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NATHAN FAKE LIVE IN MANIFATTURA TABACCHI PER IL SUO TOUR “CRYSTAL VISION” | Giovedì 1° giugno, ore 22

Firenze, 26 maggio 2023 Manifattura Tabacchi si prepara all’estate con una nuova serata all’insegna della musica elettronica. Giovedì 1° giugno, dalle ore 22:00, l’edificio B11 della Factory ospita la tappa del tour “Crystal Vision” del producer inglese Nathan Fake. Dopo l’esibizione dell’artista la serata proseguirà con DJ P.Flex, instancabile ricercatore di sub culture e i relativi generi musicali che in 25 anni di attività ha attraversato e vissuto attivamente l’hip hop, reggae, sound system culture, club, centri sociali e block party, e Michael Byrne, dj che dal 2004 suona nei maggiori club italiani ed europei e che ha svolto ruolo di consulente per svariate etichette Italiane ed estere.

Biglietti disponibili su DICE a questo link.

Nathan Fake. Nato e cresciuto nella contea di Norfolk in Inghilterra, ha cominciato a comporre musica elettronica sin da giovanissimo. Il successo arriva all’età di 20 anni quando realizza il singolo Outhouse, entrato nella storia della musica techno. Successivamente si ripete nel 2004 con Watlington Street EP sulla SAW di Satoshi Tomiie, mentre in autunno dello stesso anno esce il singolo The Sky Was Pink, remixato da James Holden, classe ’80, boss della Border Community. Il brano riscuote immediatamente un grande successo, tanto da venire definito a breve un “instant classic”. Le melodie spaziano tra gli Orbital, i Mogwai e i Boards Of Canada. Il 2005 è l’anno della definitiva consacrazione di Nathan: realizza Dinamo, per l’etichetta tedesca Traum Schallplatten, di cui a breve ne esce un rmx curato da Dominik Eulberg. Qui si notano le mescolanze tra trance e minimal. Nel 2007 esce il singolo You Are Here, che ha subito riscontrato un notevole successo. Il suo talento si è fatto sentire in breve anche ai maggiori astri della trance, come Paul van Dyk e Armin van Buuren, e proprio per questo motivo il suo primo pezzo, Outhouse, è stato inserito come seconda traccia nell’album Big Room Trance. Nel 2009 pubblica un nuovo mini-album composto da sei tracce, intitolato Hard Islands. Nell’album Nathan ribadisce la sua bravura nel mescolare il suo classico timbro sonoro al ritmo della techno da dancefloor, strizzando sempre l’occhio ai grandi come Aphex Twin, Boards of Canada, Röyksopp e alla musica acid in generale. Nel 2011 esce un rmx per un brano tratto dall’ultimo album dei Radiohead, pubblicato in tiratura limitata.

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Ufficio Stampa Manifattura Tabacchi – Noesis 

Carolina Natoli

GRUPPO SYNLAB: AL VIA A PRATO LA CAMPAGNA “RIPARTIRE IN SALUTE”, CON OPEN DAY E INIZIATIVE DI PREVENZIONE | Primo appuntamento lunedì 29 maggio

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Lunedì 29 maggio il primo appuntamento dedicato alla fisioterapia nel Centro di via Lepanto (ex Diagnosys)

Prato 26 maggio 2023 – Open day e screening gratuiti per prendersi cura della propria salute, approfondendo con gli specialisti di varie branche temi e patologie per sensibilizzare i cittadini sul fronte della prevenzione. Il gruppo SYNLAB organizza nel Centro di via Lepanto 21/23 di Prato (ex Diagnosys) la campagna Ripartire in salute, che propone una serie di giornate con consulenze gratuite aperte a tutti gli utenti. Il primo appuntamento in programma è per lunedì 29 maggio con l’open day dedicato alla fisioterapia, che coinvolgerà il Dr. Filippo Iandelli, il Dr. Francesco Guasti ed il Dr. Federico Risaliti. Per usufruire del servizio è necessario prenotarsi inviando una e-mail a  info.toscana@synlab.it o telefonando allo 055 4211617 (fino ad esaurimento posti).

La fisioterapia è una branca della medicina che si occupa della prevenzione e del trattamento delle patologie muscolo-scheletriche e neurologiche attraverso l’utilizzo di tecniche fisiche, manuali e strumentali. Obiettivo di questa branca è il ripristino della funzionalità del corpo e la riduzione del dolore e dell’infiammazione. Il fisioterapista utilizza una vasta gamma di tecniche terapeutiche per aiutare i pazienti a recuperare la mobilità e la funzionalità delle articolazioni e dei muscoli. Durante l’open day gli utenti che prenoteranno la consulenza potranno scoprire con gli specialisti come gestire il dolore e l’infiammazione, come migliorare la propria postura, prevenire il rischio di infortuni e migliorare la propria salute e forma fisica.

“Le iniziative che promuoveremo a partire dalla fine di maggio sono un ulteriore impegno che il gruppo SYNLAB prende nei confronti del territorio, un investimento volto a migliorare il benessere dei cittadini con l’obiettivo di sensibilizzarli a prendersi cura della propria salute attraverso open day e screening gratuiti dedicati a specifiche branche mediche e alle possibili patologie che si possono sviluppare” – afferma la dott.ssa Daniela Segni, Direttore Sanitario del centro SYNLAB di Prato.

Il prossimo appuntamento in programma nel centro di via Lepanto è per il 14 giugno con l’open day dedicato alla nutrizione. Gli open day riprenderanno a settembre dopo la pausa estiva e tra le specialità che verranno promosse ci saranno cardiologia, con l’iniziativa Cuore di donna https://www.synlab.it/news/novit%C3%A0/cuore-di-donna.html), ginecologia, urologia, fisioterapia/ortopedia e molte altre che andranno ad arricchire il calendario di iniziative gratuite. È possibile rimanere aggiornati consultando la sezione eventi del sito (https://www.synlab.it/news/eventi.html).

Oltre ai prelievi del sangue di routine, il Centro SYNLAB di Prato offre anche pacchetti di check-up completi volti a individuare fattori di rischio, segni e sintomi precoci legati alle principali patologie cardiovascolari e metaboliche. Al termine del controllo, un medico dà il proprio supporto nell’interpretazione del referto tramite una piattaforma online dedicata. Tra le prestazioni specialistiche disponibili nel Poliambulatorio: allergologia, angiologia, cardiologia, dermatologia, nutrizione, oculistica, diagnostica per immagini, ortopedia, fisioterapia, ginecologia, otorinolaringoiatria, medicina dello sport, podologia, neurologia, prestazione ostetriche e infermieristiche. Grazie alla app SYNLAB è inoltre possibile effettuare prenotazioni, ritirare referti e pagare le prestazioni tramite smartphone o via web. 

“Gli open day si affiancano ai progetti volti alla prevenzione e benessere delle persone che SYNLAB sta portando avanti su tutto il territorio regionale, tra cui i webinar gratuiti dove gli utenti possono interagire con gli specialisti su determinate tematiche che riguardano la salute; le agevolazioni attivate ai possessori della InViola Card dell’ACF Fiorentina, di cui SYNLAB è partner; la presenza con un proprio corner informativo nelle più importanti manifestazioni sportive che si svolgono sul territorio, come la maratona che si è svolta ad inizio maggio a Prato. Stiamo pianificando anche numerosi altri eventi in presenza rivolti ai nostri clienti in tutta la Toscana” – afferma Riccardo Rapezzi, Regional Director di SYNLAB in Toscana.

VISITE GUIDATE GRATUITE – MONTECATINI E LE SUE TERME PATRIMONIO UNESCO

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Nell’ambito delle attività disposte dall’Assessorato alla Cultura a sostegno del turismo ed in
particolare di quello finalizzato alle nostre peculiarità culturali, con la presente intendiamo
divulgare la grafica che sarà riprodotta su display cartonato da bancone nel formato 21 x 29,7:
come si può notare all’interno della grafica è ben visibile un QR Code che rimanderà ad una
sezione appositamente creata all’interno del dominio www.incantoliberty.it.
Nella pagina creata si andranno trovare sotto sezioni che rimanderanno indicativamente a
queste macro temi:

• Montecatini e sue Terme Patrimonio UNESCO
• Arte e Architettura a Montecatini Alto
• Montecatini e la Musica
• Montecatini Kids. Fantastico come il Liberty
• Celebrazione Unesco dal 22 al 30 luglio 2023
• Montecatini e le sue Terme
• Capolavori dei primi del ‘900 Patrimonio UNESCO – Formula weekend e festivi
• Montecatini e sue Terme
• Capolavori dei primi del ‘900 Patrimonio UNESCO – Formula infrasettimanale
• Arte e Architettura a Montecatini Alto
• Terme Tamerici e le sere d’estate
• Montecatini Kids – Fantastico come il Liberty
• Galileo Chini e la Felicità del Liberty
• Natale 2023 a Montecatini Terme
• Arte e Architettura a Montecatini Alto-Natale 2023

All’interno di ogni sezione si descriveranno i percorsi nel dettaglio con calendario ed orari
degli stessi oltre a numeri telefonici utili per eventuali prenotazioni.
Ovviamente l’interno delle varie sezioni sarà una sorta di work in progress, col loro
completamento nel corso delle settimane e della definizione delle varie iniziative: quindi un
calendario vivo e che cambia a seconda delle esigenze e delle opportunità.
Questa metodo, quindi, permette non solo di avere il programma visibile tramite semplice
scansione ma anche di poterlo aggiornare in tempo reale in caso di modifiche.
Ci pare uno strumento utile per tutti gli ospiti della città che ci mette al passo coi tempi.
Il display da tavolo verrà distribuito non appena pronto – è questione di giorni – negli alberghi
cittadini.
Dr. Alessandro Sartoni
Vicesindaco di Montecatini Terme
Assessore alla Cultura

CARIBE BAY INAUGURA LA STAGIONE NEL SEGNO DELLA SOLIDARIETÀ VERSO L’EMILIA ROMAGNA

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Lido di Jesolo, 26 maggio 2023 – Caribe Bay, parco a tema acquatico di Jesolo, a pochi km da Venezia, inaugura la stagione con un gesto di solidarietà nei confronti della popolazione dell’Emilia Romagna: domani, 27 maggio, in occasione della prima giornata di apertura, il parco devolverà 10 euro per ogni ingresso alla Croce Rossa Italiana, impegnata sin dalle prime ore dell’emergenza nelle operazioni di soccorso nei territori colpiti dall’alluvione e dalle esondazioni.

Luciano Pareschi, CEO e Founder Caribe Bay, dichiara: “L’apertura di una nuova stagione per noi è sempre un momento ricco di gioia ed entusiasmo, ma quest’anno siamo profondamente colpiti da quanto accaduto agli abitanti dell’Emilia Romagna, con cui condividiamo non solo il litorale adriatico, ma anche la lunga e consolidata tradizione turistica e un approccio al lavoro franco, pragmatico e concreto. Ci sentiamo quindi direttamente coinvolti in questo dramma e abbiamo voluto contribuire attivamente, nella speranza che, con l’aiuto di tutti, i territori colpiti dall’alluvione possano rinascere più forti di prima, insieme alle vite dei loro abitanti”.

Nel corso degli ultimi mesi, Caribe Bay ha sviluppato una serie di novità pensate per rendere ancora più piacevole e appagante il tempo trascorso al parco, a cominciare dall’introduzione di un sistema di prenotazione per le attrazioni, che consentirà di sfruttare al meglio la giornata: sarà sufficiente scansionare un QR-code attraverso il proprio cellulare e il sistema fornirà il primo slot disponibile, evitando perdite di tempo. Il servizio sarà disponibile per Captain Spacemaker, lo scivolo più alto in Europa, Scary Falls, discesa al buio per i più temerari, e Tortuga Sky, avventurosa proposta a base di curve paraboliche tra gli effetti speciali, e potrà essere esteso anche ad altre attrazioni in futuro.

E se il sistema di prenotazione permetterà di ridurre le code e le attese alle attrazioni più frequentate, da quest’anno Caribe Bay offrirà ancora più opportunità per rilassarsi e godersi l’atmosfera tropicale che caratterizza il parco: accanto agli ombrelloni e alle cabanas di Playa Paraiso, l’offerta si è arricchita con i gazebi, in perfetto stile caraibico, in grado di ospitare da 4 a 8 persone. Ogni gazebo è caratterizzato da un allestimento diverso, con lettini, divanetti, sdraio, amache, tavolini e tanti altri piccoli comfort: alcuni sono pensati per i gruppi di amici, altri per le famiglie, altri ancora si trovano in zone riservate, come Palm Island, isolotto nel cuore di Shark Bay, e sono dedicati agli ospiti in cerca di soluzioni particolari ed esclusive. E non solo: nella zona kids di Pirates’ Bay, sono state realizzate tre casette con ombrellone riservato, che offrono un riparo costante dal sole, dotate di frigoriferi per tenere al fresco acqua e vivande per i bambini, situate in prossimità della comoda nursery con fasciatoi, sedie a dondolo per l’allattamento, scalda biberon, servizi igienici a misura di bambino e tutto il necessario per prendersi cura dei propri piccoli.

A partire da domani aprirà anche il Caribbean Golf, minigolf di 24 buche adiacente a Caribe Bay, dove gli ospiti possono sfidarsi alla ricerca di tesori nascosti sotto lo sguardo beffardo dei corsari pronti all’arrembaggio.
 

Concerti, spettacoli, stand e ristorazione: a Prato dal 1° al 18 giugno torna il ‘Birra + Festival’

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La rassegna si terrà a Iolo, negli spazi dell’area sportiva del Chersoni. Tra gli show più attesi Alessandro Paci, i Cugini di Campagna, Bello Figo. E il 9 giugno la festa di fine scuola per gli studenti 

Diciotto giorni di concerti e spettacoli a ingresso gratuito, a partire dalle ore 19, accompagnati da street food, birrifici, mercatini e giostre per il divertimento dei più piccoli. Tutto questo è il ‘Birra + Festival’, la rassegna in programma dal 1° al 18 giugno a Prato, nell’area del campo sportivo Chersoni a Iolo. La manifestazione è stata nuovamente allestita dopo il successo dell’anno scorso, che ha visto la presenza di migliaia di pratesi, ma anche di persone provenienti da tutta la Toscana, trasformandosi in un volano di promozione turistica ed economica per la città.  

Come detto, i concerti e spettacoli gratuiti sono diciotto, pensati per soddisfare le esigenze di ogni tipo di pubblico. Si parte giovedì 1° giugno con l’esibizione dei Suzy Q, a cui il giorno dopo farà seguito lo show de La Combriccola del Blasco, ormai appuntamento tradizionale per i pratesi. Il primo weekend di rassegna proseguirà sabato con lo spettacolo live di Alessandro Paci, mentre domenica 4 sarà la volta della tribute band di De André ‘Via del Campo’. 

La seconda settimana della rassegna si apre lunedì 5 giugno con l’esibizione de L’ottava nota, martedì sarà il turno a salire sul palco di Iolo del Madferit Oasis Band Tribute, e mercoledì spazio alla danza col ‘Baila che ti passa’. Giovedì 8 giugno toccherà agli High Pigs e venerdì 9 spazio alla festa di fine delle scuole con iPork by Nero Paco. Il secondo fine settimana del Birra + Festival vedrà a Prato il concerto dei Cugini di Campagna, altri fedelissimi della città, sabato 10, e dei Five Roses (la tribute band dei Guns N’ Roses) domenica. 

La terza e ultima settimana della rassegna a ingresso gratuito vedrà lunedì 12 il bis del mondo della ballo, con Baila che ti passa. Martedì 13 ci sarà School Rock & Pop, mentre il giorno dopo School Rock & Metal. Infine gli ultimi quattro assi che gli organizzatori hanno voluto riservare al pubblico: giovedì 15 giugno la serata made in Prato con lo spettacolo di Blebla e i su’ amici, venerdì 16 si prenderà la scena Bello Figo, sabato sarà il turno di Metal Raid – extreme music festival, e a concludere la rassegna domenica 18 saranno i Santa’s 5. 

“Abbiamo cercato di mettere insieme una serie di collaborazioni per rendere completa l’offerta alla cittadinanza – spiegano gli organizzatori del Birra + Festival -. Da un lato avremo buona musica e spettacoli gratuiti, dall’altro la presenza di ristoranti, stand, mercatini, giostre, parco giochi. Insomma, un’offerta su misura per le famiglie, ma anche per chi vuole ascoltare buona musica. L’anno scorso sia la scelta dello spazio che della formula si sono rivelate vincenti. Quest’anno puntiamo a fare ancora meglio, con un’esperienza sempre più coinvolgente”. 

Le novità sulla rassegna potranno essere seguite anche sui canali social all’indirizzo @birra_piu_festival. Per informazioni sulle serate: 389/5437717. 

I Licei Poliziani protagonisti al concorso letterario Boccaccio Giovani

Le studentesse della 3^B classico dei Licei Poliziani Celeste Maramai, Marika Sammarco, Giorgia Rossi, Eriselda Kanapari si sono aggiudicate il secondo posto con un importante premio in denaro con la novella Lapo Giannizzeri e la stoffa d’Oriente, a Firenze al concorso letterario Boccaccio Giovani.

Si è svolta mercoledì 24 maggio a Firenze nel suggestivo salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio la premiazione del Concorso letterario Boccaccio Giovani. Presenti le autorità, i rappresentanti dell’USR Toscana, del Rotary Club Valdelsa e Rotary Club International distretto 2071, sponsor dell’iniziativa, dell’Associazione Rondine Cittadella della pace, questi ultimi a valorizzare la tematica scelta per questa XI edizione (“La parola che sana i conflitti”).

Le studentesse della 3^B classico dei Licei Poliziani Celeste Maramai, Marika Sammarco, Giorgia Rossi, Eriselda Kanapari si sono aggiudicate il secondo posto con un importante premio in denaro con la novella Lapo Giannizzeri e la stoffa d’Oriente. Tra le motivazioni con cui la giuria ha conferito il premio le scelte tematiche tipicamente boccacciane (beffa, fortuna e ingegno), l’impianto scenico animato da battute e dialoghi, dai gesti e dalla mimica dei personaggi, la fluidità e la scorrevolezza dello stile in cui spiccano dialettismi toscani e il taglio ironico e divertito. Premi minori sona andati anche a Gabriele Cavalletti, Greta Aljai, Caterina Salvioni, Laura Del Muto, Riccardo Nannotti sempre della 3B classico per le novelle Gerardo e la donna dai facili abiti e Gaunlione e il Manoscritto di Ginevra.

A PERO (MI) COPPA ITALIA SPEED E CAMPIONATO ITALIANO LEAD. IN BELGIO 8 CLIMBERS AZZURRI IN COPPA EUROPA BOULDER

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Weekend di grande fermento per l’arrampicata italiana: il 27 e 28 maggio, all’Urban Wall Milano Climbing Factory di Pero, si disputerà il Campionato Italiano Assoluto per la specialità Lead e la terza tappa di Coppa Italia Speed.

Sarà una grande concentrazione dei migliori atleti delle squadre di tutta Italia, per una competizione ad alto livello capace di stimolare tutti i partecipanti a dare il massimo.

Sabato 27 maggio, a partire dalle ore 10.00, si terranno le qualifiche femminili e maschili di Lead, in modalità “flash”, con quattro gruppi di concorrenti in contemporanea sulle vie tracciate da Alberto Gnerro, col supporto di​ S. Scarperi, L. Camanni e D. Martina.

Saranno 85 i concorrenti della competizione Lead, di cui 39 atlete femmine.

Non mancheranno gli arrampicatori che fanno parte della Nazionale italiana, come Giorgia Tesio e Marcello Bombardi (Centro Sportivo Esercito), Filip Schenk, Stefano Ghisolfi, Camilla Moroni, Michael Piccolruaz e Davide Marco Colombo (tutti e 5 di Fiamme Oro), Federica Papetti (Rock Brescia ASD), Ilaria Scolaris (ASD SASP), nonché un’ex campionessa del mondo giovanile che attualmente è anche tecnico della Nazionale: Jenny Lavarda (X-Fighter Team). Gareggerà anche la promettente Savina Nicelli (Macaco Piacenza), 10° ai Mondiali giovanili di Dallas 2022 e 4° alla Continental Youth Championship di Augsburg 2022, così come Laura Rogora (Fiamme Oro), che vanta la partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020, il 3° posto in Coppa del Mondo Lead e il 2° Coppa del Mondo Combinata nel 2021, l’argento in Coppa del Mondo a Chamonix e l’oro in Coppa Europa ad Arco nel 2022.

Sempre sabato, alle ore 16.30, avrà inizio il turno di qualifica per la Coppa Italia Speed, che vedrà cimentarsi prima la compagine maschile, poi quella femminile. La finale si terrà alle ore 18.00, partendo dalla finale maschile per proseguire con quella femminile.

Sarà possibile seguire la gara collegandosi al seguente link: https://youtube.com/@federclimb

Nella competizione Speed gareggeranno 64 atleti, di cui 37 maschi.

Fra loro i 6 sprinter azzurri che hanno disputato le 3 tappe di Coppa del Mondo (a Seoul, Jakarta e Salt Lake City): Matteo Zurloni (Fiamme Oro), titolare del record italiano e che si disputa con Ludovico Fossali (Centro Sportivo Esercito) il primato europeo, conquistato da quest’ultimo nella recente tappa di Coppa del Mondo a Salt Lake City; Beatrice Colli (Fiamme Oro) neoprimatista italiana; Gian Luca Zodda (Fiamme Oro); Alessandro Boulos (Gruppo Rocciatori Piaz) e Giulia Randi (Centro Sportivo Esercito).

Altre presenze da osservare con attenzione saranno Agnese Fiorio (Arco Climbing), Erica Piscopo (Carchidio-Strocchi Faenza) e Sofia Bellesini (Vertik Area Dolomiti ASD), reduce da un buon 7° posto all’ultima tappa di Coppa Europa senior e che nel 2022 ha vinto l’argento ai mondiali giovanili di Dallas, 2 argenti in Coppa Europa Giovanile e medaglia d’oro agli Europei giovanili in Germania.

Domenica 28 maggio riprenderà il Campionato Lead col turno di semifinale: alle ore 10.00 le categorie maschile e femminile competeranno in contemporanea, con vie “a vista” e 6 minuti di tempo. Dalle ore 16.00 avrà inizio la finale, sempre in contemporanea per le due categorie. 

Semifinali e finali si potranno seguire su Italia Team TV: https://tv.italiateam.sport

Nonostante il programma sia già molto fitto sarà necessario mantenere alta l’attenzione anche sul piano internazionale: infatti questo weekend si svolgerà la terza tappa di Coppa Europa Boulder a Loverval il 27-28 maggio. La tappa belga fa seguito alla tappa francese di Chambéry e a quella spagnola di Liébana e si svolgerà nel Centro Sportivo ADEPS La Ferme du Château.

Ed ecco i nostri 8 portabandiera: Irina Daziano (ASD InOut), Miriam Fogu (Arrampicata Libera ASD), Revolution), Pietro Vidi (ASD Arco Climbing), Nicolò Sartirana (ASD Climbers Triuggio), Matteo Baschieri (Just Climb! ASD), Michele Bono (B-Side s.r.l. ASD)

che erano già presenti nella tappa di Liebana a cui si riuniscono Francesca Matuella (ASD Arco Climbing) e Stella Giacani (The Change Climbing).

Sabato 27 maggio si terranno le qualifiche femminili a partire dalle ore 9.00, mentre le qualifiche maschili partiranno dalle ore 15.30.

Domenica 28 maggio si svolgeranno le semifinali femminili alle ore 9.00 e quelle maschili alle ore 13.00. La finale femminile partirà alle ore 17.00 e quella maschile alle ore 20.00.

“YOU ARE VERDI” | Questo weekend (27 e 28 maggio) usufruisci di questo invito per provare gratuitamente l’esperienza di Virtual Reality

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Il percorso in cinque tappeLa scena iniziale racconta la sera della prima del Nabucco, il 9 marzo 1842. Gli spettatori si ritrovano in un vicolo delle contrade storiche di Milano, dove, attorno a loro, fermenta la vita della Milano dell’epoca. Potranno osservare il Teatro alla Scala e scoprire che a metà Ottocento non era ancora stata costruita la piazza prospiciente a questo. Le luci del Teatro si accendono: è l’inizio dell’opera che renderà famoso il giovane Verdi. La scena sarà accompagnata dall’Ouverture del Nabucco. La seconda scena descrive i tumulti popolari della Milano del 1848 che invadono la città. I partecipanti saranno immersi negli ultimi attimi della battaglia tra i fumi e la polvere. Verdi rievoca le Cinque Giornate, racconta di volere l’Italia libera dal dominio straniero e che con la sua arte può̀ sostenere la rivoluzione in atto. La scena sarà accompagnata dal Dies Irae della Messa da Requiem per Alessandro Manzoni.                                                                      Nella terza scena, gli spettatori si ritrovano nella villa di Verdi a Sant’Agata. Verdi componeva sulla scrivania, davanti allo spartito, di notte. In questa scena si vuole raccontare l’ispirazione che aveva Verdi mentre componeva, il suo atto creativo. Alcune note musicali compaiono attorno agli spettatori, fluttuando nell’aria successivamente unendosi come a formare un motivetto. La scena sarà accompagnata dal Preludio della Traviata. Verdi racconta, nella quarta scena, gli artigiani e le maestranze nel teatro d’opera, che insieme alla sua musica e al libretto, creano il melodramma. Dietro le quinte, una macchina complessa ma perfetta, fatta di maestri artigiani che costruiscono giorno per giorno, con ineguagliata competenza e passione, il successo delle opere. Gli spettatori potranno godere di un punto di vista privilegiato dell’Aida e la scena sarà accompagnata dalla Marcia Trionfale dell’Aida. L’ultima scena è celebrativa: gli spettatori vivranno l’ultimo saluto a Verdi rappresentato dalla più imponente manifestazione popolare della storia di Milano e forse d’Italia. Questo momento fu non solo l’addio a un grande uomo, ma anche a una certa Italia e al suo Risorgimento. I partecipanti possono osservare, da un balcone in pieno centro di Milano, la folla di 300.000 persone che si unirono al corteo, guidato in testa da un coro di 820 voci dirette dal Maestro Arturo Toscanini che intonavano il “Va Pensiero”. Proprio per questo motivo, la scena sarà accompagnata dal “Va Pensiero” del Nabucco.                  

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WAY Experience è una start up innovativa specializzata nella produzione e distribuzione al grande pubblico di esperienze immersive culturali e turistiche. Attiva dal 2019, fondata da Pier Francesco Jelmoni e Marco Pizzoni, è oggi una realtà di riferimento nel settore di innovazione culturale. Negli anni, oltre 80.000 persone hanno partecipato ai progetti di WAY Experience, tra gli altri si ricordano: You Are Leo, The R-evolution Park, You Are Darwin, Geronimo Stilton Live Experience – Viaggio nel Tempo.  WAY Experience è vincitrice dell’Oscar dell’Innovazione Premio Angi 2022 nella sezione Cultura e Turismo e ha avuto la menzione al Compasso d’Oro di Milano nel 2022. – www.wayexperience.it

Sanità: saranno rivisti i criteri per il trasporto sociale

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In Commissione il direttore generale Gelli ha fatto il resoconto della sperimentazione e annunciato i correttivi. Il presidente Enrico Sostegni: entro giugno un atto di indirizzo dal Consiglio

di Ufficio stampa, 26 maggio 2023

Firenze – Il resoconto sull’esito della sperimentazione del nuovo modello organizzativo del sistema di trasporto sociale è stato al centro della seduta della commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni. A farlo il direttore generale della sanità Federico Gelli, il quale ha anche illustrato i correttivi e il nuovo modello che la Giunta ha intenzione di adottare nei prossimi mesi.

Gelli ha ricordato che grazie al portale, entrato in funzione a pieno regime, è oggi possibile sapere in tempo reale chi sono gli utenti e che caratteristiche hanno.

Secondo quanto riferito da Gelli, i dati fin qui raccolti da quanto è partita la sperimentazione, cioè da metà gennaio di quest’anno, fanno emergere la necessità di ampliare la modalità e di procedere a una semplificazione e una sburocratizzazione. “La Giunta – ha detto – ha pensato di modificare la griglia che stabilisce i criteri di accesso a questo tipo di servizio”. Dopo aver incontrato i rappresentanti delle associazioni di volontariato e delle Zone distretto, sono state ipotizzate alcune modifiche sulla base delle fasce Isee.

È invece in fase di valutazione l’esenzione per patologie, perché molte patologie di fatto non inducono la necessità di un trasporto sociale, e si è pensato di prevedere la possibilità che a gestire le pratiche per il cittadino per ottenere voucher e il servizio siano anche le associazioni di volontariato.

La scelta della Giunta, ha sottolineato inoltre Gelli, è stata quella di non ricorrere a una gara pubblica ma di far partire una coprogettazione con le Zone distretto e la Società della salute, in modo da poter garantire un servizio adeguato a seconda delle esigenze dei vari territori, senza tariffe standard. Il nuovo modello diventerà operativo a partire dal 1° settembre prossimo.

Numerose le domande e gli spunti offerti dai commissari, Andrea Ulmi, Donatella Spadi, Federica Fratoni, Vincenzo Ceccarelli, Giovanni Galli, e anche Alessandro Capecchi che è primo firmatario di una mozione in merito proprio all’esito della sperimentazione del nuovo modello organizzativo del sistema di trasporto sanitario.

Il presidente della Commissione Enrico Sostegni ha annunciato che nella prossima seduta sarà prevista un’audizione con Anci, in modo da comprendere come intendano muoversi le realtà locali, con l’obiettivo di portare in Aula entro fine giugno un atto di indirizzo complessivo sulla materia.

VIRGO E LE ONDE GRAVITAZIONALI ALLA FORTEZZA NUOVA DI LIVORNO

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L’Osservatorio Gravitazionale Europeo di Cascina (EGO) sarà tra i protagonisti, questo fine settimana, della prima edizione del Festival  “L’Universo in Fortezza”, organizzato dall’Associazione Livornese Scienze Astronomiche (ALSA) nella suggestiva cornice della Fortezza Nuova di Livorno: una grande festa di divulgazione dell’Astronomia per appassionati e non, adatto a tutte le età.

Il Festival presenta al pubblico un ricco programma di eventi, laboratori, conferenze, serate osservative con telescopi, proiezioni e videoproiezioni dell’universo, una mostra di astrofotografia e un’esposizione di meridiane e orologi solari.

L’Osservatorio Gravitazionale Europeo, che ospita l’interferometro Virgo, parteciperà all’iniziativa presentando tre eventi, distribuiti nelle tre giornate di venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 maggio.

Si comincia nella serata di venerdì 26, alle ore 21, con “Esplorare i confini dell’Universo”: il direttore di EGO Massimo Carpinelli (Università Milano Bicocca) e Maria Felicia De Laurentis (Università di Napoli Federico II), vice coordinatore del progetto EHT ci racconteranno cosa significa studiare l’universo oggi, nell’era delle grandi collaborazioni scientifiche e dell’astronomia multimessaggera. A condurre l’evento sarà Letizia Davoli, giornalista scientifica e conduttrice del programma televisivo “C’è Spazio”.

Il secondo appuntamento sarà sabato 27, alle ore 21.45, e sarà tutto al femminile!  Le ricercatrici della Collaborazione Virgo Pia Astone (Università La Sapienza di Roma, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e Julia Casanueva (EGO) ci racconteranno il loro lavoro a caccia di onde gravitazionali, e la loro esperienza di scienziate. Modera l’incontro Vincenzo Napolano, Responsabile Comunicazione di EGO.

Infine si chiuderà il weekend, domenica 28 alle ore 21, con Valerio Boschi, ricercatore di Virgo all’INFN Pisa, che ci guiderà in un viaggio alla scoperta delle onde gravitazionali e della storia di Virgo.

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Oltre agli eventi organizzati da EGO il festival, ad ingresso gratuito e patrocinato dal Comune di Livorno e dal Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, vedrà la partecipazione dell’azienda aerospaziale Kayser Italia, l’Ordine degli architetti di Livorno, la rivista Coelum, il progetto didattico ABCirco, TOMOS-podcast e come media partner PuntoRadio.

L’iniziativa sarà quindi un occasione speciale per approfondire un ambito di straordinario fascino per tutti, grandi e piccini,  lasciandosi guidare dagli esperti e da strumentazioni tecnologiche.

“Questa manifestazione di astronomia costituisce una novità nel territorio livornese e si colloca all’interno di un percorso divulgativo della astronomia e della scienza in generale, che rientra nello statuto A.L.S.A.” affermano gli organizzatori Alessio Biondi, Daniele Righetti e Massimo Del Greco. E proseguono: “Da sempre l’umanità si interroga sul proprio posto all’interno dell’Universo e l’astronomia accende passione e curiosità in persone di ogni età e cultura. La meraviglia che genera in noi il cielo stellato e la bellezza affascinante dell’universo farà da guida in questo festival”.

Trenitalia, un Intercity speciale per la mostra Richard Avedon a Palermo | Roma, Stazione Termini – Binario 1, 30 maggio ore 10.00

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  • il treno pellicolato con le opere dell’artista viaggerà tra Roma e il capoluogo siciliano
  • continua l’impegno del Gruppo FS a sostegno del mondo dell’arte e della cultura 

Roma, 26 maggio 2023 – Ferrovie dello Stato Italiane, main partner della mostra Richard Avedon Relationships ora in programma alla Gam di Palermo sino al 30 luglio 2023, sostiene l’esposizione  con un’iniziativa speciale: la personalizzazione di un treno  Intercity di Trenitalia – società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS – con le immagini più iconiche del grande fotografo americano, che collega  Roma e  con la Sicilia.  

In linea con il claim “il Gruppo FS fa viaggiare la cultura”, la mostra si sposta da Milano a Palermo: su due carrozze del treno sarà infatti possibile ammirare una carrellata di scatti che letteralmente correranno lungo il tragitto sino ad arrivare a destinazione, mentre la decorazione interna di tavoli e pannelli sarà con i colori e le stesse grafiche della mostra. Al momento dell’attraversamento dello Stretto di Messina, le due carrozze prenderanno destinazioni diverse, con destinazioni finali Palermo e Siracusa, come a voler diffondere l’arte di Avedon nel modo più ampio possibile.

Il viaggio inaugurale è programmato per martedì 30 maggio: alle ore 10:00 al Binario n. 1 della Stazione Termini di Roma sarà possibile ammirare e visitare il treno che partirà per il suo primo viaggio verso la Sicilia  alle h. 11.26.

Intellettuali in battaglia nelle Terre degli Uffizi  

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Fama e oblio di due letterati, dalla battaglia di Anghiari all’assedio di Famagosta  

Al Museo della Battaglia e di Anghiari arriva una nuova mostra di Terre degli Uffizi con l’obiettivo di narrare gesta e opere dei letterati Federigo Nomi e Girolamo Magi, vissuti nel Cinquecento e nel Seicento e nati nella cittadina. Per quattro mesi, dal 27 maggio al 17 settembre, il borgo ospiterà opere manoscritte e a stampa provenienti da importanti istituzioni culturali e dipinti dal celebre museo fiorentino: un vero e proprio itinerario tra le corti dei Medici e Venezia, dove Nomi e Magi vissero e lavorarono. “Intellettuali in battaglia, fama e oblio di due letterati dalla Battaglia di Anghiari all’assedio di Famagosta” è il titolo dell’esposizione nel Museo della Battaglia e di Anghiari, curata dal direttore del museo Gabriele Mazzi e scaturita dai recenti studi di Pietro Giabbanelli, che ha permesso di evidenziare la vita e le opere di Girolamo Magi.

Indispensabile per Magi, nato ad Anghiari presumibilmente nel 1523, fu l’incontro con il poeta Pietro Aretino che lo aiutò nella pubblicazione del volume “Le guerre di Fiandra” e le commissioni di Cosimo I De’ Medici, che in seguito lo portarono al servizio della Serenissima. Per Magi fu fondamentale lo studio del trattato sull’architettura militare di Albrecht Dürer, che fu il riferimento per quello del letterato anghiarese, il “Della Fortificazione delle Città” scritto a quattro mani con Giacomo Fusto, detto Castriotto, e pubblicato a Venezia nel 1564. Venezia rimane il fulcro dell’attività matura di Magi, dove venne elevato al rango di “Cavaliere di San Marco” e da dove partì come sovrintendente alle fortificazioni per la difesa dell’isola di Cipro durante la guerra con gli Ottomani, culminata con la presa di Famagosta da parte di questi ultimi. Dopo la sconfitta veneziana, Magi venne condotto prigioniero a Costantinopoli dove venne giustiziato. Durante la prigionia ebbe il tempo di comporre opere letterarie, fra le quali il “De Tintinnabulis”, pubblicato postumo, uno dei più significativi trattati di tutti i tempi sul suono delle campane.

Per Federigo Nomi, di antica stirpe di Borgo Sansepolcro, ma nato ad Anghiari nel 1633, il turbolento ambiente culturale toscano in declino, diviso tra galileisti e aristotelisti, lo portò da Rettore della scuola di Sapienza di Pisa all’esilio a Monterchi, dove scrisse la “Buda liberata” poi pubblicata nel 1703 e il “Al Catorcio d’Anghiari”, rimasto manoscritto e dato alle stampe solo a metà del XIX secolo. Il panorama storico e culturale che scaturisce dalla battaglia di Anghiari del 29 giugno 1440, in seguito raffigurata da Leonardo Da Vinci, fece da genesi e da sfondo al componimento letterario del Catorcio.

La sua vicinanza ad Antonio Magliabechi, ma soprattutto all’amico Francesco Redi, intimo della corte medicea, ne favorì la carriera di intellettuale, inserendolo fra i protetti di Cosimo III De’ Medici.

In mostra tra i prestiti dalle Gallerie degli Uffizi, La fama e l’oblio di Nicolas Tournier, La donna e il soldato di Gerard Ter Borch e alcuni ritratti dei protagonisti della mostra, come quelli di Francesco Redi, Selim II, Pietro Aretino. Tra le opere in mostra, dalla Biblioteca Città di Arezzo, alcuni dei volumi a stampa delle opere più significative di Magi, dal Museo delle Arti e Tradizioni Popolari dell’Alta Valle del Tevere di Palazzo Taglieschi (Direzione regionale musei della Toscana) il Ritratto di Federigo Nomi, dalla biblioteca della Nuova Fondazione Pedretti una rara edizione degli Elogia di Paolo Giovio e grazie alla collaborazione con la Biblioteca comunale degli Intronati di Siena sarà possibile il confronto fra l’opera di Dürer e gli studi di Girolamo Magi.

Sono stati inoltre realizzati alcuni modelli di macchine inventate da Girolamo Magi, con i quali sarà possibile sperimentare direttamente in mostra le invenzioni tecnologiche che egli realizzò nel XVI secolo.

Magi e Nomi contribuirono a determinare il panorama culturale dell’epoca. Due personaggi così diversi e distanti ma accomunati da destini simili: l’instancabile produzione letteraria, seguita dall’oblio. La mostra vuole porsi quale strumento di riflessione per evidenziare quanto l’ambiente intellettuale del XVI e XVII secolo fosse diffuso nel territorio, apportando arricchimenti e partecipando all’evoluzione del pensiero.

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “Questa terza mostra ad Anghiari è sofisticata ed entusiasmante anche perché nasce da nuovi, importanti studi, che vengono messi alla portata del pubblico unendo testi scritti e dipinti che illustrano la vita e l’ambiente dei personaggi che ne sono protagonisti. Questo è il senso di Terre degli Uffizi e degli Uffizi diffusi: stimolare nuove riflessioni sul tessuto culturale e artistico del luogo che li ospita, per mostrare che ogni angolo d’Italia ha un ruolo fondamentale nella storia del Paese”.

Il direttore Generale della Fondazione CR Firenze Gabriele Gori:

“Terre degli Uffizi torna per la terza volta in questo splendido borgo che dimostra la sua attenzione alla cultura e all’arte. Il Museo della Battaglia e di Anghiari è stato anche uno dei protagonisti del nostro progetto Piccoli Grandi Musei, di cui Terre degli Uffizi è l’ideale continuazione. Una nuova mostra che ci offre l’opportunità di ammirare opere d’arte provenienti dalle Gallerie degli Uffizi, di approfondire vicende storiche dei nostri territori e di fare la conoscenza con personalità come le figure dei due “letterati combattenti” che incontriamo al Museo della Battaglia e di Anghiari.

Siamo felici di aver supportato questa istituzione anche con il nostro ‘Sportello Europa’ nell’iter per accedere ai finanziamenti europei che serviranno a rendere più accessibile il Museo stesso”.

Il sindaco di Anghiari Alessandro Polcri: “Dal 2019 molte sono state le iniziative culturali del Museo comunale che hanno contribuito, in alcuni casi in maniera determinante, ad accrescere la reputazione di Anghiari nel panorama nazionale e internazionale grazie soprattutto alla collaborazione con le Gallerie degli Uffizi e la Fondazione CR Firenze nell’ambito del programma “Terre degli Uffizi”.

Girolamo Magi e Federigo Nomi in questa occasione sono coloro che ci annunciano la necessità di non chiudersi nei propri confini, ma di fare esperienze, intessere relazioni, e soprattutto di non avere paura del futuro. Visitando la mostra troveremo quindi un percorso dove Magi e Nomi ci introdurranno nelle loro vite, oggi sconosciute ai più, svelandone alcuni dei più significativi aspetti”.

Istituzioni: Mazzeo alla Marcia di Barbiana

Il presidente del Consiglio regionale sarà domani, sabato 27 maggio, alla XXII edizione a Vicchio

di Ufficio Stampa, 26 maggio 2023

Firenze – A cento anni dalla nascita di Don Milani, il 27 maggio 1923, il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo parteciperà, in rappresentanza di tutta l’Assemblea legislativa, alla XXII edizione della Marcia di Barbiana, che si terrà domani, sabato 27 maggio, a Vicchio.

L’evento, cui prenderà parte anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha come tema un passo della ‘Lettera ai cappellani militari’ del sacerdote: “Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri”.

Questa XXII edizione della Marcia ha il patrocinio di Anci, Regione Toscana, Città Metropolitana Firenze e Unione Comuni Mugello.


L’organizzazione è curata dal Comune di Vicchio con l’Istituzione culturale Don Milani, la Fondazione Don Milani, l’Associazione Gruppo Don Milani di Calenzano, promotori del Comitato nazionale per il Centenario.

Centenario Follonica: inchiesta sui 100 anni del Comune, libro e docufilm

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Martedì 30 maggio alle 11, nella sala Gonfalone a palazzo del Pegaso, l’iniziativa “Mare di ghisa” con la presentazione del volume di Alberto Prunetti e la proiezione del trailer del docufilm “Memoria di ferro” di Francesco Falaschi. Intervengono il presidente Antonio Mazzeo e la consigliera regionale Donatella Spadi

di Benedetta Bernocchi, 26 maggio 2023

Firenze – Il 2023 per Follonica è l’anno del centenario (1923 – 2023) e numerose sono le iniziative in programma per celebrare questa ricorrenza. Il tema scelto è quello del lavoro legato alla fonderia dell’Ilva, luogo fondativo della città.

Mare di Ghisa. Inchiesta sui primi cent’anni del Comune di Follonica è, infatti, il titolo dell’iniziativa che ha luogo, martedì 30 alle 11, nella sala Gonfalone, a palazzo del Pegaso con la presentazione del libro curato da Alberto Prunetti, una sorta di ‘antologia del centenario’ che riunirà i contributi di diversi autori su visione della città e prospettive future e la proiezione del trailer del docufilm “Memoria di ferro” di Francesco Falaschi.

All’iniziativa, oltre agli autori, intervengono il presidente dell’Assemblea legislativa, Antonio Mazzeo, la consigliera regionale Donatella Spadi, il sindaco di Follonica Andrea Benini.

I media che intendano partecipare in presenza, sono pregati di inviare una mail all’ufficio stampa del Consiglio regionale.


L’accesso sarà consentito, previa esibizione di valido documento di identità, nei limiti dei posti previsti ai sensi della normativa in materia di sicurezza.

Eventi: a palazzo del Pegaso la presentazione del ‘Cammino della Setteponti’

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La conferenza stampa martedì 30 maggio, alle 14.30, nel Media Center Sassoli di palazzo del Pegaso. Con il presidente dell’Assemblea legislativa, Antonio Mazzeo, i consiglieri regionali Lucia De Robertis, Cristiano Benucci, Vincenzo Ceccarelli e Massimiliano Pescini

di Ufficio Stampa, 26 maggio 2023

Firenze – Il Cammino della Setteponti arriva alla sua sesta edizione e per presentare la manifestazione è in programma una conferenza stampa che si svolgerà martedì 30 maggio, alle 14.30, nel Media Center Sassoli di palazzo del Pegaso.

Saranno presenti il presidente dell’Assemblea legislativa toscana Antonio Mazzeo e i consiglieri regionali Lucia De Robertis, Cristiano BenucciVincenzo Ceccarelli Massimiliano Pescini. Interverranno anche Leonardo Marras, assessore all’Economia e attività produttive della Giunta regionale; Caterina Barbuti assessore alla Cultura del comune di Terranuova Bracciolini (AR) e Nicoletta Cellai vicesindaca di Loro Ciuffenna (AR) con delega alla Cultura.

Il Cammino della Setteponti nato dall’impegno dei comuni di Reggello, Castelfranco Piandiscò, Loro Ciuffenna, Terranuova Bracciolini e Castiglion Fibocchi si svolgerà il fine settimana dal primo al 4 giugno con l’obiettivo di percorrere a piedi circa 70 chilometri, alla scoperta della antica Cassia Vetus, l’attuale Setteponti.

Per partecipare in presenza alla conferenza stampa, inviare una mail all’ufficio stampa del Consiglio regionale.

Libri: a palazzo del Pegaso la presentazione de ‘Il rapporto di lavoro pubblico’

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L’iniziativa lunedì 29 maggio, alle 17, nella sala Fanfani. Sono previsti i saluti istituzionali del presidente dell’Assemblea legislativa toscana Antonio Mazzeo, del vicepresidente Marco Casucci e del consigliere regionale Gabriele Veneri 

di Emmanuel Milano, 26 maggio 2023

Firenze – Pomeriggio di riflessione sul nuovo contratto collettivo nazionale del comparto Funzioni locali nella sala Fanfani di palazzo del Pegaso dove, lunedì 29 maggio alle 17, verrà presentato il libro di Angelo Capalbo Il rapporto di lavoro pubblico. Analisi degli istituti e dei procedimenti dopo il nuovo CCNL Funzioni locali edito da Maggioli.

Sono previsti i saluti istituzionali del presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, del vicepresidente dell’Assemblea legislativa Marco Casucci, e del consigliere regionale Gabriele Veneri. Con l’autore Angelo Capalbo è previsto l’intervento dell’avvocato Mauro Montini.

L’accesso sarà consentito, previa esibizione di valido documento di identità, nei limiti dei posti previsti ai sensi della normativa in materia di sicurezza.

BOOKS. Bologna art books festival, prima edizione | 26, 27 e 28 maggio 2023 | MAMbo Bologna

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Bologna, 26 maggio 2023 – Danilo Montanari Editore in collaborazione con Settore Musei Civici Bologna | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna presenta la prima edizione di BOOKS, il festival dedicato ai libri d’arte e d’artista a cura di Danilo Montanari e Lorenzo Balbi che si tiene negli spazi della Sala delle Ciminiere del museo da venerdì 26 a domenica 28 maggio 2023.

Nato dall’idea di non disperdere l’eredità di due manifestazioni fondamentali del settore – Artelibro, il Festival del Libro d’Arte che si è svolto a Bologna dal 2003 al 2014, e FLAT – Fiera Libro Arte Torino, appuntamento internazionale che ha animato il capoluogo piemontese dal 2017 al 2019 – BOOKS intende posizionarsi in un segmento “laterale” seppur non strettamente alternativo al fenomeno delle fiere, con l’obiettivo di proporre, grazie al libro come medium, contenuti e occasioni che facilitino il rapporto diretto, di conoscenza e scambio, tra artisti e collezionisti, senza rinunciare a una vocazione di mercato. L’editoria d’arte è un settore che in Italia raggiunge livelli qualitativi molto elevati ma detiene una visibilità, anche di mercato, molto inferiore rispetto ad altri Paesi. La manifestazione vuole innanzitutto riunire le forze di librai ed editori, oltre a gettare le basi per la crescita del rispettivo pubblico.

Per la prima edizione di BOOKS, gli ampi spazi della Sala delle Ciminiere accolgono 36 espositori, librai ed editori del settore, presenti con veri e propri progetti sul libro d’arte: non stand, ma tavoli di approfondimento concentrati su un numero limitato di titoli, non superiore alle 100 unità per espositore.

Accanto ai tavoli degli espositori, sempre all’interno della Sala delle Ciminiere trovano spazio 10 focus espositivi che intendono evidenziare la qualità e la storicità dell’editoria d’arte italiana: dalla presentazione di tutti i libri d’artista di Franco Vaccari ai 5 libri nati negli anni Settanta dalla collaborazione tra Claudio Parmiggiani e Mario Diacono; da una presentazione della produzione editoriale di Maurizio Nannucci ai libri in edizione limitata di Paolo Ventura e ai volumi curati da Luigi Ghirri durante la sua attività di artista e fotografo; dai libri d’artista di Daniela Comani dagli anni Novanta a oggi fino a una selezione della produzione di fanzine di Jacopo Benassi e un omaggio postumo all’artista Irma Blank, scomparsa poco più di un mese fa.

Un approfondimento monografico è inoltre riservato a Giorgio Maffei primo in Italia, insieme a Liliana Dematteis, ad occuparsi di editoria d’arte, e considerato ancora uno dei maggiori esperti sul tema a livello mondiale -, con circa 50 volumi da lui curati tra gli anni ’60 e ‘80: libri sui libri, dedicati alla produzione di maestri come Bruno Munari, Alighiero Boetti e Sol LeWitt.

Il progetto espositivo si completa con una selezione di 8 titoli di Xong collection, etichetta di dischi d’artista prodotta da Xing. La collana esplora e traccia una geografia di personalità legate alla performatività che intendono il campo sonico come una delle piattaforme in cui espandere i loro mondi e la loro immaginazione.

L’allestimento di BOOKS è organizzato per favorire lo scambio conviviale: al centro della Sala delle Ciminiere trova spazio un’area lounge, in modo che gli incontri con gli autori e i collezionisti possano svolgersi in dialogo con i focus espositivi senza soluzione di continuità.

Un programma di incontri e conversazioni arricchisce di stimoli la tre giorni e ha come cardine la lectio di Anne Moeglin-Delcroix, autrice di Esthétique du livre d’artiste (1997), saggio che dalla sua prima edizione si è affermato nel mondo come lo studio di riferimento sull’argomento. Ospiti degli incontri sono: Silvia Alessandri, Lorenzo Balbi, Jacopo Benassi, Jessica Carroll, Daniela Comani, Pietro Corraini, Liliana Dematteis, Maurizio Nannucci, Luca Panaro, Giovanna Pesci, Jonathan Pierini, Claudio Porrini, Sergio Ruzier, Antonella Sbrilli, Michele Smargiassi e Paolo Venturi.

In occasione del festival, CorrainiMAMbo artbookshop propone un corner dedicato alle Edizioni MAMbo e GAM con una selezione di oltre 60 titoli offerti al pubblico a prezzi eccezionali: dai cataloghi delle storiche mostre di Luigi Ghirri e Claudio Parmiggiani alla collana degli Instant Book MAMbo, arrivando alle recenti pubblicazioni dedicate alle mostre temporanee That’s IT! Sull’ultima generazione di artisti in Italia e a un metro e ottanta dal confine e The Floating Collection.

Da venerdì 26 maggio sarà inoltre visibile al MAMbo, nello spazio antistante l’ingresso della Biblioteca, Orlando’s Library, un’installazione site-specific di Daniela Comani che attinge dalla serie fotografica Novità editoriali a cura dell’artista. L’opera entra a far parte della collezione del museo grazie al TRUST per l’Arte Contemporanea, che costituisce e gestisce un fondo dedicato all’arte del presente, rappresentato dalle risorse messe a disposizione dai tre disponenti BolognaFiere, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, dal donatore principale Gruppo Unipol e dal donatore sostenitore Emil Banca Credito Cooperativo.

Infine, domenica 28 maggio alle ore 16.00 il Dipartimento educativo MAMbo propone inoltre una speciale Domenica al Museo per bambine e bambini di 8-12 anni dedicata al volume Il mio diario di storia dell’arte pubblicato da Artebambini. Attraverso il confronto con l’opera d’arte, i partecipanti al laboratorio potranno creare un personale “libro d’artista” insieme all’autrice Silvia Meneghini.

BOOKS è accompagnato da una pubblicazione speciale di Danilo Montanari Editore, Il libro e/è l’arte, un’antologia sul libro d’artista con testi di Mirella Bentivoglio, Marzia e Maurizio Corraini, Liliana Dematteis, Mario Diacono, Daniela Palazzoli, Annalisa Rimmaudo, a cura di Danilo Montanari e Lorenzo Balbi.

La prima edizione del Bologna art books festival si avvale di un comitato scientifico composto da Silvia Alessandri, Mario Diacono, Liliana Dematteis e Giovanna Pesci.

L’immagine guida di BOOKS è stata ideata da Paolo Ventura.

L’ambiente sonoro che accompagnerà il festival è realizzato da Carolina Martines.

Il progetto prevede la collaborazione con gallerie e istituzioni culturali della città.

Accesso al festival con biglietto collezione MAMbo: intero € 6, ridotto € 4.

L’elenco completo per riduzioni e gratuità è disponibile sul sito www.mambo-bologna.org/ingressoeorari/

BOOKS fa parte di Bologna Portici Festival – Heritage meets Creativity, l’evento promosso e coordinato dal Comune di Bologna per celebrare i Portici Patrimonio dell’umanità UNESCO nell’ambito del cartellone di eventi Bologna Estate. Il portico dell’ex Forno del Pane, edificio storico dove ha sede il MAMbo, è infatti compreso nella lista dei dodici tratti iscritti nella lista UNESCO.

Si ringraziano per la collaborazione:Collezione Maramotti, Archivio Luigi Ghirri, Galleria Studio G7, Galleria P420, Maffei Studio Bibliografico.

I VOLONTARI CISOM IN EMILIA ROMAGNA AL SERVIZIO DELLA POPOLAZIONE COLPITA DALL’ALLUVIONE, APERTA UNA CAMPAGNA DI RACCOLTA FONDI STRAORDINARIA

Roma, 26 maggio – Prosegue senza sosta l’impegno dei volontari del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – CISOM nel fornire aiuti e sostegno alla popolazione colpita dall’alluvione in Emilia-Romagna. Fin dalle prime ore dell’emergenza, il CISOM è stato attivato dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile per recarsi sul posto con le proprie squadre di volontari specializzati e operare per prestare soccorso alla popolazione con idrovore e mezzi movimento terra. Sul campo uomini e donne volontari provenienti dai Raggruppamenti CISOM Umbria, Lombardia, Toscana ed Emilia-Romagna.

Inoltre, per supportare gli sfollati nelle enormi difficoltà che stanno affrontando, il CISOM ha lanciato una campagna di raccolta fondi straordinaria intitolata “Emergenza in Emilia: aiutiamo la popolazione colpita dalle alluvioni ed esondazioni”. È possibile donare attraverso il modulo online presente sul sito del CISOM o tramite un bonifico bancario all’IBAN IT 41 D 0200 8050 38 000 105 867 301 intestato a Fondazione CISOM, specificando nella causale: Emergenza Emilia Romagna.

L’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna ha causato danni considerevoli e messo a dura prova la popolazione. I volontari del CISOM hanno risposto prontamente alla chiamata, mettendo in campo tutta la competenza maturata negli anni, nelle più grandi emergenze nazionali e internazionali. Sono stati coinvolti attivamente nel coordinamento con le autorità locali, le Forze dell’Ordine e altri enti di soccorso, contribuendo a ottimizzare gli sforzi e a garantire una risposta efficace e tempestiva. I nostri volontari sono sul campo per assicurare una risposta non solo efficace ma anche umana e di vicinanza alle necessità più urgenti della popolazione colpita “, ha dichiarato il Delegato Straordinario CISOM Benedetto Barberini. 

Grazie alla lunga esperienza maturata dal Corpo nella gestione di situazioni di emergenza, unita alla professionalità e dedizione, i volontari del CISOM sono in grado di affrontare le situazioni di crisi con tempestività ed efficacia, avvalendosi anche di attrezzature come idrovore e mezzi movimento terra. In questa prima fase i volontari stanno operando principalmente nell’area del Comune di Faenza, concentrando le energie per ripulire le strade e liberare le abitazioni da detriti e fango, prima che si solidifichi, al fine di facilitare l’accesso ai mezzi di soccorso e consentire alle persone di tornare nelle loro case il prima possibile.

Oltre al lavoro fisico di pulizia e ripristino, i volontari del CISOM stanno offrendo sostegno emotivo e affetto alle persone colpite dall’alluvione, dimostrando vicinanza a chi sta vivendo questi momenti di grande difficoltà.

APRE OGGI: Antonia Jannone Disegni di Architettura | STEVEN HOLL. Half Earth | 26 maggio – 14 luglio 2023

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Milano, 26 maggio 2023. Dal 26 maggio al 14 luglio 2023, Antonia Jannone Disegni di Architettura presenta HALF EARTH, la nuova mostra dell’architetto, artista e educatore Steven Holl (Washington, 1947) a cura di Steven Holl Architects.

Il progetto espositivo – a cinque anni dalla prima mostra “One Two Five” curata da Marco Sammicheli – è una riflessione sul ruolo dell’architettura come attività, oggi inevitabilmente e imprescindibilmente, legata ai doveri dell’uomo nei confronti della Natura.

La mostra, nata da un’idea di Fulvio Irace, prende il titolo dall’opera omonima sulla biodiversità dello studioso Edward Osborne Wilson, che, negli anni Settanta, tentava di mappare specie animali e vegetali di tutto il mondo, per identificare i luoghi in cui l’uomo avesse più margine d’azione sull’ambiente comunque proteggendolo.

L’idea di ripensare gli insediamenti urbani e la loro densità è, oggi più che mai, un compito fondamentale, nonché un dovere per urbanisti e architetti. Lo stesso Holl ha provato a rispondere a questa esigenza nel corso del tempo ideando mini-utopie che potessero preservare e/o ripristinare gli ecosistemi in difficoltà grazie a un’architettura ecologica alimentata da fonti di energia rinnovabili.

HALF EARTH comprende progetti come Edge of a City (1988-1991), che racconta alcune proposte di ripristino del paesaggio naturale ai margini delle grandi città americane, o Spatial Retaining Bars for Phoenix e Spiroid Sectors for Dallas, dedicati all’ideazione e costruzione di nuovi insediamenti comunitari: riscaldate e raffreddate geotermicamente, queste nuove comunità includono vita, lavoro, attività ricreative e culturali. Su una parete della galleria trova posto anche un’immagine a grandezza naturale del Gran Sasso accompagnata da modelli e studi per una nuova piazza pubblica della comunità, il padiglione del Gran Sasso e trasformazioni alberghiere.

Accanto a progetti e maquette, anche grandi disegni ad acquerello ispirati alle idee di John Cage sulla creazione controllata dal caso: più della metà delle forme è infatti lasciata all’acqua e alla casualità.

L’atto di disegnare per Holl è un esercizio quotidiano, da sempre concepito come un’attività metafisica alla ricerca di una concezione essenziale dell’architettura: il processo di progettazione assume le caratteristiche di un viaggio tra realtà e finzione, in cui i grandi edifici fungono da contenitori monumentali che catturano il passaggio del tempo.

Per me lo schizzo, il disegno fatto a mano, è una forma di pensiero. – sottolinea l’architetto – È attraverso i miei dipinti che si precisano i pensieri: dipingendo o disegnando riesco a stabilire una connessione tra l’elemento soggettivo e quello oggettivo. È una maniera imprevedibile di aprire la mente e di sentire liberamente.”

Catalogo con testi di Evan Douglis, Steven Holl, Fulvio Irace.

TELESCOPE | racconti da lontano #158

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EDITORIALE

​​L’Arbre Magique, quella sagoma di cartone a forma di pino che, di certo, avete visto almeno una volta nella vita attaccata allo specchietto retrovisore di una macchina, è un deodorante per ambiente specifico per le autovetture, inventato nel 1952 a Watertown, New York, dall’imprenditore svizzero canadese Julius Sämann. Fa parte del nostro paesaggio visivo e da lui ci aspettiamo soltanto che profumi. Pensate invece di vederne tantissimi attaccati a un muro, di avvicinarvi, e scoprire che non profumano affatto, ma che ognuno ha stampata sopra l’immagine di un albero crollato sopra macchine parcheggiate. State guardando Le nostre radici, un’opera del duo artistico Vaste Programme (Giulia Vigna, 1992 e Leonardo Magrelli, 1989) che, senza tanti giri di parole, ci mette semplicemente davanti a un dato di fatto: è successo e succede ancora, l’uomo consuma la Terra, la Terra muore e noi con lei, nelle nostre macchine profumate artificialmente.

In questi giorni di terribile devastazione, quando all’improvviso il climate change non può essere più chiamato “brutto tempo”, quando diventa evidente che il consumo di suolo – tra le prime cause di dissesto idrogeologico – deve essere fermato, mentre si spala via il fango dal Teatro Rossini di Lugo (1758), si contano i danni dell’Abbazia del Monte di Cesena (IX secolo), a Faenza si aspetta che si asciughino i libri della Biblioteca Manfrediana (1797) per vedere cosa salvare, 300 studenti aiutano il parroco della Chiesa di San Francesco (1271) e il Museo Carlo Zauli attiva una raccolta fondi per i restauri, il titolo dell’opera di Vaste Programme risuona in modo potente: le nostre radici sono importanti. Quelle degli alberi che aiutano e trattengono la terra, quelle culturali che non devono andare perdute.

In questa centocinquantottesima edizione di TELESCOPE, la nostra newsletter settimanale dedicata alle istituzioni e ai progetti culturali di cui siamo portavoce, nella sezione dedicata ai RACCONTI trovate un testo di Mariasole Garacci, storica dell’arte e contributor di MicroMega, Artribune ed Exibart, dedicato alla mostra Dosso Dossi. Il fregio di Enea alla Galleria Borghese di Roma; Guido Furbesco, giornalista di The Good Life Italia, con un racconto dedicato alla mostra di Shimabuku. Me, We in corso da Museion a Bolzano; e infine un estratto di un testo di Eve Arnold pubblicato nel catalogo della mostra della mostra Eve Arnold. L’opera 1950-1980 in corso da CAMERA a Torino fino al prossimo 4 giugno.

Nella parte dedicata ai VIDEO vi proponiamo un racconto per immagini della mostra Perfect Behaviors. La vita ridisegnata dall’algoritmo in corso da OGR Torino e il backstage della mostra di Davide Rivalta. Sogni di Gloria, appena aperta al Castello di Brescia.

Tra gli EXTRA segnaliamo le aperture serali di Palazzo Bentivoglio a Bologna con l’opera Life Time di Ugo Rondinone; l’ultima giornata di BOOKS Festival del libro d’arte a Bologna; e la mostra The Mountain of Advanced Dreams, progetto artistico della piattaforma Mali Weil al Museo Nazionale della Montagna “Duca Degli Abruzzi – CAI Torino”.

Buona lettura.

Lo staff di Lara Facco P&C

#TeamLara

Vi ricordiamo che l’archivio di tutte le edizioni di TELESCOPE è disponibile su www.larafacco.com

TELESCOPE. Racconti da lontano

Ideato e diretto da Lara Facco

Editoriale e testi a cura di Annalisa Inzana

Ricerca ed editing Camilla Capponi, Alberto Fabbiano, Martina Fornasaro, Marianita Santarossa, Claudia Santrolli, Denise Solenghi, Carlotta Verrone, con la collaborazione di Margherita Animelli, Nicolò Fiammetti, Andrea Gardenghi, Anna Pascale, Silvia Pastoricchio, Alessandro Ulleri, Margherita Villani e Marta Zanichelli.

domenica 28 maggio 2023


RACCONTI

Dosso Dossi, mago pittore. Il Fregio di Enea alla Galleria Borghese di Roma, di Mariasole Garacci

Riscoprire un’opera d’arte che da secoli si riteneva perduta è come poter visitare un luogo leggendario che si pensava esistere ormai solo nella memoria, oppure come essere rapiti da un incantesimo e trasportati indietro nel tempo, per trovarsi circondati da immagini e sensazioni reali e percepibili in un’altra epoca. Immaginate una singola stanza delle meraviglie, una volta famosa in tutte le corti europee, che racchiudeva un mondo fantasmagorico popolato di figure da favola, tra fronde verdi che si infiammano d’oro sullo sfondo di cieli turchesi, mentre nuvole cariche di elettricità si addensano all’orizzonte. Si tratta del celebre camerino d’alabastro di Alfonso I d’Este, duca di Ferrara. A decorarlo, i Baccanali di Giovanni Bellini e di Tiziano, oggi alla National Gallery di Washington, il Bacco e Arianna di Tiziano ora a Londra, gli Andrii e l’Omaggio a Venere, entrambi di Tiziano, ora al Prado. Ma anche, smembrato per secoli e oggi riunito quasi interamente, un magnifico fregio dipinto su tela composto da una decina di episodi dell’Eneide dipinti da Dosso Dossi tra il 1520 e 1521, il cui tema epico è condotto con l’inconfondibile estro, le eccentriche composizioni e il formidabile colorismo giorgionesco del grande pittore lombardo.

In seguito alla Devoluzione di Ferrara allo Stato Pontificio (1598) quando, morto Alfonso II d’Este senza eredi, il papa Clemente VIII si era annesso il ducato scatenando gli appetiti collezionistici dei porporati romani, si può dire che da quella sola stanza siano arrivati nella capitale, con le opere d’arte, anche Ferrara e Venezia. Nel 1608, il vorace cardinale Scipione Borghese riuscì ad appropriarsi delle tele virgiliane di Dosso Dossi; da allora fino alla fine del Settecento, sono elencate, sebbene in modo impreciso, in diversi inventari della collezione Borghese. Ma al tempo della monografica sul pittore del 1998-1999, se ne conoscevano con certezza solo tre, conservate a Birmingham, Ottawa e Washington. Nei vent’anni successivi, quattro delle tele mancanti sono ricomparse da collezioni private (di cui una a Roma), una quinta è stata acquisita dal Museo del Prado di Madrid, mentre un’altra è stata riconosciuta come altra metà di quella di Washington, portando a sette il totale dei dipinti oggi noti.

Cinque di questi sono ora esposti, fino all’11 giugno 2023, in una mostra alla Galleria Borghese a cura di Marina Minozzi, la prima mai dedicata a questo ciclo, grazie alla collaborazione con il Louvre Abu Dhabi, la National Gallery of Art di Washington D.C. e il Museo del Prado di Madrid. È la conclusione ideale di una serie di progetti curatoriali dedicati dalla direttrice Francesca Cappelletti al tema del paesaggio, destinato a diventare un genere autonomo nella storia dell’arte del XVII secolo anche per impulso degli artisti veneziani, emiliani e lombardi, e che nel fregio di Enea mostra la sua audace prevalenza sullo stesso tema mitologico: come racconta Peter Humfrey nel saggio in catalogo, Dosso Dossi conduce la narrazione del poema con grande libertà, talvolta ignorando volutamente l’ambientazione classica e l’unità di tempo e di luogo, dando importanza a figure apparentemente secondarie, slanciandosi in raffigurazioni ispirate a Hieronymus Bosch, immergendo gli episodi virgiliani in un’incantevole e avventurosa atmosfera che ci conduce da paesaggi arcadici a mostruosità infernali, in compagnia di personaggi vestiti in fogge da pseudo-antiche a esotiche e bizzarre, con un’inventiva pittorica inesauribile e affascinante. Materia incandescente sotto il pennello di un mago pittore, demiurgo di altri mondi da riscoprire.

Crediti: Dosso Dossi. Il fregio di Enea, Ph. A. Novelli © Galleria Borghese; Dosso Dossi. Il fregio di Enea – Installation view con Melissa, Ph. A. Novelli © Galleria Borghese; Dosso Dossi. Il fregio di EneaArrivo dei Troiani alle isole Strofadi e Attacco delle Arpie, Ph. A. Novelli © Galleria Borghese;  Dosso Dossi. Il fregio di Enea – Installation view con Apollo e Dafne – Ph. A. Novelli © Galleria Borghese


Una mostra bella, di Guido Furbesco

Esco dalle porte del Museion e mentre cammino verso il centro della città mi percepisco di buon umore. In uno stato di riappacificazione, diciamo. Ripensando alle opere di Shimabuku, a quanto lui stesso scrive nelle didascalie che le accompagnano, sorrido. Secondo categorie che alla fine vogliono dire poco, le mostre ci appaiono “belle”, “brutte”, “interessanti”, “difficili” e via discorrendo. Questa, di mostra, è senza ombra di dubbio “bella”: di un “bello” speciale, che mette subito d’accordo tutti quelli che sono venuti oggi a Bolzano per visitarla in anteprima. «Ti fa sentire meglio», aggiungo io, a chi mi chiede un parere. Perché? In un mondo (in un ambiente) dove spesso l’umiltà non è di casa, Shimabuku svela i suoi più intimi moti dell’animo in un afflato di condivisione che ci coinvolge per immediatezza e sincerità (non è un caso che la mostra si intitoli Me, We, e non è un caso che lui, durante la presentazione, si sia commosso, ma commosso davvero). Non poteva che essere giapponese, Shimabuku (nato a Kobe nel 1969), con quel suo stupore delicato, liricamente divertito. Sentite: «Nel 1972 un gruppo di macachi giapponesi fu trasferito dalle montagne di Kyoto nel deserto del Texas. Alla fine del 2016 sono andato a trovarle. Dopo aver trascorso insieme qualche giorno sotto il sole, ho deciso di realizzare per loro una montagna di ghiaccio. Ho riempito la macchina di sacchetti contenenti del ghiaccio. E mi sono chiesto: si ricorderanno delle montagne innevate?». Quanto avvenuto con le scimmie nella canicola texana è ora ricordato (fino al 3 settembre) in questa che è la più completa “antologica” a lui dedicata. Lo osserviamo mentre prepara sottaceti in Inghilterra, facciamo la conoscenza di scatole parlanti, contempliamo una fotografia che indossa stivali per la pioggia (sì, una stampa fotografica in piedi su un paio di stivali). A commento di un altro progetto, l’artista scrive: «Pesce e patata, un incontro tra mare e terra. Nelle città inglesi ci sono ovunque cartelli di fish & chips e per me è come se queste città traboccassero di una poesia bella e semplice. Un giorno ho voluto fare una mia versione di questi fish & chips: a Liverpool, ho fatto un film su una patata che nuota per incontrare un pesce». È il fantastico mondo di Shimabuku. E noi siamo felici di averlo frequentato un po’.

Crediti: Shimabuku. Me, We, Installation view, Museion 2023 ©Luca Guadagnini


Film Journal, di Eve Arnold*

La mia intesa professionale con Marilyn è stata utile a entrambe. Lei adorava posare per la macchina fotografica, e il suo modo per raggiungere la celebrità – e mantenerla – era rimanere il più a lungo possibile sotto gli occhi del pubblico. Allora che cosa c’era di meglio di un servizio fotografico, che nelle riviste riempiva molte più pagine di un semplice articolo? Non dimentichiamo che eravamo alla fine degli anni Quaranta e all’inizio dei Cinquanta, uno dei momenti di maggior successo per le riviste illustrate, prima dell’avvento della televisione.

Per me era una gioia fotografarla, e man mano che la sua fama cresceva le sue foto occupavano sulle riviste un maggior numero di pagine; inoltre far parte della sua cerchia mi faceva guadagnare un certo prestigio agli occhi dei redattori.

Quando andai da lei la prima volta, aveva verificato che ero un membro della prestigiosa agenzia fotografica Magnum Photos, con uffici a New York e Parigi e agenti che distribuivano il nostro materiale in tutto il mondo. Dato che possedevo i diritti d’autore, un servizio realizzato per una rivista americana come “Esquire” o “Life” poteva significare anche distribuzione all’estero. Le piaceva molto l’idea che da un’unica sessione fotografica potessero nascere molteplici pubblicazioni.

Il nostro rapporto di do ut des, basato sul vantaggio reciproco, si trasformò in amicizia. Il legame che ci univa ruotava tutto intorno alla fotografia. Le mie foto le piacevano ed era abbastanza arguta da capire che rappresentavano un modo nuovo di ritrarla, uno sguardo più rilassato e intimo rispetto ai ritratti in posa cui era stata abituata negli studi di Hollywood. Non ho mai conosciuto nessuno che avesse neanche lontanamente la naturale capacità di Marilyn di “sfruttare” sia il fotografo che la macchina fotografica. Poiché eravamo entrambe inesperte e non sapevamo bene cosa era meglio evitare, improvvisavamo e facevamo in modo che ne uscisse un buon prodotto. Nel corso degli anni ho capito che la mia era una posizione privilegiata: Marilyn non aveva semplicemente un dono per la macchina fotografica come avevo pensato all’inizio, era un vero genio della fotografia.

*estratto da un testo di Eve Arnold in Eve Arnold. Film Journal (Bloomsbury, London 2002, pp.56-57) © Eve Arnold Estate, pubblicato nel catalogo della mostra Eve Arnold. L’opera 1950-1980 in corso da CAMERA a Torino fino al 4 giugno 2023.

Crediti: Eve Arnold. L’opera 1950-1980, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, installation view. Ph. Antonio Jordán


VIDEO

Comportamenti perfetti

Si intitola Perfect Behaviors. La vita ridisegnata dall’algoritmo la mostra in corso alle OGR Torino, a cura di Giorgio Olivero, che con molta lucidità ci offre un’indagine su come sono cambiati comportamenti individuali e collettivi in una società in cui siamo costantemente classificati, misurati, simulati e riprogrammati. Fino al 25 giugno le opere di Universal Everything, Paolo Cirio, Eva e Franco Mattes, Brent Watanabe, Geumhyung Jeong e James Bridle – di cui vi offriamo un breve assaggio video – vogliono restituire al visitatore narrazioni alternative al determinismo tecnologico dominante, contribuendo a rendere visibile ciò che è invisibile, ossia come l’intelligenza artificiale non sia una potente creatura autonoma ma uno strumento di misurazione delle interazioni, nelle mani di qualcuno.

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Crediti immagine: Perfect Behaviors. La vita ridisegnata dall’algoritmo,  2023. Installation views at OGR Torino. Ph. Andrea Rossetti for OGR Torino. Courtesy OGR Torino Crediti video: Perfect Behaviors. La vita ridisegnata dall’algoritmo, 2023. Courtesy OGR Torino


Primati

Sono quattordici, sono di bronzo e sono imponenti: dal 26 maggio le aree verdi del Castello di Brescia accolgono le sculture monumentali di Davide Rivalta (Bologna, 1974) protagoniste della mostra Sogni di gloria, a cura di Davide Ferri – promossa da Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei e Alleanza Cultura, e realizzata in collaborazione con la XVII edizione di Meccaniche della Meraviglia – che invita il pubblico a una passeggiata a cielo aperto alla scoperta di uno dei più affascinanti complessi fortificati d’Italia, il secondo più grande d’Europa. In quegli spazi che, tra il 1912 e il 1988, ospitarono anche il Giardino Zoologico, gorilla che sfiorano i tre metri di altezza, gruppi di scimpanzé e di babbuini, e un orangutan riproducono animali incontrati e fotografati dall’artista in parchi e giardini zoologici: corpi in cattività, sradicati dal loro ambiente naturale, a cui Rivalta restituisce libertà, dignità e vita in un nuovo contesto, il paesaggio antropizzato che diventa il territorio dell’animale. In questo video vi offriamo un racconto del making of della mostra.

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Crediti immagine: Davide Rivalta, Sogni di gloria, installation shot. Photo credit: Ela Bialkowska OKNO Studi Crediti video: Davide Rivalta, Sogni di gloria. Credit: Simone Rigamonti. Courtesy: Fondazione Brescia Musei


EXTRA

Life time

Oggi domenica 28 maggio, e ogni fine settimana fino a domenica 11 giugno alle 20.30, Palazzo Bentivoglio a Bologna apre il suo giardino invitando il pubblico a scoprire una delle acquisizioni più recenti della sua collezione: Life Time (2019) di Ugo Rondinone (Brunnen, 1964), una scritta arcobaleno collocata sopra la vasca d’acqua a metà della corte, un’apparizione luminosa che evoca il tempo di una vita, e introduce nel giardino un elemento poetico festoso ma perentorio. Durante le aperture serali l’opera è accompagnata da un paesaggio sonoro composto da registrazioni di componimenti del poeta, performer e attivista John Giorno (New York, 1936 – 2019), marito dell’artista; del resto, If art is the great synthesizer, poetry is the ultimate analyzer, disse Rondinone in un’intervista anni fa, dichiarando come l’uso delle parole nelle sue opere d’arte fosse debitore alla poesia.

Crediti: Ugo Rondinone, Life Time, 2019, Palazzo Bentivoglio, Bologna ph. Carlo Favero


BOOKS. Libri d’artista a Bologna

La prima edizione di BOOKS Festival del libro d’arte a Bologna, a cura di Danilo Montanari e Lorenzo Balbi, termina oggi domenica 28 maggio 2023, ma dalle 10.00 alle 19.00 è ancora possibile perdersi nella Sala delle Ciminiere del MAMbo, che ospita 36 espositori con progetti sul libro d’arte: una fiera che non ha stand, ma tavoli di approfondimento con un numero limitato di titoli, e ospita 10 focus dedicati ai libri d’artista di Franco Vaccari, Claudio Parmiggiani e Mario Diacono, Paolo Ventura, Luigi Ghirri durante la sua attività di artista e fotografo, i libri di Daniela Comani, una selezione della produzione di Jacopo Benassi, una presentazione della produzione editoriale di Maurizio Nannucci, un omaggio postumo all’artista Irma Blank, Xing con i dischi d’artista Xong e un ulteriore approfondimento su Giorgio Maffei e i libri da lui dedicati alla produzione di grandi maestri contemporanei. L’evento, parte di Bologna Portici Festival Heritage meets Creativity, si avvale di un comitato scientifico composto da Silvia Alessandri, Mario Diacono, Liliana Dematteis e Giovanna Pesci, e intende posizionarsi in un segmento non alternativo al fenomeno delle fiere, ma che proponga il libro come medium di contenuti, conoscenza e scambio culturale. Tutto il programma su www.mambo-bologna.org

Crediti: Paolo Ventura


Una montagna di sogni

Fino al 17 settembre il Museo Nazionale della Montagna Duca Degli Abruzzi – CAI Torino ospita la mostra The Mountain of Advanced Dreams a cura di Andrea Lerda, un progetto artistico della piattaforma Mali Weil, vincitore della X edizione di Italian Council, programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Il progetto – prodotto da Centrale Fies, Dro e Mali Weil, con Bunker – Ljubljana (SL) e Festspillene i Nord-Norge – Harstad (NO), finanziato dal programma Culture Moves Europe dell’Unione Europea, con il supporto della Provincia Autonoma di Trento e Fondazione Caritro – riflette sulla possibilità di immaginare interazioni diverse tra esseri viventi, per riscrivere la cartografia politica delle relazioni tra uomini e other than human. The Mountain of Advanced Dreams, che entrerà nella collezione del MADRE di Napoli, vede impegnate scienze e discipline umanistiche, arti visive e applicate, e nasce da una relazione al centro dell’immaginario politico e narrativo dell’Occidente, quella tra esseri umani e lupi. A partire da questo atavico conflitto, il progetto attraversa temi filosofici, legali, biologici e narrativi, dando vita a una nuova cosmologia fondata su concetti di forestazione, diplomazia, reciprocità e co-evoluzione.