi Nono, Post-prae-ludium n. 1 per Donau, per tuba e live electronics (1987)*
Monica Benvenuti, Francesco Giomi, Giancarlo Schiaffini,
Improvvisamente, per voce, tuba e live electronics (2024)
* prima esecuzione a Firenze
In collaborazione con Conservatorio di Musica “L. Cherubini” di Firenze
In occasione del centenario di Luigi Nono (1924-1990)

Venerdì 15 marzo, Villa Strozzi, ore 19
Via Pisana 77
FIXED ROOM | ROBERTO DOATI
Teoria e pratica del cambiamento. Libri I-IV, per elettronica (2022), prima esecuzione assoluta


Selezionati i vincitori del bando ‘Wonderful!’ che

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animeranno le Residenze d’artista di via Palazzuolo

Friedrich Andreoni, Lucia Cantò, Benedetta Fioravanti, Giovanna Repetto e Benedetta Casini.

La vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini: “La casa delle arti del Museo Novecento in via Palazzuolo prende vita, a dispetto delle inutili polemiche strumentali di Montanari.” Il direttore Sergio Risaliti: “Montanari preso dalla foga della sua personale campagna elettorale ha sbagliato ancora una volta a strumentalizzare l’arte. Si vede che conosce e frequenta poco il Museo Novecento. Avrebbe fatto meglio a sottolineare la straordinaria importanza delle nuove residenze artistiche invece che dilungarsi su qualcosa che non è accaduto.”

Firenze, 5 marzo 2023 – Si sono concluse le selezioni del bando della prima edizione delle residenze per artisti e curatori pubblicato dal Museo Novecento. Sono state oltre 170 le candidature arrivate per partecipare al progetto ‘Wonderful! Art Research Program 2024 1st edition – Maria Manetti Shrem’. Un grande successo per questa nuova iniziativa del museo fiorentino. Dopo un lungo impegnativo lavoro di esame dei dossier sono risultati vincitori: Friedrich Andreoni, Lucia Cantò, Benedetta Fioravanti e Giovanna Repetto e Benedetta Casini. Le ex-leopoldine, appena ristrutturate con un lavoro di rigenerazione dell’edificio contiguo al museo, saranno inaugurate nelle prossime settimane e accoglieranno i quattro giovani artisti e la curatrice da aprile a settembre 2024. Il gruppo seguirà un programma di formazione e realizzerà, al termine dei sei mesi, una mostra che illustrerà la ricerca portata avanti.

“Prende finalmente forma e vita la piccola casa delle arti del Museo Novecento aperta in via Palazzulo – ha detto la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini -. Con la selezione degli artisti e l’inaugurazione nelle prossime settimane delle nuove residenze arriva a compimento un lavoro importante portato avanti in questi anni, che rappresenta davvero un unicum dal punto di vista del sostegno alle arti e ai giovani artisti, andando anche a inserirsi nel più ampio progetto di rigenerazione e rilancio della zona. Per questo, in merito all’opera murale di Nemo’s e alla polemica di oggi di Tomaso Montanari, tengo a precisare che non c’è mai stata da parte di questa giunta alcuna volontà di censura nei confronti dell’artista e della sua opera, che infatti rimarrà al proprio posto e sarà inaugurata contestualmente alle residenze. Mi dispiace constatare ancora una volta come Montanari non perda occasione per inutili strumentalizzazioni, tanto più rispetto a un tema, come quello dello street art, sul quale questa Amministrazione ha fatto tantissimo. Basti pensare agli oltre 100 interventi di arte urbana diffusi in tutta la città, dal centro alle periferie, negli ultimi cinque anni: dagli ‘Spazi liberi’ destinati alla libera espressione degli artisti e dei writers con l’avvicendamento continuo di opere di street art realizzate sui piloni del viadotto all’Indiano, sulle pareti dei sottopassi delle Cure, del Gignoro e di piazza Alberti; fino agli Spazi d’arte, ovvero ai luoghi della città dove sono state eseguite opere pittoriche outdoor e site specific, tra cui scuole, edifici di edilizia residenziale pubblica, giardini pubblici”.

“A partire dal 2018 abbiamo immaginato di fare del Museo Novecento uno dei pochi in Italia ed Europa ad avere al proprio interno una serie di spazi adibiti a residenze artistiche e per curatori. – ha dichiarato Sergio Risaliti, direttore del Museo NovecentoFinalmente dopo un impegnativo lavoro di rigenerazione portato avanti dall’Amministrazione il sogno si realizza e dalla fine di marzo queste stanze in via Palazzuolo saranno animate dalla presenza dei primi cinque vincitori del bando. Da adesso non solo conservazione e valorizzazione di una bellissima raccolta d’arte, non solo aggiornamento continuo sui fenomeni e le personalità artistiche del Novecento e sulle nuove generazioni. Il Museo sarà ancor più dinamico e vitale in quanto anche centro di formazione e ricerca. Per qualcuno impegnato fin troppo a confondere incarichi scientifici e carriera politica tutto questo è forse secondario. Per il professor Montanari, che ci ha abituato alla sua figura di tribuno del popolo, in televisione e nelle piazze, è più strategico strumentalizzare una committenza intelligente alzando come suo solito la voce con tutta la retorica di cui è capace. Ho incontrato Nemo’s, l’artista invitato a realizzare un intervento all’ingresso delle residenze, e mi sono complimentato con lui. La censura non è di casa al Museo Novecento, tantomeno in via Palazzuolo. I fatti poi dimostrano che l’Amministrazione è dalla parte degli artisti, anche street artists. Il conto degli interventi realizzati in città e nelle periferie testimonia un’attenzione e una sensibilità ben diversa da quella che dipinge il promotore di una campagna denigratoria come quella lanciata oggi. Invito il professore che ultimamente si è reso conto della esistenza del mondo dell’arte contemporanea a venire a visitare la bellissima e importante mostra di Alessandra Ferrini e magari troverà spunti interessanti per farne una recensione.

La giuria, composta dal direttore Sergio Risaliti e dalle curatrici del Museo Novecento Eva Francioli, Francesca Neri e Stefania Rispoli, ha selezionato i quattro artisti e la curatrice che trascorreranno sei mesi in residenza al Museo Novecento: Friedrich Andreoni (1995), Lucia Cantò (1995), Benedetta Fioravanti (1995), Giovanna Repetto (1990) e Benedetta Casini (1991). Le residenze al Museo Novecento sono pensate come periodo immerso di formazione e ricerca, finalizzato anche alla produzione. Firenze è stata per secoli città di botteghe e di atelier d’arte, fucina di idee e di sperimentazioni artistiche, fonte di ispirazione per la crescita professionale e creativa.  Queste residenze rappresentano un’opportunità per arricchire la città di nuove energie e generare un sano dialogo con le diverse realtà culturali e produttive. Durante il periodo di sei mesi,  gli artisti Friedrich Andreoni, Lucia Cantò, Benedetta Fioravanti, Giovanna Repetto e la curatrice Benedetta Casini incontreranno personalità del mondo dell’arte, di quello culturale, artigianale e imprenditoriale, svolgeranno studio visit e seguiranno periodicamente lectio, workshop e conferenze con storici  e critici d’arte, architetti, curatori, galleristi,  comunicatori, designer, restauratori, giornalisti e tanti altri operatori del settore, in sinergia con la programmazione scientifica ed espositiva del Museo Novecento.  Particolare rilievo sarà dato alla conoscenza del patrimonio artistico fiorentino con visite ai musei e agli altri luoghi d’arte. Svolgeranno altresì sopralluoghi all’interno di aziende e studi professionali con l’obiettivo di far nascere collaborazioni per la realizzazione di nuove produzioni e, al termine del loro periodo di residenza, presenteranno il loro lavoro nella mostra collettiva. Verrà così a nascere una piccola ma virtuosa “cittadella” dell’arte, un luogo pensato per lo studio e la sperimentazione che dia spazio e tempo alla crescita professionale nell’ambito dell’arte contemporanea.

– Scuola Italiana Sci ➡️ Programa Finale Nazionale 46° GranPremio Giovanissimi Kinder joy of Moving – Trofeo Silver®Care

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Tra poco più di tre settimane la località Piemontese accoglierà dunque quello che è considerato l’evento giovanile più significativo nel mondo della neve per giovani sciatori. La Finale Nazionale del 46° Giovanissimi Kinder Joy of Moving – Trofeo Silver®Care vedrà, infatti, la partecipazione di oltre 1.900 bambini con età compresa tra i 9 e i 12 anni (nati nel 2012-2013-2014-2015), i quali si sono qualificati nei primi 15 di ogni categoria nello sci alpino durante una delle 16 Finali Regionali, in cui hanno partecipato circa 5.000 bambini.

A questi si uniranno i partecipanti alle gare dello sci nordico e dello snowboard, portando il totale a oltre 2.000 bambini attesi nella nota località piemontese. I bambini insieme ai rispettivi Maestri di sci, accompagnatori e familiari, come da tradizione dell’Evento saranno al centro di un grande momento di aggregazione, divertimento e condivisione dei valori fondamentali dello sport, come impegno, amicizia e rispetto.

Il sogno, poi, condiviso da molti piccoli campionicini di emergere come alcuni atleti che hanno fatto la loro partenza proprio da questi cancelletti di partenza e che nel corso degli oltre 45 anni di storia del GranPremio Giovanissimi sono diventati Campioni dello sci azzurro non può certo passare inosservato.

Con l’intento di regalare sorrisi e momenti di grande divertimento, indipendentemente dalla classifica ufficiale delle gare “classiche”, l’Associazione Maestri Sci Italiani (AMSI) è lieta di confermare l’organizzazione della IIIa edizione della “Speed Track Challenge – Kinder Joy of Moving“, divertentissimo contest a “squadre regionali” (bambini nati nel 2014 e 2015) dove la velocità sarà la protagonista indiscussa, e il “Gran Parallelo Giovanissimi – EA7 Emporio Armani“: sfida ad eliminazione diretta di slalom parallelo riservata ai primi 3 classificati delle categorie anni 2012 e 2013 (maschile e femminile) delle Finali Regionali.

il compleanno di Michelangelo e il compleanno dell’Associazione degli Amici della Galleria dell’Accademia di Firenze

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mercoledì 6 marzo 2024, dalle 19.00 alle 22.00

Il 6 marzo è un giorno importante, nel 1475 nasceva Michelangelo Buonarroti e nel 2017 si costituiva l’Associazione degli Amici della Galleria dell’Accademia di Firenze! Per festeggiare queste importanti ricorrenze, mercoledì 6 marzo 2024, la Galleria e gli Amici invitano a una serata speciale per i soci e per chi volesse farne parte, iscrivendosi o nei giorni precedenti o quella sera stessa.

“L’Associazione degli Amici della Galleria dell’Accademia di Firenze è al nostro fianco dal 2017” racconta il direttore Cecilie Hollberg. “È ormai parte integrante di questo museo, è partecipe di tutte le nostre attività che sostiene con impegno e costanza. Siamo grati al lavoro che svolgono in collaborazione con lo staff della Galleria per coinvolgere giovani, fiorentini, italiani e moltissimi stranieri con l’obiettivo di consolidare il legame con il territorio, in modo che sia sempre più forte e radicato. È bello trovarsi oggi, come ogni 6 marzo, da otto anni a questa parte, per festeggiare questi compleanni insieme, e rinnovare la nostra amicizia.”

“Gli Amici della Galleria dell’Accademia di Firenze – dichiara Fausto Calderai, presidente Associazione – guardano al futuro dell’Associazione felici di aver potuto essere di sostegno a un Museo che dopo 8 anni esce rinnovato sotto la guida di una Direzione illuminata e innovativa, ma sempre rispettosa del passato glorioso dell’Istituzione.”

Mercoledì 6 marzo sarà organizzata un’apertura straordinaria, dalle ore 19.00 alle 22.00 per tutti i soci, vecchi e nuovi. La serata sarà introdotta dal direttore Cecilie Hollberg, seguirà una visita esclusiva alla mostra Pier Francesco Foschi (1502-1567) pittore fiorentino,con Elvira Altiero, Funzionario Storico dell’arte, responsabile del dipartimento storico-artistico della Galleria dell’Accademia di Firenze, e con Nelda Damiano, Pierre Daura Curator of European Art, Georgia Museum of Art, University of Georgia, che hanno curato l’esposizione insieme a Cecilie Hollberg e Simone Giordani, Docente di Storia dell’arte, specialista di Pier Francesco Foschi.

La partecipazione è riservata ai soci dell’Associazione, ma è possibile associarsi, anche nei giorni precedenti, online sul sito degli Amici della Galleria dell’Accademia di Firenze (Friends of David) o direttamente il 6 marzo all’entrata della Galleria. Vi aspettiamo per festeggiare insieme Michelangelo! E non dimenticate che i soci dell’Associazione hanno l’entrata in Galleria, gratuita e prioritaria, valida per un anno e molti altri benefit.

L’Associazione degli Amici della Galleria dell’Accademia di Firenze è nata nel 2017 da un’idea di Cecilie Hollberg eha continuato a perseguire il proprio obiettivo di sostegno al museo, collaborando a varie attività, tra cui: l’invio della newsletter settimanale; l’organizzazione di alcuni eventi come DAVID 140, Drusilla preferisce Venere con Drusilla Foer e la performance site-specific dei Kinkaleri, AcrossKissKissYou che si è tenuta lo scorso 29 gennaio. Ha collaborato, inoltre, alla realizzazione di Chatta col David, chatbot basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato attraverso una collaborazione tra il Museo, l’Accademia di Belle Arti di Firenze e altre università internazionali, che consente agli utenti del sito web di interagire direttamente con l’alter ego del David.

EVERYDAY DEMOCRACY: TWIGGY PUCCI GARÇON IN MANIFATTURA TABACCHI PER UN TALK SULLA BALLROOM CULTURE

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Sabato 9 marzo, ore 17, edificio B9, ingresso libero su prenotazione

Firenze, 5 marzo 2024 – Manifattura Tabacchi ospiterà la tappa fiorentina di Everyday Democracy, progetto nato per parlare di arte, diritti, media, rappresentazione e di chi lotta per dare voce a chi non ne ha. Sabato 9 marzo, alle 17, la community avrà la possibilità di incontrare nel B9 Twiggy Pucci Garçon, producer, icona e performer del mondo della ballroom culture alla sua prima apparizione in Italia, in dialogo con Sofia Chellini, organizzatrice di ballroom sul territorio nazionale. Il ciclo di incontri è promosso da Industrie Fluviali, spazio poliedrico di Roma dedicato al mondo dell’innovazione culturale, sociale e tecnologica.

La ballroom culture è una sottocultura LGBTQAI+ nata a New York negli anni ’60 come risposta alla marginalizzazione e all’invisibilizzazione di persone latine, afroamericane, gay e transgender. Durante una ballroom i performer si sfidano in balli e competizioni per ottenere premi e status. Ma ogni ballroom è soprattutto una dichiarazione di esistenza, un rituale di identità e celebrazione della bellezza che risiede nell’unicità. Una vera e propria manifestazione politica, in cui si rivendicano spazi sicuri e diritti fondamentali, senza distinzioni di razza, classe, genere o orientamento sessuale.

È nella ballroom community che la performer e producer Twiggy Pucci Garçon, icon e international mother della House of Garçon, ha trovato supporto in un momento cruciale della sua vita, sfruttando molteplici forme di espressione per dare voce alle persone nere della comunità LGBTQAI+ statunitense, in primis le più giovani e fragili che vivono senza una casa dove stare.

Ingresso libero, è richiesta la prenotazione su Eventbrite a questo link.

Carolina Natoli

Quanti multidimensionali per l’Internet del futuro

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Presso l’Università degli studi dell’Aquila è stata condotta la prima dimostrazione di comunicazione quantistica con stati multidimensionali su speciali fibre ottiche di ultima generazione, note come fibre multi-core. Il risultato, frutto della collaborazione tra le Università di Firenze e dell’Aquila, l’Università tecnica della Danimarca, l’Istituto nazionale di ottica del Cnr e l’azienda italiana QTI – Quantum Telecommunications Italy, è stato ottenuto nel laboratorio di ottica e fotonica di Incipict, infrastruttura aquilana che costituisce l’unico asset mondiale di fibre di questo genere in ambiente urbano. Lo studio è pubblicato su Nature Communications

L’Internet quantistico è una prospettiva rivoluzionaria nell’ambito delle telecomunicazioni: sfruttando la leggi della meccanica quantistica, garantisce la totale sicurezza ed efficienza nello scambio di informazioni. Tuttavia, le sfide tecniche e di scalabilità rendono l’implementazione su larga scala ancora un obiettivo da raggiungere.

Grazie al protocollo di Quantum Key Distribution (QKD), l´Internet quantistico garantisce la totale sicurezza nella trasmissione di dati, ed è visto con estremo interesse da un numero sempre maggiore di aziende. Per potersi affermare, però, deve migliorare la velocità di generazione delle chiavi crittografiche, attualmente inferiore rispetto a quella offerta dai sistemi di telecomunicazione tradizionali, soprattutto in fibra ottica.

In questo quadro si colloca la scoperta di un team composto da studiosi dell’Università di Firenze, dell’Università dell’Aquila, dell’Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ino), dell’Università tecnica della Danimarca (DTU) e dell’azienda italiana QTI – Quantum Telecommunications Italy, oggetto di una pubblicazione sulla  rivista Nature Communications, dal titolo “Practical high-dimensional quantum key distribution protocol over deployed multicore fiber”.

Il team, operante nel laboratorio di ottica e fotonica INCIPICT presso l’Università dell’Aquila, ha messo a punto un metodo di comunicazione quantistica in grado di raddoppiare la velocità di generazione di chiavi crittografiche. La dimostrazione è stata resa possibile da stati multidimensionali presenti su speciali fibre ottiche di ultima generazione, note come fibre multi-core, installate all’Aquila.

“Attualmente – spiega Davide Bacco, docente di Fisica della materia dell’Università di Firenze – i sistemi commerciali di QKD hanno una velocità di generazione di chiavi dell’ordine di poche migliaia di bit al secondo. Questo limita non solo l’utilizzo da parte degli utenti, ma anche la nascita di nuove possibili applicazioni legate a questa tecnologia. Potremmo paragonarli ai vecchi modem 56k, dove la navigazione internet era lenta e a volte snervante”.

“Le attuali implementazioni della QKD, sia in ambito di ricerca che industriale, utilizzano come mezzo di informazione i qubit, il corrispettivo quantistico dei bit classici, che nonostante le proprietà quantistiche possono essere mappati solo in due valori: il bit 0 o il bit 1. Al contrario – prosegue Bacco – gli stati quantistici multidimensionali possono assumere valori in un intervallo molto più ampio, così da poter aumentare l’efficienza di creazione delle chiavi”.

“E’ come passare da una visualizzazione in bianco e nero ad una a colori”, afferma Alessandro Zavatta, primo ricercatore del Cnr-Ino. “La generazione, trasmissione e misura di questi stati multidimensionali non è ancora del tutto definita e presenta ancora delle sfide tecnologiche da risolvere”.

L’esperimento è stato realizzato grazie alla speciale infrastruttura realizzata a L’Aquila nell’ambito del progetto INCIPICT durante i lavori di ricostruzione successivi al terremoto del 2009. La ricostruzione ha trasformato la città in una piattaforma aperta alla sperimentazione di nuove tecnologie, ed in questo contesto è stato possibile istallare per la prima volta al mondo speciali fibre ottiche di ultima generazione, note come fibre multi-core, realizzando una infrastruttura unica nel suo genere.

“Una fibra ottica multi-core può ospitare più nuclei ottici con caratteristiche estremamente simili all’interno dello stesso mantello, il che riduce l’effetto delle perturbazioni esterne rispetto al caso in cui si utilizzino altrettante fibre ottiche tradizionali. Questo la rende il candidato ideale per la trasmissione di stati quantistici multidimensionali” dichiara Cristian Antonelli, docente di Campi elettromagnetici dell’Università dell´Aquila.

La ricerca mostra come questo nuovo metodo di generazione delle chiavi basato su stati quantistici multidimensionali – combinato ad una infrastruttura unica al mondo come quella aquilana – abbia consentito di migliorare la velocità di generazione di chiavi. Il tasso finale di trasmissione di chiave sicura è di 51.5 kbps su un canale di 52 km di lunghezza; un valore due volte maggiore rispetto a quello che si può ottenere nella stessa infrastruttura con un sistema tradizionale basato su qubit.

“La possibilità di incrementare il tasso di generazione di chiavi crittografiche ci permetterà di allargare la platea di utenti commerciali in grado di fruire di questa tecnologia” illustra Tommaso Occhipinti, CEO di QTI, la prima azienda italiana di Quantum Key Distribution e partecipata da Telsy S.p.A, centro di competenza per la crittografia e la cybersicurezza del Gruppo TIM.

Roma, 05 marzo 2024

Didascalia immagine:

Cristian Antonelli (Università dell’Aquila), Mujtaba Zahidy (DTU), Davide Bacco (Università di Firenze), Domenico Ribezzo (Cnr-Ino), Antonio Mecozzi (Università dell’Aquila) nel laboratorio dell’Università dell’Aquila durante l’esperimento.

SINEDADES EXPERIMENTAL

Afro-Latin open Baile

In apertura: Samba Boutique – A Tropical DJ Set

con Erika Boschi

InStabile, Firenze

Venerdì 8 marzo 2024 ore 21:30

Erika Boschi voce / Agustin Cornejo chitarre, voce 

Joaquin Cornejo tastiere, percussioni, fiati / Alessandro Cianferoni basso

Duccio Bonciani batteria, drum machine

Continua la programmazione dei concerti del 2024 di Music Pool: venerdì 8 marzo i Sinedades Experimental con una nuova formazione in concerto presso l’InStabile. In apertura Samba Boutique – A Tropical DJ Set con Erika Boschi.

Fondato da Erika Boschi e Agustin Cornejo nel 2016, il progetto Sinedades si ispira alla musica popolare brasiliana degli anni ’70, ma viaggia libero tra scrittura, lingue e tradizioni, definendo uno stile che nel tempo è diventato proprio.

A seguito di tre anni di produzione multimediale, la band è in attesa della pubblicazione del prossimo disco, prevista per aprile 2024.

Nel frattempo, dopo più di 600 concerti nel territorio italiano, il duo apre le porte al format Sinedades Experimental, una nuova formazione che invita ad un ballo aperto dove ritmi afro-latini incontrano sperimentazioni elettroniche.

In apertura: Samba Boutique – A Tropical DJ Set

Una selezione calda e tropicale.

Erika Boschi esplora gemme nascoste fra Samba, Salsa, Funk Brasiliano Vintage, Afrobeat, Cumbia e Electro Pop Latino.

Ingresso € 10 / 8 ridotto under 25 + d.p.

Infowww.eventimusicpool.it – 055240397 – info@eventimusicpool.it

Biglietti: www.ooohevents.it

Arrampicata, UN OTTIMO AVVIO PER IL CIRCUITO DI COPPA ITALIA PARACLIMBING

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­­­­­.­UN OTTIMO AVVIO PER IL CIRCUITO DI COPPA ITALIA PARACLIMBING­Nel weekend appena trascorso la Coppa Italia Paraclimbing 2024 ha avuto il suo avvio ufficiale, con la prima di tre tappe, alla Climberg di Bergamo. “Il circuito di Coppa Italia Paraclimbing non poteva avere migliore avvio: abbiamo raddoppiato in due anni il numero di atleti in gara e il debutto di 7 nuovi atleti conferma il trend di crescita del movimento agonistico Paraclimbing in Italia” dichiara soddisfatta il Direttore Tecnico della squadra nazionale Cristina Cascone.Non solo un folto gruppo di partecipanti, ma anche dei risultati molto interessanti nelle varie sessioni di gara.Nella classe B1 si assiste ad un entusiasmante testa a testa a colpi di top in qualifica, 2 per Sabina Floriana Moldovan e 1 per Giulia Buonaiuto, compagne di squadra della ASD Disabili Roma 2000. In finale ha la meglio Giulia con 32 prese, mentre Sabina termina a 24 prese.Giulio Cevenini (Four Climbers Bologna) della classe B2 raggiunge un 39+ in finale dopo un top in qualifica.Nella classe B3 Michele Yongan Montrasio (Milano Arrampicata) domina con 2 top in qualifica e top in finale. Argento per l’esordiente Francesco Regalini (Adrenaline Milano), atleta di 14 anni, il più giovane in gara.Nella classe AU2 Daniele Biavaschi (Milano Arrampicata) dopo un top in qualifica raggiunge un 22+ in finale. Nella categoria femminile si affrontano Laura Di Mauro (Boulder&Co) e Lucia Capovilla (Arco Climbing) che, dopo un top in qualifica, sigla la finale con un altro top, mentre la Di Mauro ottiene un buon 34.Tommaso Mazzotti (Vertical Forlì) e Mirco Bressanelli (Maniro Climbing ASD), della classe AL1, raggiungono entrambi il top nella prima via di qualifica, nella seconda via Mazzotti prende un pochino le distanze e in finale le posizioni si confermano: oro a Mazzotti (29), argento a Bressanelli (23) e bronzo a Lomagistro della K2 INDOOR (20).Nella classe AL2 David Kammerer (AVS Bruneck) si aggiudica l’oro con l’en plein di top: 2 in qualifica e 1 pure in finale, seguito da Omar Al-Khatib (Arrampicata Libera Perugia), e Francesco Giudice (Adrenaline Milano), entrambi con 29+, ma con Al-Khatib in vantaggio grazie al top ottenuto nella prima via di qualifica.Nella stessa classe per la categoria femminile Fiamma Cocchi (Stone Monkey Firenze) ottiene un buon 34, dopo aver conquistato un top in qualifica.Per quanto riguarda la classe RP1 Gian Matteo Ramini (Arco Climbing) col top della finale conquista l’oro davanti a Matteo Pirani (CUS Torino), che aveva raggiunto il top nella prima via di qualifica come Ramini, ma che era rimasto distanziato da lui con 10 prese di distanza nella seconda.Nella categoria femminile Maria Laura Muratori (PGS Welcome Bologna) con 22 prese conquista l’oro, argento per Sara Ghisleni (A1 Climbing) e bronzo per Irene Formento (Rocodromo ASD)Nella classe RP2 Alessio Cornamusini (Gruppo Lasco Castelfiorentino) conquista un buon 35+ e Aurora Alberto (Rocodromo ASD) un 20+, ma dopo essersi tolta la soddisfazione di un top in qualifica.Nella classe RP3 si assiste ad una bella sfida fra Cesare Cunico (X-Fighter Team), Pietro Azzolini (King Rock Climbing Verona) e Simone Tiozzo (Rocodromo ASD), ma alla fine ha la meglio Cunico con un bel top in finale.Nella categoria femminile invece si affrontano Chiara Cavina (Four Climbers Bologna) e Elisa Martin (Teste di Pietra PN), che realizza 2 top in qualifica e si aggiudica l’oro con 44+.Domenica si è tenuto il primo raduno collegiale della Nazionale Italiana Paraclimbing in vista della prima tappa di Coppa del Mondo programmata il 7 e 8 maggio a Salt Lake City, che, come nella passata stagione, è stato aperto anche agli atleti che hanno partecipato alla gara del sabato. La DT Cascone sottolinea: “Questa crescita dei numeri, unita all’avvicinamento di atleti sempre più giovani fa ben sperare per la crescita e lo sviluppo della squadra azzurra.”Prossimo appuntamento con la Coppa Italia Paraclimbing il 20-21 aprile alla Up Urban Climbing di Bologna. Per visualizzare tutti i risultati: https://fasi.results.info/#/event/727 Ufficio Stampa FASI:   

Raffaello, Tiziano, Rubens.

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Capolavori dalla Galleria Borghese a Palazzo Barberini

50 dipinti della Pinacoteca della Galleria Borghese saranno esposti nell’Ala Sud del piano nobile di Palazzo Barberini. Un percorso espositivo eccezionale con opere di RaffaelloTizianoRubens, Sandro Botticelli, Giovanni Bellini, Antonello da Messina, Lucas Cranach, Paolo Veronese, e molti altri.

Roma, 5 marzo 2024. Dal 29 marzo al 30 giugno 2024 le Gallerie Nazionali di Arte Antica e Galleria Borghese mettono in campo un’inedita collaborazione per permettere al pubblico di continuare a fruire del patrimonio conservato al primo piano della Galleria Borghese anche durante l’ambizioso progetto di rinnovamento e tutela reso possibile grazie ai fondi del PNRR. Cinquanta opere verranno infatti trasferite nell’Ala Sud del piano nobile di Palazzo Barberini.Questa iniziativa è un’occasione unica e imperdibile per mettere in dialogo due collezioni che condividono una storia simile, legata a due figure cruciali della vita politica e culturale romana del Seicento, Maffeo Barberini e Scipione Borghese, in un’ideale vicinanza storica e culturale, e non ultima, anche geografica.Capolavori assoluti quali Amor Sacro Amor Profano di Tiziano, il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, la Dama con liocorno di Raffaello, la Madonna col Bambino di Giovanni Bellini, la Madonna con Bambino, san Giovannino e angeli di Sandro BotticelliSusanna e i vecchioni di Peter Paul Rubens, la Predica del Battista di Paolo Veronese, solo per citarne alcuni, continueranno così ad essere fruibili al grande pubblico.“Un evento del più alto valore istituzionale a testimonianza della vicinanza, non solo geografica, ma anche professionale che lega i due musei” ha dichiarato Thomas Clement Salomon, direttore delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, che prosegue: ”Nel solco tracciato da Scipione Borghese e Maffeo Barberini, che oggi avrebbero gioito per questa iniziativa, speriamo che il pubblico possa ammirare i capolavori borghesiani a Palazzo Barberini e celebrare questa mostra difficilmente ripetibile nei prossimi decenni.”“Nello svolgimento di interventi importanti del PNRR che cambieranno l’aspetto della Pinacoteca al primo piano della palazzina, la Galleria Borghese, con uno sforzo eccezionale di tutto il suo personale, non chiuderà mai e durante i lavori rimarrà visitabile. La mostra a Palazzo Barberini consentirà di rendere sempre visibile il patrimonio della Galleria e di istituire rapporti e risonanze con un’altra eccezionale collezione barocca e con un’altra grande istituzione museale” afferma Francesca Cappelletti, Direttrice della Galleria Borghese.Presso la Galleria Borghese, dopo il restauro delle facciate, i lavori del PNRR comporteranno la sostituzione delle tappezzerie e l’ammodernamento degli infissi nell’ottica dell’efficientamento energeticol’ampliamento dell’accessibilità culturale, l’aggiornamento dei depositi e il restauro di alcune grandi tele. Il progetto, nella sua complessità, verrà illustrato come prologo alla mostra in Palazzo Barberini.A Palazzo Barberini il temporaneo disallestimento delle sale dell’Ala Sud sarà occasione per un’approfondita campagna fotografica e di conservazione preventiva delle opere normalmente esposte in questi ambienti: dal Seicento napoletano alla collezione settecentesca, da Mattia Preti ai pittori del Grand Tour.Durante tutto il periodo dell’esposizione sono previste delle agevolazioni sui biglietti.Il biglietto di Galleria Borghese è ridotto e costa 11 € (salvo i diritti di prenotazione obbligatoria, le gratuità e le riduzioni di legge).Coloro che avranno acquistato tale biglietto hanno diritto a visitare le Gallerie Nazionali di Arte Antica ad un costo molto agevolato (5 euro), godendo al contempo di tutto lo straordinario patrimonio e delle iniziative in corso.

CORPI IN ATTESA

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Mostra personale di Aldo Salucci

A cura di Domenico de Chirico

7 marzo – 31 maggio 2024

A.MORE gallery

Via A.Massena, 19 Milano 

Inaugurazione: mercoledì 6 marzo dalle 18.30

A.MORE gallery presenta dal 7 marzo al 31 maggio 2024 CORPI IN ATTESA, mostra personale di Aldo Salucci a cura di Domenico de Chirico. L’esposizione, nella sede della galleria in Via A. Massena 19 a Milano, presenta una nuova serie di lavori che l’artista romano, meneghino d’adozione, ha realizzato negli ultimi anni e che vengono esposti per la prima volta. La mostra è un invito a immergersi nella sinfonia visiva di Aldo Salucci, che per questo nuovo corposo ciclo di opere ha come punto di partenza la biologia e l’anatomia umana . L’artista ha realizzato le opere grazie all’utilizzo del microscopio elettronico e servendosi di materiali e reagenti chimici, particolarmente colorati, ha realizzato delle opere dogmatiche, figure indistinguibili, che solo se osservate attentamente riportano alla mente delle neoplasie e delle cellule tumorali. Aldo Salucci “porta in scena” una delle più grandi paure che l’uomo ha con l’obiettivo di esortare il visitatore a guardare al futuro con speranza e a stigmatizzare ogni fonte di dolore. Un’esortazione ad accettare tutti i traumi e a concepirli come punti di forza ed elementi caratterizzanti dell’unicità di ogni essere umano. 
 Le opere, si prefiggono l’obiettivo di sviscerare un universo infinito e articolato fatto sia di rimandi sia di sensi, le cui venature si compongono, a loro volta, di un groviglio di attese e di speranze, di traumi e di dolori, di vivaci relazioni interpersonali in antitesi con stati di profonda solitudine e patimento. Questo nuovo impulso sconquassa visceralmente la dialettica portata avanti da Salucci in cui, ancora una volta, i colori vividi, stranianti e intensi pongono l’accento sull’onnipresente e strabordante impulso della natura che sovente imperversa in tutta la sua trepidante imponderabilità. Ciò che ne consegue è il tentativo di elaborare un’arte autentica, quella che i greci chiamavano téchnē – afferma il curatore della mostra Domenico de Chirico – Assecondando una personalissima visione olistica, Salucci, così facendo, non intende valorizzare esteticamente qualcosa che è chiaramente fonte di dolore prostrante bensì di ritrarlo esattamente così com’è e più da vicino, in un moto perpetuo che lo analizza dentro e fuori, nei pieni e nei vuoti, attraversandolo in tutta la sua fisionomia sia corporea sia trascendentale. Salucci ci suggerisce di penetrare nel dolore e di leggerlo in tutta la sua disumanizzante autorità”. In mostra una ventina di opere caratterizzate da uno stile semplice, vivace e immediato. L’artista utilizza sfumature cromatiche brillanti e colori accesi. Nelle opere troviamo ferite e lacerazioni che Aldo Salucci ricuce intervenendo con della polvere d’oro ispirandosi alla tecnica giapponese del kintsugi o kintsukuroi (“riparare con l’oro”), utilizzata dai ceramisti per riparare tazze per la cerimonia del tè. Questa pratica nasce infatti dall’idea che dall’imperfezione e dalle ferite possa nascere una forma maggiore di perfezione estetica e interiore. “ Ed è proprio raccogliendo tutti quei frammenti di testimonianze del nostro passato, tra prove superate e altre mancate, nel tentativo di rimetterli armonicamente insieme, possiamo comprendere che solo quando ci lussiamo possiamo scoprire esattamente come e di cosa siamo fatti realmente” – afferma il curatore. Aldo Salucci, anche in questo progetto utilizza la fotografia non come scopo finale della sua arte, ma come mezzo che gli permette di creare opere di tecniche miste che spingano il visitatore a riflettere, a interrogarsi. Opere che possano spronare l’uomo a accettare le proprie cicatrici e da quelle trovare nuova forza e speranza per affrontare quello che lo può attendere. Una selezione del nuovo ciclo di fotografie di Aldo Salucci verrà esposto nello stand che A.MORE gallery presenterà quest’anno a MIA Photo Fair (11-14 aprile 2024 ALLIANZ MiCo MILANO CONGRESSI). 

Voce, recitazione e dizione con Valentina Gianni

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Sabato 9 marzo Viareggio 15,30 – 18,30

La voce dice molto del sé, può esprimere sicurezza, autorevolezza, ma anche gioia, sensibilità.
La voce è uno strumento che, se conosciuto, può essere un alleato prezioso in moltissimi campi che non riguardano unicamente quello dello spettacolo.

Per immergersi nel meraviglioso della voce e cimentarsi nell’arte della parola sabato 9 marzo al Dance & Yoga Studio in via Maroncelli, 130 a Viareggio Valentina Gianni sarà protagonista di Voce, recitazione e dizione, workshop rivolto a professionisti e a chiunque desideri sperimentare e approfondire la potenzialità del nostro linguaggio e divertirsi con voce e parole

“Ci aspetta un pomeriggio ricco – anticipa Valentina Gianni– nella prima parte ci dedicheremo studio della dizione e della pronuncia delle parole, mentre nella seconda ci immergeremo nell’interpretazione e nella “resa” di un testo che sia di narrativa, prosa o cinematografico”.


Valentina Gianni attrice, doppiatrice, performer e cantante toscana lo sa bene e da anni si occupa di formazione teatrale per adulti e bambini, laboratori per le scuole, voice over e doppiaggio.

“Fin da bambina la voce per me era uno strumento di gioia ed espressione: facevo imitazioni di attori, cantanti, giocavo a fare la presentatrice, ascoltavo le favole sul mio mangianastri cogliendo ogni sfumatura e adoravo cantare. – Racconta Valentina Gianni- Oggi questo grande amore per la parola “detta-recitata” cerco di trasmetterlo alle persone che partecipano ai miei corsi o workshop e lo faccio con lo stesso entusiasmo di allora. I corsi ospitano persone che desiderano approfondire e migliorare, -aggiunge- ma anche semplicemente chi vuole divertirsi a sperimentare con la propria vocalità, proprio perché possa essere d’aiuto anche nel proprio quotidiano. La voce, oltre per chi deve farne uso professionale, può davvero diventare uno strumento utilissimo per migliorare il nostro benessere”.

Lo fa dopo anni di lavoro sul campo, dopo aver attraversato la clownerie e il teatro di prosa; dopo aver ideato insieme a Federico Barsanti il personaggio Signora Porzia dopo aver ricevuto moltissimi riconoscimenti come quello di menzione come migliore attrice al Roma Teatro Festival del 2007.
Valentina Gianni è ideatrice del Teatrino Valentino spettacolo di burattini con storie originali e rivisitate, è speaker in documentari, e insegnante di recitazione e dizione.
Valentina tiene corsi di teatro per adulti al mattino e workshop mensili dedicati a dizione e interpretazione. Il mercoledì tiene un corso per bambini a Viareggio.

Chi è Valentina Gianni: attrice, speaker, doppiatrice, cantante, burattinaia. Voice Over e speaker in documentari scientifici e divulgativi per la trasmissione Geo, Rai 3 e per Fratelli Desideri Masterchef Italia, con TripodPhoto Video Productions. 
È ideatrice insieme a Federico Barsanti del personaggio Signora Porzia. 
Nel 2019 nasce il suo 
Teatrino Valentino, spettacolo di burattini con storie da lei scritte o rivisitate. Tiene corsi di teatro per bambini, adulti e ragazzi con particolare attenzione agli aspetti legati alla dizione e all’uso della voce. Cantante della live band “Just Friends”.

Segui Valentina Gianni

Premio Internazionale Paestum

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Un premio fotografico per Martina Marotta

poetessa, scrittrice, musicista ma da oggi anche fotografa

Martina Marotta nelle sue liriche ha sempre descritto fatti, persone, sentimenti con i giusti versi e con una proprietà di linguaggio tale da riuscire a far rivivere con le sue parole, con enorme semplicità, le situazioni che la emozionavano. La proprietà di sintesi è tale che in pochi versi, Martina riesce a creare “ritratti” di persone, di fatti, di eventi. Sono famosi gli ultimi i versi della poesia Surano (piccolo borgo della provincia di Lecce) che la giovane poetessa pratese scrisse a 12 anni di età: “fra gli ulivi, le cicale, pettegolando, cantano” per racchiudere in 5 parole l’intera famosa favola della formica e della cicala che aveva sentito raccontare dalla mamma. Ma non è l’unico esempio che si ritrova nelle liriche di Martina. Ritratti, fotografie, pitture scritte in versi. Adesso, da qualche mese, un nuovo aspetto della poliedricità della giovane artista Pratese è la fotografia. Recentemente è stato pubblicato dalla Attucci Editrice il suo ultimo libro Un diamante fra le stelle con tante liriche di indubbia bellezza, parole e fatti struggenti riferiti al recente decesso si sua madre Antonella. Le poesie, in questo volume, sono state accompagnate da oltre 50 foto naturalistiche che hanno un particolare significato: sono i fiori che nel trascorrere dei mesi hanno fatto da cornice al sepolcro della sua amata madre. Principalmente rose dai più vari colori: rosse, gialle, rosa, colori vivi ma anche pastelli che hanno arricchito notevolmente il già interessante patrimonio letterario del libro. Un alternarsi di versi e fotografie che hanno reso veramente unico il libro. Martina, che negli scorsi anni è stata premiata come poetessa, come musicista, come scrittrice questa volta ha voluto mettersi in gioco in un concorso fotografico partecipando con la fotografia di una rosa rossa, una macrofografia con la presenza di un piccolo insetto che si è posato su un petalo. Una rosa dai petali rossi, per mamma Antonella. La foto è pubblicata nel libro Un diamante fra le stelle in quarta di copertina per dar lustro al volume che in questi mesi viene presentato non solo in Toscana ma in numerose città italiane ed in Svizzera. La fotografia scattata da Martina e tra le foto premiate al Premio Internazionale Paestum giunto alla 62 edizione, il più longevo concorso esistente in Italia.

Martina verrà premiata il prossimo primo marzo a Mercato San Severino, in provincia di Salerno.

“Dedico questo premio a mia madre” ci dice Martina “perché se ho avuto l’accortezza di fare queste stupende foto lo devo solo ed esclusivamente all’amore che mi ha spinto a coltivare queste piante, che fanno compagnia alle spoglie di mia madre, prematuramente deceduta a causa di una malattia rara polmonare”. Una parte delle fotografie pubblicate nel libro vengono esposte in una mostra che accompagna il tour letterario Un diamante fra le stelle della scrittrice tosco-lucana, come ama definirsi. Non rimane che augurarle una splendida corriera anche come fotografa certi che saprà raccontare anche con le fotografie quelle emozioni che fino ad ora ha saputo trasmettere con le poesie, con la musica, con i suoi disegni con il suo canto. Ci donerà grandi emozioni anche con le immagini.

Foto 1: Petali di Martina Marotta

Foto 2: Copertina del libro di Martina Marotta

PRESENZE INDEFINITE

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opere di

MASSIMO LAGROTTERIA

TINA SGRO

12 marzo 2024 – 31 gennaio 2025

Vernissage lunedì 11 marzo 2024 ore 17-20Ingresso solo su registrazione: info@isorropiahomegallery.org Signature DuomoVia San Raffaele, 1 Milano
Isorropia Homegallery e Signature by Regus sono lieti di annunciare dal 12 marzo 2024 al 31 gennaio 2025 la mostra PRESENZE INDEFINITE, opere di Massimo Lagrotteria e di Tina Sgrò, al 6° piano di Signature Duomo (Via San Raffaele, 1 Milano). L’iniziativa fa parte di un approccio culturale che si sviluppa all’interno degli spazi di lavoro come valore aggiunto al vivere quotidiano. Porte aperte all’arte e alla cultura per creare un dialogo multidisciplinare a sostegno della crescita di persone e imprese. In mostra una ventina di opere dei due artisti in un dialogo intenso e suggestivo. Se Massimo Lagrotteria basa la propria ricerca su una pittura che ha il suo perno nella figura umana, analizzata in ogni suo aspetto, dall’altro Tina Sgrò rappresenta spazi urbani e domestici, privi della figura umana, ma che ne sottintendono tuttavia la presenza. Entrambe gli artisti articolano un racconto che si dibatte sul grande tema dell’uomo e del suo posto nel mondo. Introspezioni e proiezioni, dilemmi mai sopi
Massimo Lagrotteria è un artista eclettico che si muove tra pittura e scultura, la sua ricerca affonda le sue radici nel sondare il flusso dell’esistenza nel suo scorrere cristallizzandone istanti che prendono vita nella matericità dell’opera stessa. Lagrotteria esplora la figura in tutte le sue forme, in una continua ricerca che impegna diversi supporti dalla tela al rame fino al forex e al cartone attraverso un gesto pittorico immediato che richiede tuttavia tempi lenti e pazienza per stratificare il colore. Successivamente l’artista scarnifica letteralmente e rimuove la materia pittorica al fine di arrivare all’essenza archetipica dei soggetti ritratti. “È un dialogo continuo tra opposti, esseri che baluginano da un fondo scuro cosparso di bitume, e, come una rivelazione epifanica, manifestano la loro aura. Pochi tocchi di colore, oltre al nero, perché l’artista è alla ricerca dell’invisibile e dello spirito per dare concretezza al sentimento che è centro della sua opera e a queste forme che si manifestano cercando di occupare uno spazio vuoto, nel conflitto perenne dell’artista tra la necessità di togliere e dissolverle e la spinta poi a farle rivivere in una forma diversa – afferma Rebecca Delmenico critica d’arte e curatrice -. Nel procedere compositivo Lagrotteria usa spatole e gesti rapidi che restituiscono effigi di volti e corpi colti in un istante sospeso: dalla classe ripresa nella foto di fine anno, all’uomo fermo in piedi, pronto a lottare, fino alle due donne che sembrano intente a perder tempo chiacchierando. In un’altra serie l’artista presenta dei ritratti che vanno da volti che appartengono alla statuaria classica a volti di giovani donne con uno sguardo insondabile e intrigante”.

Tina SgròInterno, 2022_Acrilico su legno, 60×80
La poetica di Tina Sgrò ha il proprio cardine nella consacrazione della consuetudine, dell’oggetto quotidiano, della poesia che si cela in esso. Le ambientazioni, nelle opere, vivono delle cromie e diventano atmosferiche, stranianti e oniriche. Protagonisti gli oggetti e gli ambienti della vita di tutti i giorni che vivono nella duplicità fra le presenze e l’assenza umana, che passa e lascia le sue tracce, prima di abbandonarli. Il segno pittorico è repentino, robusto, rapido, il duello tra luce e ombra rimanda a una dimensione psicologica volta all’introspezione come atto necessario per scoprire una dimensione altra. Racconti che narrano la successione di attimi vitali, le scie di luce si stagliano come tracce di quella memoria che impregna i luoghi dipinti dall’artista con un intento poetico, che vada oltre la loro mera rappresentazione fisica, ed è l’ignoto a prevalere in un altalenarsi fra luce e ombra, interno ed esterno come un percorso nei luoghi dell’anima. Nelle opere si passa da interni borghesi esaltati nella loro estetica a potenti vedute di paesaggio metropolitano in cui l’artista delinea le nervature del tessuto urbano afferrandone tanto la forma quanto l’essenza per farle vivere come testimonianza del tempo e dello spirito.

“CREARE IMMAGINANDO” A PISA, IN MOSTRA LE OPERE DEGLI STUDENTI
DI ART&SCIENCE ACROSS ITALY

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Circa 250 studentesse e studenti della Toscana danno forma al connubio tra arte e scienza esponendo le loro opere presso il Museo della Grafica di Pisa dal 4 al 16 marzo 2024

Oggi 4 marzo, si inaugura alle 18.00 la tappa di Pisa della mostra Creare Immaginando del progetto nazionale per le scuole Art&Science Across Italy, realizzato dall’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dal CERN in collaborazione con le università italiane.

La mostra, allestita al Museo della Grafica, in Lungarno Galileo Galilei 9, a Pisa, è realizzata dalla sezione di Pisa dell’INFN in collaborazione con Università degli Studi di PisaMuseo della GraficaOsservatorio Gravitazionale Europeo (EGO)Istituto Nazionale di Ottica (INO) del CNR, con il patrocinio del Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa e il supporto delle associazioni Frontier Detectors for Frontier Physics e Ricerca Fondamentale in Fisica.

La mostra fa parte di un ciclo di 20 mostre che si tengono in tutta Italia nell’ambito dell’edizione 2022-2024 del progetto per le scuole Art&Science across Italy. Giunto alla sua IV edizione, il progetto si propone di avvicinare ragazze e ragazzi al mondo della scienza utilizzando il linguaggio dell’arte. È realizzato dall’INFN in collaborazione con il CERN di Ginevra e, partner dell’ultima edizione, l’Università di Napoli Federico II. All’edizione 2022-2024 partecipano più di 6500 studenti, da 184 scuole.

La mostra di Pisa raccoglie circa 80 opere realizzate da 250 studentesse e studenti provenienti da alcuni licei toscani: Liceo Scientifico Filippo Buonarroti di Pisa, Liceo Classico Scientifico XXV Aprile di Pontedera, Liceo Statale Francesco Cecioni di Livorno e Liceo internazionale quadriennale di Lucca, che dal 2022 partecipano alla quarta edizione del progetto Art&Science. Ogni opera è stata ispirata da un argomento scientifico, che spazia tra varie discipline, dalla fisica alla geologia, ed è stata realizzata in seguito a una serie di seminari e incontri con ricercatori e ricercatrici che si sono svolti lo scorso anno.


Le più significative opere esposte in mostra saranno premiate il 14 marzo 2024 durante un evento presso la Sezione INFN di Pisa in Largo Bruno Pontecorvo.

Le opere vincitrici della competizione locale andranno a comporre la mostra e la competizione nazionale, che si terranno al MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli dal 3 al 17 maggio. 48 studenti, vincitori e vincitrici della competizione nazionale, riceveranno una borsa di studio per partecipare a un master di una settimana sul rapporto tra arte e scienza presso i laboratori dell’INFN o al CERN.

Art&Science Across Italy:

Il progetto Art&Science Across Italy, di durata biennale, coinvolge studenti e studentesse delle classi III, IV e V delle scuole superiori con l’obiettivo di avvicinarli al mondo della ricerca scientifica andando incontro a diverse attitudini e interessi individuali. Durante il primo anno sono organizzati seminari, workshop e visite a musei e laboratori, che gli studenti e le studentesse colgono come spunto per creare opere artistiche su argomenti scientifici. Le opere realizzate vengono esposte e premiate in mostre locali e le più significative sono raccolte nella mostra nazionale, conclusiva del progetto.

Dalla prima edizione a oggi, Art&Science Across Italy ha coinvolto oltre 16.000 studenti provenienti da 15 regioni italiane, dove il progetto è coordinato da alcuni ricercatori e ricercatrici delle Sezioni INFN e delle Università locali.

L’edizione 2022-2024 del progetto Art&Science Across Italy è realizzata da una collaborazione tra INFN, CERN e Università degli studi di Napoli Federico II, ed è sponsorizzata da Radio Kiss Kiss e CAEN e si avvale di un finanziamento della comunità europea attraverso il progetto “Playing with Protons Goes Digital” e del contributo della Fondazione Edo ed Elvo Tempia.

Informazioni sulla mostra Creare immaginando. Ragazze e ragazzi mettono in arte la scienza

La mostra è visitabile presso il Museo della Grafica, Lungarno Galileo Galilei 9, Pisa
Dal 4 al 16 marzo 2024

Dal lunedì alla domenica, dalle 9:00 alle 19:00
Ingresso libero

Per essere aggiornati sulle mostre di Art&Science Across Italy si rimanda alla pagina facebook del progetto

https://www.facebook.com/artandscienceacrossitaly

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