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Piogge e rischio idraulico-idrogeologico, codice arancione su Toscana nord-ovest

La sala operativa della Protezione civile regionale ha emesso un nuovo bollettino di criticità arancione per piogge e rischio idraulico e idrogeologico che interesserà la Toscana nord-occidentale dalle ore 16 di giovedì 9 novembre alle ore 14 di venerdì 10 novembre.
Le precipitazioni si faranno più intense nella seconda parte della giornata di giovedì e si estenderanno dalla costa verso l’interno. Dalla sera sono attesi anche temporali. Cumulati massimi fino a elevati sono previsti sulle zone costiere e sulle province di Massa-Carrara, Lucca, Pisa, Pistoia e Prato, interessando anche territori che, a causa degli eventi dei giorni scorsi, si trovano in condizioni di particolare vulnerabilità.

Nell’area Bisenzio-Ombrone pistoiese è previsto anche un codice giallo per  rischio idraulico del reticolo principale dalle 18 di giovedì alle 14 di venerdì.
Codice giallo, infine, dalle 16 di giovedì alle 14 di venerdì,  per rischio idrogeologico e idraulico del reticolo minore, con forti temporali, nel resto del territorio regionale.

Ulteriori dettagli e consigli sui comportamenti da adottare, a seconda del rischio, si trovano all’interno della sezione Allerta meteo del sito della Regione Toscana, accessibile all’indirizzo http://www.regione.toscana.it/allertameteo

Avviso di criticità meteo in corso – Martedì 7 e mercoledì 8 novembre 2023

Nuova allerta meteo del CFR per giovedì e venerdì. Attenzione.
Si invitano i cittadini a rimanere a casa limitando gli spostamenti a quelli effettivamente necessari e inderogabili per non intralciare eventuali operazioni di soccorso.

NON sono ancora disponibili modulistica e procedure per la richiesta danni. Appena disponibili saranno pubblicati su questa pagina (prima è necessario un intervento del commissario straordinario  nominato per l’emergenza in Toscana)

Informazioni su


Aggiornamento delle 20 dell’8 novembre 2023

Si ipotizza siano pronte le postazioni di distribuzione di entro le 21 circa per Villa Fiorita e dopo le 21,30 per via VII Marzo e via Marradi

Aggiornamento delle 19.27 dell’8 novembre 2023

Le due postazioni per la distribuzione dei sacchi di sabbia di Via Marradi e di via VII marzo sono in ritardo di allestimento per un problema al camion. Stanno già risolvendo.

Aggiornamento delle 18.20 dell’8 novembre 2023

Chiusure

Il Sindaco ha ordinato la chiusura di:

  • tutte le scuole di ogni ordine e grado, comprese le palestre scolastiche, i servizi educativi compresi i nidi d’infanzia, centri bambini e famiglie e relativi spazi gioco dalle 15 di giovedì 9 fino alle 24 di venerdì 10 novembre;
  • tutti i cimiteri comunali: dalle 16 di giovedì 9 fino alle 24 di venerdì 10 novembre (il cimitero di Chiesanuova era già chiuso);
  • impianti sportivi all’aperto: dalle 16 di giovedì 9 alle 24 di venerdì 10 novembre;
  • tutti i mercati settimanali e a filiera corta su area pubblica: dalle 15 di giovedì 9 fino alle 24 di venerdì 10 novembre;
  • tutte le biblioteche, la scuola di musica Verdi e Officina Giovani: dalle 15 di giovedì 9 alle 24 di venerdì 10 novembre;
  • tutti i musei: dalle 15 di giovedì 9 alle 17 di venerdì 10 novembre;

Ordina inoltre la sospensione e il rinvio di ogni forma di spettacolo dal vivo presso teatri, club, sale concerti, discoteche etc.: dalle ore 15,00 di giovedì 9 novembre 2023 alle ore 17,00 di venerdì 10 novembre.

È ordinata la chiusura anche dell’area gioco denominata “Gioca Gio” dalle 16 di giovedì 9 fino alle 24 di venerdì 10 novembre. Si ricorda che con ordinanza precedente erano già stati chiusi tutti i parchi e giardini pubblici.

Ordinanza n. 2902/2023 – Chiusura scuole e servizi educativi, impianti sportivi, cimiteri, spettacoli dal vivo, musei e biblioteche, mercati, etc.

Ballini di sabbia

Il sistema di protezione civile ha preparato e sta continuando a preparare i ballini di sabbia.

Le squadre degli operatori provvederanno a portare i ballini di sabbia nelle aree di Prato dove il territorio è stato reso più fragile dalle intense piogge dei giorni scorsi (ovest e nord). In questo modo i ballini di sabbia potranno essere distribuiti in modo capillare senza concentrare tutti coloro che ne hanno bisogno in un unico punto di Prato.

Per ogni area saranno individuati dei punti di distribuzione. Per l’area ovest i punti saranno predisposti e pubblicizzati domani. Per l’area nord i punti individuati sono quattro:

  • Santa Lucia via Marradi – allestimento in ritardo per problemi al camion che trasporta i ballini
  • Galcetello Via VII Marzo – allestimento in ritardo per problemi al camion che trasporta i ballini
  • Villa Fiorita parcheggio sotto la clinica
  • Figline piazzale Tintori

Gli operatori della protezione civile provvederanno a consegnare i ballini di sabbia ai cittadini che si recheranno presso i punti indicati fino a esaurimento delle scorte.
Si raccomanda a tutti i cittadini il massimo senso di responsabilità. Ognuno si rechi al punto di distribuzione più vicino alla propria abitazione e basta.

RACCOMANDAZIONE

Il Comune di Prato ha già distribuito – fino a ieri sera – più di tremila ballini di sabbia ai cittadini che li hanno richiesti. Ognuno deve averne la massima cura e se non ne ha più bisogno puo portarli ai “punti di distribuzione” o condividerli con chi ha bisogno.

Aggiornamento delle 15 dell’ 8 novembre 2023

Il CFR  (Centro Funzionale Regionale) ha diramato una nuova allerta meteo per   giovedì e venerdì a causa di una nuova perturbazione atlantica che transiterà sulla nostra regione. Siamo nuovamente arancioni per il rischio idrogeologico del reticolo minore.
La nostra situazione è molto delicata a causa dei danni e dello stress subiti dagli  argini del reticolo minore nei giorni scorsi (in particolare i torrenti Bardena, Iolo e Bagnolo).

Il dettaglio dei rischi nell’avviso di criticità pubblicato dal CFR prevede:

  • rischio idraulico (reticolo principale): giallo, dalle 18 di giovedì 9 alle 14 di venerdì 10 novembre;
  • rischio idrogeologico (reticolo minore): arancione, dalle 16 di giovedì 9 alle 14 di venerdì 10 novembre;
  • rischio temporali forti: giallo, dalle 14 alla mezzanotte di domani, giovedì 9 novembre.

Previsioni

Prevista pioggia in intensificazione nella serata di giovedì per la nostra area. Nella tarda serata sono più probabili rovesci a carattere temporalesco.

Aggiornamento delle 14.10 del 8 novembre 2023

Publiacqua ha organizzato, da oggi, un servizio di pulizia e raccolta di acqua e fanghi per intervenire nelle abitazioni con acqua e fango all’interno.
Non si interviene in modo puntuale su indirizzo ma si interviene a zone  programmando giorno per giorno le operazioni (selezionate in base alle segnalazioni già ricevute).

Il servizio prevede di intervenire a tappeto su tutte le zone alluvionate che hanno ancora situazioni di fango e acqua in civili abitazioni. Una volta iniziata una strada le situazioni di difficoltà di quella strada vengono fatte tutte.
Il coordinamento del servizio è effettuato tra Publiacqua e  protezione civile del Comune di Prato.

I cittadini che non hanno ancora fatto la segnalazione possono telefonare ai numeri messi a disposizione da Publiacqua:

335 821 94 66
335 812 84 19
338 605 00 94

oppure possono chiamare il numero verde della protezione civile 800 30 15 30.

Il servizio è pagato da Publiacqua,  i cittadini non devono pagare niente. Gli spurghisti che effettuano il servizio sono accompagnati da volontari per aiutarli. I mezzi autorizzati sono identificabili con appositi cartelli nei quali compare il nome della ditta e i loghi di Publiacqua e Regione Toscana.

Attenzione:
I cittadini non devono chiamare in autonomia gli spurghisti. 

Aggiornamento delle 12 del 8.11.2023

Auto alluvionate rimosse

Le auto coinvolte nell’alluvione e rimosse  sono state portate tutte nel piazzale di via Lille (zona Paperino).
L’area è presidiata dalle 8 alle 18.30 dalla polizia municipale.
I veicoli possono essere ritirati dai proprietari dopo la compilazione del verbale di consegna.

Pubblichiamo il file con l’elenco delle auto rimosse e portate a al deposito (modello più targa).
Il file sarà aggiornato quotidianamente (di sera) perché ci sono modifiche continue tra ritiri da parte dei proprietari e nuovi conferimenti.

Elenco modelli e targhe delle auto (98.27 KB)  presenti in via Lille il giorno 8 novembre alle 11 

Aggiornamento delle 9.35 del 8.11.2023

Ballini di sabbia

Il ritiro autonomo dei ballini di sabbia da parte dei cittadini non verrà effettuato.
Le modalità di distribuzione saranno rese note dopo l’emissione del bollettino di vigilanza del CFR (Centro Funzionale Regionale) – presumibilmente nel primo pomeriggio di oggi 8 novembre.

Aggiornamento delle 9.25 del 8.11.2023

Linee guida dell’Asl Centro per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro post alluvione e la salute della collettività

Il Dipartimento Prevenzione della ASL Centro ha redatto alcune indicazioni preliminari per il ripristino in sicurezza delle condizioni di utilizzo dei fabbricati e delle infrastrutture nei territori colpiti dall’alluvione.

Oltre a ciò l’Azienda indica le misure da seguire per la corretta gestione degli alimenti e la sicurezza delle acque. Tali indicazioni tengono conto anche delle misure adottate dalla Regione Emilia Romagna a seguito dell’alluvione del maggio scorso.

Al fine tutelare la salute collettiva della popolazione viene anche offerta gratuitamente e senza prenotazione la vaccinazione “antitetanica” (dTp).

Il dettaglio con tutte le informazioni sul comunicato stampa della ASL Centro

Tabelle riepilogative di ciascun intervento specifico (PDF 700KB)

Val di Bisenzio, l’appello dei sindaci Bosi e Bongiorno

rio trescellere

“È il momento di fare squadra, ci vuole senso di responsabilità”

Ci si prepara ad affrontare l’allerta arancione di domani

Val di Bisenzio, 8 novembre 2023 – “È il momento di fare squadra, ci vuole senso di responsabilità, stiamo affrontando tutti insieme un’emergenza senza precedenti ed è il momento di stare uniti”. È l’appello che arriva dai sindaci di Vaiano e Cantagallo, Primo Bosi e Guglielmo. “Dopo l’emergenza adesso si comincia a definire il quadro complessivo dei danni, con il contributo decisivo degli esperti si stanno approfondendo le situazioni di maggior criticità dei nostri territori – affermano i sindaci – Siamo vicini ai nostri cittadini anche se a volte non ci vedono perché siamo bloccati tra la sala di protezione civile e i sopralluoghi, dobbiamo far fronte a una situazione davvero complessa, dalla notte del 2 novembre, con tutti i nostri collaboratori, non ci siamo mai fermati ed è giusto cosi”.

Mentre si continua a lavorare sulle situazioni di criticità, ci si sta preparando anche ad affrontare all’allerta meteo arancione prevista da domani pomeriggio. Per tutta la fase dell’allerta ci sarà un’azione speciale di monitoraggio del territorio, per questo sono state richieste dieci squadre della Colonna mobile della Protezione civile delle Regione Toscana che avranno il compito di tenere sotto osservazione le aree che potrebbero destare maggiore preoccupazione. Le zone più a rischio sono state dotate anche di sacchi di sabbia.

A Vaiano per tutta la giornata, probabilmente anche nella notte, si continuerà a lavorare nel centro cittadino per la messa in sicurezza del Trescellere, il torrente tombato che il 2 novembre ha provocato danni gravissimi in via Rosselli. Dopo vari sopralluoghi e l’attività di due imprese specializzate il torrente Rio Secco – esondato con pesantissime conseguenze – è stato riportato all’interno del fosso della Briglia. A Cantagallo, dove in questi giorni sono stati attivati ben 23 interventi di messa in sicurezza legati prevalente mente ad eventi franosi, sono stati condotti ripetute e approfondite verifiche in località Querceta-Caselle per verificare la situazione di una frana che insiste sul fosso Rilaio.     

È attivo il Centro Operativo Intercomunale della Protezione civile, che ha sede a Vaiano, dove vengono coordinate le attività. Ci sono i rappresentanti dei Comuni, i referenti della Prefettura e   della Protezione civile regionale, dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri, della Polizia Municipale, e dei volontari. La colonna mobile della Regione Toscana ha inviato in Val di Bisenzio 15 squadre di volontari, oltre 60 persone, che arrivano da tutta la Toscana (oggi c’erano Anpas, Croce Rossa, Misericordia, Le Racchette) con idrovore e macchine attrezzate per la rimozione del fango.

Libri: ‘I figli degli altri’ di Paolo Ricci 

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La Toscana del Novecento nel romanzo presentato nella sala Affreschi di palazzo del Pegaso

di Emmanuel Milano

Firenze – C’è tutta la Toscana del Novecento con le sue contraddizioni nel libro di Paolo Ricci ‘I figli degli altri’. “È il secondo romanzo che ho pubblicato che ha radici in Toscana – spiega l’autore -, in particolare questo, nasce nella campagna senese e poi corre passando per Peretola, vicino a Firenze, fino ad arrivare alla piana pistoiese e alla Valdinievole in particolare nel borgo di Buggiano dove si conclude la storia”.

“Una parte di questo romanzo è vera, e racconta diverse cose. La prima – spiega Paolo Ricci – è la povertà di inizio Novecento, quando comincia il libro. È l’evoluzione drammatica di una giovane povera che vive e lavora in campagna e che si trova a causa di un abuso in stato interessante e poi a concepire un figlio che non viene riconosciuto. Da lì nasce un percorso in cui riesce con tanta fatica a diventare una levatrice. L’altro riguarda invece il figlio che in qualche modo, nel pieno degli anni Sessanta, cerca di capire chi è sua madre”.

Il volume edito da Jolly Roger è stato presentato mercoledì 8 novembre nella sala Affreschi di palazzo del Pegaso. Il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo impegnato in Aula nel dibattito sugli eventi alluvionali che hanno colpito la Toscana, ha fatto arrivare i suoi saluti istituzionali: “Quest’anno il Consiglio Regionale ha deciso di fare un grande investimento sulla promozione della lettura e dunque nella valorizzazione del libro. Una scelta che va nella direzione di investire nella cultura, nel sapere e nella formazione”.

“L’autore ha avuto un’idea molto interessante rispetto all’ambientazione del romanzo – ha spiegato il consigliere regionale Marco Niccolai -. Ho conosciuto Paolo Ricci da amministratore e poi come funzionario e vederlo in veste di autore mi ha colpito. Da autore di un romanzo ha colto nel segno raccontando una storia molto forte, ambientata nella nostra regione in un periodo molto intenso della nostra storia, di ripartenza, di rinascita, ma anche di forti contraddizioni”.

“Come casa editrice – spiega Fabio Gimignani di Jolly Roger – visto che siamo una realtà locale avere pubblicato questo libro è motivo di orgoglio. È un vero e proprio fiore all’occhiello per noi riuscire a pubblicare un volume che parla della Toscana e ne parla in maniera così estesa, in un lasso di tempo che va a coprire un secolo. Paolo Ricci è anche un grandissimo ricercatore che racconta cose romanzate, ma assolutamente vere”.

Maltempo: Consiglio unanime su azioni immediate a sostegno delle popolazioni colpite

A conclusione del dibattito, l’Aula approva sia le risoluzioni della maggioranza che gli atti d’indirizzo presentati dai gruppi d’opposizione

di Sandro Bartoli

Firenze – Al termine del dibattito sui gravi eventi atmosferici che hanno colpito vasti territori della Toscana, il Consiglio regionale approva con voto unanime una serie di atti d’indirizzo presentati da singoli gruppi sia della maggioranza che dell’opposizione.

Approvata una risoluzione del Partito democratico, a firma del capogruppo Vincenzo Ceccarelli, che impegna la Giunta regionale ad attivarsi con il Governo “affinché sia celermente previsto, mediante provvedimenti ad hoc o già a partire dalla prossima legge di bilancio, lo stanziamento di adeguate risorse da destinarsi a sostegno delle popolazioni colpite dagli eventi atmosferici, i quali hanno causato vittime e danni materiali ai singoli cittadini e al tessuto economico, produttivo e infrastrutturale di gran parte della Toscana”; per far sì che il Governo “agisca, in linea con quanto già annunciato dal Presidente della Regione Toscana in materia di sospensione dei mutui alle imprese danneggiate, nei confronti del mondo finanziario e del credito al fine di prevedere: 1) sia moratorie sui mutui attivi sia agevolazioni su quelli che si renderanno necessari stipulare per la ripresa e il rilancio del tessuto economico e produttivo colpito, oltreché per le necessità di riattivazione degli immobili a uso familiare; 2) agevolazioni per il reperimento di liquidità da parte delle attività produttive, con particolare riferimento alle piccole imprese”; e perché sia previsto, “in coerenza con quanto disposto nei mesi scorsi in occasione di situazioni aventi le medesime criticità (“decreto alluvione” – d.l. 61/2023), un unico ammortizzatore sociale emergenziale in favore dei datori di lavoro costretti a sospendere l’attività a causa dell’evento alluvionale in oggetto”.

La Giunta è impegnata “ad attivarsi direttamente, affinché si sollecitino province e comuni, come già fatto dalle province di Massa-Carrara e Lucca, a trasmettere alla Regione, secondo le rispettive competenze, i danni di natura pubblica e privata verificatisi nei relativi territori in modo tale da poter trasferire tempestivamente al Governo tali informazioni con l’obiettivo di sostenere l’estensione, anche per questi contesti, del riconoscimento dello stato di emergenza nazionale oggi previsto per sole cinque province”; e, infine, per fare in modo che “sempre con celerità” si proceda allo stanziamento “di adeguate risorse da destinarsi a sostegno delle popolazioni colpite”.

Passa con voto unanime anche una risoluzione sottoscritta da tutti gruppi (a firma dei capigruppo Vincenzo CeccarelliStefano ScaramelliElena MeiniFrancesco Torselli e Marco Stella), fatta eccezione per il Movimento 5 stelle (che pure ha votato a favore), con la quale impegna la Giunta regionale ad attivarsi nei confronti del Governo affinché la dichiarazione di stato di emergenza nazionale venga allargato anche alle province di Lucca, Massa-Carrara e parte del territorio della provincia di Arezzo.

Due le risoluzioni della Lega, approvate anch’esse all’unanimità, per “prevedere tempestivamente misure specifiche a sostegno della cittadinanza e delle imprese dell’area costiera” (prima firmataria la capogruppo Elena Meini) e per “consentire a tutti i medici odontoiatri e agli altri specialisti la possibilità di trasferire la propria operatività per il tempo necessario alla sistemazione della propria sede compromessa dagli eventi atmosferici, in un’altra struttura, in deroga alle norme autorizzative” (primo firmatario Andrea Ulmi).

Una risoluzione di Fratelli d’Italia, primo firmatario Diego Petrucci, impegna la Giunta regionale ad attivarsi “urgentemente per il ripristino dei luoghi danneggiati dalla mareggiata che si è verificata in questi giorni e che ha colpito duramente il litorale di Marina di Pisa; a sollecitare la realizzazione di due barriere delle cinque già programmate e finanziate ma non ancora costruite” a Marina di Pisa.

Voto unanime anche su una risoluzione del Movimento stelle, a firma della capogruppo Irene Galletti, che chiede, tra l’altro, al presidente e alla Giunta regionale di “intervenire celermente sulle segnalazioni riguardanti i rischi sanitari della gestione dei rifiuti e dei fanghi”; a farsi promotori affinché “al termine della fase emergenziale, sia individuato con tempestività come commissario straordinario alla ricostruzione una figura con adeguata conoscenza del territorio toscano”; “a farsi promotore presso il Governo nazionale affinché si possa prevedere per i cittadini colpiti dagli eventi meteorologici un primo stanziamento economico fino a 5mila euro”, in analogia con quanto “già previsto per la Regione Emilia Romagna”.

Due le risoluzioni di Forza Italia approvate, con le quali si invitano i presidenti delle commissioni competenti del Consiglio regionale “a convocare il presidente del Consorzio di bonifica Medio Valdarno” e, relativamente al piano di gestione del rischio alluvioni, invita il presidente della Giunta “ad attivarsi affinché il ciclo di pianificazione previsto venga definito”. Passa anche un ordine del giorno, anch’esso a firma di Marco Stella (Forza Italia) per consentire alle attività commerciali nei territori alluvionati “in deroga alle disposizioni regionali, vendite promozionali e saldi”.

Una risoluzione di Italia viva, a firma Maurizio Sguanci, impegna il presidente e la Giunta regionale a “adoperarsi ad individuare nel più breve tempo possibile aree atte alla realizzazione di casse di espansione anche per i reticoli minori; a reperire le risorse necessarie alla loro realizzazione”.

In chiusura dei lavori d’Aula, il presidente Antonio Mazzeo ha voluto rivolgere un ringraziamento a tutti i gruppi consiliari “per come è stata gestita questa due giorni di giorni di lavori. Non era semplice, abbiIRENE GALLETTI

amo dimostrato tutti sobrietà e senso di responsabilità”.

“IN ONORE DELL’ITALIA CHE CI ONORA”

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Accademia dei Georgofili

Noi pensiamo che la parte luminosa del nostro Paese debba essere sempre più visibile e ascoltata, divenendo, soprattutto per i giovani, costante modello di onestà, impegno, professionalità, responsabilità, competenza, coraggio, cultura, intelligenza, unicità, efficienza, studio, creatività, merito e stimolo a ben operare. “Parole riportate nel piatto d’argento, conferito da sempre ai nostri premiati ed offerto da Cassetti Gioielli”.

Questo è il credo di Maria Oliva Scaramuzzi, Presidente del Comitato dei Cento nato nel 1996 dalla fondatrice Serena Zavataro Triglia e dal Consiglio Direttivo del Premio Firenze Donna, allo scopo di promuovere iniziative volte a meglio far conoscere e onorare settori della vita italiana particolarmente efficienti e meritevoli.

Tra le attività annuali spicca il riconoscimento “In onore dell’Italia che ci onora” con la consegna dei premi ad importanti e particolari realtà nazionali, selezionate e votate dall’assemblea.

La nostra Italia è stata sempre, nella Sua storia, madre di artisti, imprenditori, personaggi importanti che ne hanno portato il nome in giro per il mondo, ed il Comitato dei Cento crede fermamente che questo sia assolutamente degno di essere manifestato e conosciuto e che sia giusto ripartire parlando anche e soprattutto di ciò che funziona, che va bene e che merita rilievo e riconoscimento.

Quando abbiamo esaminato le candidature sono emerse realtà e idee molto valide ed interessanti, la scelta è stata difficile e così i premiati di oggi sono degli esempi che con il loro impegno hanno dato vita a progetti, imprese, ricerche e idee innovative che hanno cambiato e cambieranno vita, usi e costumi, accrescendo posti di lavoro, orizzonti ed eccellenze nel mondo.

L’edizione 2023 vede il conferimento dei riconoscimenti a esponenti prestigiosi di settori molto diversi ma che in comune hanno la qualità preziosa di fare del proprio lavoro una passione vera e profonda, con risultati che riguardano non solo il proprio specifico settore professionale ma l’intera comunità, diventando esempi da seguire, nei campi dell’arte e dell’innovazione, dell’ecologia e sostenibilità, dell’imprenditoria e turismo, della scienza e della salute: l’Arch. Marco Casamonti, socio fondatore, che ritirerà il premio per Archea Associati, che con la sua innovativa progettazione, armonica con il territorio, crea opere uniche per design ed architettura in tutto il mondo. Tra le recentissime, il Viola Park a Firenze, ritenuto un’eccellenza, tra i centri sportivi più importanti a livello internazionale. Fondazione Sylva, con il Suo Presidente Prof. Luigi de Vecchi, attuale come non mai, con gli efficaci progetti d’imboschimento per combattere i cambiamenti climatici, il Cavaliere del Lavoro Dott.ssa Elisabetta Fabri, Presidente e Ceo del Gruppo Starhotels, prestigioso gruppo alberghiero italiano nel mondo, che unisce eccellente ospitalità ad amore per l’alta artigianalità, il Prof. Giuseppe Cicero docente ed innovatore nel campo dell’odontoiatria 4.0, in particolare nel settore della stampa 3DTutte realtà assolutamente prestigiose in fortissima espansione, che portano, con onore, nel mondo il nome del nostro amato paese l’ Italia.

Ieri, 7 novembre alle 18.30, all’Accademia dei Georgofili, che gentilmente ospita l’evento da varie edizioni, si è svolta la cerimonia di premiazione di queste energizzanti realtà, esempio e spinta di entusiasmo per il futuro del nostro paese con il forte messaggio che l’impegno, la creatività, l’ingegno ed il lavoro premiano e portano l’onore dell’Italia nel mondo. Forza e avanti!!

Nelle precedenti edizioni hanno ricevuto i Riconoscimenti tante realtà prestigiose, tra le quali ricordiamo: l’Istituto Scientifico Ospedale San Raffaele di Milano, il F.A.I. Fondo per l’Ambiente Italiano, la Comunità di San Patrignano, la Collezione Giuliano Gori, l’EL.EN. , la Scuola di Musica di Fiesole, il Setificio Fiorentino, l’Accademia dei Georgofili, la Perini Navi S.p.A., Pitti Immagine, l’Accademia della Crusca, Marchesi Antinori S.r.l. , l’Opificio delle Pietre Dure, l’ Officina Farmaceutica di Santa Maria Novella, l’Istituto Geografico Militare; Technogym, Leofrance S.r.l., Accademia Musicale Chigiana, la Fratelli Alinari S.p.A., l’Armando Testa S.p.A. e la Marinelli Pontificia Fonderia di Campane, lo I.E.O. Istituto Europeo di Oncologia, l’azienda E. Marinella di Napoli e la Ernesto Colnago Spa, Giorgio Armani Spa, Ferrari Automobili Spa e Casa Editrice Leo Olschki, la Protezione Civile, il Museo Poldi Pezzoli, Angelo Orsoni di Venezia, il Museo Nazionale del Cinema di Torino, la Nova Rico Spa, Lorenzo Villoresi Profumi, Calzedonia, Manetti e Battiloro, il Rossini Opera Festival di Pesaro, Marchesi dè Frescobaldi, Paolo Vettori & Sons e Penko Bottega Orafa, JobRapido, Spinvector, Dorbit ed il giovane scrittore Filippo Torrini, Eataly, Le Zolle, Podere Rio II ed il Professor Stefano Mancuso, Nora Kravis con il Suo Chianti Cashmire, Greenrail, Operavoice e Carthusia Edizioni, l’Istituto Italiano di Tecnologia con il robot umanoide iCub, Kentstrapper e Bonifiche Ferraresi SpA, la Prof.ssa Tiziana Aranzulla cardiologa di primissimo livello, Bio-on in prima linea nell’ecologia e nella lotta alla plastica, il Centro di Geodesia Spaziale “G. Colombo”e l’azienda Veranu che ha inventato la produzione di energia alternativa dal nostro movimento quotidiano, nel 2019 Franco Locatelli, Aboca, Brunello Cucinelli, La Marzocco e molti altri .

Spose • le nozze del secolo Roma Teatro Tor Bella Monica 11 e 12 novembre ore 21,00

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Spose  le nozze del secolo

con Marianella Bargilli e Silvia Siravo 

regia di Matteo Tarasco

Roma Teatro Tor Bella Monica sala grande 

sabato 11 e domenica 12 novembre ore 21,00

Torna in scena lo spettacolo Spose • le nozze del secolo con Marianella Bargilli e Silvia Siravo Sabato 11 e domenica 12 novembre alle ore 21,00  a Roma Teatro Tor Bella Monaca, sala grande ore 21,00.

Scritto da Fabio Bussotti e diretto da Matteo TarascoSpose  racconta la vera storia d’amore tra Elisa e Marcela che l’8 giugno del 1901 alle ore 7,30 si sposarono nella chiesa di San Jorge a La Coruña. 

Il loro è stato il primo matrimonio legale tra due persone dello stesso sesso mai annullato né dalla Chiesa, né dal registro civile. 

Marianella Bargilli e Silvia Siravo  portano sul palcoscenico una storia avventurosa e picaresca, tragica e ironica al contempo, la storia di un amore che, a dispetto della legge e dell’opinione pubblica, seppe trovare un coronamento. 

“Lo spettacolo racconta una storia d’amore, vero,  parla di libertà e coraggiodidue donne che nei primianni del Novecento hanno fatto scelte tanto coraggiose che sfido chiunque in quell’epoca a poterle anche solo immaginare. – Dichiara Marianella Bargilli Silvia ed io mettiamo in scena  la loro storia d’amore, ma anche le travagliate vicende che hanno dovuto attraversare per poterla vivere, per poter anche solo stare insieme, un segno nella storia in tempi non sospetti. Con Silvia Siravo con la quale ho già lavorato in altri allestimenti continuiamo il nostro percorso di condivisione del palcoscenico. Con Matteo Tarasco -conclude- ho fatto La signora delle camelie” e sono molto felice di tornarci a lavorare, così come sono contenta di lavorare con questa nuova produzione”.

Quello che porteremo in scena è un racconto appassionato, dolente e sincero, ma anche ironico e provocatorio. – aggiunge Silvia Siravo – Il racconto della storia vera di Elisa e Marcela, e del mondo miope e conformista che ha ostacolato la loro tenace e coraggiosa ricerca di libertà.

Quando ho scoperto questa storia, accaduta realmente in Spagna nel1901, ho immediatamente pensato fosse importante trovare il modo di portarla a teatro. I tanti diritti acquisiti nella nostra epoca sono frutto anche delle battaglie di donne come ElisaMarcela. Tenerne viva la memoria è necessario. “Spose” è per me il concretizzarsi di un sogno e sono grata a tutte le persone che ne stanno permettendo la realizzazione”.

Spose, Le nozze del secolo

Produzione Società per Attori e Goldenart Production

Scritto da: Fabio Bussotti

Con: Marianella Bargilli e Silvia Siravo

Costumi: Bogdan Catalin Pulvere

Musiche composte da: Stefano Mainetti
Regia: Matteo Tarasco

Fisica quantistica: ora è possibile certificare le proprietà dei dispositivi ottici integrati  

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Un team di ricerca internazionale ha identificato nuove tecniche per quantificare le risorse computazionali fornite dalla meccanica quantistica nei dispositivi ottici.  Gli esperimenti, condotti presso il gruppo Quantum Lab del Dipartimento della Sapienza di Roma, hanno coinvolto anche l’Istituto di fotonica e nanotecnologie del Cnr. I risultati, pubblicati sulla rivista Science Advances, serviranno a implementare le future applicazioni nei campi della metrologia, crittografia e della computazione 

Man mano che i nuovi dispositivi quantistici crescono in dimensioni e complessità, risulta fondamentale sviluppare metodi affidabili per certificare e individuare le risorse quantistiche che forniscono un effettivo vantaggio computazionale, al fine di delineare il modo migliore di utilizzarle. 

In un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Science Advances è stato mostrato proprio come certificare le varie proprietà quantistiche di dispositivi fotonici integrati di crescente complessità.  

Il risultato è frutto di una collaborazione scientifica di lunga data nel campo della certificazione quantistica tra la Sapienza di Roma, l’Istituto di fotonica e nanotecnologie del Consiglio nazionale delle ricerche di Milano (Cnr-Ifn) il Politecnico di Milano e il Laboratorio Internazionale di Nanotecnologia iberica (INL).  

I circuiti ottici integrati programmabili sono tra le principali piattaforme candidate per l’elaborazione dell’informazione quantistica basata sui qubits. Essi, infatti, consentono da un lato di effettuare esperimenti finalizzati a verificare le proprietà fondamentali della meccanica quantistica, dall’altro di implementare i dispositivi per future applicazioni nel campo della metrologia, crittografia e della computazione. 

Gli esperimenti, guidati da Fabio Sciarrino della Sapienza e condotti presso il gruppo Quantum Lab dell’Ateneo, hanno certificato la presenza di caratteristiche quantistiche autentiche come la contestualità e la coerenza in un circuito ottico integrato programmabile.  

La metodologia seguita è stata quella sviluppata dal team teorico guidato da Ernesto Galvão dell’INL in Portogallo.  

“L’utilizzo di un chip fotonico completamente integrato e programmabile migliora la precisione e la coerenza del processo di caratterizzazione, offrendo il potenziale per l’implementazione di questi dispositivi in ​​applicazioni pratiche”, commenta Roberto Osellame, direttore di ricerca presso Cnr-Ifn. 

“Il nostro lavoro – aggiunge Taira Giordani, ricercatrice presso la Sapienza e membro del team Quantum Lab – è la prima applicazione sperimentale di tale tecnica per quantificare le risorse computazionali fornite dalla meccanica quantistica nei dispositivi ottici”. 

Le tecniche sviluppate hanno permesso però di verificare anche il vantaggio quantistico in applicazioni pratiche come il quantum imaging. I sistemi di imaging, grazie a determinate correlazioni quantistiche, permettono di ottenere una risoluzione che supera i limiti dell’ottica classica, trovando applicazione in diversi campi della metrologia e dei sensori.  

“I nostri risultati – conclude Fabio Sciarrino, capogruppo del Quantum Lab della Sapienza – motivano la ricerca per nuove tecniche per lo studio delle risorse non classiche. Ci aspettiamo che questo lavoro stimolerà la ricerca sulla futura certificazione di dispositivi ottici che sfruttano stati quantistici della luce sempre più complessi”.  

Questa linea di ricerca è supportata dal National Quantum Science and Technology Institute (NQSTI), il finanziamento italiano per la ricerca fondamentale sulle tecnologie quantistiche, dall’ERC Advanced Grant QU-BOSS, dal progetto Horizon Europe FoQaCiA e dalla FCT – Fundação para a Ciência e a Tecnologia del Portogallo. 

Roma 08 novembre 2023 

Didascalie immagini 

Fig. 1 – Team Quantum Lab della Sapienza Università di Roma 

Fig. 2 – Rappresentazione del chip fotonico integrato programmabile utilizzato utilizzato nel lavoro. Le guide d’onda vengono create mediante la scrittura laser a femtosecondo sul vetro. Le operazioni del circuito sono controllate applicando correnti su vari resistori disposti sulla superficie del chip. 

Fig. 3 – Foto del chip integrato, insieme all’elettronica di controllo. Speciali stati quantistici della luce, ovvero stati a singolo fotone, vengono inviati nel chip e manipolati attraverso le guide d’onda, in modo da certificare le proprietà quantistiche considerando porzioni sempre più grandi del chip. 

FESTA DELL’OLIO E DEL VINO NOVELLO DI VIGNANELLO: il programma dei due fine settimana (10 -11-12 e 17-18-19 novembre)

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LA FESTA DELL’OLIO E DEL VINO NOVELLO DI VIGNANELLO10-11-12 / 17-18-19 NOVEMBRE 2023 Ecco il programma della festa dei sapori e della cultura delle tradizioni del borgo della Tuscia Viterbese
Si accinge a partire la XXIII^ edizione della Festa dell’Olio e del Vino Novello di Vignanello, che – dal 10 al 12 novembre e dal 17 al 19 Novembre – proporrà una serie iniziative culturali ed enogastronomiche per celebrare due tipici prodotti della Tuscia viterbese nel momento della loro massima gioventù e freschezza. Una festa che, organizzata dalla pro loco e dalla Compagnia del Novello in collaborazione col Comune di Vignanello, vuol essere concepita come un vero e proprio evento-spettacolo, con l’ulteriore obiettivo di fare conoscere i luoghi storici del borgo e le sue più antiche tradizioni. Il tutto con l’obiettivo di far immergere i visitatori in un angolo di storia, una sorta di macchina del tempo dove rivivere tanto i mestieri perduti e le manualità dimenticate quanto spettacoli e sport dell’antico passato rinascimentale.  Gli itinerari dei sapori saranno articolati all’interno di oleifici e cantine, dove esperti del settore enogastronomico condurranno i visitatori alla conoscenza dell’olio e del vino novello e mostrando come riconoscere e approcciarsi a un prodotto che rispetti la qualità produttiva e territoriale.Di seguito il calendario:
Percorso dell’olio
Dott. Agr. Roberto Petretti | Dott. in scienze agrarie e ambientali Carlo Piccioni
Visita guidata nel mondo della produzione e trasformazione dell’olio. 
QUANDO: sabato e domenica ore 15,00 | PREZZO 3€
PARTENZA: Punto Info, Piazza della Repubblica. 
Percorso del vino
Cesare Lelli
Visita guidata nel mondo della produzione e trasformazione del vino
QUANDO: sabato e domenica ore 10.30 e 15,00 | PREZZO 3€
PARTENZA: Punto Info, Piazza della Repubblica. 
Degustazione guidata Impariamo a conoscere l’olio
A cura del Dott. Agr. Roberto Petretti 
QUANDO: sabato e domenica ore 16.30 | PREZZO 3€
DOVE: Aula consiliare, Corso Giacomo Matteotti N°12 
Degustazione guidata Impariamo a conoscere il vino
A cura di Carlo Zucchetti – Il Giornale Enogastronomico con il Cappello
QUANDO: domenica ore 12.00 | PREZZO 3€
DOVE: Caratteristica cantina scavata nel tufo, centro storico
PER INFO E PRENOTAZIONI CHIAMARE IL NUMERO +39 379 289 4471
  Questi invece i dettagli delle passeggiate e visite guidate al centro storico (info e prenotazioni all’Info Point in Piazza della Repubblica o al numero +39 379 289 4471):
Visita guidata tra le bellezze storiche della Vignanello Settecentesca.
QUANDO: sabato e domenica ore 10.30 e 15,00 | PREZZO 3€
PARTENZA: Punto Info, Piazza della Repubblica. 
Visita guidata alla Chiesa Collegiata
Visita guidata all’interno della barocca chiesa di Santa Maria della Presentazione
QUANDO: sabato e domenica ore 15,00 | PREZZO 3€
PARTENZA: Punto Info, Piazza della Repubblica. 
Trekking escursionistico
Percorso di circa 4 km tra verde e architettura.
QUANDO: domenica ore 09.30 | PREZZO 3€
PARTENZA: Punto Info, Piazza della Repubblica. 
Visita guidata al Castello Ruspoli
Visita all’interno della dimora storica e del suo giardino all’italiana
QUANDO: venerdì, sabato e domenica | PREZZO 13€ 
Prenotazione online www.castelloruspoli.com
I Connutti
Viaggio nei cunicoli della Vignanello sotterranea 
QUANDO: sabato 15.00-18.00 e domenica 10.00 -12.00 / 15.00 -18.00 | PREZZO 5€ 

In merito alle rievocazioni storiche due saranno gli eventi di punta della Festa: la Nascita della contea di Julianello, sulla storia del paese ed i fatti legati a Ortensia Farnese, “signora e padrona di Vignanello”, in programma sabato 11 novembre alle ore 18.00, e La rivolta del 1553, sulla congiura ed assassinio dell’ultimo marito di Ortensia Farnese, col conseguento processo ai vignanellesi, in scena sabato 18 novembre alla stessa ora. Numerosi anche le altre performance in programma, tra musica live in piazza (Animarino, Vincenzo Bencini, Kosakustica, Tre pazzi avanti), spettacoli di giocoleria itinerante, gli Sbandieratori e Musici di Vignanello, il Gruppo Musici, Focolieri e Armigeri della Contrada San Giorgio e il Gruppo tamburi città di Giarratana, con ingresso libero a tutti. Una speciale attenzione, da parte della Pro Loco, è stata infine rivolta ai  camperisti provenienti da tutta Italia, con l’allestimento 150 parcheggi della nuova area di sosta in via Maregnano snc  e un programma ad hoc per i giorni della Festa (info su https://www.prolocovignanello.org/raduno-camper/prenotazione-raduno-camper/)
IL PROGRAMMA
VENERDI 10 NOVEMBRE  15:00 Apertura Accoglienza Camper15:00 e 16.15 Visite guidate al Castello Ruspoli20:00 Apertura taverne e ristoranti 22:30 ANIMARINO Musica live in Piazza della Repubblica SABATO 11 NOVEMBRE09:00 Apertura Accoglienza Camper 10:00 Apertura mercatino dell’artigianato (Corso Garibaldi)10:00 Apertura punti vendita Olio e Vino (Corso Matteotti)10:00 Apertura percorso degli antichi mestieri (Vicoli del centro storico)10:30 Visite guidate e percorsi del gusto (partenza Piazza della Repubblica)12:30 Apertura taverne e ristoranti  15:00 Visite guidate e percorsi del gusto (partenza Piazza della Repubblica)15:30 Spettacoli di giocoleria itinerante16:00 Saluto di benvenuto Raduno Camper “Francesco Annesi” 16:30 Spettacolo Sbandieratori e Musici di Vignanello (Piazza della Repubblica)16:30 Degustazione guidata impariamo a conoscere l’olio 18:00 Rievocazione Storica “La nascita della Contea di Julianello”19:30 Apertura taverne e ristoranti 22:30 VINCENZO BENCINI Musica live in Piazza della Repubblica DOMENICA 12 NOVEMBRE09:30 Trekking escursionistico di 5 km (Partenza piazza della Repubblica) 10:00 Apertura mercatino dell’artigianato (Corso Garibaldi)10:00 Apertura punti vendita Olio e Vino (Corso Matteotti)10:00 Apertura percorso degli antichi mestieri (Vicoli del centro storico)10:30 Visite guidate e percorsi del gusto (Partenza piazza della Repubblica) 11:45 Cerimonia di apertura XXIII Festa dell’Olio e del Vino Novello accompagnata dalla sfilata del Corteo Storico Julianellum 1536 12:00 Degustazione guidata impariamo a conoscere il vino 12:30 Apertura taverne e ristoranti   15:00 Visite guidate e percorsi del gusto (Partenza piazza della Repubblica)15:30 Spettacoli di giocoleria itinerante16:30 Degustazione guidata impariamo a conoscere l’olio17:00 Spettacolo del Gruppo Musici e Focolieri della Contrada San Giorgio (Piazza della Repubblica)VENERDI 17 NOVEMBRE15:00 Apertura Accoglienza Camper 15:00 e 16.15 Visite guidate al Castello Ruspoli20:00 Apertura taverne e ristoranti 22:30 KOSAKUSTICA Musica live in piazza della Repubblica SABATO 18 NOVEMBRE09:00 Apertura Accoglienza Camper 10:00 Apertura punti vendita Olio e Vino (Corso Matteotti)10:00 Apertura mercatino dell’artigianato (Corso Garibaldi)10:00 Apertura percorso degli antichi mestieri (Vicoli del centro storico)10:30 Visite guidate e percorsi del gusto (Partenza piazza della Repubblica) 12:30 Apertura taverne e ristoranti  15:00 Visite guidate e percorsi del gusto (Partenza piazza della Repubblica) 16:00 Saluto di benvenuto Raduno Camper “Francesco Annesi” 16:30 Spettacolo del Gruppo tamburi città di Giarratana16:30 Degustazione guidata impariamo a conoscere l’olio18:00 Rievocazione Storica “La Rivolta del 1553”19:30 Apertura taverne e ristoranti22:30 TRE PAZZI AVANTI Musica live in Piazza della Repubblica DOMENICA 19 NOVEMBRE09:30 Trekking escursionistico di 5 km (Partenza piazza della Repubblica)10:00 Apertura mercatino dell’artigianato (Corso Garibaldi)10:00 Apertura punti vendita Olio e Vino (Corso Matteotti)10:00 Apertura percorso degli antichi mestieri (Vicoli del centro storico)10:30 Visite guidate e percorsi del gusto (Partenza piazza della Repubblica)11:45 Sfilata per le vie del paese del Corteo Storico Julianellum1536 12:00 Degustazione guidata impariamo a conoscere il vino 12:30 Apertura taverne e ristoranti   15:00 Visite guidate e percorsi del gusto (Partenza piazza della Repubblica)15:30 Spettacolo giocoleria itinerante16:30 Degustazione guidata impariamo a conoscere l’olio 17:30 Spettacolo degli Sbandieratori e Musici di Vignanello (Piazza della Repubblica) 
 
PRO LOCO VIGNANELLO

MALTEMPO, GALLETTI (M5S):”SOLIDARIETA’ ALLE FAMIGLIE DELLE VITTIME. GRAZIE A CHI STA LAVORANDO PER PORTARE SOCCORSO”

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Firenze, 3 novembre 2023 – “La scorsa notte la Toscana ha vissuto momenti drammatici a causa degli impatti distruttivi del ciclone Ciaran. In sole tre ore sono caduti violentemente circa 200 millimetri di pioggia, con gravi conseguenze sulla popolazione: cinque persone hanno perso la vita, altre sono disperse, si sono verificati allagamenti, frane e molte frazioni si sono trovate isolate o costrette a lasciare le proprie case. Gli ospedali hanno subito allagamenti, e i danni e i disagi sono estremamente gravi. La situazione di emergenza è chiara e il livello di allerta e preoccupazione rimane elevato. È fondamentale attendere l’ufficializzazione dello stato di emergenza nazionale per affrontare e riparare i danni. 

Esprimiamo la nostra solidarietà alle famiglie delle vittime e ringraziamo quanti stanno lavorando incessantemente per ripristinare la normalità in Toscana e nel Nord Italia. È imperativo che il governo e le regioni prestino maggiore attenzione alla manutenzione del territorio. La tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e l’individuazione di soluzioni concrete per affrontare il cambiamento climatico non possono più attendere.” Così sui social la Presidente del Gruppo Movimento 5 stelle Toscana Irene Galletti.

Commissario per la ricostruzione in Toscana, per il Movimento 5 Stelle Anna Marson è la figura ideale

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Firenze, 8 novembre 2023 – A margine della seduta del Consiglio Regionale riguardo la Comunicazione della Giunta Regionale sulla devastazione causata dalla tempesta Ciaran, la Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle, Irene Galletti, ha suggerito Anna Marson come candidata ideale per il ruolo di Commissario per la ricostruzione in Toscana. Galletti ha commentato: “Giani ha sostenuto la crescita tramite il cemento. Marson è il nome che può riscattare la Toscana dall’eccessivo consumo di suolo.”

“Ritengo che la nomina di Giani come Commissario per l’emergenza fosse inevitabile, un atto dovuto in questa prima fase. Tuttavia, non credo che sia la figura più idonea a svolgere il ruolo di Commissario nella successiva fase di ricostruzione. Proprio da lui ho sentito dire in questi giorni che non vuole più avere niente a che fare con i sindaci che spingono per nuovi piani urbanistici. Questo però dimenticandosi di aver sempre plaudito a tutte le forme di crescita e sviluppo che prevedessero la cementificazione. A titolo di esempio ricordo: la stazione Foster, il nuovo aeroporto di Peretola e la futura torre a Novoli.

È, quindi, chiaro che serva un’altra figura per il ruolo di Commissario alla ricostruzione, come abbiamo anche proposto in una risoluzione. Qualcuno che conosca bene il territorio e sappia come muoversi a livello politico, pur possedendo le necessarie competenze tecniche.

Un’impresa, in verità, più semplice di quello che potrebbe sembrare. Se pensiamo, infatti, a qualcuno che possieda tutti questi requisiti non si può prescindere dal nome di Anna Marson, ex assessora regionale e docente universitaria; colei che ha pensato e realizzato la legge che l’Europa ci invidia e che porta il suo stesso nome: la legge regionale 65 del 2014, più nota come Legge Marson. Un sistema normativo estremamente moderno, che garantisce in modo efficace il consumo di suolo zero e il pieno controllo della Regione sulla pianificazione urbanistica. Una legge, e ciò va sottolineato, che in questa legislatura è stata costantemente sotto attacco da parte del PD, di cui il Presidente Giani ne è il rappresentante istituzionale più alto.

Una legge, è importante sottolinearlo, che in questa legislatura è stata oggetto di continui attacchi da parte del PD, partito che governa la nostra Regione e del quale il Presidente Giani è il massimo rappresentante istituzionale.

Sostenere il nome di Anna Marson sarebbe una scelta decisiva e ambiziosa. Il simbolo di riscatto che serve alla nostra Regione, che farebbe anche capire che la politica che governa la Toscana ha imparato la dura lezione impartita dalla tempesta Ciaran e vuole sinceramente rimediare.” 

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

MALTEMPO IN TOSCANA: RIATTIVATA CIRCOLAZIONE PRATO – VERNIO

Firenze, 8 novembre 2023 – È ripresa questa mattina a binario unico la circolazione ferroviaria tra Prato e Vernio, sulla linea convenzionale Prato – Bologna.

Prevista una riprogrammazione dei treni Regionali con modifiche di orario e in alcuni casi la sostituzione con autobus.

Gli aggiornamenti sono disponibili nelle stazioni e nella sezione Infomobilità dei canali web di RFI e Trenitalia.

La riattivazione del secondo binario, compatibilmente con le condizioni meteo al momento è prevista, per lunedì 13 novembre.

La circolazione tra Prato e Vernio era stata interrotta nella notte 2/3 novembre a causa del maltempo che aveva interessato la zona; provocando allagamenti, frane e smottamenti che avevano interessato l’infrastruttura ferroviaria.

Sulla linea per gli interventi di ripristino della circolazione hanno operato e sono ancora al lavoro circa 50 tecnici di Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, e delle ditte appaltatrici.

Flavio Scheggi

3BMETEO.COM: “Perturbazioni no-stop, altro maltempo fino al week-end

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Francesco Nucera di 3bmeteo: “ La porta alle perturbazioni atlantiche rimane spalancata, nuovi peggioramenti attendono l’Italia anche nei prossimi giorni”

“Non si arresta il passaggio di perturbazioni atlantiche sulla nostra Penisola, dopo quella di mercoledì un nuovo peggioramento raggiungerà le nostre regioni tra giovedì e venerdì portando fenomeni a tratti anche intensi” – Lo dice in una nota il meteorologo di 3bmeteo.com Francesco Nucera che aggiunge – “E’ atteso un calo delle temperature su tutta la Penisola entro il week-end quando arriverà una nuova perturbazione”.

Giovedì nuovo peggioramento ad iniziare da Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, con piogge in intensificazione e in rapida estensione a Lombardia e Nord Est entro sera. Neve sulle Alpi centro occidentali sopra i 1000-1200m. Contemporaneamente il maltempo raggiungerà anche Sardegna e settori tirrenici, fino alla Campania con dei temporali. Venti in rinforzo. Nuove precipitazioni sono inoltre attese sulle zone alluvionate della Toscana dove altre piogge cadranno sui terreni intrisi dai precedenti eventi.

Venerdì sarà ancora una giornata instabile al Centro Sud con piogge e locali temporali; ampie schiarite si faranno largo al Nord con tempo più asciutto, salvo residui fenomeni al mattino su Friuli Venezia Giulia. Temperature in calo al Sud.

Non è finita qui, altre piogge nel week-end. Sabato sarà una giornata di relativa tregua: ancora fenomeni al mattino al Centro Sud in attenuazione, più sole altrove. Domenica invece arriverà l’ennesima perturbazione con nuove piogge e rovesci. In questo frangente le temperature scenderanno ovunque per l’ingresso di aria relativamente più fredda. “I valori di conseguenza si porteranno grosso modo su quelli tipici di novembre ovunque” concludono su 3bmeteo.

08 novembre 2023

I meteorologi di 3bmeteo sono a disposizione – A TITOLO NON ONEROSO – per interviste (telefoniche o scritte) e approfondimenti

Ufficio Stampa 3bmeteo

4 novembre > 14 dicembre – LA DEMOCRAZIA DEL CORPO 2023 Un progetto di Virgilio Sieni

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La Democrazia del corpo 2023 si articola in oltre un mese di programmazione con le proposte di maestri e giovani autori tra i più significativi della scena contemporanea. CANGO, dal 4 novembre al 14 dicembre, accoglie performance, spettacoli e pratiche di Motus, Chiara Guidi, Jacopo Jenna, Roberto Zappalà, Alessandro Marzotto Levy, Claudia Caldarano e Simone Graziano, Cristiana Morganti.

L’indagine sulla danza, sui linguaggi del corpo e le declinazioni performative agisce nel tempo delle azioni che riflettono su come le cose e gli altri tendono verso i gesti d’avvicinamento: il tempo passato e il tempo futuro s’avvicinano alla responsabilità del presente, al vivere il presente nelle sue forme poetiche e dunque politiche quale meta di scambio tra le generazioni che si succedono. La Democrazia del corpo elabora forme di sensibilizzazione e condivisione dell’arte, restituendo processi creativi, risonanze, visioni, ricerche e percorsi di trasmissione che concorrono ad ampliare l’esperienza artistica, culturale e partecipativa per tracciare una mappa emozionale, espressiva, percettiva tra artisti e pubblico, comunità e territorio.

Un progetto di Virgilio Sieni, a cura del Centro di Rilevante Interesse per la Danza, con il sostegno di MiC Ministero della Cultura, Fondazione CR Firenze, Comune di Firenze, Regione Toscana.

A CANGO per La Democrazia del corpo 2023

SABATO 11 novembre ore 19.00 e DOMENICA 12 novembre ore 17.00

CHIARA GUIDI / SOCÌETAS presenta Lettere dalla notte: un coro poetico di cittadini evoca, attraverso il corpo sonoro e concorde delle voci, le creature di nebbia dalle quali i versi di Nelly Sachs fanno scaturire la musica.

  • sabato 11 novembre ore 19.00
  • domenica 12 novembre ore 17.00

CHIARA GUIDI / SOCÌETAS

LETTERE DALLA NOTTE

Liberamente tratto dai testi di Nelly Sachs

con Chiara Guidi e un coro di cittadini

musica originale dal vivo Natàn Santiago Lazala

cura del suono di Andrea Scardovi

traduzione di Anna Ruchat

produzione Societas; in collaborazione con Liberty

Tra le voci più appartate e possenti del Novecento, Nelly Sachs ci arriva come un soffio tenace, che resiste al tempo. Nella sua poesia, nella polvere che spesso evoca, si intravede il cammino doloroso dei popoli e delle genti, di cui il verso fa scaturire la musica.

La scrittura di Nelly Sachs, premio Nobel per la letteratura nel 1966, viene riscoperta da Chiara Guidi – in collaborazione con Elena Di Gioia – anche attraverso il carteggio poetico che essa ebbe per molti anni con un altro grande poeta, Paul Celan, che condivise con lei le ferite del Novecento e la condizione di esule dalla Storia, cui scrisse: “Viviamo entrambi nella patria invisibile”.

Nel teatro, la parola solitaria delle lettere si trasforma in coro poetico di cittadini che evocano, attraverso il corpo sonoro e concorde delle voci, quelle ‘creature di nebbia’ che l’artista cercava.

Chiara Guidi 

Fondatrice – con Romeo e Claudia Castellucci, e con Paolo Guidi – della Socìetas Raffaello Sanzio, oggi Societas, sviluppa una personale ricerca sulla voce come chiave drammaturgica nel dischiudere suono e senso di un testo, ma anche come corpo, azione, disegno, rivolgendo la propria tecnica vocale sia a produzioni per un pubblico adulto, sia elaborando una specifica concezione di teatro d’arte infantile. Societas riunisce dal 1981 artisti che condividono un’idea di teatro prevalentemente basata sulla potenza visiva, plastica e sonora della scena. Tra le opere più recenti: Edipo re di Sofocle. Esercizio di memoria per 4 voci femminili e Il regno profondo. Perché sei qui?, lettura drammatica che la vede in scena con Claudia Castellucci, autrice del testo; oltre a La terra dei lombrichi. Una tragedia per bambini (da Alcesti di Euripide), Fiabe giapponesi e Edipo. Una fiaba di magia (quest’ultimo diretto con Vito Matera).

Ideatrice degli osservatòri Màntica e Puerilia al Teatro Comandini di Cesena, Chiara Guidi è autrice dei volumi: Buchettino, con i disegni di Simone Massi, Orecchio Acerbo (2014); La voce in una foresta di immagini invisibili, Nottetempo (2017); Teatro Infantile. L’arte scenica davanti agli occhi di un bambino (con Lucia Amara), luca sossella editore (2019); Fiabe giapponesi, Edizioni Primavera, e Interrogare e leggere. La domanda e la lettura come forme irrisolvibili di conoscenza, Sete (2021).

A Chiara Guidi sono andati, tra gli altri, un Premio Ubu Speciale nel 2013, il Premio Lo straniero nel 2016, e il Premio Ivo Chiesa-La Scuola 2021. Ha sei figli e sei nipoti.  

www.societas.es

Nelly Sachs (Berlino, 1891 – Stoccolma 1970), scrittrice tedesca di famiglia ebraica. Dopo avere ricevuto l’ordine di presentarsi a un campo di lavoro, nel 1940, riesce a fuggire in Svezia, dove vivrà per tutta la vita. Finita la guerra cominciano ad arrivare le notizie della morte di familiari e amici nei campi di sterminio nazisti. Sono proprio questi gli anni in cui inizia quell’intensa attività poetica che la trasforma in una delle voci più potenti del Novecento tedesco e non solo. Nel 1947 viene pubblicato il suo primo libro di poesia. Nel 1950 inizia una serie di lunghi periodi di ricovero in ospedali psichiatrici. Continuerà a scrivere e a pubblicare fino alla morte (nove raccolte di poesia e diversi testi teatrali). Dagli anni Sessanta la fama di Nelly Sachs diventa internazionale e nel 1966 riceve il premio Nobel.

Numerose le raccolte di poesie tra cui: Nelle dimore della morte (1947), Fuga e trasformazione (1959), Al di là della polvere (1961), Alla ricerca dei viventi (1971). Ha scritto drammi, Eli (1950), e poemi, Segni sulla sabbia (1962) e Incantesimo (1970). Tra i testi pubblicati in Italia: Poesie, Einaudi, 1971, traduzione di Ida Porena; con Paul Celan, Corrispondenza, Il Melangolo, 1996, traduzione di Anna Ruchat; Lettere dalla notte, Giuntina, 2015, a cura di Anna Ruchat.

Biglietto Intero: 10€ _ Biglietto Ridotto: 8€ (under 26/over 65)

Ridotto Studenti universitari/Scuole danza: 5€ _ Carta Giovani Nazionale: 4€

Carnet: 4 spettacoli 30€

Carnet: 7 spettacoli 50€

INFO E PRENOTAZIONI:

biglietteria@virgiliosieni.it

tel: 055 2280525

whatsapp: 331 2922600

www.virgiliosieni.it

Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni

CANGO Cantieri Goldonetta | via Santa Maria 25, Firenze

Bookcity Milano | Jackie Kennedy Onassis. Davanti e dietro l’immagine | Palazzo Morando | domenica 19 novembre ore 14.30

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cartolina autunno 2

DOMENICA 19 NOVEMBRE ORE 14.30

 Presentazione del volume

JACKIE. LA VITA E LO STILE DI JACQUELINE KENNEDY ONASSIS

di Chiara Pasqualetti Johnson

pubblicata da White Star Editore 

Ora in libreria

PALAZZO MORANDO

via Sant’Andrea 6, Milano

In occasione di Bookcity Milano 

l’autrice Chiara Pasqualetti Johnson dialoga con Emanuela Mirabelli, photoeditor di Marie Claire Italia,

su una delle donna più ammirate del secolo scorso. A trent’anni dalla sua scomparsa. 

Dopo aver esplorato i mondi di icone femminili del XX secolo, come Coco Chanel Audrey Hepburn, Chiara Pasqualetti Johnson racconta ora la vita pubblica e privata di Jackie Kennedy Onassis nel volume fresco di stampa Jackie. La vita e lo stile di Jacqueline Kennedy Onassis. il libro si propone di celebrare una delle donne più ammirate del secolo scorso, che si è fatta apprezzare per la sua eleganza e che ancora oggi – nel 2024 si celebrano i 30 anni dalla sua scomparsa – rappresenta un punto di riferimento per le giovani donne del Terzo Millennio, un modello di indipendenza e fashion style divenuti ormai senza tempo. L’autrice accompagna il lettore in un viaggio particolareggiato che conduce a scoprire la vita della giovane americana, “Jackie”, emancipata, progressista, colta e curiosa della vita, a cui la Storia affidò un ruolo delicatissimo di moglie e solo dopo 1000 giorni giovane vedova del presidente americano JFK di cui proprio quest’anno si celebrano i 60anni dalla sua morte.
“Era una delle persone più famose del mondo, venne perseguitata dalla stampa e ritratta in migliaia di fotografie, eppure è rimasta un’anima misteriosa, inafferrabile – racconta l’autrice – ed era sempre sotto i riflettori. Ma la sua vera personalità traspare solo in controluce dalle immagini e ancora oggi resta una delle donne più enigmatiche di sempre. Per questo abbiamo scelto di intitolare questo talk Davanti e dietro l’immagine. Insieme a Emanuela Mirabelli sveleremo le storie nascoste dietro scatti divenuti iconici e le ragioni del fascino senza tempo dei suoi magnetici ritratti. Sarà un appassionante racconto “al femminile” che nasce dalla fotografia per proseguire con aneddoti e curiosità non svelate celate dietro a molte delle immagini raccolte in questo libro”. Nata e vissuta in un’epoca patriarcale, seguendo una profetica frase pronunciata da ragazzina: “Non sarò mai una semplice casalinga”, Jackie – che prima di sposarsi con JFK era già una fotoreporter per il Washington Times-Herald – è rimasta fedele alla promessa ed è diventata co-protagonista degli uomini forti e potenti a cui si è affiancata per amore (intenso, sempre). “Eppure, nessuno di loro – commenta Chiara Pasqualetti Johnson – l’ha mai messa in ombra. A essere passata alla storia è soprattutto lei, con la sua personalità e il suo stile inconfondibile”.
 Idee chiare e “progressiste” (che anticipavano le conquiste femminili e sociali dei decenni successivi), Jacqueline Kennedy Onassis è soprattutto – ed è questo il motivo che la rende una role&style model al femminile – volitiva e dalla forte personalità. “Non aveva certo la bellezza sensazionale della sua rivale Marilyn Monroe, eppure l’indimenticabile ‘stile Jackie’ ha acceso, anzi infiammato, le tendenze della moda. Ogni elemento del suo guardaroba rappresenta un classico senza tempo. Sembrano frivolezze, invece sono la dimostrazione della sua forza e di come sia sempre possibile uscire dall’ordinario e fare della propria vita qualcosa di eccezionale”.  il libro può essere sfogliato come un coffee-table book, lasciandosi rapire dagli splendidi ritratti, oppure può essere letto pagina dopo pagina, in un rimando continuo tra parole e immagini che permette di soddisfare immediatamente la curiosità di vedere come fosse l’abito che viene descritto nella pagina accanto, o che aspetto avessero le persone di cui si parla in quel capitolo “seguendo con lo sguardo l’evoluzione della vita e lo stile di una donna meravigliosa, che ha saputo cambiare nel tempo restando sempre fedele a se stessa”.Andy Warhol nel suo studio di New York, davanti alle serigrafie della serie dedicata a Jackie KennedyCOMUN

Unicoop Tirreno guarda al futuro e lancia “Innovation4Retail”, per selezionare e supportare le idee più innovative e sostenibili per il Retail.

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Fino al 21 gennaio, call aperta a startup o PMI dei settori tecnologia, servizi, FoodTech, AgriTech ed economia circolare.

Le aziende vincitrici potranno accedere al fundraising sulla piattaforma Doorway e collaborare con Unicoop Tirreno.

Partner dell’iniziativa Doorway e Retex.

Presentata oggi a Livorno la prima edizione di “Innovation4Retail”, l’iniziativa lanciata da Unicoop TirrenoDoorway e la MarTech company Retex con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo di nuove soluzioni per il settore Retail, favorendo la crescita del territorio e l’economia locale, attraverso la selezione delle idee imprenditoriali più innovative e sostenibili, che avranno la possibilità di accedere al fundraising.

Alla call, aperta fino al 21 gennaio 2024, potranno candidarsi startup e PMI che abbiano sviluppato una soluzione innovativa e ad alto contenuto tecnologico, con almeno un prodotto o un servizio già attivo sul mercato.

La selezione è rivolta alle aziende del territorio iscritte alla sezione speciale del Registro Imprese, con sede o connessione dimostrabile nelle Regioni Toscana, Lazio e Umbria, con preferenza nelle province dov’è presente Unicoop Tirreno, quali Massa Carrara, Lucca, Livorno, Grosseto, Viterbo, Roma, Frosinone, Terni.

Le imprese dovranno appartenere ai settori della tecnologia, con particolare impegno nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie applicate al ciclo produttivo del Consumer Retail, dei servizi, o del cosiddetto FoodTech e AgriTech, con focalizzazione sulla innovazione tecnologica del comparto. Costituirà un importante elemento di valutazione nella selezione delle candidature l’adesione ai principi base dell’economia circolare, ossia il ricorso ai processi di riutilizzo, riduzione degli sprechi e riciclo.

Le aziende dovranno altresì aderire a principi valoriali analoghi a quelli fondanti di Unicoop Tirreno, quali solidarietà, sostenibilità, cultura del territorio e tutela del potere d’acquisto.

Le startup o PMI vincitrici verranno selezionate entro il primo trimestre 2024 e potranno accedere al fundraising tramite la piattaforma di Venture Investing Doorway, con un potenziale ticket di investimento a partire da 200.000 euro. La raccolta sarà aperta alla community di investitori di Doorway e ai soci di Unicoop Tirreno che ne abbiano i requisiti. Le realtà selezionate saranno inoltre previlegiate nell’eventuale avvio di collaborazioni direttamente con Unicoop Tirreno. 

Le aziende saranno selezionate sulla base della soluzione innovativa e ad alto contenuto tecnologico presentata, lo stadio di avanzamento del progetto, la qualità e completezza del team imprenditoriale, la dimensione dell’opportunità di mercato, la solidità e scalabilità del modello di business, le potenzialità ESG, la coerenza con gli obiettivi fissati nella call di Unicoop Tirreno.

“Innovation4Retail” si avvale del supporto di una rete di partner prestigiosi e impegnati nell’innovazione, tra cui Rigel Venture, Nana Bianca, Italian Tech Alliance, Buono&Partners, Innovup e Hi!Founders. Questi partner contribuiranno con risorse e competenze preziose per supportare la call.

Per ulteriori informazioni sull’iniziativa si prega di visitare il sito web ufficiale: innovation4retail.org

“Unicoop Tirreno crede in questo progetto, che punta a selezionare e premiare le idee migliori, provenienti dal territorio e applicate al Retail. Innovation4Retail ci permetterà sia di innovare il nostro servizio e l’attività che svolgiamo, sia di sostenere gli imprenditori più meritevoli. La Cooperativa, in linea con i suoi valori, è da sempre attenta a fornire i migliori prodotti e servizi, a sostenere le comunità e le realtà locali con le quali lavoriamo, contribuendo così allo sviluppo del territorio. Questa iniziativa rappresenta in concreto il nostro impegno in questa direzione”, dichiara Piero Canova, Direttore Generale di Unicoop Tirreno.

Doorway è orgogliosa di collaborare con Unicoop Tirreno e Retex per il lancio di ‘Innovation4Retail’, un progetto strategico che promuove l’innovazione e la sostenibilità nel settore Retail. L’impegno quotidiano di Doorway è rivolto a rafforzare il ruolo di investitori e imprenditori nella creazione di un’economia innovativa: siamo fermamente convinti che insieme abbiamo il potere di plasmare un futuro migliore per la nostra società. Questa iniziativa è un’opportunità straordinaria per le startup e le PMI più innovative di realizzare il proprio potenziale. Non vediamo l’ora di collaborare con l’azienda che verrà selezionata, offrendo l’accesso alla nostra community di investitori e ai soci di Unicoop Tirreno attraverso il fundraising sulla nostra piattaforma di Venture Investing”, afferma Antonella Grassigli, CEO e Founder di Doorway.

“Come Retex siamo entusiasti di poter affiancare attivamente Unicoop Tirreno e collaborare con Doorway nel sostenere ‘Innovation4Retail’, un’iniziativa che richiama molti dei valori propri del nostro DNA di Società Benefit: la valorizzazione delle idee, la promozione dello sviluppo tecnologico, l’attenzione alle potenzialità delle realtà imprenditoriali più innovative e virtuose, la conseguente ricaduta positiva sulla comunità civile. Crediamo che impegnarsi per un’economia sostenibile sia un imperativo irrinunciabile per qualsiasi soggetto economico che voglia fare impresa oggi, e che nel Retail, come anche in tutti gli altri settori, si possa contribuire concretamente e fare la differenza grazie alle grandi opportunità offerte dalla innovazione tecnologica”, commenta Fausto Caprini, CEO di Retex.

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Unicoop Tirrenoè una cooperativa di consumatori fondata nel 1945 a Piombino (LI). È presente con 100 punti vendita in Toscana, Lazio ed Umbria ed è una delle sette grandi cooperative di consumo italiane, sotto l’insegna Coop, con circa 540mila soci e 3.500 dipendenti di cui oltre il 90% a tempo indeterminato.

La principale missione di Coop è quella di offrire a soci e consumatori prodotti e servizi alle migliori condizioni di mercato coniugando l’attenzione alla convenienza, qualità e sicurezza dei prodotti con una cultura d’impresa socialmente responsabile e valorizzando i rapporti locali.

Il cuore dell’offerta dei punti vendita è rappresentato dai prodotti Coop, recentemente rinnovati ed arricchiti: un’offerta di qualità controllata, etica e con un prezzo inferiore rispetto a quello delle grandi marche.

Le 22 Sezioni soci, formate da soci volontari eletti dai soci, realizzano in ogni territorio iniziative di solidarietà, educazione al consumo, promozione della cultura, difesa della legalità, dei diritti e dell’ambiente con benefici per i soci e per la comunità.

Doorway Spa Società Benefit (doorwayplatform.com)è una fintech italiana innovativa operante nel Venture Capital, che abilita l’investimento diretto in questa asset class da parte di investitori privati e corporate, attraverso una piattaforma tecnologica autorizzata Consob. Doorway propone alla sua comunità di investitori un numero altamente selezionato di startup e scaleup, italiane e internazionali, valutate secondo i criteri utilizzati dal Venture Capital e, tra pochi in Italia, in base all’impatto sociale e alla sostenibilità. Operativa dal 2019, Doorway ha veicolato investimenti per oltre 25 mln di euro su 37 aziende innovative, di cui più della metà a leadership femminile o con significativo impatto sociale o ambientale. Doorway collabora con club di business angel, acceleratori, incubatori, VC Italiani e internazionali e con advisor finanziari specializzati nella quotazione all’European Growth Market, con l’obiettivo di favorire il rapido sviluppo delle startup investite ed accelerare la creazione di valore per gli investitori.

Retex è la MarTech company che promuove e accelera le connessioni tra brand e stakeholder, accompagnando le aziende nella transizione verso un nuovo significato di Retail, grazie a un approccio progettuale basato su un blend di innovazione, tecnologia, data intelligence & automation, creatività, consulenza, marketing e comunicazione.

L’offerta integrata di servizi e soluzioni per il Retail di Retex interessa diversi mercati, dal Consumer Retail al Food&Beverage, dal Fashion&Luxury al Direct-to-Consumer, passando per una approfondita esperienza sul mercato cinese e nella industry Healthcare&Pharma.

Fondata nel 2010, con headquarters a Milano, Retex opera attraverso 12 filiali, tra Italia, Barcellona, Londra e Shanghai, e può contare sulla collaborazione di quasi 600 professionisti, provenienti da 32 nazioni.

In progressiva e costante crescita dalla sua nascita, Retex ha chiuso il 2022 a quota 91 milioni di euro di ricavi e 9,4 milioni di Ebitda. www.retexspa.com

La Protezione Civile della Misericordia di Empoli si mobilita per l’emergenza maltempo

Volontari e mezzi impegnati a Empoli, Stabbia, Campi Bisenzio e Montemurlo per portare aiuto e supporto alla popolazione

L’emergenza maltempo che nei giorni scorsi ha devastato intere aree della nostra Toscana ha richiesto un significativo intervento della Protezione Civile nazionale, e ancora oggi continua a impegnare personale su vari fronti per ripristinare la normalità dopo l’alluvione: tra le forze in campo anche la Protezione Civile della Misericordia di Empoli con ben 49 volontari e 9 automezzi.

Come accade sempre davanti a situazioni emergenziali il sistema di Protezione Civile si è subito attivato per fronteggiare le criticità causate dall’eccezionale maltempo, un lavoro incessante che il personale sta portando avanti da giovedì 2 novembre per fornire soccorso, supporto e aiuto concreto alle popolazioni colpite.

I volontari della Protezione Civile della Misericordia di Empoli hanno messo a disposizione mezzi specializzati, come fuoristrada, pompe idrovore, mezzi attrezzati e pulmini, per offrire soccorso nei comuni di Empoli, Stabbia, Campi Bisenzio e Montemurlo. Le principali attività svolte comprendevano l’aspirazione dell’acqua, l’assistenza alla popolazione oltre alla pulizia ed evacuazione degli scantinati allagati. Inoltre nella giornata di sabato, 4 novembre, i volontari empolesi sono stati attivati per un’importante operazione DISEVAC (Evacuazione delle Persone Fragili) nel comune di Montemurlo, qui oltre al personale è stata inviata un’ambulanza e un minibus dedicato al trasporto persone.  

Questa emergenza meteo ha messo in evidenza, ancora una volta, la necessità di disporre di personale ben addestrato per gestire situazioni critiche sia a livello locale sia nazionale.  Alessandro Mammoli, Capo servizio della Protezione Civile della Misericordia di Empoli ha elogiato l’instancabile dedizione dei volontari e allo stesso tempo ha sottolineato l’esigenza di una formazione specifica per affrontare situazioni di emergenza.

“Un grazie va prima di tutto ai nostri preziosi volontari che con instancabile dedizione si sono mobilitati in questa situazione così critica. La formazione e la loro volontà di far parte della protezione civile hanno reso possibile una gestione della situazione di totale emergenza con grande impegno e prontezza. La Protezione Civile è un sistema complesso che agisce sull’intero territorio nazionale: dai vertici si dirama nelle realtà più piccole per passare in modo rapido all’azione con mezzi e squadre. Anima vitale di tutto sono i volontari, che sono formati per avere la preparazione adeguata ad affrontare complesse situazioni di emergenza. Come Protezione Civile siamo costantemente attivi per formare e accogliere sempre nuovi volontari; il corso base di protezione civile attivo in questo momento coinvolge oltre 50 partecipanti, uomini e donne, che si stanno preparando a fronteggiare situazioni di emergenza con tempestività e competenza”.

Per coloro che fossero interessati a partecipare ai corsi di formazione gratuiti della Protezione Civile è possibile rivolgersi alla Misericordia di Empoli, via Cavour 32 a Empoli, scrivere a protezionecivile@misericordia.empoli.fi.it o chiamare lo 0571 7255.

FAREARTE – EATPRATO WALKING

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Un altro tour alla scoperta di Prato, attraverso le fontane del centro storico. 
Sabato 11, ore 15,30 nell’ambito della rassegna EAT PRATO WALKING la visita guidata organizzata dall’Associazione Culturale FareArte, avrà come tema “I luoghi dell’acqua”: itinerario alla scoperta delle fontane del centro storico.
L’acqua, oltre che elemento indispensabile per la vita, e risorsa energetica fondamentale per lo sviluppo economico e manifatturiero di Prato,  attraverso la costruzione di fontane diventa espressione di tecnologia e di sviluppo sociale, economico ed artistico delle città. In questi tragici giorni in cui l’acqua è stata causa di devastazioni e lutti, ma allo stesso tempo è venuta a mancare dai rubinetti proprio dove ha fatto i maggiori danni, il tema è più che mai attuale. 

Dopo il recente restauro che ha riportato la fontana del Pescatorello in piazza del Duomo al suo originario candore marmoreo, andremo alla scoperta di questi monumenti che arricchiscono l’arredo cittadino e che sono accentro di un piano di recupero che coinvolgerà nel tempo le principali fontane storiche del centro.
Al termine della passeggiata, delizieremo il palato con la prelibata Pesca di Prato e di una bevanda calda della Pasticceria Nuovo Mondo.

Ritrovo: Piazza San Francesco, presso la Fontana dei Delfini. Quota di partecipazione: 15 €, comprensiva della degustazione.
Distanza del percorso: circa 1,5 Km in piano. 
A cura di Associazione Culturale Fare Arte APS. 

Info e prenotazioni: tel. 335 5312981 segreteriafarearte@gmail.com

Il presidente della Toscana ha illustrato il quadro complesso delle azioni già in corso e degli interventi da programmare

di Ufficio Stampa CRT

Firenze – Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha tenuto questo pomeriggio, martedì 7 novembre, un’informativa al Consiglio regionale sulla situazione che si è determinata a seguito degli eventi alluvionali dei giorni scorsi e che lo vede incaricato quale commissario delegato per l’emergenza. E ha chiesto un ulteriore minuto di raccoglimento prima di diffondersi nell’illustrazione di un quadro ancora in divenire.

Giani è partito da un’accorata descrizione della “vastità di quello che è accaduto, gli eventi calamitosi che hanno coinvolto la Toscana, con la caduta d’acqua che in quelle sei-sette ore si è riversata nelle zone più colpite. Eventi che hanno superato la misura di quanto accadde nel 1966”. Da Livorno, “dove con il sindaco Salvetti abbiamo valutato che per fortuna sono stati eseguiti i lavori che hanno stombato il Rio Maggiore, il Rio Ardenza, altrimenti ci saremmo trovati agli stessi effetti del 2017; a Pontedera, San Miniato, Cerreto Guidi, Stabbia, fino al Monte Albano, a Lamporecchio, dove sono morte due persone. E poi a Quarrata, Agliana, Montale, Figline di Prato, dove in queste ore è stata trovata l’ottava vittima, con la furia del Bardena, e ancora a Prato, Montemurlo col torrente Bagnolo, e la parte bassa della provincia di Prato, a Seano, dove il torrente Furba, un rigagnolo, ha formato un lago. Fino all’allagamento di Campi Bisenzio, con il 68 per cento della popolazione colpita. Chi va fuori sono soprattutto gli affluenti del Bisenzio – ha ricordato il presidente –: il torrente Marina da una parte e dell’altra il Marinella”. Un’alluvione che ha come protagonisti “non l’Arno, che non raggiunge neppure il livello di guardia, non il Bisenzio in sé, ma i piccoli affluenti, il reticolo minore fatto di rii e torrenti”. Cinque le province toscane più duramente colpite, “quelle che hanno subito danno tanto forti ed evidenti” e sono oggetto della prima ordinanza di emergenza nazionale, “che potrà però essere successivamente integrata e potrebbe interessare altre due province, Lucca e Massa, sulla base di documentazioni più dettagliate”.

Il presidente conferma in Aula di aver “trovato subito la disponibilità di Curcio, per la Protezione civile, e del ministro Musumeci”. E valuta positivamente “il comportamento degli esponenti del governo a partire dalla presidente Meloni, che ringrazio. In tutti loro ho trovato correttezza”. Richiama “il costante scambio di messaggi con il ministro Salvini”. Quindi rinnova il ringraziamento al “presidente della Repubblica Mattarella, così come ai leader politici nazionali: in tutti ho riscontrato sensibilità e correttezza”. Si rivolge ai consiglieri regionali: “Sento uno spirito costruttivo da parte di tutti voi – dice Giani –. Da uomini delle istituzioni dobbiamo dimostrare di saper essere vicini e fornire il sostegno alla popolazione. Dobbiamo essere presenti nei Comuni. Dal centro operativo di via di Novoli abbiamo compiuto una funzione di coordinamento, la tempestività dell’azione è stata forte”. Ricorda “i quaranta funzionari a disposizione di Massini (direttore difesa del suolo e protezione civile, ndr), coordinati dall’assessora Monni. Poi è stato fondamentale il volontariato organizzato. E voglio ringraziare le forze dell’ordine, carabinieri, polizia, l’esercito che si è sin dall’inizio coordinato con noi, fino alle imprese attrezzate per il soccorso”.

Giani passa quindi a delineare le misure e gli interventi: “Non c’è solo l’alluvione, ma a Vernio e a Vaiano c’è stato un tale numero di frane che non so quando si potrà ripristinare tutto. Oggi dobbiamo mostrare forza, nella necessità di essere vicini ad un’area così vasta. C’è il problema dei rifiuti, sarà un’impresa lo smaltimento. C’è la necessità di rendere Alia collettore unico delle ditte di spurgo, l’abbiamo fatto con un’ordinanza. Si dovrà accedere con tariffe agevolate all’utilizzo dell’acqua che ora servirà per ripulire gli ambienti”.

Quanto all’incarico di commissario: “I poteri che ho portano a identificare coloro su cui è possibile operare subito, popolazione e attività produttive. Le prime misure economiche di immediato sostegno nei confronti dei nuclei familiari con contributo massimo di 5mila euro; per la ripresa di attività economiche e produttive con un contributo massimo di 20mila euro ad una singola attività; contributi per abitazioni danneggiate in tutto o in parte con contributo da 400 a 800 euro, a seconda della composizione del nucleo familiare”. Si tratta di risorse “per complessivi 5milioni. Ho intenzione di spenderli attraverso un lavoro di ricognizione che devono fare i Comuni. Documenteremo anche l’esigenza di una cifra superiore ai complessivi 5milioni, c’è la disponibilità del governo, mi ha confermato Curcio”. Poi ci sono “le ordinanze di somma urgenza, che rientrano nell’ambito delle mie funzioni di commissario, a cominciare dal ripristino strade, ponti collassati. Entro 30 giorni dovrò presentare una relazione al ministero ed entro 90 giorni dovrò presentare un piano più strutturato relativo alle opere necessarie”.

“All’inizio avevo chiesto che nella dichiarazione di emergenza nazionale ci fossero anche le province di Lucca e Massa – aggiunge Giani, che con l’informativa risponde anche a un’interrogazione presentata dal gruppo della Lega –: devo dire che Curcio e Musumeci mi avevano dato la disponibilità. Il giorno dopo è emerso che le province immediatamente interessate erano cinque, ma per le altre due non hanno detto no: chiedono che vengano forniti elementi più motivati perché possa essere integrata l’ordinanza. Se questi elementi verranno offerti, l’ordinanza per le cinque province può diventare per sei o sette”.

Il presidente della Toscana ha voluto ringraziare anche le tante Regioni che ci hanno subito dato sostegno: Emilia-Romagna, Puglia, Liguria, Piemonte, Lazio, Campania, Friuli, Lombardia”. E ai consiglieri regionali: “Avete tutta la mia delega, è il momento di agire per il bene delle nostre comunità. Non è vero che la politica è respinta dalla gente. Ho trovato un senso di rispetto che non dobbiamo tradire”.

(testo a cura di Sandro Bartoli)

Durante il dibattito sull’informativa del presidente della Giunta regionale Eugenio Giani sul maltempo, il capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Torselli ha aperto il suo intervento raccontando un evento che lo ha colpito personalmente: “Non mi è facile parlare con distacco di quando accaduto, la sera di giovedì ero a Lucca per una riunione di partito e ho fatto quello che facciamo tutti, guardare il cellulare. E tra le foto di esondazioni e disastri nel pratese, c’era quella della casa dei miei genitori”. “Ho scelto fino a ora la strada del silenzio – ha proseguito – non so se esistono delle colpe, ma verrà il momento giusto per affrontarle. So che ho cercato l’assessore Monni, cercando di disturbarla il meno possibile e mi ha risposto sempre dal campo, dove è stata senza dormire giorno e notte e le va riconosciuto il massimo impegno”.

“Abbiamo come partito scelto la via del silenzio, ma stare zitti non significa non rispondere alle tante domande dei cittadini, dai colori dell’allerta al coordinamento della protezione civile. Sulle responsabilità farà chiarezza la magistratura di Prato e Pistoia che è già al lavoro, ma noi come partito, e speriamo di non essere da soli, terminata l’emergenza chiederemo una commissione di inchiesta sull’accaduto e su quello che avremmo potuto fare per evitare che possa riaccadere. Passata l’emergenza la politica dovrà rispondere ai cittadini in maniera seria”.

“Non dimentichiamoci – ha poi concluso – dei nostri concittadini che non avevano superato l’emergenza, come il caso del Mugello. Hanno avuto danni meno gravi di Campi Bisenzio, ma è proprio il caso di dirlo per loro è piovuto sul bagnato”.

Maurizio Sguanci di Italia Viva ha raccontato la sua esperienza personale: “Da cittadino ho unito le mie braccia a quelle dei residenti a Campi Bisenzio, la maggior parte giovani. Siamo terra dei campanili ma anche quella dove nasce l’assistenza dei derelitti e gli abbandonati. Devo dire che la risposta è stata straordinaria”. Poi ha chiesto un intervento per gestire queste emergenze in futuro: “Serve un piano per le casse di espansione anche per i torrenti e vanno identificate subito le aree e le risorse necessarie. Mentre i grandi fiumi, già dotati di casse di espansione, hanno tenuto benissimo”. Sguanci che concludendo l’intervento si è chiesto come mai durante tre giorni a Campi Bisenzio “non abbia mai visto un militare impegnato nelle operazioni di soccorso”.

Il capogruppo di Forza Italia Marco Stella ha ringraziato il Governo per i ristori offerti e in particolare il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani per la sua visita a Prato. Poi ha aggiunto: “Va bene la gestione dell’emergenza, ma io vorrei capire cosa è accaduto prima, perché c’era allerta gialla e nemmeno arancione, per i temporali e arancione per le mareggiate sulla costa.

Mai l’allerta rossa. Si tratta di un sistema da rivedere, un tema che la politica dovrà affrontare presto”. “Non capisco poi – ha aggiunto – perché ci siano arrivati messaggi di allerta sui cellulari per un’esercitazione e non siano stati usati in questa situazione. È necessario poi capire come si sia attivato il sistema di intervento della Protezione civile”.

Secondo Stella “alcuni interventi del consorzio di bonifica che sono stati ritardati, fatti oggi avrebbero evitato qualche esondazione. E per questo è necessario un approfondimento fatto con schiettezza e correttezza su allerte, finanziamenti e piano regionale di gestione dei rischi”.

Federica Fratoni del Partito democratico ha voluto ringraziare i volontari che “sono un braccio operativo fondamentale per la Protezione civile” e ha aggiunto “facciamola la commissione di inchiesta. Sarà un momento di approfondimento su cosa ha funzionato e cosa non ha funzionato. Tutto si può sempre migliorare e lo dobbiamo alle vittime. Però questo sistema è una ricchezza per la nostra Regione e si è evoluto nel tempo per merito di tanti cittadini che si danno da fare tutti i giorni, facendola diventare un fiore all’occhiello a livello nazionale”.

Sul sistema dell’allerta ha spiegato che “con i colori non cambia il livello di pericolosità, perché un’allerta è un’allerta, ma l’oggetto che viene attenzionato, che nel caso nel colore rosso sono i grandi fiumi, mentre l’arancione riguarda il reticolato secondario. Anche facendo tutte le casse di espansione del mondo e alzando gli argini il rischio zero non esite. È stato un evento così estremo, ma oramai frequente, e questo è l’elemento di novità, e noi dovremo aggiornare i nostri modelli matematici. La Toscana ha un documento difesa del suolo ricco di progetti che hanno bisogno di recuperare le risorse e penso prima di tutto al Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma serve anche una pianificazione urbanistica diversa dei nostri territori”. La consigliera Fratoni ha chiuso il suo intervento auspicando che il distretto tessile dopo i danni subiti riparta subito senza abbassare il livello di attenzione nelle prossime settimane e dando risposte concrete ai cittadini e alle imprese”.

Per il consigliere regionale della Lega Massimiliano Riccardo Baldini “siamo di fronte a una vicenda che ha colpito duramente le famiglie ed imprese su territorio toscano e c’è la sinergia di tutte le parti per risolvere le problematiche create. Ma credo sia necessario fare chiarezza sulle normative”. Sulla interrogazione presentata sulla calamità naturale che ha colpito la costa toscana e in particolare le località di Torre del Lago Puccini (LU), la Versilia e l’Alta Toscana il consigliere Baldini ha detto “di non essere stato assolutamente soddisfatto dalle risposte del presidente Giani”.

Sulla gestione dell’emergenza nelle due province duramente colpite dal maltempo di Lucca e Massa Carrara e non inserite nel decreto sullo stato di emergenza nazionale Massimo Riccardo Baldini ha spiegato che “le risorse per intervenire possono arrivare dallo stato di emergenza dichiarato dal presidente Giani per tutta la Regione aiutando i balneari e le imprese commerciali duramente colpiti. Gli strumenti li abbiamo già a livello regionale e sfruttiamoli subito. Penso a Torre del Lago dove ci sono stati importanti danni, dove ci sono famiglie anche con disabili che sono state sfollate, dove ci sono situazioni di grandi difficoltà per i tetti completamente scoperchiati, ma penso anche ad altre località che hanno subito danni prima del 2 novembre.

Io credo che alla luce di quello che era successo il 30 e il 31 di ottobre siamo arrivati in ritardo. Ora è fondamentale utilizzare le risorse che abbiamo a partire dalla terza variazione di bilancio”.

Il Portavoce dell’opposizione Marco Landi ha ricordato le alluvioni che nel corso degli anni hanno colpito duramente la Toscana come nel caso di Campo nell’Elba, per me ha detto “è fondamentale non ripetere gli errori che sono stati fatti in passato. Dobbiamo aiutare i cittadini una volta finita l’emergenza a compilare i moduli a rapportarsi con l’amministrazione comunale, per poter usufruire dei fondi messi a disposizione. Il problema è che capita spesso che solo una parte dei cittadini che hanno subito danni materiali accedano ai servizi dati dai comuni. In questo caso la Regione Toscana potrebbe dare un supporto di coordinamento prima di tutto sulla trasparenza di quella che può essere l’accessibilità. È anche fondamentale il ruolo della Protezione civile sui territori anche perché tanti piccoli comuni non hanno le forze per fare fronte alle richieste dei cittadini. A questo si aggiunge che spesso il ritorno economico arriva dopo anni”.

L’altro tema è quello delle banche e io vorrei che “dal prossimo mese il presidente Giani possa garantire che venga sospeso il pagamento per le rate dei mutui non solo per chi ha l’inagibilità totale di case e attività commerciali, ma magari possa inserire anche quella parziale. E poi servirebbe anche un controllo su quello che gli istituti bancari fanno. Per quanto riguarda le opere infrastrutturali vorrei che il ripristino fosse completo, con interventi finanziabili realmente e che vadano a buon fine”. Marco Landi ha concluso il suo intervento specificando che “per quanto riguarda la presenza delle Forze Armate sul territorio, l’Esercito era a Prato il 4 novembre”.

(testo a cura di Emmanuel Milano)

Dopo l’informativa tenuta dal presidente della Giunta regionale Eugenio Giani e la prima parte del dibattito sulla situazione in Toscana a seguito degli eventi alluvionali dei giorni scorsi, che si sono tenuti ieri sera in Consiglio regionale, questa mattina la seduta di Aula è proseguita con gli interventi dei consiglieri.

Silvia Noferi (M5S) ha sottolineato come la frequenza in cui eventi atmosferici estremi si verificano si sia intensificata e come ormai non si tratti non più di eccezionalità quanto purtroppo di norma. “A Campi ci sono state alluvioni nel 1924, 1966, 1991 e nel 2023, e questo a detta di chi ha vissuto le precedenti è di gran lunga l’evento peggiore” ha detto la consigliera, secondo la quale “purtroppo dal presidente Giani non abbiamo saputo nulla che non avevamo già saputo dai giornali o andando sul posto”. “A noi non risulta che sia tutto sotto controllo come ci è stato detto – ha proseguito -, bensì che mancano pompe per portare via l’acqua, che cumuli di rifiuti sono mischiati alle auto alluvionate che devono essere spostate, che Alia non sta lavorando h24 e che c’è una fila di camion davanti al solo sito messo a disposizione per i rifiuti”. Ancora, “è evidente che alcuni argini sono crollati perché non erano stati rinforzati”. “E’ l’ora – ha concluso la consigliera – che ognuno faccia la propria parte senza rimpalli di responsabilità”.

Elisa Tozzi (Fratelli d’Italia) ha detto di temere che gli eventi dei giorni scorsi abbiano un forte impatto sul versante socio-economico. “Dobbiamo tutti interrogarci su quello che è stato fatto e su quello che non è stato fatto – ha commentato – ricordandoci che solo pochi mesi è stato colpito l’Alto Mugello e che in quelle aree siamo ancora lontani da un ritorno alla normalità. La Toscana è un territorio molto fragile, ce lo dice anche l’Irpet che ha fatto un focus sugli investimenti e sui punti di criticità. Forse abbiamo investito molto in interventi non consoni e non siamo stati in grado di progettare ed agire con rapidità. Abbiamo il dovere di non farci trovare impreparati, serve una riflessione approfondita per dare risposte a temi cruciali. Altrimenti, che lasceremo ai nostri giovani, solo aree devastate?”.

Luciana Bartolini (Lega) ha riportato che la situazione nella provincia di Pistoia, da cui proviene, “è drammatica”. “Ci sono enormi quantità di rifiuti e quantità di fango nelle abitazioni – ha spiegato – nonostante l’intervento lodevole di tanti giovani volontari. I danni al settore del vivaismo per adesso non sono calcolabili, perché non si capisce quante piante riusciranno a sopravvivere. I nostri sono territori fragilissimi, e la situazione è peggiorata dalla cementificazione selvaggia”. “Con questo quadro – ha concluso la consigliera – la prima arma di difesa è la conoscenza del territorio. Gli avvertimenti di Ispra dati a maggio sono caduti nel vuoto, non è stato fatto nulla. Dobbiamo imparare e prevenire e non a ricostruire”.

Vittorio Fantozzi (Fratelli d’Italia) ha commentato come, riguardo a una commissione d’inchiesta, il ruolo debba essere anche quello di “adeguamento” alla realtà dei fatti. “C’è un evidente scollamento tra quello che percepisce la popolazione, la reazione dei cittadini e gli interventi della Protezione civile” ha detto. Secondo Fantozzi “siamo molto indietro, stiamo perdendo la battaglia contro gli eventi climatici estremi”. Il consigliere ha ricordato che è stata presentata tempo fa una mozione sull’adeguamento delle app per l’emergenza, e una proposta di legge sulla preparazione dei giovani volontari, dopo i 18 anni, per gli interventi di Protezione civile. “Sarebbe utile poter contare su personale volontario formato specificamente per interventi di emergenza come in questo caso” ha concluso.

Marco Niccolai (Pd), che pure rappresenta il territorio della provincia di Pistoia, ha ringraziato Giani “per averci messo la faccia e per essere sui territori” e ha parlato di “ore drammatiche che stiamo ancora vivendo”. Ha riportato scenari come quello della piazza di Quarrata “in cui i negozi sono stati svuotati dalla furia dell’acqua”, di aree artigianali e industriali totalmente sommerse, di aziende in ginocchio, di strade che sono diventate greti di fiume, del Montalbano colpito da numerose frane. Niccolai ha inoltre detto che la zona, oltre a piangere due morti a Lamporecchio, è stata doppiamente colpita perché la notte successiva sono esondati i fiumi Stella e Lagna. “Vedremo a lungo gli effetti di questo disastro – ha commentato – che rischia di impattare pesantemente sul tessuto produttivo e sulla tenuta occupazionale, perché molti imprenditori rischiano di non riaprire le loro attività”. A questa situazione, ha aggiunto Niccolai, “nessun ente territoriale, neppure la Regione, può fare fronte da solo”, additando come “stucchevoli” le polemiche lette sui giornali per la nomina del commissario. “Chi può essere più adeguato del presidente della Regione?” ha chiesto.

Secondo Irene Galletti (M5S) in questa fase il dibattito deve concentrarsi soprattutto sull’emergenza. “Ogni persona colpita deve essere aiutata efficacemente senza che ci siano cittadini di serie A e B, ci sono ancora zona isolate” ha detto, e ha proseguito raccomandando una riflessione sugli ospedali allagati, questa volta Prato e Pontedera. “Soprattutto per quello di Prato, costruito recentemente, qualcosa non ha funzionato nell’organizzazione” ha commentato -. “Dobbiamo gestire lo smaltimento dei rifiuti e far sì che non ci siano speculazioni per gli spurghi, garantire siti di stoccaggio e monitorare le falde freatiche, a rischio”.

Riguardo al futuro, anche secondo Galletti, dopo aver ignorato per decenni gli avvertimenti degli esperti, occorre evitare ogni cementificazione “e attuare una pianificazione territoriale, ormai essenziale”. Perché, si è chiesta citando alcuni esempi, si è fatto in quel modo il ripascimento della spiaggia di Marina di Pisa, si parla di aree per il nuovo aeroporto di Peretola in zone a rischio, così come per la stazione Foster e il nuovo palazzo della Regione a Novoli?. I soldi stanziati dalla Regione per le opere di manutenzione – ha infine osservato – non sono sufficienti. “Dal 2023 al 2025 risultano in atto 21 interventi per un totale di 59,4 milioni di euro in tutta la Toscana, non per 200 milioni come si è affermato”.

(testo a cura di Cecilia Meli)

Secondo Ilaria Bugetti (Pd), in questo momento deve prevalere uno spirito di collaborazione. “Dobbiamo approcciarci tutti insieme alle necessità del momento, ma con lo sguardo rivolto alla programmazione futura – ha detto – e fare in modo che questo evento straordinario, eccezionale, doloroso non passi senza cogliere l’opportunità di cambiare il nostro approccio alle grandi questioni. Non so se la commissione d’Inchiesta sia lo strumento giusto, mi piacerebbe però che fossimo in grado di fare, insieme alla Giunta, un’indagine e un approfondimento per capire quali sono gli strumenti da mettere in campo da subito. Oggi non ci sono solo le famiglie che chiedono aiuto, ma anche le imprese, che sono l’ossatura del nostro sistema toscano. Molti imprenditori hanno lavorato con i loro operai e i loro dipendenti per pulire il prima possibile e ripartire. La commissione Ambiente e territorio, che presiedo, è a disposizione per iniziare un lavoro straordinario con le associazioni di categoria per comprendere quali siano le loro esigenze più urgenti, ad esempio gli sgravi fiscali”.

Valentina Mercanti (Pd) ha affermato come in questi giorni “la Regione e la Protezione Civile abbiano dato un messaggio di tempestività, operatività e trasparenza”. “Adesso abbiamo a che fare con la disperazione di chi ha perso tutto e ha bisogno di ritrovare la fiducia – ha aggiunto – : perché ad essere colpite sono soprattutto le periferie, chi aveva il mutuo da pagare, chi già faceva fatica ad arrivare alla fine del mese. Abbiamo il dovere di stare loro vicino”.  Sulla polemica su chi dovrà essere il commissario ha aggiunto: “Mi auguro che sia il Presidente della Regione, che nei fatti gestirà comunque la ricostruzione: evitiamo dunque un’ulteriore figura che creerà solo altra burocrazia”. “Mi auguro – ha concluso – che tutti insieme si riuscirà a reperire le risorse che servono. I progetti ci sono, i piani nei Comuni anche, è questione di dare ad essi le gambe e metterle in pratica. Uniamo le forze, lavoriamo con spirito istituzionale e di collaborazione. Proviamo a scrivere una pagina di storia diversa, sono sicura che i cittadini apprezzeranno”.

 Francesco Gazzetti ha ricordato l’alluvione di Livorno del 2017 “che ho vissuto personalmente”. “In quell’occasione – ha affermato – aver costruito una strategia condivisa, aver trovato dei punti di incontro, aver messo insieme punti di vista politici diversi, è stato fondamentale. La realizzazione di una serie di opere nel mio territorio si è dimostrata fondamentale per far sì che le problematiche di questi giorni siano state di un’entità non paragonabile rispetto a quello che accadde nel 2017. E questo dipende da ciò che è stato fatto da questa Amministrazione regionale, dallo Stato e della Protezione civile”. “Eventi come questo – ha aggiunto – attraversano la vita delle nostre comunità: ricordo l’alluvione del 1966, Cardoso, l’alluvione in Alta Versilia. C’è una ricorrenza che si sta facendo troppo intensa: per questo spero che da parte del Governo e delle istituzioni europee ci sia una valutazione su come di rimodulare, nell’articolazione del Pnrr, alcuni tipi di intervento e, soprattutto, sulla possibilità di erogazione dei fondi per la riduzione del rischio idrogeologico. Infine credo che sia utile un approfondimento sul tema della gestione del sistema delle allerte: sulla sperimentazione a livello nazionale dell’IT-alert ad esempio, in capo al dipartimento della Protezione Civile, è necessario lavorare con grande speditezza. Spero che non si perda un’occasione”.

Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia) ha citato i dati Ispra secondo cui “la Toscana ha un rischio elevato per quasi l’8 per cento del territorio, quasi 1500 chilometri quadrati pari a 270mila persone, 65mila edifici, 28mila imprese, 1400 beni culturali”. “Si tratta – ha detto – di una dimensione enorme di rischio che richiederebbe, ha richiesto e richiederà ancora uno sforzo finanziario-progettuale di pianificazione incredibile”. Capecchi ha poi parlato della gestione della comunicazione: “E’ l’informazione che può evitare il formarsi di condizioni di rischio. In quelle ore e in quei giorni avrebbe prodotto più risultati una comunicazione istituzionale più efficace che utilizzasse strumenti innovativi come le chat, coinvolgendo tutti i consiglieri regionali, provinciali e comunali per veicolari i messaggi fondamentali, il primo dei quali avrebbe dovuto partire alle 18 di giovedì per dire alle persone di non uscire. Mentre i COC sono stati convocati tra le 20 e le 21, quando ci sono state le prime rotture arginali che in alcune zone come Quarrata e Montale si sono dilungate fino alla domenica mattina. Come ha funzionato l’informazione in tempo reale? La radio è stata utilizzata per raggiungere le persone? Bisogna ammettere che il meccanismo e la filiera non hanno funzionato perfettamente: per 48 ore, finché non sono arrivate le colonne mobili delle altre regioni siamo stati in grande difficoltà”. Capecchi ha infine puntato il dito sul funzionamento della centrale del 112 e sul sistema di allerta: “Cambiare da arancione o rosso non avrebbe cambiato la gravità di quanto successo, ma se andiamo a vedere la tabella rosso vuol dire conclamate rotture arginali, che è esattamente quello che stava succedendo. Quindi come ha funzionato l’informazione in tempo reale? Penso che la protezione civile possa e debba lavorare meglio e in maniera unitaria”.

(testo a cura di Angela Feo)

Diego Petrucci (FdI) non ha dubbi: “senza voler fare il negazionista sui cambiamenti climatici, la responsabilità più grossa degli episodi drammatici di questi giorni sta nel mancato intervento dell’uomo, sia sul fronte delle manutenzioni che di opere non fatte a dovere”. Ed il consigliere ha anche provato a dimostrarlo, partendo dagli interventi di messa in sicurezza del litorale pisano, che dovevano esser realizzati da anni, e dalla costruzione sbagliata di nuovi ospedali, che si allagano quando piove. Da qui la riflessione finale: “in questa Regione manca una strategia di piano, basta leggere la variazione di bilancio con tutti gli interventi spot”.

 Elena Meini (Lega), iniziando il proprio intervento con parole di cordoglio e vicinanza per i familiari delle vittime, per i tanti sfollati e le aziende in ginocchio, ha invitato i rappresentanti della politica ad essere seri, a non dare colpa al solo cambiamento climatico ma anche a prendersi ognuno le proprie responsabilità, “per far sentire i cittadini sicuri nelle loro case”. Secondo la consigliera molti i punti su cui riflettere: dalla Protezione civile ai Consorzi di Bonifica, passando dalla legge sulla difesa del suolo e dalle risorse a disposizione della Regione Toscana nel capitolo emergenze. Per Meini, inoltre, quando si fanno i sopralluoghi sui territori sarebbe opportuno rendere partecipi anche i consiglieri che vi abitano. Meini, infine, ha proposto di valutare i diversi interventi della variazione di bilancio, per dirottare le risorse di quelle rinviabili alle famiglie colpite, che aspettano risposte dal Governo ma anche dalla Regione Toscana.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Marco Casucci (Lega): “occorre ripensare tante cose ma non possiamo votare la terza variazione di bilancio, tutte le risorse per interventi, che non hanno carattere strutturale, devono andare ai cittadini e alle imprese danneggiati dall’alluvione; questa la sfida che lanciamo al presidente Eugenio Giani, accanto al grazie a tutti i volontari, anche se del terzo settore dobbiamo ricordarci sempre, non solo dopo eventi così drammatici”. Di fronte ad un vero e proprio “atto di guerra della Natura” che ha fatto paura ed ha causato tanti danni, accanto all’impatto inevitabile dei cambiamenti climatici, la politica – tutti i rappresentati delle istituzioni ai diversi livelli – deve interrogarsi sulle operazioni di adattamento, sugli insediamenti e sul progressivo consumo del suolo, sulle infrastrutture, ma soprattutto deve aiutare concretamente famiglie e aziende colpite, partendo dai territori.

Vincenzo Ceccarelli (Pd), ringraziando per il dibattito “ricco e pacato” ha parlato della comunicazione del presidente Eugenio Giani come di una testimonianza di impegno e conoscenza del territorio, insieme all’assessore Monia Monni e ai tanti uomini della Protezione civile e ai giovani volontari. E parlando da “osservatore non coinvolto” il consigliere ha affermato che la macchina dei soccorsi è scattata e, al di là del colore dell’allerta, che si basa su procedure tecniche, e alle tante riflessioni da fare – dagli investimenti per la prevenzione alla carta del rischio idrogeologico e sismico, passando dai piani di bacino – “ora è il momento della collaborazione istituzionale a tutti i livelli per rendere un po’ di giustizia a chi ha subito danni, non solo economici ma anche dell’anima”. Il presidente del Partito democratico ha infine concluso il proprio intervento augurandosi che Giani possa essere non solo Commissario per l’emergenza ma anche per la ricostruzione, soprattutto per la conoscenza del territorio.

(testo a cura di Paola Scuffi)

Maltempo: l’informativa del presidente Giani e il dibattito in Consiglio regionale

Il presidente della Toscana ha illustrato il quadro complesso delle azioni già in corso e degli interventi da programmare

Firenze – Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha tenuto questo pomeriggio, martedì 7 novembre, un’informativa al Consiglio regionale sulla situazione che si è determinata a seguito degli eventi alluvionali dei giorni scorsi e che lo vede incaricato quale commissario delegato per l’emergenza. E ha chiesto un ulteriore minuto di raccoglimento prima di diffondersi nell’illustrazione di un quadro ancora in divenire.

Giani è partito da un’accorata descrizione della “vastità di quello che è accaduto, gli eventi calamitosi che hanno coinvolto la Toscana, con la caduta d’acqua che in quelle sei-sette ore si è riversata nelle zone più colpite. Eventi che hanno superato la misura di quanto accadde nel 1966”. Da Livorno, “dove con il sindaco Salvetti abbiamo valutato che per fortuna sono stati eseguiti i lavori che hanno stombato il Rio Maggiore, il Rio Ardenza, altrimenti ci saremmo trovati agli stessi effetti del 2017; a Pontedera, San Miniato, Cerreto Guidi, Stabbia, fino al Monte Albano, a Lamporecchio, dove sono morte due persone. E poi a Quarrata, Agliana, Montale, Figline di Prato, dove in queste ore è stata trovata l’ottava vittima, con la furia del Bardena, e ancora a Prato, Montemurlo col torrente Bagnolo, e la parte bassa della provincia di Prato, a Seano, dove il torrente Furba, un rigagnolo, ha formato un lago. Fino all’allagamento di Campi Bisenzio, con il 68 per cento della popolazione colpita. Chi va fuori sono soprattutto gli affluenti del Bisenzio – ha ricordato il presidente –: il torrente Marina da una parte e dell’altra il Marinella”. Un’alluvione che ha come protagonisti “non l’Arno, che non raggiunge neppure il livello di guardia, non il Bisenzio in sé, ma i piccoli affluenti, il reticolo minore fatto di rii e torrenti”. Cinque le province toscane più duramente colpite, “quelle che hanno subito danno tanto forti ed evidenti” e sono oggetto della prima ordinanza di emergenza nazionale, “che potrà però essere successivamente integrata e potrebbe interessare altre due province, Lucca e Massa, sulla base di documentazioni più dettagliate”.

Il presidente conferma in Aula di aver “trovato subito la disponibilità di Curcio, per la Protezione civile, e del ministro Musumeci”. E valuta positivamente “il comportamento degli esponenti del governo a partire dalla presidente Meloni, che ringrazio. In tutti loro ho trovato correttezza”. Richiama “il costante scambio di messaggi con il ministro Salvini”. Quindi rinnova il ringraziamento al “presidente della Repubblica Mattarella, così come ai leader politici nazionali: in tutti ho riscontrato sensibilità e correttezza”. Si rivolge ai consiglieri regionali: “Sento uno spirito costruttivo da parte di tutti voi – dice Giani –. Da uomini delle istituzioni dobbiamo dimostrare di saper essere vicini e fornire il sostegno alla popolazione. Dobbiamo essere presenti nei Comuni. Dal centro operativo di via di Novoli abbiamo compiuto una funzione di coordinamento, la tempestività dell’azione è stata forte”. Ricorda “i quaranta funzionari a disposizione di Massini (direttore difesa del suolo e protezione civile, ndr), coordinati dall’assessora Monni. Poi è stato fondamentale il volontariato organizzato. E voglio ringraziare le forze dell’ordine, carabinieri, polizia, l’esercito che si è sin dall’inizio coordinato con noi, fino alle imprese attrezzate per il soccorso”.

Giani passa quindi a delineare le misure e gli interventi: “Non c’è solo l’alluvione, ma a Vernio e a Vaiano c’è stato un tale numero di frane che non so quando si potrà ripristinare tutto. Oggi dobbiamo mostrare forza, nella necessità di essere vicini ad un’area così vasta. C’è il problema dei rifiuti, sarà un’impresa lo smaltimento. C’è la necessità di rendere Alia collettore unico delle ditte di spurgo, l’abbiamo fatto con un’ordinanza. Si dovrà accedere con tariffe agevolate all’utilizzo dell’acqua che ora servirà per ripulire gli ambienti”.

Quanto all’incarico di commissario: “I poteri che ho portano a identificare coloro su cui è possibile operare subito, popolazione e attività produttive. Le prime misure economiche di immediato sostegno nei confronti dei nuclei familiari con contributo massimo di 5mila euro; per la ripresa di attività economiche e produttive con un contributo massimo di 20mila euro ad una singola attività; contributi per abitazioni danneggiate in tutto o in parte con contributo da 400 a 800 euro, a seconda della composizione del nucleo familiare”. Si tratta di risorse “per complessivi 5milioni. Ho intenzione di spenderli attraverso un lavoro di ricognizione che devono fare i Comuni. Documenteremo anche l’esigenza di una cifra superiore ai complessivi 5milioni, c’è la disponibilità del governo, mi ha confermato Curcio”. Poi ci sono “le ordinanze di somma urgenza, che rientrano nell’ambito delle mie funzioni di commissario, a cominciare dal ripristino strade, ponti collassati. Entro 30 giorni dovrò presentare una relazione al ministero ed entro 90 giorni dovrò presentare un piano più strutturato relativo alle opere necessarie”.

“All’inizio avevo chiesto che nella dichiarazione di emergenza nazionale ci fossero anche le province di Lucca e Massa – aggiunge Giani, che con l’informativa risponde anche a un’interrogazione presentata dal gruppo della Lega –: devo dire che Curcio e Musumeci mi avevano dato la disponibilità. Il giorno dopo è emerso che le province immediatamente interessate erano cinque, ma per le altre due non hanno detto no: chiedono che vengano forniti elementi più motivati perché possa essere integrata l’ordinanza. Se questi elementi verranno offerti, l’ordinanza per le cinque province può diventare per sei o sette”.

Il presidente della Toscana ha voluto ringraziare anche le tante Regioni che ci hanno subito dato sostegno: Emilia-Romagna, Puglia, Liguria, Piemonte, Lazio, Campania, Friuli, Lombardia”. E ai consiglieri regionali: “Avete tutta la mia delega, è il momento di agire per il bene delle nostre comunità. Non è vero che la politica è respinta dalla gente. Ho trovato un senso di rispetto che non dobbiamo tradire”.

(testo a cura di Sandro Bartoli)

Durante il dibattito sull’informativa del presidente della Giunta regionale Eugenio Giani sul maltempo, il capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Torselli ha aperto il suo intervento raccontando un evento che lo ha colpito personalmente: “Non mi è facile parlare con distacco di quando accaduto, la sera di giovedì ero a Lucca per una riunione di partito e ho fatto quello che facciamo tutti, guardare il cellulare. E tra le foto di esondazioni e disastri nel pratese, c’era quella della casa dei miei genitori”. “Ho scelto fino a ora la strada del silenzio – ha proseguito – non so se esistono delle colpe, ma verrà il momento giusto per affrontarle. So che ho cercato l’assessore Monni, cercando di disturbarla il meno possibile e mi ha risposto sempre dal campo, dove è stata senza dormire giorno e notte e le va riconosciuto il massimo impegno”.

“Abbiamo come partito scelto la via del silenzio, ma stare zitti non significa non rispondere alle tante domande dei cittadini, dai colori dell’allerta al coordinamento della protezione civile. Sulle responsabilità farà chiarezza la magistratura di Prato e Pistoia che è già al lavoro, ma noi come partito, e speriamo di non essere da soli, terminata l’emergenza chiederemo una commissione di inchiesta sull’accaduto e su quello che avremmo potuto fare per evitare che possa riaccadere. Passata l’emergenza la politica dovrà rispondere ai cittadini in maniera seria”.

“Non dimentichiamoci – ha poi concluso – dei nostri concittadini che non avevano superato l’emergenza, come il caso del Mugello. Hanno avuto danni meno gravi di Campi Bisenzio, ma è proprio il caso di dirlo per loro è piovuto sul bagnato”.

Maurizio Sguanci di Italia Viva ha raccontato la sua esperienza personale: “Da cittadino ho unito le mie braccia a quelle dei residenti a Campi Bisenzio, la maggior parte giovani. Siamo terra dei campanili ma anche quella dove nasce l’assistenza dei derelitti e gli abbandonati. Devo dire che la risposta è stata straordinaria”. Poi ha chiesto un intervento per gestire queste emergenze in futuro: “Serve un piano per le casse di espansione anche per i torrenti e vanno identificate subito le aree e le risorse necessarie. Mentre i grandi fiumi, già dotati di casse di espansione, hanno tenuto benissimo”. Sguanci che concludendo l’intervento si è chiesto come mai durante tre giorni a Campi Bisenzio “non abbia mai visto un militare impegnato nelle operazioni di soccorso”.

Il capogruppo di Forza Italia Marco Stella ha ringraziato il Governo per i ristori offerti e in particolare il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani per la sua visita a Prato. Poi ha aggiunto: “Va bene la gestione dell’emergenza, ma io vorrei capire cosa è accaduto prima, perché c’era allerta gialla e nemmeno arancione, per i temporali e arancione per le mareggiate sulla costa.

Mai l’allerta rossa. Si tratta di un sistema da rivedere, un tema che la politica dovrà affrontare presto”. “Non capisco poi – ha aggiunto – perché ci siano arrivati messaggi di allerta sui cellulari per un’esercitazione e non siano stati usati in questa situazione. È necessario poi capire come si sia attivato il sistema di intervento della Protezione civile”.

Secondo Stella “alcuni interventi del consorzio di bonifica che sono stati ritardati, fatti oggi avrebbero evitato qualche esondazione. E per questo è necessario un approfondimento fatto con schiettezza e correttezza su allerte, finanziamenti e piano regionale di gestione dei rischi”.

Federica Fratoni del Partito democratico ha voluto ringraziare i volontari che “sono un braccio operativo fondamentale per la Protezione civile” e ha aggiunto “facciamola la commissione di inchiesta. Sarà un momento di approfondimento su cosa ha funzionato e cosa non ha funzionato. Tutto si può sempre migliorare e lo dobbiamo alle vittime. Però questo sistema è una ricchezza per la nostra Regione e si è evoluto nel tempo per merito di tanti cittadini che si danno da fare tutti i giorni, facendola diventare un fiore all’occhiello a livello nazionale”.

Sul sistema dell’allerta ha spiegato che “con i colori non cambia il livello di pericolosità, perché un’allerta è un’allerta, ma l’oggetto che viene attenzionato, che nel caso nel colore rosso sono i grandi fiumi, mentre l’arancione riguarda il reticolato secondario. Anche facendo tutte le casse di espansione del mondo e alzando gli argini il rischio zero non esite. È stato un evento così estremo, ma oramai frequente, e questo è l’elemento di novità, e noi dovremo aggiornare i nostri modelli matematici. La Toscana ha un documento difesa del suolo ricco di progetti che hanno bisogno di recuperare le risorse e penso prima di tutto al Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma serve anche una pianificazione urbanistica diversa dei nostri territori”. La consigliera Fratoni ha chiuso il suo intervento auspicando che il distretto tessile dopo i danni subiti riparta subito senza abbassare il livello di attenzione nelle prossime settimane e dando risposte concrete ai cittadini e alle imprese”.

Per il consigliere regionale della Lega Massimiliano Riccardo Baldini “siamo di fronte a una vicenda che ha colpito duramente le famiglie ed imprese su territorio toscano e c’è la sinergia di tutte le parti per risolvere le problematiche create. Ma credo sia necessario fare chiarezza sulle normative”. Sulla interrogazione presentata sulla calamità naturale che ha colpito la costa toscana e in particolare le località di Torre del Lago Puccini (LU), la Versilia e l’Alta Toscana il consigliere Baldini ha detto “di non essere stato assolutamente soddisfatto dalle risposte del presidente Giani”.

Sulla gestione dell’emergenza nelle due province duramente colpite dal maltempo di Lucca e Massa Carrara e non inserite nel decreto sullo stato di emergenza nazionale Massimo Riccardo Baldini ha spiegato che “le risorse per intervenire possono arrivare dallo stato di emergenza dichiarato dal presidente Giani per tutta la Regione aiutando i balneari e le imprese commerciali duramente colpiti. Gli strumenti li abbiamo già a livello regionale e sfruttiamoli subito. Penso a Torre del Lago dove ci sono stati importanti danni, dove ci sono famiglie anche con disabili che sono state sfollate, dove ci sono situazioni di grandi difficoltà per i tetti completamente scoperchiati, ma penso anche ad altre località che hanno subito danni prima del 2 novembre.

Io credo che alla luce di quello che era successo il 30 e il 31 di ottobre siamo arrivati in ritardo. Ora è fondamentale utilizzare le risorse che abbiamo a partire dalla terza variazione di bilancio”.

Il Portavoce dell’opposizione Marco Landi ha ricordato le alluvioni che nel corso degli anni hanno colpito duramente la Toscana come nel caso di Campo nell’Elba, per me ha detto “è fondamentale non ripetere gli errori che sono stati fatti in passato. Dobbiamo aiutare i cittadini una volta finita l’emergenza a compilare i moduli a rapportarsi con l’amministrazione comunale, per poter usufruire dei fondi messi a disposizione. Il problema è che capita spesso che solo una parte dei cittadini che hanno subito danni materiali accedano ai servizi dati dai comuni. In questo caso la Regione Toscana potrebbe dare un supporto di coordinamento prima di tutto sulla trasparenza di quella che può essere l’accessibilità. È anche fondamentale il ruolo della Protezione civile sui territori anche perché tanti piccoli comuni non hanno le forze per fare fronte alle richieste dei cittadini. A questo si aggiunge che spesso il ritorno economico arriva dopo anni”.

L’altro tema è quello delle banche e io vorrei che “dal prossimo mese il presidente Giani possa garantire che venga sospeso il pagamento per le rate dei mutui non solo per chi ha l’inagibilità totale di case e attività commerciali, ma magari possa inserire anche quella parziale. E poi servirebbe anche un controllo su quello che gli istituti bancari fanno. Per quanto riguarda le opere infrastrutturali vorrei che il ripristino fosse completo, con interventi finanziabili realmente e che vadano a buon fine”. Marco Landi ha concluso il suo intervento specificando che “per quanto riguarda la presenza delle Forze Armate sul territorio, l’Esercito era a Prato il 4 novembre”.

(testo a cura di Emmanuel Milano)

Dopo l’informativa tenuta dal presidente della Giunta regionale Eugenio Giani e la prima parte del dibattito sulla situazione in Toscana a seguito degli eventi alluvionali dei giorni scorsi, che si sono tenuti ieri sera in Consiglio regionale, questa mattina la seduta di Aula è proseguita con gli interventi dei consiglieri.

Silvia Noferi (M5S) ha sottolineato come la frequenza in cui eventi atmosferici estremi si verificano si sia intensificata e come ormai non si tratti non più di eccezionalità quanto purtroppo di norma. “A Campi ci sono state alluvioni nel 1924, 1966, 1991 e nel 2023, e questo a detta di chi ha vissuto le precedenti è di gran lunga l’evento peggiore” ha detto la consigliera, secondo la quale “purtroppo dal presidente Giani non abbiamo saputo nulla che non avevamo già saputo dai giornali o andando sul posto”. “A noi non risulta che sia tutto sotto controllo come ci è stato detto – ha proseguito -, bensì che mancano pompe per portare via l’acqua, che cumuli di rifiuti sono mischiati alle auto alluvionate che devono essere spostate, che Alia non sta lavorando h24 e che c’è una fila di camion davanti al solo sito messo a disposizione per i rifiuti”. Ancora, “è evidente che alcuni argini sono crollati perché non erano stati rinforzati”. “E’ l’ora – ha concluso la consigliera – che ognuno faccia la propria parte senza rimpalli di responsabilità”.

Elisa Tozzi (Fratelli d’Italia) ha detto di temere che gli eventi dei giorni scorsi abbiano un forte impatto sul versante socio-economico. “Dobbiamo tutti interrogarci su quello che è stato fatto e su quello che non è stato fatto – ha commentato – ricordandoci che solo pochi mesi è stato colpito l’Alto Mugello e che in quelle aree siamo ancora lontani da un ritorno alla normalità. La Toscana è un territorio molto fragile, ce lo dice anche l’Irpet che ha fatto un focus sugli investimenti e sui punti di criticità. Forse abbiamo investito molto in interventi non consoni e non siamo stati in grado di progettare ed agire con rapidità. Abbiamo il dovere di non farci trovare impreparati, serve una riflessione approfondita per dare risposte a temi cruciali. Altrimenti, che lasceremo ai nostri giovani, solo aree devastate?”.

Luciana Bartolini (Lega) ha riportato che la situazione nella provincia di Pistoia, da cui proviene, “è drammatica”. “Ci sono enormi quantità di rifiuti e quantità di fango nelle abitazioni – ha spiegato – nonostante l’intervento lodevole di tanti giovani volontari. I danni al settore del vivaismo per adesso non sono calcolabili, perché non si capisce quante piante riusciranno a sopravvivere. I nostri sono territori fragilissimi, e la situazione è peggiorata dalla cementificazione selvaggia”. “Con questo quadro – ha concluso la consigliera – la prima arma di difesa è la conoscenza del territorio. Gli avvertimenti di Ispra dati a maggio sono caduti nel vuoto, non è stato fatto nulla. Dobbiamo imparare e prevenire e non a ricostruire”.

Vittorio Fantozzi (Fratelli d’Italia) ha commentato come, riguardo a una commissione d’inchiesta, il ruolo debba essere anche quello di “adeguamento” alla realtà dei fatti. “C’è un evidente scollamento tra quello che percepisce la popolazione, la reazione dei cittadini e gli interventi della Protezione civile” ha detto. Secondo Fantozzi “siamo molto indietro, stiamo perdendo la battaglia contro gli eventi climatici estremi”. Il consigliere ha ricordato che è stata presentata tempo fa una mozione sull’adeguamento delle app per l’emergenza, e una proposta di legge sulla preparazione dei giovani volontari, dopo i 18 anni, per gli interventi di Protezione civile. “Sarebbe utile poter contare su personale volontario formato specificamente per interventi di emergenza come in questo caso” ha concluso.

Marco Niccolai (Pd), che pure rappresenta il territorio della provincia di Pistoia, ha ringraziato Giani “per averci messo la faccia e per essere sui territori” e ha parlato di “ore drammatiche che stiamo ancora vivendo”. Ha riportato scenari come quello della piazza di Quarrata “in cui i negozi sono stati svuotati dalla furia dell’acqua”, di aree artigianali e industriali totalmente sommerse, di aziende in ginocchio, di strade che sono diventate greti di fiume, del Montalbano colpito da numerose frane. Niccolai ha inoltre detto che la zona, oltre a piangere due morti a Lamporecchio, è stata doppiamente colpita perché la notte successiva sono esondati i fiumi Stella e Lagna. “Vedremo a lungo gli effetti di questo disastro – ha commentato – che rischia di impattare pesantemente sul tessuto produttivo e sulla tenuta occupazionale, perché molti imprenditori rischiano di non riaprire le loro attività”. A questa situazione, ha aggiunto Niccolai, “nessun ente territoriale, neppure la Regione, può fare fronte da solo”, additando come “stucchevoli” le polemiche lette sui giornali per la nomina del commissario. “Chi può essere più adeguato del presidente della Regione?” ha chiesto.

Secondo Irene Galletti (M5S) in questa fase il dibattito deve concentrarsi soprattutto sull’emergenza. “Ogni persona colpita deve essere aiutata efficacemente senza che ci siano cittadini di serie A e B, ci sono ancora zona isolate” ha detto, e ha proseguito raccomandando una riflessione sugli ospedali allagati, questa volta Prato e Pontedera. “Soprattutto per quello di Prato, costruito recentemente, qualcosa non ha funzionato nell’organizzazione” ha commentato -. “Dobbiamo gestire lo smaltimento dei rifiuti e far sì che non ci siano speculazioni per gli spurghi, garantire siti di stoccaggio e monitorare le falde freatiche, a rischio”.

Riguardo al futuro, anche secondo Galletti, dopo aver ignorato per decenni gli avvertimenti degli esperti, occorre evitare ogni cementificazione “e attuare una pianificazione territoriale, ormai essenziale”. Perché, si è chiesta citando alcuni esempi, si è fatto in quel modo il ripascimento della spiaggia di Marina di Pisa, si parla di aree per il nuovo aeroporto di Peretola in zone a rischio, così come per la stazione Foster e il nuovo palazzo della Regione a Novoli?. I soldi stanziati dalla Regione per le opere di manutenzione – ha infine osservato – non sono sufficienti. “Dal 2023 al 2025 risultano in atto 21 interventi per un totale di 59,4 milioni di euro in tutta la Toscana, non per 200 milioni come si è affermato”.

(testo a cura di Cecilia Meli)

Secondo Ilaria Bugetti (Pd), in questo momento deve prevalere uno spirito di collaborazione. “Dobbiamo approcciarci tutti insieme alle necessità del momento, ma con lo sguardo rivolto alla programmazione futura – ha detto – e fare in modo che questo evento straordinario, eccezionale, doloroso non passi senza cogliere l’opportunità di cambiare il nostro approccio alle grandi questioni. Non so se la commissione d’Inchiesta sia lo strumento giusto, mi piacerebbe però che fossimo in grado di fare, insieme alla Giunta, un’indagine e un approfondimento per capire quali sono gli strumenti da mettere in campo da subito. Oggi non ci sono solo le famiglie che chiedono aiuto, ma anche le imprese, che sono l’ossatura del nostro sistema toscano. Molti imprenditori hanno lavorato con i loro operai e i loro dipendenti per pulire il prima possibile e ripartire. La commissione Ambiente e territorio, che presiedo, è a disposizione per iniziare un lavoro straordinario con le associazioni di categoria per comprendere quali siano le loro esigenze più urgenti, ad esempio gli sgravi fiscali”.

Valentina Mercanti (Pd) ha affermato come in questi giorni “la Regione e la Protezione Civile abbiano dato un messaggio di tempestività, operatività e trasparenza”. “Adesso abbiamo a che fare con la disperazione di chi ha perso tutto e ha bisogno di ritrovare la fiducia – ha aggiunto – : perché ad essere colpite sono soprattutto le periferie, chi aveva il mutuo da pagare, chi già faceva fatica ad arrivare alla fine del mese. Abbiamo il dovere di stare loro vicino”.  Sulla polemica su chi dovrà essere il commissario ha aggiunto: “Mi auguro che sia il Presidente della Regione, che nei fatti gestirà comunque la ricostruzione: evitiamo dunque un’ulteriore figura che creerà solo altra burocrazia”. “Mi auguro – ha concluso – che tutti insieme si riuscirà a reperire le risorse che servono. I progetti ci sono, i piani nei Comuni anche, è questione di dare ad essi le gambe e metterle in pratica. Uniamo le forze, lavoriamo con spirito istituzionale e di collaborazione. Proviamo a scrivere una pagina di storia diversa, sono sicura che i cittadini apprezzeranno”.

 Francesco Gazzetti ha ricordato l’alluvione di Livorno del 2017 “che ho vissuto personalmente”. “In quell’occasione – ha affermato – aver costruito una strategia condivisa, aver trovato dei punti di incontro, aver messo insieme punti di vista politici diversi, è stato fondamentale. La realizzazione di una serie di opere nel mio territorio si è dimostrata fondamentale per far sì che le problematiche di questi giorni siano state di un’entità non paragonabile rispetto a quello che accadde nel 2017. E questo dipende da ciò che è stato fatto da questa Amministrazione regionale, dallo Stato e della Protezione civile”. “Eventi come questo – ha aggiunto – attraversano la vita delle nostre comunità: ricordo l’alluvione del 1966, Cardoso, l’alluvione in Alta Versilia. C’è una ricorrenza che si sta facendo troppo intensa: per questo spero che da parte del Governo e delle istituzioni europee ci sia una valutazione su come di rimodulare, nell’articolazione del Pnrr, alcuni tipi di intervento e, soprattutto, sulla possibilità di erogazione dei fondi per la riduzione del rischio idrogeologico. Infine credo che sia utile un approfondimento sul tema della gestione del sistema delle allerte: sulla sperimentazione a livello nazionale dell’IT-alert ad esempio, in capo al dipartimento della Protezione Civile, è necessario lavorare con grande speditezza. Spero che non si perda un’occasione”.

Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia) ha citato i dati Ispra secondo cui “la Toscana ha un rischio elevato per quasi l’8 per cento del territorio, quasi 1500 chilometri quadrati pari a 270mila persone, 65mila edifici, 28mila imprese, 1400 beni culturali”. “Si tratta – ha detto – di una dimensione enorme di rischio che richiederebbe, ha richiesto e richiederà ancora uno sforzo finanziario-progettuale di pianificazione incredibile”. Capecchi ha poi parlato della gestione della comunicazione: “E’ l’informazione che può evitare il formarsi di condizioni di rischio. In quelle ore e in quei giorni avrebbe prodotto più risultati una comunicazione istituzionale più efficace che utilizzasse strumenti innovativi come le chat, coinvolgendo tutti i consiglieri regionali, provinciali e comunali per veicolari i messaggi fondamentali, il primo dei quali avrebbe dovuto partire alle 18 di giovedì per dire alle persone di non uscire. Mentre i COC sono stati convocati tra le 20 e le 21, quando ci sono state le prime rotture arginali che in alcune zone come Quarrata e Montale si sono dilungate fino alla domenica mattina. Come ha funzionato l’informazione in tempo reale? La radio è stata utilizzata per raggiungere le persone? Bisogna ammettere che il meccanismo e la filiera non hanno funzionato perfettamente: per 48 ore, finché non sono arrivate le colonne mobili delle altre regioni siamo stati in grande difficoltà”. Capecchi ha infine puntato il dito sul funzionamento della centrale del 112 e sul sistema di allerta: “Cambiare da arancione o rosso non avrebbe cambiato la gravità di quanto successo, ma se andiamo a vedere la tabella rosso vuol dire conclamate rotture arginali, che è esattamente quello che stava succedendo. Quindi come ha funzionato l’informazione in tempo reale? Penso che la protezione civile possa e debba lavorare meglio e in maniera unitaria”.

(testo a cura di Angela Feo)

Diego Petrucci (FdI) non ha dubbi: “senza voler fare il negazionista sui cambiamenti climatici, la responsabilità più grossa degli episodi drammatici di questi giorni sta nel mancato intervento dell’uomo, sia sul fronte delle manutenzioni che di opere non fatte a dovere”. Ed il consigliere ha anche provato a dimostrarlo, partendo dagli interventi di messa in sicurezza del litorale pisano, che dovevano esser realizzati da anni, e dalla costruzione sbagliata di nuovi ospedali, che si allagano quando piove. Da qui la riflessione finale: “in questa Regione manca una strategia di piano, basta leggere la variazione di bilancio con tutti gli interventi spot”.

 Elena Meini (Lega), iniziando il proprio intervento con parole di cordoglio e vicinanza per i familiari delle vittime, per i tanti sfollati e le aziende in ginocchio, ha invitato i rappresentanti della politica ad essere seri, a non dare colpa al solo cambiamento climatico ma anche a prendersi ognuno le proprie responsabilità, “per far sentire i cittadini sicuri nelle loro case”. Secondo la consigliera molti i punti su cui riflettere: dalla Protezione civile ai Consorzi di Bonifica, passando dalla legge sulla difesa del suolo e dalle risorse a disposizione della Regione Toscana nel capitolo emergenze. Per Meini, inoltre, quando si fanno i sopralluoghi sui territori sarebbe opportuno rendere partecipi anche i consiglieri che vi abitano. Meini, infine, ha proposto di valutare i diversi interventi della variazione di bilancio, per dirottare le risorse di quelle rinviabili alle famiglie colpite, che aspettano risposte dal Governo ma anche dalla Regione Toscana.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Marco Casucci (Lega): “occorre ripensare tante cose ma non possiamo votare la terza variazione di bilancio, tutte le risorse per interventi, che non hanno carattere strutturale, devono andare ai cittadini e alle imprese danneggiati dall’alluvione; questa la sfida che lanciamo al presidente Eugenio Giani, accanto al grazie a tutti i volontari, anche se del terzo settore dobbiamo ricordarci sempre, non solo dopo eventi così drammatici”. Di fronte ad un vero e proprio “atto di guerra della Natura” che ha fatto paura ed ha causato tanti danni, accanto all’impatto inevitabile dei cambiamenti climatici, la politica – tutti i rappresentati delle istituzioni ai diversi livelli – deve interrogarsi sulle operazioni di adattamento, sugli insediamenti e sul progressivo consumo del suolo, sulle infrastrutture, ma soprattutto deve aiutare concretamente famiglie e aziende colpite, partendo dai territori.

Vincenzo Ceccarelli (Pd), ringraziando per il dibattito “ricco e pacato” ha parlato della comunicazione del presidente Eugenio Giani come di una testimonianza di impegno e conoscenza del territorio, insieme all’assessore Monia Monni e ai tanti uomini della Protezione civile e ai giovani volontari. E parlando da “osservatore non coinvolto” il consigliere ha affermato che la macchina dei soccorsi è scattata e, al di là del colore dell’allerta, che si basa su procedure tecniche, e alle tante riflessioni da fare – dagli investimenti per la prevenzione alla carta del rischio idrogeologico e sismico, passando dai piani di bacino – “ora è il momento della collaborazione istituzionale a tutti i livelli per rendere un po’ di giustizia a chi ha subito danni, non solo economici ma anche dell’anima”. Il presidente del Partito democratico ha infine concluso il proprio intervento augurandosi che Giani possa essere non solo Commissario per l’emergenza ma anche per la ricostruzione, soprattutto per la conoscenza del territorio.

(testo a cura di Paola Scuffi)