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Festa dell’Europa: Mazzeo, che bella la Toscana illuminata di blu

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Nella giornata dedicata all’Europa tanti Comuni hanno aderito all’iniziativa di illuminare municipi e monumenti con i colori della bandiera europea

di Emmanuel Milano

Firenze – Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ringrazia tutti i Comuni che hanno aderito all’iniziativa promossa dall’Assemblea legislativa di colorare municipi, palazzi storici e giardini per celebrare la Festa dell’Europa.

“Che bella la Toscana illuminata di blu – il messaggio del presidente Mazzeo – con oltre settanta comuni della regione che hanno aderito, ad oggi, al nostro appello. Un modo visibile per dimostrare quanto l’Europa sia vicina a noi. L’Europa è parte integrante della nostra vita ed è il più importante spazio al mondo di tutela di diritti, libertà e democrazia. Le opportunità che può darci, ma soprattutto dare alle nuove generazioni, il sogno europeo sono infinite. E i veri protagonisti di questo rilancio sono i giovani. Si era partiti dal desiderio di una comunità economica, ma oggi abbiamo una comunità di persone che si sentono cittadini europei. Ci sono ancora molte cose da migliorare ma di una cosa sono certo: l’Europa è il nostro futuro”.

“Ringrazio la commissione Politiche europee e relazioni internazionali e il suo presidente Francesco Gazzetti – aggiunge il presidente dell’Assemblea legislativa – per il lavoro svolto e l’impegno costante che ha permesso di avvicinare i cittadini toscani alle istituzioni europee”.

“Surprise trip love”: il nuovo album di RONN MOSS attore, musicista e cantante statunitense noto a livello internazionale per il ruolo di Ridge in “Beautiful”

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“Surprise Trip Love”, prodotto da Tiziano Cavaliere e Pino Di Pietro per Bros Group Italia, è il nuovo album del celebre attore e musicista americano Ronn Moss.
Il titolo del disco prende spunto dall’ultimo film dell’artista (Surprise Trip – Viaggio a sorpresa) girato tra New York e la Puglia, una storia d’amore per la quale Ronn Moss ha scritto anche la colonna sonora. Per questo ha deciso di intitolare così il suo album e il tour, una dichiarazione d’amore all’Italia che lo ha ispirato così tanto e un invito a vivere le emozioni completamente.
Il suono pop rock melodico richiama l’atmosfera californiana, mentre la vocalità di Ronn Moss e i cori arricchiscono tutto di un mood classico.
Il brano è stato scritto insieme a Stefano Paviani e Filadelfo Castro, già collaboratori dei più grandi artisti italiani, e registrato tra Los Angeles, Milano e la Puglia.

Il disco esce su tutti i digital store il 12 maggio 2023 e i primi di giugno in CD e vinile. L’album sarà presentato in anteprima televisiva domenica 21 maggio nella trasmissione Domenica In e in due tappe a Roma (22 maggio) e Milano i cui dettagli saranno comunicati nei prossimi giorni. 

Etichetta: Orangle Records
Produzione: Bros Group Italia
Distribuzione: Orangle Records e Halidon Music
Radio date: 12 maggio 2023
Release album: 12 maggio 2023

CASTEL FUSANO MELODICA 2023

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 III edizione della manifestazione che porta nella residenza seicentesca nel cuore della pineta monumentale di Castel Fusano, nella campagna romana, un ricco programma che quest’anno vede protagonistiartisti italiani e internazionali Rock e Blues Arianna Antinori tra le voci più interessanti del panorama rock blues, l’artista emergente IlariaArgiolas, l’ensamble di musica popolare Canzoniere Grecanico Salentinoe il gruppo di progressive rock Deshedus tra gli ospiti di questa stagione Un programma i cui proventi vengono dedicati alla cura degli alberi della Tenuta di Castel Fusanoe alla messa a dimora di altre specie arboree autoctone 15 giugno – 6 luglio 2023 Roma 12 maggio 2023. Dal 15 giugno al 6 luglio 2023 torna, nella seicentesca dimora di Castello Chigi immersa nella pineta monumentale di Castel Fusano a pochi chilometri da Roma, Castel Fusano Melodica, la manifestazione musicale nata dalla passione per la musica di Flavio Chigi, giunta alla sua terza edizione. L’edizione 2023 di cui sono protagonisti artisti italiani e internazionali, presenta un ricco programma di Rock e Blues in cui musicisti affermati si alternano a giovani emergenti, un summer festival di musica dal vivo che, grazie al nuovo direttore artistico, produttore e autore di fama internazionale Mauro Paoluzzi, propone un viaggio musicale attraverso i secoli in un connubio di arte, storia e natura. Giovedì 15 giugno 2023 apre la stagione Arianna Antinori, considerata una delle più belle voci del panorama rock blues italiano con un concerto di pura energia, che comprende cover internazionali dei Led Zeppelin, Janis Joplin, Beatles passando per le canzoni dei suoi due dischi ariannAntinori e Hostaria Cohen prodotto da Mauro Paoluzzi. Special guest della serata Maurizio Solieri, storico chitarrista di Vasco Rossi e Gaetano Curreri degli Stadio, prima di approdare a una felice carriera da solista.Giovedì 22 giugno si prosegue con il cineconcerto oleografico dei Deshedus band progressive rock prodotta da Paoluzzi, nata nell’autunno 2018. Il cineconcerto, presentato per la prima volta a Cinecittà World nell’agosto 2020, è dedicato al loro concept album Il Brigante che unisce l’essenza del Progressive rock anni Settanta a temi di grande attualità della società contemporanea come ambiente, violenza sulle donne e precarietà del futuro.Venerdì 30 giugno è la volta di Ilaria Argiolas, giovane cantautrice romana, già vincitrice del premio Lunezia nella sezione Nuove Proposte, con il concerto per il lancio del suo primo album M’hanno chiamato Ilaria: il suo è un rock dirompente intriso di romanità, che non rinnega le sue origini ma ne fa manifesto. Parteciperà al concerto come special guest Phil Palmer, chitarrista di eccezione e compagno di strada di mostri sacri del calibro di Eric Clapton, Frank Zappa, i Dire Straits, Pete Townshened, Tina Turner, Elton John, George Michael, Pino Daniele, Robbie Wiliams e molti altri.Ultimo appuntamento che chiude la stagione è giovedì 6 luglio con il gruppo del Canzoniere Grecanico Salentino il primo e più importante gruppo di musica popolare salentina fondato nel 1975 dalla scrittrice Rina Durante, reduce da un grande successo a Broadway, la cui musica alterna tradizione e modernità. Melodica propone dunque un viaggio musicale attraverso il mondo e i secoli che scaturisce dalla passione per la musica di Flavio Chigi e realizza un desiderio “…ho iniziato da giovane ad amare la musica rock blues anglo americana, con le canzoni di mia sorella Anna, i dischi dei Beatles, Pink Floyd e Neil Young fino alle ballate folk – rock di Bob Dylan; una passione che mi ha portato a molti di quei concerti live dei grandi artisti che sognavo un giorno di portare a suonare davanti al Castello Chigi”. Inoltre, i proventi degli eventi musicali di Castel Fusano Melodica vengono dedicati alla cura degli esemplari di Pinus Pinea della Tenuta di Castel Fusano attaccati dalla Toumeyella parvicornis, la cocciniglia tartaruga, insetto originario del Nord America, che li sta lentamente uccidendo. Dall’estate 2021, grazie a un fund raising legato alle visite del castello e ai concerti estivi, è stata attivata una campagna di cura su più di 200 esemplari, che proseguirà anche quest’anno accanto alla messa a dimora nella tenuta di diverse specie arboree autoctone, tra cui lecci, querce e sughere, sempre privilegiando la biodiversità.  Definito nell’Ottocento da Antonio Nibby un palazzo incantato in una regione deserta, il seicentesco Castello Chigi immerso nella pineta monumentale della Tenuta di Castel Fusano, venne realizzato nel 1620 su commissione del Cardinal Giulio Sacchetti che chiamò Girolamo Rainaldi per rinnovare la precedente Villa con la configurazione di un Castello, e il giovane Pietro da Cortona per affrescare la cappella barocca e la Galleria delle Carte Geografiche al secondo piano nobile. Il Castello, elegante e lontano dal caos della capitale, è il connubio ideale tra arte e natura: situato a poca distanza dal mare fu fortificato da torri poste sui quattro lati per difendere i suoi abitanti dall’attacco dei pirati. A nord è rivolto verso la pineta e l’antico accesso alla Tenuta, a sud verso il mare. Il terreno di 33 ettari che la circonda, nel cuore di quello che i romani chiamavano Agro Laurentino, è un magnifico angolo di campagna romana tra il Tevere ed il mare che conserva le originali caratteristiche sette-ottocentesche. Un paradiso faunistico di macchia mediterranea punteggiata da pini secolari, luogo amato e prediletto da diverse generazioni della Famiglia Chigi che lo acquisisce nel 1750: “anticamente perché qui si veniva a caccia, oggi invece – come dice Flavio Chigi – perché lontano dal trambusto quotidiano si arriva in un paradiso terrestre.” 
PRESS OFFICE AND FURTHER INFORMATIONLara Facco P&C

Un aiuto per persone e famiglie in una momentanea situazione di difficoltà socio-economica: nasce la cabina di regia del progetto OLTRE

Fondazione CR Firenze mette insieme i principali enti territoriali che operano in favore delle fasce più deboli della popolazione e stanzia 400 mila euro per fornire sostegno economico, alimentare, sanitario e di orientamento lavorativo, attraverso azioni di ascolto e accompagnamento. Il servizio sarà operativo dall’autunno 2023  

Prima la pandemia, poi la crisi economica e l’inflazione hanno provocato un aumento delle persone e delle famiglie che rischiano di ritrovarsi in un’improvvisa situazione di disagio socio-economico, numeri che purtroppo sono destinati a crescere. In questa cornice sociale, con l’intento di fornire aiuti concreti affinché questo non accada, nasce il progetto OLTRE, promosso da Fondazione CR Firenze che chiama a raccolta i soggetti del territorio che si occupano di solidarietà: Caritas Diocesana di Firenze, Banco Alimentare della Toscana, Coordinamento Misericordie dell’Area Fiorentina, Fondazione Solidarietà Caritas, Gruppo Volontariato Vincenziano, Comune di Firenze, Fondazione Il Cuore si Scioglie, Unicoop Firenze, e Università di Firenze. Una vera e propria Cabina di Regia che affronterà in concreto ogni caso ricevuto cercando risposte immediate ai bisogni espressi.

Fondazione CR Firenze, oltre a farsi promotrice del progetto, ha previsto una risposta economica concreta ed immediata stanziando 400 mila euro di risorse che serviranno per fornire un sostegno economico, alimentare, sanitario e di orientamento lavorativo, attraverso azioni di ascolto e accompagnamento.

Secondo gli ultimi dati presentati dall’Osservatorio Sociale Regionale nel VI Rapporto 2022 su Le povertà e l’inclusione sociale in Toscana, la nostra regione vive una situazione in bilico tra le spinte a risollevarsi (Pil, occupazione e reddito disponibile sono quasi tornati ai livelli pre-pandemici) e i nuovi problemi, quali l’erosione del potere di acquisto delle famiglie più povere causato dall’inflazione. Anche se la variazione del livello di povertà è rimasto contenuto, il tessuto sociale si è infragilito. Le famiglie toscane dichiarano oggi di avere maggiori difficoltà a sostenere, con il proprio reddito, le spese mensili familiari rispetto a quanto facevano nel 2021. La percezione della popolazione toscana è, quindi, quella di stare peggio. A confermare questo dato sono i risultati emersi dalla rilevazione sulla multidimensionalità della povertà che IRPET ha condotto nel 2022. Il 16% delle famiglie toscane dichiara di avere difficoltà a mangiare i giusti quantitativi di carne/pesce; il 21% non riesce a scaldare adeguatamente la propria abitazione a causa dei costi elevati delle materie prime; il 24% afferma di avere problemi nel pagare le spese mediche; il 47% di avere difficoltà a far fronte ad una spesa imprevista di 5.000€; il 28% non ha la possibilità di andare almeno una volta al mese a cinema/ristorante/teatro; ecc.

Da un lato crescono le problematiche e dall’altro la rete di sostegno sociale si infragilisce. Una dimensione spesso trascurata nelle analisi sulle povertà è, infatti, la possibilità di poter contare su una rete di sostegno in caso di necessità. Anche nell’ultimo report della Caritas Diocesana fiorentina emerge che coloro i quali si rivolgono all’insieme dei servizi della Caritas fiorentina non sono più solamente coloro che appartengono alla marginalità estrema e che fanno parte delle periferie esistenziali, ma sempre di più sono le “persone della porta accanto”, singoli e famiglie appartenenti alla “fascia grigia”, dotate di un set minimo di risorse come la casa e, spesso, il lavoro, ma che non riescono a far fronte alle spese ordinarie e che, con la pandemia, si sono infragilite. Dunque, una fascia di popolazione che ha bisogno di aiuti personalizzati per evitare di scivolare in un baratro dal quale è poi difficile riemergere.

“In questo progetto la Fondazione ha avuto il grande merito di mettere insieme per la prima volta le maggiori associazioni che operano nel Terzo Settore – afferma Luigi Salvadori, Presidente di Fondazione CR Firenze -. Un coinvolgimento non banale che permette di proporre una serie di azioni a potenziamento delle attività socio-assistenziali attualmente attive sul territorio, contribuendo a migliorare sia l’aspetto qualitativo che quantitativo degli assistiti. “Oltre” implementa le azioni con l’obiettivo di migliorare la coesione sociale e l’integrazione sul nostro territorio. Siamo al fianco delle tante famiglie che si trovano in questo momento in difficoltà a causa delle congiunture politico-economiche che siamo chiamati ad affrontare”.

“Il valore principale di questo progetto Oltre è il fare rete – dichiara l’ Arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori – Più volte dai report sulle povertà che cura la nostra Caritas è emersa l’esigenza di creare una rete sul territorio, fare interventi sempre più raccordati, agire in maniera più coordinata, per andare oltre il tamponare l’urgenza, per una presa in carico integrata delle persone. Penso quindi che questo del ‘fare insieme’, grazie al prezioso sostegno della Fondazione CR Firenze, sia il modo migliore per prestare aiuto a chi si trova in un momento di difficoltà per i motivi più vari, come risulta dai nostri centri di ascolto, o dalle storie che raccolgono purtroppo ogni giorno i nostri sacerdoti. Sono problemi economici a volte non particolarmente gravi, ma che devono essere affrontati tempestivamente per evitare che la situazione peggiori e le persone sprofondino sempre più nella condizione di povertà, per poi non uscirne più. Il pacco alimentare, un contributo per l’affitto o una spesa medica, una parola e un’indicazione per il lavoro possono fare la differenza, ma soprattutto non fanno sentire soli e abbandonati i più fragili”.

“Questa cabina di regia è una dimostrazione concreta di come a Firenze si applica il principio di sussidiarietà – ha detto il Sindaco di Firenze, Dario Nardella – e di come è alta l’attenzione per quella fascia di popolazione che arriva alla fine del mese con difficoltà, spesso rinunciando a un’alimentazione varia ed equilibrata, che è alla base di una vita in salute, e a spese necessarie, come ad esempio quelle per le cure”. “La collaborazione tra le varie realtà cittadine, istituzionali e del Terzo settore, è un valore enorme per la nostra comunità – ha aggiunto il Sindaco -. La collaborazione tra soggetti pubblici e privati e il lavoro di rete permette in tutti i settori, e soprattutto in quello del welfare, di fare fronte al meglio ai bisogni delle persone, che sono al centro della nostra azione amministrativa. Grazie alla Fondazione CR Firenze che ancora una volta ha dimostrato di essere attenta e sensibile al tessuto sociale cittadino, permettendo la realizzazione di un progetto che promuove misure importanti e concrete che favoriscono, tra l’altro, il sostegno al reddito e l’accompagnamento al lavoro”.

  

Ufficio Comunicazione di Fondazione CR Firenze

MUSIC POOL

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Giugno 2023

danilo rea foto di luigi ceccon
sade mangiaracina marco bardoscia gianluca brugnano © roberto cifarelli
Sade Mangiaracina Marco Bardoscia Gianluca Brugnano © Roberto Cifarelli

Sono quattro i concerti di Music Pool in programma a giugno 2023 in collaborazione con Festival Piazze d’Armi e di Città, Festival au Désert, Estate Fiesolana.

Festival Piazze d’Armi e di Città – Jazz Cocktail

Venerdì 9 giugno 2023, ore 21:30
Cassero della Fortezza di Poggio Imperiale, Poggibonsi

DANILO REA “Improvvisazioni di piano solo”

Danilo Rea trova nella dimensione in piano solo il momento ideale per dare forma al proprio universo espressivo e al suo talento naturale per l’improvvisazione: le idee che convergono nelle performance sono delle più varie, dai capisaldi del jazz, passando per le canzoni italiane, fino alle arie d’opera.

Così, con il suo talento capace di spaziare su qualunque repertorio, la sua sensibilità musicale, il suo estro gentile e la sua forza creativa, Danilo plasma la melodia schiudendo le porte a infinite possibilità che si aprono agli ascoltatori. Uno spettacolo dinamico in cui l’improvvisazione è protagonista, proiettando gli spettatori in un mondo le cui strade sono ancora tutte da scoprire.

Ingresso € 15 – ridotto soci Arci, Under 25 € 13

Music Pool –  Festival au Désert

Mercoledì 14 giugno, ore 21:30
Ultravox Firenze – Anfiteatro delle Cascine Ernesto De Pascale

TINARIWEN Amatssou

Nomadi tuareg insieme a cowboys vagabondi. Carovane di cammelli e cavalli mustang. L’orizzonte senza tempo dell’infinito Sahara e la frontiera selvaggia del Vecchio West – e quando il giorno volge al termine, chitarre attorno al fuoco, cantando canzoni di perdita e desiderio e nomadismo. Diverse migliaia di miglia di oceano possono dividere gli azzurri cieli del deserto dei Tinariwen e l’autentica musica country dell’America rurale, ma i legami restano tanto palpabili quanto romantici. Per Amatssou, il loro nono album in studio, i Tinariwen hanno iniziato ad esplorare queste connessioni utilizzando banjo, violini e pedal steel, e mescolandoli perfettamente con il marchio di fabbrica della band Tuareg. Linee di chitarra serpeggianti e groove ipnotici. Nei due decenni trascorsi da quando i Tinariwen sono fuoriusciti dal deserto africano per girare il mondo, hanno avuto modo di fare la conoscenza di molti rinomati musicisti country, folk e rock americani, tra cui Kurt Vile, Cass McCombs, Micah Nelson (figlio di Willie Nelson), Cat Power, Wilco, Bon Iver e Jack White. La storia di Amatssou inizia nel 2021 quando proprio Jack White li invitò per una session a Nashville nel suo studio di registrazione privato. Concerto in collaborazione con Festival au Désert realizzato da Music Pool con Fondazione Fabbrica Europa e Le Nozze di Figaro.
Biglietti: € 20 – ridotto soci Arci, Under 25 € 18 – Prevendita € 18 + d.p.

Estate Fiesolana
Domenica 25 giugno, ore 21:30
Teatro Romano, Fiesole
Young Jazz
L.A.D. Jazz Ensemble
SADE MANGIARACINA TRIO

Sade Mangiaracina: pianoforte, Fender Rhodes / Marco Bardoscia: contrabbasso / Gianluca Brugnano – batteria
Con “Young Jazz” torna anche per questa nuova edizione di Estate Fiesolana una serata dedicata ai giovani talenti della musica jazz. Un nuovo episodio nato dalla collaborazione ormai pluriennale tra Music Pool e l’Istituto di Istruzione Superiore “Alberti-Dante” che presenta un nuovo concerto del L.A.D. Jazz Ensemble, il gruppo formato dagli studenti che seguono la formazione ad indirizzo jazz curato dall’insegnante Maria Elena Romanazzi. A seguire nella stessa serata, Madiba, il nuovo progetto di Sade Mangiaracina alla guida di un trio composto da Marco Bardoscia al contrabbasso e Gianluca Brugnano alla batteria. Un racconto in musica dedicato a Nelson Mandela attraverso le principali vicende della sua vita: il coraggio, la determinazione, la lucidità, gli amori, la prigionia e la forza del perdono. La musica di Sade fa ovviamente risaltare le origini mediterranee della leader sempre filtrate attraverso la lente della musica improvvisata e un interplay di una confermata sorprendente maturità della quale non si sta accorgendo solo la critica ma anche un pubblico che la apprezza sempre più concerto dopo concerto.
Ingresso: Biglietti € 12 – ridotto soci Arci, Under 25 € 10

Estate Fiesolana
Lunedì 26 giugno, ore 21:30
Teatro Romano di Fiesole 
FLORENCE JAZZ ORCHESTRA (FJO) | RAMSEY LEWIS PROJECT
Conservatorio Cherubini Florence Jazz Department Night
special guest MAX IONATA

Florence Jazz Orchestra diretta da Alessandro Fabbri special guest Max Ionata
Ramsey Lewis Project diretto da Dario Cecchini

Il Conservatorio Cherubini di Firenze presenta sul palco del Teatro Romano di Fiesole due produzioni originali: la Big Band (FJO) Diretta da Alessandro Fabbri (Docente di composizione Jazz) e il Progetto dedicato a Ramsey Lewis curato da Dario Cecchini (Docente di Saxofono Jazz).
La neonata Florence jazz Orchestra (FJO) si integra con l’attività didattica del Conservatorio Cherubini. Raccoglie una selezione dei migliori studenti dei corsi Jazz dell’Istituto fiorentino coadiuvati da due professionisti: Nicola Cellai e Francesco Cangi. Il Progetto Ramsey Lewis nasce per omaggiare un grande della musica, uno degli innovatori che hanno portato alla creazione di un Jazz che si sviluppa nelle radici del Soul, del Funk e del Blues definendo così uno stile e un suono. Ramsey Lewis ci ha lasciati proprio a Settembre del 2022, suonare la musica che lui ha reso famosa e con cui ha fatto divertire almeno due generazioni è sembrato il modo più bello per celebrare questo grande musicista vincitore di tre Grammy Awards.
Ingresso: Biglietti € 12 – ridotto soci Arci, Under 25 € 10

Info: www.eventimusicpool.it 
Ufficio stampa: Bruno Casini

Parlamento studenti, ‘violenza in fuori gioco’

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Lunedì 15 maggio, dalle 10.30 alle 13.30, al Cinema Teatro La Compagnia (via Cavour n. 50/R) a Firenze, con la presidente del Prst Maria Vittoria D’Annunzio

di Paola Scuffi

Il Parlamento Regionale degli Studenti della Toscana (Prst) scende in campo, lunedì 15 maggio, per l’evento “Violenza in fuori gioco” che tratterà della violenza fisica e psicologica negli sport, attraverso interventi di vari esperti del settore, rappresentanti istituzionali e studenti provenienti da diverse scuole della regione, per guardare insieme a soluzioni efficaci per prevenire questa piaga.

L’appuntamento è dalle 10.30 alle 13.30, al Cinema Teatro La Compagnia  (via Cavour n. 50/R) a Firenze, dove interverrà la presidente del Prst Maria Vittoria D’Annunzio.

Il Parlamento è un organo democratico di rappresentanza degli studenti degli istituti secondari di secondo grado della Toscana, che elabora proposte da presentare ai decisori politici – su temi di interesse e di attualità del mondo giovanile – per valorizzare il contributo dei giovani e renderli partecipi del progresso civile e sociale della comunità.

Raffaella! Omaggio alla Carrà”, il nuovo spettacolo musicale debutta a Pescia

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Sabato 20 maggio Al Teatro Pacini di Pescia alle ore 21.00 in scena i più grandi successi della Regina del Pop con protagonista l’astro nascente del musical italiano Beatrice Baldaccini.

Un progetto completamente inedito. Un omaggio doveroso. Uno spettacolo musicale che porta sul palco le note dei brani più famosi e significativi di una icona Pop come Raffaella Carrà, donna e artista indimenticabile. Un tributo a colei che è stata un riferimento per molte generazioni e che attraverso le sue canzoni e il suo sguardo sorridente, ci ha insegnato bellezza, eleganza, coraggio e ironia.

Sul palco con i protagonisti di questo spettacolo musicale, una band di 5 elementi suonerà rigorosamente dal vivo e 6 performer, attraverso recitazione e canto tratteggeranno l’arte, la spettacolarità e il carattere della regina della Tv italiana. Tutto questo ruoterà intorno alla “nostra“ Raffaella, interpretata da una delle protagoniste femminili indiscusse del musical italiano: Beatrice Baldaccini.

Beatrice è uno dei volti emergenti del musical italiano, vanta numerose esperienze di successo come il ruolo da protagonista in Cercasi Cenerentola, la fata Turchina in Pinocchio, Sandy in Grease, Grace Metal Lamb in Fame-Saranno famosi (2019) e Stella in Balliamo sul mondo (2020)

Ha interpretato Antonella nel film Il mondo di Patty Il Musical, e ha fatto parte del trio comico Le Principesse nella trasmissione Colorado. Nel 2020 partecipa a All Together Now condotto da Michelle Hunzikere e J-Ax, in onda in prima serata su Canale 5. Nel 2023 è Vivian nel musical Pretty Woman.
La direzione artistica è di Claudia Campolongo attrice e musicista. Ha iniziato la sua carriera al cinema e in teatro al fianco di Paolo Ruffini che è stato suo marito. Diplomata in pianoforte, approda al mondo dello spettacolo in veste di cantante e attrice di musical e varietà. Fondatrice di Voci Sole, band vocale con un vasto repertorio di cover e arrangiamenti originali, dal rock al funk, e resident group del programma tv Stracult. Come compositrice firma le musiche delle pellicole Fuga di Cervelli (2013), e Tutto molto bello (2014) e Up&Down (2018), per la regia di Paolo Ruffini.

sabato 20 maggio ore 21.00
Teatro Pacini, Pescia
RAFFAELLA!
Omaggio alla Carrà

Direzione Artistica Claudia Campolongo
Regia Gabriele Colferai
Coreografia Angelo Di Figlia

Biglietti da € 20 a € 30 prevendite ticketone.it

Sara Bertolozzi
comunicazione

SONAR DI TASTI E CANTAR DI MUSICA

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Incontri e concerti

15 maggio – 11 giugno 2023

comunicato stampa

Parte lunedì 15 maggio con SONAR DI TASTI E CANTAR DI MUSICA, il programma di incontri e concerti realizzato dalla Galleria dell’Accademia di Firenze e dall’Istituto degli Innocenti. È la prima delle iniziative che nascono dalla collaborazione tra queste due prestigiose istituzioni del centro storico fiorentino – voluta da Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia, e da Maria Grazia Giuffrida, presidente dell’Istituto – con l’obiettivo di valorizzare i propri beni culturali attraverso mostre, concerti, attività educative, iniziative promozionali e altre forme di progettualità comune.

SONAR DI TASTI E CANTAR DI MUSICA sottolinea quanto il mondo della musica leghi questi due enti. Documenti, fino a oggi inediti, presenti nell’Archivio storico degli Innocenti hanno rivelato che, nel tardo Rinascimento – primo Barocco, i bambini accolti agli Innocenti studiavano e suonavano strumenti dell’epoca come il flauto, il trombone, il cornetto e il liuto. Rari esempi di alcuni di questi antichi strumenti sono custoditi ed esposti alla Galleria dell’Accademia di Firenze. Il prezioso patrimonio, che mette in connessione le storie dei due istituti, ha portato all’ideazione di questo primo ciclo di incontri e concerti.

Il ciclo si aprirà con due conferenze/concerto organizzate dalla Galleria dell’Accademia di Firenze, in collaborazione con la restauratrice di strumenti Kerstin Schwarz. Il primo appuntamento, dal titolo, “La spinetta ovale e il clavicembalo d’ebano: due strumenti di Bartolomeo Cristofori per il Gran Principe Ferdinando de’ Medici”lunedì 15 maggio, ore 18nella Galleria dei Prigioni, approfondirà la figura di Bartolomeo Cristofori, uno dei più grandi costruttori di strumenti musicali della storia, soffermandosi sul suo periodo a Firenze presso la corte Medicea, dalla primavera del 1688 fino al 1713, anno della morte del Gran Principe. Anni nei quali fu responsabile dei restauri dei clavicembali della preziosa collezione di Ferdinando e della costruzione di nuovi strumenti a tastiera. Seguirà un concerto di Alessandra Artifoni che suonerà le copie della spinetta ovale e del clavicembalo d’ebano di Cristofori. Per l’occasione sono stati scelti brani di Alessandro e Domenico Scarlatti e di Georg Friedrich Händel, musicisti accolti alla corte medicea.

Lunedì 22 maggio, sempre alle 18, alla Galleria dell’Accademiala Schwarz ci parlerà de “Il clavicembalo inglese Longman & Broderip (Thomas Culliford) del 1785 – un clavicembalo con possibilità dinamiche”. Sarà un focus su uno strumento particolarmente interessante, che rappresenta una variante insolita, testimoniata da soli due altri esemplari, dei numerosi sistemi elaborati in Gran Bretagna nell’ultimo trentennio del Settecento per rendere più espressivo il suono del clavicembalo, che veniva ormai gradualmente sostituito nel resto d’Europa dalla meccanica a corde percosse del pianoforte.  A seguire, Giovanni Togni suonerà brani di quattro degli autori più conosciuti ed apprezzati in Inghilterra, in quegli anni: Händel, Haydn, Johann Christian Bach e Domenico Scarlatti.

Le conferenze/concerto saranno a ingresso libero fino ad esaurimento posti, e sarà possibile visitare la sale dedicate agli strumenti musicali conservati nella Galleria dell’Accademia.

Da giovedì 25 maggio, invece i concerti si sposteranno allIstituto degli Innocenti e valorizzeranno l’aspetto educativo che la musica ha sulla crescita e lo sviluppo di bambini e ragazzi. In questa data, alle 19, nel Cortile delle Donne, – Emma Alessi Innocenti (mezzosoprano) e Patrizio La Placa (baritono) assieme all’Ensemble I Musici del Gran Principe – eseguiranno alcune delle cantate e dei brani strumentali più rappresentativi del Barocco italiano.

Martedì 6 giugno, alle 19, sempre nel Cortile delle Donne, sarà la volta del concerto proposto dalla Scuola di Musica di Fiesole: in programma le esecuzioni di S-bandiamo! Orchestra formata dai piccolissimi della classe dei “fiati” e di “percussioni” della scuola e del Nucleo Orchestrale Le Piagge.

Infine, chiude la rassegna, domenica 11 giugno alle 19Salone Brunelleschiil gruppo di musica dinsieme Astrolabio che accoglie ragazzi e ragazze con disabilità diverse che, attraverso la musica, trovano capacità di condivisione, di accettazione e superamento delle difficoltà insieme agli altri.

Nell’occasione degli appuntamenti all’Istituto degli Innocenti, saranno proposte delle visite guidate alla collezione degli strumenti esposti alla Galleria dell’Accademia di Firenze. Le visite, che permetteranno un approfondimento specifico sul tema, si terranno nelle stesse date dei concerti, alle 16.30. La visita guidata è gratuita, con pagamento del biglietto d’ingresso al museo. È richiesta la prenotazione all’indirizzo mail: ga-afi.comunicazione@cultura.gov.it

Anche i concerti all’Istituto degli Innocenti saranno a ingresso libero fino ad esaurimento posti. Per informazioni scrivere

a:  office@inyouervent.it

Ufficio Stampa Galleria dell’Accademia di Firenze

Davis & Co. | Lea Codognato | Caterina Briganti

Operare per la pace seguendo la lezione di padre Balducci

È l’impegno evocato dal presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, Vannino Chiti e Severino Saccardi alla presentazione del volume ‘L’incerto destino dell’uomo planetario. Fra guerra e pace, fra oppressione e libertà’ che raccoglie gli atti del convegno ‘Se vuoi la pace prepara la pace 2022’, dedicato a Ernesto Balducci nel centenario della sua nascita

di Luca Martinelli

Firenze – È stato presentato ieri pomeriggio, giovedì 11 maggio, nella sala Gonfalone di palazzo del Pegaso, ‘L’incerto destino dell’uomo planetario. Fra guerra e pace, fra oppressione e libertà’, ultimo numero edito della rivista ‘Testimonianze’, che raccoglie gli atti del convegno ‘Se vuoi la pace prepara la pace 2022’, dedicato a Ernesto Balducci nel centenario della sua nascita e realizzato in collaborazione con Consiglio regionale nell’ambito della legge che ha promosso iniziative per ricordare le figure dei grandi toscani.

“Sono felice ed emozionato di poter presentare gli atti del convegno che abbiamo dedicato alla figura di padre Ernesto Balducci”, ha detto il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo. “Sono stati momenti importanti di confronto, e di dialogo, anche interreligioso, avvenuti in un tempo difficile, in cui la guerra ha toccato di nuovo il cuore dell’Europa”. Secondo l’insegnamento, quasi una profezia, ricevuto da padre Balducci, ha aggiunto Mazzeo, “se vogliamo la pace a ognuno di noi è richiesto di fare la parte”. In questo senso, “oggi è necessario che ogni popolo faccia la parte per la pace; non solo l’Ucraina, che ha subito una ingiusta e violenta invasione, ma l’Europa, l’America, la Cina”. Il presidente, infine, giudicando gli scritti raccolti di fondamentale importanza, si è augurato “che si possano portare nelle scuole, per parlare di pace e per riflettere sul presente e sul futuro con i ragazzi e le ragazze”.

Per Vannino Chiti, ex vicepresidente del Senato ed ex presidente della Regione Toscana, guardando all’oggi l’incerto destino dell’uomo planetario richiamato nel titolo della rivista “ci fa vedere che questo destino è davvero incerto. Non è un pensiero di futuro negativo, ma semmai deve essere uno stimolo ad operare perché ci sia un futuro degno e che veda affermarsi nel mondo la pace e la giustizia sociale ed ecologica”. Pensando alla guerra in corso e alla lezione di pace che hanno dato padre Balducci, don Milani e il sindaco La Pira, ha aggiunto Chiti, “mi chiedo due cose. La prima: perché le città sono afone? Perché al di là di tutto, si deve trovare l’unità delle comunità intorno alla richiesta di un cessate il fuoco, che è condizione essenziale per le trattative di pace. Questa spinta deve venire dai sindaci, dalle istituzioni, dalle comunità. La seconda domanda me la pone l’orientamento preso in questi giorni dal Parlamento europeo; mi chiedo come si possa pensare e richiedere di utilizzare i fondi del Pnrr per gli armamenti, vanificando l’idea di utilizzarli per la ripresa dello sviluppo, per il diritto al lavoro, per rafforzare il sistema sanitario, per l’istruzione”. Secondo Chiti, “se si va in questa direzione, il futuro del mondo non potrà avere un orizzonte positivo”.

Il direttore della rivista ‘Testimonianze’, Severino Saccardi, già consigliere regionale, ha ricordato che “durante il convegno si è parlato di diritti umani, armamenti, immigrati. Tutti temi che sono all’ordine del giorno anche dell’oggi, e per affrontare i quali si riconferma sempre attuale la lezione di padre Balducci. Certo né, né don Milani o altri personaggi del loro spessore non ci hanno consegnato ricette o formule già pronte, ma c’è la loro lezione di fondo, e cioè la necessità di misurarsi con la ragione critica, con il mondo della complessità”.

All’iniziativa, coordinata da Stefano Zani, vicepresidente dell’associazione culturale ‘Testimonianze’, sono intervenuti anche Silvia Guetta, professoressa dell’Università di Firenze e Sanaz Partow, attivista del movimento ‘Donna, Vita, Libertà’; Gigi Riva, giornalista e scrittore; Severino Saccardi, direttore di ‘Testimonianze’.

Le dichiarazioni in video

https://youtu.be/UOdHnORCAeI

WHAT MAD PURSUIT

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Aglaia Konrad, Armin Linke, Bas Princen 

Giovedì 18 maggio 2023, Ascensione

Apertura speciale dalle 14.00 alle 18.00

Domenica 21 maggio 2023, Giornata internazionale dei Musei

Porte aperte e visita guidata alle 14.00

  Mostra promossa dall’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana  In corso fino al 22 ottobre 2023Teatro dell’architettura Mendrisio
Mostra ʹWHAT MAD PURSUIT. Aglaia Konrad, Armin Linke, Bas Princenʹ, Teatro dell’architettura Mendrisio, Foto di Enrico Cano 
Il Teatro dell’architettura Mendrisio dell’Università della Svizzera italiana presenta la mostra ʹWHAT MAD PURSUIT. Aglaia Konrad, Armin Linke, Bas Princenʹ, fino al 22 ottobre 2023, promossa dall’Accademia di architettura dell’USI e curata da Francesco Zanot. Attraverso una selezione di opere fotografiche di Aglaia Konrad (Salisburgo, 1960), Armin Linke (Milano, 1966) e Bas Princen (Zeeland,1975), il progetto esplora il rapporto tra architettura e fotografia, e quello tra quest’ultima e il contesto in cui viene mostrata, soffermandosi sulla complessità di un intreccio che pone le opere al centro di un costante processo di negoziazione tra soggetto e spazio espositivo. La mostra mette in discussione la funzione documentaria della fotografia, intesa qui come un dispositivo che contemporaneamente registra e trasforma la realtà, e ne contraddice al tempo stesso la concezione di immagine bidimensionale esplorandone la materialità, il corpo, la presenza.In ʹWHAT MAD PURSUIT. Aglaia Konrad, Armin Linke, Bas Princenʹ le immagini sono oggetti e in quanto tali intrattengono un rapporto sia con lo spazio interno all’inquadratura, sia con quello esterno. Entrambi – interno ed esterno – sono parte del lavoro dei fotografi in mostra, la cui progettualità ne prevede non soltanto lo studio, ma anche una radicale re-visione. La mostra sarà visitabile anche durante l’apertura speciale di giovedì 18 maggio 2023, in occasione del giorno dell’Ascensione, dalle ore 14.00 alle ore 18.00.Il prossimo open day in programma è per domenica 21 maggio 2023, in occasione della Giornata internazionale dei Musei, con ingresso gratuito dalle ore 10.00 alle ore 18.00 (ultimi ingressi ore 17.30) e una visita guidata alle mostre in corso dalle ore 14.00 con gli studenti dell’Accademia, per approfondire i contenuti delle esposizioni ‘WHAT MAD PURSUIT. Aglaia Konrad, Armin Linke, Bas Princen’ ‘Swiss Architectural Award 2022’ dedicata all’ottava edizione del Premio. L’iscrizione alla visita guidata è consigliata e si ottiene direttamente presso la sede di Mendrisio o scrivendo al seguente indirizzo: eventi.tam@usi.ch.
Mostra ʹWHAT MAD PURSUIT. Aglaia Konrad, Armin Linke, Bas Princenʹ, Teatro dell’architettura Mendrisio, Foto di Enrico Cano 
LA MOSTRAPensata appositamente per gli spazi del Teatro dell’architettura Mendrisio, la mostra ʹWHAT MAD PURSUIT. Aglaia Konrad, Armin Linke, Bas Princenʹ è un progetto inedito che raccoglie i lavori fotografici di tre protagonisti della scena artistica internazionale che lavorano con la fotografia attraverso modalità e approcci diversi: Aglaia Konrad, Armin Linke Bas Princen.Accostando circa 50 opere, realizzate dagli autori in luoghi e momenti differenti con scopi altrettanto eterogenei, la mostra esplora le intersezioni tra fotografia e architettura, spazio rappresentato e spazio espositivo. Ispirato all’omonimo saggio del neuroscienziato britannico Francis Crick, il titolo della mostra introduce il tema delle intersezioni, delle combinazioni e delle confluenze in quanto fondamentale fattore di arricchimento di un intero sistema, privilegiando lo scambio (moltitudine) rispetto all’isolamento (unicità). Scrive Crick in What Mad Pursuit (1988): “In natura le specie ibride sono generalmente sterili, ma nella scienza è spesso vero il contrario. I soggetti ibridi sono molte volte eccezionalmente fertili, mentre se una disciplina scientifica rimane troppo pura è destinata a deperire”. Nelle pratiche artistiche dei tre autori, lo spazio interno dell’inquadratura e quello esterno diventano oggetto di studio ma anche di radicale re-visione attraverso la mediazione della fotografia. Ogni opera o ciclo di opere mira infatti ad attivare nuove letture di soggetti già sottoposti a processi di rappresentazione e interpretazione, introducendo altri strati di significato che si intersecano con i precedenti. Anziché immortalare (una volta e per sempre), qui la fotografia innesca una reazione a catena di risignificazione almeno teoricamente senza fine. La fotografia riaccende e riavvia. È una questione di intersezioni, interazioni, sovrapposizioni, reazioni, interferenze.
Mostra ʹWHAT MAD PURSUIT. Aglaia Konrad, Armin Linke, Bas Princenʹ, Teatro dell’architettura Mendrisio, Foto di Enrico Cano 
Nella serie fotografica Shaping StonesAglaia Konrad combina edifici di grandi architetti con altri anonimi, sia antichi sia contemporanei, uniti tra loro dall’utilizzo di uno stesso materiale e da una modalità di rappresentazione, la fotografia in bianco e nero, che consente di ottenere un amalgama tanto coerente quanto estraneo a qualsiasi categoria riconosciuta. Armin Linke preleva dal proprio archivio immagini preesistenti, scattate in tutto il mondo nell’arco della sua carriera. L’artista mescola tra loro queste immagini al fine di costituire una nuova narrazione che esula dal contesto di produzione originario, sfidando le nozioni stesse di cronologia, linearità, storia e uniformità. Bas Princen fotografa altre rappresentazioni, interrogandosi su quello che accade loro una volta che vengono duplicati e convertiti in un’immagine bi-dimensionale. Dettagli di elementi preesistenti, come ad esempio dipinti, oggetti, fotografie, solitamente colti nella loro complessità, sono sottoposti nell’opera di Princen a un ulteriore processo di interpretazione, dando vita a nuove immagini autonome in grado di distaccarsi da quelle di provenienza. L’artista mette inoltre in discussione la stessa bi-dimensionalità della fotografia attraverso una tecnica di stampa basata sul rilievo e dotata di un’insolita qualità scultorea. Il percorso espositivo, dislocato su due piani, si configura come una giustapposizione e ricombinazione delle opere, che si intrecciano tra loro per acquisire nuovi significati e letture. Se le opere di Bas Princen, stampate su carta di riso, danno rilievo e corpo alla fotografia, le immagini di Aglaia Konrad si adattano alla superficie della parete su cui sono applicate, mentre le fotografie di Armin Linke sfruttano le caratteristiche architettoniche dello spazio espositivo attraverso dispositivi che ne mettono in rilievo il ritmo, i materiali e la tecnica, stabilendo un dialogo che si risolve in una peculiare forma di ‘coreografia installattiva’. ʹWHAT MAD PURSUIT. Aglaia Konrad, Armin Linke, Bas Princenʹ sfida qualsiasi tentativo di semplificazione della fotografia per esprimerne la complessità e la natura stratificata. Nel riflettere sul tema dell’abitare, le opere di questa mostra intrattengono a loro volta con il Teatro dell’Architettura di Mendrisio una relazione simile: non occupano semplicemente uno spazio, ma ne fanno la propria dimora. CATALOGO DELLA MOSTRAIn occasione della mostra, verrà pubblicato un quaderno per la collana TAM con un testo critico e interviste del curatore con gli artisti.
Mostra ʹWHAT MAD PURSUIT. Aglaia Konrad, Armin Linke, Bas Princenʹ, Teatro dell’architettura Mendrisio, Foto di Enrico Cano 
BIOGRAFIE DEGLI ARTISTI AGLAIA KONRAD (Salisburgo, 1960) è un’artista autodidatta che vive e lavora a Bruxelles. Dai primi anni ’90 ha maturato un forte interesse per lo spazio urbano e l’architettura. Lo spazio metropolitano costituisce un punto centrale del suo lavoro fotografico; Aglaia Konrad ha infatti esaminato il paesaggio urbano del dopoguerra e le sue varie forme e manifestazioni in diverse megalopoli del mondo. Il suo lavoro si esprime con media come la fotografia, il film, il video, pubblicazioni e installazioni; ha partecipato a molte mostre collettive internazionali, tra cui Documenta X, Cities on the Move, e mostre personali in numerose sedi, tra cui Museum M, Leuven; Fotohof, Salisburgo; Netwerk, Aalst; Sainsbury Centre for Visual Arts, Norwich; Museum für Gegenwartskunst, Siegen; Camera Austria, Graz; Luminair City, Lisbona; FOMU, Antwerpen. Una selezione delle sue pubblicazioni: Japan Works (Roma Publications, 2020); SCHAUBUCH: Skulptur (Roma Publications, 2017); Aglaia Konrad: From A to K (Koenig Books, 2016); Zweimal Belichtet (A.K., 2013); Carrara (Roma Publications, 2011); Desert Cities (JRP/Ringier, 2008); Iconocity (Verlag der Buchhandlung Walther König, 2005); Elasticity (NAi Publisher, 2002). Aglaia Konrad insegna alla LUCA School of Arts. ARMIN LINKE (Milano, 1966) è un artista che lavora con la fotografia e il cinema mettendo in atto processi che interrogano il mezzo, le sue tecnologie, le strutture narrative e le complicità all’interno di strutture socio-politiche più ampie. La sua opera funge da raccolta di strumenti per demistificare diverse strategie e linguaggi. In un approccio collettivo con altri artisti, ricercatori e scienziati, le narrazioni delle sue opere si sviluppano a livello di discorsi multipli, mettendo al centro le questioni dell’installazione e del display. Le opere di Linke sono state esposte a livello internazionale. La sua installazione Alpi ha vinto il premio speciale alla Biennale di Architettura di Venezia del 2004 e Image Capital ha ricevuto il Kubus.Sparda Art Prize nel 2019. Tra le sue recenti mostre personali ricordiamo: “IMAGE CAPITAL” (con Estelle Blaschke), MAST, Bologna, e Folkwang Museum, Essen, 2022; “Earth Indices. Processing the Anthropocene” (con Giulia Bruno), HKW, Berlino, 2022; “Blind Sensorium. Visual Anthropology”, Matadero, Madrid, 2021; “A Card or Maybe Two”, Marubi National Museum of Photography, Scutari, 2020; “Prospecting Ocean”, CNR-ISMAR, Venezia, 2018; “The Appeareance of That Which Cannot Be Seen”, ZKM, Karlsruhe, 2015.Attualmente è professore invitato all’ISIA di Urbino, artista in residenza al KHI di Firenze e artista invitato al CERN di Ginevra. Dal 2018, Armin Linke è titolare del workshop ʹLa fotografia come spazio di negoziazioneʹ presso l’Accademia di architettura dell’USI. BAS PRINCEN (Zeeland, 1975) è un artista e fotografo che vive e lavora a Rotterdam e Zurigo. Si è formato come designer industriale alla Design Academy di Eindhoven e successivamente ha studiato architettura al Berlage Institute di Rotterdam. Da allora, mediante l’uso della fotografia, il suo lavoro si concentra sul modo in cui l’immagine definisce il paesaggio e l’architettura, attraverso libri, mostre e grandi installazioni site specific.
Tra le mostre recenti ricordiamo: Padiglione Nazionale dell’Uzbekistan, Venezia, 2021; “Image and Architecture” al Vitra Design Museum 2018; “Breuer Revised”, al Met di New York, 2017; “Earth Pillar”, solo Gallery, Parigi, 2016; “Constructing Worlds” alla Barbican Art Gallery, Londra, 2014; “Room of Peace” nella mostra dell’Arsenale “Monditalia”, alla 14ª Biennale di Venezia; “Reservoir”, deSingel Antwerp, 2011; “Five Cities”, Depo, Istanbul, 2010; “Refuge”, Storefront for art and architecture, New York, 2010; “Invisible frontier”, AUT, Innsbruck, 2008; “Nature as Artifice”, Kroller Muller Museum, Otterloo e Aperture Foundation, New York, 2009; “Spectacular City”, Nai, Rotterdam, 2006; Biennale di Architettura di Venezia 2004, 2006, 2010 e 2012. 
Nel maggio del 2004 ha pubblicato il suo primo libro Artificial Arcadia (010 Publishers); altre monografie includono Rotterdam (Witte de With Publishers, 2007); Galleria Naturale (Linea di Confine, Rubiera, 2008), Five Cities Portfolio (SUN Publishers, 2009) e Reservoir (Hatje Cantz 2011), The Construction of an Image (Bedford Press, 2016), The Room of Peace (Roma Publishing, 2018) e The Copies (CCA publishing, 2023).
Nel 2004 ha vinto il Premio Charlotte Kohler dedicato ai giovani artisti e architetti più promettenti dei Paesi Bassi e nel 2010, alla Biennale di Architettura di Venezia, è stato premiato con il leone d’argento per il suo lavoro in collaborazione con Office Kersten Geers David van Severen.
CURATORE Francesco Zanot (1979) è un curatore, saggista e docente specializzato in fotografia. Curatore di Camera – Centro Italiano di Fotografia, Torino, dal 2015 al 2017, ha curato mostre e libri di artisti come Boris Mikhailov (Diary, Walther König, Colonia), Carlo Mollino (L’occhio magico, Silvana Editoriale, Milano), Francesco Jodice (Panorama, Mousse, Milano), Takashi Homma (Widows, Fantombooks, Milano), Erik Kessels (The Many Lives, Aperture, New York), Luigi Ghirri (Kodachrome, MACK, Londra). Suoi saggi sono pubblicati sulle monografie di numerosi fotografi, e insieme ad Alec Soth è autore del libro Ping Pong Conversations (Contrasto, Roma). Direttore del Master in Photography and Visual Design di NABA, Milano, ha tenuto conferenze e seminari in istituzioni di tutto il mondo, tra cui la Columbia University a New York, ECAL a Losanna, UPV a Valencia, IUAV a Venezia. Associate editor di Fantom, ha curato le mostre Give Me Yesterday e Stefano Graziani: Questioning Pictures alla Fondazione Prada Osservatorio di Milano. Attualmente è direttore artistico della Biennale Foto/Industria organizzata da MAST, Bologna.

Sabato 13 e domenica 14 maggio 2023 arriva a Milano il

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FESTIVAL DELLE LETTERE

la più importante manifestazione italianadedicata alla scrittura epistolare Tema centrale della XVII edizione:LETTERA A UN INFLUENCER Le altre categorie in concorso sono:“LETTERA A TEMA LIBERO”, “LETTERA UNDER 14”“LETTERA DAL CASSETTO” Interpretate anche quest’anno dalle voci di tanti attori e ospiti speciali, le più belle lettere saranno presentate nella sede inedita di Villa Clerici a Milano, che diventerà per l’occasione la “CASA DELLE LETTERE”, accogliendo parte del prezioso archivio di oltre 25.000 lettere del Festival Festival delle lettere – XVII edizione13-14 maggio 2023, Milano Ingresso gratuito su prenotazione fino a esaurimento postiwww.festivaldellelettere.it
Torna dal 13 al 14 maggio 2023 a Milano, nella splendida cornice di Villa Clerici, l’appuntamento con il Festival delle lettere, la più importante manifestazione italiana dedicata alla scrittura epistolare, che per la sua XVII edizione ha indicato come tema dell’anno “LETTERA A UN INFLUENCER”. L’iniziativa – che nei suoi quasi vent’anni di attività ha raccolto ad oggi l’incredibile numero di oltre venticinquemila lettere scritte rigorosamente a mano – è organizzata dall’Associazione 365GRADI. Anche quest’anno non mancheranno collaborazioni importanti, tra nuovi ospiti e amici del Festival, e soprattutto grandi emozioni, quelle che solo le lettere scritte a mano possono accendere. A rendere ancora più speciale questa edizione sarà una sede d’eccezione, Villa Clerici, meravigliosa residenza settecentesca sita in Milano che per due giorni si trasformerà in vera e propria “Casa delle lettere”, ospitando i numerosi eventi del Festival e la premiazione dei vincitori. Un luogo inaspettato e sorprendente, con magnifici saloni interni e due teatri all’aperto immersi in un grande giardino all’italiana, che il pubblico potrà scoprire e visitare per l’occasione. Sono state oltre 800 le lettere arrivate da tutta Italia, raccolte come ogni anno grazie al bando lanciato dal Festival delle lettere, che invita tutti gli amanti della scrittura epistolare, e non solo, a impugnare carta e penna per dare voce a emozioni, paure, ricordi, esperienze e speranze da mettere nero su bianco per condividere una pagina importante della propria vita. Parola d’ordine della XVII edizione, dedicata al tema “LETTERA A UN INFLUENCER, è condivisione: perché ogni influencer che si rispetti fa della sua vita e di ciò che la caratterizza un qualcosa da raccontare, evidenziare, celebrare ed esaltare, e perché condividere storie ed emozioni per avvicinare le persone è l’obiettivo principale che anno dopo anno guida il Festival delle lettere.
Da sabato 13 maggioper i due giorni di Festival un ricco programma animerà la villa settecentesca, spaziando da letture ad alta voceeventi che intrecciano musica e paroleesposizioni d’arte, fino ad arrivare allo spettacoloconclusivo dedicato alla lettura e premiazione delle migliori lettere. Condotto da Omar Fantini e con accompagnamento musicale di Sara Calvanelli, lo spettacolo di premiazione vedrà le lettere finaliste interpretate da Ludovica Coscione (Mare Fuori), Carlo Gabardini e Paolina Consiglieri. Come da tradizione nel corso dello spettacolo sarà annunciato anche il tema della nuova edizione del Festival. Oltre al vincitore per il tema dell’anno “LETTERA A UN INFLUENCER”, saranno annunciati i premiati per le altre tre categorie in concorso – “LETTERA A TEMA LIBERO”“LETTERA UNDER 14”, per i giovani nati dal 2008 in poi,“LETTERA DAL CASSETTO”, dedicata alle lettere che hanno almeno vent’anni. A selezionare le migliori lettere una giuria composta da alcuni importanti nomi dell’editoria e del giornalismo: Francesca Biasetton – Fabio Bonacina – Piero Colaprico. I premi previsti per le diverse categorie in concorso sono i seguenti:  Premio per la miglior “Lettera a un influencer”_ valore 400,00 Euro Premio per la miglior “Lettera a tema libero”_ valore 400,00 Euro Premio per la miglior “Lettera Under 14”_ valore 200,00 Euro Premio per la miglior “Lettera dal cassetto”_ valore 200,00 Euro Ai vincitori di tutte le categorie saranno consegnate speciali penne Pineider. Al termine dello spettacolo finale tutti i partecipanti sono invitati all’aperitivo conclusivo offerto nel cortile di Villa Clerici: partner di questo evento sarà La Valle di Ezechiele, cooperativa sociale attiva presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio, che in questa struttura promuove e gestisce attività volte al reinserimento sociale dei detenuti. Nel corso dell’aperitivo sarà possibile degustare la Prison Beer, la cui ricetta è stata formulata dal più noto sommelier di birre italiano – Lorenzo Dabove, in arte “Kuaska” – e le cui fasi produttive coinvolgono attivamente un detenuto, aiutandolo così a rientrare nel mondo del lavoro. L’iniziativa rientra nel più ampio progetto di collaborazione tra il Festival delle lettere e gli istituti penitenziari italiani, attivo fin dalle prime edizioni con la categoria fuori concorso “Lettera dal carcere”. Per la XVII edizione la scelta è stata di dare visibilità allo speciale progetto delle Prison Beer che, in sintonia con la mission della manifestazione, vuole contribuire ad accorciare le distanze, in questo caso quelle tra il mondo dentro il carcere e quello all’esterno. 
Per tutto il fine settimana, sabato 13 e domenica 14 maggio Villa Clerici diventa “LA CASA DELLE LETTERE”. Per la prima volta il Festival condivide il suo prezioso archivio di lettere scritte a mano, un patrimonio dal valore inestimabile che conta oltre 25.000 lettere ricevute in 17 anni. Gli amanti della scrittura epistolare potranno esplorare questo importante archivio messo a disposizione del pubblico con una modalità di consultazione libera, per immergersi in un mondo di storie, racconti, emozioni, sogni e speranze, reso ancora più unico grazie alla presenza della speciale capsule collection di pouf realizzata per l’occasione da MYIN, giovane azienda italiana che ha rivoluzionato il mondo del design proponendo un nuovo punto di vista: dall’interior design al design dell’interiorità, in totale sintonia con la filosofia del Festival.Le lettere consultabili – riportate in versione dattiloscritta per facilitarne la leggibilità – saranno 600, selezionate tra le migliori lettere raccolte nell’arco delle 17 edizioni del Festival. Le corrispondenti versioni originali saranno invece a disposizione del pubblico in modalità espositiva. Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con l’arte contemporanea, attraverso la mostra dedicata alle “BUSTE DIPINTE”: semplici buste bianche da lettera incontrano le arti figurative e diventano vere e proprie opere d’arte. Questa edizione del progetto è stata realizzata in collaborazione con gli studenti di NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Sabato sera la musica sarà protagonista con “DEAR MUSIC”, che per l’occasione ospita il Sunshine Gospel Choir. I brani di repertorio del coro si alterneranno alle lettere del Festival interpretate dall’attore Maurizio Donadoni. Filo conduttore della serata sarà la celebrazione del potere di una lettera e del linguaggio musicale di accorciare ogni tipo di distanza (culturale, sociale, generazionale); un’inedita declinazione di “Writing the distance”, iniziativa del Festival volta a promuove la scrittura a mano come strumento per combattere la discriminazione e le diseguaglianze. Obiettivo del Festival è infatti quello di colmare ogni tipo di distanza – fisica, culturale, temporale e sociale – tra le persone, attraverso la scrittura epistolare. Scrivere una lettera, oggi più che mai, è un gesto importante, ricco di un senso profondo, in grado di unire passato e futuro, adulti e bambini, vicini e lontani, uguali e diversi. Il tempo e la cura che si dedicano alla composizione rendono il messaggio contenuto nella lettera, in particolare se redatta a mano, ancora più prezioso, potente e indelebile. Gli eventi del Festival delle lettere previsti per il 13 e 14 maggio a Milano sono ad ingresso gratuito fino a esaurimento posti: sarà possibile prenotarsi online a partire da aprile sul sito www.festivaldellelettere.it.
Ufficio stampa Festival delle lettere
ddl
Alessandra de Antonellis
Anne Sophie Vefling

Arezzo – Museo nazionale d’Arte Medievale e Moderna e Basilica di San Francesco

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arezzo basilica di san francesco particolare vetrata restaurata

Restauri dal 2020 al 2022 nella Basilica di S. Francesco, Arezzo

Giornata di studi

Mercoledì 17 maggio 2023, dalle ore 15.30

Ingresso libero fino a esaurimento posti

La Direzione regionale musei della Toscana con l’Ordine degli Architetti PPC di Arezzo presenta in una giornata di studi gli interventi di restauro nella Basilica di S. Francesco realizzati tra il 2020 e il 2022, anche grazie al fondamentale contributo dell’Art Bonus, lo strumento del MiC che sostiene il mecenatismo a favore del patrimonio culturale. 


Il titolo dell’incontro, La reintegrazione dell’immagine, è un omaggio all’architetto Giovanni Carbonara recentemente scomparso, teorico del “restauro critico” e professore emerito di restauro architettonico dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”. La reintegrazione dell’immagine è la sua prima pubblicazione, uno studio sull’applicazione all’architettura della teoria del restauro di Cesare Brandi. Carbonara indica come si possa misurare la qualità dell’intervento: “In primo luogo dalla sua capacità di conservare il più possibile e (…) far sì che l’opera restaurata e restituita ad una nuova vita possa sempre essere interrogata storicamente e non abbia perso la sua capacità comunicativa di monumento/documento”. 

A partire dalle 15.30 dopo i saluti istituzionali e l’introduzione di Stefano Casciu, Direttore regionale musei della Toscana, Antonella Giorgeschi, Presidente Ordine Architetti PPC di Arezzo, Luisa Berretti, Direttrice museo nazionale d’Arte Medievale e Moderna e  Rossella Sileno, Direttrice Basilica di San Francesco i progettisti, i direttori dei lavori e i restauratori illustreranno nel dettaglio gli interventi durante l’incontro nella sala polifunzionale del Museo nazionale d’Arte Medievale e Moderna e successivamente nella Basilica di San Francesco davanti alle singole opere. 

Il primo restauro, al Monumento funebre di Francesco Roselli, è stato realizzato e completato nel 2020 in meno di due mesi di lavoro. Il progetto è risultato tra i vincitori del Bando Conservazione e Valorizzazione Patrimonio storico-artistico della Fondazione CR Firenze che ha interamente finanziato i lavori, avvalendosi dell’Art bonus


Il Monumento funebre del giurista aretino Francesco Roselli, morto nel 1430, è un unicum nel suo genere, realizzato in terracotta da Michele di Niccolò Dini, detto Michele da Firenze (1385 ca. – 1455 ca.), scultore che dedicò la sua opera completamente a questa tecnica. Il monumento campeggia sulla parete di fondo della Cappella di Pagno di Maffeo, l’ultima sul fianco sinistro della navata. All’interno dell’impianto architettonico la figura del defunto, riccamente vestita, giace al di sopra di un sarcofago il cui fronte reca medaglioni con ritratti di giuristi, membri della famiglia. Sullo sfondo, tinto in azzurro, è raffigurata la Crocifissione. Restaurato negli anni Novanta del secolo scorso, il monumento necessitava di una revisione. Con l’occasione è stata avviata anche una campagna di studi sui materiali, in collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure.


Un altro cantiere di restauro, reso necessario dall’improvviso cedimento della colonnina centrale della bifora della Cappella Guasconi e realizzato grazie a un consistente finanziamento del Ministero della Cultura, è iniziato alla fine di luglio 2020 interessando le superfici lapidee e i prospetti esterni, le bifore della Cappella Guasconi e della Cappella Tarlati di Pietramala e le monofore vetrate della navata sinistra. Gli interventi principali hanno riguardato la sostituzione delle colonnine in pietra delle bifore restituendone un’immagine che evidenzia la semplicità dell’architettura francescana.  Gli interventi sulle vetrate della Cappella Guasconi e della Cappella Tarlati di Pietramala e sulle cinque monofore istoriate presenti sul lato sinistro della Basilica hanno permesso di recuperare gli effetti luministici originali valorizzandone pienamente la policromia. Le vetrate della Cappella dei Caduti sono state realizzate nel 1923 dalla celeberrima fornace fondata e diretta da Galileo Chini, come testimonia la scritta Fornaci – di San Lorenzo – Chini e Cc – Borgo S Lorenzo”. Dopo la pulitura hanno assunto maggior risalto le figure di San Giusto e San Vigilio, rispettivamente patroni di Trieste e Trento, le vedute delle due città e i loro stemmi. Le altre due vetrate restaurate, raffiguranti San Serafino San Benedetto, sono state realizzate nel 1911 nella bottega fiorentina di Ulisse De Matteis.  

La Cappella dei Caduti costituisce un unicum grazie al suo apparato decorativo che celebra i caduti della Prima Guerra Mondiale in ogni suo elemento: il ciborio-altare in pietra serena, le decorazioni parietali, le vetrate a monofora neogotica e soprattutto la pala d’altare, concepita quasi come un affresco e le pregevoli opere in ferro battuto, celebrano il tema del caduto in guerra con molti elementi decorativi allusivi alla guerra e alle nuove città annesse al Regno d’Italia, Trento e Trieste. L’intervento di restauro è stato motivato dal grave stato di conservazione delle pitture e decorazioni murali, e della pala d’altare La deposizione del Caduto, due angeli che lo sorreggono e Cristo in gloria.

L’intervento di restauro ha eliminato tutti i fenomeni e i prodotti del degrado, ristabilendo l’adesione e l’equilibrio tra i materiali pittorici.


Infine è tornato sull’altare della Cappella Tarlati di Pietramala della Basilica il dipinto restaurato di Neri di Bicci Annunciazione con i santi Girolamo e Francesco e i profeti Davide e Isaia del 1470 ca., in prossimità dell’ingresso della Cappella Bacci  affrescata da Piero della Francesca con la Leggenda della Vera Croce .  

Anche questo intervento di restauro è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione CR Firenze concesso alla Direzione regionale musei della Toscana sempre tramite Art bonus

Il dipinto è opera di Neri di Bicci, erede della prolifica bottega fiorentina avviata dal nonno Lorenzo e portata avanti dal padre Bicci. Proprio quest’ultimo aveva intrapreso, in età ormai avanzata e quindi probabilmente anche con l’aiuto di Neri, la decorazione dell’attigua Cappella Bacci, prima che vi subentrasse Piero della Francesca. La scena è ambientata all’interno di un tempietto, la cui architettura denota attenzione per la prospettiva. Risulta interessante varcare la soglia che separa la cappella Tarlati dal ciclo della Leggenda della Vera Croce per avere un immediato raffronto sul tema dell’Annunciazione nell’espressione di Piero della Francesca, per altro coetaneo di Neri.
L’opera, posta sull’altare sotto la bifora, ha sofferto nel tempo delle sollecitazioni ambientali e delle escursioni termiche. Oggi, restaurata e dotata sul retro di una schermatura di protezione dall’irraggiamento e dalla polvere, è stata ricollocata nella cappella dove una nuova illuminazione garantisce anche una migliore leggibilità del dipinto. 

Programma della giornata:

15.00 – 15.30 Registrazione dei partecipanti (per gli architetti iscritti all’Ordine)

15.30 – 15.45 Saluti istituzionali e introduzione agli interventi:

Stefano Casciu, Direttore regionale musei della Toscana

Antonella Giorgeschi, Presidente Ordine Architetti PPC di Arezzo

Luisa Berretti, Direttrice Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna, Arezzo

Rossella Sileno, Direttrice Basilica di San Francesco, Arezzo

15.45 – 17.15 Interventi:

– Giulia Basilissi, Rossella Cavigli:

Lavori di restauro al Monumento funebre di Francesco Rosselli, opera di Michele da Firenze. Restauratrice: Silvia Gualdani

– Giulia Basilissi, Rossella Sileno:

Lavori di consolidamento e restauro delle superfici lapidee esterne e delle vetrate della basilica di San Francesco. Restauratori: Sandro Ceccolini; I Mellini; Rossana Parigi; Francesca Rossi; Umberto Senserini (Soprintendenza ABAP per le province di Siena, Grosseto e Arezzo).

– Paola Ilaria Mariotti:

Intervento di messa in sicurezza e restauro delle pitture murali della parte absidale della Cappella dei Caduti. Restauratrice: Valentina Ghiso

– Rossella Cavigli:

Intervento di restauro dell’opera pittorica “Annunciazione” di Neri di Bicci. Restauratore: Marco Santi.

17.15 – 18.00 Interventi dei presenti e dibattito; trasferimento in basilica.

18.00 –19.00 Focus sui cantieri di restauro, condotti dai restauratori presenti all’incontro davanti alle opere.

La giornata di studi è stata accreditata dall’Ordine degli Architetti di Arezzo e prevede il rilascio di n. 4 CFP per gli architetti partecipanti.

Uffici stampa, promozione e comunicazione

MiC – Direzione regionale musei della Toscana – Ufficio comunicazione e promozione


Fabrizio Vallelonga 

Iniziative di giugno al Museo Archeologico di Artimino

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Con l’estate iniziano le aperture serali e gli incontri con il territorio

Carmignano, 12 maggio 2023 – A giugno le iniziative proposte dal Museo Archeologico di Artimino si svolgono nel tardo pomeriggio o alla sera, per ampliare le opportunità di visita e perché l’estate invita ad uscire la sera.

La prima iniziativa è dedicata ai giovani visitatori: bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni sono invitati, sabato 10 giugno alle 21.30, alla “Notte al Museo con l’archeologo”. La visita guidata nella penombra metterà in luce i tesori del museo, illuminati dalle torce elettriche.

Domenica 18 giugno dalle 19.15, la serata sarà dedicata a “Cibo e genuinità”; torna al museo l’antropologo Paolo Pecchioli per conversare sui concetti di purezza, riconoscibilità e rintracciabilità alimentare. I partecipanti avranno una doppia prospettiva: il racconto delle usanze culinarie nel mondo antico e la ricerca attuale del cibo genuino. È prevista una degustazione finale.

Infine, domenica 25 giugno alle 18 è in programma la visita alla Necropoli di Prato Rosello, con passeggiata lungo il sentiero che si addentra nella macchia mediterranea, partendo da piazza San Carlo (antistante il museo). L’iniziativa è per tutti – muniti di scarpe comode e di acqua – ma è sconsigliata con i passeggini. La partecipazione alla visita alla Necropoli consente l’ingresso gratuito al Museo Archeologico di Artimino che si potrà fare prima della visita oppure nella settimana successiva.

Per partecipare alle attività è  necessario prenotare entro le ore 13.00 del giorno precedente la singola iniziativa, con email a parcoarcheologico@comune.carmignano.po.it oppure telefonando allo 0558718124 in orario di apertura del Museo. Le iniziative si realizzeranno con un minimo di 10 iscritti. Il costo è di 5 euro a partecipante, fatta eccezione per la visita con degustazione di domenica 18 giugno il cui costo è di 13 euro. Nel prezzo è sempre compreso il biglietto di ingresso al museo.

Infine, in occasione dei mercatini organizzati dalla Pro Loco, “Io Creo”, con le creazioni delle donne artiste e artigiane per passione, venerdì 16 e 23 giugno il Museo Archeologico di Artimino sarà aperto anche dalle 20.30 alle 23.

Il Museo Archeologico di Artimino aderisce con le proprie iniziative alle Giornate Europee dell’Archeologia, 16,17 e 18 giugno.

Orario di apertura del Museo

Il Museo Archeologico di Artimino da marzo a ottobre è aperto: lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9.30 alle 13.30, sabato, domenica e festivi dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 18.00. Apertura straordinaria serale venerdì 16 e 23 giugno, dalle 20.30 alle 23. Chiuso il mercoledì.

Per i gruppi è possibile visitare il museo fuori orario, prenotando anticipatamente.

Valeria Torazza

Caveman, l’uomo delle caverne a Il Garibaldi di Prato
Maurizio Colombi in scena con l’esilarante, pluriacclamato, spettacolo teatrale

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Sabato 13 maggio 2023 – ore 21
Il Garibaldi – via Garibaldi 69 – Prato

Sei al settimo anno di matrimonio? Ti stai per sposare? Vi state lasciando? State per andare a vivere insieme… Ti conviene vedere “Caveman – l’uomo delle caverne”. Sabato 13 maggio al Garibaldi di Prato appuntamento con uno degli spettacoli teatrali più longevi e divertenti delle ultimi vent’anni. L’uomo delle caverne ha le fattezze di Maurizio Colombi, attore comico capace di affrontare con eleganza due ore di spettacolo a un ritmo incalzante.

Cosa è cambiato dopo la drammatica pausa di questi ultimi anni all’interno delle coppie? Il mondo maschile e quello femminile, come sempre, sono in divenire, ma la reclusione forzata ci ha portato a riflessioni importanti che hanno cambiato il nostro essere, le nostre passioni e le nostre unioni. Caveman svela tutti quei segreti, importanti o meno, all’interno di ogni coppia e ci mostra un mondo sempre più fluido, meno conservatore e meno legato al nucleo familiare.

Lo spettacolo, nato negli States con il titolo “Defending the Caveman”, è stato tradotto in 15 lingue e visto in 30 Paesi da oltre 10 milioni di spettatori. Si tratta del monologo più longevo nella storia di Broadway. La versione italiana porta la firma di Teo Teocoli alla regia ed è interpretata da un sorprendente Maurizio Colombi, attore, cantante e regista del record di incassi “Peter Pan” e di “We Will Rock You”, il musical dedicato ai Queen.
Con lui sul palco musicisti pronti… a tutto, la CaveBand!

I biglietti (posti numerati 17,25 e 23 euro) sono disponibili sul sito www.ilgaribaldi.it, su www.ticketone.it e nei punti vendita Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita. Info tel. 0574 185 8152 – www.ilgaribaldi.it – www.bitconcerti.it

Info concerto
Il Garibaldi – via G. Garibaldi, 69 – Prato
Info tel. 0574 185 8152 – www.ilgaribaldi.it – www.bitconcerti.it
info@ilgaribaldi.it

Biglietti
Primo settore 23 euro
Secondo settore 17,25 euro

LA CITTADELLA DEGLI ARCHIVI PRESENTA:

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Dai borghi alla città, dalla città ai quartieri

Quinta edizione di Muri d’artista

Quattordici artisti reinterpretano il centenario della “Grande Milano”

sui muri dell’Archivio comunale

Inaugurazione: sabato 13 maggio 2023 ore 17.00

alla presenza dell’Assessora ai Servizi civici Gaia Romani e della Presidente del Municipio 9 Anita Pirovano. 

La Cittadella degli Archivi presenta “Dai borghi alla città, dalla città ai quartieri” la quinta edizione del progetto Muri d’artista, realizzata da Isorropia Homegallery, associazione culturale no profit, con la supervisione di Rossella Farinotti. Seicento metri quadrati di arte murale lungo tutta l’intera Via Monterotondo, in omaggio ad uno dei momenti che cambiò 100 anni fa l’identità di Milano, ovvero l’aggregazione di undici borghi e oggi quartieri: Affori, Chiaravalle, Musocco, Lambrate, Greco, Crescenzago, Vigentino, Baggio, Niguarda, Gorla-Precotto e Trenno. Sabato 13 maggio alle ore 17.00 inaugurazione della quinta edizione, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e il Municipio 9.
Milano è una città di tante anime e sfaccettature diverse – afferma l’assessora ai Servizi civici e Generali del Comune di Milano Gaia Romani – e questo progetto ci dà l’opportunità di valorizzare l’identità di ciascun quartiere, dove un ruolo rinnovato, e con maggiore forza rispetto al passato, lo svolgono i Municipi. In questo progetto la Cittadella degli Archivi è stata preziosa, anzi essenziale, per la ricchezza del materiale custodito e messo a disposizione, che ci consente oggi non solo di portare avanti un altro tassello nella riqualificazione di questo luogo con questi muri, ma anche riflettere sulla storia della nostra città, per progettare insieme il suo futuro. Ritrovare momenti di comunità, come quelle che questo progetto genererà, è fondamentale per far proseguire Milano nel suo percorso di metropoli internazionale, senza rinunciare alla sua vera essenza“.  Anche quest’anno l’intento del progetto è quello di riqualificare attraverso l’arte l’enorme area di Cittadella, confermando ancora una volta l’Archivio comunale come incubatore creativo, un Museo esterno che comunica alla città. Prosegue quindi il progetto di riqualificazione urbana avviato nel 2015, a cura di Rossella Farinotti, che ha visto il coinvolgimento di più di 70 artisti – di diverse generazioni, approccio artistico e provenienza, ma tutti legati alla città di Milano – invitati a intervenire sulla facciata esterna e, successivamente, grazie al primo progetto realizzato da Vedovamazzei con l’opera pubblica permanente “La città che sale. Omaggio e Boccioni” anche attraverso progetti site specific all’interno di Cittadella. 
Quest’anno sono 14 gli artisti scelti da Isorropia Homegallery, con la supervisione di Rossella Farinotti: Antonella Aprile, Giuseppe Buzzotta, Davide Genna, Coquelicot Mafille, Leila Mirzhakani, Silvia Negrini, Silvia Paci, Aronne Pleuteri, Shanti Ranchetti, Valdrin Taqui, Luca Zarattini, Gabriele Colletto, Lorenzo Di Lucido, Alexander Vinogradov. “Le opere realizzate raccontano uno dei momenti salienti della storia recente di Milano, custodita negli archivi della Cittadella, quale appunto il percorso di ampliamento della città, che così ha raggiunto le sembianze odierne, con i suoi quartieri e le sue tante anime” afferma il direttore Francesco Martelli. Con il Regio Decreto del 2 settembre 1923, Mussolini concludeva il complesso e lungo percorso di aggregazione a Milano degli undici Comuni ad essa confinanti, che di fatto portò al raddoppiamento della sua area urbana. Tra i molti progetti, che seguirono le aggregazioni comunali, vi furono la fondazione dell’Università degli Studi, il nuovo Ospedale Cà Granda di Niguarda, la costruzione dell’Arengario in piazza Duomo, la donazione del Palazzo dell’arte oggi Triennale, la chiusura dei Navigli. Ogni comune aggregato portava inoltre con sé dentro alla nuova metropoli la propria storia, a volte millenaria come Chiaravalle con le sue marcite cistercensi, altre volte più recente ma di fama mondiale come Baggio con la spedizione del generale Nobile.
La Cittadella degli Archivi di Milano, tra i poli archivistici più moderni d’Europa con oltre 70 km lineari di archivi che racchiudono tutta la memoria storica degli ultimi 100 anni della città. È un luogo simbolico che si presenta con brutale impatto – un ruvido magazzino/parallelepipedo bianco scrigno di storia passata, nomi, realtà, documenti, lettere, testimonianze, immagini storiche, bandi, manifesti, libri. “Anche quest’anno le artiste e gli artisti invitati a interpretare la storia di Milano hanno restituito narrazioni tangibili, episodi, dettagli e visioni mediando tra il racconto sui quartieri selezionati e il loro personale approccio estetico in un dialogo perfetto” afferma la curatrice Rossella FarinottiGli artisti e le opere:Antonella Aprile: Trenno – il Parco Aldo AniasiGiuseppe Buzzotta: Gorla-Precotto – il Naviglio Martesana Davide Genna: Niguarda – Il Nuovo Ospedale della Cà GrandaCoquelicot Mafille: Musocco – Il Cimitero Maggiore e l’invocazione di Antonio Bezzola Leila Mirzhakani: Greco – La mappa di Greco nel Piano Beruto 1889Silvia Negrini: Chiaravalle – L’Abbazia e le marciteSilvia Paci: Baggio – La partenza del dirigibile del Generale NobileAronne Pleuteri: Crescenzago – La campagna e la Magneti MarelliShanti Ranchetti: Vigentino – La Fondazione PradaValdrin Taqui: Lambrate – La Innocenti – LambrettaLuca Zarattini: Affori – La banda musicale di AfforiGabriele Colletto: L’Università degli Studi di MilanoLorenzo Di Lucido: L’ArengarioAlexander Vinogradov: La Triennale di Milano.SCARICA IL COMUNICATO STAMPA
La Cittadella degli Archivi nasce nel 2011 quale nuovo polo archivistico del Comune di Milano in via Gregorovius 15 – zona Niguarda/Bicocca. Custodisce attualmente circa 40 km lineari di fondi in un impianto interamente meccanizzato (sui 70 disponibili), ospitando più di 200.000 faldoni per un totale di circa due milioni di pratiche e fascicoli, gestiti da un archivista speciale, Eustorgio, un robot di ultima generazione dotato di intelligenza artificiale. Capace di estrarre in maniera automatica le unità presenti in ciascuna delle otto lunghe corsie d’acciaio del suo deposito, Eustorgio contribuisce a rendere la Cittadella uno dei più grandi archivi meccanizzati d’Europa. Qui ogni settimana giungono dalle diverse sedi del Comune circa 500 nuove unità di conservazione: i documenti vengono così bonificati e ricondizionati in nuovi faldoni, contrassegnati con codici a barre identificativi del contenuto e inseriti nel database di Eustorgio attraverso scanner a lettura ottica. Altri 40 km lineari di archivi tradizionali sono poi conservati in un vecchio edificio multipiano, un tempo adibito a silos per automezzi e oggi convertito ad uso archivistico tramite l’installazione di scaffalature. Nel complesso, quindi, il polo di Cittadella conserva oggi circa 500.000 faldoni. La datazione delle carte custodite parte dal 1802, anno da cui ha inizio il cosiddetto “Fondo Storico” che raccoglie la documentazione fino al 1927 e che è ospitato in parte presso il Castello Sforzesco, dove ha sede l’Archivio Storico Civico, e in parte presso la Cittadella, su formale autorizzazione della Sovrintendenza Archivistica della Lombardia. Attivata nel 2012 e aperta al pubblico nel 2016, Cittadella vanta una Sala di consultazione e una modernissima sala scansioni per la digitalizzazione dei fondi archivistici. La digitalizzazione rappresenta certamente la sfida principale nel futuro di Cittadella. Al riguardo è stato avviato un processo di scansione delle pratiche richieste “on demand” dagli uffici dell’Amministrazione e dagli utenti esterni, che ha come obiettivo la preservazione dall’inevitabile deterioramento della carta e la più ampia consultabilità per tutti. Isorropia Homegallery è una associazione culturale no profit, con sede a Milano. L’associazione si occupa della promozione e della diffusione dell’arte, in tutte le sue forme, consentendo la conoscenza dei fenomeni più contemporanei, che si manifestano attraverso modalità multidisciplinari (dall’arte visiva a quella multimediale). Gli scopi associativi vengono perseguiti tramite l’ideazione e l’organizzazione di eventi, mostre e iniziative volte alla sensibilizzazione del pubblico verso il mondo dell’arte. La promozione degli artisti, prevalentemente emergenti e giovani, ma anche affermati, si effettua mediante la sovvenzione e il sostegno dei loro progetti ricorrendo anche alla collaborazione con le gallerie che li rappresentano, favorendone l’incontro e il reciproco scambio di esperienze. Ad oggi, sono state organizzate oltre 30 mostre, quasi tutte visibili con foto e progetti in 3DTour e sul sito www.isorropiahomegallery.org.Crediti fotografici Cosimo Filippini InformazioniV edizione di Muri d’artistaInaugurazione: sabato 13 maggio 2023 ore 17.00La Cittadella degli ArchiviVia Monterotondo, 20162 Milano MI 
Ufficio Stampa Muri d’artista Laura Cometa

CNR. Un Almanacco della Scienza corposo 

La parola corpo, oltre a indicare il nostro organismo e quello degli altri animali, viene usato con significati e in contesti diversi, da quello matematico a quello militare, dalla fisica allo spazio. Per esaminare alcuni aspetti abbiamo dedicato al corpo il numero dell’Almanacco della Scienza on line da oggi su http://almanacco.cnr.it,  avvalendoci del supporto delle ricercatrici e dei ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche. 

Nel Focus, Massimo Inguscio, già presidente del Consiglio nazionale delle ricerche parla del concetto di corpo in fisica; Luciano Anselmo dell’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione illustra invece la natura e le caratteristiche dei corpi celesti. I processi fisici che portano allo sviluppo delle emozioni e all’innamoramento sono illustrati da Elisabetta Menna dell’Istituto di neuroscienze. Vari gli interventi legati alle possibili terapie e, più in generale, alle azioni da attivare per tutelare la salute del nostro corpo: dal ricorso alle nanosonde per effettuare diagnosi precoci di disturbi neurodegenerativi e tumori di cui parla Marco Leonetti dell’Istituto di naotecnologie a Marco Pellegrini dell’Istituto di informatica e telematica, che ricorda il ricorso all’Intelligenza artificiale per prevenire le recidive in alcune forme di cancro; da Simone Pittaccio dell’Istituto di chimica della materia condensata e di tecnologie per l’energia (Icmate)  sulle strategie adottate per ottenere miglioramenti nelle protesi per gli arti inferiori e superiori a Concetta Montagnese dell’Istituto di scienze dell’alimentazione che, in Salute a tavola, consiglia la scelta dei cibi per contrastare disturbi quali diabete, malattie cardiovascolari o stati infiammatori cronici. Alessia Famengo dell’Icmate, si concentra invece sulle sostanze che danno “corpo” al vino. Mentre il corpo sociale è al centro dell’intervento di Daniele Demarco dell’Istituto di studi sul Mediterraneo. In Altra ricerca, si ricorda il convegno “Social network e oncologia. Ti parlo, ti dico e ti comunico”, che si è svolto lo scorso 19 aprile presso l’Azienda ospedaliera dei Colli di Napoli 

Il tema torna in Vita di mare, dove Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque parla delle cause che hanno portato dalla trasformazione delle zampe in pinne in animali differenti tra loro, come cetacei, pinguini e tartarughe. E in Cinescienza in cui, prendendo spunto dal film “The prestige”, Paolo Vezzoni dell’Istituto di ricerca genetica e biomedica parla della clonazione. In Faccia a faccia, abbiamo incontrato Eleonora Giovanardi, che nell’intervista ricorda come, malgrado sia diverso recitare per il cinema e per il teatro, “il mezzo di espressione è lo stesso, il corpo”. In Sonetti matematici, Alessandro Moriconi dell’Istituto di ingegneria del mare spiega cos’è un corpo in matematica, soffermandosi sui quaternioni

Di corpo si parla anche nelle Recensioni dove vediamo i volumi: “The elephant in the room” (Cnr edizioni), “Dalle lucertole all’uomo” (Raffaello Cortina), “Il segreto del nucleo” (Codice edizioni), “Contro metaverso” (Mimesis), “Senza respiro” (Adelphi) e “Le rivelazioni” (Carbonio editore) 

Il magazine dell’Ufficio Stampa Cnr è on line all’indirizzo https://almanacco.cnr.it/. Buona lettura.

 Ufficio Stampa Cnr

Versilia Photo Fest seconda edizione 24 -25 giugno Lido di Camaiore

carlo alberto carrai copia

Si sono appena concluse le iscrizioni al secondo concorso fotografico del Versilia Photo Fest, la manifestazione organizzata dal Consorzio di Promozione Turistica della Versilia in collaborazione con Leaf Creations, dedicata al mondo della fotografia che tornerà ad animare Lido di Camaiore il 24 e 25 giugno.

Siamo felici dei risultati del concorso fotografico della seconda edizione del Versilia Photo Fest -dichiara Carlo Alberto Carrai Presidente del Consorzio – fondamentale laiuto di Leaf Creation! Lido di Camaiore sarà come lo scorso anno il cuore della manifestazione con le premiazioni, i talk show, le mostre fotografiche itineranti e workshop”.

Oltre 500 gli scatti provenienti da tutta Italia da Bologna a Milano, da Ancona a Roma e dall’estero come Londra e Parigi, che nelle 9 categorie (street photography, architetture e urban space, natura, travel, digital art, sezione Versilia, urbex photography, landscape e foto aerea) gareggeranno per contendersi il premio di 500 euro che andrà al vincitore assoluto e i tanti altri premi in materiali fotografici messi in palio. La giuria tecnica è già a lavoro per individuare i finalisti.

Come l’anno scorso le foto dei vincitori, degli eventuali menzionati e meritevoli di esposizione stampati su supporti di alta qualità forniti da Canson Infinity saranno esposte alla Galleria Europa mentre negli spazi dedicati presso le sale dell’Hotel Capri e Il Grand Hotel Riviera e negli stabilimenti balneari che hanno aderito con entusiasmo offrendo spazi espositivi suggestivi diversi dal solito verranno montate alcune mostre come quella del gruppo di Genova Zena Shoot e una personale di Enrico Bagnoli di Livorno vincitore assoluto dell’edizione 2022 del concorso fotografico Versilia Photo Fest

Sarà dunque possibile ammirare meravigliosi scatti presso il Bagno Franca 1, Eugenia, Paradiso, Buonamici, Venezia, Tucano il Bagno e Grazia.

E ancora escursioni, laboratori, talk, mercato artigianale e stand di settore.

La manifestazione è patrocinata da Ambito Turistico Versilia, Parco Alpi Apuane, Comune di Camaiore, di Massarosa, di Viareggio e di Seravezza e realizzata dal Consorzio di Promozione Turistica della Versilia in stretta con Michela Benedetti e Paolo Pucci di Leaf Creations.

Sponsor della manifestazione PhotoFuture Distribution, LeoFoto Italia e Haida Italia.

Elena Torre

Pitti Uomo. IED presenta TRANSITIONS


La installazione arte-moda realizzata dagli studenti del Gruppo IED.
Mentor Lucy Orta, artista visiva internazionale
 14 giugno 2023| Firenze | Istituto degli Innocenti
Firenze, 11 maggio 2023 – L’Istituto Europeo di Design presenterà a Pitti Uomo 104 la grande installazione “TRANSITIONS” risultato del lavoro condotto dagli studenti selezionati dalle sedi del Gruppo IED – Italia, Spagna e Brasile – guidati dall’artista visiva internazionale Lucy Orta mentor del progetto.
L’opera sarà presentata nel Salone Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti di Firenze il 14 giugno.

IED ha scelto Lucy Orta per quel suo talento in grado di unire disegno, scultura, tessile, fotografia, cinema, performance e di affrontare con un linguaggio innovativo di co-creazione temi che riguardano il mondo contemporaneo: la comunità e l’inclusione sociale, la mobilità, lo sviluppo sostenibile e i diritti umani.

Sono lieta di essere stata invitata a fare da mentor ad un gruppo di talentuosi studenti internazionali in questa tappa significativa del loro percorso creativo. Durante le stimolanti occasioni di confronto che abbiamo te-nuto online e ieri di persona in IED Firenze, questi giovani designer sono diventati i protagonisti attivi di un mondo futuro che dovremo abitare. Si stanno confrontando con l’instabilità ambientale e le molteplici ansie connesse per immaginare scenari positivi e sostenibili. Un futuro abitato da esseri con identità multiple e da ibridi uomo-natura-macchina del Novacene. Idee originali germogliate dai loro schizzi saranno riunite in un’installazione fertile, con al centro la ricerca materiale e tecnologica: abiti disegnati dall’Intelligenza Artificiale generativa, tessuti che riprodu-cono canzoni o che crescono da soli prima di riassorbirsi naturalmente nella terra. L’Istituto degli Innocenti sarà un incubatore per le molteplici interpretazioni del tema Transition, con moda, film e performance posti in un dialogo critico e a cui il pubblico è invitato a partecipare”, Lucy Orta, artista e Chair of Art and the Environment, Universi-ty of the Arts London.

L’Artista ha incontrato nella sede IED Firenze a Palazzo Pucci N6 gli studenti di Fashion Design per avviare una riflessione sul tema transition e insieme tradurlo in un’opera che esalti la sala Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti come uno spazio espositivo dove la ricerca dell’arte incontra la riflessione della moda. Gli studenti sono chiamati a decodificare il termine transizione inteso come momento di passaggio e di complessità che ogni cambiamento comporta: ogni transizione è la conseguenza di una necessità di adattamento a una crisi che permette al contempo di progettare un futuro diverso, ogni transizione è una ricerca e in parte un compromesso.
L’installazione sarà corale e gli oggetti proposti, pensati attraverso le forme e gli strumenti della ricerca critica del design contemporaneo che sempre di più incontrano il territorio di produzione della moda, comporranno un insieme coerente.

“Con questa installazione vogliamo creare anche un’occasione di riflessione su quel percorso che conduce dalla condizione di giovane a quella di adulto, quel processo di transizione che “investe” ogni studente negli anni di studio e in questo scenario si profila sempre più centrale il ruolo della scuola come strumento di consapevolezza”, dichiara Danilo Venturi, Direttore IED Firenze.
La scelta della sede dell’Istituto degli Innocenti come luogo che ospiterà l’installazione, sottolinea l’attenzione ai grandi temi umani e sociali, terreno comune alla missione formativa IED, scuola e luogo di produzione critica in costante dialogo con le istituzioni, e anche incubatore di idee e di processi da sviluppare e presentare in occasioni di confronto internazionale con il settore produttivo della moda come quello di Pitti.

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ISTITUTO EUROPEO DI DESIGN – IED
L’Istituto Europeo di Design nasce nel 1966 da una straordinaria visione di Francesco Morelli. Oggi IED è l’unica Scuola di Alta Formazione in ambito creativo ad aver mantenuto nel tempo una matrice interamente italiana. Ogni anno IED avvia progetti di innovazione in ambito formativo nelle discipline del Design, della Moda, delle Arti Visive e della Comunicazione, sviluppando forme di apprendimento e nuovi modelli per interpretare il futuro. Ri-conosciuto a livello internazionale, il Gruppo IED è presente in 3 Paesi: in Italia a Milano, Cagliari, Firenze, Roma, Torino e a Como con l’Accademia di Belle Arti Aldo Galli; in Spagna a Barcellona, Madrid e Bilbao e in Brasile a Rio de Janeiro e San Paolo.
L’offerta formativa comprende corsi Undergraduate (Diplomi Accademici di I° Livello, Título Superior en Diseño, Diploma de Bacharelado, Diplomi BAH e Diplomi IED), Postgraduate (Master di Primo Livello e Master IED) e Corsi di Formazione Continua. IED può contare su una rete di oltre 3.000 docenti, attivi nei rispettivi settori di riferi-mento, con cui collabora attivamente per assicurare il perfetto svolgimento delle attività di formazione delle sue sedi.

LUCY ORTA
Nata in Gran Bretagna (1966)
La pratica delle arti visive di Lucy Orta indaga le interrelazioni tra il corpo individuale e le strutture comunitarie, esplorandone le diverse identità e le modalità di convivenza. Utilizza i mezzi del disegno, della scultura tessile, della fotografia, del cinema e della performance per realizzare opere singolari. Il suo processo di rappresentazione delle voci della comunità incorpora metodi di co-creazione e inclusione e ha collaborato con un’ampia gamma di persone, spesso ai margini dell’esclusione, per rafforzare i partecipanti attraverso una pratica creativa condivisa.
A riconoscimento della sua innovativa pratica di ricerca socialmente impegnata, Lucy Orta è stata nominata Head of the Man & Humanity, un programma di master pionieristico per il design sostenibile, che ha co-fondato con Li Edelkoort presso la Design Academy Eindhoven, nel 2002. Dal 2002 è docente presso il London College of Fashion e attualmente è titolare della cattedra di Art and the Environment presso la University of the Arts di Londra, dove ha fondato il programma  Art for the Environment Artist in Residency Program. In riconoscimento del suo contributo accademico alle arti visive, ha ricevuto un Master of Arts onorario dalla Nottingham Trent University e un Doctor of Letters onorario dall’Università di Brighton.

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————————–Studio Maddalena Torricelliufficio stampa

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I CLIMBERS AZZURRI IMPEGNATI IN COPPA EUROPA BOULDER E SPEED IN SPAGNA
11 maggio 2023: La Coppa Europa senior di arrampicata approda a Liébana, in Spagna, ospitando la competizione di Boulder e di Speed. 
Nello splendido scenario de Los Picos de Europa avrà luogo la seconda tappa della Coppa Europa Boulder, dopo la prima tenutasi ad aprile a Chambéry, in cui avevano dominato i padroni di casa con 4 medaglie su 6. Sabato 13 si terrà invece la seconda delle cinque tappe di Coppa Europa Speed, dopo la prima sfida internazionale a Tarnow, in Polonia.
Saranno presenti 16 talentuosi atleti azzurri, di cui 8 specialisti di zone e top: Irina Daziano (Associazione Sportiva Dilettantistica InOut), Giulia Medici (Sport Promotion S.S.D. a r.l.), Miriam Fogu (Arrampicata Libera ASD), Federica Papetti (Rock Brescia ASD), Pietro Vidi (ASD Arco Climbing), Nicolò Sartirana (ASD Climbers Triuggio), Matteo Baschieri (Just Climb! ASD) e Michele Bono (B-Side s.r.l. ASD). Mentre gli 8 alfieri della velocità saranno Erica Piscopo (ASD Carchidio Strocchi), Agnese Fiorio (ASD Arco Climbing), Sofia Bellesini (Vertik Area Dolomiti ASD), Sofia Milani (ASD King Rock Climbing), Luca Robbiati (Stone Age ASD a r.l.), Marco Rontini (Centro Sportivo Esercito), Adriano Egidi (Monkey Island Roma) e Andrea Biassoni (ASD Big Wall).
Nel sito cantabrico di Fuente Dé si sfideranno i migliori specialisti europei sui blocchi senza imbragatura, partendo dalle qualifiche venerdì 12 maggio (maschile alle h 10.30, femminile alle h 15.30), per approdare domenica 14 alle semifinali (h 10.45) e in serata alle finali: quelle maschili alle h 18.15 e quelle femminili alle h 19.40. 
La giornata di sabato 13 sarà invece interamente dedicata alla Speed con qualifiche alle h 17.00 (prima donne poi uomini) e alle h 20.00 le finali.
Siamo curiosi di scoprire quali arrampicatori si metteranno in luce, confidando di vedere le nostre divise tricolore impegnate fino all’ultimo!
 
Info e Contatti:
Sito web FASI:
https://www.federclimb.it/
Calendario Eventi Internazionali:
https://www.ifsc-climbing.org/index.php/world-competition/calendar
Ufficio Stampa FASI: 
Paola Lungo 
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